8 Giugno 2021 / / Casa Poetica

essere organizzati - Casa Poetica

Cover photo: Frank Zhang on Unsplash

“Cosa vuol dire per te essere organizzati?”
Questa è una delle domande imprescindibili che faccio ogni volta che inizia un mio corso.

Nasce dal mio desiderio di capire cosa si pensi dell’organizzazione, cosa ci si aspetti da un percorso che tocca tanti aspetti pratici, ma anche intimi e delicati e capire anche quanto retaggio culturale fatto di noia e inquadramento tedesco si nasconda dietro la parola riordino.

Le risposte, più o meno, sono sempre le stesse:
“Avere tutto sotto controllo”
“Avere in ordine”
“Non perdere troppo tempo a cercare le cose”
“Sapere dove cercare le cose e trovarle subito”

Da queste risposte si evincono principalmente 2 cose: la prima è che il concetto di organizzazione viene confuso con quello di ordine, la seconda è che l’organizzazione viene percepita come un risparmio di tempo.



Essere organizzati o essere ordinati?

Andiamo per gradi.

Organizzazione e ordine possono essere 2 lati della stessa medaglia, ma non sono la stessa cosa.

L’ordine è un concetto effimero, legato a un aspetto prettamente estetico, che consente che un ambiente appaia perfettamente armonioso, immacolato, senza nulla fuori posto. Non sempre, però, ciò che è ordinato è anche organizzato: troppo spesso l’ordine è fine a se stesso, una velleità d’immagine perfetta che, però, non aiuta nella gestione più immediata e semplice della casa.

Le scatole che si trovano in certi armadi, meticolosamente allineate e coordinate, hanno un impatto visivo pazzesco, ma sai contengono? Vai a colpo sicuro se cerchi qualcosa o devi aprirne almeno 2 e cercare on pazienza, prima di trovarlo?
In cucina è tutto riposto in modo preciso, ma riesci ad accedere con comodità a quello che ti serve?

L’organizzazione ti permette di avere tutto sotto controllo e di facile fruizione; il senso estetico, la bella disposizione possono essere una conseguenza, ma non una certezza.



Il tempo ritrovato

Un altro concetto che emerge dalle risposte che ricevo è che essere organizzati consente di ottimizzare il tempo. Il tempo che sfugge, che non basta mai, che si perde; è un tema caldo che torna spessissimo e che crea davvero disagio e stress.

Non posso che essere d’accordo se penso a quanta dispersione inutile di minuti alla ricerca delle cose disseminate per casa, oppure per arrivare a un obiettivo che non è stato ben pianificato.

Organizzazione sicuramente significa riuscire a dedicare il giusto tempo alle azioni, senza giri a vuoto, perché si è in grado di muoversi con metodo e a colpo sicuro.



Una nuova concezione

Dopo aver ascoltato le risposte delle mie corsiste, lascio un po’ tutte basite con quella che è la mia risposta.

Il mio è un pensiero che lascia sempre u po’ disorientate e necessita di qualche spiegazione.

Per me, essere organizzati significa volersi bene.

Significa mettermi al centro della mia vita e della mia casa.
Significa che ho lasciato andare quello che mi ruba tempo e sorrisi, ma ho tenuto stretto quello sul quale voglio incentrare la mia vita.

Eh????
Voglio dire che il mio tempo è troppo prezioso per occuparlo (sprecarlo?) alla ricerca del maglione che era qui, fino a ieri era qui, sono sicura di averlo visto…

Voglio dire che nella tazzina sbeccata io non bevo, ma che assaporo il mio caffè in quella che più mi piace; non aspetto chissà quale occasione, me la creo.

Voglio dire che i miei spazi sono occupati solo da quello che mi serve, che mi piace e che uso, perché non ho scelto di passare le mie giornate a giocare alla caccia al tesoro, né al salto dell’ostacolo.

Ho fatto decluttering e ho ottimizzato gli spazi, perché è la mia casa a essere al mio servizio, mica io al servizio della casa.

Ho scelto di mettermi al primo posto.
Me lo merito.
Tutti ce lo meritiamo.







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1 Giugno 2021 / / Casa Poetica

Professional Organizer - Casa Poetica

Cover photo: Alex Block on Unsplash

 

C’è una caratteristica che accomuna i clienti di una Professional Organizer: il bisogno di dipanare il bandolo di una matassa troppo ingarbugliato.

