15 Giugno 2023 / / ChiccaCasa

Al giorno d’oggi è sempre più frequente trovarsi alle prese con l’arredamento di un monolocale.

Il caro affitti e l’aumento dei lavoratori digitali spingono sempre di più alla ricerca di piccoli alloggi al di fuori della propria area geografica.

Sono nate, così, le case-studio: delle dimore petite in cui lavorare o studiare e vivere. Così ci si può avvicinare all’università o a zone in cui il proprio campo professionale è più prolifico.

I monolocali possono anche fornire un appoggio confortevole nel posto di cui ti sei innamorato in vacanza, permettendoti di vivere in un piccolo angolo di paradiso.

La prima casa di proprietà dei giovani in cerca di indipendenza è spesso un monolocale.

In più, questa soluzione abitativa si presta bene alla riconversione di edifici ad uso commerciale, artigianale o produttivo come ex laboratori, ex fabbriche o capannoni dismessi.

La sfida è farci entrare tutto quello di cui ami circondarti per star bene, mantenendo arioso e funzionale lo spazio.

Sei in cerca di idee per arredare un monolocale? In questo articolo troverai un home tour e tanti consigli utili per lo styling e l’arredamento.

Entra in un accogliente monolocale di 38 mq ↘

come arredare un monolocale - chiccacasa - cucina e tavolo in un monolocale

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Tutte le immagini di questo articolo appartengono a Alvhem

  1. Valorizza gli elementi architettonici

Per fare un buon lavoro, è sempre bene rivolgere lo sguardo agli elementi architettonici, per trarne vantaggio in termini di unicità e per rispettare l’essenza della casa.

Mi riferisco a pavimenti di pregio, volte particolari, archi, modanature, decori e così via.

Questo discorso vale specialmente per i monolocali che sono frutto di un cambio d’uso.
Per esempio, nei capannoni dismessi è facile trovare pareti di mattoni faccia a vista o finestroni in ferro e vetro, che, se evidenziati, possono diventare il valore aggiunto della tua casa.

2. Mobili trasformabili e polifunzionali

I mobili trasformabili sono l’alleato numero uno dei piccoli spazi.
Sfruttare al meglio ogni centimetro ti aiuterà nella gestione pratica delle attività quotidiane.

Ecco alcuni esempi di mobili trasformabili:

  • tavoli a ribaltina o allungabili,

  • sedie extra richiudibili (pronte per gli ospiti);

  • mobili contenitori con ribalta, da usare all’occorrenza come scrivania;

  • divani letto e letti richiudibili (qui trovi le misure standard delle versioni matrimoniali);

  • pouf/contenitori;

  • divani modulari da riconfigurare a seconda delle esigenze.

come arredare un monolocale - chiccacasa - home tour monolocale

3. Mimetizza gli armadi e sfrutta le nicchie per contenere

Per rendere più arioso l’ambiente è bene che il peso visivo degli armadi e dei mobili contenitori più grandi non incida sullo spazio.

Per far passare “inosservato” un armadio, basta mimetizzarlo con la parete su cui poggia, scegliendo lo stesso colore sia per le ante, che per la struttura, che per la parete.

Anche le nicchie nelle pareti rendono “invisibile” un mobile ingombrante, annullandone il volume.
Ci sono due modi per sfruttare una nicchia, ottimizzando gli spazi:

  • inserire un intero armadio in uno spazio a U tra due muri paralleli;

  • creare una mensolatura direttamente nella nicchia, da chiudere (eventualmente) con ante piene, vetrate o anche con una semplice tenda.

I mobili contenitori possono anche fungere da divisori tra zona giorno e letto e diventare così, delle vere e proprie pareti “ripiene” di oggetti.

come ottimizzare gli spazi in un monolocale - chiccacasa - armadio a specchio in un monolocale

4. Cucina e letto non vanno d’accordo

È buona norma posizionare la cucina e il letto agli antipodi del monolocale, in particolare se la pianta è completamente aperta e non ci sono divisioni fisse o mobili a separare gli ambienti.

Non è solo una scelta logica che emula la disposizione classica di un appartamento “normale”. Questo layout influisce anche sull’aspetto psicologico.

La cucina, infatti, è un luogo preposto all’azione. Qui si preparano ricette, ci si muove, si recuperano le energie attraverso il cibo, si fa conversazione davanti a un caffè.
Guardare la cucina dalla camera non agevolerebbe il riposo e, allo stesso tempo, avere davanti il letto mentre si cucina, non favorisce l’azione.

In sostanza, puoi sistemare il letto e la cucina negli angoli opposti del monolocale o schermare il letto con divisori, armadi, scaffali o soluzioni in muratura.

come arredare un monolocale di 35 mq - chiccacasa - divisore tra letto e cucina in un monolocale

5. Sii fedele alla palette

Scegliere una palette di colori è fondamentale per armonizzare uno spazio unico in cui ci sono tanti arredi con funzioni diverse.

Questa coerenza cromatica ti aiuterà a rendere omogeneo l’ambiente e a raccontare la tua storia attraverso le tinte.

Vuoi differenziare gli spazi a seconda della loro funzione?

Assegna a ogni attività o a ogni area area uno o due colori della palette. Per esempio, in questo appartamento le zone “d’azione” (cucina e studio) sono contrassegnate da legno scuro e bianco. Al contrario, le zone per il relax includono elementi rosa pastello e color caramello.

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6. Usa i tappeti per delimitare le aree

A proposito di trucchi per delimitare gli spazi, non posso non citare i tappeti grandi, non per altro chiamati anche area rugs.
Un tappeto rettangolare può perimetrare lo spazio del living o della zona letto, creando una divisione ottica che rende tutto più ordinato e chiaro.

Per ottenere questo effetto, è consigliabile che il tappeto sia in contrasto con il pavimento, per risultare più visibile.

7. Luce extra con applique e lampade da tavolo

Se il soffitto ha un’altezza standard (270 cm) è meglio evitare di affollare con tanti elementi anche la parte alta del monolocale.

Il lampadario è maggiormente necessario nelle zone destinate alle attività produttive, cioè la cucina e l’home office.

Nel living e in camera, si può optare per delle discrete applique o lampade da parete munite di braccio mobile.

Per creare atmosfera, poi, le lampade da tavolo sono una soluzione tanto efficace quanto decorativa.

8. Arredi amici della luce naturale

La luce naturale può davvero fare la differenza in un piccolo spazio. Quando è abbondante fa sembrare l’ambiente più grande e in alcuni casi diventa un elemento integrante del progetto d’arredo.

Quando pensi a come disporre gli arredi, tieni conto anche del fatto che il loro ingombro ostacolerà la luce in alcuni punti.

Per lo stesso principio è suggeribile :

  • prediligere gli arredi con i piedini, piuttosto che mobili con un unico piedistallo robusto;

  • aggiungere arredi o complementi trasparenti, in plexiglass o vetro;

  • evitare arredi alti o pensili pieni a ridosso delle finestre;

  • inserire uno specchio a figura intera in un punto strategico, affinché in alcune ore del giorno amplifichi la luce;

  • usare tende leggere o una combinazione costituita da una tenda oscurante e una trasparente.

Se questo tour ti è piaciuto, sono sicura che apprezzerai molto anche tutte le altre case. Pront* a ispezionarle tutte?

Io ti aspetto sempre qui venerdì prossimo con un nuovissimo giro virtuale in una casa reale.

8 Giugno 2023 / / ChiccaCasa

Se le carte da parati William Morris avessero un segno zodiacale, sarebbero degli Ariete.

Dividono il mondo del design: o le ami o le odi. Questo perché hanno proprio un bel caratterino, non sono per tutti, ma solo per chi apprezza la loro essenza autentica.

Sono ispirate al passato e alla natura e rivendicano il pregio dell’artigianalità.

Elaborate, ricche e romantiche, i pattern di Morris sono perfetti per dare un sapore vintage all’ambiente.

Se non è la prima volta che passi di qui le avrai viste di sicuro in qualche casa scandinava (ebbene sì, nello stile scandinavo tradizionale le pareti non sono tutte bianche) o nell’articolo dedicato allo stile british country.

Ma come abbinare una carta da parati William Morris? Il mood audace e medievaleggiante li rende forse difficili da abbinare?

