L’interior design francese è facilmente riconoscibile grazie alla sua semplice eleganza mai banale, legata a quel costante equilibrio nel mixare gli stili.
Da sempre lo stile francese cittadino affascina, per quel suo modo unico di mescolare moderno e antico, classico e vintage, ma anche vintage ed industriale con estrema classe. Un mix di eleganza e semplicità che rende lo stile delle case di città francesi unico e inconfondibile.
L’arredamento di questo appartamento nel cuore di Bordeaux, destinato all’ affitto breve, riflette in modo semplice tutto questo e riesce ad incorporare in modo naturale gli elementi vintage e quelli dal sapore industriale.
L’eleganza informale di questo appartamento di 81 mq, ristrutturato, si può riassumere in: pareti bianche, pavimenti in parquet a doghe, dettagli in ferro, giochi di chiaro-scuro grazie al bianco e nero, piccoli tocchi di colore nelle camere da letto, arredamento con molti pezzi di recupero da “marché aux puces” francesi.
I francesi adorano i “mercatini delle pulci”, per cui se vuoi copiare questo stile, non dimenticare di aggiungere qualche arredo di recupero o di modernariato.
L’atmosfera è resa accogliente e rilassante dalle tinte neutre scelte, dagli arredi ed oggetti vintage, dalla decisione voluta di non sovraccaricare gli spazi.
La zona giorno ospita il soggiorno arredato con un semplice divano grigio e due leggere poltroncine in stile anni Cinquanta, come la famosa Tripolina con seduta in pelle, probabilmente acquistate da Maisons du Monde o La Redoute. Sopra il divano una finestra interna, di tipo industriale, illumina il corridoio.
Il camino d’epoca nero è incorniciato da una parte da mensole in nicchia e uno specchio antico, dall’altra da un vecchio tavolo da lavoro, che come una moderna consolle, espone stampe grafiche in bianco e nero.
Non manca un bel tavolo da pranzo in legno massello recuperato. Per il piano, con sverniciatura e carteggiatura, si è arrivati all’essenza naturale delle assi di legno che lo compongono, mentre le gambe e la struttura sono state dipinte di nero. E’ circondato da un insieme armonico di sedie spaiate, che donano carattere e personalità grazie al loro mix and match.
Dal soggiorno si passa in cucina attraverso un luminosissimo disimpegno che affaccia sul cortile. La cucina, disposta in linea dentro una nicchia, ha mobili di legno senza pensili e una struttura in ferro e vetro in stile industriale che scende dal soffitto, come una vecchia cappa. Un frigo a libera installazione, una consolle fai da te e un piccolo tavolo-bancone con sgabelli spaiati, completano l’arredamento.
Nella camera da letto matrimoniale regna la semplicità: il letto privo di testata è rivestito da biancheria bianca, accesa da due cuscini color senape. Ai lati due sgabelli di recupero, fungono da comodino.
Semplici e minimal le due lampade appese al muro, con lampadina nuda. Il camino nero non funzionante aggiunge una nota decorativa di carattere.
Nella seconda semplicissima camera, due letti singoli sempre con biancheria bianca, hanno un plaid di colore blu ontano a riscaldarli.
Lontano dall’atmosfera asettica del settore alberghiero, appartamenti come questi sono sempre più richiesti per le vacanze in città, permettendoti di scoprire a piedi il centro cittadino.
Foto: Gerard Vallet; fonte: Booking (se vuoi affittare l’appartamento cerca “Cheverus” a Bordeaux)
Interessanti e originali soluzioni décor, nell’appartamento madrileno, prima vincolato da un rigido layout. Completamente ristrutturato, è ora più luminoso e presenta numerosi spunti da cui prendere ispirazione.
Oggi visitiamo un appartamento degli anni ‘70 nel centro di Madrid, i cui proprietari si sono trasferiti temporaneamente fuori città. In loro assenza hanno pensato di affittarlo, ma prima ancora di ristrutturarlo. Home Select, l’agenzia spagnola che se ne è presa carico, infatti, si occupa di tutto dalla ristrutturazione all’affitto, alla promozione sul web.
Spesso una ristrutturazione richiede di fare tabula rasa.
Su questo appartamento, nel cuore di Madrid, è stato necessario abbattere tutti i tramezzi, perché non c’era nulla da salvare. La cucina era buia, il soggiorno piccolo, gli impianti obsoleti e in generale la distribuzione interna era assolutamente poco funzionale. A livello estetico tutto in casa era molto anni Settanta, dalla piastrellatura retrò, alla finitura delle pareti e delle porte.
Ora, la cucina, il soggiorno e la sala da pranzo formano un unico spazio pieno di luce, l’appartamento ha molti armadi ed è arricchito da una scenografica vasca da bagno free-standing, che si erge al centro della camera da letto.
Le finiture bianche di pareti e soffitti, sono completate da un parquet a listoni di rovere naturale e sprazzi di colore giallo, blu e rosa pallido, che offrono pennellate mediterranee ricche di personalità.
Nella rinnovata zona giorno open space, sono state lasciate a vista le travi e i pilastri in ferro, che aggiungono una nota autentica e industriale agli ambienti moderni e funzionali, rivelando al contempo la struttura originale della casa.
La cucina è arredata con un’enorme isola di marmo e con una funzionale armadiatura a tutta altezza. La zona pranzo è stata risolta con una panca su misura, che ottimizza lo spazio, un tavolo minimal con gambe in plexiglas e poltroncine di carattere in tessuto giallo. Mentre il soggiorno, dotato di camino incorniciato da due librerie in cartongesso, trova come protagonista un divano di velluto blu e un tavolino creato su misura con tre segmenti di una trave di legno, che si usa in edilizia.
Ma l’idea più particolare, in questa casa, la troviamo in camera da letto, nel mezzo della quale c’è un letto alla francese (come si usa in Spagna) e accanto trova posto una vasca da bagno rivestita in resina.
La vasca da bagno freestanding era una richiesta esplicita dei proprietari, che volevano, però anche una doccia. Tenendo conto dei metri quadrati della casa, della posizione delle finestre, questa è stata la soluzione migliore che i progettisti hanno trovato. Avresti il coraggio di fare una cosa del genere a casa tua?
