Trasformare in studio un angolo della casa è, di questi tempi, a dir poco fondamentale.
Conosciuto anche come telelavoro, lo smart working si è diffuso in maniera così capillare e repentina che, da un giorno all’altro, ci siamo resi conto che il tavolo della cucina, il divano o il mobile toeletta non erano ottimali per lavorare da remoto come se fossimo in presenza.
E questo per non parlare delle mirabolanti invenzioni casalinghe che abbiamo messo in atto: assi da stiro usati come scrivanie, improvvisati supporti per pc ricavati dalle sedie…
Insomma, accantonati fantasiosi progetti fai-da-te, è giunto il momento di ripensare (e finalmente creare) il perfetto angolo studio: un piccolo ufficio domestico che, con l’aiuto di arredi trasformabili, mobili a scomparsa, scrivanie e librerie componibili, consenta di lavorare, studiare, ripassare una presentazione e organizzare meeting virtuali senza varcare l’uscio di casa.
Hai a disposizione un locale in più, una terra di nessuno che è diventata negli anni una palestra, poi un deposito e dopo ancora lo spazio-gioco dei piccoli?
Sfruttalo per allestire un ambiente che sia insieme camera degli ospiti e studio, una stanza multifunzione da utilizzare sia quando lavori da casa che quando inviti amici e parenti lontani.
A metà strada tra un ufficio domestico e una camera extra, questo spazio ibrido potrà, a seconda dell’ampiezza, essere diviso idealmente in due aree funzionali:
un angolo studio vero e proprio
una zona relax dedicata al riposo
Più piccola è la stanza-studio, più intelligenti dovranno essere le soluzioni d’arredo: orientarsi verso mobili multifunzione o richiudibili a parete è la chiave per ottimizzare un ambiente di dimensioni piccole – per non dire piccolissime – sfruttando fino all’ultimo centimetro il pavimento e i muri liberi.
E via libera, dunque, agli arredi che integrano o incorporano letto, libreria e scrittoio, oppure ad originali composizioni che alternano mensole, vani aperti e contenitori chiusi.
Se l’ambiente è piuttosto ampio, invece, nulla vieta di optare per una soluzione dai volumi importanti, che possa occupare una porzione di muro o addirittura un muro intero.
È questo il caso delle composizioni a tutta parete, spesso costituite da elementi con ante abbinati a capienti moduli libreria.
Perfetti per chi desidera sfruttare l’alternanza di vani a giorno, nicchie e scomparti chiusi, sono indicati per archiviare in maniera ordinata documenti, fascicoli, faldoni e, nel caso di attività più creative, materie prime, utensili e accessori.
Angolo studio vero e proprio
Vale un discorso diverso per le zone studio tout court: non stanze-ufficio ma angoli della zona giorno o della zona notte trasformati in postazioni PC.
In mancanza di una stanza pensata ad hoc, è infatti indispensabile individuare lo spazio migliore per allestire un mini ufficio di casa accogliente e funzionale, da utilizzare sia nei momenti di emergenza che in occasione di attività di lunga durata.
Al variare delle esigenze varieranno le soluzioni d’arredo, questo è certo. Ma qualunque sia il bisogno pratico, è bene dare importanza anche alla resa estetica.
La zona ufficio potrà definirsi riuscita se si fonderà alla perfezione nell’ambiente di partenza, sia esso il soggiorno, l’ingresso o la camera da letto.
Monolocale-studio
Opzione preferita (e qualche volta obbligata) di studenti universitari fuori sede, lavoratori pendolari e giovani alle prime esperienze con la vita in solitaria, il monolocale ha tanti pregi ma anche tanti difetti: uno fra tutti, le dimensioni.
Il nome è di per sé evocativo e non lascia spazio alle interpretazioni: mono-locale, ovvero un’abitazione costituita da un solo ambiente condiviso tra zona giorno e zona notte, cucina e angolo studio, appunto.
Data la particolare conformazione, i monolocali costringono più di altre realtà abitative a cercare soluzioni intelligenti e alternative, poco ingombranti e a profondità ridotta, capaci però di rispettare e fare tesoro della combinazione vincente funzionalità + piccoli spazi = mobili salvaspazio.
Tra le idee più amate non mancano i trasformabili: arredi che, incorporando nella stessa struttura scrivania e letto o scrivania e armadio, funzionano come veri mobili 2 in 1.
Se i mobili multifunzione riscuotono un certo successo, non sono da meno gli arredi a scomparsa. Richiudibili e apribili al bisogno, scrivanie girevoli, tavoli a ribalta e scrittoi nascosti consentono di allestire postazioni di lavoro che compaiono – e scompaiono – solo quando se ne ha la necessità.
Il risultato? Più spazio libero in casa, maggiore ordine e l’illusione che gli spazi non siano poi così ristretti.
Soggiorno con angolo studio
Zona studio in soggiorno? Sì, ma solo se in armonia con il mood e il carattere dell’ambiente che lo circonda.
La scelta di allestire un mini ufficio nel living è in linea con le tendenze del momento, che non solo premiano l’effetto mix&match degli stili e delle finiture ma supportano la necessità imperante di suddividere uno stesso ambiente in diverse micro-aree funzionali.
Meno vincolati ai centimetri, gli appartamenti con zona giorno a vista cavalcano l’onda della versatilità per allestire angoli studio originali, simmetrici e destrutturati, anche sospesi se si vuole ottenere un effetto di leggerezza senza uguali.
A questo proposito, i mensoloni a parete usati come scrivanie appese al muro rispecchiano in pieno il trend minimalista del less is more.
Anche per i grandi soggiorni, però, la preferenza va agli arredi a scomparsa: scrivanie con piano scorrevole e tavoli a ribalta diventano gli alleati perfetti per smantellare la zona studio quando l’orario di lavoro è ormai terminato.
Zona studio in cameretta
Quando si dice camera dei ragazzi si dice compiti, e quando si dice compiti… la mente va subito alla scrivania.
Troppo spesso sottovalutato, il piano di lavoro dei più piccoli richiede invece un’attenta analisi dell’ambiente e una progettazione ancora più accurata.
Scegliere tra un modello lineare o angolare, tra una variante laccata o in legno, infatti, non basta più.
Allestire un angolo studio a prova di bambino significa considerare la sua età, le sue esigenze e i comfort per svolgere in serenità le attività scolastiche assegnate.
A questo si aggiunge un quesito piuttosto spinoso: dove realizzare la zona studio in cameretta? O, in altri termini, dove sistemare la scrivania?
La risposta dipende dai metri quadri della camera e dal numero di bambini che condividono la stanza, ovviamente, ma in linea generale è possibile allestire una zona compiti contro il muro o ai piedi del letto, parallela alla parete o direzionata verso centro stanza.
Qualunque sia la soluzione scelta, ciò che conta è che il piano di lavoro sia sempre ben illuminato dalla luce naturale e abbia a disposizione una libreria dove lasciare i libri di scuola o una piccola cassettiera destinata alla cancelleria.
Anche per gli adulti, in primis i giovani adulti, disporre di un angolo studio nella propria stanza è ben più che un optional.
Fedele compagna di lunghi pomeriggi di ripasso, la scrivania diventa l’alleato indispensabile per svolgere la propria attività da remoto, per consultare la posta elettronica o, poeticamente, per annotare sul proprio taccuino gli eventi principali della giornata.
Quella che durante l’infanzia era una postazione per i compiti, infatti, nella camera dei grandi assume connotati maturi, concretizzati esteticamente da finiture calorose ed eleganti, guidate dai toni naturali del legno o dalla delicatezza delle tinte pastello.
Le idee d’arredo spaziano dalle soluzioni più semplici, composte esclusivamente da scrivanie-scrittoi, alle combinazioni complesse, dove entrano in gioco librerie, mensole, cubi e contenitori bassi armoniosamente integrati tra loro.
Con i loro maestosi pannelli decorativi e un funzionale sistema di apertura su binari, questi guardaroba ultra moderni diventano indiscussi protagonisti della zona notte, camerette comprese.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere per scegliere il modello più adatto.
Una delle maggiori preoccupazioni legate alla scelta dell’armadio riguarda le misure del guardaroba.
Ammettiamolo: nessuno vuole ritrovarsi con un armadio troppo piccolo o esageratamente grande che, nell’uno e nell’altro caso, diventa inutilizzabile!
Per evitare di incappare in spiacevoli errori di valutazione, è bene conoscere quali sono le caratteristiche dimensionali degli armadi scorrevoli.