Solo un po’.

Un buon modo per evidenziare la bellezza dei pattern botanici vintage sta nel procedere per somiglianza.

Mobili vintage e accessori antichi sono elementi perfetti che completano il mood retrò e poetico.

In questo articolo troverai una serie di spunti per abbinare i motivi di Morris, ma prima, lasciamoci ispirare da questa casa strepitosa che ho scovato per te. Ovviamente, è tappezzata dai wallpaper del nostro caro William.

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carte da parati william morris - chiccacasa - carta da parati william morris ingresso

carte da parati william morris - chiccacasa - ingresso con carta da parati william morris

carte da parati william morris - chiccacasa - sala da pranzo vintage con carta da parati william morris

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carta da parati vintage - chiccacasa - carta da parati vintage botanica in camera da letto

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carta da parati botanica - chiccacasa - carta da parati vegetale in camera da letto

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Tutte le immagini di questo articolo appartengono a Stadshem

Curiosità da sapere sulle carte da parati William Morris

  • William Morris fu un poeta, designer, pittore ed editore inglese. Fu tra i fondatori di Arts and Crafts, il movimento che si opponeva alla produzione in serie, la quale si stava espandendo a macchia d’olio nella seconda metà del 1800 penalizzando l’artigianato. Morris desiderava innalzare ad “artista” la figura dell’artigiano.

    Si batteva per il mantenimento dell’arte del fatto a mano e si ispirava alle manifatture medievali.
    Realizzò insieme Webb la Red House (oggi visitabile), una casa in mattoni rossi stracolma di dettagli handmade. La Red House è entrata nei libri di storia del design. Si rifà all’architettura britannica del tredicesimo secolo e all’arte medievale.

  • L’idea iniziale era di disegnare a mano i motivi direttamente sulla carta da parati. In seguito, Morris si rese conto che non ce l’avrebbe fatta e commissionò la stampa a dei produttori.

  • Ad oggi il principale distributore delle carte da parati del marchio Morris & Co è Sanderson Design Group.

Arriviamo subito al dunque.
Con cosa abbinare la carta da parati di William Morris?

Leggi fino alla fine per scoprire come vincere le sfide di styling che queste fantasie ti mettono davanti.

Carta da parati botanica vintage e altri rivestimenti

carta da parati botanica vintage - chiccacasa - carta da parati william morris e piastrelle metropolitane

I rivestimenti a pavimento e a parete con cui si sposano i pattern di Morris sono perlopiù di stampo tradizionale e vintage. Ecco alcuni esempi:

  • pavimenti in cotto;

  • piastrelle metropolitane;

  • parquet;

  • pavimentazione a scacchiera;

  • zellige;

  • boiserie e perlinato;

  • mattoni e pietre a vista;

  • cementine;

  • pietre antiche e marmi.

Carta da parati vintage e lampade antiche

Abbinare lampade vintage o antiche ai pattern di William Morris è una scelta che ripaga in termini estetici.
Gli apparecchi di illuminazione esaltano la carta da parati e i pattern richiamano l’attenzione verso le lampade: è una combinazione win-win.

Due metalli perfetti per assecondare il mood romantico dei motivi vegetali sono senza dubbio oro e ottone, che possono essere apportati proprio attraverso le lampade.

Alcune chicche che non possono mancare in uno spazio tappezzato dalle trame vegetali di Morris:

  • lampadari con gocce di cristallo e chandelier (trovi una selezione dedicata su Lampade.it);

  • applique da parete a candelabro a una o due luci;

  • piantane antiche;

  • rosoni in gesso da soffitto.

Se preferisci il modernariato all’antico, puoi optare per l’illuminazione Stilnovo (su Etsy, ci sono dei veri e propri tesori).

Pattern William Morris e mobili vintage

Che arredamento sta bene con le carte da parati William Morris?

Modernariato, mobili antichi e arredi classici sono perfetti per creare un look suggestivo e fuori dal tempo.

Per assecondare i pattern bucolici si può optare per lo stile british, lo stile scandinavo oppure il rustico moderno.

Parlando di tradizione italiana, gli arredi che troverai facilmente nei mercatini e che ben si sposano con i pattern Morris sono:

Abbinamenti difficili e da evitare con le carte da parati William Morris

Finora ne abbiamo parlato con leggerezza, ma diciamocelo, le carte da parati di Morris non sono la cosa più facile da abbinare.

Ecco le due principali sfide in cui potrai incorrere e come vincerle.

Essendo pattern molto ricchi, combinarli con altri motivi è un po’ insidioso

Per esempio, se hai un pavimento in graniglia, una palladiana, un granito, delle cementine con un pattern elaborato o qualsiasi altra pavimentazione con una trama notevole, inserire un wallpaper di Morris potrebbe essere una scelta rischiosa.
Valutando con molta cura la scelta, si potrebbe, in questi casi, rivestire solo una parete, magari alleggerendo la fantasia del pavimento con un tappeto monocolore.

La stessa sfida si presenta quando vuoi aggiungere a una stanza rivestita di motivi botanici vintage una serie di tessuti decorati.

A seconda dell’effetto finale che si desidera puoi:

In generale, per abbinare due fantasie diverse, si possono alternare le dimensioni del pattern, combinando per esempio un motivo grande con un motivo piccolo. Inoltre, il colore meno presente nel primo pattern può essere richiamato nel secondo in quantità maggiori.

Usa gli spazi vuoti per non appesantire l’ambiente

Altra sfida: non rendere l’ambiente troppo pieno e visivamente rumoroso.
I motivi di Morris riescono a creare un atmosfera piena di “visual drama” in grado di incantare e coinvolgere i sensi. Si presta bene anche alla creazione di un ambiente massimalista. Tuttavia, se l’abbondanza di oggetti dall’aspetto più o meno importanti non è bilanciata con la giusta quantità di spazio vuoto, l’insieme può diventare caotico e sovrastante.

Oltre agli spazi necessari al movimento, è bene alleggerire le stanze attraverso:

  • angoli lasciati liberi da ingombri;

  • oggetti tono su tono che fondono il loro volume con quello di altri elementi dello stesso colore (in questo reel ti spiego meglio);

  • un po’ di bianco in più.

Se hai ancora dubbi su come abbinare le carte da parati di Morris, scrivimi pure un commento qui sotto oppure scrivimi in direct su Instagram (mi segui già su Instagram, vero?). Sarò molto felice di darti qualche tip extra.

31 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Hai arredato casa, ma ti sembra ancora che manchi qualcosa. Non ti emoziona, non ti soddisfa.
Eppure, i mobili stanno bene insieme. Li hai scelti con cura.

I colori delle pareti ti piacciono, sono quelli che volevi.

Allora, cosa manca?

Spesso a mancare quel tocco di home decor in grado di:

  • raccontare di te;

  • fare da filo conduttore tra una stanza e l’altra;

  • dare un aspetto vivo e vissuto alla casa.

L’home tour qui sotto contiene alcune idee da cui prendere spunto. Pront* a ispezionare la casa?


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casa più accogliente - chiccacasa - living con tappeto a pelo lungo

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Tutte le immagini in questo post appartengono a Stashem

Facci caso…

In questa casa, il filo conduttore è costituito da tanti dettagli dal sapore retrò e vagamente country. Si ripetono in ogni stanza, raccontando una storia coerente o un desiderio recondito (quello di abitare in campagna).

Li hai trovati? Fammelo sapere in un commento alla fine del post.

Analizziamo alcuni accessori utili per rendere accogliente uno spazio domestico.

Un morbido tappeto

I tappeti incorniciano gli spazi e sono un ottimo modo per delimitare due ambienti con funzioni diverse, che convivono nello stesso spazio (es. living – sala da pranzo).

Una distesa soffice è irresistibile: scalda l’atmosfera e rende l’ambiente invitante.

Se la manutenzione ti preoccupa ti suggerisco di leggere i miei consigli per lavare un tappeto in casa o di affidarti a dei tappeti lavabili.

Tessuti d’arredo

I tessili aggiungono texture e colore. Sono una componente molto importante in un progetto di home styling.

Il senso di accoglienza è determinato anche dalle sensazioni tattili correlate ai tessuti.