Foto: M.YELEQ ; fonte: www.micasarevista.com e www.homeselect.com
Arredare una casa con stile e personalità, senza spendere una fortuna, è l’obiettivo di tutti coloro che si trovano alle prese con un progetto di arredo. Farlo con un piccolo budget non sempre sembra possibile. Leggi i nostri consigli.
Sia che si tratti dell’abitazione di proprietà, della casa di vacanza o della casa in affitto non fa differenza: Ikea è una delle prime risorse a cui ci si rivolge se occorre funzionalità con un piccolo budget.
Siamo Anna e Marco, l’architettura e l’interior design è il nostro lavoro e oggi ti diamo alcuni consigli per arredare casa con stile con mobili low-cost IKEA.
Probabilmente Ikea ha monopolizzato il mondo della produzione di mobili per la casa a basso costo (anche se ci sono delle buone alternative), ma ci sta. E’ una buona cosa per quelli di noi, che per un motivo o per l’altro, hanno a disposizione un budget limitato. Chi di noi non ama spendere solo €12 per uno sgabello?
Certo, IKEA il più delle volte, negli amici e conoscenti, suscita una serie di pensieri negativi:
devo passare intere domeniche a scegliere i mobili
devo trasportare le enormi scatole fino a casa
devo montare i mobili con quelle istruzioni incomprensibili
anche il mio vicino e mio cugino hanno lo stesso tavolo
e poi… si vede che è cheep
Anche se tutti questi pensieri possono essere validi, per l’ultimo punto, dobbiamo dire che con le giuste accortezze, anche una casa arredata con mobili low cost Ikea potrebbe dimostrare di avere stile.
Guarda, per esempio, questo appartamento arredato dai designer di Ikea stessa. Ti aiuterà a trovare idee per creare un ambiente funzionale e accogliente, perché di questi tempi, è diventato ancora più importante avere uno spazio confortevole e personale.
Ma ora ecco i nostri migliori consigli per arredare con stile e low budget una casa con mobili Ikea.
1. Scegli una combinazione di colori
Prima di visitare il grande magazzino, oltre alle misure, preparati una moodboard d’ispirazione o almeno parti con una combinazione di colori già in testa. Ad esempio, per creare l’atmosfera tranquilla e senza tempo delle foto di questa casa, non si è andati a caso! E’ stata scelta una palette di soli tre colori principali: bianco, ecru e nero a cui si aggiungono i toni del legno e dei materiali naturali. Una palette di colori neutri, insomma. Insieme ai colori neutri, se vorrai, aggiungi uno o due colori d’accento. Quando arriverai lì, sarà più facile scegliere ed evitare di comprare cose che non si abbinano tra loro e faranno sembrare la tua casa poco armoniosa e anche poco “costosa”.
2. Scegli linee pulite e design senza tempo
Se non vuoi che i tuoi articoli vengano subito riconosciuti come acquisti Ikea, il minimalismo e il design senza tempo devono stare al primo posto quando fai le tue scelte nel capannone svedese. E’ vero che Ikea ha uno stile scandinavo abbastanza minimal, ma per molti pezzi che sforna di anno in anno, ha un tocco molto distintivo e caratteristico. Quindi quando fai le tue scelte lì dentro, cerca qualcosa meno di tendenza, ma che sappia superare la prova del tempo.
Sappiamo tutti che un tavolo da 40 € sembrerà proprio un tavolo da 40 €. Quindi a meno che non puoi proprio farne a meno, non prenderlo. Almeno per i mobili principali, non scegliere i pezzi più popolari e meno costosi. Solo così potrai evitare l’accostamento immediato dell’arredamento della tua casa a quello dello show room svedese.
4. Un po’ di fantasia non guasta
Mettici un po’ di creatività, puoi farlo con semplici progetti di fai-da-te a basso costo, realizzati in un pomeriggio, leggendo i nostri post di Ikea Hacker. Ad esempio, Marco ed io abbiamo comprato due reggi-mensola di metallo PERSHULT e li abbiamo usati per appendere un filo colorato con la lampadina sopra i nostri comodini. Oppure, hai notato, che in questa casa hanno fissato dei tessuti su un telaio di legno, per creare una originale testiera per il letto?
Okay, visto che sei lì, durante il weekend, in giro col carrello ed il metro di carta, ti viene la smania di arredare tutto e subito. Ma non farti prendere dalla fretta, che come sappiamo è cattiva consigliera. Lascia da parte almeno alcune cose, in particolare gli oggetti e i complementi. Regalati del tempo per trovarli con calma nei mercatini, nella soffitta della nonna, in un altro negozio meno popolare o durante un viaggio. Rifletteranno molto di più la tua personalità, di un vaso o una stampa standardizzata acquistata nel colosso svedese.
Ikea ha introdotto da un po’ di tempo diversi articoli realizzati in materiali naturali. Tappeti, poltroncine, cesti o lampade in rattan, iuta e altre fibre naturali, che sono molto di tendenza negli ultimi anni e che aiutano a non far sembrare tutti i tuoi arredi prodotti in serie. Una tendenza comunque che rimane costante. Metti sul pavimento un tappeto di iuta, sistema in soggiorno una poltroncina in rattan, posiziona una pianta in un cesto. E sì, ci sono piante vere all’Ikea, non solo di plastica, e non si devono montare col cacciavite! L’acquisto di piante è sempre un buon investimento per la salubrità dell’aria della tua casa, ma anche per aggiungere un tocco di freschezza, che renderà l’ambiente più accogliente. E poi chi può dire di no ad una Dracaena fragrans ‘compacta’ a soli €2?
Oggi visitiamo questo elegante ed espressivo bilocale con cucina grigia di tonalità scura. È scandinavo quanto basta, funzionale, elegante, con un tocco senza tempo.
