10 Gennaio 2023 / / Casa Poetica

organizer per cassetti - Casa Poetica

In un universo di organizer per cassetti che si differenziano per misure, materiali, fantasie e modello, scegliere quelli più adatti alle esigenze di ognuno sembra una missione complicata.

A volte si acquistano d’impulso, attratte da fantasie originali e colorate, altre volte è il materiale che detta legge, altre ancora può darsi sia il consiglio di un’influencer che induca a scegliere, ma agli organizer parrebbe proprio sia impossibile rinunciare.

Quindi, quali sono quelli più indicati?

Ma, la vera domanda polemica è: servono davvero gli organizer?



L’inganno degli organizer per cassetti

C’è una cosa che nessuno ti dice: gli organizer per cassetti, ma pure per qualsiasi altro spazio, non sono indispensabili e, soprattutto, non saranno loro a risolvere i problemi con l’ordine in casa.

Sono degli aiuti, una sorta di supporto, ma, se non c’è alla base un metodo chiaro e preciso per organizzare le tue cose, diventano solo l’ennesimo oggetto da gestire.

Il grande inganno è proprio questo: credere che bastino due begli organizer coordinati dove infilare le cose e tutto sarà improvvisamente in ordine.



A cosa servono gli organizer per cassetti

Lo scopo di questi contenitori è quello di raccogliere (e accogliere) categorie di oggetti che sono state preventivamente selezionate e suddivise. Permettono di dividere lo spazio interno di un cassetto, o di un ripiano, così da riuscire a individuare con chiarezza e tempismo quello che occorre.

Esempio pratico sulle t-shirt, che vale anche per la biancheria intima:

  • raggruppa le t-shirt che hai sparse
  • crea delle sottocategorie (manica lunga, manica corta, smanicata…)
  • piega con la dimensione adatta all’organizer (la dimensione  è data dal lato corto)
  • posiziona in verticale nell’organizer

In questo modo, oltre ad avere una visione completa di quello che hai e dello spazio che effettivamente occorre, l’organizer diventa un aiuto nel contenimento fisico delle t-shirt.



Come scegliere gli organizer per cassetti più giusti

Prima di fiondarti su quel set in perfetta palette armocromatica col tuo incarnato, assicurati che i parametri vengano rispettati, o il tuo acquisto si rivelerà una spesa inutile.

  • Prendi bene le misure, soprattutto l’altezza, perché capita di frequente che gli organizer siano più alti del cassetto
  • Considera dimensioni e contenuto: le t-shirt, ad esempio, avranno bisogno di un organizer più grande rispetto agli slip o alle calze
  • Rispetta la capienza: non infilare più t-shirt rispetto a quante ne può realmente contenere, eviterai che i capi si sgualciscano inutilmente


Soluzioni low cost

Puoi risparmiare dei soldi mettendo in atto la sacra arte del riciclo.

Le scatole delle scarpe sono perfette per le t-shirt, quelle delle ciabatte, più strette, sono perfette per calze e intimo; abbi solo l’accortezza di sceglierle un po’ robuste.

Potresti pensare di personalizzarle, rivestendole e/o decorandole.



Si può fare anche senza

Ora che hai più chiaro come scegliere gli organizer per cassetti, ti confesso una cosa: sono utili, ma non indispensabili.

Se sai organizzare per bene gli spazi, suddividendoli con chiarezza e hai una buona manualità a piegare, possono risultare superflui.

Ricorda: sono un aiuto, ma non sono la soluzione.

La soluzione è avere un metodo su misura: posso aiutarti.





Cover Photo by Jaclyn Baxter on Unsplash.





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30 Novembre 2022 / / Casa Poetica

Pranzo di natale - Casa Poetica

Pranzo di Natale? Oh, sì, grazie!!

Sembra sempre che ci sia chissà quanto tempo, eppure è già arrivato il momento di pensare alla sua organizzazione.

Ce lo ricordano i bambini che iniziano a fremere per scrivere la letterina a Babbo Natale, le luminarie che si accendono nelle città e Westwing con le sue ispirazioni sempre originali e d’impatto.

Perché già ora?

Perché organizzare per step ogni aspetto con la giusta calma e dedizione permette di godersi la festa.

Quante volte sei arrivata all’ultimo e poi tutto diventa una corsa stremante a fare, cercare e brigare?

Il pranzo di Natale è condivisione, tempo lento per godere gli affetti, per gustare l’atmosfera, ma ormai sembra solo fonte di stress.

Definisci con calma i due aspetti principali per organizzare questo momento speciale, la tavola e il menù, e vedrai che tutto sarà più semplice.



La tavola di Natale

Siediti e fai il punto della situazione: definisci il numero di invitati – ricordandoti di conteggiare anche eventuali nipoti studenti fuori sede, o la nuova fiamma del cugino – e manda gli inviti. Ricorda di specificare chiaramente di dare conferma della partecipazione entro una data ben precisa. Chiedi anche se ci siano esigenze alimentari particolari. Una comunicazione chiara è strumento fondamentale per una buona organizzazione.