LARGHEZZA
Una precisazione è d’obbligo: anche gli armadi scorrevoli sono componibili. Questo significa che la struttura è composta da elementi (chiamati vani) posizionati in sequenza per garantire una certa modularità.
Rispetto agli armadi battenti, però, la versatilità compositiva offerta dai modelli scorrevoli è minore.
Resta comunque possibile progettare armadi scorrevoli a 2, 3 o 4 ante, persino affiancando moduli di diversa lunghezza, e ottenere composizioni che vanno da 180 cm, 240 cm, 270 cm ai 3 o 4 metri delle grandi armadiature a tutta parete.
ALTEZZA
Anche l’altezza concede qualche variazione sul tema. Ogni collezione propone almeno un paio di varianti per soddisfare un pubblico sempre più vasto e per adattarsi alle esigenze degli spazi abitativi contemporanei.
Armadi scorrevoli alti circa 230 cm, 240 cm o 260 cm possono essere inseriti sia in camere da letto con soffitto di altezza standard – che, in Italia, si attesta sui 270 cm per i locali abitabili – che in ambienti di maggiore respiro (di solito, le case di vecchia costruzione).
PROFONDITÀ
Benché esistano in commercio i cosiddetti modelli slim, di norma la profondità degli armadi scorrevoli si aggira sui 65-66 cm.
Questo valore è determinato dalla tipologia di apertura: nei modelli classici, le ante scorrono l’una sull’altra e la loro sovrapposizione genera un ingombro leggermente maggiore rispetto ad un armadio con ante complanari.
RIDUZIONI SU MISURA
Gli armadi scorrevoli di ultima generazione consentono piccole modifiche e tagli su misura nelle tre dimensioni.
In caso di modifiche importanti, vuoi perché il soffitto è spiovente, vuoi perché il posizionamento suggerisce un cambio di profondità, è bene orientarsi fin dall’inizio su un modello con ante battenti.
Il sistema di apertura a scorrimento
Gli armadi scorrevoli devono il loro nome al sistema che determina l’apertura e la chiusura delle ante.
A differenza dei battenti, dove la rotazione è governata da cerniere che consentono ai pannelli di raggiungere una posizione perpendicolare rispetto alla struttura, la movimentazione delle ante scorrevoli avviene grazie ad appositi binari.
Inseriti in speciali carrelli di scorrimento, i pannelli si muovono a destra o a sinistra all’interno di guide. Il fine corsa è controllato dalla presenza di ammortizzatori che assicurano una chiusura rallentata, dolce e silenziosa.
Le ante scorrevoli
Arriviamo al nocciolo della questione. Le ante sono le vere responsabili del fascino emanato dagli armadi scorrevoli.
Oltre a vantare un meccanismo di apertura salvaspazio, le porte a scorrimento offrono infinite possibilità d’arredo per abbellire o caratterizzare una zona notte moderna o più tradizionale.
I pannelli diventano l’occasione per dare libero sfogo alla fantasia, per osare con abbinamenti di colore e materiali, per creare scenografiche pareti a specchio sfruttando le dimensioni importanti delle ante.
A seconda dei modelli e delle collezioni, gli armadi scorrevoli possono essere personalizzati con
ante lisce
ante laccate
ante in legno
ante materiche
ante decorate con disegni geometrici.
A loro volta, le finiture possono dare vita ad armadi in legno, bianchi o colorati in sfumature neutre o d’accento, anche con accostamenti cromatici bicolori o bi-materia, comprese le stravaganti composizioni ad effetto mosaico.
Il risultato è reso ancor più spettacolare da profili a tutta altezza da utilizzare come maniglie.
Armadi scorrevoli moderni: idee per la camera da letto
In cerca di ispirazione? Lasciati guidare dalle nostre soluzioni d’arredamento: trovi foto e immagini di armadi scorrevoli ambientati in camere padronali e dei ragazzi.
Armadi scorrevoli per la camera matrimoniale
Alzi la mano chi non ha mai visto o trovato, online o su riviste specializzate, foto e immagini di meravigliose camere da letto complete di armadi scorrevoli da sogno…
Un sogno che può diventare realtà, tutto sommato!
Le tendenze moderne privilegiano gli armadi scorrevoli dal design attuale, perfetti per arredare sia camere dallo stile minimal che stanze eleganti ma accoglienti.
Tra i modelli più amati primeggiano i classici armadi scorrevoli bianchi e grigi, che condividono il primato con i modelli in legno di rovere di ispirazione nordica o scandinava.
Non mancano però proposte più fresche e inedite, che osano con colori moda come il tortora o il perla abbinati ad essenze legnose e materiche, o ancora a dettagli decorativi come il cuoio.
Armadi scorrevoli per la cameretta
Armadi con ante scorrevoli e camera dei bambini: un’accoppiata vincente che rende la stanza dei piccoli più simile a quella dei grandi.
I guardaroba scorrevoli riscuotono un discreto successo per la capienza dei vani, grandi abbastanza da contenere il guardaroba di due fratellini o sorelline.
A questo si aggiungono la libertà di personalizzazione delle ante e il design senza tempo che non li etichetta necessariamente come armadi da bambini.
Non a caso, infatti, gli armadi scorrevoli occupano un posto d’elezione anche nella camera di ragazzi e ragazze adolescenti.
Meglio un armadio con ante scorrevoli o a battenti?
Quando si tratta di scegliere tra un armadio scorrevole e uno battente, la scelta migliore è quella più adatta alle proprie esigenze di spazio, funzionalità ed estetica.
Per esempio, i guardaroba scorrevoli sono indicati per camere poco profonde, quelli battenti per gli ambienti di piccole dimensioni.
Lungi dall’essere esaustiva, questa spiegazione porta con sé una serie di questioni pratiche. Prima tra tutte, la posizione: dove si può o si vuole mettere l’armadio?
A seconda della configurazione della camera, il guardaroba può essere sistemato
davanti al letto matrimoniale
vicino alla porta della stanza
dietro alla testiera
su tutta la parete
lungo un muro divisorio
in una nicchia
in una zona guardaroba separata
in un ambiente mansardato
In seguito tocca alla grandezza e alla configurazione delle camera. Una corretta misurazione degli spazi aiuta a non incorrere in fastidiosi problemi pratici, errori di valutazione e proporzioni sbagliate.
Vediamo quali armadi sono consigliati nelle situazioni seguenti.
✔ La camera è un ambiente di grandi dimensioni di forma regolare.
Armadio battente o scorrevole.
Se la stanza non pone particolari problemi di spazio, la scelta può ricadere su entrambi i modelli.
Nel caso in cui si volesse arredare una parete intera, ricorda che gli armadi battenti offrono maggiore flessibilità in larghezza rispetto agli scorrevoli (ovvero, la modularità è meno vincolante).
✔ La camera da letto è lunga e stretta.
Armadio battente.
Non è una scelta obbligata, ma se la stanza si sviluppa in lunghezza potresti optare per un armadio battente con profondità ridotta.
Verifica sempre che ci sia spazio a sufficienza per aprire e chiudere le ante lasciando libera una passerella di passaggio: in altre parole, le ante completamente aperte non dovrebbero toccare il giroletto.
✔ Non c’è molto spazio tra il letto e la parete per l’armadio.
Armadio scorrevole.
Se hai calcolato che tra letto e frontali non c’è la profondità necessaria per l’apertura delle porte battenti, opta per un modello scorrevole.
La scelta è spesso motivata dal sistema di apertura delle ante, che avviene in direzione parallela al muro.
È bene sapere, però, che gli armadi scorrevoli sono di norma più profondi degli omologhi battenti.
Questa differenza è in parte giustificata dal fatto che, per scivolare adeguatamente, una delle ante dovrà scorrere esternamente rispetto alle altre occupando qualche centimetro in più a destra, a sinistra oppure in centro (nel caso di ante dispari).
Accantonate le problematiche di spazio, non resta che pensare a funzionalità ed estetica.
Sei alla ricerca di un armadio moderno o classico? Prevedi un guardaroba condiviso o ad uso esclusivo?
✔ L’armadio deve essere molto capiente e avere grandi vani.
Armadio scorrevole.
Se cerchi una soluzione per sistemare il guardaroba in un unico spazio, gli armadi scorrevoli offrono compartimenti capienti e generosi, da attrezzare con numerosi accessori tra cui l’immancabile cassettiera.
Armadio battente.
