7 Marzo 2025 / / ChiccaCasa

Adv – Questo articolo è frutto della collaborazione con BricoShop24

Hai sempre desiderato un camino, ma hai dovuto rinunciare per mancanza di spazio, canna fumaria o per il caos che comporta?

Buone notizie: la verità è che puoi comunque creare quell’atmosfera calda e accogliente, con la magia delle fiamme danzanti, senza fuliggine, senza grandi lavori di muratura e senza pensieri.

Non è un sogno. Sto parlando dei camini elettrici. Si tratta di caminetti freestanding o da incasso che si accendono semplicemente con una presa di corrente e regalano il fascino di un camino tradizionale, ma con tutta la praticità della tecnologia moderna.

Non generano fiamme reali, ma producono calore: questi dispositivi non utilizzano combustibile come legna o gas per produrre un fuoco vero e proprio. In altre parole, non c’è nessun materiale che brucia, eppure le fiamme tu le vedi lo stesso.

I camini elettrici usano tecnologie LED e audio per creare un effetto visivo che imita alla perfezione l’aspetto confortante delle fiamme e il crepitio del fuoco scoppiettante.

Vantaggi pratici del camino elettrico

Il modello elettrico è la soluzione perfetta per chi vuole esaudire il desiderio di avere un camino, senza stress.
Vediamo nel dettaglio tutti i suoi vantaggi.

  • Zero sporco e manutenzione: nei camini tradizionali, la combustione della legna produce cenere e fuliggine, che si depositano sulle superfici e richiedono una pulizia frequente. Il camino elettrico, invece, genera un effetto fiamma senza combustione reale, eliminando completamente questi problemi.

  • Nessuna canna fumaria: i camini a legna e a gas necessitano di una canna fumaria per eliminare fumi e residui della combustione. Questo comporta lavori strutturali e, in alcuni casi, permessi speciali. Il camino elettrico, invece, non produce fumi, quindi può essere installato ovunque, anche in un appartamento.
    In più, ogni canna fumaria ha bisogno di manutenzione, cosa a cui non devi pensare se hai un camino elettrico.

  • Lo sposti dove vuoi: a differenza di un camino fisso, l’elettrico è spesso progettato per essere spostato facilmente. I modelli freestanding possono essere collocati in diverse stanze a seconda delle necessità, proprio come un elettrodomestico portatile.

  • Via in estate, spazio libero: alcuni camini elettrici sono facili da spostare e possono essere riposti nei mesi più caldi, liberando spazio. Non avendo strutture fisse come una cappa o un braciere, sono estremamente versatili.

  • Effetto fiamma anche senza calore: la tecnologia LED permette di riprodurre un effetto fiamma realistico indipendentemente dal riscaldamento. Questo significa che puoi goderti l’atmosfera accogliente di un camino anche in estate o nelle mezze stagioni, senza accendere il riscaldamento.

Grazie a queste caratteristiche, il camino elettrico rappresenta una soluzione innovativa e pratica.

Quanto riscaldano i camini elettici?

Solo scena o anche calore? Facciamo chiarezza.
I camini elettrici riescono a scaldare l’ambiente grazie a resistenze interne che trasformano l’energia elettrica in calore, che si diffonde attraverso una ventola. Sono perfetti per rendere più accogliente e caldo un salotto, una camera da letto o un angolo lettura.

Ti stai chiedendo se puoi usare un camino elettrico come unica fonte di riscaldamento in casa?

I camini elettrici sono progettati principalmente per fornire un riscaldamento supplementare o per scaldare ambienti di dimensioni ridotte.

Se l’ambiente è ben isolato e piccolo, potrebbero bastare, ma per spazi più ampi o in condizioni climatiche particolarmente rigide, è bene affiancarli a un sistema di riscaldamento centrale o a un’altra fonte di calore.

Ecco altri aspetti da considerare in questo contesto.

  • Occhio alla potenza: in base al modello, può oscillare tra 1000 e 2000 watt. Nelle specifiche tecniche di ogni camino elettrico è riportato anche il corrispondente in metri quadri che questo è in grado di riscaldare.

  • Calore mirato: se passi la maggior parte della giornata in una sola stanza, accendere il riscaldamento centrale in tutta casa potrebbe essere uno spreco. Con il camino elettrico puoi scaldare solo dove serve.

  • Termostato regolabile: molti modelli ti permettono di scegliere la temperatura desiderata, proprio come un termosifone. Alcuni hanno anche un timer per programmare accensione e spegnimento.

Quanto consumano i camini elettrici?

Il consumo di un camino elettrico varia in base alla potenza del modello e alla modalità d’uso

  • Modalità riscaldamento
    La maggior parte dei modelli consuma tra 1000 e 2000 watt. Per esempio, un camino da 1500 watt, se acceso per un’ora, consumerà circa 1,5 kWh. Se il costo medio dell’elettricità è intorno a 0,20 €/kWh, ciò si traduce in un costo di circa 30 centesimi per ora.

  • Modalità solo effetto fiamma
    Quando il camino è utilizzato esclusivamente per creare un’atmosfera, il consumo è notevolmente ridotto, spesso paragonabile a quello di una lampadina LED, generalmente nell’ordine di 50-100 watt.

Ovviamente, questi valori sono indicativi e variano a seconda del modello specifico e delle condizioni d’uso.

Camini elettrici di design: la mia selezione

Se pensi che un camino elettrico sia solo un parallelepipedo anonimo, ripensaci! Oggi esistono modelli molto carini.

Il mio consiglio è quello di puntare sulla semplicità. Un design pulito o classico ripaga sempre in termini estetici.

Qui sotto trovi due dei miei modelli preferiti, che ho scovato tra i camini elettrici di design di BricoShop24.

La prima cosa da fare e scegliere la tipologia: da incasso o freestanding?

La differenza principale sta nel modo in cui vengono integrati nel tuo spazio, e questo cambia non solo l’aspetto estetico, ma anche la praticità e la facilità di utilizzo.

In foto| Caminetto elettrico da incasso o appoggio, 180 cm di BricoShop24

Il camino da incasso è perfetto se vuoi qualcosa che si armonizzi perfettamente con il design della tua casa. Può essere incassato nel cartongesso, creando una nicchia su misura.

Il vantaggio assoluto è la possibilità di personalizzazione: puoi progettare la parete del camino che hai sempre sognato. È una soluzione che dura nel tempo, che si fonde perfettamente con lo spazio e che ti permette di godere di un ambiente caldo e accogliente senza scendere a compromessi estetici.

In foto| Camino elettrico completo colore wengé di BricoShop24

Dall’altra parte, il camino freestanding è la soluzione ideale se preferisci qualcosa di più versatile.

Non c’è bisogno di fare modifiche, basta posizionarlo dove vuoi e goderti subito l’atmosfera calda che crea. Puoi spostarlo facilmente da una stanza all’altra, per cui è perfetto se hai un arredamento in continua evoluzione o se vivi in un appartamento dove non puoi fare lavori strutturali.

E tu, in quale stanza collocheresti volentieri un camino elettrico?
Ti aspetto nei commenti qui sotto.

28 Febbraio 2025 / / ChiccaCasa

Ogni volta che nel mondo un punto luce non cade perfettamente sul centro del tavolo, un* interior stylist ha un malore.

Scherzi a parte, avere una luce ben posizionata sopra il tavolo da pranzo non è solo una questione estetica, ma anche funzionale.
Una lampada centrata garantisce un’illuminazione migliore, senza creare zone d’ombra o fastidiosi giochi di luce.

Inoltre, un punto luce ben studiato valorizza il tavolo stesso e l’intero ambiente, creando un’atmosfera accogliente e curata.

Ma cosa fare se il punto luce non è esattamente dove dovrebbe essere?

Prima di scoprirlo, vediamo quanta luce serve e come scegliere il punto luce giusto.

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Quanta luce serve per il tavolo da pranzo?

Per illuminare bene il tavolo da pranzo, servono circa 300-500 lumen per metro quadrato.

Ma cosa significa? Facciamo un esempio pratico: se il tuo tavolo misura 1 metro per 2 metri, ha una superficie di 2 metri quadrati, quindi ti servono tra 600 e 1000 lumen totali per una buona illuminazione. Se scegli più punti luce, puoi dividere questo valore tra le varie sorgenti luminose.

Anche la temperatura della luce fa la differenza: un bianco caldo (tra 2700K e 3500K) è l’ideale per creare un’atmosfera accogliente senza risultare troppo freddo o asettico.

Un altro dubbio esistenziale che affilgge ogni volta che installiamo un punto luce sul tavolo è: “A che distanza dal piano del tavolo sospendere il punto luce?”.

Il punto luce sopra il tavolo da pranzo dovrebbe trovarsi a 65-75 cm dal piano del tavolo. Questa distanza garantisce un’illuminazione ottimale: abbastanza bassa da illuminare bene senza abbagliare, ma sufficientemente alta da non ostacolare la visuale tra i commensali.

Se la lampada è particolarmente grande o ha una luce intensa, meglio stare sui 75 cm, mentre per lampade più piccole o con luce più diffusa, i 65 cm sono ideali.

Come scegliere il punto luce in base al tavolo?

La forma e le dimensioni del tavolo influenzano la scelta della lampada:

  • Tavolo tondo o quadrato: meglio un punto luce singolo, possibilmente con una forma tondeggiante per armonizzarsi con la superficie.

  • Tavolo rettangolare: qui hai due opzioni. Puoi scegliere una fila di due o più punti luce allineati per una distribuzione uniforme, oppure una lampada scenografica abbastanza grande da illuminare tutto il tavolo.

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Cosa fare se l’uscita della luce non è al centro del tavolo?

Ecco alcune soluzioni pratiche e stilose per rimediare a un punto luce decentrato.

  • Lampada da parete con braccio lungo

    Se hai un punto luce a parete, scegli una lampada con un braccio abbastanza esteso da arrivare sopra il tavolo. Attenzione a posizionarla in modo che non ostacoli l’accesso alle sedie.