Tavolo e sedie

Stabilito quante persone ci saranno, fai una giusta analisi dello spazio che hai a disposizione, soprattutto se avrai bisogno di allungare il tavolo, o di unire più piani di appoggio. Inoltre, conta se hai sedie sufficienti per tutti e corri ai ripari se così non fosse (prevenire è meglio che mangiare in piedi!)

Tovaglia

Il numero di invitati e la dimensione del tavolo saranno l’unità di misura per la scelta della tovaglia. Hai la tovaglia della misura adatta?

Se la tua tavola di Natale segue le tradizioni che si tramandano da anni, quasi sicuramente avrai la “tovaglia di famiglia”, quelle delle occasioni speciali. Assicurati che sia in ordine e coi relativi tovaglioli.

Se invece ti piace sperimentare mise en place sempre nuove, oppure stai costruendo le tue tradizioni di Natale, puoi sbizzarrirti a scegliere mise en place natalizia perfette per il tuo stile.

Piatti, bicchieri e posate

Il pranzo di Natale è il momento perfetto per sfruttare il “servizio buono” (vicino alle feste sono più buona e non starò a dirti che sarebbe cosa buona e giusta se quel benedetto servizio lo utilizzassi più spesso).

Controlla che sia in buono stato, lucida l’argenteria e assicurati che i bicchieri splendano.

Per una tavola, invece, tutta da inventare, scegli dei servizi di piatti natalizi che trasmettano la tua idea di festa; eleganti, romantici o classici, fai in modo che la tua tavola sia proprio come piace a te.

Decorazioni

Ricordando sempre che a tavola è importante che ci spazio per appoggiare tutte le pietanze e, soprattutto, per riuscire a mangiare comodamente, non tralasciare qualche decorazione.

Piccola o grande, hand-made o di design, le decorazioni regalano carattere e atmosfera alla tavola di Natale, rendendola unica.



Organizzare il menù del pranzo di Natale

Prima di metterti ai fornelli, studia bene il menù, che non vuol dire soltanto riuscire a cucinare l’arrosto in maniera impeccabile.

È fondamentale assicurarsi di rispettare i regimi alimentari di tutti gli invitati, affinché tutti si sentano accolti e per evitare spiacevoli incidenti.

Non è da escludere (a casa mia è proprio ben accetto) che ci sia chi offre il proprio contributo per la preparazione di qualche pietanza, perciò è fondamentale, anche in questo caso, una comunicazione chiara.

Per ogni piatto che decidi di cucinare stila l’elenco degli ingredienti: la tua lista della spesa sarà più precisa.

Piatti “strategici”, come le lasagne, si possono preparare il giorno prima e necessitano solo di essere infornati al momento giusto: un dettaglio di tutto rispetto, che fa risparmiare tempo utile da dedicare alla preparazione di pietanze più elaborate.

Tutto questo fare e brigare è un gioco di strategie e di equilibri se lo si esamina bene ed è molto più semplice se ci si muove d’anticipo e con le idee ben chiare.

Il pranzo di Natale è convivio, festa, gioia, sbrilluccicore; organizzare con il giusto anticipo ogni step ti aiuta a godere ogni momento.





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2 Novembre 2022 / / Casa Poetica

Organizzare l'armadio - Casa Poetica

Si dice che gli abiti raccontino tanto di chi li indossa, ma ti assicuro che  organizzare l’armadio la dice molto più lunga.

L’armadio racchiude un modo di essere e di apparire ma, molto spesso, narra una storia vera e propria, più o meno conosciuta.

Decidere di organizzare l’armadio significa (anche) affrontare questa storia e, ahimé, anche gli scheletri che sovente si cerca di nascondere in fondo all’ultimo cassetto.



Perché organizzare l’armadio

Ogni tanto si decide di dare una bella riordinata al guardaroba, il cambio stagione è una delle occasioni più gettonate, perché i vestiti si sono accumulati, i cassetti si chiudono male e tutto è un gran casino.

Può essere un’azione che ti piace fare, molto più di frequente è una cosa che rimandi il più possibile.

In maniera spicciola si può dire che è un lavoro domestico di routine.

In realtà è molto, molto di più di questo.



Le azioni base per organizzare l’armadio

Bene o male , ormai si conoscono le operazioni da eseguire per avere un guardaroba super wow.

– Grucce adeguate al capo

Più strutturate per i capi spalla, più sottili per camicie e abiti.

Le grucce appese tutte nella stessa direzione.

– Capi suddivisi per categoria

Abiti con abiti, giacche con giacche pantaloni con pantaloni…

In seconda battuta si possono creare delle sotto categorie, in base a come si vogliono posizionare: per sfumatura di colore, per lunghezza, per tipologia di tessuto…

– Capi piegati

Piegare sempre suddividendo per categoria, magari utilizzando la piegatura in verticale, che permette di sfruttare al massimo lo spazio.