Se il guardaroba sarà diviso tra due persone (moglie e marito, sorelle o fratelli), la scelta migliore è quella legata all’usabilità.
Non dimenticare che il sistema a battenti consente di aprire contemporaneamente più ante e di ispezionare più vani nello stesso momento.
Le ante scorrevoli, invece, non consentono questa possibilità a causa della sovrapposizione dei pannelli.
✔ Oltre che pratico e spazioso, l’armadio deve essere bello.
Armadio battente o scorrevole.
I moderni armadi guardaroba si prestano ad innumerevoli personalizzazioni di colore, finiture e materiali per assecondare il carattere delle zone notte contemporanee.
Gli armadi scorrevoli, però, con le loro grandi ante risultano particolarmente scenografici.
Lisce, composte, bicolore o a specchio, le porte diventano esclusivi pannelli decorativi capaci di apportare un tocco di originalità all’intera stanza.
Dopo lo speciale sulle mini case, non potevamo non affrontare una delle più grandi sfide dell’Interior Design: l’arredo del monolocale.
Eh sì, proprio di monolocali si parla, ovvero di quelle realtà abitative che condividono zona giorno e zona notte, dove da un unico ambiente bisogna ricavare soggiorno, cucina, camera e, perché no, persino un angolo studio funzionale.
Vista la particolarità di un simile ambiente domestico, la cui superficie può variare da 60, 50, 45, 40, 36 mq fino a piccolissimi appartamenti che rispettano la superficie minima di 28 metri quadri, non c’è da stupirsi se le domande sulla progettazione degli spazi fioccano numerose.
C’è chi semplicemente si chiede come arredare un monolocale rettangolare, chi invece si interroga su come organizzare lo spazio in cui vivere. E c’è addirittura chi, immaginando di rientrare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, si preoccupa di come rendere accogliente la sua piccola dimora.
La risposta a questi interrogativi è una sola: sfruttare gli spazi con arredi salvaspazio.
Come arredare l’ingresso: valorizzare l’entrata del monolocale
Il Feng Shui, antica disciplina taoista, considera l’ingresso come un vero e proprio spazio vitale, un luogo di passaggio tra il dentro e il fuori dove avvengono i maggiori scambi energetici.
Al di là delle suggestioni geomantiche, l’entrata è e resterà il biglietto da visita del foyer domestico, il primo ambiente che si incontra quando si varca l’uscio e l’ultimo che ci si lascia alle spalle prima di chiudere la porta. E questo è un motivo più che valido per dedicare al suo arredo un’attenzione speciale.
Nel caso dei monolocali, poi, la faccenda si complica: lo spazio per gli arredi è piuttosto limitato e, quando l’ingresso c’è, spesso si affaccia sull’unico ambiente adibito a salotto e stanza da letto.
A quali soluzioni ricorrere?
Ingressi componibili su misura
L’entrata del monolocale dà su una parete vuota? Opta per una soluzione d’arredo modulare studiata per l’ingresso, ma utilizzabile anche in living e open space.
I mobili componibili da ingresso offrono una libertà progettuale immensa, che si traduce nella possibilità di realizzare configurazioni adattabili per forma, dimensione e funzionalità allo spazio libero disponibile.
Un grande muro spoglio diventa l’occasione per progettare un mobile da ingresso moderno e completo di tutto il necessario: guardaroba chiuso con tubo appendiabiti, scarpiera e cassetti. Le soluzioni più originali integrano anche una panchetta con seduta da usare ogni volta che si calzano e si tolgono le scarpe.
Arredare una nicchia è un’ottima soluzione per sfruttare un angolo abbandonato. Bastano 150 cm per organizzare un ingresso sospeso con pannello appendiabiti e specchio, scarpiera a ribalta e vani a giorno – una composizione da entrata così equilibrata da sembrare una parete attrezzata da soggiorno.
Se ad essere limitato è lo spazio in larghezza, occorre ripiegare sull’altezza con composizioni che si sviluppano in verticale. Specchi con guardaroba a giorno, cassetti, portascarpe e ripiani per le borse sono valide alternative ai classici appendiabiti a muro.
Credenze modulari sospese
Mobile per arredare l’ingresso sì… ma non solo. Nei monolocali, dove soggiorno, camera, cucina condividono lo stesso ambiente, la necessità di moltiplicare gli spazi contenitivi diventa un imperativo vitale.
Il disordine è nemico degli ambienti piccoli, che risultano ancora più ristretti se nell’appartamento regna il caos con scarpe abbandonate sul pavimento, borse appoggiate a terra, soprabiti dimenticati sopra il divano.
Mobili chiusi, contenitori sospesi, ante e cassetti diventano gli alleati perfetti per rendere l’ingresso – e il ritorno a casa – accogliente e ospitale.
L’idea è di dissimulare calzature, tracolle e valigette ventiquattrore in composizioni poco profonde e personalizzabili con i giusti accessori: griglie per scarpe, ripiani, cassetti, nicchie. In poche parole, ogni oggetto deve essere sistemato al suo posto, protetto da sguardi indiscreti e dall’invisibile azione della polvere.
L’ingresso non c’è e si entra direttamente in soggiorno? Considera le piccole credenze sospese. Funzionano alla perfezione come contenitori da ingresso anche nei piccoli spazi, soprattutto sulle pareti vicino alla porta. Qui diventano mobiletti svuotatasche e punti di appoggio per borse e sacchetti dello shopping.
Pannelli attaccapanni
Chi dice appendiabiti, dice ingresso, ma non specifica che tipo di appendiabiti. Puntualizzare è d’obbligo nel caso dei monolocali, perché se è vero che bisogna sfruttare al massimo gli spazi, è vero anche il contrario: ogni centimetro risparmiato è un centimetro guadagnato.
E allora via libera alle soluzioni salvaspazio: appendiabiti a muro così sottili da poter essere posizionati dietro la porta, in prossimità della finestra, lungo un ingresso-corridoio oppure in un ambiente stretto, limitando al massimo l’ingombro in profondità.
Partiamo con un grande classico: l’appendiabiti da muro con specchio. Alleato dei piccoli spazi e complemento decorativo fin troppo sottovalutato, è particolarmente apprezzato da chi vive in un monolocale per almeno tre ragioni.
La prima è l’abbinamento specchio e ganci per borse o cappotti, un grande classico che può aiutare ad organizzare tanto l’ingresso quanto gli altri spazi domestici. La seconda è la profondità limitata, che coincide con la sporgenza massima dei ganci metallici. La terza è la dimensione della superficie riflettente, un grande specchio a figura intera davanti al quale sistemarsi cravatta o make up prima di uscire di casa.
Lo stile della casa è minimal e sei un seguace della filosofia less is more? Opta per un grande specchio con grucce integrate, l’estremizzazione della tradizionale specchiera appendiabiti da parete.
Minimal nell’estetica, questa specchiera-appendiabiti lo è ancora di più nel funzionamento. La struttura a libro è pensata per racchiudere al suo interno ometti metallici e ganci a scomparsa. Quando la specchiera è aperta, ciascuno dei pannelli offre punti di appoggio per giacche, borse o sciarpe. Quando la struttura è chiusa, lo specchio esterno mette a disposizione una pratica barra magnetica con calamite su cui attaccare chiavi, corrispondenza, post-it.
Appendiabiti a scomparsa
Uno dei principi sacri per chi si presta ad arredare il monolocale è di nascondere alla vista quanti più accessori possibili. Molto più degli ambienti ampi, gli spazi di dimensioni ridotte necessitano di un certo ordine per non apparire più angusti di quanto non siano.
A partire dall’ingresso, dunque, diventa indispensabile scegliere arredi discreti e insospettabili, poco ingombranti ma estremamente funzionali.
È questo il caso degli appendiabiti da parete a scomparsa, costituiti da gancetti attaccapanni integrati e nascosti all’interno della struttura. Da chiusi, appaiono come decorazioni murali minimaliste, alte e strette.
Una volta premuti e sbloccati i ganci, si trasformano in funzionali appendiabiti verticali per pochette, piccole tracolle, zainetti e capi spalla. Inutile dire che, visto l’ingombro quasi nullo, sono la scelta migliore per allestire un mini angolo guardaroba in appartamenti davvero minuscoli.
Discorso diverso per chi vuole nascondere il guardaroba e non può optare né per un armadio a muro, né per una nicchia chiusa da porte, ancora meno per una grande cabina armadio. Se ci si ritrova a fare i conti con un ingresso aperto, a vista o inesistente, l’unica soluzione è dissimulare l’appendiabiti dietro ad uno specchio.