Se sei amante delle tinte decise, una cucina grigia scura è una delle caratteristiche principali dell’arredo di questa casa. E’ anche uno dei trend del momento. I colori scuri contemporanei dei mobili mischiano le ante in grigio antracite con maniglie, piano di lavoro e paraspruzzi di colore nero. Questa casa è esposta a sud, quindi la zona giorno gode di una buona illuminazione (tenuto conto che si trova in Svezia).
Se ti piace questo stile, presta attenzione all’illuminazione, in modo da bilanciare le tonalità e i chiari-scuri. Inoltre basta combinare questo colore classico con un parquet moderno per creare un interno elegante che apprezzerai per molto tempo.
Quando si ha a che fare con il colore grigio grafite scuro, tutte le essenze e le sfumature del legno si abbinano alla perfezione.
La camera da letto è piccola, ma attrezzata con un angolo studio. Un capiente armadio è posizionato in ingresso. Anche l’armadio è in grigio grafite come la cucina, così come anche il tavolo da pranzo su cui si stagliano le quattro sedie di colore rosa, per un tocco glamour e di classe.
Il bagno ha piastrelle grigio scuro sul pavimento di formato piccolo e piastrelle chiare sulle pareti, tutte con finitura opaca e forma quadrata, come spesso amano gli svedesi.
L’architettura del palazzo di nuova costruzione si ispira alla storia industriale della zona. Materiali rustici in granito, corten e cemento si mescolano ad elementi di legno. Vicino all’edificio, si trova una vecchia fabbrica che è stata ristrutturata e rivalutata, diventando il luogo perfetto per ospitare atelier di artisti e creativi, ma anche un punto di incontro per i residenti del quartiere.
Se stai pensando a come arredare un monolocale in mansarda, senza rinunciare a vivere in un ambiente confortevole, prendi spunto dalla casa che ti presentiamo oggi.
Con soli 35 m² la casa è completa, moderna e accogliente, perfetta per una o due persone.
Il fatto che sia una mansarda, abbiamo gli svantaggio dovuti ai vincoli dettati dall’altezza, ma anche lati positivi: vista sui tetti, meno vicini, meno rumore dalla strada.
La piccola terrazza ricavata sul tetto, dopo la ristrutturazione e gli abbaini, consentono qui di avere una maggiore luminosità, una visione più ampia e spazi più vivibili grazie alle nuove altezze ricavate. Il terrazzo, sicuramente delizierà il suo proprietario nelle giornate più calde.
Se i monolocali open space non ti convincono, ma desideri comunque non sacrificare la visione ampia degli spazi, anche in un piccolo appartamento, puoi pensare di dividere le zone. La soluzione ideale è quella di realizzare pareti vetrate con porte, per dividere gli ambienti. Come in questo spazio dove la camera da letto rimane un locale a sé, ma rimane visibile, mantenendo la profondità di campo, che non fa temere di vivere in spazi bui e ristretti.
La parete vetrata protegge anche dai rumori provenienti dalle scale e al contempo, permette alla luce naturale di propagarsi, lasciando una sensazione di spaziosità.
L’arredamento è funzionale, moderno e decisamente scandinavo, con un buon numero di mobili contenitori, che negli spazi piccoli, sono sempre molto utili. Tutto ciò che serve è concentrato in pochi metri quadrati.
In camera da letto, nella parte più alta è stato inserito in nicchia un capiente armadio.
In cucina, arredata con soluzioni Ikea, c’è tutto il necessario, compreso un tavolo da pranzo rotondo circondato dal modello di sedie DSW disegnato da Eames.
L’acquisto di un divano richiede tempo e considerazione, dopo tutto è il punto focale non solo del soggiorno, ma dei momenti di socialità all’interno della casa. Per fare la scelta giusta bisogna prediligere uno stile che si adatti al resto dell’arredamento, una dimensione proporzionata allo spazio a disposizione, un colore che sia in linea con il proprio gusto personale e materiali confortevoli che durino nel tempo.
Per questo motivo, se ancora non sei riuscita a scegliere il divano per la tua casa non perdere le speranze, ma segui questi piccoli e semplici consigli.
Nei negozi di arredamento, ma anche sul web puoi trovare la soluzione che fa per te. Sono, infatti, tanti i modelli di divano disponibili online e che si possono acquistare a prezzi più che vantaggiosi. Ma come destreggiarsi tra le varie offerte?
Come scegliere il divano giusto
Il divano non è un semplice pezzo d’arredamento. È un elemento importante della stanza più grande della casa, il soggiorno, e gioca un ruolo centrale nella nostra vita domestica. È un dato di fatto che trascorriamo molte più ore sul divano che seduti al tavolo da pranzo. Sul divano ci rilassiamo con un buon libro o davanti la tv, conversiamo con la famiglia, gustiamo un aperitivo con gli amici e più o meno frequentemente ci capita di addormentarci. Scegliere il divano giusto per il nostro stile di vita è importante quanto scegliere una casa.
Potremmo quasi affermare che comprare un divano è quasi come trovare la casa giusta. La ricerca dell’elemento principale della zona conversazione può essere lunga e tediosa, richiedendo ore davanti a siti web per comparare le caratteristiche dei vari modelli. Prima di acquistare un divano, ci sono, infatti, una serie di fattori da considerare, che vanno dall’estetica alla praticità, vediamoli insieme.
Ecco i consigli da tenere a mente quando cerchi il divano dei tuoi sogni!
Tipologie di divano
La tipologia è una delle caratteristiche più importanti da prendere in considerazione, quando si sceglie un nuovo divano per la propria casa. Possiamo riassumere che i divani tendono a rientrare in cinque categorie di stili principali: Chesterfield, componibile, mid-century, moderno (o contemporaneo) e tradizionale (o classico).
Divano Chesterfield: quasi sempre realizzato in pelle, è un modello classico, elegante e senza tempo che si integra in qualunque contesto. Ha schienale e braccioli arrotolati, entrambi alla stessa altezza ed è caratterizzato dall’uso della tecnica “capitonné” ovvero da una superficie con effetto trapuntato, creata da profondi bottoni.