Tende, copriletto, federe e rivestimenti degli imbottiti sono parte di un’unica narrazione. Per esempio, il lino e la lana parlano di naturalezza, ruvidità e onestà dei materiali. Il velluto connota un mood elegante, altolocato e chic. Il cotone può indicare freschezza, semplicità, sostenibilità e versatilità.

Ceramiche in cucina

I materiali ceramici comunicano un senso di tradizione. In cucina, si sa, le ceramiche sono il mezzo attraverso il quale consumiamo le nostre prelibate pietanze. Sono rassicuranti e spesso correlati a un pensiero positivo.

Una selezione accurata di ciotole, piatti e tazze di ceramica potrà essere lasciata a vista su una mensola o nella piattaia e contribuirà a dare carattere a tutto l’insieme.

Trovo molto carino esporre le spezie in cucina nei vasi di terracotta. Anche questa è un’ottima idea per dare un aspetto vissuto a questa zona della casa.

Lampade da tavolo

L’illuminazione non è solo una questione pratica, ma anche emozionale.

In particolare, le lampade da tavolo, se collocate strategicamente possono rendere un angolino un po’ anonimo, molto intimo e avvolgente.

Potresti inserirne una sul mobile all’ingresso, nell’angolo lettura, su un mobile in salotto o su un tavolino da caffè accanto al divano.
Accenderla sarà una piccola coccola: l’atmosfera si scalderà in un istante.

Consiglio di shopping: su Lampade.it ci sono lampade da tavolo davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Piante (vere, si intende)

Le piante da interno rappresentano la soluzione che da sola risolve e rinfresca un angolino vuoto.
Per me, sono meglio di qualsiasi altra decorazione: il potere della natura, si sa, vince su tutto.

Le piante trasmettono freschezza e ariosità in quanto rimandano al pensiero della natura incontaminata e dell’esterno.
Quelle di plastica hanno l’effetto opposto e, a mio parere, impattano negativamente sulla percezione di uno spazio.

Se non hai idea di come coltivarle, ho scritto una guida per pollici verdi alle prime armi con tutte le nozioni che mi hanno trasformata da plant killer a discreta mamma di decine di piante da interno.

Ovviamente, questi non sono solo alcuni degli innumerevoli modi per rendere una casa più accogliente, ma credo possano andar bene per la maggior parte delle abitazioni, non trovi?

Ti lascio in compagnia di qualche spunto per l’home shopping perché lo so che a forza di esplorare questa casina ti è venuta voglia.

29 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Il catalogo casa di Maisons du Monde per la primavera-estate 2023 è proiettato verso l’espressione artigianale e la celebrazione della primavera.

Come sempre, Maisons du Monde ci stupisce con collezioni assolutamente in linea con le ultime tendenze e con mobili di qualità, che sempre più spesso strizzano l’occhio alla sostenibilità ambientale.

I caratteri che differenziano l’azienda dalle altre famose catene di arredamento sono senza dubbio il buon gusto e la varietà dei mobili, che accontenta diverse fasce di prezzo e i gusti più disparati.

Maisons du Monde ha sempre delle valide proposte per crere atmosfere ricercate pur mantenendo un budget medio.

Proprio nell’ultimo catalogo, mi è caduto l’occhio su alcune novità che rappresentano le alternative (e non copie sputate) budget friendly a delle icone del design che siamo abituati solo a sognare, nelle nostre case.

Non si tratta di repliche, sia chiaro. La somiglianza è vaga in ognuno di questi casi, ma ogni pezzo del catalogo MdM ha una sua personalità, unica e diversa rispetto a quella delle icone.

Quindi non si tratta di comprare un’imitazione, ma di appagare una voglia suscitata da un pezzo iconico, rientrando nel budget.

Pront* a prendere nota?

Il divano componibile Maisons du Monde che amerai come Soriana e Camaleonda

catalogo maisons du monde - chiccacasa - divano componibile maisons du monde

Il nuovo divano componibile Pump di Maisons du Monde, ricorda vagamente due grandi icone di design degli anni ‘70.

È acquistabile nella versione coiffeuse, un mono-posto con schienale che all’occorrenza si trasforma in pouf (lo schienale entra nel fondo della seduta), o nella versione pouf (senza schienale).

I moduli si uniscono stabilmente tramite dei ganci.

Fa parte della collezione green Good is beautiful, infatti è rivestito da tessuto riciclato (che io trovo super affascinante).

La modularità è sulla scia di quella di Camaleonda, il divano disegnato da Mario Bellini e ancora oggi prodotto da B&B Italia. Camaleonda nasce dal connubio tra le parole camaleonte e onda. Il mutamento, le forme sinuose e l’adattabilità sono alla base del concept di questo divano, che si presta a essere facilmente assemblato in modi sempre nuovi e diversi attraverso la combinazione di pouf capitonnè e schienali-braccioli cilindrici.

Lo schienale del nuovo divano componibile Maisons du Monde, si avvicina vagamente a quello della poltrona della linea Soriana, una collezione di pouf, poltrone e divani ideata da Afra e Tobia Scarpa nel 1969.
Soriana è caratterizzata da una morsa metallica unica nel suo genere. Il divano Soriana gode di un Compasso d’Oro e, da poco, si può scegliere di averlo anche imbottito esclusivamente in plastica riciclata. È prodotto da Cassina.

La nuova poltrona di Maisons du Monde in velluto o bouclé sta bene con tutto

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Tra le novità di Maisons du Monde per la primavera-estate 2023 c’è questa meravigliosa poltrona Bobun, disponibile in velluto verde kaki o bouclé ecrù.

La nuova arrivata è super elegante e sta bene un po’ in qualsiasi ambiente. Io la immagino in una dimora storica con i soffitti affrescati, ma anche in una casa rustico-moderna, starebbe alla grande in versione bouclé.

Se ti piace la Rico Lounge Chair di Ferm Living, questa alternativa low budget non ti deluderà.
Se vogliamo guardare al portafoglio: la differenza di prezzo è di un paio di migliaia di euro.

Un divano capitonné raffinato, ma non troppo formale

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Il divano Lilo è una delle rivelazioni del catalogo Maisons du Monde. È disponibile sia in versione lineare, da 3-4 posti, che in versione angolare.
Così come per Pump, anche il divano Lilo fa parte della gamma sostenibile di Maisons du Monde.

È chic, ma non anonimo, caratterizzante, ma non eccessivo, sofisticato, ma non ridondante
.

Anche in questo caso, io ci vedo un leggero rimando al design degli anni ‘70.

Fa per te se sei fan del celebre sistema componibile Strips System, disegnato da Cini Boeri nel 1972 per Arflex e vincitore di un Compasso d’Oro. Un componibile risolutivo e interamente sfoderabile, moderno a distanza di decenni.
Strips System è esposto al Moma di New York e alla Triennale di Milano.

Più recente (2005) è Tufty-Time, il sistema modulare di Patricia Urquiola ispirato al passato, anch’esso sfoderabile e super dinamico.

Sirocco è una poltrona da pranzo

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Esotica, autentica, solida, questa poltrona da pranzo in legno di mango Sirocco ha un design interessante e particolare, che non passa inosservato.

Le gambe sono assi, che corrono lungo la forma a U della seduta. Lo schienale nasce proprio dal prolungamento delle gambe anteriori e culmina in una linea ricurva che abbraccia chi siede.

Se sei innamorat* dell’iconica sedia Collector di Kristina Dam Studio, è molto probabile che Sirocco ti piaccia. Tuttavia. le due sedie hanno due personalità ben distinte. La seduta di Kristina Dam ha un aspetto più moderato e nordico rispetto a quello più esuberante e tropicale di Sirocco.

Nonostante l’onesta delle linee di Collector, dietro alla sua lavorazione c’è una notevole tecnica artigianale, che è il segno distintivo della designer Kristina Dam.

Dove trovare il catalogo 2023 di Maisons du Monde?

Tutte le ultime meravigliose novità sono raccolte nel Catalogo Casa primavera-estate 2023.

Oltre alle chicche che ti ho mostrato in questo post, ci sono tanti altri mobili che vale la pena valutare.