La zona guardaroba può essere celata alla vista grazie ad una specchiera su piedini, rialzata da terra e fissata al muro. Lo spazio tra la parete e lo specchio è sfruttato fino all’ultimo centimetro con un tubo appendiabiti trasversale, una mensola alta e un ripiano basso a disposizione per borse e zaini.
Ganci da muro per cappotti e borse
Appendiabiti a piantana? Non fanno al caso tuo. Rastrelliere attaccapanni? Troppo poco originali. Ganci appendi cappotto? Bingo!
Valorizza una parete vuota organizzando una zona appenderia fuori dal comune, magari destrutturata, purché proporzionata per ampiezza e configurazione alle dimensioni del muro spoglio. Puoi farlo utilizzando un attaccapanni a rastrelliera, oppure optando per dei ganci attaccapanni singoli, da posizionare in gran numero dove e come preferisci.
Tra i modelli più amati primeggiano i pomelli appendiabiti, ganci da parete a forma di pallina da utilizzare singolarmente o in composizioni simmetriche e asimmetriche.
Pomoli grigi, neri, bianchi, rossi, gialli e arancioni sono perfetti per riportare in auge un angolo dimenticato, rinfrescare l’ambiente con un tocco di ironia o, più concretamente, per lasciare bene in vista le chiavi del box, il cappello o un ombrello da borsetta.
Ti piace l’idea di un attaccapanni colorato ma devi sfruttare un angolo? Non abbandonare la tua idea d’arredo, ma orientala verso un appendiabiti da parete angolare.
Con la sua particolare forma ad X, questo appendiabiti murale offre soluzioni davvero versatili e permette di utilizzare tutti quegli spazi che si ritengono inutilizzabili – una tra tutti, la giunzione tra due pareti adiacenti.
Se invece l’ambiente ha un’impronta eclettica, è abitato da ragazzi giovani o deve essere svecchiato, è sempre valida l’idea di giocare con colori pop, abbinamenti di materiali e forme particolari.
Noi abbiamo un debole per i gancetti a forma di animale, per esempio. Al di là della loro silhouette inedita, questi ganci a testa di elefante assolvono appieno alla loro funzione di appendiabiti da parete per ingressi, piccole porzioni di muro e mini disimpegni.
Mobile da ingresso multifunzione
Sembra impossibile, ma un ingresso ben progettato può trasformarsi sia in una cabina armadio per scarpe che in una… zona stireria! Se la conformazione del monolocale lo permette, una parete vuota può essere riservata all’installazione di un armadio da ingresso multifunzione.
Quello che all’apparenza sembra un armadio poco profondo si mostra, una volta aperto, come un mobile multifunzione super capiente. Le dimensioni importanti – di gran lunga maggiori rispetto ai classici arredi salvaspazio – sono tuttavia giustificate dall’organizzazione interna del mobile stesso.
Una delle configurazioni più amate prevede che un modulo funzioni come scarpiera (per tante, tantissime scarpe); un modulo funga da pannello attaccapanni; un modulo sia attrezzato con un’asse da stiro ribaltabile e con ripiani su cui sistemare biancheria e prodotti per la casa.
Zona giorno: organizzare lo spazio con i mobili trasformabilii
Vivere in un monolocale significa dover fare i conti con un ambiente unico, in cui non esiste una corrispondenza tra locali e aree funzionali, dove non ci sono pareti divisorie che separano camera da letto e salotto, dove l’organizzazione degli spazi coincide con la necessità di potersi spostare senza intralci da un angolo all’altro dell’abitazione.
La difficoltà di non individuare nettamente zona giorno e zona notte è superata dagli arredi trasformabili, una speciale categoria di mobili pensati e realizzati proprio per rendere più facile la quotidianità di chi abita in appartamenti piccoli – per non dire mini.
Tra gli ambienti extra small sono annoverati anche i monolocali, che tra consolle allungabili, tavoli ribaltabili e assi da stiro incorporate ricorrono a numerose idee salvaspazio per rendere l’ambiente caloroso e funzionale.
Consolle trasformabile in tavolo da pranzo
Il monolocale è piccolo e non hai bisogno di un tavolo grande. Però, a Natale, ti capita di ospitare genitori, suocera, zii e gli amici storici. Come fare?
La soluzione migliore è orientarsi verso una consolle allungabile che si trasforma in tavolo da pranzo solo quando la necessità lo richiede. Con un sistema di 3 o 4 allunghe incorporate, il top della consolle può raggiungere i 200 cm di lunghezza e ospitare fino a 8 persone.
Quando la consolle viene richiusa, le prolunghe vengono nascoste all’interno della struttura per non occupare inutilmente spazio prezioso e restituire, ancora una volta, una sensazione di ordine e pulizia.
Mobile con asse da stiro a scomparsa
Se in casa manca lo spazio per un tavolo fisso, è probabile che non ce ne sia nemmeno per aprire, movimentare e utilizzare un’asse da stiro tradizionale (che, a seconda dei modelli, può arrivare a misurare anche 120 cm di lunghezza).
La rivoluzione è portata avanti da un discreto mobiletto multifunzione, una sorta di scaffale semi-chiuso che, in meno di 20 cm di profondità, nasconde un pratico ripiano con asse da stiro incorporata nella struttura.
Sono sufficienti pochi secondi per passare da una consolle da parete slim ad un mobile stiro salvaspazio personalizzabile con numerosi accessori: barra LED luminosa, vaschette portaoggetti, bicchieri porta utensili.
Tavolo da pranzo richiudibile a parete
I tavoli per monolocali esistono, non c’è dubbio. Di solito sono tavoli dalle dimensioni contenute, perlopiù quadrati, capaci di ospitare al massimo 4 commensali. Ma anche il tavolo più piccolo occupa spazio…
Il tavolo ribaltabile a muro offre una soluzione davvero geniale per quegli ambienti condivisi tra cucina, soggiorno e sala da pranzo.
Da chiuso, assume le sembianze di una consolle da parete sottile e poco ingombrante; da aperto, assolve perfettamente alla sua funzione di tavolo da pranzo salvaspazio. L’apertura a libro, facile e veloce, consente di raddoppiare la lunghezza del piano senza l’utilizzo di allunghe né prolunghe.
Da soggiorno a camera con i letti a scomparsa
Separare soggiorno e camera da letto è una delle maggiori preoccupazioni di chi abita in un monolocale. Le idee per dividere gli spazi non mancano: si possono erigere pareti-vetrate, posizionare strategiche librerie-separa ambienti, schermare con le piante, fissare tende e tendaggi, differenziare le aree funzionali con i colori,… Insomma, ogni proposta può essere vincente nella misura in cui consente di separare senza opere murarie, pareti con vetrocemento, muri in cartongesso o porte divisorie.
Nella pratica, però, alcuni soluzioni si rivelano meno adatte di altre – vuoi perché non c’è un vero risparmio di spazio, vuoi perché si impedisce alla luce naturale di irradiarsi uniformemente nell’ambiente.
Quando non si può creare una separazione fisica tra living e camera, non resta che ricorrere ad una soluzione alternativa: nascondere l’intera zona notte, dissimularla utilizzando un letto a scomparsa.
Mobile letto salvaspazio
Sfatiamo il mito: un letto salvaspazio non è necessariamente un giaciglio di fortuna da riservare agli amici o da sistemare nella casa al mare. Modelli che sembrano essere di emergenza sono in realta pratici letti richiudibili che rispondono in pieno alla necessità di liberare spazio quando non vengono impiegati.
Il letto a paggetto è uno speciale arredo salvaspazio che si colloca a metà strada tra una branda singola e un letto pieghevole. È racchiuso in un mobile contenitore con ruote che, profondo solo 40 cm, può essere facilmente spostato da un angolo all’altro dell’appartamento.
Le dimensioni ridotte della struttura non devono ingannare: all’interno del mobile sono contenuti sia una rete a doghe che un materasso a una piazza lungo 180 cm.
Letto singolo a ribalta verticale
Annoverato tra i modelli più apprezzati, il letto verticale è il vero must have degli ambienti ridotti e degli spazi piccoli. Il segreto del suo successo sta nell’estrema facilità di utilizzo: bastano pochi secondi per portare il pannello di chiusura in posizione orizzontale e liberare un letto singolo completo e pronto all’uso.