Divano componibile: una tipologia che richiede spesso ampi living, dove il centro dell’attenzione ricade su questo grande elemento d’arredo. Se posto al centro della stanza può fungere da elemento divisorio tra la zona relax-conversazione e la zona pranzo. Il divano componibile è una scelta versatile, comodo da spostare, sia durante le pulizie che in caso di trasloco. I singoli elementi, per garantirne la stabilità, sono fissati tra loro tramite ganci metallici, nascosti nella struttura. Le combinazioni sono pressoché infinite.
Divano mid-century: caratterizzato da linee pulite, una forma squadrata e affusolata, gambe angolari in legno e braccioli bassi o inesistenti, lo stile proviene o si ispira a quello di design degli anni ‘50. Rappresenta una scelta di carattere per chi ricerca un design senza tempo, con un look vintage.
Divani moderni: pur adattandosi alle mode del momento, hanno quasi sempre cuscini eretti divisi per sezione di seduta, così come i braccioli dritti che sono della stessa profondità del divano. Hanno piedi in metallo oppure nascosti e braccioli che possono essere anche molto evidenti. La loro peculiarità è che si adattano bene a qualsiasi stanza e si inseriscono alla perfezione in ambienti contemporanei, ma anche classici.
Divani tradizionali: disponibili in varie forme e dimensioni, tendono a presentare forme arrotondate, braccioli più bassi dello schienale, piedi in legno. Si ispirano allo stile british e ai classici interni inglesi, come il celebre “Howard”. Sono i divani più selezionati per le case d’epoca e per lo stile classico o vintage.
Come orientarsi in questo mare magnum? Una volta analizzate tutte le tipologie, sicuramente, un metodo per ridurre la quantità di modelli tra cui scegliere è capire effettivamente lo stile di arredamento della tua casa e quanto spazio vuoi dedicare al divano all’interno del tuo soggiorno. Quindi prendere le misure è un buon punto di partenza. Per i colori, se non sei un’esperta del settore, ti consigliamo di evitare colori molto accesi che potrebbero non superare la prova del tempo. Preferisci tonalità neutre sicure, che si adattano a qualsiasi ambiente, stile, trasloco e cambiamento.
Quale tessuto scegliere per il divano
Il tessuto che sceglierai per il tuo divano è importante per garantire la durata nel tempo, ma deve anche adattarsi al tuo stile di vita. La tua è una famiglia numerosa? In casa ci sono bambini, adolescenti o amici a quattro zampe? Per le tue necessità è meglio un divano morbido, comodo e informale oppure un elemento con una funzione di rappresentanza che catturi l’attenzione, ma che viene utilizzato di rado e con molta cura? Quando si hanno bambini o animali domestici, la performance del tessuto è una scelta obbligata e va ricercato un adeguato standard qualitativo, che permetta una certa resistenza e praticità.
Per evitare spiacevoli sorprese, è sempre utile, in fase di acquisto, leggere le norme di lavaggio ed accertarsi quindi se il rivestimento è sfoderabile, se può essere lavato in casa oppure solo in lavanderia.
In generale, le opzioni di tessuti per il divano possono essere le seguenti:
Tessuto artificiale: le stoffe artificiali e sintetiche sono materiali di rivestimento resistenti e adatti ad un utilizzo costante e in genere richiedono poca manutenzione. Sono tante le composizioni di tessuto che si possono trovare sul mercato: poliestere, acrilico, microfibra, Alcantara, ciniglia, similpelle. Tra le varianti si può avere anche un trattamento antimacchia. Non tutti i tessuti artificiali sono uguali: prestare attenzione alla categoria, per assicurarsi un divano con un tessuto adatto alle proprie esigenze.
Cotone, lana o misto lana: sono tessuti abbastanza resistenti, ma difficili da curare. Come tutti i tessuti naturali, è più complicato pulirli rispetto ai tessuti composti da fibre sintetiche.
Lino: la tappezzeria in lino è una scelta estetica di classe. I lini moderni sottoposti a molti lavaggi e di conseguenza ammorbiditi per evitare pieghe costanti, si prestano anche ad una manutenzione meno frequente e ad un look più informale. Tuttavia, non è un tessuto per tutti.
Pelle: difficile da macchiare, è però più semplice da graffiare. Bisogna fare attenzione al tipo, in quanto alcuni pellami più delicati sono molto suscettibili ai graffi. In più, non è la scelta migliore in fatto di comfort, soprattutto nella stagione estiva.
Velluto: è sinonimo di lusso e può essere composto da una varietà di materiali, tra cui la seta, che è liscia, lucida e delicata, e i sintetici, come il poliestere o il rayon, che sono molto resistenti e più accessibili.
L’imbottitura del divano
L’imbottitura di un divano è spesso trascurata a favore della forma e della dimensione, ma è il vero elemento che fa la differenza quando si tratta di sedersi sopra per passare una serata in relax in compagnia di amici o della tua serie TV preferita. Ricorda che quello che c’è all’interno di un divano è importante quanto quello che viene utilizzato all’esterno.
L’imbottitura è quella che determina la comodità del divano. L’ossatura portante è realizzata in legno e poi viene accessoriata con il sistema di molleggio e infine con l’imbottitura, costituita dai cuscini della seduta e dello schienale.
Le tre principali imbottiture per divani sono:
Poliuretano espanso: un materiale elastico, spugnoso ed ecologico, è l’imbottitura più comune dei divani e fornisce un supporto solido, sostenuto e un aspetto strutturato. I divani in poliuretano espanso mantengono la loro forma nel tempo, anche con un uso costante e richiedono pochissima manutenzione. In questo caso occorre prestare attenzione all’indice: una schiuma a densità più elevata manterrà meglio la sua forma originale, in quanto sarà maggiore la sua resistenza alla compressione. In generale, questo materiale perde circa il 15% della sua durezza nei primi sei mesi di utilizzo e per la seduta una buona densità va da 30 a 40.
Fibra: la fibra di poliestere in fiocco conferisce molta morbidezza al divano, lasciando la sensazione di essere avvolti da un abbraccio. Viene realizzata con fili cavi di poliestere artificiali riempiti d’aria che comprimono ed espellono l’aria durante la seduta. In questo modo la fibra dà una sensazione morbida e un aspetto paffuto. Solitamente il poliuretano espanso viene rivestito in fibre per offrire la giusta consistenza, ovvero una morbidezza contenuta adatta a sostenere il peso corporeo.