Hai trovato l’alternativa che cercavi o sei ancora in cerca di un sostituto della tua icona del cuore?
A proposito, c’è un’icona di design super costosa per la quale vorresti tanto trovare un sostituto a un prezzo democratico? Fammelo sapere in un commento qui sotto.

26 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Lo stile rustico è quel filone decorativo che permette di portare il fascino di una casa di campagna anche in un appartamento di città.

È uno stile da assaporare non solo con la vista, ma anche – e soprattutto direi – con il tatto.
Alla base dell’arredamento rustico ci sono, infatti, le texture dei materiali naturali nella loro essenza più grezza e pura.

Lo stile rustico tradizionale è una combo equilibrata tra il country e il natural che prevede arredi vintage e artigianali e imperfetti, che diano una marcata caratterizzazione all’ambiente.

Per rendere lo stile rustico più leggero ed elegante, si può spostare l’asticella verso il moderno, aggiungendo pezzi contemporanei, dal design attuale e fresco.

È così che possiamo definire lo stile rustico moderno: una commistione di arredi moderni e mobili grezzi artigianali e country, dalla forte componente materica.

Ho scovato per te una casa che incarna alla perfezione questo mood. Ti regalo un giro virtuale al suo interno. Prendi ispirazione tra le stanze e continua a leggere per scoprire come ricreare questo ambiente accogliente in casa tua.

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Tutte le immagini in questo post appartengono a Alvhem

Lo stile rustico moderno fa per te se…

  • ami il legno e i materiali naturali, sei affascinato dalla modernità;

  • non temi i segni del tempo e le texture grezze, irregolari, ruvide o invecchiate;

  • ti senti a casa in un casale di campagna, purché non sia troppo country e in mezzo alla natura incontaminata, ma sedut* su una sedia di design;

  • ti piace l’accostamento di mobili di epoche diverse e ami girare nei mercatini è un’attività che non ti dispiace affatto;

  • sei alla ricerca di arredi resistenti ed emozionali che non passano mai di moda e acquisiscono carattere e bellezza autentica con il passare degli anni.

Materiali e rivestimenti dello stile rustico

Se pensiamo allo stile rustico, è immediato il collegamento con i casali o le abitazioni rurali tradizionali italiane. Gli elementi architettonici che contraddistinguono questi ambienti sono:

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In questo tipico scenario sono già racchiusi i materiali che governano lo stile rustico e che valgono anche per il rustico moderno, ma entriamo nel dettaglio e vediamo le possibili declinazioni.

  • Il legno è il materiale principe, proposto in una mescolanza di essenze e colorazioni, rigorosamente con le venature ben in vista. È consigliabile inserire qualche arredo in legno che abbia un aspetto vissuto e non rifinito, che manifesti l’anima più aspra e suggestiva del legno.

  • Tutti i materiali derivanti dall’argilla sono usati sia per le decorazioni che per i rivestimenti.
    Per l’home decor questo si traduce con vasellame di ceramica smaltata e terracotta. Per i rivestimenti l’argilla si declina in: pavimenti in cotto, metro tiles, piastrelle quadrate ispirate alle cementine o monocolore a scacchi.
    Nello stile rustico moderno io trovo deliziosamente in tema anche le Zellige (piastrelle marocchine quadrate o rettangolari, realizzate per monocottura dell’argilla e rese lucide da un particolare smalto trasparente), che aggiungono un tocco di eleganza attraverso la finitura lucente.

  • Materiali lapidei: pietre naturali e marmi.
    Ripetiamo in coro: pietra e marmi di ogni genere sono da conservare e enfatizzare in una casa che ne è già “naturalmente” dotata. Sono un enorme valore aggiunto, in particolare quando si vuole optare per un arredamento rustico moderno.
    Questi materiali sono solidi e sospesi nel tempo. Rilievi e venature sono perfette componenti tattili e visive, in linea con il rustico.
    Nel rustico moderno, i marmi chiari possono essere declinati anche con finiture lucide (nel rustico tradizionale vince l’opaco, con il satinato secondo in classifica).

  • Metalli spazzolati, ma anche preziosi, per maniglie, pomelli, rubinetteria o applique.
    I più gettonati sono oro, ottone e bronzo che si associano per somiglianza ai legni caldi, al cotto o ai mattoni. Tuttavia, scegliere delle finiture argentate o acciaio cromato è un’ottima tecnica per spezzare il cordone del country e apportare un tocco impattante di modernità.

  • Fibre naturali. Corda, lino, cotone e paglia sono utilizzati per la tappezzeria e per rendere unici mobili principali e secondari. Anche la pelle (vegetale, please) è perfetta per questo stile.

È necessario un disclaimer (dal contenuto prevedibile, se per te non è la prima volta che capiti qui su Chiccacasa). Per ottenere un risultato desiderabile, piacevole e – passami il termine – credibile, è bene che i materiali siano tutti autentici. Quello che intendo dire è che un effetto legno non è paragonabile al legno dal punto di vista della percezione tattile ed estetica (nella maggior parte dei casi, almeno). Lo stesso vale per i rivestimenti in finta pietra o mattoni (di cui ti ho parlato in questo post Istagram), per l’effetto marmo e per tutti i confratelli fake dei materiali naturali.
Se è una questione di budget, non ci dimentichiamo che si può sempre trovare un compromesso estetico senza dover per forza cadere nel posticcio.

La cucina in stile rustico moderno

La cucina in stile rustico moderno può essere sia classica che moderna.

Le ante classiche, contraddistinte da modanature più o meno lavorate, possono essere condite dalle irresistibili maniglie a guscio o da pomelli e chiusure di stampo vintage.

Per una cucina moderna in stile rustico il legno è un must (o l’effetto legno, purché ben riprodotto). Se le ante poi sono anche opache e materiche, ancora meglio!

Per un mix bilanciato puoi abbinare a una cucina moderna degli elettrodomestici da sapore retrò e a una cucina classica, elettrodomestici moderni.

Il top può essere sia in legno che in materiale lapideo.

Tocco finale: non possono mai mancare una passatoia in corda e un set di ciotole in coccio e/o ceramica smaltata.

Sì anche a madie portapane in legno grezzo e tavoli alti da falegname o con le gambe tornite, da usare come isola.

Crea un accogliente soggiorno in stile rustico moderno

Comfort e condivisione sono le due parole d’ordine da rispettare nella progettazione di un salotto rustico moderno.

Come anticipato, questo stile fonda le sue radici nelle case di campagna, spesso usate come dimore estive e comunque sempre popolate.

Se lo spazio permette, un paio di divani a due o tre posti che si guardano, sono meglio di un maxi divano angolare.
In alternativa, aggiungere pouf e poltroncine al divano principale è permetterà di creare un ambiente intimo in cui fare conversazione o semplicemente, di avere ognuno la propria seduta.

Il salottino può essere delimitato da un morbido tappeto. Oltre a quelli in corda sono perfetti anche i tappeti sullo stile dei persiani, in colori tenui e delicati.

Altro must: i tavolini da caffè, in legno. Tondi, rettangolari, alti bassi… aggiungine pure quanti ne vuoi. L’importante è curarne lo styling e avere il comfort che ti serve.

Tocco finale: tanti cuscini in palette e la copertina in lana o cotone, a seconda delle stagioni.

Tavolo e sedie rustic-modern

Per un effetto rustico e contemporaneo, la scelta può ricadere su un tavolo rustico o vintage, da abbinare a sedie moderne.
Scopri qui come abbinare tavolo antico e sedie moderne.

Un tipico tavolo rustico è il farmouse table, ovvero, letteralmente, il tavolo da fattoria. Quello che vediamo sempre in tv nelle puntate di Casa su Misura, insomma.

Altro tavolo perfetto per incarnare questo stile è un vecchio il tavolo da lavoro da falegname, da abbinare a sedie moderne.
Sono perfetti anche i tavoli di legno vintage con gambe tornite e. più in generale, qualsiasi tavolo in legno che abbia una grana materica e grezza.

Passiamo alle sedie. Qui la scelta è vastissima: sedie vecchia Milano, Thonet, sedie in legno impagliate, Windsor
Sono tutte in tema.
Un’ottima idea è anche quella di scegliere una panca di legno al posto di una serie di sedie.