Ti spiego una cosa, che è il vero motore che spinge a richiedere l’intervento di una Professional Organizer: non importa quanto sia il caos nella tua casa, ma qual è la percezione che TU hai rispetto alla tua casa e quanto disagio provi a vivere in spazi che non riesci a gestire come vorresti.



Ne hai bisogno?

Hai bisogno di una Professional Organizer se ci hai provato e riprovato ma, alla fine, non hai mai trovato la soluzione adatta alle tue reali esigenze e tutto è tornato -e in poco tempo- alla situazione di partenza.

Hai bisogno di una Professional Organizer se non ti vergogni ad ammettere che non sei in grado di fare da sola, ma hai bisogno di essere aiutata. (Per favore, andiamo oltre il retaggio culturale del “che ci vuole per organizzare casa?!”. Sai che solo il 12% della popolazione nasce naturalmente organizzata? Io sono organizzata ma, ad esempio, non so cucire, la tecnologia è il mio peggior nemico e neppure cucinare mi viene meravigliosamente… e allora?!)

Hai bisogno di una Professional Organizer se hai capito che i benefici che porta un professionista con delle competenze specifiche non si limitano al puro riordino, ma toccano anche sfere ben più ampie e profonde.

Desiderare l’aiuto di un professionista è essere consapevoli di andare incontro a un vero e proprio percorso dentro di te, che porta ad avere una visione più ampia e lucida delle tue priorità.

Hai bisogno di una Professional Organizer se nella tua vita hai deciso di contornarti solo di quello che per te è davvero importante, ma allo stesso tempo se hai paura a lasciare andare o non sai come fare.

 

Lo fai per te.

Il concetto di “avere bisogno” nasce dalla consapevolezza di volere un cambiamento che porterà un miglioramento nella tua vita.

Nessuno dice che cambiare alcune (brutte) abitudini sia semplice, ma è altrettanto vero che essere aiutati da persone competenti rende tutto più leggero. È un po’ come voler imparare una lingua straniera in autonomia oppure andare a lezione da un insegnante madre lingua.

Scegliere di affidarsi a una Professional Organizer significa decider di darti valore , imparare a metterti al centro della tua vita e decidere di affrontarla con una maggiore consapevolezza e leggerezza.

Intendiamoci: una Professional Organizer non è una psicologa, né una life coach, ma una professionista che ti offre tecniche di gestione degli spazi e del tempo, che portano a un miglioramento nell’organizzazione della casa e della vita. Questo è.



Sono una Professional Organizer e posso aiutarti

Spero di aver fatto chiarezza riguardo alcuni dubbi che sorgono intorno al mio lavoro, ma ancora di più spero di averti aiutato a capire se hai bisogno di una Professional Organizer.

In caso, sono qui, pronta ad aiutarti con le mie consulenze o con i miei corsi.









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18 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Metodo 5S per riordinare casa - Casa Poetica

E se prendessi spunto dall’organizzazione aziendale giapponese per migliorare il rapporto coi tuoi spazi domestici?

Il metodo 5S per riordinare casa ti aiuta ad avere un miglioramento continuo nei tuoi gesti.

Andiamo però per gradi, o creerò solo confusione nella tua testa e no, non farei certo una bella figura.



In principio fu la Toyota

La Toyota fu la prima a utilizzare un’organizzazione aziendale definita “snella” (Lean) che permettesse di ridurre gli sprechi (muda) e migliorasse l’efficienza dei processi produttivi.

Questa è la base sulla quale si fonda il metodo.

5S, una S per ogni iniziale delle parole giapponesi che costituiscono i 5 passi del metodo

Seiri: separare

Seiton: sistemare, riordinare

Seiso: spazzare, pulire

Seiketsu: sistematizzare

Shitsuke: sostenere o diffondere



Come utilizzare il metodo 5S per riordinare casa

Trasportiamo questi 5 passaggi dall’organizzazione aziendale a quella domestica, così da creare un sistema funzionale e ben collaudato.

Seiri: separa ciò che è funzionale e utile da quello che crea caos (toh, chi l’avrebbe mei detto… anche qui, anche in aziende leader ogni processo passa dal decluttering 🙂 )

Seiton: riordina, rendi funzionale gli spazi e dai una collocazione definita e accessibile alle cose.

Seiso: mantieni gli spazi puliti e ordinati, in modo che tu possa vivere in un ambiente più armonioso.

Seiketsu: sistematizza, ovvero crea quella routine che ti consente di mantenere l’ordine nel tempo.