Praticità sì, ma anche estetica. Nascosti in quello che appare come un armadio a muro, rete, materasso e guanciale scompaiono letteramente alla vista, liberando velocemente lo spazio occupato in precedenza dal letto.
Letto matrimoniale richiudibile a muro
Monolocale per due? Letto a scomparsa per due! La famiglia degli arredi trasformabili comprende anche una nutrita schiera di accoglienti letti matrimoniali richiudibili a parete proprio come avviene per i modelli singolo o ad una piazza e mezza.
Racchiuso in una struttura meno profonda di un classico armadio da camera, il letto offre tutta la comodità di un materasso matrimoniale abbinata all’estrema funzionalità tipica degli arredi trasformabili. L’attenzione rivolta ai piccoli spazi è testimoniata dalla testiera salvaspazio attrezzata con un pratico vano porta cuscini.
Letto a scomparsa ad apertura orizzontale
Monolocale stretto e lungo? Visualizzalo come un rettangolo e pensa di dover sfruttare il lato maggiore. Evita di occupare spazio a centro stanza e se stai optando per un letto richiudibile scegline uno con apertura orizzontale.
I letti a scomparsa laterali differiscono dai classici letti a muro per il senso di apertura del materasso – che per quelli orizzontali è trasversale, poiché la rotazione agisce sulla lunghezza e non sull’altezza.
Se opportunamenti fissati, i letti a ribalta laterale possono anche diventare un’occasione d’arredo per muretti divisori che separano cucina e soggiorno.
Ricavare un piccolo angolo studio
Smart working, telelavoro, lavoro da remoto: termini un tempo sconosciuti che ora sono sulla bocca di tutti. Sono cambiate le abitudini lavorative o scolastiche e con loro si è trasformato anche l’ambiente domestico: è diventato ora indispensabile avere a disposizione un luogo dove studiare e lavorare, organizzare riunioni e attività di gruppo in totale serenità.
Organizzare il perfetto angolo studio non è un’impresa impossibile, ma richiede una certa pianificazione. Pianificazione in termini di spazio, ovviamente, perché è fondamentale trovare il luogo adatto in cui sistemare scrivania, portatile, libri e cancelleria. E pianificazione in termini di funzionalità, perché gli ambienti piccoli fanno sempre più affidamento su soluzioni versatili e stratagemmi salvaspazio.
Come sfruttare gli spazi per ricavare una postazione PC nel monolocale?
Libreria-scaffale con scrivania integrata
Arreda un muro vuoto con una parete attrezzata componibile. Non ci crederai, ma le composizioni da soggiorno sono valide alternative ai tradizionali set mobile TV-credenza-piattaia, anacronistici nelle case contemporanee e fin troppo ingombranti nei monolocali.
Comporre da zero una parete attrezzata offre il vantaggio di creare una soluzione personalizzata e su misura, in cui trova posto anche un discreto ma funzionale angolo home office casalingo.
Attrezza la zona di lavoro con un ripiano-scrittoio, un paio di mensole per i libri e dei contenitori dove nascondere cavi, cuffie e webcam. Non dimenticare di scegliere una sedia ergonomica che si sposi con lo stile dell’ambiente.
Postazione PC sospesa
I monolocali degli studenti sono ambienti dinamici e camaleontici, luoghi in cui i momenti di convivialità si intrecciano spesso con dure sessioni d’esame, notti in bianco passate sui libri e intense mattinate di ripasso.
Per chi affronta l’avventura universitaria lo studio gioca un ruolo chiave nello scandire la vita di ogni giorno, aspetto che si riflette nell’esigenza di ottimizzare al meglio lo spazio abitativo.
Gli scrittoi sospesi a parete sono la soluzione ideale per organizzare una postazione per PC accogliente e funzionale, fissata al muro per restituire una sensazione di leggerezza e assecondare le moderne tendenze d’arredo. Il tocco di originalità può essere dato dall’aggiunta di pochi ma mirati accessori (come nel caso dei ganci appendiabiti fissati sui montanti metallici).
Mobile scrivania salvaspazio richiudibile
Lavori da casa poche ore al giorno e una vera e propria postazione PC non ti serve? Opta per un angolo studio a scomparsa da usare solo quando devi collegarti da remoto per ricevere aggiornamenti dall’ufficio o seguire corsi a distanza.
Anche gli arredi trasformabili sono indicati per allestire le zone studio, poiché propongono soluzioni appositamente studiate per ricavare il massimo profitto da spazi difficili, angusti o arredati solo a metà.
Tra queste spicca il mobile con scrivania integrata, un mobiletto intelligente che si trasforma in piano da lavoro con la semplice apertura del pannello frontale a ribalta. Velocissimo da aprire e richiudere, può essere accessoriato con portalettere, vaschetta per la cancelleria e bicchiere portapenne, oppure con una pratica barra luminosa che illumina la postazione di lavoro.
Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!
Organizzare l’armadio ti sembra un’impresa titanica? Ordinare grucce e cassetti è fuori dalla tua portata? Niente panico: è solo una questione di accessori.
Leggi l’articolo per fare il pieno di idee: dalle attrezzature più tecnologiche alle novità salvaspazio, passando per i grandi classici, troverai consigli e ispirazioni per tenere sempre in ordine il guardaroba.
Gli armadi componibili di dimensioni standard contengono di serie almeno un ripiano per modulo, fissato centralmente per dividere il vano in due compartimenti di altezza simile o uguale.
La preforatura dei fianchi, però, consente di inserire nell’armadio i ripiani aggiuntivi necessari ad organizzare al meglio lo spazio interno.
A questo proposito, non esistono regole fisse né sulla quantità né sulla disposizione dei ripiani interni.
Quello che conta è considerare sempre uno spazio utile per ispezionare il vano, per inserire biancheria o estrarre i capi in maniera rapida e agevole.
Se il vano sarà destinato ad accessori come borse, pochette o cappelli, basterà inserire un divisorio verticale (o tramezza) in fase di progettazione dell’armadio.
CONSIGLIO PER ORGANIZZARE L’ARMADIO
Nel caso di armadi con ante dispari, è possibile accessoriare un intero vano utilizzando esclusivamente ripiani (proprio come accade per l’armadio tutto ripiani).
Le attrezzature più ingombranti o mobili – cassettiere, porta pantaloni, organizer per camicie – saranno invece inserite nei vani chiusi da coppie di ante.
Barre e tubi appendiabiti
Le barre appendiabiti meritano il secondo posto nella classifica degli accessori per armadi più utili e diffusi.
Fini o spessi, squadrati o arrotondati, bruniti o lucidati, i tubi per appenderia assolvono tutti alla medesima funzione: sorreggere quei capi di vestiario che non si possono piegare, vuoi per praticità o per tipologia di indumento.
Come risultato, le barre attaccapanni accolgono grucce cariche di capispalla, completi, vestiti da sera, cappotti e chi più ne ha, più ne metta.
Questo è ancor più vero per le cabine armadio chiuse che, grazie alla profondità generosa, possono perfino integrare due file parallele di barre appendiabiti.
QUANTO SPAZIO PER GLI ABITI NELL’ARMADIO?
Gli indumenti appesi sui tubi attaccapanni occupano dai 70 ai 150 cm, misura che varia in base al tipo di abito e a come viene posizionato sulla gruccia.
Più nello specifico, l’ingombro in lunghezza e profondità è di circa
gonne lunghe: 60-110 cm / 5 cm
abiti da donna: 80-120 cm / 45 cm
blazer da donna: 90 cm / 50 cm
trench: 150 cm / 55 cm
pantaloni e jeans: 70 cm / 40 cm
camicia da uomo: 90 cm / 50 cm
giacca da uomo: 110 cm / 55 cm
E QUANDO L’ARMADIO È SALVASPAZIO?
Visto l’ingombro degli indumenti appesi, non sempre l’asta attaccapanni è l’accessorio migliore per organizzare l’interno del guardaroba.
Ciò accade soprattutto con gli armadi poco profondi, il cui ingombro è appositamente ridotto in profondità per favorire il posizionamento dell’armadiatura in ambienti lunghi e stretti, poco spaziosi o con particolari esigenze architettoniche.
In questo caso, la barra appendiabiti tradizionale – quella orizzontale, per intenderci – deve essere sostituita con un accessorio salvaspazio in grado di poter accogliere comodamente grucce e abiti nei pochi centimetri disponibili.
Ricorda che ometti e grucce standard necessitano che la profondità minima dell’armadio sia di 50 cm circa.