Se opti per tavolo di legno e sedie di legno, che siano entrambi o no vintage e/o artigianali, il tocco di modernità può arrivare dal lampadario.

Non trovi favoloso il lampadario di questa sala da pranzo? È Dancing di Menu.

Vesti di rustico contemporaneo la camera da letto

Calda e accogliente, la camera da letto rustica-moderna è un trionfo di tessuti: abbondanti, contrastanti e rigorosamente naturali. La tinta unita è preferibile rispetto ai pattern, ma come tutte le precedenti, questa non è una regola inviolabile.

La scelta del letto segue le linee guida che ormai sai a memoria: materiali naturali e texture grezza. Quindi sono perfetti i letti con una testata in legno opaco o satinato più o meno materica, ma anche i letti imbottiti (il lino calza a pennello in questo stile).

Il mix tra vecchio e nuovo, grezzo e liscio, vintage e contemporaneo può avvenire in mille modi.

Anche in questo caso il tocco moderno può derivare dall’illuminazione. Un’ipotesi: letto e comodini in legno e stampe e abat jour moderne. O ancora: letto rustico e comodini moderni.

Si può apportare modernità anche con un armadio lineare, dalle linee pulite, monocolore. Se l’armadio, invece è rustico e molto caratterizzante, l’occasione è propizia per scegliere letto e comodini moderni.

Anche in bagno, il mood rustico prosegue

Il filo conduttore stilistico non si interrompe in bagno. Il bagno in stile rustico moderno, come anticipato, può essere rivestito di pietre naturali, ceramiche dall’aspetto artigianale e “imperfetto” oppure piastrelle a tinta unita super semplici.

La rubinetteria e gli accessori in metallo spazzolato, oro o bronzo trasmettono subito un effetto rustico.

Il mobile lavabo fornisce un ottimo assist per apportare una buona dose di legno anche in bagno.
Non sai dove cercare? Trovi tanti mobili lavabo rustici sul sito di Kave Home.
Sempre su Kave Home ci sono dei lavabi rustici in terrazzo o pietra che possono essere posati sia su un mobile in legno che su un mobile a tinta unita, lineare e moderno.

Gli accessori sono elementi preziosi per bilanciare moderno e rustico. Se il bagno è di stampo moderno, per esempio, si può inserire uno sgabello in legno grezzo, dispenser in pietra o una scala in legno da usare come portasciugamani (anche per gli accessori bagno può guardare sul sito di Kave Home, che, si è capito, è una risorsa utile per l’allestimento di un bagno in stile rustico moderno).

Abbiamo esplorato questo stile, che personalmente adoro, passando attraverso tutte le stanze della casa.
Se vuoi ricreare questo stile d’arredo io ti suggerisco di cercare, in primis, nei mercatini second hand e nelle botteghe artigianali che lavorano il legno. In alternativa, come avrai notato, nel testo ti ho lasciato qua e là qualche link utile per lo shopping.

Se stai scegliendo lo stile adatto a te, o semplicemente ti piace sentir parlare di case e home decor, seguimi anche su Instagram. Lì parlo spesso dei falsi miti sugli stili d’arredo e puoi chiedermi un consiglio di shopping quando vuoi, in direct.

12 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Ci sono mille modi per rendere attraente una parete, ma non c’è nulla che superper eleganza e potere decorativo, un sapiente uso delle modanature per pareti.

Le modanature sono profili sagomati che si applicano su pareti, soffitti, infissi e arredi per apportare pregio agli ambienti.

Le tipologie sono diverse: con profili più o meno articolati, fasce più o meno spesse e vari materiali.
Principalmente, sono realizzate in legno, gesso oppure ceramica. Recentemente si sono diffuse a macchia d’olio anche le modanature in polistirolo, facili da tagliare e più economiche.

Fino agli anni ‘30 erano piuttosto popolari anche negli appartamenti, oltre che nelle ville.

Ad oggi è raro trovarle in una casa di nuova costruzione, ma possono essere applicate per rendere davvero uniche e raffinate le pareti domestiche.

Per l’occasione, ti porto in tour in una casa ben fornita di splendide modanature.

Ho scelto questa abitazione proprio perché qui è evidente quanto le modanature, declinate in cornici, boiserie e battiscopa alti siano poderosi elementi ornamentali. I mobili sono pochi e semplici eppure l’abitazione risulta, sin dal primo colpo d’occhio, aggraziata e preziosa.

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modanature - chiccacasa - modanature su battiscopa

modanature - chiccacasa - cornici su finestre

modanature - chiccacasa - battiscopa alto

modanature - chiccacasa - cornici sulle porte

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boiserie da parete - chiccacasa - sala da pranzo con boiserie in legno

boiserie - chiccacasa - boiserie da parete bianca

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battiscopa modanato - chiccacasa - camera da letto con battiscopa alto

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Photo: Historiska Hem

Modanature e altri profili in rilievo per interni sofisticati

Ecco un piccolo glossario per identificare la varietà di profili in rilievo di cui puoi fare uso per arricchire i tuoi spazi domestici.

cornici modanate - chiccacasa - cornici e modanature in corridoio

Photo: Historiska Hem

Modanature

Si tratta di profili continui, lineari o curvilinei, che su un lato sono lisci e sull’altro lavorati. La sagoma in sezione può presentare spigoli, forme dolci, archi o un mix tra i precedenti.

Cornici

Le modanature possono dare origine a riquadri, se unite tra loro tramite un taglio a 45° gradi o attraverso fregi. Le cornici possono essere applicate su porte, pareti o soffitti, ma anche su mobili e ringhiere.

Battiscopa modanato

Le modanature sono largamente utilizzate anche per la decorazione dei battiscopa.

Lo zoccolino modanato di solito è più alto dei canonici 6-8 cm: può arrivare fino a 30 cm. I battiscopa decorati sono ideali per l’allestimento di un’ambiente in stile francese, in stile classico o in stile inglese.

Boiserie

La boiserie è un rivestimento da parete, di solito costituito da legno, polistirolo, ceramica oppure gesso. È formata da pannelli o listoni di legno su cui sono fissate cornici modanate. Può essere chiamata boiserie anche l’applicazione di una serie di cornici direttamente sulla parete (in assenza di pannelli).
L’uso della boiserie negli interni ha origini antichissime.

Altri profili in rilievo

Visto che siamo in tema, ne approfitto per citare altre due strutture ornamentali in rilievo, strettamente connesse con le modanature, ma non derivanti da queste ultime.

Fregi

I fregi sono dei solidi in rilievo, generalmente in gesso o legno. Servono a raccordare gli angoli di una cornice senza creare spigoli oppure a decorare boiserie, soffitti, arredi, infissi e balaustre in legno. Possono avere forme geometriche o richiamare elementi botanici.

Rosoni

I rosoni sono elementi in rilievo che si applicano al soffitto in corrispondenza della predisposizione elettrica. Circondano il cavo di un lampadario, talvolta nascondendo i collegamenti elettrici. Sono in gesso o polimeri. Ne esistono davvero per tutti i gusti, ma i più tradizionali hanno incisioni sinuose una forma circolare.

I vantaggi di boiserie e modanature

Analizziamo insieme i benefici prima estetici e poi funzionali delle modanature. Ecco cinque buone ragioni per cui dovresti considerare l’idea di investire su questi accessori.

modanature da parete - chiccacasa - modanature su boiserie

Photo: Historiska Hem

  1. Fanno sembrare la tua casa più costosa

    L’ho già detto che le modanature sono una dichiarazione di eleganza? Non mi stancherò mai di ripeterlo.
    I motivi a rilievo, fin dal primo sguardo, fanno percepire gli spazi come ricercati e curati nei dettagli.
    Rimandano alle ville ottocentesche, agli interni francesi e, se vogliamo esagerare, anche agli sfarzi rinascimentali.

    La naturale conseguenza è che la casa appare di gran lunga più lussuosa.

  2. Alto potere decorativo

    I vari volumi vestono le superfici di un fascino scultoreo che, senza aggiungere altro, sono in grado di creare rilevanza e interesse.

    La versatilità dei profili attraversa diversi stili decorativi: concilia classico e moderno, minimalismo contemporaneo e massimalismo, stile coloniale e interni parigini.