Shitzuke: diffondi questo metodo con la tua squadra (famiglia) così da favorire la collaborazione e la visione comune.



L’innovazione del metodo 5S per riordinare casa. O forse no.

Siamo oneste, visto così questo metodo non ha proprio nulla di rivoluzionario, ma sono la semplicità e la chiarezza nei passaggi a renderlo realizzabile, che poi, è quello che conta.

Vedila in questo modo: la confusione (in casa, ma pure nella mente), può essere combattuta solo con la schematicità e la nitidezza.

Troppo spesso sei alla ricerca di soluzioni e ti impantani in risposte macchinose e ben poco fluide.

Mi viene da sorridere perché, inevitabilmente, ho fatto questa associazione: decluttering delle idee –> lascio andare tutte quelle che creano confusione, per concentrarmi su quelle realizzabili.

Del resto, pure Newton diceva

La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.

Il metodo 5S per riordinare casa ti insegna proprio questo: lasciare andare quello che crea caos, riordinare e strutturare una routine che ti consenta a mantenere l’ordine nel tempo.

Un ambiente ben organizzato è più facile da gestire e il beneficio che questo apporta nella tua casa e nella tua vita, anche in termini di risparmio di tempo e denaro, è la molla che ti consente di restare “sul pezzo”.

È più semplice di quello che sembrava…

I miei corsi ti aiutano a prendere dimestichezza con il riordino.









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11 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Fare ordine in casa - Casa Poetica

Cover Photo: Unsplash

Fare ordine in casa sembra diventata la moda del momento: tutti a propinare metodi per farlo bene, senza fatica, in poco tempo.

Ora, ben vengano i consigli che aiutano a ottimizzare sforzi e spazi, però si sta facendo una grande pubblicità al concetto sbagliato. Si sfrutta un bisogno per dare soluzioni a breve termine, comunicando il messaggio che basta l’ultimo modello di gruccia o di contenitore per la dispensa per risolvere ogni problema.



Tutto e subito

Uno dei più grandi problemi che caratterizza le ultime due o tre generazioni è quello di non avere pazienza, andando alla ricerca di soluzioni facili.

Sette chili in sette giorni: dimagrisci mangiando quello che vuoi, comodamente sdraiata sul divano a guardare l’ultima serie su Netflix.

15000 euro al mese: guadagna lavorando un’ora al giorno e diventando leader del settore con due semplici click.

Il problema non sono annunci come questi (che siano discutibili e ben poco etici è evidente), ma che ricevano richieste di informazione e/o vengano presi sul serio. Se non avessero domande, non continuerebbero a promuovere queste assurdità, del resto.



Suddividi il lavoro

Se la tua casa (per tutta una serie di motivi che tu sola sai) per un certo periodo è stata trascurata, per favore, sii realista e accetta il fatto che ci vorrà un po’ di tempo per renderla funzionale e organizzata.

Sempre più di frequente mi viene raccontato la difficoltà che si prova a vivere in una casa troppo piena di oggetti, o confusionaria.

Il caos provoca disagio, ma rendersi conto che il lavoro da fare per risolvere questa situazione è tanto, diventa destabilizzante e demotivante e ci si arrende.

L’errore che si fa è quello di guardare alla totalità del lavoro da fare, mentre la cosa migliore è suddividerlo.

È complicato riordinare in un’unica volta il box pieno di scatoloni, ripiani stipati di cose, attrezzi di tutti i tipi…

È faticoso riordinare in un’unica volta la cabina armadio dove ci sono i capi appesi, quelli nei cassetti e quelli sui ripiani, quelli nelle scatole del cambio stagione, nel comò, nel letto contenitore…

È tantissimo lavoro, da qualsiasi lato lo si guardi.

Fare ordine in casa con criterio, cioè che ti permetta di avere ambienti funzionali  e facili da gestire nel tempo, vuol dire analizzare ciò che hai, fare una selezione accurata grazie al decluttering, studiare una disposizione ottimale degli oggetti.

Questo è e questo non lo puoi fare in breve tempo.



Fare ordine in casa e non sentirsi sopraffatte

Datti tempo.

Crea una tua tabella di marcia costruita sulle tue esigenze, che so, ad esempio, due ore il mercoledì mattina.

Suddividi il lavoro: anziché all’intera cabina armadio, concentrati su due cassetti. Li riordini con tutti i criteri che servono e godi del risultato ottenuto.