La soluzione si chiama barra appendiabiti frontale. Si tratta di un tubo porta abiti trasversale che corre dal fondo dell’armadio verso l’anta.
L’orientamento perpendicolare dell’asta ha il vantaggio di ottimizzare lo spazio libero consentendo, allo stesso tempo, di appendere anche gli abiti più voluminosi.
Servetto saliscendi
Noto con l’appellativo di ascensore nell’armadio, il servetto è un particolare modello di barra appendiabiti che scende sotto l’azione della trazione manuale (o del movimento elettrico).
Da qui deriva anche la definizione di appendiabiti saliscendi.
Il servetto è costituito da 4 elementi: un tubo attaccapanni centrale, un bastone verticale che funge da maniglia e due piantane laterali in cui è contenuto il meccanismo oleodinamico che consente la salita e la discesa dell’asta.
QUALI SONO I VANTAGGI DI UN SERVETTO SALISCENDI?
Nessuno spazio sprecato: anche i vani più alti vengono utilizzati per l’appenderia
Utilizzo semplice, facile, veloce: la maniglia consente di movimentare l’asta attaccapanni senza sforzo e in pochi secondi
Adattabilità massima: il servetto può accessoriare sia moduli da 90 che vani da 120 cm di larghezza
Stender attaccapanni
La lista degli appendiabiti per armadio continua con un modello completamente diverso, posizionato non all’interno dell’armadio bensì al suo esterno: è lo stender attaccapanni.
Ispirato alla forma delle relle da prêt-à-porter, questo accessorio è pensato per trasformarsi in un pratico appendiabiti da camera su cui appoggiare foulard, soprabito e spolverino.
Essenziale nell’aspetto, l’appendiabiti è costituito da un tubo di metallo brunito a forma di L e da una base rettangolare che funge da panca porta scarpe.
Funziona alla perfezione nella camera degli adulti, ma non stona nemmeno nella camera dei ragazzi: basterà qualche gruccia colorata a renderlo il complemento d’arredo perfetto per la cameretta.
Organizer porta camicie
Il porta camicie da armadio è l’accessorio ideale per chi necessita una divisione intelligente e ragionata del proprio guardaroba.
Chiamato anche alveare in ragione della sua forma a cellette, questo organizer aiuta ad ordinare magliette e maglioncini per gradazione di colore, tipo di tessuto, pesantezza del filato, lunghezza delle maniche o disegno del colletto.
Un simile divisorio, inoltre, è un ottimo deterrente per l’accumulo seriale di scatole di cartone, contenitori di plastica o sacchetti sottovuoto che finirebbero solamente per aumentare il disordine dentro l’armadio.
Cassettiera interna
Funzionale, discreta, salvaspazio: la cassettiera per armadio è la soluzione ideale per le stanze piccole e piccolissime che non possono ricavare spazio a sufficienza per posizionare settimini o comò a vista.
Identiche nell’aspetto e nel funzionamento alle più classiche cassettiere esterne, le cassettiere interne sono spesso costituite da 2 o più cassetti e posizionate nel modulo centrale del guardaroba, sia esso scorrevole o con ante battenti.
Per comodità, è consigliato inserire nei cassetti più alti la biancheria utilizzata tutti i giorni e lasciare nei cassetti più bassi gli indumenti di stagione – costumi da bagno in inverno, berretti di lana in estate.
Luci LED
Proposta sotto forma di barre, faretti, lampade applicate o strip luminose, l’illuminazione a LED è una delle funzionalità più desiderate da chi deve accessoriare il proprio armadio guardaroba.
A seconda dei modelli di armadio o delle esigenze personali, il sistema a luci LED può essere integrato sul pannello di chiusura, detto anche cielo o cappello.
Nell’uno e nell’altro caso, la luminosità irraditata nel vano permetterà di ispezionare con più agio il compartimento interno.
I sistemi di illuminazione più innovativi prevedono anche LED per armadi con sensore di movimento, senza fili, con batteria, con sistema di accensione/spegnimento touch o con interruttore per la regolazione dell’intensità.
Sanificatore per armadio
In linea con le esigenze del periodo, si fa imperativa l’esigenza di accessoriare il proprio armadio con strumenti capaci di intervenire contro l’azione nociva di batteri e composti volatili.
È questo il caso dei sanificatori per armadio. Si tratta di lampade fotocatalitiche ad azione antibatterica brevettata che sfruttano il processo di fotocatalisi per annientare la proliferazione dei batteri.
Dotate di speciali filtri lavabili e di ventole, sono in grado di purificare l’aria intrappolata nell’armadio e di eliminare il particolato solido migliorando, così, il livello di igiene del guardaroba.
Nicchia o anta a specchio
Lo specchio è un accessorio così versatile che il suo posizionamento si presta ad innumerevoli soluzioni d’arredo: oltre la testiera del letto, su una parete vuota, nell’angolino dimenticato, sopra la cassettiera…
Ma quando lo specchio è sull’armadio, o integrato ad esso, la soluzione è anche salvaspazio.
La superficie riflettente può infatti sostituire una delle ante per offrire uno specchio a figura intera dall’ingombro nullo, davanti al quale è impossibile non rimirarsi.
Oppure, lo specchio può diventare parte integrante del guardaroba, posizionato nella nicchia creatasi sotto un modulo sospeso a ponte.
Nell’uno o nell’altro caso, la presenza di uno specchio applicato sull’armadio è utile anche per illuminare una stanza buia o ingrandire visivamente una camera piccola.
Altri accessori interni per l’armadio e la cabina:
Malgrado il fascino delle cabine aperte e chiuse, l’armadio battente è un arredo evergreen che non può mancare nella camera da letto dei grandi, né in quella dei ragazzi.
In legno o colorati, lunghi o piccoli, con o senza maniglia, i moderni armadi battenti hanno un solo obiettivo: adattarsi ad ogni esigenza di spazio (e di utilizzatore) senza sacrificare estetica e funzionalità.
Versatili nelle dimensioni e camaleontici nelle finiture, i guardaroba contemporanei sono perciò componibili, realizzabili su misura e personalizzabili in un numero infinito di soluzioni.
Ma come scegliere l’armadio giusto?
Dai un’occhiata alle nostre idee e lasciati ispirare da foto e immagini.
Nell’universo degli armadi da camera, l’armadio battente resta il modello più diffuso.
Come dice il nome, è caratterizzato dalla presenza di ante (i battenti, appunto) che, fissate alla struttura tramite cerniere, si aprono verso destra o sinistra garantendo l’accesso totale ai vani.
Oltre ad essere oramai assodato, questo tipo di chiusura risulta particolarmente pratico perché consente l’apertura simultanea di più ante.
Quanto alla progettualità, un armadio battente permette di sfruttare lo spazio fino all’ultimo centimetro.
Si adatta in larghezza, lunghezza, profondità e altezza per arredare ambienti ampi o ristretti, anche mansardati o con soffitto spiovente e inclinato.
Armadi battenti lineari
Rappresentano la configurazione più tradizionale, quella che nel linguaggio comune è detta armadio guardaroba.
Spesso li si trova a lato o ai piedi del letto, lungo una parete libera, a patto che ci sia spazio a sufficienza per aprire le ante e spostarsi agevolmente (lo standard richiede circa 80 cm tra letto e armadio).
Grazie alla natura componibile, tuttavia, gli armadi lineari battenti possono dar vita a soluzioni d’arredo molto funzionali, giocando sulla profondità doppia o ridotta (in questo caso, si parla di armadi slim).
Armadi battenti angolari
L’armadio angolare è la soluzione ideale per arredare due pareti adiacenti usando una composizione a L.
Se lo spazio lo permette, gli armadi ad angolo si prestano per configurare soluzioni a U (o a ferro di cavallo) da posizionare su 3 muri.
Gli armadi a ponte giocano un ruolo chiave nelle camere dei ragazzi, in particolar modo nelle stanze che richiedono un’organizzazione funzionale dello spazio (come le camerette strette e lunghe).
Offrono illimitate soluzioni progettuali, tanto lineari quanto angolari, tutte caratterizzate da una struttura “sospesa” – quella contenitiva – e una porzione di parete libera – il “sottoponte”.
Accompagnato da moduli a terra, l’armadio sospeso o pensile crea una sorta di nicchia dove collocare un letto singolo o matrimoniale, una scrivania o una libreria componibile.
Armadi battenti: guida alla scelta delle ante
Chi dice armadio, dice ante!