  3. Tante possibilità per giocare con il colore

    I dislivelli concedono una manciata di opzioni per sperimentare con il colore.
    Si può scegliere di dare un colore al blocco formato da battiscopa e porte e dipingere di un’altra tinta (o di bianco) la parete.

    Lo stesso vale per le boiserie a mezza altezza: puoi lasciare la boiserie bianca e colorare la parete oppure fare l’esatto contrario.

    Nelle abitazioni con i soffitti alti, le modanature possono rappresentare davvero un fiore all’occhiello. Un soffitto colorato mette in risalto i profili in rilievo e riproporziona la verticalità.

    Anche mantenere il tono su tono (o il total white) ripaga in ambito estetico: il risultato è sempre chic.

  4. Coprono e uniformano

    Bellezza a parte, le modanature sono anche elementi funzionali, che aiutano a nascondere ciò che nessuno vuole vedere.

    • Umidità. I pannelli di legno o cartongesso delle boiserie sono in grado di coprire quell’area della parete in cui una macchiolina di umidità si ripropone costantemente. In questi casi si può lasciare un po’ di spazio tra il pannello e il muro, in modo da isolare completamente la zona umida.

    • Cavi. Come già accennato, rosoni, modanature e cornici possono trasformarsi in validi alleati per nascondere il percorso di un cavo elettrico. In questi casi, le modanature presentano sul retro un vano apposito in cui il cavo è libero di correre.

    • Strisce LED. Nell’ambito dell’illuminazione diffusa, esistono velette dal taglio obliquo che si applicano a cornice, appena al di sotto del soffitto. Hanno una doppia funzione: direzionare la luce e celare la striscia led.


    5. Isolamento termico e acustico

    Nel caso della boiserie intera con pannellatura, è da evidenziare il fattore del duplice isolamento.

    L’origine della boiserie e del perlinato a proprio a che fare con l’esigenza di proteggere le case dagli sbalzi termici. In effetti, lo strato di legno contribuisce a ridurre la differenza di temperatura tra dentro e fuori casa e riduce gli sprechi di energia.

    Allo stesso modo, migliora anche l’isolamento acustico, ecco perché la boiserie è stra consigliata negli home office o all’interno degli studi condivisi.

Continueremo a parlare di boiserie, quindi salva questo blog sulla home page del tuo smartphone e passa a trovarmi ogni tanto, per non perdere le novità.

rinnovare porta blindata - chiccacasa - makeover porta blindata con cornici

Io non ho saputo resistere al fascino delle modanature e, qualche anno fa, ho ingegnato un DIY per trasformare la mia porta di ingresso.

Guarda il makeover della porta con le cornici Ikea.

4 Maggio 2023 / / ChiccaCasa

Scegliere i colori per l’arredamento non è affatto una cosa facile. Come sempre la vasta gamma di scelta non fa altro che complicare la decisione finale.

Di colori, si sa, ce ne sono a bizzeffe. Tutti diversi, tutti con un fascino unico. Ognuno si porta dietro una sensazione che varia a seconda della sfumatura, ma anche di ogni individuo che la percepisce.

Nel percorso a ostacoli della costruzione della palette di colori per la casa, è facile andare incontro a questo dilemma: “Quanti colori posso mettere in casa?”:

La maggior parte degli esperti ti risponderebbe “3 o 4”, ma con un corretto abbinamento di colori, si può ampiamente superare questo limite numerico senza cadere nell’effetto baraonda. La casa che sto per mostrarti ne è la prova.

In questo post ci concentriamo sugli stratagemmi che ti permettono di esagerare con il numero di tinte in casa.

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Le foto in questo post appartengono a Historiska Hem

Costruire la color palette: dosi consigliate e storytelling domestico

Partiamo da qualche norma generale sulla scelta dei colori in casa. Da dove partire? Quante tinte scegliere e con che criterio?

Quando è il momento di scegliere la palette di colori?

Se stai arredando casa da sol* (senza l’aiuto di un professionista) la cosa migliore da fare è lasciare alla fine la selezione dei colori.

Tieni presente che i colori di pareti e complementi sono elementi “mobili”: li puoi cambiare nel tempo, in base alle tue esigenze e ai tuoi gusti (che si modificano negli anni).

Come spiego nella guida gratuita Arredare Casa da Zero (la trovi qui), il rischio di iniziare dai colori è di focalizzarti troppo sulle scelte cromatiche e di non dare il giusto peso al layout e ai mobili principali.

Una volta che hai costruito (almeno su carta), la struttura del tuo progetto domestico, allora puoi spostare l’attenzione sul colore.

Da dove si parte per scegliere i colori?

Innanzitutto fai una lista dei colori che ti piacciono (fatti aiutare da Pinterest). Comincia a scartare quelli che ti piacciono meno e tieni da parte un paio di tinte di cui non puoi proprio fare a meno.

Poi chiediti quali sensazioni vuoi che la tua casa emani?

  • I colori scuri creano un ambiente raccolto e intimo, con un velo di mistero.

  • Le tinte pastello trasmettono pace e leggerezza.

  • I colori bold e brillanti sono super energici.

  • Le tinte neutre sono perfette per creare un ambiente soft e rilassante.

Declina le tinte nelle varie sfumature (più scuro, più chiaro, più brillante, desaturato ecc.) e, per vedere se stanno bene con i tuoi arredi usa un simulatore oppure sfrutta Canva (come ho spiegato in questo tutorial).

Trova una tinta di cui sei sicur*, sicurissim* e tienila da parte. Ci servirà nel prossimo paragrafo.

Come è possibile che questa casa, che ha un colore per stanza racconti una storia coerente e sia armoniosa?

  1. I colori principali di ogni stanza sono sullo stesso cerchio della ruota dei colori.

  2. Gli arredi “si assomigliano.

Scendiamo nei dettagli tecnici (urge un taccuino per prendere appunti).

Come abbinare tante tinte usando la ruota dei colori?

Il cerchio di Itten è lo strumento guida per la composizione della palette. Se vuoi scoprirne altri, tutti digitali, leggi questo articolo in cui ho raccolto strumenti utili per la scelta dei colori.

Usare il cerchio dei colori ti agevola tantissimo. La ricerca della combinazione perfetta diventa facile: visualizzi i match direttamente dalla ruota.

Così facendo sei liber* di osare di più e di aggiungere tinte extra in perfetta armonia con le altre.

Veniamo alla pratica: ecco uno stratagemma (ma non l’unico) per combinare più di 4 colori diversi nella stessa casa. Seguimi.

  1. Scegli i colori principali sullo stesso anello

    I colori che si trovano sullo stesso anello della ruota hanno un livello simile di luminosità. Non puoi sbagliare: insieme stanno bene e sono così tanti che puoi usarne uno per ogni stanza. Se vuoi strafare con il numero di colori in casa, allora scegli i colori da usare in quantità maggiore sullo stesso anello.

    Hai presente quel colore che ti ho fatto mettere da parte nel paragrafo precedente? È il momento di tirarlo fuori.
    Cercalo nella ruota dei colori: su quale anello si trova? Su quello stesso anello puoi scegliere gli altri colori principali.

    Questo è l’asso nella manica dell’armonia di questa casa: i colori delle pareti corrispondono ai colori principali e sono tutti sullo stesso anello della ruota.

  2. Colori secondari: opposti, su un anello diverso

    Ora che hai scelto le tinte chiave della tua palette, puoi passare ai colori da usare in dosi minori.

    Se finora abbiamo cercato delle similitudini, ora è il momento di scatenare i contrasti.

    Le tinte che si trovano una di fronte all’altra sono complementari. Così come in amore, gli opposti stanno benissimo insieme, soprattutto se sono posizionati vicini l’uno all’altro e rendono questi abbinamenti impattanti.
    Veniamo alla pratica. Sulla ruota, identifica il colore principale a cui aggiungere una tinta in contrasto. Guarda i colori sul lato opposto e scegline uno ad almeno due anelli di distanza dal primo.

  3. Colori secondari: il triangolo

    Un altro modo per abbinare i colori con il cerchio di Itten è la ricerca dei colori triadici.
    Sono quei colori che, sulla ruota, sono posizionati ai vertici di un triangolo equilatero immaginario. Sfrutta questa tecnica per selezionare i colori secondari da usare in piccole quantità nelle tue stanze.