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Credits: 1, 2, 3, 4

  • Lampada da terra ad arco

    Se non hai altri punti luce vicini ma c’è una presa elettrica nelle vicinanze, una lampada da terra ad arco è un’opzione molto decorativa e originale. Deve essere abbastanza alta per permettere il passaggio sotto di essa o, comunque, posizionata in modo tale da non essere da intralcio per il transito verso il tavolo.

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Credits: 1; 2

  • Cavo in tessuto e ganci

    Se il punto luce a soffitto è vicino ma non centrale, puoi spostarlo con stile usando un cavo in tessuto e fissandolo al soffitto con appositi ganci, creando un effetto decorativo interessante.

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Credits: 1, 2, 3

  • Lampada da soffitto con braccio orientabile

    Se il punto luce a soffitto è leggermente decentrato, puoi scegliere una lampada con un braccio orientabile che consenta di direzionare la luce proprio sopra il tavolo.

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Credits: 1, 2

  • Punti luce decentrabili

Un’altra soluzione versatile è installare un lampadario mobile dotato di più punti luce e di attacchi decentrabili. In alternativa, esistono anche lampade a sospensione singole disegnate proprio per lo spostamento della luce.

In questo modo, puoi regolare la posizione delle lampade in base al tavolo e creare un’illuminazione personalizzata e dinamica.

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Credits: 1, 2, 3

  • Lightswing

    Un ottimo prodotto che lascia sempre a bocca aperta.
    Si tratta del braccetto regolabile di Lightswing, che funziona un po’ come la lancetta di un orologio e permette di spostare la luce di 90 o 110 cm, adattandola perfettamente alla posizione del tavolo.

    Questa soluzione è ottima anche per chi ama spostare spesso la posizione dei mobili in soggiorno o per chi ha un tavolo allungabile che, quando è esteso viene leggermente riposizionato rispetto al suo solito posto.

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Avere un punto luce decentrato sul tavolo, quindi, non è una condanna, basta un po’ di creatività (e qualche accessorio strategico) per ottenere un risultato funzionale e stiloso.

Ora che conosci tutte le soluzioni, non resta che scegliere quella perfetta per il tuo spazio e goderti una cena sotto la luce giusta!

Se sei in cerca di idee per il punto luce sopra il tavolo, dai uno sguardo alla mia vetrina Amazon, nella sezione Illuminazione.

Ho raccolto i miei punti luce preferiti e aggiorno periodicamente la selezione con nuovi prodotti.

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28 Febbraio 2025 / / ChiccaCasa

Rifare il tetto della tua casa è un vero e proprio atto d’amore verso la tua abitazione, un investimento che ne migliora la sicurezza, la bellezza e la durata nel tempo.

Il tetto è il primo baluardo contro le intemperie e rappresenta una protezione sicura per te, per la tua famiglia e anche per il design dei tuoi interni, quello che hai tanto curato per avere uno spazio accogliente e simile a te.
Ebbene sì, fino a che il tuo tetto non gode di buona salute, la salubrità e l’estetica dei tuoi interni sono in serio pericolo.

Un tetto in perfette condizioni non solo previene infiltrazioni e danni strutturali, ma valorizza anche l’intero immobile, portando valore alla tua casa.

Ma da dove si parte? Come funziona e come si svolge il rifacimento di un tetto?
Esploriamo insieme tutti gli step.

La sicurezza prima di tutto: installazione di linee vita provvisorie

La sicurezza è la priorità assoluta, soprattutto quando si tratta di lavori così delicati. Prima di iniziare l’intervento, gli addetti ai lavori installano le linee vita provvisorie, degli strumenti indispensabili che garantiscono la protezione sia di chi lavora e sia di chi vive nella casa.

Per dirla in termini più pratici, si tratta di cavi di acciaio e ancoraggi, che vengono posizionati con cura per assicurare la massima stabilità e sicurezza, evitando qualsiasi rischio di cadute accidentali.

L’istallazione delle linee vita provvisorie non è un optional: è uno step obbligatorio, per legge.

Via gli elementi compromessi: rimozione e sostituzione di coppi e tegole danneggiate

Un tetto che ha bisogno di interventi di rifacimento è spesso segnato dal passare del tempo. Coppi e tegole si possono danneggiare a causa delle intemperie, dei cambi di temperatura o dell’usura.

La fase successiva alla messa in sicurezza è la rimozione di tutte le tegole compromesse: ogni singolo elemento danneggiato viene identificato, rimosso e sostituito con materiali nuovi, resistenti e durevoli.
Una cura particolare viene dedicata alla scelta dei materiali, che devono essere perfettamente idonei alla tipologia di tetto e garantire una copertura sicura e duratura.

Makeover delle grondaie: pulizia e sigillatura per prevenire infiltrazioni

Le grondaie sono spesso un elemento trascurato, ma in realtà sono fondamentali per il corretto funzionamento del tetto.
Se non sono pulite e sigillate regolarmente, possono accumulare detriti e provocare ristagni d’acqua, con il rischio di infiltrazioni.

In questa fase, gli esperti provvedono alla pulizia approfondita di tutte le grondaie, rimuovendo foglie, terra e altri detriti che potrebbero compromettere il loro funzionamento. Successivamente, le grondaie vengono sigillate per evitare che l’acqua ristagni e penetri nel tetto o nelle pareti. Questo intervento è indispensabile per proteggere la casa da danni strutturali e per evitare spiacevoli sorprese durante la stagione delle piogge.

Focus sui punti critici: controllo dei giunti tra lucernari e copertura

Anche i dettagli più piccoli fanno la differenza quando si tratta di proteggere la tua casa.
I giunti tra lucernari e la copertura sono spesso punti critici, dove potrebbero verificarsi perdite d’acqua. Si tratta dei punti di connessione tra un lucernario (una finestra sul tetto) e il materiale di copertura del tetto stesso, come tegole o coppi.

Questi giunti devono essere sigillati correttamente per evitare infiltrazioni d’acqua, poiché sono punti particolarmente vulnerabili. La sigillatura e il trattamento di questi giunti sono essenziali per mantenere l’integrità e la sicurezza del tetto nel tempo.

Gli esperti si concentrano su questi punti per evitare che piccole infiltrazioni possano trasformarsi in veri e propri incubi. Se necessario, viene sostituito il lucernario, per garantire una tenuta stagna che duri nel tempo.
Grazie a questa attenzione ai dettagli, il tetto risulta ancora più protetto e resistente alle intemperie.

Copertura super solida: ancoraggio sicuro di tegole e coppi

Una volta che tutte le tegole danneggiate sono state sostituite, è il momento di fissare ogni singola tegola con la massima precisione.

Ogni elemento viene ancorato saldamente alla struttura, in modo che non possa essere sollevato dal vento o dalla pioggia battente. L’ancoraggio delle tegole è una fase cruciale, che garantisce una copertura resistente e duratura.
Un tetto ben fissato è sinonimo di protezione e sicurezza per la tua casa, e permette di affrontare qualsiasi condizione atmosferica con tranquillità.

Il tocco finale: applicazione di impregnante idrorepellente e antimuffa

Il rifacimento del tetto non si conclude con l’installazione delle tegole.
Per rendere il tuo tetto davvero impermeabile e resistente, viene applicato un impregnante idoneo. Questo trattamento crea una barriera protettiva contro l’umidità, impedendo che l’acqua penetri nelle tegole o nelle grondaie.
L’impregnante ha anche proprietà antimuffa e antimuschio, che evitano la formazione di vegetazione indesiderata sul tetto, mantenendolo pulito e bello nel tempo.
Inoltre, questo trattamento ha un effetto consolidante che ne aumenta ulteriormente la resistenza e la durata.

A chi rivolgersi per rifare il tetto?

Se hai deciso di optare per il rifacimento del tetto della tua abitazione, è fondamentale scegliere l’azienda giusta, che sappia come affrontare ogni aspetto dell’intervento con professionalità e precisione. Affidati sempre a professionisti che non solo conoscano i migliori materiali, ma che possiedano anche una lunga esperienza e sappiano offrirti soluzioni personalizzate, pensate per le tue esigenze.

Insomma, abbiamo visto come rifare il tetto non sia solo una questione di estetica: aumenta la sicurezza, la protezione e il valore della tua casa. Non aspettare che i problemi diventino gravi e costosi da riparare: intervenire in tempo ti permette di salvaguardare la tua casa e di migliorare il tuo benessere. Con il rifacimento del tetto, non solo risolvi i problemi legati a infiltrazioni e danni, ma regali anche una nuova vita alla tua casa, che diventerà ancora più accogliente e protetta.

ADVQuesto articolo è stato scritto in collaborazione con l’azienda Pro-Tetto

26 Febbraio 2025 / / ChiccaCasa

ADV Questo contenuto nasce da una stimolante collaborazione con Design Best.

Hai comprato cucina, divano, letto, comodini, armadi, tavolo e sedie, televisore e tutti i componenti principali per ogni stanza. Eppure, l’aspetto della casa non è quello che ti immaginavi all’inizio. Sembra che manchi qualcosa. Le stanze, ai tuoi occhi, sono incomplete.

A questo punto, spesso ci si chiede: “Ho sbagliato qualcosa?”.
La risposta molto spesso è “no”. Non hai sbagliato niente, ma alla tua casa manca ancora la tua personalità, quel tocco di vissuto che solo i complementi d’arredo e la decorazione possono dare.

Non bastano, quindi, gli arredi principali per fare una casa davvero accogliente e unica.

Sono i dettagli a fare la differenza: tappeti che scaldano l’ambiente, quadri che raccontano chi sei, lampade che creano l’atmosfera giusta.
La scelta di questi elementi non deve essere sottovalutata, perché molto spesso sono proprio i tocchi finali a trasformare un ambiente anonimo in un luogo speciale. E – spoiler – servono anche a “correggere” eventuali accostamenti che ti lasciano ancora perplessə.