Può sembrare banale, ma la scelta delle ante è un fattore imprescindibile per trovare o configurare il modello più adatto alle proprie esigenze.
Nel caso degli armadi battenti, poi, la libertà compositiva è davvero infinita: tra numero di ante, scelta di finiture e gamma di maniglie, creare un armadio personalizzato è davvero semplicissimo.
Armadi a due, tre, quattro ante (o più)
Quante ante per un armadio?
Una domanda apparentemente semplice, che richiede tuttavia una risposta ben ragionata.
Il numero di ante, infatti, è vitale per determinare la lunghezza dell’armadiatura e, di conseguenza, l’organizzazione dei vani al suo interno.
Dai più piccoli armadi a 2 ante agli armadi lunghi 240 / 270 cm, fino alle grandi armadiature da camera di più di 3 metri, la componibilità è tale da poter configurare un armadio quasi su misura.
A questi modelli si aggiungono i capienti armadi 4 stagioni, che con le loro 6/8 ante sono in grado di ospitare allo stesso tempo sia il guardaroba estivo che quello invernale.
Armadi con ante bianche, colorate, decorate
Funzionalità sì, ma anche l’occhio vuole la sua parte! E gli armadi battenti non deludono, poiché offrono una palette di materiali, colori e finiture materiche altamente decorativi.
Più frammentati di un armadio scorrevole, i frontali degli armadi battenti possono tuttavia essere impreziositi da originali ante decor in legno, vetro, melaminici con disegni geometrici o a effetto cemento.
La tendenza attuale, accanto all’intramontabile armadio bianco, testimonia il ritorno del colore, soprattutto in versione opaca.
Tinte vivaci come rosso, blu, arancione e verde vengono spesso abbinate a sfumature chiare (calce, panna, sabbia, tortora, beige,…) per restituire graziose soluzioni bicolore.
Meritano un discorso a parte gli armadi color legno, che riscuotono un certo successo anche nelle stanze di bambine o ragazze. Tra le finiture più amate non mancano l’olmo e il rovere, perfetti per evocare l’aspetto del legno naturale.
Da ricordare anche gli armadi in vetro, soprattutto quelli con ante fumé, che trasformano il guardaroba in un’elegante vetrina espositiva.
I dettagli che fanno la differenza: le maniglie
Troppo spesso considerate un mero accessorio funzionale, le maniglie degli armadi moderni diventano veri e propri elementi decorativi che partecipano all’estetica del guardaroba.
Le maniglie applicate sono il modello che offre la possibilità di personalizzazione maggiore. Non solo le dimensioni, ma anche le forme e i colori possono essere scelti per dare alla stanza un tocco di carattere deciso ma discreto.
Dai pomelli più piccoli alle lunghe maniglie dritte, passando per i particolari modelli curvi, squadrati o sagomati, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Meno personalizzabili ma ugualmente decorative, le maniglie incassate si differenziano dai modelli applicati per il loro posizionamento ad incasso nell’anta.
Inserita in un piccolo alloggio metallico dal design moderno, l’impugnatura orizzontale o verticale consente l’apertura e la movimentazione dell’anta proprio come si se trattasse di una maniglia applicata.
Diversamente da questa, però, la maniglia ad incasso risparmia preziosi centimetri in profondità.
DA SAPERE: la maggior parte degli armadi componibili moderni consente di personalizzare anche la posizione delle maniglie.
Non solo armadi: idee salvaspazio per la camera
Chi lo dice che un armadio da cameretta debba limitarsi ad essere usato come guardaroba?
Anzi, gli armadi più moderni confermano proprio la tendenza contraria.
In virtù della loro estrema versatilità, alcuni modelli integrano scrivanie, incorporano librerie o nascondono cassettiere per trasformarsi in arredi multifunzionali per bambini o ragazzi, ma anche per zone studio in appartamenti e monolocali.
Vediamo qualche esempio.
Armadi con scrivania integrata e a scomparsa
La versione più amata, quella che trova posto nelle stanze dei ragazzi in età scolare, ma non solo: l’armadio con angolo studio.
L’armadio con scrivania integrata è una soluzione salvaspazio particolarmente indicata per gli ambienti piccoli, i cui spazi ristretti non consentono l’organizzazione di un vero e proprio angolo dedicato alla lettura o allo svolgimento dei compiti.
A seconda delle soluzioni, lo scrittoio può essere inserito dentro l’armadio, nascosto dietro un’anta a ribalta, oppure collocato sotto un armadio pensile.
È questo il caso degli armadi a ponte con scrivania, il cui piano di lavoro (trasversale o parallelo al muro) risulta sempre accessibile.
Armadi con libreria laterale o incorporata
Tra i manuali di scuola e i quaderni, tra i romanzi e i fumetti lo spazio per i libri non basta mai?
Prendi in considerazione gli armadi guardaroba con libreria terminale.
Nella pratica, sono armadi battenti lineari o ad angolo che, al posto del fianco di chiusura, terminano la composizione con un modulo aperto – alle volte anche stondato – costituito da mensole laterali.
Se invece hai la necessità di disporre di tanti, ma proprio tanti ripiani, potresti optare per un armadio con libreria sottoponte e creare, così, una piccola biblioteca casalinga.
Armadi con cassetti e cassettiera
Importantissimi alleati dell’ordine, i cassetti sono uno degli accessori che non possono mancare dentro l’armadio della camera da letto.
Gelosi custodi di biancheria intima, magliette, maglioncini e foulard, si presentano il più delle volte nelle vesti di discrete cassettiere interne con maniglie, apertura a gola o chiusura ammortizzata.
Ma quando i cassetti diventano parte integrante del frontale, accanto alla funzionalità entra in gioco l’estetica.
Sì, perché tanto basta per trasformare un armadio solo ante in una soluzione d’arredo dinamica e accattivante, pronta a qualsiasi tipo di configurazione.
Qualche esempio di combinazione? Armadi con 4 ante e 3 cassetti, armadi con ante e cassettiera a vista, armadi a 6 ante con cassettiera centrale…
Armadi con ante a specchio
Ultimi, ma solo in ordine di presentazione, i grandi armadi con anta a specchio.
Il vantaggio di collocare la superficie riflettente all’esterno dell’armadio è triplice:
1. nessun bisogno di aprire l’armadio: lo specchio è sempre disponibile!
2. più luminosità nella stanza: la superficie riflettente irradia la luce che entra nella camera, un vero vantaggio per gli ambienti di dimensioni ridotte
3. un tocco di eleganza: l’anta a specchio è un elemento decorativo discreto ma raffinato, capace di nobilitare qualsiasi stile d’arredo.
Specchiera all’entrata di casa? A dir poco indispensabile.
Sì, perché lo specchio da ingresso, piccolo o grande che sia, è quel sincero alleato che offre l’ultima occasione per annodare la cravatta, perfezionare il make-up e abbinare borsa e scarpe prima di uscire dall’appartamento.
E quindi, sorge spontanea la domanda: quali sono gli specchi più adatti per l’ ingresso, a maggior ragione se è piccolo, dà sul soggiorno o quasi non c’è?
Scopri le nostre 13 idee per arredare l’entrata con gli specchi e lasciati ispirare da foto e immagini.
Un grande classico, senza dubbio, che si è rifatto il look per apparire come un ingresso super moderno dalle finiture contemporanee.
Affascina per il grande specchio verticale a figura intera, elemento multifunzione da usare sia come specchiera che come appendiabiti (i ganci sono nascosti dietro al pannello), e per l’insospettabile scarpiera sospesa al suo fianco.
2 – Mobile da ingresso con specchio e appendiabiti (più panchetta)
Stanchi di vedere scarpe alla rinfusa, sciarpe arrotolate e borse abbandonate a terra?
La soluzione è un mobile da ingresso compatto ma ben accessoriato, corredato da ganci appendiabiti, uno pannello a specchio, una piccola scarpiera e, perché no, anche da una panca minimalista su cui sedersi per indossare sneakers, sandali o stivali.
E il tutto in pochissimo spazio: così configurato, questo ingresso compatto occupa solo 100 cm in larghezza.
3 – Mobile da ingresso sospeso con specchio e ganci colorati
Così solido eppure sospeso a parete, questo mobile da ingresso con specchio, cassetti e ganci appendiabiti ha tutto quello che serve per arredare un’entrata affacciata sulla zona giorno.
Primo, l’estetica, lontana anni luce dai classici mobili per ingresso visivamente imponenti. Qui tutto si gioca su colori estremamente attuali: dal tortora al bianco, dall’effetto cemento al marmo, le tendenze contemporanee sono ben rappresentate.