Certo, nessuno dice che sarà facile, ma in questo modo ti assicuro che porterai a casa il risultato che hai sempre cercato.



Il vero senso del riordino

Permettimi di dirti una cosa molto importante, anzi, la più importante:

fare ordine in casa è un mezzo attraverso il quale la tua vita migliorare, ma non deve essere lo scopo.

Una casa organizzata ti lascia il tempo e lo spazio per godere della tua vita.

Godere il più possibile ogni momento tua vita, ecco il vero scopo.

Fai in modo che la tua casa parli di te, che sia il luogo che ti rappresenta e nel quale non vedi l’ora di tornare.

Un passo alla volta, con costanza, vedrai che sarà possibile.

(Ma se capisci di avere bisogno di aiuto, sono felice di darti una mano)







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7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Fare decluttering in casa - Casa Poetica

L’eliminazione del superfluo è la parte fondamentale di quel lavoro di riorganizzazione che da tanto desideri fare, eppure hai ancora dei dubbi su come fare decluttering in casa tua.

Eh, sì, perché i dubbi, la paura di eliminar cose che poi magari ti serviranno, il senso di colpa, sono sempre lì che ti impediscono di procedere, lasciandoti sempre ferma allo stesso punto.

Quindi, che fare?

Qualche giorno fa, parlando con una signora che mi muoveva esattamente tutte queste obiezioni, m’è venuto in soccorso il Grillo Parlante. Hai presente la fiaba di Pinocchio? Ecco.



Sapersi fare le domande giuste

A volte si pensa che il ruolo della Professional Organizer sa quello di fare decluttering in casa, ma è un’idea spicciola, generalizzata  sbagliata. Il compito della P.O. è quello di aiutarti a fare scelte consapevoli, di spingerti a ragionare sulle tue abitudini e sulle cose che possiedi, do offrirti una visione diversa, stimolandoti e  facendoti domanti ben precise.

In questa fare della riorganizzazione, prima del riordino vero e proprio, la P.O. ti aiuta a prendere delle decisioni ma, ricordati, non è una cosa che può fare da sola.

TU lo devi fare.

TU devi decidere.



Un alleato che ti guida e ti spiega come fare decluttering in casa

È qui che entra in gioco il Grillo Parlante: si appoggia sulla spalla, guarda quello che fai, ascolta i tuoi pensieri, risponde alle tue domande, ti stuzzica con domande che possono apparire impertinenti, ma che hanno il chiaro intento di aiutarti a fare chiarezza tra i tuoi pensieri e le tue cose.

  • Perché mi dici che questo vestito ti piace tanto, se non lo hai mai messo?
  • Perché mi racconti che quell’abito lo metti, se ha la polvere depositata sulle spalle?
  • Credi che i jeans di 10 anni fa, anche se riuscissi nuovamente a entrarci, rispecchierebbero te, il tuo stile di vita e i tuoi gusti attuali?
  • Le scatole chiuse che giacciono da anni nel box, sei sicura che contengano oggetti di così grande importanza, se non li hai mai aperti in tutto questo tempo?

Sono solo esempi… non così lontani dalla quotidiana analisi che si fa generalmente, però.



Le domande del Grillo Parlante

Quando sentirai che è arrivato il momento di fare decluttering in casa tua con serietà, quando avrai trovato la forza di affrontare gli scheletri nell’armadio, ma pure nella dispensa e nel box, immagina che ci sia un Grillo Parlante che ti sta guardando e guidando.

Ogni volta che hai un dubbio, osserva con attenzione l’oggetto e prova a rispondere con sincerità alle domande che ti pone:

  • Da quanto tempo non lo usi?
  • Ti piace ancora?
  • Lo ricompreresti?
  • Ha un suo spazio e un suo ruolo ben definito?

Sii onesta con te stessa, fai delle scelte coerenti con la tua persona.

Non avere fretta di fare tutto e subito. Ragiona, metabolizza, segui una tabella di marcia che si adatti ai tuoi tempi, ma non fermarti.

Poco, ma con costanza.

Se capisci che affrontare da sola questa cosa è faticoso, sono felice di diventare il tuo Grillo Parlante.

(Però, per favore, senza che io sia costretta a vestirmi di verde!)

Contattami per un intervento a casa tua, o partecipa al mio prossimo corso, basta cliccare sui bottoni rosa per avere tutte le informazioni.