Ciao, io sono Federica, home stylist e interior blogger.

Se stai arredando o decorando casa e non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto.

Qui trovi tanti contenuti utili per arredare una casa in stile nordico o Mid Century.

In ogni articolo ti fornisco trucchi di styling e spunti pratici.

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Come i complementi di design cambiano la percezione di un ambiente

I complementi di design sono la chiave per trasformare una casa da ordinaria a straordinaria. Si tratta di tutti quegli elementi decorativi e funzionali che arricchiscono l’arredamento di una casa, donandole carattere e personalità.

Non sono gli arredi principali (come divani, letti o tavoli), ma quei dettagli che trasformano uno spazio rendendolo più accogliente, armonioso e curato.

Parliamo di tappeti, tavolini, carrelli bar, specchi, quadri, vasi, lampade, portacandele, pouf, cuscini decorativi e oggetti d’arte. Creano armonia tra gli altri elementi d’arredo o possono diventare un punto di rottura interessante dal punto di vista cromatico o stilistico.

Un buon uso dei complementi può far sembrare il tuo spazio letteralmente “da rivista”.

Un tappeto dal design ricercato, una scultura moderna o un set di vasi originali possono rivoluzionare la percezione di uno spazio senza bisogno di interventi invasivi.

Illuminazione che lascia il segno

Mai e poi mai accontentarsi dell’illuminazione generale: ogni stanza ha bisogno di una buona stratificazione della luce per brillare davvero e per essere funzionale.

Stratificare la luce significa combinare diverse tipologie di lampade all’interno della stanza.
Ogni tipologia di lampada, infatti, ha il suo compito specifico.

  • Lampade da terra: perfette per creare punti luce morbidi e accoglienti in salotto o in camera da letto.

  • Lampade da tavolo: ideali per dare atmosfera a un comodino, una madia, una scrivania o un angolo lettura.

  • Lampade da lettura: progettate per offrire una luce direzionale e concentrata, perfetta per leggere senza affaticare gli occhi.

  • Lampade a sospensione: protagoniste della scena, illuminano in modo uniforme e decorano con stile ambienti come la zona pranzo o il soggiorno.

  • Applique da parete: ottime per aggiungere punti luce discreti senza ingombrare superfici.

  • Faretti orientabili: perfetti per mettere in risalto quadri, librerie o elementi architettonici.

Tuttavia, l’illuminazione non è solo una questione di funzionalità, ma anche di estetica, stile e “scenografia” della casa.
La lampada giusta può cambiare completamente l’atmosfera di una stanza e può anche far spostare lo sguardo verso di sè.

Fonte immagini: Design Best

Le sospensioni di grande dimensioni o dalla forte presenza scenica come, per esempio, la mia amata Viscontea di Flos sono capaci di catalizzare l’attenzione facendo risaltare un soffitto più alto dello standard o trasformandosi nel punto focale di una camera da letto o di un soggiorno.
In più, fanno da “cappello” alla composizione sottostante (per esempio tavolo e sedie o letto e comodini) andando a completarla e a renderla coesa.

Se, al contrario si vuole aggiungere carattere a un angolino un po’ anonimo, le lampade da tavolo di design sono la soluzione definitiva. Il mondo del design ci mette a disposizione capolavori come Taccia, Snoopy o Gatto di Flos, che generano una trasformazione potente, con il minimo sforzo decorativo.

Aggiungi piccoli arredi di design

A volte basta un solo elemento di design per trasformare un ambiente.
In particolare, se per gli arredi principali hai scelto soluzioni essenziali per timore di strafare o per assicurarti che, nel tempo, il design degli arredi continui a piacerti come il primo giorno, allora osare con poltroncine, tavolini e altri piccoli arredi iconici è un must.

Tavolini di design come Der Kleine Moorman o Tempo di Zanotta o Ren di Poltrona Frau, pur mantenendo un aspetto visivamente leggero, sono in grado di portare esclusività all’ambiente grazie al loro design.

La regola per abbinamenti vincenti tra poltroncina, divano e tavolino? Diversificare forme e materiali.

  • Per esempio, hai scelto un divano in tessuto senza piedini? Puoi abbinare una poltrona in vimini e acciaio (come l’iconica Dafne di Bonacina 1889) e un tavolino in legno con piedini alti o piedistallo centrale.

  • Per quanto riguarda i colori, se il divano è neutro, meglio optare per una poltroncina colorata e viceversa.

  • E se vuoi aggiungere un tavolino colorato, puoi optare per il colore complementare della seduta colorata.

Fonte immagini: Design Best

I complementi d’arredo da non sottovalutare

Tappeti, quadri, portacandele, specchi e decorazioni, se ben gestiti, possono armonizzare lo spazio, creare profondità e carattere, nascondere difetti o valorizzare dettagli architettonici.

Un buon styling non solo arricchisce l’ambiente, ma contribuisce a raccontare la tua storia.

Fonte immagini: Design Best

Per esempio, un tappeto può riscaldare un angolo di una stanza, aggiungendo colore e texture, mentre un quadro ben posizionato ha il potere di focalizzare l’attenzione e imprimere emozione all’intero ambiente.

Anche gli specchi, oltre a dare una sensazione di maggiore luminosità e ampiezza, possono diventare oggetti di design che decorano e riflettono la tua personalità.

Non dimentichiamo poi i piccoli dettagli come i vasi, che possono portare un tocco di verde e freschezza, o i portacandele che, con il loro fascino discreto, aggiungono una nota di intimità e calore.

Soprattutto quando si tratta di spazi più piccoli o di stanze che non sono ancora riuscite a trovare il loro equilibrio, l’uso strategico di complementi d’arredo può davvero fare la differenza.

Dove trovare arredamento, complementi e accessori di design in un unico sito?

Se cerchi un unico posto dove trovare arredamento di design con cui valorizzare la tua casa, dai un’occhiata a Design Best, il punto di riferimento per chi desidera rendere la propria casa originale, sofisticata e curata nei minimi dettagli.
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28 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

I colori neutri in casa, in molti casi sono visti come una scelta sicura, elegante e senza tempo.

Siamo, sempre più spesso, spettatori di abitazioni totalmente neutre. Sembra che il colore stia via via scomparendo dalle case.
Mi chiedo se questa tendenza dipenda dal bisogno di alleggerire le nostre vite frenetiche o, forse, dalla paura di osare.

La neutralità è rassicurante, ma può facilmente trasformarsi in monotonia o anonimato.
Esploriamo insieme perché i colori neutri non sono sempre la soluzione migliore, come evitarne gli errori più comuni e come valorizzarli senza rinunciare a personalità e carattere.

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Perché scegliere colori neutri non è sempre la soluzione migliore

Molti adottano esclusivamente colori neutri nell’arredamento, con l’idea che siano universali e “a prova di errore”.

Tuttavia, questa percezione può essere limitante e portare a risultati deludenti. Vediamo i motivi principali.

  1. Mancanza di personalità

Una casa decorata interamente con tonalità neutre – beige, grigi, tortora – rischia di sembrare un catalogo, priva di carattere e autenticità.

La casa, però, dovrebbe raccontare chi la vive: i suoi gusti, le sue esperienze, i suoi sogni.

Inserire accenti di colore – come, ad esempio, una poltrona senape, una parete color carta da zucchero o cuscini verde bosco – aiuta a creare un’atmosfera viva e coinvolgente.

2. Il rischio dell’anonimato

Se i neutri non vengono sapientemente bilanciati, gli ambienti possono risultare anonimi e privi di personalità.

Un tortora medio e un grigio medio, se ripetuti su ogni superficie della stanza, creano un ambiente piatto.
Anche i neutri vanno abbinati con criterio, facendo attenzione ai contrasti di chiaro-scuro e di caldo e freddo.

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Colori neutri: davvero facili da abbinare?

Contrariamente a quanto si crede, i colori neutri non sono sempre facili da combinare. La loro apparente semplicità nasconde complessità cromatiche che possono generare contrasti indesiderati o far emergere tonalità indesiderate.

Ecco un paio di combinazioni molto comuni, che secondo me sarebbe meglio evitare.

Grigi freddi e legni caldi: un abbinamento insidioso

I grigi freddi (tendenti verso il blu) molto amati negli ultimi anni, spesso si scontrano con pavimenti in legno caldo, come rovere o ciliegio, creando una sensazione di disarmonia. Per evitare questo effetto, scegli grigi più morbidi o caldi, come il greige.

Beige datati? Non con il giusto accostamento

Il beige è un classico, ma se utilizzato senza accenti contemporanei può risultare antiquato.

Per modernizzarlo, abbinalo a colori come il cammello o il ruggine, o gioca con texture materiche o cangianti come il velluto o il lino grezzo.

Illuminazione sbagliata che altera i colori

Se hai accostato sapientemente delle tinte neutre, potrebbe andare tutto in fumo quando accendi la luce.
Ricordati di scegliere lampadine a luce calda o neutra (mai sopra i 3000 k per la camera e il soggiorno e mai sopra i 4000 per bagno, cucina e lampada da scrivania) e fai attenzione alla voce CRI (indice di resa cromatica) sulla scatola della lampadina, che, per mostrare fedelmente i colori senza alterarli, deve essere maggiore di 90 (>90).

⮕ Se vuoi approfondire la questione dell’illuminazione, leggi anche Quali lampade usare in casa? Ecco perché un solo punto luce non basta mai.

 

Quando i colori neutri funzionano (e come usarli al meglio)

Nonostante i rischi, i colori neutri rimangono una scelta versatile e raffinata, purché vengano utilizzati con criterio.
Ecco alcune strategie per sfruttarli al meglio.

Gioca con le texture

Un ambiente neutro non deve essere monotono.
La varietà di texture – legno grezzo, ceramica lucida, tessuti come velluto o lino – può aggiungere profondità e carattere anche a una palette minimalista.