Parola d’ordine: decluttering

Tutto quello scritto sopra è molto bello e utile, ma a nulla serve se prima non viene fatto un buon e consapevole (parola azzeccatissima) decluttering.

Lo so che quando dico che bisogna fare una giusta cernita dei vestiti in molte vengono colte da malore, ma è solo attraverso questo procedimento che l’armadio avrà un senso.

Cosa voglio dire?

Analizzare con spirito critico quello che c’è nel guardaroba permettere di mettere a fuoco se stesse, il proprio percorso e strutturarlo con una certa coerenza.

Fare decluttering nell’armadio mette in evidenza gusti ben precisi, quanto venga valorizzato il gusto personale, lo stile di vita, la fisicità e quanto spazio venga lasciato per quello che non si indossa da tempo.

Svuotare completamente l’armadio, suddividere i capi per tipologia e raggrupparli in un unico punto, consente una visione completa di tutto quello che si ha (che a volte è una sorpresa).

Lo stato dei capi racconta quando vengano usati (sono consumati? Hanno ancora il cartellino? Sono ricoperti di polvere? Stanno appesi – e quindi nascosti- sotto altri 3 capi?)

Quali sono i colori, i tessuti, le vestibilità che si indossano più frequentemente?



Organizzare l’armadio in modo coerente

Se presti attenzione a questi elementi e sei onesta con te stessa, otterrai un guardaroba coerente con ogni aspetto del tuo essere. In questo modo sarà molto più semplice organizzare l’armadio con ciò che è realmente importante.

Se vuoi scoprire come fare decluttering  consapevole, c’è il mio corso online.





Se vuoi imparare a organizzare in maniera impeccabile il tuo armadio, partecipa al mio corso.





Cover Photo by Priscilla Du Preez on Unsplash.





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L’articolo Organizzare l’armadio e capire chi sei proviene da Casa Poetica.

28 Settembre 2022 / / Casa Poetica

Deposito -Casa Poetica

Se stai ristrutturando casa e non sai dove collocare temporaneamente mobili e suppellettili, affittare un BoxUp Deposito per il tempo che ti occorre, risolve molti problemi.

Ristrutturare casa, quasi al pari di un trasloco, è un momento della vita complicato e stressante; proprio per questo motivo avere dei punti fermi che permettano di avere tranquillità e sicurezza è molto importante.

Chi ha già vissuto l’esperienza di una ristrutturazione sa quanto questa implichi tempo, pazienza, polvere e, purtroppo, anche spazio che viene a mancare durante i lavori.

Se da una parte cerchi professionisti competenti e qualificati per occuparsi di quello che sarà, dall’altra parte è fondamentale che tutto ciò che fa parte della tua vita, della tua identità, ossia mobili, libri, oggetti ricordo venga preservato e custodito al meglio.



Un deposito per custodire le cose importanti

Il problema di collocare temporaneamente gli oggetti di casa è reale, perché l’ingombro è tanto e mancano gli spazi sufficienti a contenere tutto.

Il tavolo di design che starà nella nuova sala da pranzo richiede spazio, il servizio di piatti di famiglia deve essere protetto, i libri hanno bisogno di un posto asciutto.

Non sono esigenze di poco conto e hanno bisogno di una soluzione immediata, semplice e alla portata di tutti.

Dove sistemare tutte queste cose importanti in uno spazio adeguato e sicuro?

Un BoxUp deposito, con le sue svariate metrature, garantisce ai tuoi oggetti cari un riparo e una custodia ma, cosa di non poco conto, garantisce a te tanta tranquillità.

I tuoi oggetti sono al sicuro, tu puoi dedicarti ad altro.



BoxUp deposito per le esigenze di casa tua

Durante la ristrutturazione quante cose hanno bisogno di una collocazione temporanea?

Hai principalmente bisogno di spazio per i mobili o sono gli scatoloni il tuo problema?

Quindi, quanti mq servono?

I dubbi e le incertezze sono insidiosi in questa fase, ma avere la possibilità di un consulente che sa indirizzarti verso la scelta più idonea alle tue esigenze fa davvero la differenza.

Alle tue esigenze, sì, perché ogni casa, ogni necessità è diversa e BoxUp dà la possibilità di rispondere a tutte, con i suoi box dedicati, di varie metrature e tipologie.



Qualche consiglio utile

  • Prima di pensare a imballare e mettere negli scatoloni i tuoi oggetti, è utile fare quello che viene chiamato decluttering, ossia una cernita di quelle cose che ormai non usi più, non funzionano più, o che non ti piacciono più. Inutile imballare oggetti che non hanno più niente a che fare con te, nella tua casa tutta nuova tieni solo quello che ha importanza!

 

  • Utilizza scatoloni robusti, facendo attenzione che non risultino troppo pesanti da sollevare e ricorda sempre di segnare cosa c’è all’interno. Meglio sempre suddividere per stanza e per categoria (es. libri-cameretta bimbo), così ricollocare gli oggetti nel loro spazio corretto sarà molto più immediato.