Bilancia colori e stili

Se hai osato con il colore, superando di gran lunga le “dosi consigliate” puoi riportare a pari l’ago della bilancia mantenendoti costante con lo stile. Non è una regola inviolabile, come sempre, ma funziona.
Viceversa, osare con il colore è un’ottimo modo per arricchire di carattere un’ambiente coerente al 100% con uno stile decorativo.

Quello che intendo è ben spiegato dalla casa protagonista di questo home tour, arredata in stile scandinavo tradizionale.
I mobili sono tutti in stile nordico: troviamo mobili danesi, scaffali con i montanti di metallo a scaletta, sedie Pinnstolar…

Tutti elementi che connotano un solo stile, che di rado si sporca con contaminazioni.

E tu, da che parte stai? Quanti colori sei dispost* a portarti a casa?

Fammelo sapere in un commento.

Questo articolo è stato un po’ tecnico. Sentiti liber* di pormi tutte le domande che vuoi in un commento qui sotto oppure via mail. Sono a tua disposizione per ogni chiarimento o suggerimento.

Hai domande, curiosità o particolari richieste?
Contattami

27 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

Il rosa è un colore spesso bistrattato perché visto come stucchevole, eccessivo o imprescindibile dalla femminilità e dall’infanzia.
Come si evince dai colori di questo sito, non potrei essere più in disaccordo con questi luoghi comuni.

Il colore rosa, per fortuna, è molto amato dai designer per la sua eleganza, per il potere decorativo e per la versatilità negli abbinamenti.
Alcune tonalità di rosa come il nude pink o il rosa pastello possono essere addirittura considerate come neutre.

Ecco perché è molto comune trovare il rosa come protagonista di progetti di interni oppure pezzi di design.

Stai pensando di sviluppare la palette di colori della tua casa a partire proprio dal rosa?
Diamo un’occhiata a tre tinte che stanno bene con il rosa, che potrai aggiungere alla tua gamma di colori.

Prendiamo spunto da un’abitazione essenziale in vendita a Berlino.
Qui è la palette (rosa, verde, blu scuro e beige) che veste la casa. Gli arredi sono pochi e semplici e quello che rende speciale le stanze è proprio l’uso sapiente del colore.

Entra in casa e sfoglia la gallery ↘

arredare con il rosa - chiccacasa - parete rosa pastello e cucina salvia

arredare con il rosa - chiccacasa - parete rosa e tavolo in legno chiaro

arredare con il rosa - chiccacasa - scala bianca e parete rosa

pareti rosa - chiccacasa - parete rosa e divano di velluto blu

arredare con il rosa - chiccacasa - rosa e beige insieme in casa

abbinare rosa e verde - chiccacasa - parete verde salvia

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pareti rosa - chiccacasa - camera da letto verde salvia

abbinare il rosa in casa - chiccacasa - parete rosa in bagno

abbinare blu e rosa - chiccacasa - corridoio blu scuro effetto scatola

arredare con il rosa - chiccacasa - parete verde in bagno minimal

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Tutte le foto di questo articolo appartengono a: Fantastik Frank

Arredare con rosa e verde

arredare con il rosa - chiccacasa - parete rosa e parete verde

Rosa e verde insieme creano un’atmosfera morbida e romantica.

Il verde sta bene su uno sfondo rosa, sia nei dettagli che in grandi quantità (come in questa cucina).

La cosa interessante di questo abbinamento è che rosa e verde stanno bene insieme sempre, a prescindere dalle nuances dell’uno e dell’altro.

Per esempio, il rosa chiaro si sposa bene con il verde bosco, il rosa blush è perfetto sia con i verdi più tenui che con quelli più vivaci (come il verde foglia o verde acqua) e il fucsia, pur essendo saturo e brillante sta a meraviglia con il pistacchio, tenue e chiaro.

Da 1 a 10, quanto è pazzesca quella cucina verde oliva, con la parete rosa pastello sullo sfondo? Dimmi la tua in un commento.

Abbinare rosa e blu scuro

abbinare rosa e blu - chiccacasa - parete rosa pastello e divano blu di velluto

Il nude pink e il rosa cipria sono in grado di creare un ambiente rilassante e invitante se accoppiati con i blu a bassa saturazione (blu balena, carta da zucchero, blu navy…).
In particolare rosa pastello e le tonalità più scure del blu, insieme sono molto glam.

Per un ambiente luminoso e sofisticato , fai prevalere il rosa.
Se, al contrario vuoi un mood più intimo e intrigante, contrapponi complementi e tessuti rosa su una parete blu scuro.
Non temere di osare con i colori scuri in casa: in quest’altro articolo ho affrontato i falsi miti sulle pareti scure.

Beige e rosa in casa

Se usati insieme, beige e rosa, danno vita a un’atmosfera calda e delicata.

Che tu stia cercando di decorare una camera da letto, un soggiorno o uno spazio ufficio, questi due colori possono essere combinati nei modi più disparati.

Il beige è un colore riposante che si sposa bene sia con la modernità che con i mobili classici.
Scopri come abbinare il beige per un effetto elegante e chic.

L’accoppiata di beige e rosa pastello genera un contrasto molto basso, che lascia posto a tocchi extra di colori come blu, verde, ma anche le tinte aranciate come terracotta, ruggine o tabacco.

Sei alla ricerca del colore giusto per le tue pareti di casa?

Allora c’è un articolo di questo blog che proprio non puoi perderti.

Si tratta della mini guida con tutti gli accorgimenti per scegliere i colori per le pareti, senza incappare in deludenti errori.

vai sul sicuro

20 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

L’arredamento giapponese è intrigante. Il fascino sta nelle piante open space, libere da ogni ingobro (quasi impensabili nelle nostre case), nella luce copiosa e nel calore dei materiali.

Gli arredi sono bassi, per permettere allo sguardo di circolare libero, senza incontrare ostacoli che sarebbero solo inutile fonte di stress (non male questa filosofia Zen, non trovi?).
Lo spazio contenitore non manca, ma è sapientemente nascosto da paraventi decorati o pannelli scorrevoli che nascondono gli oggetti di uso comune e persino il Futon.

La connessione con la natura è imprescindibile: i materiali naturali sono gli unici concessi. Non solo legno e pietra, ma anche fibre naturali, come quelle che costituiscono il tatami.

Se lo stile giapponese ti fa brillare gli occhi, dai uno sguardo a questa casa nordica che lo reinterpreta in chiave moderna, adattandolo alle abitudini abitative occidentali.

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Le foto appartengono a Historiska Hem

Mai sentito parlare di arredamento japandi?

La combinazione di scandinavo e giapponese si traduce nello stile japandi, una corrente che mette insieme due modalità dell’abitare che condividono almeno due capisaldi:

  • la mancanza di eccessi;

  • la natura come musa ispiratrice.

Mancherà pure di tutti quegli arredi curiosi tipici delle case giapponesi, ma lo stile japandi, dobbiamo ammetterlo, è dannatamente ammaliante.

Ecco alcuni elementi impattanti e qualche norma di base per dare un’aria nipponica alla tua casa.

Cucina in stile giapponese

Deliziosamente lineare, minimal e semplice: la cucina in stile giapponese predilige l’essenzialità.

Gli armadietti hanno ante piatte, senza cornici.

Le maniglie sono a riga: un naturale proseguimento dell’anta che si sviluppa in modo rettilineo sul lato superiore.

Sia per il top che per la struttura, i materiali naturali sono quelli prediletti, in particolare legno e pietre.

Grandi armadi a muro a tutta altezza

Gli armadi capienti sono elementi caratterizzanti delle case giapponesi. Servono a riporre oggetti e arredi per lasciare il più possibile libero lo spazio delle stanze.

Gli spazi aperti, secondo la filosofia Zen, sono fonte di benessere.

Anche in questo caso il materiale principale è il legno. Non di rado le ante degli armadi giapponesi sono composti da una griglia in legno rivestita internamente con delle lamine sottili bianche (ma mai bianco ottico) o colorate.

L’effetto finale è molto decorativo, pur essendo geometrico e semplice.