Introduci contrasti

Anche una palette neutra può risultare dinamica con i giusti contrasti. Un divano color panna può essere arricchito da cuscini marrone cioccolato o grigio antracite. Un pavimento chiaro può essere valorizzato da un tappeto scuro.

Se non te la senti di addentrarti nel mondo del colore, per gli accenti, prova ad esplorare la palette dei marroni, o meglio, dei colori terrosi: cannella, terra di Siena bruciata, Testa di Moro, ruggine, seppia… Queste tinte scaldano la neutralità e danno personalità all’ambiente.

Accenti metallici e naturali

Rame, oro, argento e ottone si abbinano perfettamente ai toni neutri, donando raffinatezza e luminosità.
Scegline uno e utilizzalo su lampade, pomelli e maniglie, candelabri e altri accessori.

Piante verdi

Allo stesso modo, piante verdi rigogliose spezzano la monotonia cromatica e portano vitalità.

Arredamento colori neutri: rispondo alle domande più comuni

Credits

I colori neutri sono adatti a ogni stanza?

Sì. In cucina, possono risultare piatti senza accenti vivaci, mentre in bagno possono essere valorizzati dalla texture di piastrelle decorative.
In soggiorno o camera da letto, funzionano meglio se combinati con tessuti materici o a fantasie e dettagli caldi o contrastanti.

Quali sono i neutri più moderni?

Oltre ai classici beige e grigi, tonalità come il greige (mix tra grigio e beige), il bianco avorio e il tortora chiaro sono particolarmente in voga. Questi colori si prestano a combinazioni contemporanee.

Come evitare che una stanza neutra sembri fredda?

Giocando con tessuti morbidi, dettagli in legno e illuminazione calda.

Aggiungere un tappeto, tende leggere o una coperta di lana può fare una grande differenza.

Il tuo consiglio da un occhio esperto

Vuoi includere un colore nuovo nel tuo spazio e non sei sicur* che stia bene con il resto?
Non hai idea di quali siano i colori che ti fanno sentire bene?

Nella consulenza colore online hai tutto il mio supporto nel tuo percorso verso il colore giusto.

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Conclusione: i colori neutri sono un’arma a doppio taglio

I colori neutri possono essere una base raffinata per qualsiasi casa, ma non devono diventare un limite.

Usarli senza creatività può trasformare gli spazi in ambienti anonimi e senza anima.

Al contrario, se sapientemente abbinati ad accenti di colore, texture variegate e dettagli unici, possono dar vita a interni accoglienti, eleganti e ricchi di personalità.

Ricorda: la tua casa non deve essere solo bella, ma deve raccontare la tua storia.

22 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

Questo articolo contiene link affiliati: questo vuol dire che se acquisti da questi link, io guadagnerò una piccola percentuale sul tuo ordine, senza che questo pesi in alcun modo sul tuo acquisto.
I link affiliati mi aiutano a continuare a creare contenuti preziosi per te.

Se gli interni scandinavi sanno regalarci emozioni durante tutto il corso dell’anno, nel periodo natalizio fanno venire voglia di decorare casa anche a chi, come me, è tra le persone meno Christmas-enthusiast del pianeta.

Con il buio che avvolge le lunghe giornate invernali in Nord Europa, le case sono il cuore delle festività natalizie. Al loro interno si crea un’atmosfera magica e conviviale.

Facciamo un viaggio nelle tradizionali decorazioni natalizie nordiche, che sono fonte di ispirazione per semplicità e bellezza senza tempo.

Alberi veri decorati deliziosamente

Le famiglie scelgono alberi veri, di solito abeti rossi o pini, che adornano con le decorazioni più semplici ed eleganti.
Palline colorate, candele, fettine di arancia essiccate, nastri, decorazioni in carta piegata, ghirlande essenziali e animaletti decorati rendono gli alberi di Natale nordici un’esplosione di gioia.

L’albero e i suoi rami non passano mai in secondo piano rispetto alle decorazioni. In altre parole, difficilmente i rami sono sovraccaricati di gingilli fino a scoppiare, piuttosto avviene più frequente l’opposto.
Il risultato è molto elegante e porta in evidenza anche la bellezza naturale dell’albero.

Via Bo Bedre | © Foto: Pernille Greve, Styling: Lone Monna

La capretta di paglia (Julbock)

La Julbock, la capretta di paglia, è una delle decorazioni natalizie scandinave più iconiche. Le sue origini risalgono alla mitologia norrena e a tradizioni agricole antiche in cui la capra rappresentava la fertilità e la protezione.
Il Gävle Goat, una versione gigante eretta in Svezia, è famosa a livello internazionale.

Oggi, viene realizzata con paglia intrecciata e impreziosita spesso da nastri rossi. Esistono versioni grandi da sistemare all’ingresso o vicino all’albero e versioni mini da usare come decorazioni per l’albero e come centrotavola.

Io le trovo molto interessanti, anche dal punto di vista simbolico. In Italia non sono così facili da trovare, ecco perché ho cercato io per te.

SHOPPING LIST

Image credits

Il candelabro dell’Avvento (Adventsljusstake)

Ogni finestra scandinava durante il periodo natalizio è illuminata da un adventsljusstake, un candelabro con 7, 9 o 13 luci.

Viene posto sui davanzali delle finestre, acceso, così che sia ben visibile dall’esterno, per diffondere un senso di comunità e per dare il benvenuto al Natale. È una tradizione che unisce le famiglie, creando una sensazione di speranza e calore.

Oggi, l’adventsljusstake continua a essere una delle decorazioni natalizie più amate in Svezia e in altre nazioni scandinave, con vari design che vanno dalle versioni tradizionali a quelle moderne.

I candelabri dell’Avvento, quest’anno più che mai, si trovano con maggiore facilità anche nelle grandi catene di distribuzione di arredo e decor e su Amazon (ho raccolto alcuni candelabri dell’Avvento nella mia vetrina dedicata al Natale).

Image credits

Decorazioni in carta

L’arte della piegatura della carta è una tradizione nordica che trova radici nel XX secolo.

Le decorazioni in carta includono stelle tridimensionali (stjärnor), ghirlande e ornamenti geometrici. Questa tradizione è perfettamente in linea con lo stile scandinavo, dove la semplicità dei materiali si combina con un design leggero e delicato.

Le decorazioni più grandi sono perfette per essere appese alle finestre, creando un’atmosfera magica; le più piccole si possono utilizzare non solo per decorare l’albero, ma anche per allestire angolini semplici e scenografici costituiti da, semplicemente, un vaso, un ramo naturale e dei pendagli in carta a nido d’ape.

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Image credits: 1., 2., 3.

Ti è venuta voglia di fare scorta di poetiche decorazioni in carta piegata di colori delicati e tenui? Dai uno sguardo alla mia vetrina Amazon dedicata al Natale, in cui ho raccolto le più belle stelle di carta e decorazioni per l’albero.

trova le tue decorazioni in carta

 

Cuori intrecciati in carta

Semplici, ma carichi di significato, i cuori intrecciati di carta sono una decorazione tipica del Natale danese. Questi cuori, noti come Julehjerter, furono resi popolari nel XIX secolo.
Una leggenda narra che lo scrittore Hans Christian Andersen sia stato tra i primi a intrecciarli.

Si realizzano facilmente con il fai da te incastrando due cuori di carta di colori diversi (di solito, uno rosso e uno bianco).
A seconda dei tagli che si praticano nel centro di ognuna delle sagome, si possono ottenere diversi pattern sul cuore. Questi cuori simboleggiano l’amore e l’affetto che si scambiano le persone durante le festività.

Possono essere realizzati anche in versione contenitore, con o senza manici per essere riempiti con dolci o appesi all’albero.

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Image credits: 1., 2.

Uso di elementi naturali: rami di abete, muschio e bacche rosse

La natura è la vera protagonista del Natale scandinavo.

Nei paesi nordici, si utilizzano frequentemente rami di abete, muschio e bacche rosse per creare centrotavola, ghirlande e decorazioni varie.

Questi materiali naturali non solo celebrano la bellezza autentica del paesaggio invernale, ma portano anche un profumo fresco e suggestivo in ogni ambiente. L’uso di questi elementi è un omaggio alla terra che dona vita..

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Casette di ceramica bianca e piccoli villaggi natalizi

Le casette di ceramica o in altri materiali, utilizzate per creare piccoli villaggi illuminati, non sono una tradizione natalizia strettamente nordica, ma piuttosto un elemento decorativo che si integra bene con lo stile scandinavo.
Il loro aspetto richiama l’architettura delle abitazioni del Nord Europa. Queste piccole casine in miniatura, spesso illuminate da luci calde, perchè dotate di portacandela, evocano il calore e la serenità di un villaggio innevato.

Posizionate su scaffali, davanzali o tavolini, le casette natalizie scandinave sono perfette per creare un’atmosfera fiabesca.

Ho radunato una quantità di casette di ceramica bianca tale da poter creare la tua prima collezione, nella mia vetrina Amazon dedicata al Natale.
Se inizi la collezione, spargi la voce tra gli amici, così ogni anno sapranno che il regalo perfetto per te è un nuovo pezzo del tuo villaggio natalizio.

crea il tuo villaggio di natale

Con queste decorazioni, il tuo Natale avrà il fascino unico delle case nordiche, tra luci soffuse, materiali naturali e dettagli intramontabili.

Dai uno sguardo alla mia selezione accurata di decorazioni di Natale in stile scandinavo.

20 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

ADVQuesto articolo è stato scritto in collaborazione con l’azienda di trasporti Blasi Traslog, per supportarti con preziosi spunti pratici nell’arduo, ma appagante, percorso del trasloco da una casa all’altra.