Piuma: conferisce la tipica sensazione di sprofondamento quando ci si siede sopra. Come la fibra, le piume forniscono un aspetto più morbido e meno strutturato del poliuretano espanso. Tuttavia, quella sensazione di comfort richiede sforzo costante, ovvero i cuscini hanno bisogno di essere regolarmente rimpolpati e girati per mantenere il loro aspetto arrotondato. Le piume da sole possono raggrupparsi, quindi la piuma è spesso mescolata con ovatta sintetica. La vera comodità è data dall’equilibrio tra morbidezza e resistenza al peso, ecco perché non è raro trovare divani con imbottiture miste: l’anima in poliuretano espanso, gli altri due strati in piuma d’oca.
In conclusione, scegliere il divano giusto per il proprio soggiorno può risultare difficile, tuttavia con questi semplici consigli puoi riuscire a identificare nel dettaglio quello che fa al tuo caso.
Le case loft sono desiderate per vari motivi, che vanno dai soffitti alti ai layout spaziosi, ma le caratteristiche che le rendono così amate, pongono anche alcune sfide progettuali. Come, ad esempio, creare la privacy (o almeno un’illusione di essa), garantire il flusso visivo e in generale, arredare la casa in modo che non sembri un desolato magazzino.
Ispirati ai loft statunitensi, questi approcci all’abitare trovano luogo soprattutto in locali industriali, laboratori, magazzini, garage, officine, negozi o uffici, che hanno cambiato le loro destinazioni d’uso, permettendo di avere a disposizione uno spazio arioso e versatile. [fonte foto sopra: bosthlm.se]
[fonte: entrancemakleri.se]
Una soluzione abitativa, nata nelle grandi città, ma ormai sempre più comune. Non è raro trovare, ormai, negozi riconvertiti in piccole case, certamente un po’ triste per i negozi di quartiere, che tendono a sparire.
Il loft è quasi sempre caratterizzato da soffitti alti, perfetti per la realizzazione di un soppalco , una distribuzione “open space” e da materiali semplici, per questo motivo i loft sono adatti a tutte le persone che cercano interni originali ed informali.
Le nostre idee e suggerimenti per arredare un loft ti aiuteranno a rendere accogliente il tuo spazio abitativo di origine industriale, artigianale o commerciale.
[fonte: entrancemakleri.se]
Nascita dei loft: un po’ di storia
Negli anni ‘40 del secolo scorso, a causa dell’aumento dei prezzi dei terreni, le fabbriche e le officine di New York dovettero trasferirsi dal centro città alla periferia. Le aree liberate, prevalentemente a Manhattan, iniziarono ad essere occupate da artisti attratti dai bassi canoni di affitto dei locali, oltre che dalle caratteristiche architettoniche (buona illuminazione, soffitti alti). E’ qui che decisero di allestire mostre e atelier attrezzati, ma anche case-studio.
Negli anni ’50 i loft divennero molto popolari, ricevendo lo status di abitazione ricercata: avvocati e finanzieri di successo iniziarono ad affittare grandi open space, che ormai non erano più alla portata dei giovani artisti.
Tradizionalmente, un loft residenziale è uno spazio (grande o piccolo) a pianta libera. Di norma, infatti, il progetto del loft non prevede la separazione dei locali (esclusi i locali di servizio), delimitando solo le varie zone utilizzando mobili, ma anche pareti mobili o semi-fisse, fino all’uso di materiali contrastanti e altre tecniche di suddivisione in zone.
Essendo locali riconvertiti ad abitazioni, attraverso un cambio di destinazione d’uso, possono presentare caratteristiche derivanti dalla loro storia precedente e quindi: pareti in mattoni (anche dipinte o intonacate grezze) oppure pilastri o pareti in cemento, travi in acciaio o comunque pilastri e travi in evidenza, impianti a vista, ampie vetrate, spesso distribuite su un solo lato dell’ambiente oppure la presenza di lucernai ecc.
[fonte: alexanderwhite.se]
Combinare i colori in un loft
Dal momento che, in un loft, in unico spazio, convivono zone differenti, occorre prima di tutto scegliere una palette di colori omogenea. Lo spazio aperto deve soddisfare l’occhio con un’unica tavolozza di colori, che ne accentua l’unità. Per questo motivo, in linea generale, ma soprattutto se lo spazio è piccolo, ci si attiene ad una palette in gran parte neutra. Ad esempio due cromie neutre, una chiara (la base) e una scura, che crea profondità e contrasto.
Alcuni colori possono già essere presenti, dettati dall’architettura del loft per cui è buona regola partire da quelli: ad esempio una parete di mattoni, un pavimento in resina o un gres grigio o ancora una pavimentazione in listoni di parquet, i serramenti delle finestre neri o grigio alluminio o addirittura in acciaio corten, travi in acciaio o legno ecc. Si tratta spesso di materiali ed elementi architettonici con molto carattere, ecco perché la combinazione di colori viene generalmente, basata su colori tenui e neutri, con pochi tocchi di colori accesi.
[fonte: entrancemakleri.se]
Scegliere il tuo stile per il loft
La scelta dello stile di arredamento è sempre molto importante, ma lo è ancora di più in un open space. Tutto ciò che si trova all’interno dell’ambiente unico, deve abbinarsi al resto ed è quasi sempre visibile da ogni visitatore, con un solo colpo d’occhio.
[fonte: entrancemakleri.se]
Negli ultimi anni, abbiamo visto emergere nell’arredamento l’ Industrial Style, ispirato appunto ai loft anni ‘50-’60. Questo ci ha permesso di arredare le nostre case e i nostri appartamenti come un loft, sognando di vivere in quegli ambienti.
Lo stile prende ispirazione da mobili vintage, ma dalle forme semplici, che nella maggior parte dei casi sembrano usciti da una vecchia fabbrica o da un ufficio anni ‘50.