 

  • Contrassegna ogni scatolone con un colore che corrisponde alla stanza di riferimento (es: scatolone contrassegnato con colore rosso corrisponde alla cucina). Al momento debito, così, saprai subito quale scatolone andrà nella tal stanza e farai meno fatica a risistemare tutto.

 

  • Ricopri e imballa anche mobili, quadri, lampade: minori rischi, minori pensieri.

 

  • Le operazioni di imballaggio richiedono tempo e perizia: se la tua vita è frenetica o tutto questo ti sembra una montagna da scalare, BoxUp mette a disposizione materiali professionali e può consigliarti i professionisti migliori che ti supportino passo per passo.

 

  • Stiva i tuoi scatoloni ottimizzando al meglio lo spazio, impilandoli con cura e facendo attenzione a lasciare sempre esposta le indicazioni del contenuto.

 

BoxUp deposito , a Sesto San Giovanni (Mi), è il deposito che accoglie i tuoi mobili e i tuoi oggetti per il tempo necessario, garantendoti sicurezza e tutta l’assistenza di cui hai bisogno.

A te non resterà poi che goderti la tua casa ristrutturata 😉



Cover photo by Jesse Ramirez on Unsplash





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L’articolo Un deposito per le tue cose di casa proviene da Casa Poetica.

3 Settembre 2022 / / Casa Poetica

Stile hygge - Casa Poetica

Se dovessi definire la mia casa ideale, non avrei dubbi: sarebbe una casa in stile hygge.

Hygge non è solo uno stile, tantomeno una moda, ma un vero e proprio modo di approcciarsi alla vita e alle cose.



Cos’è lo stile hygge

Hygge è una parola complicata da pronunciare, il concetto lo è ancora di più; diciamo che è semplice viverlo che definirlo.

Nella cultura danese, suo paese d’origine, rappresenta tutto ciò che ha a che fare con quell’atmosfera che riporta all’intimità, al calore, alla sensazione di protezione che abbiamo quando siamo a casa.

La Danimarca è stato decretato uno dei paesi più felici del mondo: dici che lo stile hygge influisca? Io credo proprio di sì.

Il valore di questo modo di vivere è dato dalla semplicità che abbraccia ogni aspetto della vita: quello personale e interpersonale, quello della casa, del tempo libero, dello spirito con cui affrontare la quotidianità.



Lo stile hygge nella vita

Semplicità è già stato detto, ma anche condivisione, ascolto e riflessione compongono l’hyggetudine.

“La hygge è anche una situazione che prevede lunghi e tranquilli momenti di riflessione. Nessuno occupa il centro del palco o domina le conversazioni troppo a lungo. La parità è un elemento importante della hygge – oltre che profondamente radicato nella cultura danese – e si manifesta nel fatto che tutti partecipano ai lavori di casa durante una serata hyggelig” si legge nel libro “Hygge – la via danese alla felicità” di Meik Wiking.

Insomma, lo stile hygge è inclusione.



Anche la casa parla hygge

Anche per quanto riguarda la casa, ovviamente, è predominante il concetto di semplicità.

La casa hygge è formata da materiali naturali come legno e pietra, e da elementi di pelle o di lana.

L’idea alla base è sempre quella riprodurre un ambiente confortevole, nel quale sentirsi sempre in pace.

Questo è quello che più mi piace: pensare alla casa come a un ambiente costruito intorno all’umano, che non punta alla perfezione, ma a far vivere bene chi ci abita.

Il focus è sulle persone, sui momenti e sulle emozioni, non sulle cose.

La casa in stile hygge ha candele (level lys– luci viventi, come vengono chiamate in danese) che creano atmosfera, tappeti sui quali camminare scalzi, ceramiche fatte a mano e piante. Vabbè, ci sarebbe pure profumo di torta di mele e di cioccolata, perché anche la cucina è fatta di sapori semplici e genuini.



Riordino in stile hygge

Per riordinare in perfetto stile hygge questi spazi, bastano davvero pochi tocchi.

C’è sempre da ricordare che i paesi scandinavi sono promotori del less is more, perciò evita ambienti troppo carichi di cose (gira che ti rigira, il decluttering è sempre dietro l’angolo 😊)

Per un perfetto angolino sempre in ordine è sufficiente uno scaffale, che ti permetta di accogliere diversi oggetti, ottimizzando lo spazio sfruttando la verticalità.

Per riordinare in maniera creativa e in perfetto stile hygge puoi pensare a delle ceste di vimini, dove riporre la copertina che usi sul divano, o il set per lavorare a maglia (più hygge di così!); utilissime anche per i giochi dei bimbi, in modo che la cameretta sia in ordine con poche semplici mosse, o per tenere le pantofole da dare ai tuoi ospiti, così che i loro piedi siano sempre comodi e caldi!