Se il solo pensiero di affrontare un trasloco fai da te ti fa correre un brivido lungo la schiena, sappi che sei approdatə nell’articolo in cui la tua prospettiva verrà ridimensionata: le cose sono molto più facili di come te le aspetti.

Con un po’ di organizzazione intelligente e il giusto supporto, il tuo trasloco diventerà presto un pezzo del tuo bagaglio di esperienza e, quando sarà tutto nell’altra casa, potrai finalmente confermarmi che è stata un’avventura soddisfacente.

Che tu sia alle prime armi o abbia già qualche trasloco alle spalle, questa guida ti accompagnerà, passo dopo passo, per fare in modo che il tuo percorso sia pratico, efficiente e (voglio esagerare) persino divertente.

Prima di iniziare: to do list delle cose da fare per fare ordine (anche mentale)

Un buon trasloco fai da te parte da una bella dose di organizzazione, quindi prepariamo un piano solido che ti permetta di sentirti rilassatə e prontə.

La prima cosa da fare? Un po’ di sano decluttering, per portare con te solo l’essenziale e rinnovare la tua energia.

  1. Decluttering per cambiare vita

Non c’è miglior occasione del trasloco per fare spazio nella tua vita e liberarti da ciò che appesantisce il tuo ambiente e la tua mente.

  • Regala: oggetti inutilizzati possono fare felici altri e lasciare spazio alle cose che ami.

  • Butta: dì addio a ciò che non avrà una seconda possibilità perché è logoro o di scarsissima qualità.

  • Vendi: qualche mobile o complemento che non rispecchia più il tuo stile. Farai la gioia di qualcun altro.

  • Rinnova l’energia: fare ordine è un gesto liberatorio. Vedrai, dopo una sana sessione di decluttering sarai più motivatə ed entrerai nel giusto mood per tuffarti seriamente nella tua nuova vita altrove.

2. Fare una lista degli oggetti e di come trasportarli

Ora che hai alleggerito il carico, è tempo di una lista ordinata e dettagliata.

Dividi tutto ciò che vuoi portare con te, stanza per stanza. Questo ti aiuterà sia a organizzare gli imballaggi sia ad avere il pieno controllo di ogni oggetto, senza dimenticare nulla.

3. Pianifica tempistiche e priorità

Una buona pianificazione non lascia spazio al caos. Inizia a organizzarti con settimane di anticipo, per goderti ogni fase del trasloco senza stress.

L’ideale sarebbe:

  • 8-6 settimane prima: fai decluttering e organizza la lista degli scatoloni. Quanti te ne servono? Quanto devono essere grandi? Lo scopri solo visualizzando, per ogni stanza, tutte le cose da portare. Puoi metterle a terra e dividerle in gruppi, per funzione.

  • 4 settimane prima: raccogli scatole e materiali da imballaggio.

  • 1 settimana prima: prepara gli scatoloni finali e assicurati che tutto sia pronto per il grande giorno.

Si fa per dire, tanto lo so che stai leggendo questo articolo quando manca un soffio al trasferimento. Scrivi un commento alla fine del post, se ho ragione.

Come organizzare gli imballaggi in modo super efficiente

Innanzitutto, prendi la tua playlist preferita, metti la musica a tutto volume e preparati ad affrontare gli scatoloni!

Con i giusti materiali e un pizzico di allegria, l’imballaggio prende tutta un’altra piega.

Materiali da imballaggio must have

Per un trasloco fai da te di successo, non sottovalutare l’importanza di scatole resistenti, e di diverse dimensioni e di tutti i materiali da imballaggio necessari per una full immersion di “inscatolamento”.

  • Scatole robuste: per oggetti pesanti come libri o utensili. Non appesantire troppo le scatole. Ricordati che quelle grandi, non sono pensate per essere riempite di tantissimi oggetti pesanti, ma per ospitare le cose più leggere o ingombranti come paralumi, vestiti o cuscini.
    Meglio avere una scatola in più che una scatola rotta, non trovi?

  • Nastro adesivo resistente: per sigillare bene ogni scatola e tenerla stabile.

  • Etichette chiare: etichettare ogni scatola rende il trasloco ordinato e veloce.

Proteggi gli oggetti fragili

Imballa con cura i tuoi tesori delicati. Usa ciò che hai in casa per avvolgere e proteggere.
Ecco un paio di trucchi a costo zero:

  • asciugamani, federe e plaid sono ideali per avvolgere i pezzi fragili come bottiglie di vetro, vasi di ceramica, lampade di design o quadri.

  • la carta da giornale e i volantini pubblicitari sono perfetti per riempire e/o avvolgere piatti, bicchieri e tazzine.

Come etichettare le scatole per semplificare le cose?

Le etichette sono il tuo superpotere! Aggiungi una descrizione chiara del contenuto e della stanza di destinazione, per rendere l’arrivo nella nuova casa un vero gioco da ragazzi. Il/la te del futuro, che spacchetterà tutto per sistemare le cose nella nuova casa, ringrazierà.

Noleggiare furgone, scala e attrezzatura: come fare e a chi rivolgersi

Ormai te ne sarai resə conto da solə. Ti serve un furgone. Con un furgone risparmierai un sacco di fatica, di viaggi, di carburante e di pazienza.

Risparmierai anche le energie di cui avrai bisogno dopo per riorganizzare gli oggetti e gli spazi. Energie, quelle, che ti servono per partire con il piede giusto nella nuova casa.

Il salvavita del tuo trasloco fai da te è un furgone spazioso e sicuro, ideale per trasportare tutto ciò che ami senza dover fare viaggi su viaggi. Valuta bene quanto spazio ti serve e, se ti occorre una scala o altri strumenti, prenota tutto per tempo.


Devo trasferirmi a Roma e provincia?

L’alleato perfetto per il tuo trasloco fai da te è Blasi Traslog, che ha contribuito a rendere questo articolo prezioso per il tuo trasloco fai da te a Roma.

Funziona così.

  • Il noleggio include il furgone (scegli tu le dimensioni) con il suo autista, carrelli, brevetti, cinte, coperte e permesso ZTL. Puoi richiedere anche gli scatoloni e il nastro adesivo, prima del trasloco.

  • Furgone e autista sono a tua disposizione da 1 fino a 7 ore.

  • L’autista esperto parcheggia nel posto più vicino a te e ispeziona i tuoi spazi per consigliarti al meglio come organizzare il carico.

  • Puoi beneficiare della sua esperienza durante carico e scarico.

Insomma, non solo c’è il mezzo a facilitarti la vita, ma anche un professionista qualificato ad ottimizzare il tuo lavoro, così non rischi di fare il doppio della fatica, perdendoti in quegli inevitabili errori di inesperienza che succedono puntualmente quando fai per la prima volta qualcosa di nuovo.


Come caricare il furgone in modo impeccabile (e senza fare danni)

È il momento di caricare il furgone! Un’accurata disposizione ti permetterà di evitare danni e di guidare in tutta tranquillità.

  • Organizza la squadra: chi fa cosa? Con la giusta squadra, tutto diventa più semplice. Dividi i compiti in modo chiaro, così che ognuno possa dare il meglio senza intralci.

  • Distribuisci il peso uniformemente. Un carico equilibrato è essenziale. Posiziona i mobili e gli oggetti più pesanti in basso e vicini alle pareti del furgone per mantenere la stabilità. Evita di sovraccaricare un solo lato.

  • Usa cinghie e protezioni. Per tenere tutto in sicurezza, usa cinghie resistenti e imbottiture per proteggere i mobili. Una piccola accortezza che fa la differenza.

  • Beneficia della presenza degli esperti. Scegliere un’azienda esperta come Blasi Traslog significa poter contare su consigli pratici e attrezzature professionali, che rendono il trasloco meno stressante e più sicuro. Inoltre, la Blasi Traslog collabora con custodia Mobili Roma per il deposito di mobili e con nuova Cifet per traslochi da Roma all’estero o altre destinazioni nazionali. .

Disfare gli scatoloni nella casa di destinazione

Finalmente sei nella tua nuova casa! È il momento di disfare tutto con calma, iniziando a rendere ogni ambiente accogliente e funzionale.

1) Scaricare in modo ordinato

Scarica ogni scatola e posizionala direttamente nella stanza giusta. Con questo piccolo accorgimento, ti sarà più semplice disfare e sistemare ogni oggetto senza creare confusione.

2) Quali sono le prime cose da sistemare appena arrivati?

Per vivere subito al meglio nella tua nuova casa:

  1. sistema il letto, così avrai un posto dove riposare tra una scatola e l’altra;

  2. organizza una scatola con l’essenziale per la cucina: piatti, posate e qualche bicchiere;

  3. disponi i prodotti base del bagno: asciugamani, sapone e tutto ciò che usi quotidianamente.

Trasloco fai da te: la tua checklist

Se stai per affrontare un trasloco fai da te, tieni a mente (o fai uno screenshot) questa checklist per non perdere nessun passaggio.

  1. Decluttering per fare spazio e rinnovare l’energia;

  2. Lista degli oggetti per una pianificazione ordinata.

  3. Preparazione degli imballaggi in modo efficiente.

  4. Noleggio del furgone con autista e attrezzature necessarie.

  5. Carico del furgone con attenzione alla sicurezza.

  6. Scarico ordinato nella nuova casa.

Seguendo questi passaggi, il tuo trasloco fai da te sarà organizzato, sicuro e privo di stress, e tu potrai goderti l’emozione di una nuova partenza senza preoccupazioni.

Con un po’ di preparazione e il giusto aiuto, tutto è più facile, persino il trasloco.

23 Ottobre 2024 / / ChiccaCasa

Qual è il RAL del bianco per le pareti di casa? Se me lo chiedi, me ne vengono in mente almeno sei.

Ebbene sì, se stai per imbiancare casa, non farlo senza prima aver valutato la giusta sfumatura di bianco per le tue pareti. Ci sono bianchi più caldi e più freddi, alcuni contengono una punta di giallo in più, altri ancora tendono al grigio o al beige.
Un bianco che sia bianco come un foglio di carta neanche c’è nella mazzetta RAL.