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7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Decluttering e rinascita - Casa Poetica

Che decluttering e rinascita viaggino a braccetto è ormai un concetto sdoganato, talvolta persino ridondante e un po’ abusato.

L’araba fenice che risorge dalle sue ceneri, il bocciolo che ammicca alla primavera, il nuovo che soppianta il vecchio: tutte metafore molto belle e significative, ma di cui, forse, ne abbiamo le tasche piene.

Sicuramente sono immagini evocative, ma perché parlare sempre per esempi, quando la vita di tutti i giorni è ricca di momenti di vera rinascita?

Perché non raccontare quanto un intervento serio e mirato di decluttering aiuti a vivere con nuove consapevolezze?

Oggi voglio raccontarti storie vere, di donne che ho conosciuto e per le quali ho lavorato, voglio parlarti di quale significato profondo ha assunto questo passaggio nella loro vita, quali sentimenti ha smosso e che cambiamenti ha portato.



Decluttering e rinascita: l’inizio del cambiamento

Per Viola (nome di fantasia), ad esempio, decluttering e rinascita sono davvero due parole quasi sovrapponibili, perché solo quando ha deciso di non volere più i “fantasmi” nel suo armadio è finalmente rifiorita.

Il decluttering sancisce un cambiamento, perché ti proietta verso il futuro con un bagaglio leggero, fatto solo di ciò che ti fa stare bene.

Viola voleva dare un taglio al passato, ha deciso che nel suo guardaroba non c’era più spazio per certi abiti che le ricordavano una vita fatta di apparenze che, con una buona dose di coraggio, aveva deciso di cambiare.



Invece, Anna (nome di fantasia) era decisa a riprendere in mano le redini della sua casa che, come lei, aveva risentito di un periodo un po’ buio.

Mi ricordo ancora le sue parole:

Basta, non voglio più vedere cose che mi ricordano momenti brutti e persone negative. Voglio una casa che mi metta allegria e nella quale mi piace stare, ma ho bisogno di una guida e di un sostegno per fare le cose per bene.



Prima regola: volersi bene

Decluttering e rinascita sono direttamente collegate al cambiamento e che il cambiamento nei confronti di una situazione che provoca disagio avviene quando decidi di iniziare a volerti bene.

È una nuova partenza, è un nuovo modo di affrontare la vita e di dare alle cose il giusto valore.

Che sia essere stufa di non trovare mai le cose perché hai troppi oggetti e vuoi capire come fare una selezione sensata e con metodo, sia che la tua vita sia stata stravolta e tu abbia bisogno di ripartire dalle cose che davvero sono importanti per te, il decluttering ti aiuta a mettere a fuoco emozioni, necessità e priorità, non solo nella tua casa.

Anche se è tutto tranne che un processo semplice, pensa che stai gettando le fondamenta del tuo nuovo stile di vita, che mette te al centro di tutto.

Ne parlo anche nel corso che terrò a breve.







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7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Riordinare casa - Casa Poetica

Hai deciso che è arrivato il momento di riordinare casa e hai capito di aver bisogno di un aiuto professionale.

Fino a poco tempo fa sembrava “un’americanata”, il classico servizio per viziati che non hanno voglia di fare. Per fortuna, questo retaggio culturale si sta poco alla volta sgretolando, lasciando trasparire quello che questo servizio è realmente: un insieme di tecniche e metodi strutturati sulle personali esigenze di ciascuno. In questo modo si riescono a valorizzare spazi e cose, si prende consapevolezza di quello che si possiede e si crea un “nuovo” ambiente, più armonico, funzionale e facile da gestire.

È ora di dir(ci) la verità: non è che tutti sono in grado di organizzare e ordinare casa oppure han voglia di farlo e, come per tutte le cose delle quali non si è proprio dei maestri, è giusto chiamare gli esperti.

L’esperto di questa particolare materia si chiama Professional Organizer (P.O.), consulente di organizzazione.

Ok, direi che fin qui, se mi segui già da un po’, non dico nulla di nuovo.

Quello di cui vorrei parlarti oggi è come scegliere la P.O. che fa per te.



Scegliere con chi riordinare casa

Direi di partire dalle basi, come per la ricerca di qualsiasi altro professionista: fare una ricerca su Internet, verificare che ci sia un sito e consultare proposte e offerte di servizi, cercare recensioni, farsi fare un preventivo dettagliato.