Lo stile hygge, del resto è così: funzionale, naturale e che sta bene un po’ ovunque!

Hai voglia di rendere sempre più hygge la tua casa? Ecco altre idee 







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30 Agosto 2022 / / Casa Poetica

Cosa non è decluttering - Casa Poetica

Credo sia arrivato il momento di fare un passo avanti e fare chiarezza anche su cosa non è decluttering.

Si sente parlare di eliminare il superfluo un po’ ovunque, ma ammetto che non sempre mi trovo in accordo con quello che leggo. Penso che a volte ci sia un po’ troppa approssimazione e che molto spesso vengano dati consigli grossolani, al limite del ridicolo.

Voglio provare a fare una cosa: dato che già molte volte ho scritto cosa voglia dire, per me, sbarazzarsi delle cose inutili, oggi voglio parlare di cosa non è decluttering.



Cosa non è decluttering?

 

Una moda

Il fatto che abbia così tanta risonanza fa pensare che fare decluttering sia una tendenza irrinunciabile.

Con tutta franchezza: se vuoi alleggerire casa perché un reel su Instagram è diventato virale, lascia proprio perdere.

Fare Decluttering non è la scoperta del decennio (ti ricordi che già le nostre nonne dicevano “Facciamo un repulisti”?!), ma è un modo di approcciarsi agli oggetti; è scegliere di vivere con leggerezza.



Una corsa contro il tempo

Prendi tutto il tempo di cui hai bisogno, sia a livello pratico, che emotivo.

Rifletti bene sugli oggetti e pensa che una catasta di roba accumulata negli anni non può essere eliminata in due ore.

O meglio, si può: carichi un furgone e butti tutto in discarica, ma è quello che davvero vuoi?!

O ritieni che fare decluttering sia un fatto di scelte consapevoli?!

Con calma, ma senza sosta.

Neppure Roma è stata costruita in un giorno.



Una gara a chi butta di più

Chi stabilisce quanto c’è da eliminare?

Un oggetto? Dieci? Cento?

Tanti quanti te ne senti tu. Punto.

È il processo decisionale che è fondamentale, è l’analisi lucida e obiettiva che fa la differenza. È innescare un circolo virtuoso che ti fa decidere cosa tenere nella tua casa.

Il resto sono solo numeri e i numeri, si sa, sono relativi 😉



Privazione

Niente è più sbagliato che attribuire al decluttering un’accezione negativa, che riporta a un senso di fatica e rinuncia. E neppure che si debba vivere con poche cose, come fossimo tutti asceti.

Il decluttering è scelta, soprattutto. Di tanto o di poco non importa: quello che conta è sapere che non ti privi di qualcosa, ma che dai spazio e risalto a quello che è importante.

Il resto vien da sé.



Una volta sola

Fare una bella cernita di oggetti un’unica volta non è fare decluttering, ma solo fare una bella cernita di oggetti.

Decluttering è un prosieguo di azioni scandite nel tempo, che permette alla tua casa di essere sempre “leggera” e coerente con la tua vita, le tue abitudini e i tuoi gusti.

Tu cambi ed è giusto che la tua casa – e quello che c’è al suo interno – cambi con te.



Un obbligo

Se devo dire cosa non è decluttering, è proprio l’idea che sia un obbligo.

Non è tanto l’immagine che ci sia uno con un frustino che ti impone di svuotare cassetti e di riempire sacchi neri, ma che sia quell’azione che si deve fare per forza per essere felici.

Oh, certo, potrei dirti che il decluttering è la soluzione ai tuoi problemi e che la gioia risiede proprio in quella tecnica, ma non sarei onesta.

Conosco tante persone felici di vivere in case “cariche” e ben poco organizzate e io sono sinceramente felice per loro.

Credo che l’unico obbligo sia essere oneste con te stessa. Ti faccio alcune domande:

  • Vivi bene gli spazi in casa tua?
  • Hai bisogno di alleggerire la casa?
  • Ti senti pronta a farlo con metodo e impegno?

Solo tu puoi saperlo.

Io, al limite, posso aiutarti.





Cover Photo by Mick Haupt on Unsplash.





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23 Agosto 2022 / / Casa Poetica

la casa in ordine - Casa Poetica

Lo so che ci provi ad avere la casa in ordine, ma i tuoi sforzi, a volte, sembrano invani e ti ritrovi in breve tempo punto e a capo.

La cosa è frustrante: fatichi per avere dei risultati e poi questi soddisfano ben poco.

In realtà quello che non si considera è che ci sono dei fattori oggettivi che minano il tuo desiderio di avere sempre la casa in ordine.

Ci sono delle azioni, più o meno consapevoli, che si adottano e che remano contro gli obiettivi prefissati.

Vuoi sapere quali sono?



La casa in ordine ha 5 nemici

 

1: Troppe cose

Mies van der Rohe lo disse in tempi non sospetti: Less is more – meno è meglio.