E’ chiaro che i mobili in questo stile si prestano bene all’arredamento di spazi ex industriali o artigianali e hanno il pregio di abbinarsi in modo facile ad altri stili. Per cui troviamo stile industriale con accenni di stile scandinavo o stile industriale con elementi shabby ecc.
E’ anche uno stile trasversale, che piace un po’ a tutti, appunto per la sua capacità di adattarsi ad altre tendenze dell’arredamento.
Attenzione: Quando parliamo di scegliere uno stile per la tua casa, non intendiamo dire che dovresti limitarti a un solo stile di arredamento. Quella è solo un’etichetta o un nome che si dà ad una particolare tendenza: Industriale, Scandinavo, Boho Chic ecc. Stiamo parlando del fatto che dovresti scoprire cosa ami veramente, in modo da non avere distrazioni da tutte le possibili ispirazioni, che ci sono in questo campo.
Ambienti spaziosi e soffitti alti consentono di apprezzare appieno la bellezza di questo tipo di architettura. Se nel tuo loft ci sono soffitti molto alti, si può ricavare dello spazio in più con un soppalco, soprattutto se la superficie è minima (ricorda: ci vuole un professionista per la stesura della pratica edilizia e ci sono delle normative da rispettare, vedi paragrafo in fondo). Sfruttare lo spazio in altezza con un soppalco è una delle soluzioni più adottate in un loft e lo si può far realizzare in muratura, in legno o in metallo.
[fonte: historiskahem.se]
Non è raro, infatti, in questi luoghi ricchi di grande fascino, realizzare sul soppalco la zona notte isolata rispetto al resto dell’abitazione, oppure la creazione di uno studio o uno spazio relax, ma anche per gli ospiti, arredato con un divano-letto.
[fonte: mohv.se]
Nei mini-loft, in cui ogni centimetro quadrato conta, i letti a soppalco possono fungere da elemento sia caratteristico che salvaspazio. In questo caso non si realizza un vero soppalco, ma si acquista o si fa progettare su misura, un letto sopraelevato, in cui sotto è possibile posizionare il divano, l’angolo studio o la cabina armadio.
[fonte: Ikea]
Questa è una soluzione praticabile, anche dove, per via della normativa, non è possibile realizzare un soppalco. Nei letti a soppalco, quello che fa davvero la differenza, è la scala, che potrà essere anche più comoda e stabile di una comune scala a pioli e magari dotata di contenitori.
[fonte: esny.se]
Trovare la privacy in un open space
In genere, i loft e le case a pianta aperta hanno un soggiorno, una sala da pranzo e una cucina in un unico spazio. In alcune case più piccole, anche la camera da letto fa parte dell’open space. In questo caso, può essere difficile mantenere privato lo spazio della tua camera da letto, senza ridurre la sensazione di apertura di un loft. Per fortuna, è possibile farlo grazie ad alcune soluzioni.
L’opzione più economica è, senza dubbio, quella che prevede l’utilizzo di una o più tende, fissate con binari al soffitto. In questo caso la loro presenza scenica può essere di poco impatto ed elegante, se si scelgono tende di colore neutro e di trama leggera.
[fonte: Ikea]
La più adatta, è quella di far realizzare una o più pareti vetrate, magari accessoriate con tende. Si sposano perfettamente con lo stile industriale del luogo, soprattutto se si estendono fino al soffitto e riprendono materiale e foggia degli infissi esterni. Sono in grado, così, di accentuare ulteriormente la bellezza del loft.
[fonte: entrancemakleri.se]
Se la camera si trovasopra il soppalco, rimane comunque nascosta agli ospiti. Anche in questo caso è possibile aggiungere una scenografica tenda o parete vetrata in stile industriale, per aumentare il livello di riservatezza.
[fonte: bosthlm.se]
Un’altra idea, prevede l’uso di grandi porte scorrevoli anche queste, garantiscono l’intimità necessaria e possono essere aperte quando si desidera più luminosità e una visuale con più profondità di campo. E’ chiaro, che vanno progettate, pensando anche ad una parete o quinta dove è possibile nasconderle quando sono aperte.
Più vicina allo stile francese e provenzale, c’è anche l’idea di usare delle persiane, da chiudere o impacchettare al momento giusto. Esistono poi altri divisori fissi, che permettono comunque un passaggio della luce, come reti metalliche, pannelli traforati, liste di legno o librerie senza schienale.
[fonte: Ikea]
Infine, una divisione più fissa, pur consentendo il flusso d’aria e senza compromettere del tutto l’effetto aperto, può avvenire anche con quinte in muratura o cartongesso o anche armadiature basse.
[fonte: Espace atypiques]
Cucina in un open space
Vivere in una casa a pianta aperta (come quella di un loft) è una scelta molto diffusa. Una soluzione che ha i suoi vantaggi, come una distribuzione più flessibile (adatta alla vita odierna) e una sensazione di ampiezza, anche quando si tratta di piccole metrature. Se sei una persona che ama invitare gli amici, una casa con open space è l’ideale: i tuoi ospiti possono gironzolare in cucina mentre si prepara la cena e tutti possono socializzare liberamente negli spazi collegati.
Tuttavia, i loft e le case a pianta aperta, stile loft, dopo la privacy, pongono una nuova e importante sfida: se diminuiscono le pareti su cui appoggiare i mobili, come è possibile organizzare in modo funzionale la cucina?
[fonte: fantasticfrank.se]
Non si può generalizzare, poiché la distribuzione dei mobili in cucina viene scelta in base alle caratteristiche e dimensioni dell’immobile e alle tecniche di suddivisione utilizzate. Di sicuro, una distribuzione che preveda un’isola o penisola è la preferita per questo tipo di spazi, poiché questi elementi visivamente poco invasivi, creano, comunque, una separazione dal soggiorno.
[fonte: Ikea]
Un’altra sfida messa in campo da questo tipo di distribuzione a pianta aperta è la diffusione degli odori. A questo scopo, occorre prestare molta attenzione in fase progettuale alla scelta della cappa e al suo relativo impianto di aspirazione. In alternativa, come per la camera da letto, si può pensare di isolare la zona della cucina, con una parete vetrata in stile industriale. Una scelta di grande impatto ed eleganza.