Porte e paraventi a graticcio

Nell’arredamento giapponese non possono mancare paraventi e porte scorrevoli a graticcio.

La struttura deve essere in grado di far passare la luce. Le opzioni, quindi sono sostanzialmente due:

  • le porte a listelli, paralleli o incrociati, seppur separati l’uno dall’altro da spazio vuoto;

  • gli shoji, ovvero le griglie in legno che, al posto di restare aperte, sono chiuse sul retro da carta washi, la quale lascia passare la luce.

Un bagno Zen

Il bagno Zen si compone da mobili basic, visivamente leggeri e aperti, così da poter essere attraversati dalla luce.

La palette di colori è tutta incentrata sul relax e sull’emulazione di un ambiente naturale.

L’ambiente deve essere quanto più armonioso possibile. I toni neutri sono i benvenuti: sono quelli più indicati per comporre un ambiente soft e riposante.

Per i rivestimenti e i pavimenti è bene scegliere pietre naturali e legno, un po’ come in cucina.
In alternativa alle piastrelle, si può optare per uno stucco liscio di una tinta neutra, così da mantenere l’estetica ancora più sobria.

Decorazioni nell’arredamento giapponese: poche, ma significative

I complementi e l’oggettistica si limitano a pochi pezzi e corrispondono almeno a uno di questi parametri:

  • dimensioni contenute;

  • design lineare;

  • struttura aperta.

Tuttavia, ogni accessorio è impattante e significativo. Può farsi notare per l’elaborazione raffinata e minuziosa (basti pensare ai bonsai, agli shitakusa e ai kusamono) oppure per una nota di colore inaspettata.

Mobili per ricreare lo stile giapponese

Potevo lasciarti senza prima averti riempito gli occhi con una selezione di arredi, perfetti per questo stile?

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La disciplina e l’equilibrio tipici degli ambienti arredati in stile giapponese, per me sono rassicuranti. E tu? Cosa ne pensi?

Dimmi la tua in un commento.

17 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

Questo appartamento elegante ha fatto del colore beige il suo punto di forza. È stato utilizzato per le pareti, le porte e la cucina, ma non solo.
Le tende beige sono la naturale prosecuzione di un perimetro soave che incornicia un ambiente accogliente costituito da arredi ricercati e caldi tessuti.

In questo articolo ti fornisco qualche dritta e un carico di spunti per arredare con il beige.

Vola fino a Östermalm (Stoccolma) per entrare in questa casa arredata con colori neutri e un abbondante dose di buon gusto.

Sfoglia la gallery ↘

colore beige - chiccacasa - pareti e divano beige

colore beige - chiccacasa - arredamento beige

pareti sabbia beige - chiccacasa - cucina e pareti beige

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Le foto di questo home tour appartengono a Sjoman Frisk

Che colore è il beige?

Il beige è una sfumatura molto chiara e desaturata del marrone.

Il beige chiaro deriva dall’aggiunta di una piccola quantità di marrone al bianco e un po’ di giallo, che lo rende più luminoso.

Il beige scuro, al contrario, contiene più marrone e una punta di nero.

È considerato un colore neutro, così come le sfumature come il color sabbia, il nude e il tortora.

Differenza tra beige e avorio e beige e mandorla

Il beige assomiglia al color mandorla, che al contrario del beige ha un aspetto più rosato.

Non differisce troppo dall’avorio, che è più chiaro e luminoso: si ottiene aggiungendo una punta di giallo a una base bianca.

Beige e marrone stanno bene insieme?

Certo che sì. Proprio perché il beige deriva dal marrone, l’abbinamento di questi due colori porta ottimi risultati.

Dall’abbinamento del colore beige con il marrone si ottiene un ambiente caldo e accogliente che, con l’aggiunta dei materiali giusti può creare un look molto ricercato e, nel contempo accogliente.

Vediamo ora una serie di combinazioni.

Pareti beige da abbinare ai mobili marroni

pareti beige - chiccacasa - parete beige e mobili marroni

Le pareti beige sono in grado di abbracciare gli arredi di colore marrone. Questo abbinamento è azzeccatissimo sia negli ambienti classici, in cui spesso si trovano mobili in legno massello scuri, sia negli ambienti moderni.

Ecco qualche dritta, caso per caso, su come combinare al meglio pareti beige e mobili marroni.

  • Negli interni in stile etnico, usare pareti beige contrapposte a mobili marroni evidenzia la componente terrosa. A questo match si possono aggiungere colori aranciati come ad esempio terracotta, ruggine, mandarino e oro per rafforzare il mood.

  • Nelle case arredate in stile classico, mobili marroni e pareti beige enfatizzano l’atmosfera “familiare”. Per spezzare e rendere contemporaneo un ambiente classico così composto, è indicata l’aggiunta di abbondante bianco.

  • Nell’arredamento moderno pareti beige e mobili marroni sono sempre più utilizzati per scaldare l’ambiente. Stanno bene con degli arredi monumentali collocati in un ambiente essenziale (per capire meglio cosa intendo, leggi anche l’articolo sul minimalismo contemporaneo).

Soggiorno beige e marrone: copia lo stile di questa casa

Come arredare un soggiorno con il beige e marrone?

Ecco uno spunto pratico per ricreare questo look raffinato in salotto.

  • un divano beige senza piedini rivestito in lana bouclé;

  • due poltroncine marroni, comode e monumentali, posizionate ordinatamente di fronte al divano;

  • al centro, un tavolino da caffè in legno scuro, lungo e rettangolare;

  • un tappeto a pelo corto beige;

  • pareti, porte e battiscopa colorati di beige;

  • lampada da parete Parentesi in versione nera;

  • tende beige, larghe e sistemate su un carrello a partire dal soffitto;

  • lampadario a bolle moderno (qui ne trovi uno simile in versione silver, di cui sono follemente innamorata).

Porte e pareti beige per ingrandire lo spazio

Se mi leggi da un po’ lo sai già: il ton sur ton va considerato come spazio vuoto.

Mi spiego meglio: in ogni ambiente ci sono spazi vuoti e spazi pieni. I secondi sono occupati fisicamente dai mobili, i vuoti invece sono generalmente liberi da ingombri. La nostra missione, quando arrediamo casa, è equilibrare queste due categorie di spazio per creare armonia.

Colorare di una stessa tinta porte e pareti fa in qualche modo “scomparire” le ante. Questo stratagemma si può mettere in pratica anche sulla cucina e sugli armadi, per ridurre l’ingombro visivo generato da questi grandi mobili.

Lo spazio verticale viene uniformato attraverso il colore, quindi le mura e le ante valgono come spazio vuoto.

Questo vuol dire che possiamo collocare più mobili o oggetti nella stanza, per controbilanciare i pieni.

Se questo tema ti interessa o se hai un piccolo spazio da arredare, dai un’occhiata anche all’articolo su come moltiplicare lo spazio senza ingombrare. Ti sarà utile per ottimizzare lo spazio di storage senza far sembrare l’ambiente troppo pieno.

colore beige - chiccacasa - porte e pareti beige

In questo appartamento è stato scelto il beige per gli infissi (porte e finestre) per i battiscopa e per le tende. Anche gli arredi più ingombranti (letto e divano) sono beige: la monocromia ne rimpicciolisce visivamente i volumi.

Le piccole stanze risultano, così, più ariose.

Pitture per pareti color sabbia beige

Veniamo alle pitture beige o sabbiate da scegliere per dipingere le pareti di casa.

pareti color sabbia beige - chiccacasa - vernice beige Drop Cloth di Farrow & Ball

Drop Cloth di Farrow & Ball è una vernice beige a base di acqua e toy safe (sicura per i bambini).

Sul sito ufficiale, puoi pagare con Klarna e rateizzare la spesa, così puoi abbondare con le quantità senza svuotare il portafoglio.

A proposito, se dopo aver pitturato ti restano dei barattoli ancora sigillati, puoi rispedirli Farrow & Ball ottenendo un rimborso.

Insomma, non posso che consigliartela.

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VAI DI BEIGE

Come sempre ti invito a lasciare un commento con la tua opinione su questo home tour e sul colore beige.
Sono sempre ben accette anche le tue domande oppure richieste su altri temi che vuoi leggere su questo blog di casa.

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