Meno cose da gestire, da spostare, da pulire, da organizzare equivalgono a spazi più facili da sistemare e da pulire, a più tempo a disposizione.

So di essere un martello quando parlo di decluttering, ma pensaci bene: quanto tempo devi dedicare a quelle cose inutili che hai per casa?

I servizi di piatti o di bicchieri che usi sì e no due volte l’anno vanno comunque spolverati, i giochi che i tuoi figli non guardano più vanno spostati, se vuoi pulire bene, e tutte quelle carte sulla scrivania?!

Insomma, avere la casa in ordine è più facile se devi concentrarti solo sulle cose utili e utilizzate.



2: Assenza di routine

Eh, ma che noia la routine!

Per alcune cose mi trovi d’accordo, ma per altre avere uno schema di lavoro è sinonimo di semplificazione e di linearità.

Avere una routine, se ci pensi, aiuta anche a frammentare tutto quello che c’è da fare, evitando l’effetto colibrì che passa, in maniera inconcludente, da una cosa all’altra.

Pianificazione, che salvezza!

Se rifare il letto e caricare la lavastoviglie sono azioni quotidiane, il bucato, lavare vetri e tende, o fare la spesa sono azioni che possono essere programmate.

Diluisci le tue incombenze nell’arco della settimana (o mensilmente, a seconda) ed eviti il carico di lavoro, così riuscirai a fare tutto e meglio.



3: Non definire gli spazi

Ogni oggetto che c’è in casa dovrebbe avere un posto preciso, così si velocizzano anche le azioni di riordino.

Se concentri i prodotti per il make-upo- ad esempio- in un unico posto, saprai esattamente dove trovare quel rossetto o dove mettere la nuova confezione di dischetti di cotone appena comprata.



4: La pigrizia

In un mondo fantastico, la casa sarebbe autopulente e si riordinerebbe in maniera sistematica.

Siccome a questo non siamo ancora arrivati, non resta che mettere in campo un po’ di disciplina e di innescare buone abitudini.

Come per ogni cosa che ha successo, la dedizione è un elemento fondamentale.

Poco alla volta, ma con costanza, possibilmente iniziando ora.



5: Scarsa collaborazione

Tasto dolente.

Educhiamo tutta la famiglia alla collaborazione.

Cosa significa? Che ognuno dovrebbe farsi carico di determinati compiti, in base alle predisposizioni personali.

C’è bisogno di chiarezza nel definire le cose, sottolineando che una casa, per funzionare, necessita del contributo di tutti.

Dare l’esempio è importante. Basta farsi carico di tutto.

La casa in ordine ha tanti nemici: altri sono chiari, altri sono modi di fare o di pensare che, inconsciamente, ci portiamo dietro e ci paralizzano, impedendoci di trovare una soluzione.

Posso aiutarti: contattami per conoscermi e capire come fare.





Cover Photo by Pickawood on Unsplash.





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31 Maggio 2022 / / Casa Poetica

Casa in ordine - Casa Poetica

Ti ho parlato molto spesso dei benefici che offre una casa in ordine, primi fra tutti semplificazione e leggerezza, ma oggi ne voglio approfondire cinque,  e magari scoprirai alcuni aspetti a cui non avevi pensato.



I benefici più conosciuti di una casa in ordine

Velocità

Avendo stabilito il famoso posto per ogni cosa, tutto sarà più veloce da prendere e da riporre.

Pensa al tempo che una casa in ordine ti fa risparmiare quando trovi immediatamente quello che vuoi indossare, o quando trovi il certificato elettorale al primo colpo, o quando devi addobbare l’albero di Natale e trovi tutte le decorazioni subito.

Ogni cosa è al suo posto e tu non perdi tempo a fare la caccia al tesoro.



Risparmio

Ah, che bello questo beneficio!!

Avere la casa in ordine ti permette di avere tutto sotto controllo: quello che c’è, quello che manca, quello che sta per terminare. Questo si traduce in acquisto consapevole.

Sottolineo una cosa: evviva gli acquisti, evviva lo shopping.

Parlare di risparmio non è una crociata contro le compere o i negozi.

L’ordine, la visione d’insieme chiara e globale ti permettono di acquistare in maniera mirata, evitando gli sprechi.

Acquistare consapevolmente, lo ripeto.



Cura

Una casa in ordine è sinonimo di cura: verso le cose, verso gli spazi, che inevitabilmente si traduce in cura verso te stessa.

Circondarsi di cose a cui presti attenzione, in un ambiente armonioso, può solo migliorare la qualità della vita e delle emozioni.



Quello che non ti aspetti da una casa in ordine

Produttività

Quanto il caos provoca stress, disagio, perdita di tempo?

Tanto.

Un ambiente funzionale, invece, ti consente di svolgere le tue azioni quotidiane con maggiore precisione, restando concentrata.

Che sia preparare la cena o stare alla scrivania, quanto è più facile portare a termine il tuo lavoro se lo spazio intorno a te è libero dal superfluo e ben organizzato?!