In ogni caso, la pittura bianca per le pareti è una scelta intramontabile, amata per la sua versatilità e capacità di adattarsi a diversi stili d’arredo.

Ma quale bianco scegliere?

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Ogni tonalità ha una sua personalità, quindi è fondamentale capire come utilizzarli al meglio per ottenere l’effetto desiderato.

In questa micro-guida troverai le principali tonalità di bianco RAL e i miei consigli pratici per abbinarle agli arredi e ai pavimenti.

 

RAL 9010: il bianco caldo e versatile

Il RAL 9010, conosciuto anche come bianco puro, è una tonalità calda e accogliente. Grazie alla sua sfumatura delicata, richiama la luce solare e si sposa perfettamente con pavimenti in legno chiaro o rovere naturale. È ideale per chi cerca un bianco che aggiunga morbidezza e calore senza risultare troppo invadente. Abbinalo a palette neutre calde e materiali naturali per un effetto armonioso.

 

RAL 9002: un bianco con un tocco di grigio

Per chi preferisce una tonalità più soft e sofisticata, il RAL 9002 offre una leggera sfumatura grigia.

Questo bianco non è troppo freddo né troppo caldo, quindi risulta perfetto per alleggerire ambienti con palette molto calde.

Si abbina meravigliosamente con materiali cangianti come velluti e legno molto venato.

È una scelta elegante per chi desidera un bianco delicato che mantenga un’atmosfera sobria e raffinata.

 

RAL 9016: il Bianco freddo per spazi moderni

Il RAL 9016, spesso definito bianco traffico, è uno dei bianchi più luminosi e freddi della scala RAL.
Grazie alla sua brillantezza, è perfetto per creare ambienti ariosi e contemporanei, soprattutto in spazi esposti a molta luce naturale. Si abbina splendidamente a superfici riflettenti come vetro e acciaio e a palette fredde con toni blu e verde glaciale.

È la scelta ideale per chi ama gli interni moderni e minimali.


RAL 9018: un bianco con sottotono verdognolo

Se stai cercando una tonalità che porti un tocco di freschezza, il RAL 9018 potrebbe essere quello che fa per te.

Questo bianco ha una leggera sfumatura verdognola che lo rende perfetto per creare ambienti rilassanti e originali.
È l’ideale per chi ama i toni naturali e desidera un bianco meno convenzionale che doni carattere agli spazi.

 

RAL 9003: il Bianco minimalista

Per gli amanti dello stile minimalista, il RAL 9003 è una scelta eccellente.

Questo bianco è ideale per spazi moderni, puliti e privi di eccessi.

Si abbina perfettamente a pavimenti in cemento, ma a mio parere sta benissimo anche con il legno. In particolare, è in grado di alleggerire le stanze in cui convivono tante diverse essenze di legno oppure tanti toni di marrone.

Se desideri creare un ambiente essenziale ma raffinato, il RAL 9003 offre una base neutra che esalta l’arredamento e gli accessori scelti con cura.

 

Come abbinare i bianchi RAL ai pavimenti

Scegliere il giusto bianco non significa solo pensare al colore delle pareti, ma anche all’abbinamento con il pavimento.

Ecco qualche consiglio generale per trovare la combinazione perfetta, ma attenzione: il colore della luce che entra dalla tua finestra e la precisa colorazione del tuo pavimento possono cambiare tutto!

  • Legno chiaro o rovere naturale: bianchi caldi come il RAL 9010 o il RAL 9003 creano un effetto armonioso e accogliente.

  • Cemento o pavimenti grigi: bianchi freddi come il RAL 9016 e il RAL 9002 offrono un contrasto elegante.

  • Marmo o superfici lucide: si abbinano perfettamente al RAL 9003 o al RAL 9016, esaltando la sensazione di ampiezza e luce.

Scopri di più su Come abbinare pareti e pavimenti.

L’importanza della luce naturale

Come anticipato, un aspetto fondamentale da considerare nella scelta del bianco è la quantità di luce naturale che riceve.
Gli spazi molto luminosi possono gestire bene i bianchi freddi come il RAL 9016, mentre gli ambienti meno esposti potrebbero beneficiare di bianchi caldi come il RAL 9010, che aiutano a creare un’atmosfera più intima e accogliente.

In più c’è da considerare l’esposizione della stanza rispetto ai punti cardinali. È incredibile quanto lo stesso bianco cambi drasticamente tra, per esempio, una stanza esposta a Nord da una esposta a Sud.
Per scoprire come la luce naturale influisce sulla scelta dei colori a seconda dell’esposizione della tua stanza, leggi anche Come scegliere il colore delle pareti: 4 step per quello giusto.

Ecco perché è fondamentale fare delle prove di colore direttamente sulla parete, anche con i bianchi.

Testare il bianco prima di decidere

Ogni bianco ha una sua personalità.
Non innamorarti di una tinta senza averla testata in casa tua.

Guarda come si comporta il bianco con il tuo pavimento: sono in armonia o il contrasto è fastidioso?

La luce cambia tutto, influenzando drasticamente la percezione del colore. Un bianco che sembra perfetto in negozio potrebbe apparire completamente diverso una volta applicato alle pareti di casa.

Te lo ripeto: ti consiglio sempre di testare la pittura su una piccola porzione di parete, per assicurarti che la tonalità funzioni bene con l’illuminazione e gli arredi circostanti.

Qual è il RAL più bianco?

Il RAL 9016 è considerato il bianco più puro e brillante della scala RAL, perfetto per chi cerca una tonalità fresca e luminosa.

Questo bianco ottico è ideale per interni moderni e spazi con superfici riflettenti, come vetri e specchi.

 

Quale bianco per il soffitto?

Il colore che di solito si utilizza sul soffitto è RAL 9016 ( NCS S 0300-N) che è brillante e ottico.

 

Come abbinare i bianchi RAL tra loro?

Non esiste un abbinamento giusto o sbagliato: dipende tutto dal mood che vuoi creare.
Sempre meglio mantenersi su una scala tonale simile per un effetto più armonioso: i bianchi caldi vanno con i bianchi caldi e i freddi si abbinano bene con i freddi.
Il RAL 9003 può alleggerire palette dominate da bianchi più caldi come il RAL 9010, mentre il RAL 9016 sta benissimo con i bianchi grigiastri freddi, come RAL 9018.

 

Ma quindi, come scegliere il bianco perfetto per te?

Come avrai capito, ogni bianco ha una sua personalità.
Non esiste un “regolamento” fisso, tutto dipende dai fattori che abbiamo già visto (materiali e colori già presenti, esposizione della stanza, stile architettonico), ma anche dall’atmosfera che desideri creare nei tuoi spazi.

Se hai dubbi su quale tonalità scegliere o su come abbinarla agli arredi, sono qui per aiutarti.

Con le consulenze colore analizziamo insieme le tinte che ti fanno battere il cuore, trovando le sfumature più adatte per trasformare i tuoi interni in un ambiente che parli di te.

Testa, sperimenta e lasciati ispirare!

Il tuo consiglio da un occhio esperto

Vuoi includere un colore nuovo nel tuo spazio e non sei sicur* che stia bene con il resto?
Non hai idea di quali siano i colori che ti fanno sentire bene?

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27 Settembre 2024 / / ChiccaCasa

ADVSono entusiasta di condividere con voi questa collaborazione speciale con METRA Building: un marchio ammirevole per l’eccellenza dei suoi serramenti in alluminio. È un onore poter raccontare il loro impegno verso qualità, design e sostenibilità.

Le persiane in alluminio influenzano anche gli interni, lo hai mai considerato?

Procediamo per step: delle persiane di qualità sono in grado di valorizzare una facciata, donando un aspetto curato all’intera abitazione, vista dall’esterno.
Hanno un ruolo rilevante nella percezione complessiva dell’immobile e influiscono persino sulla sua valutazione.

Quando si tratta di interni, non possiamo sottovalutare la trasformazione che le persiane possono apportare sulla gestione della luce naturale, sulla ventilazione, sull’isolamento termico e su quello acustico.

In questo articolo scoprirai perché le persiane in alluminio sono la scelta vincente per rivoluzionare l’aspetto della tua casa, sia all’esterno che all’interno.

Credits immagine: METRA Building

 

Indice dei contenuti

Ciao, io sono Federica, home stylist e interior blogger.

Se stai arredando o decorando casa e non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto.

Qui trovi tanti contenuti utili per arredare una casa in stile nordico o Mid Century.

In ogni articolo ti fornisco trucchi di styling e spunti pratici.

Non perdiamoci di vista: iscriviti alla newsletter (ricevi subito il manuale su come Arredare da zero) e seguimi anche su @chiccacasa.

Persiane o tapparelle? Ecco perché, secondo me, non c’è gioco
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Quando si tratta di scegliere tra persiane e tapparelle, non c’è competizione: le persiane in alluminio vincono a mani basse. 

Esteticamente, offrono un fascino senza tempo che le tapparelle non riescono a eguagliare. 

Questa grazia tradizionale si riversa sia outdoor che indoor.

Una persiana socchiusa vista dall’interno ha un potere decorativo inequiparabile a quello di una tapparella, che, fatta eccezione per alcuni modelli di ultima generazione, è un elemento che si tende a nascondere, piuttosto che valorizzare.

Altro punto di distacco – che dimostra come sostituire le tapparelle con delle persiane sia una scelta saggia – è determinato dal cassonetto, spesso inestetico o motivo di spifferi e dispersione termica.

La vera svolta per quanto riguarda l’home styling è che se scegli con cura finestre e persiane, potresti persino fare a meno delle tende interne.

Hai capito bene, e sì, se mi leggi da un po’ sai quanto io sia pro-tende, ma con i giusti infissi e particolari condizioni di veduta esterna, questa può essere una splendida soluzione.