Una P.O, però, va ben oltre l’aspetto puramente pratico perché, come mi ha scritto Claudia in una recensione:

“… aprire la propria casa e i suoi segreti è aprire il cuore e con lei si fa con naturalezza!”

Ci avevi mai pensato?

Per questo è importante capire esattamente da quale professionista farti aiutare.

Come nella vita, non tutte le persone sono giuste per te, tantomeno faresti entrare chiunque nella tua casa.



Da chi farsi aiutare per riordinare casa?

Il mio consiglio è molto semplice: da chi senti parla esattamente a te, con un tono di voce che ti smuove qualcosa dentro. Che significa?

Che deve ispirarti estrema fiducia, che quello che dice e come lo dice (sia nello scritto, che nel parlato) ti piace e ti trova in accordo, che trovi i valori che incarna in linea con i tuoi.

Certo, non è facile, ma i modi per scoprire qualcosa in più dei P.O. ci sono: blog, social, recensioni, webinar… Ti accorgerai in quanti modi diversi è trattata la materia.

Sarà più facile decidere con chi riordinare casa perché, oltre alle competenze, avrai scelto la persona da cui vuoi essere guidata.

Questo lavoro, lo ripeterò fino allo sfinimento, si occupa di persone; il decluttering e il riordino sono gli strumenti che vengono utilizzati per migliorare la qualità della vita.

Questo blog, i miei corsi, i miei social sono l’estensione del mio essere e del mio modo di raccontare quello che faccio.

Sai, in tutti questi anni, uno dei complimenti più belli che mi sono stati ripetuti è “sei esattamente come ti immaginavo”.

Se quello di cui parlo e il modo in cui lo faccio ti piacciono, ti ci ritrovi, forse sono proprio la P.O. che stai cercando per riordinare casa tua.



Vuoi conoscermi meglio?

Se vuoi sapere un po’ più di me e di quello che faccio, magari iniziando dall’organizzazione del tuo armadio, puoi iscriverti al mio prossimo corso.

Pigiando il bottone rosa qui sotto, puoi saperne di più.







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7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

organizzare la cucina

Essere una Professional Organizer che parla di organizzare la cucina non significa solo raccontare di come gestire gli spazi o fare declutter di spezie, alimenti scaduti e stoviglie rovinate, ma significa soprattutto educare a nuove buone abitudini.
Bastano pochi ed elementari gesti per riuscire a ottimizzare il tempo e le risorse che ti servono per cucinare.



Menù settimanale

Ritaglia mezz’ora del tuo tempo per decidere cosa mangiare durante la settimana (con l’abitudine poi vedrai che ti servirà meno tempo).

Pensa a cosa piace a te e ai tuoi famigliari, così da accontentare tutti, calcola i pasti da fare in casa e quelli fuori casa (programmare la “schiscetta” è un buon modo per mangiare meglio ed evitare di ricadere nella solita piadina del bar 😉), cerca di bilanciare proteine, carboidrati,  frutta e verdure.

Di default io inserisco, più o meno ogni due settimane, una cena svuota frigo: hai presente quando rimane quel pezzetto solitario di formaggio, l’uovo orfano e la zucchina triste? Ecco, io li metto tutti insieme e non spreco nulla!!

I benefici

– Eviti di sclerare perché ti mancano idee
– Riesci a bilanciare la tua alimentazione, perché a colpo d’occhio vedi quali elementi mancano e quali eccedono
– Fai contento ogni componente della famiglia, pensando a pasti “dedicati” per tutti.



Lista della spesa

Pensa al piatto che vuoi che cucinare e appunta gli ingredienti che ti occorrono; in questo modo la lista della spesa sarà più precisa e meno improvvisata.

Al fianco delle cose che acquisti abitualmente (che so, nel mio caso sono biscotti e mele), saprai esattamente cosa comprare.

I benefici

– Non perdi tempo nelle corsie del supermercato, ma vai a colpo sicuro
– Risparmi perché compri con consapevolezza e senza sprechi
– Hai tutti gli ingredienti al momento giusto!



Cucina seriale

altrimenti detta batch cooking (ma la sensazione è di essere dentro una puntata di Criminal Minds).

Il batch cooking consiste nel preparare più pietanze contemporaneamente, porzionarle e congelarle o metterle in frigorifero. Pensa al ragù, ma anche alla preparazione delle verdure (sbucciarle, pulirle, cucinarle…) o a quei piatti che possono essere preparati in anticipo e cucinati in un secondo momento, come le lasagne.