Linearità di pensiero e di azione

Questo è il beneficio troppo spesso tralasciato, ma che è probabilmente più importante.

Per fare in modo che la casa sia in ordine, ma che, soprattutto, si mantenga in ordine nel tempo, è fondamentale creare uno schema operativo che impegni pensiero e azione.

È opportuno organizzare gli spazi per associazione di idee e di gesti.

Mi spiego meglio con alcuni esempi: prova a mettere le cinture vicino ai pantaloni, i biscotti a fianco del cacao e delle brioches per la colazione, i dischetti di cotone in corrispondenza dello struccante per gli occhi e del latte detergente.

Saprai dove trovarli, saprai dove riporli. La tua mente associa gli oggetti e le azioni avverranno di conseguenza.

Spero di averti fatto riflettere e di averti dato la carica per iniziare a mettere in ordine la tua casa, con metodo e consapevolezza.

Posso essere al tuo fianco e aiutarti a fare un ottimo lavoro.

Contattami senza impegno.







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10 Maggio 2022 / / Casa Poetica

cambio armadio - Casa Poetica

Hai guardato le previsioni del tempo e non era mai il momento giusto, hai preferito l’aperitivo in compagnia, hai procrastinato veramente da top player, ma ormai basta aspettare: è proprio arrivato il momento di fare il cambio armadio.

Non ti voglio illudere che possa essere divertente, ma voglio darti cinque piccoli consigli per fare bene e rispettare i capi.



Cambio armadio: le regole da seguire

 

1) Decluttering

se non ora, quando?

Se affrontare tutto quello che hai nell’armadio ti sembra una montagna troppo alta da scalare, farlo un po’ per volta può essere la soluzione al tuo problema.

Come fare?

Togli dal guardaroba i capi, suddividili per categoria e poi passali in rassegna: li hai usati? Ti piacciono, ti rappresentano; sono in buono stato? Bene, possono passare alla fase successiva.

In caso contrario, sii onesta con te stessa e ammetti che è arrivato il momento di farli uscire definitivamente dal tuo armadio.

Del resto, perché impiegare tempo, spazio ed energie per qualcosa che neppure il prossimo anno userai?

2) Manutenzione dei capi

Uno degli aspetti fondamentali che, a mio avviso, vanno sottolineati , è che fare il cambio armadio significa avere cura dei propri capi. Non è solo sostituire l’estivo con l’invernale, ma fare in modo che si conservino al meglio in ogni stagione.

Prima di chiudere tutto nelle scatole, assicurati di lavare tutto, controlla che non ci siano piccole o grandi riparazioni da fare. Nel caso delle borse, oltre a pulirle, controlla nelle tasche. sai che sorprese saltan sempre fuori!

Sarà tutto pronto all’uso appena cambierà nuovamente la stagione 😉



3) Contenitori adeguati

Cosa vuol dire contenitori adeguati per riporre le cose?

Significa che prima si misurano gli spazi a disposizione, poi si acquistano scatole e/o contenitori (ti vedo che ti fai prendere dall’entusiasmo e compri tutta la serie di scatole a pois, ma poi a casa ti accorgi che che non ci stanno nell’armadio!)

Riponi le maglie in verticale, così che le vedrai con facilità e sarà semplice prenderle , è un’ottima soluzione anche per ottimizzare lo spazio.

Se ti piace, puoi pensare a dei foglietti o delle palline antitarme (io amo quelle di legno di cedro, a cui applico alcune gocce di olio essenziale)

Capi protetti e profumati, insomma.

4) Grucce corrette

Fare il cambio armadio equivale anche a prendersi cura dei capi che restano appesi, ma non vengono utilizzati nella stagione in corso.

Per fare in modo che non si sformino, specie sulle spalle, è – ancora di più – opportuno usare le grucce adeguate: più sottili per vestiti e camicie, più grosse per completi, giacche e cappotti.  Come puoi ben vedere, quelle di ferro della tintoria non vengono neppure menzionate dato che sono fuorilegge 😉

Assicurati di distendere bene i tessuti, così da evitare spiacevoli pieghe.

Completano il tutto delle custodie (va bene anche il cellophane trasparente della tintoria), che preservano dalla polvere e dalla luce.

5) Etichette mon amour

Per concludere alla grande il cambio armadio, non ti resta che usare delle etichette per ricordarti tutto.

Cos’hai messo in quella scatola? E appeso in questa custodia cosa c’è?



Cosa vuol dire fare il cambio armadio

Il cambio stagione è una tappa più o meno definita nell’arco dell’anno; non dico che sia uno spasso, ma è certamente un ottimo momento per fare il punto della situazione.

Si definiscono gli spazi, si valorizzano le cose, si lascia andare ciò che non fa più per te; si riordinano gli spazi, ma anche le idee.

I pochi e veloci accorgimenti che ti ho dato faranno al differenza tra un cambio armadio approssimativo e uno organizzato.