Questo aspetto può fare particolarmente comodo a chi:

  • ha un affaccio diretto su una vista mozzafiato (mare, lago, un giardino privato curato, un bosco o una zona alberata;

  • ha finestre che sovrastano il piano della cucina o la scrivania;

  • ha una finestra in nicchia, nella quale è inserita una piccola zona relax.

Credis immagine: METRA Building

Una persiana esalta gli interni con un effetto luminoso e arioso e dona una vista poetica quando le persiane sono socchiuse.

Dal punto di vista pratico, le persiane offrono una maggiore durata e resistenza agli agenti atmosferici rispetto alle tapparelle, senza dimenticare la questione della sicurezza, che è decisamente superiore.

Come cambia il volto di un edificio con le persiane giuste
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L’architettura degli edifici caratterizza il volto di un’intera città. 

Alzi la mano chi, come me, cammina sempre con il naso all’insù ogni volta che visita il centro di una città inesplorata, fantasticando sulle vite che abitano dietro quelle caselline: le persiane.

Le persiane in alluminio sono un alleato insostituibile nell’elevazione dell’aspetto esterno di una facciata.

Che si tratti di una nuova costruzione o di un palazzo storico ristrutturato, la scelta delle persiane è cruciale. 

Per edifici storici o caratterizzati da una particolare architettura, le persiane in alluminio offrono un mix di eleganza e modernità, senza compromettere l’estetica originale.

Grazie alla vasta gamma di colori e finiture disponibili, puoi scegliere il design che meglio si integra con lo stile architettonico dell’edificio, così da mantenere il carattere originario, mentre si aggiornano le funzionalità con l’innovazione moderna.

Perché l’alluminio è il materiale migliore per le persiane?
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L’alluminio è la scelta d’eccellenza per le persiane e non è difficile capire il perché. 

  • È un materiale leggero e, al contempo, incredibilmente robusto. Non devi preoccuparti di come sarà tra dieci anni.

  • È sostenibile. Dura molto di più che una vita perché è interamente riciclabile, all’infinito. Questo vuol dire che durante il processo di riciclo tutto il materiale può essere re-impiegato per usi successivi, in quanto le sue proprietà restano invariate.

  • Offre una resistenza eccezionale agli agenti atmosferici: non si deforma, non si schiarisce (come farebbe il legno).

  • La manutenzione necessaria negli anni è minima: non dovrai stressarti con costose e ripetute operazioni di mantenimento.

  • Le caratteristiche isolanti dell’alluminio aiutano a mantenere la temperatura ideale all’interno della tua abitazione, riducendo i costi energetici e migliorando l’efficienza complessiva dell’edificio. Un vantaggio incredibile, sia per il tuo benessere in casa, che per il tuo portafoglio e, per ultimo, anche per l’ambiente.

  • Non va sottovalutato nemmeno l’isolamento acustico, che rende gli interni più tranquilli e silenziosi, beneficio poderoso, soprattutto in contesti urbani.

Tutto questo si traduce in maggiore comfort e zero stress

Ognuna di queste caratteristiche è motivo di benessere per chi vive la quotidianità in casa, ma solo una scelta che punta tutto sulla qualità è in grado di soddisfare a pieno ognuno di questi punti.

Tutti i modelli da scoprire di persiane in alluminio per esterni
[ torna al menu ]

Veniamo alla parte più succulenta: la scelta del modello giusto. 

Esploriamo alcuni modelli di persiane in alluminio METRA Building, eccellenza italiana in fatto di infissi della quale sono onorata di parlarti qui, sul mio spazio online.

METRA Building si distingue per la qualità dei suoi serramenti in alluminio, capaci di ridurre il consumo energetico fino al 30% grazie alla tecnologia HES (High Energy Saving). Gli infissi METRA sono dotati di soluzioni antieffrazione certificate in classe RC2 e RC3 e fino a 16 punti di chiusura.

Il design Made in Italy è sempre personalizzabile, al fine di prestarsi ad ogni tipo di progetto.
Sul sito di METRA ci sono tantissime realizzazioni da esplorare, che dimostrano la maestria di questa incredibile realtà (una tra tante: il Bosco Verticale di Milano).

  1. Persiane tradizionali, ma con un dettaglio di stile

La linea Origini di METRA Building include persiane in alluminio dal look tradizionale, perfette per la valorizzazione di palazzi storici, ma anche di case indipendenti contemporanee che vogliono optare per l’eleganza classica e intramontabile.

Hanno lamelle fisse o orientabili e diversi design tra cui scegliere, a seconda dell’estetica e del tipo di apertura desiderata.

Il dettaglio di stile che fa la differenza? Tutte le componenti sono abbinate alla struttura, così da integrarsi perfettamente e da non condizionare la scelta delle finiture metalliche da portare in casa. 

I dettagli degli infissi sono spesso il punto di partenza da cui noi home stylist peschiamo le finiture metalliche da inserire in casa, ma non sempre questi corrispondono ai gusti dei clienti e, quindi, dobbiamo trovare soluzioni creative o optare per un mix di metalli diversi.
Avere la possibilità di scegliere la stessa colorazione della persiana anche per cerniere e maniglie è una vera e propria svolta, anche per gli interni.

Credis immagine: METRA Building

2. Persiane oscuranti a doghe verticali per un look audace

Le persiane oscuranti, anche dette scuri, sono dotate di lamelle fisse, in grado di creare una privacy totale di cui beneficiare in casa.

Oltre al classico modello a doghe orizzontali e a uno essenziale senza doghe, adatto sia a edifici classici che alle architetture più moderne, METRA Building vanta di persiane oscuranti a doghe verticali.

Il particolare design è in grado di conferire un look sofisticato e moderno anche alla facciata più semplice ed essenziale. Un vero e proprio dettaglio differenziante che veste e personalizza un edificio.

Credis immagine: METRA Building

3. Persiane per vetrate scorrevoli e automatiche

Una soluzione discreta ed efficiente per regolare la luce che filtra dalle ampie vetrate e, nel contempo, per garantire privacy, è costituita dalle persiane scorrevoli

Si muovono su carrelli con guide a scomparsa nel pavimento. L’ automatizzazione avviene cliccando un pulsante che viene installato all’interno dell’abitazione e permette di chiudere le persiane.

Credis immagine: METRA Building

4. Persiane scorrevoli che scompaiono nella muratura

Una soluzione innovativa che combina alla perfezione estetica, ottimizzazione dello spazio e praticità è incarnata dalla linea Milano, che include persiane scorrevoli che scompaiono nella muratura.
Le lamelle frangisole sono fisse o orientabili.

Funzionano grazie a carrelli nella parte inferiore delle ante, che camminano su una guida in acciaio.

Credis immagine: METRA Building

Come scegliere il colore migliore per le persiane?
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Così come per la palette degli interni, anche la scelta del colore per gli elementi esterni della casa va ponderata, in quanto va a definire l’identità estetica della tua casa.

Per ottenere un effetto armonioso, è importante considerare l’intero contesto architettonico e cromatico dell’edificio.

Dove siamo? In campagna o in città? Cosa c’è intorno all’edificio? Come sono le abitazioni qui intorno?

Tieni presente che questa scelta non si affida sempre e solo al tuo buon gusto.

  1. Regolamenti comunali: molti comuni hanno normative che stabiliscono i colori e i materiali consentiti per le persiane, soprattutto nei centri storici o in zone vincolate.

  2. Condomini: se abiti in un condominio, potrebbero esserci vincoli stabiliti nel regolamento condominiale, che definiscono il colore e lo stile delle persiane per mantenere un aspetto armonico tra le diverse unità.

  3. Vincoli paesaggistici: in alcune zone sottoposte a vincolo paesaggistico o storico, i colori e le finiture delle persiane devono rispettare le direttive imposte dalle sovrintendenze per i Beni Culturali o Ambientali. In questi casi, può essere necessario richiedere un’autorizzazione.

Se la tua scelta non è sottoposta a questi tre vincoli, ecco una serie di suggerimenti per selezionare il colore perfetto per le tue persiane in alluminio.

Le tonalità neutre, come il bianco o il grigio, sono ideali per chi cerca un look moderno e minimalista. Marroni e verdi sono degli evergreen, classici e senza tempo.
Sul catalogo METRA Building sono presenti sfumature neutre di diverse temperature cromatiche e diversi livelli di luminosità.

Questa ampia gamma rende semplice la combinazione del colore della parete dell’edificio con quello delle persiane.

In generale:

  • con i neutri chiari non sbagli mai: se la parete presenta un colore freddo, meglio abbinare un neutro freddo, se la parete ha un colore caldo, si può optare per i bianchi, i beige o i grigi caldi;

  • se hai indecisioni sulla gradazione, puoi abbinare per luminosità il colore della persiana a quello del pavimento esterno, ovvero, puoi scegliere un colore tanto chiaro o tanto scuro quanto il pavimento;

  • i verdi e i marroni avvolgenti sono sempre attuali e perfetti specialmente per le abitazioni immerse nella natura.

Configurazione persiane alluminio Metra 1.png

Configurazione persiane alluminio Metra 2.png

Configurazione persiane alluminio Metra.png

Configurazione persiane alluminio Metra.png


Prove colore per abbinare persiane, pareti e pavimenti esterni, che ho creato con il configuratore sul sito di METRA Building.

In ogni caso il configuratore METRA Building toglie decisamente ogni dubbio.

Contiene decine di rivestimenti sia per il pavimento che per le pareti esterne, così puoi facilmente riprodurre la combinazione presente sulla tua abitazione e testare i diversi modelli e i diversi colori delle persiane.

È uno strumento prezioso per chi desidera fare una scelta ponderata e in linea con i propri gusti e lo stile dell’abitazione.

Dove acquistare delle persiane in alluminio di alta qualità?
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Se anche tu sogni di esaltare la tua facciata con delle persiane di qualità e vuoi nel contempo ottimizzare l’isolamento termico e acustico dei tuoi interni, allora non ti resta che affidarti a un’azienda il cui nome è garanzia di qualità.