Si lavora su due fronti, quello della quantità e quello del tempo, perciò è importantissimo valutare quanto spazio hai disposizione dove riporre ciò che prepari e sapersi ritagliare almeno due ore da dedicare solo a cucinare.

I benefici

– Non ti ritrovi ogni giorno a dover preparare qualcosa, ma velocizzi notevolmente la tua cucina quotidiana
– Ogni componente della famiglia può contribuire a preparare un pasto, perché il grosso è già stato fatto
– Hai più tempo per stare fuori dalla cucina 😊



Organizzare la cucina in 3 step

Vista così, non è più semplice?!

I passaggi sono tre: studi il menù, acquisti gli ingredienti e cucini in abbondanza.

La cosa importante è seguirne l’ordine, specie quando si tratta di menù e spesa, perché troppo spesso si tende a invertirlo.

Se organizzare la cucina è un argomento che ti interessa particolarmente e vuoi imparare anche come gestire gli spazi al meglio, iscriviti al mio prossimo corso “Organizza la cucina”







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7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Riordinare l'armadio - Casa Poetica

C’è sempre una grande ansia quando arriva la primavera: si dovrebbe riordinare l’armadio.

Non voglio farmi odiare dicendo che il cambio armadio non lo faccio da anni, però una sistematina è sempre una buona idea: mi permette di tenere sotto controllo i vestiti e gli accessori che possiedo, oltre che una pulizia profonda.

Penserai mica che ti racconto come fare il cambio armadio, vero?!

NO.

Ti parlo, invece, di un aspetto ancora più complicato da gestire del cassetto delle calze: come fare decluttering in maniera consapevole. (L’avresti mai detto?!)

Perché eliminare il superfluo è così importante prima di riordinare l’armadio?

Perché se nel tuo guardaroba tieni solo quello che realmente indossi, avrai più spazio, più tempo e andrai sempre a colpo sicuro quando scegli cosa indossare.



Per riordinare l’armadio serve saper scegliere

Quello che il miglior decluttering insegna, praticamente.

So molto bene che decidere di selezionare i tuoi vestiti non è così facile come lo è con gli accessori della cucina o del bagno, perché la componente emotiva è un aspetto complicato da gestire.

Per questo motivo ho pensato che potrebbe essere carino dare ai tuoi vestiti un ruolo e una collocazione ben precisa.

Io cerco di fornirti le informazioni di cui hai bisogno, tu dovresti rispondere con sincerità 😉



Due squadre avversarie per riordinare l’armadio

Nel tuo armadio convivono due categorie di abiti che rientrano di diritto nelle due squadre.

Squadra 1: gli amanti

Capitanata dal tuo paio di jeans preferito, è composta dai vestiti che indossi spesso, da quelli che ti stanno bene e che ti fanno sentire bene, da quelli che indossi per fare sport o nel tempo libero, da quelli che usi per lavorare.

Squadra 2: gli scheletri

Capitanata da quella gonna che indossavi sempre al liceo, è composta dai vestiti fuori taglia, che non rispecchiano né valorizzano il tuo stile, malmessi-rovinati-scoloriti (è un trio indissolubile), con ancora il cartellino attaccato nonostante siano trascorsi 8 anni dall’acquisto, che giacciono dimenticati e sgualciti in fondo al cassetto.

Non so cosa precisamente ci sia nel tuo armadio, ma sono abbastanza sicura di aver azzeccato buona parte del contenuto.



Scegli a chi dare spazio

Non sarò io a dirti “questo devi tenerlo”, oppure “di questo puoi fare a meno”, perché non è il mio compito.

Posso, però, darti una visione nuova, che ti aiuti a scegliere.

I tuoi vestiti devono essere i tuoi alleati, non i tuoi nemici.

Devono essere quelli che ti valorizzano, che ti fanno sentire a tuo agio.

Devono amare e rispettare te, le tue forme, il tuo stile, la tua personalità.

Gli scheletri meritano di essere scacciati, perché occupano abusivamente lo spazio di quelli che ti amano.

In questa eterna partita tra amanti e scheletri, tra presente e passato, tra l’essere e l’essere stata, non credi sia arrivato il momento di gustare e vivere il momento?

Lascia andare il vecchio e fai spazio al nuovo.

Se hai ancora qualche dubbio, la settimana prossima ti racconterò dei messaggi subliminali che ti inviano i vestiti che non vogliono più stare nel tuo guardaroba.