[fonte: fantasticfrank.se]
Personalizzare un loft
La prima cosa che le persone pensano riguardo ai loft è che sono spazi “grezzi” e vuoti. Ed è esattamente ciò che sono: spazi ampi e a pianta aperta, dove non ci sono regole e dove le possibilità di decorazione sono infinite! Pertanto, sei assolutamente autorizzata a mescolare i tuoi cimeli di famiglia e i tappeti tradizionali con mobili moderni e Industrial, a rompere gli schemi riutilizzando i vecchi mobili o oggetti in un modo insolito, ad aggiungere pezzi ed elementi che portano calore, dai morbidi cuscini alle piante.
[fonte: Espace atypiques]
Normativa italiana
Se acquisti un locale da riconvertire in loft, assicurati che sia già stato fatto il cambio di destinazione d’uso, diversamente dovrai accollarti tutte le spese per adeguare l’immobile a diventare “residenziale”. Questo in pratica significa, che lo spazio (garage, magazzino, laboratorio ecc.) dovrà avere tutte le caratteristiche che lo rendano abitabile secondo le norme vigenti (ad esempio vespaio areato, servizi igienici, impianti, rapporti aeroilluminanti o standard urbanistici di altezze e dimensioni).
Per quanto riguarda la superficie minima, la questione è facile da constatare, essendo i loft paragonabili ai monolocali. La norma nazionale di riferimento è il dm 5 luglio 1975, di cui l’art. 3 prevede una superficie ≥ 38 mq per monolocale per 2 persone (28 mq per una sola persona).
Invece, per poter costruire un soppalco, le norme cambiano a seconda del Regolamento Edilizio e di Igiene del Comune interessato. In linea generale abbiamo:
superficie soppalcata: non deve essere superiore a 1/3 della superficie del locale, ma può arrivare fino a 1/2 quando le altezze sopra e sotto il soppalco raggiungono i 2,20 m
altezza minima del locale da soppalcare: deve essere di almeno 4,30-4,40 m; le altezze sopra e sotto il soppalco quindi non possono essere inferiori a 2,10 m; è anche possibile creare soppalchi non abitabili (senza permanenza di persone) e utilizzabili come “ripostiglio in quota” o elemento di arredo, in questo caso l’altezza sopra è variabile, quella sotto dipende dalla destinazione del locale (da 2,40 m a 2,70 m minimo)
superficie finestrata: la regola sui rapporti aeroilluminanti è sempre la stessa, ma può variare a seconda del comune, in genere in tutta Italia per le residenze, non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del locale soppalcato
pratica edilizia: la documentazione per costruire il soppalco, redatta da un professionista abilitato, va presentata all’Ufficio Tecnico del Comune, l’inquadramento della categoria di intervento dovrà essere fatta in base alle specifiche condizioni del progetto
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Hai dei dubbi su come scegliere le tonalità di colori degli interni della tua casa? Questo articolo dissolverà alcune perplessità per la sceltadella combinazione di colori perfetta.
Non saremo certo noi a dire che c’è un modo giusto o sbagliato per scegliere i colori per l’arredamento della tua casa, ma se sei qui, pensiamo che ti serva una mano. Se non riesci ad uscire dall’impasse, è tempo di considerare la regola dei colori 60-30-10. Ti guideremo attraverso questa tecnica di interior design, che darà alla tua casa un aspetto armonioso e la capacità di durare più a lungo nel tempo.
Aldilà delle preferenze e dei gusti, colori non abbinati tra loro potrebbero farti sentire poco a tua agio in una casa. Gli occhi percepiscono solo disordine, confusione e stonature di colore. Ecco perché tra i primi consigli che diamo, come architetto ed interior design, per arredare qualsiasi stanza, c’è sempre lo studio delle tonalità cromatiche. Scegliere una palette di colori comune per tutta la casa, aiuta ad armonizzare l’intero arredamento.
Nelle arti visive ci sono alcune regole che ci possono aiutare. La tecnica di interior design 60-30-10 è un metodo collaudato che si basa proprio su alcune di quelle regole ed aiuta ad elaborare una combinazione di colori in armonia per tutta la casa. Non è una metodologia astratta, ma al contrario, trova applicazione in molti casi reali. Spesso i professionisti la utilizzano in modo “inconscio”, avendo un bagaglio culturale ed una base solida di formazione ed esperienza, da cui attingere.
Molto probabilmente, avrai già letto qualcosa in proposito qui sul nostro blog, ma abbiamo deciso di approfondire l’argomento, perchè spesso sembra un concetto più complicato, di quanto non sia in realtà.
Cos’è la La regola dei colori 60-30-10 nell’interior design
La tecnica dei colori 60-30-10 riguarda il modo in cui i colori dovrebbero essere regolati in modo proporzionale, all’interno dell’ambiente, per ottenere un’atmosfera equilibrata e in armonia. Con la regola 60-30-10, anche i non professionisti, possono assicurarsi che i colori siano nelle giuste proporzioni. Se sei in difficoltà, usala e non puoi sbagliare. Ecco come funziona…
Una casa o una stanza sarà in perfetta armonia cromatica se:
Il 60% della presenza cromatica è data dal colore primario
Il 30% della presenza cromatica è data dal colore secondario
Il 10% della presenza cromatica è data dal colore accento
Non è una regola rigida e categorica, nel senso, che non si è obbligati a scegliere solo 3 colori, ma se si definiscono le tonalità principali, sarà più facile trovare sfumature in armonia per ogni singolo ambito.
60%: colore primario
Il colore principale che hai selezionato per i tuoi spazi, dovrebbe rappresentare il 60% del colore all’interno della stanza o, ancora meglio, di tutta la casa.
Questa percentuale è rappresentata dal colore delle pareti, dal soffitto e in alcuni casi dai mobili più grandi come i mobili della cucina o l’armadio in camera o dagli elementi più presenti come ad esempio le tende, se ci sono finestre ampie.