Se vuoi fare il tuo cambio armadio con me, o vuoi riorganizzare gli spazi di casa tua, contattami senza impegno per sapere come funziona 🙂



Cover photo by Dan Gold on Unsplash





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8 Febbraio 2022 / / Casa Poetica

il metodo just in time -Casa Poetica

Ogni tanto mi piace l’idea di prendere delle tecniche organizzative aziendali e convertirle alla dimensione domestica: oggi ti parlo del metodo just in time.

SantoGoogle definisce questo metodo come l’insieme delle tecniche industriali di derivazione giapponese applicato alla gestione della produzione, delle scorte e della catena di fornitura.

È stato ideato dalla Toyota e, per farla breve, dato che questo è l’ultimo posto al mondo in cui leggere di industria e finanza , è un metodo che permette di minimizzare gli sprechi, andando a operare sulla gestione delle scorte e del magazzino.

Non ho ben capito se questo metodo nasca in azienda, oppure se sia stato scopiazzato dai negozianti delle piccolissime botteghe di strada di Tokyo, che hanno l’esigenza di ridurre al minimo i prodotti in giacenza. Facciamo che non ci formalizziamo troppo sulle origini, ma cerchiamo di prendere spunto.



Come funziona il metodo just in time e come utilizzarlo per la tua casa

Il metodo just in time si basa su cinque princìpi, cinque obiettivi che si impongono le aziende giapponesi per ridurre al massimo gli sprechi e gli spazi.

Questo permette di porre altissima attenzione agli oggetti, al tempo , strizzando pure un po’ l’occhio al minimalismo.

Capisci, quindi, che è possibile utilizzare questo metodo anche a casa tua?!

I cinque obiettivi su cui concentrarsi per arrivare a “impatto zero” sono:

 

1) Guasti

ovvero tenere le cose con cura e fare la dovuta manutenzione.

Avere cura delle cose sembra un gesto caduto in disuso, quasi anacronistico; eppure avere cura permette una durata e una funzionalità maggiore.

Sii onesta; quanto oggetti ci sono a casa tua che necessitano di una buona manutenzione?

Tasche col buco, filtro della lavatrice intasato, piante col terriccio troppo magro…

Prevenire un guasto non è solo un ottimo risparmio in termini di tempo e di soldi, ma, indirettamente, è anche un’analisi che fai sugli oggetti: scegliere di dedicarsi o meno alle cose ti fa capire quanto sia importante per te.

È una specie di selezione naturale che ti fa capire quando è il caso di fare decluttering.

 

2) Carte

ovvero tenere sotto controllo documenti, posta e tutte quelle forme cartacee che si trovano solitamente adagiate su alte pile, sulla scrivania o sul tavolo.

Dedicarsi con frequenza (sarebbe ancora meglio appena varcano la porta di casa) alle carte ti permette di tenere sotto controllo bollette, multe, posta e di eliminare subito tutto ciò che è inutile.

(Lo sai che la carta è il materiale che più prende e fa accumulare polvere?)



3) Ritardo

che non significa puntare la sveglia, ma non procrastinare.

Ti ricordi la famosa regole dei due minuti?

Se ci metti meno di due minuti a fare una cosa, falla subito.

Ecco, il principio è quello.

Fare subito, passare ad altro e non doverci tornare nuovamente.

 

4) Accumuli

Forse parlare di decluttering anche in questo post è davvero ridondante, perché ormai do per assodato che il concetto di avere in casa solo quello che usi e ti piace è stato metabolizzato.

(in questo blog, comunque, trovi tanti post che trattano l’argomento).

 

5) Difetti

Il metodo just in time, rivolgendosi alle realtà aziendali, ha tutti i motivi per portare la produzione a un livello di eccellenza, ma in ambito domestico (e personale) credo occorra stare un passo indietro e ragionare un po’ sulla cosa.



Il metodo just in time a favore del miglioramento

Parlare di perfezione in casa credo non sia solo utopistico, ma addirittura deleterio.

Il perfezionismo è una bestia nera che ti impedisce di andare avanti con le cose e che ti crea insoddisfazione.

Siccome ho quest’animo un po’ da Pollyanna, che cerca sempre il lato positivo delle cose, credo profondamente che l’imperfezione, di cui è pieno il mondo, offre un’enorme possibilità: migliorare.

E come avviene il miglioramento?

Imparando a riconoscere le tue qualità, nutrendole e sfruttandole, ma anche imparando a essere indulgente verso i tuoi difetti e le tue carenze.

Se sviluppi i tuoi talenti potrai compensare le tue mancanze.

Io trovo che il metodo just in time porti con sé tanto buon senso, praticità e quella certa dose di ottimismo che servono per far funzionare la tua casa.

Cosa ne pensi?

 

Il mio lavoro è quello di aiutare ad avere una casa organizzata, se ti serve il mio aiuto, puoi contattarmi per una chiacchierata conoscitiva



Cover photo by Julian Hochgesang on Unsplash





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