Se invece pensi di avere bisogno di aiuto per fare decluttering, scopri come posso aiutarti, cliccando sul bottone rosa.







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7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Le case nel mondo - Casa Poetica

Oggi ho deciso di sognare con gli occhi aperti e di scoprire le case nel mondo.

Le case, del resto, sono la mia grande passione e poterne parlare è sempre stimolante. Guardo alle case dal punto di vista emozionale, non da quello architettonico, né da quello dei mq. Per me è importante il concetto di abitare anzi, di buon abitare: avere spazi leggeri, organizzati e funzionali, che favoriscono il benessere personale e famigliare.

E, a proposito di case, un giorno mi imbatto in un post in cui si parla di case giapponesi, senza però snocciolare i soliti luoghi comuni, ma esaltando quegli aspetti che più mi piacciono; un racconto dall’interno, da chi in quelle case ha vissuto.

A scrivere sono Daniele e Luigi, travel blogger a tempo pieno, uomini che amano la cucina, l’imperfezione e parlare tanto. Cioè, in pratica sono me con più peli!!

Dopo quel post, inizio a diventare la loro ombra, seguendo le loro storie e innamorandomi dei posti che raccontano e del loro modo di farlo. Finisce che cominciamo a sentirci (ok, sono sincera, sfodero tutta la mia classe con quel pressing tutto rosa kamikaze di cui sono cintura nera) e nasce quest’idea di parlare di case nel mondo.

Ho chiesto loro di farmi viaggiare, mentre sto seduta sul divano. Se vuoi, puoi accomodarti al mio fianco e leggere con me quello che hanno da raccontare.

Ho già pronte patatine e bibita freschisssssima.

Tra le case nel mondo in cui avete vissuto, quali sono le più organizzate?

Non esistono al mondo case più organizzate di quelle Giapponesi, lo sappiamo, abbiamo un ossessione per il Giappone, ma quando si parla di ordine le case Giapponesi sono in vetta alla classifica.

Ogni oggetto (a volte anche i mobili) hanno un loro posto in un armadio, permettendo di “nascondere” tutto quello che rovina gli ambienti zen, e dando a ogni cosa il loro posto.

Basti pensare che la camera principale nelle case tradizionali giapponesi è la sala/ camera da letto. Una stanza con un morbido e profumato pavimento in bamboo, che prima del tramonto si presenta con un tavolino, delle poltroncine di legno basse e un secondo tavolino dove trovare un kit per il tè, mentre dopo il tramonto viene tutto riposto negli armadi (tavoli e sedie comprese) per far spazio ai futon su cui dormire.

La casa più colorata e giocosa?

Ci sono tantissime case colorate e gioiosissime che abbiamo visto, ma una delle più belle era in Corea del Sud.

Durante il nostro viaggio a Seoul abbiamo deciso di prenotare una casa tradizionale pensando ci saremmo trovati in un ambiente austero e invece era l’opposto.

Il cortile interno era in cristallo, facendo entrare in casa tutti i colori brillanti del giardino. Le camere, piccoline e accoglienti, avevano delle pareti sfumate, ogni camera dai colori diversi. La nostra partiva dal malva, sfumava al bianco per poi diventare giallo lime.

Una gioia per gli occhi.

La casa nel mondo che più vi è rimasta nel cuore?

Ci stiamo provando a cercarne una in particolare, ma non ci riusciamo.

Abbiamo visto tantissimi hotel e case negli ultimi anni, ma stranamente non c’è una casa in particolare che ci è rimasta nel cuore, ma le persone che le gestiscono si, quelle non le dimentichiamo.

Ricordiamo la nonnina giapponese della prima casa tradizionale in cui abbiamo dormito insieme, il ragazzo coreano gentilissimo che ci ha ospitati a Seoul, la famiglia filippina che gestiva un resort di nuova apertura e tanti altri.

Dobbiamo sempre ricordarcelo, una casa può essere la più bella del mondo, ma la cosa che la rende unica è l’anima delle persone che la rendono viva.

Ok, ragazzi, grazie di cuore. Ci avete permesso di fantasticare e avete avvalorato il mio pensiero, il mio credo profondo: la casa è fatta di persone, gesti, emozioni, non di cose.

Daniele e Luigi sono due persone speciali, con la gioia nel cuore e la luce negli occhi (e di solito con qualcosa da mangiare in mano!)

Il bottone rosa qui sotto ti permette di scoprire tanti altri loro viaggi…

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