In sostanza, il colore primario dovrebbe fungere da colore dominante nella stanza. Generalmente, sono colori neutri e chiari, che aiutano a creare uno sfondo luminoso nella stanza e ad evidenziare altri colori. La gamma di bianchi, grigi e beige sono i più usati a questo scopo. Tuttavia è possibile trovare anche colori chiari desaturati, come nella foto qui sopra.
30%: colore secondario
Si tratta di un colore secondario, che dovrebbe avere circa la metà della presenza del colore principale.
In una casa o in una stanza, questa nuance può provenire dal pavimento, dai mobili, da un grande tappeto, a volte dalle tende, da un mobile di grandi dimensioni (come il divano o il letto) o da una sola parete. Questi elementi della casa, svolgono un ruolo di supporto per creare un aspetto elegante e in armonia. L’obiettivo è far sì che il colore secondario esalti il colore principale all’interno dell’ambiente, aggiungendo contrasto e profondità.
Qui la gamma di colori è più ampia del precedente, anche se si tende ad usare colori neutri, ma più scuri o colori non accesi. Ad esempio, nero, grigio scuro, marrone in tutte le sue sfumature (soprattutto quello delle essenze del legno), toni pastello o colori desaturati. Non è raro che si scelga di usare due colori secondari, che però hanno un impatto simile (pavimento in legno e divano grigio scuro, ad esempio).
10%: colore accento
Questa percentuale rappresenta, quelli che in gergo chiamiamo i colori d’accento ovvero quegli elementi dell’arredo incaricati di “attirare l’attenzione”.
Nella tua casa, ad esempio, i tuoi accessori, complementi e tessili potranno fornire dettagli di colore. In genere, il 10% è rappresentato da alcuni di questi elementi: cuscini, decorazioni, quadri, plaid, ma potrebbero essere anche un tavolino, una sedia, una poltroncina ecc.
Può essere un tono vivace o tenue, a seconda dell’aspetto che desideri ottenere. Ci sono situazioni in cui un colore accento non è sufficiente, quindi potrebbero essere due colori (5%+5%), ma sappi che è più difficile abbinarli. Un trucco veloce è quello di estrarre i due colori da un elemento a fantasia scelto per arredare, in modo da legarsi al resto: ad esempio, queste tonalità potrebbero essere prese da una fantasia della biancheria (se ci troviamo in camera da letto), di un tappeto kilim o moderno, se parliamo di soggiorno, ma anche da un grande quadro o da un cuscino.
Sono colori che saranno rappresentativi della tua personalità. Normalmente i colori accesi stancano più facilmente degli altri, tuttavia, seguendo questa regola, potremmo cambiarli in futuro con altri colori, in modo piuttosto veloce ed economico, perché dovremmo solo sostituire quei piccoli dettagli.
Come puoi vedere, è una tecnica molto semplice e di facile applicazione. Dobbiamo solo conoscere i colori che vogliamo abbinare o se ci sono già dei colori presenti, che non vogliamo cambiare da cui partire (ad esempio il pavimento, un armadio ecc.).
Ecco altri esempi pratici che mostrano la regola del colore 60-30-10 in uso…
Se ami lo stile country chic, con quel misto di moderno e rustico, oggi ho una bella casa per te. Essendo decorata a festa, ci trasmette anche tutta l’atmosfera natalizia di cui abbiamo bisogno in questo periodo.
La blogger e influencer Rachel Coppens, con i suoi video in francese spiega come ha trasformato alcuni spazi in abitazioni. Tra questi c’è un fienile fuori Lille, in Francia, diventato una splendida casa per la sua famiglia.
Questo ex fienile open space è un bel esempio di moderna abitazione suburbana, con un’atmosfera rustica. Il tipo di costruzione (in Francia, come da noi) che era un tempo ricovero per prodotti e macchinari, è ben diversa dalle abitazioni contadine con locali bassi e piccole aperture, per cui si presta anche a uno stile rustico moderno.
Tuttavia, devi sapere che ristrutturare un fienile comporta diversi lavori e permessi, primo fra tutti un cambio destinazione d’uso da fabbricato rurale ad abitazione. Questo implica che, per rendere abitabile e quindi agibile un edificio come questo nella campagna del territorio nazionale, occorre adeguarne i locali e gli impianti, per fare in modo che vengano rispettate le norme igienico sanitarie e il Regolamento Edilizio locale (superfici minime delle stanze, rapporti areoilluminanti, impianti ecc). Insomma, non è propriamente una passeggiata, ma è il sogno di tutti.
Detto questo, l’ampio spazio abitativo dalla grande altezza, che vediamo oggi, è l’esito felice di uno straordinario intervento di ristrutturazione, con molti interventi fai da te per contenere i costi, almeno è quello che ci spiegano nei video. L’edificio ha mantenuto molte delle caratteristiche originali, tra cui le travi in legno e le pareti in mattoni, che sono state dipinte di bianco.
L’intera casa è decorata su questa palette di colori: bianco, ecrù, nero e senape. I pavimenti e i soffitti sono bianchi, alcune pareti sono ecrù, altre senape e alcune nere. Il pavimento grezzo è stato creato con economiche tavole per casseforme opportunamente fissate, trattate e poi dipinte di bianco.
I mobili della cucina sono bianchi, mentre gli altri mobili sono in gran parte in legno grezzo o naturale. Troviamo pezzi in stile industriale, altri in stile Boho Chic, altri ancora sono rustici e richiamano l’origine del luogo.
Per la rivista “Homes to love”, la casa è stata fotografata con le sue belle decorazioni natalizie. Il bianco è un colore incredibilmente festoso se si sposa con l’oro, l’argento ed elementi naturali. Vicino al camino, un fantastico albero di Natale verde è decorato in splendidi toni di bianco e beige, con un po’ di glitter e lucine ovviamente. Troviamo poi anche qualche stella, piccoli dettagli verdi e candele. Le candele sono romantiche, accoglienti e aggiungono sempre un po’ di magia.
Photo: Julien Fernandez / Amandine et Jules – Chez Rachel a Lille. | Source: Rachel Styliste