Come anticipato, con decenni di esperienza e una reputazione consolidata, METRA Building offre soluzioni che combinano design, funzionalità e innovazione tecnologica.

Le persiane in alluminio METRA Building sono progettate per resistere nel tempo e offrono performance elevate in termini di isolamento termico e acustico, oltre a un’incredibile scelta di modelli e colori.

Non c’è scelta migliore che investire in prodotti che migliorano il comfort della tua abitazione e ne aumentano il valore estetico e l’efficienza energetica.

METRA Building vanta di una rete di rivenditori autorizzati, attraverso la quale è facile ricevere assistenza personalizzata e professionale per ogni esigenza, dalla scelta all’installazione.

Non ti resta che cercare la soluzione più adatta alla tua casa: i tuoi interni e la facciata della tua casa te ne saranno grati!

12 Settembre 2024 / / ChiccaCasa

Rattan e bambù: due materiali naturali e duraturi che evocano immagini di relax sotto il sole e atmosfere tropicali con un tocco esotico.

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È innegabile, a prima vista fanno subito pensare a uno stile in particolare: il Bohemienne.
Possiamo affermare che non c’è Bohemienne senza arredi o complementi in rattan e bamboo? In un certo senso sì, ma è anche vero che la creazione di un atmosfera, non passa per forza sempre attraverso determinati materiali.

In più, questo rapporto morboso tra rattan e bambù e interni bohemienne, ultimamente è stato un po’ esasperato e, di conseguenza, banalizzato e, pur non essendo una grande fan di questa vulcanica e massimalista espressione d’arredo, questo mi dispiace.

Se vuoi capire meglio di cosa sto parlando, sfoglia questo carosello che ho pubblicato sul mio profilo Instagram qualche tempo fa.

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Un post condiviso da Federica – Home Stylist e Interior Blogger (@chiccacasa)

Tornando ai materiali protagonisti di questo articolo, c’è da puntualizzare che entrambi stanno benissimo anche in ambienti che non hanno nulla a che fare con lo stile boho.

Voglio dimostrarti come mobili in rattan o in bamboo possano aggiungere eleganza, stile e freschezza alla tua casa, senza trasformarla in uno spazio dal sapore boho.

Partiamo subito facendo un po’ di chiarezza su questi materiali caldi e ricchi di texture, che non passano mai di moda.

Che cosa sono il rattan e il bambù e cosa non sono

Il rattan è una fibra vegetale flessibile e robusta, proviene dalle palme rampicanti del Sud-Est asiatico. Non è legno, ma la sua resistenza lo rende perfetto per creare arredi dall’aspetto intrecciato e organico.
Il rattan è più rigido del vimini e più adatto all’utilizzo outdoor.

Dal cuore delle stesse palme si ricava anche il midollino, una variante più flessibile del rattan che è, quindi, più facile da lavorare.

Il bambù, invece, è una pianta cava e leggera, duttile e incredibilmente versatile, amata per la sua velocità di crescita e per la sua sostenibilità.

Stili d’arredo che contengono il rattan e il bambù

Rattan e bamboo sono utilizzati da secoli nel mondo dell’arredamento di interni. Ecco gli stili d’arredo in cui è più frequente facciano la loro scenografica comparsa.

Credits

  • Bohemien. Come anticipato, questo stile ama il rattan e il bambù ed è costituito da colori caldi e sgargianti, fantasie ispirate a correnti diverse, metalli opachi come ottone anticato, oro e bronzo, tante frange, piante e una buona dose di tessuti artigianali dall’alta qualità estetica e materica.

  • Nordico. In diversi filoni decorativi dello stile nordico, il rattan e il bamboo sono immancabili, ma ne parleremo più avanti nel testo.

  • Mid Century Modern. Gli intrecci tipici delle radio vintage sono quasi un must in un interno Mid Century, contraddistinto da legno rossastro o aranciato, velluto e tessuti spesso in colori pastello, gambe e piedini dei mobili dalla forma affusolata, forme geometriche, metallo cromato, ottone, vetro e multistrato. La palette è ricca: vibra dai colori pastello fino a tinte audaci come ottanio, senape, arancio e verde acido.

  • Seventies. Alzi la mano chi è cresciutə in una casa con almeno una cassettiera o un baule in rattan intrecciato, rigorosamente lucido, prodotto negli anni ‘70. Questa corrente d’arredo è celebre anche per alcune icone in bamboo come Slipper Chair di Tito Agnoli.

  • Coloniale. Un mix di eleganza e tropicalismo, con influenze europee e pattern esotici. Bamboo e rattan sono utilizzati o per alcuni arredi principali o per alcuni dettagli decorativi come specchi con cornici intrecciate, cestini, paralumi, e divisori.

  • Scandinavo cottage core. Immagina una casa nordica di campagna: legno, tessuti naturali, un pizzico di romanticismo a colori pastello, pattern botanici e qualche accenno di rattan per mettere in correlazione indoor e la campagna circostante.

  • Eclettico scandinavo. Mescola elementi moderni e tradizionali con rattan usato in modo raffinato e davvero stiloso. Ne parliamo meglio qui sotto.

Non vuoi un effetto boho? Scegli gli arredi in rattan e bambù giusti

Se vuoi mantenere un look raffinato e fresco, scegli pezzi in rattan e bambù con linee pulite e design discreti.

  • Sì a paglia di Vienna e intreccio radio: questi motivi sono chic e sofisticati, perfetti per un tocco moderno.

  • No ai ghirigori tipo Peacock Chair: evita le forme troppo elaborate che urlano “boho”.

  • Sì ai design anni ’70: gli arredi in rattan e bamboo degli anni ‘70 hanno un aspetto che non passa inosservato, pur mantenendo forme semplici.

Nell’ immagine: mobile tv FRYKSÅS di Ikea con ante in rattan

Come abbinare il rattan e il bambù se non ami il Bohemienne

Se vuoi sfuggire a un look troppo rustico o boho, fai attenzione a questi abbinamenti da evitare.

  • Frange: tieniti lontano da cuscini, decorazioni murali, poltrone macramè e lampade dotate di frange.

  • Metalli opachi o anticati: preferisci metalli lucidi o cromati, che danno un tocco più moderno.

  • Oggetti etnici: evita i decori esotici.

  • Tappeti mandala e in iuta decorata: scegli tappeti più semplici, con pattern lineari o geometrici.

  • Tante piante vicine: un paio di piante ben posizionate porteranno freschezza senza rimandare agli interni boho.

Vale tutto il contrario, se, invece, vuoi creare un’atmosfera boho.

Vediamo ora 4 modi per arredare con rattan e bambù, aldilà dello sdoganato match con il bohemien.

1) Mobili in rattan e bambù con lo stile Mid Century

Come anticipato, il rattan sta benissimo negli interni Mid Century Modern, contraddistinti da legno caldo e ben rifinito, linee moderne, contrasti materici e colori caldi.
Il segreto per abbinare rattan e bambù con lo stile Mid Century sta nei materiali complementari.
Entrambi sono materiali naturali che possiamo definire “caldi”, così come il legno. Tutti questi materiali, infatti, emanano una sensazione di accoglienza e calore.
Per un effetto sofisticato e sempre attuale, tipico del Mid Century, combinali con materiali “freddi” come metalli e vetro.

Puoi valorizzare gli intrecci attraverso figure geometriche e pattern a griglia che ne ricordano la trama. Un esempio, è la carta da parati di Alvar Alto M.I.T.

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interni mid century con rattan.jpg

Credits: 1., 2.

2) Abbinare arredi in rattan e bambù con il cottage core scandinavo

Nel cottage core scandinavo (te lo racconto meglio in questo articolo sui 4 volti dello stile nordico), il rattan si inserisce tra legno massello, pattern botanici o floreali, lino, colori terrosi o tinte pastello.

È perfetto per creare quell’atmosfera accogliente di una casa di campagna.

Aggiungi tappeti tessuti a mano e qualche decorazione tradizionale per un tocco autentico.

Immagina una poltrona in rattan accanto a un camino o in una veranda luminosa con piante da interni: un sogno poetico e raffinato.

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Credits: 1., 2.

3) Mobili in rattan e bambù per un interno contemporaneo cocooning

Lo stile contemporaneo cocooning genera ambienti freschi, ma altamente accoglienti e rilassanti. I colori sono morbidi e neutri, con accenti di calore dati da materiali come legno, rattan o vimini, bamboo e terracotta.
I mobili sono perlopiù bassi, come nell’arredamento giapponese, e non mancano tessuti morbidi di qualità per massimizzare il comfort.

Se vuoi creare questo stile, rattan e bamboo sono perfetti per tavolini, poggiapiedi, lampade e poltroncine, tutti dalle forme semplici, ma accattivanti.

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Credits: 1., 2., 3.

Mobili in rattan e bambù negli interni Svensk Tenn (eclettismo scandinavo)

Gli interni tipici dell’eclettismo scandinavo (te ne parlo anche in questo video su Instagram, in cui ti invito a seguirmi), delineato dallo storico brand Svensk Tenn, fanno ampio uso di bamboo e rattan.

Si tratta di un mood che racchiude eleganza, qualità manifatturiera e classe, ma con un vivido tocco di brio apportato dai pattern botanici di Joseph Frank, dai colori sgargianti e dal mix and match eccezionale di oggetti, fantasie e materiali.
Iconiche sono le sedie 2238 (nella foto qui sotto, a sinistra) con lo schienale in rattan e la 2025 (a destra) con stecche in bambù e sedile in rattan o in tessuto.

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Credits 1., 2.

Insomma, rattan e bambù sono materiali molto versatili dal punto di vista stilistico.
Ora sono stra-curiosa di sapere in un commento qui sotto in quale versione li preferisci tu.