Secondo, la praticità. I 3 moduli che costituiscono l’ingresso sono personalizzabili per modello, numero di vani, tipo di apertura e funzione per rispondere a qualsiasi esigenza d’arredo. Per non parlare del fatto che, fissate al muro ad una certa altezza dal pavimento, le basi sospese rendono le operazioni di pulizia veramente semplici.
Terzo, i ganci appendiabiti colorati, il tocco di modernità in più che non guasta mai.
4 – Mobile da ingresso con specchio e scarpiera
Una composizione di 150 cm pensata ad hoc per arredare l’entrata di casa, quando un vero e proprio ingresso, disimpegno o corridoio non ci sono.
Sospeso da terra, il mobile include una scarpiera a ribalta, due contenitori a giorno, un pannello attaccapanni con tubo appendiabiti trasversale e l’immancabile specchio verticale.
Degna di nota la profondità, ridotta al minimo per concentrare l’ingombro in soli 35 cm.
5 – Specchio da ingresso con mensole contenitore
Perfetto per ingressi mini, monolocali o per riempire una parete rimasta vuota, questa soluzione salvaspazio è composta da uno specchio con ganci appendiabiti e mensole contenitore a scomparti, senza ante.
Se le mensole possono essere usate come semplici ripiani, svuotatasche o piccole librerie sospese al muro, è lo specchio il vero arredo multifunzione della composizione. Oltre alla superficie riflettente, questa originale specchiera offre 5 piccoli appendini a pressione, da usare come attaccapanni solo quando la necessità lo richiede.
Plus: ottima alternativa ai più grandi mobili da ingresso con guardaroba aperto, lo specchio può essere fissato a qualsiasi altezza mentre le mensole sono posizionabili sia in verticale che in orizzontale.
6 – Guardaroba da ingresso con specchio
Un guardaroba da ingresso piccolo ma funzionale, che alla larghezza ridotta di 150 cm risponde con un’altezza che supera i 2 metri – ideale per sfruttare tutto, ma proprio tutto il muro.
Lo specchio c’è, è integrato nell’anta della cappottiera e risulta indispensabile per inserire un elemento di contrasto con la finitura total white della struttura – oltre che per integrare una specchiera in una zona di passaggio strategica.
Versatilità è la parola chiave di un simile mobile da ingresso bianco, componibile a piacere e personalizzabile a seconda delle proprie esigenze. Scarpiere o moduli aperti, ripiani e mensole, persino tubi appendiabiti: insomma, c’è tutto quello che serve per creare un mobile da entrata a misura di casa.
7 – Armadio da ingresso con specchio
Armadio per ingresso poco profondo? Presente! Bello proprio come un guardaroba da camera, questo armadio fa il pieno di accessori affinché l’entrata di casa sia super organizzata e risulti sempre in ordine.
Da utilizzare anche in disimpegni e nicchie, l’armadiatura ha una profondità di soli 35 cm ma offre uno spazio contenitivo davvero notevole. Alle colonne si aggiungono contenitori sospesi e basi a terra – utilissime come panchetta o punto d’appoggio per borse e zaini – e una zona guardaroba a vista con tubo attaccapanni dove appendere giacche, cappotti, soprabiti.
Non manca lo specchio, una grande specchiera rettangolare utile per dare un’illusione di profondità in spazi ridotti, stanze piccole o locali poco luminosi.
8 – Specchio contenitore per ingresso
Nulla di meglio di una cappottiera con anta a specchio a tutta altezza per arredare l’ingresso di un appartamento moderno.
La colonna contenitore, proposta sotto forma di guardaroba chiuso, è in realtà un mobile multiuso da usare in mille modi diversi: armadietto, mobile-ripostiglio poco profondo, dispensa o addirittura scarpiera slim.
Il mobile a specchio è accompagnato da una credenza sospesa con cassetti, vani a giorno e chiusi, da usare come svuotatasche o da completare con ripiani e griglie portascarpe.
9 – Appendiabiti con specchio da ingresso
L’ingresso si affaccia sul soggiorno e sei un sostenitore del less is more? Fai una scelta minimalista, opta per un appendiabiti da ingresso con specchio.
Semplice ma funzionale, questo pannello ultra slim ospita sia una specchiera rettangolare a figura intera che 3 ganci appendiabiti, il connubio perfetto per arredare un angolo guardaroba essenziale all’entrata di casa.
Superfluo dirlo, ma lo diciamo lo stesso: al netto dell’ingombro dei ganci attaccapanni, lo spazio occupato in profondità è davvero ridotto.
10 – Specchiera da ingresso con mensola
Altra soluzione che fa della profondità ridotta il suo cavallo di battaglia. Questo delizioso ingresso ospita un’elegante specchiera ovale incastonata in un pannello personalizzabile per colore e finitura.
L’appenderia è proposta sotto forma di ganci attaccapanni, uno a destra e uno a sinistra dello specchio, astuzia che lascia libera la porzione centrale della specchiera stessa. L’elemento caratterizzante di questa composizione per ingressi stretti è la mensola, un ripiano lineare posizionato sopra lo specchio per limitare l’ingombro in zone di passaggio.
11 – Parete a specchio per ingresso
Mai considerato di arredare un’intera parete utilizzando gli specchi? Se l’idea ti spaventa perché pensi di non sfruttare nel modo migliore il muro a disposizione, dai un’occhiata a questa soluzione.
La composizione è costituita da 3 pannelli a specchio per ingresso affiancati tra loro per creare un’enorme specchiera a tutta altezza. La superficie riflettente è attrezzata con tre mensole asimmetriche di dimensioni diverse, spostabili all’altezza desiderata grazie ad un sistema di supporto a cremagliera.
Agendo da riflettente, lo specchio diffonde la luce e consente di allargare visivamente spazi ridotti e corridoi stretti. Non manca l’appenderia, garantita da un attaccapanni con 4 ganci.
12 – Specchiera da terra con appendiabiti nascosto
Profondo poco più di 30 cm, questo specchio da terra con appendiabiti è la soluzione perfetta per ottimizzare un piccolo e accogliente ingresso residenziale o contract.
Protagonista indiscussa è la grande specchiera con base in appoggio su 4 piedini, supporto che posteriormente si trasforma in un ripiano basso dove appoggiare zaini, borse, ventiquattrore. Non manca una mensola superiore, perfetta per sistemare un profumatore d’ambienti o delle candele profumate.
Se il retro dello specchio è funzionale, la sua cornice non è da meno. Il telaio è dotato di 4 ganci in metallo resistenti e versatili, perfetti per appoggiare un cappellino, una sciarpa, una piccola tracolla.
13 – Specchio angolare da ingresso
Ultima ma solo in ordine di presentazione, la soluzione salvaspazio che tutti sognano per sfruttare un angolo spoglio: lo specchio angolare. Perfetto all’ingresso, può essere utilizzato anche in camera da letto, nella stanza degli ospiti e in qualsiasi altro spazio della casa dove al minimo dell’ingombro deve corrispondere il massimo della funzionalità.
La soluzione si presenta come una grande specchiera a figura intera che nasconde un piccolo segreto. Basta girare il pannello riflettente per svelare un pratico appendiabiti munito di 4 ganci multiuso.
Originale e moderno, questo specchio girevole è anche molto pratico da usare: il meccanismo di rotazione a 360° consente l’accesso ad entrambi i lati del pannello, sia a quello con specchio che a quello con ganci.
Croce e delizia delle stanze moderne, la cabina armadio è diventata un vero must have delle camere da letto contemporanee, tanto quelle degli adulti che le camerette per i ragazzi.
Quando non c’è – vuoi perché la stanza è piccola o semplicemente non si sa come impostare il progetto – la sua mancanza si fa sentire. Ma quando lo spazio per accoglierla c’è… arriva fulmineo il temuto quesito:
meglio una cabina armadio aperta o una chiusa da ante?
Le cabine armadio aperte sono costituite da una struttura portante a vista che rende il contenuto sempre accessibile.
Senza ante e sprovviste di sportelli, spesso si presentano come un sistema componibile con elementi modulari di dimensioni e tipologia variabili, una varietà che consente di creare composizioni lineari, angolari o a ferro di cavallo quasi su misura.
Modularità e personalizzazione sono le chiavi che consentono di progettare e inserire questi armadi aperti in ambienti di dimensioni ridotte, piccole stanze, nicchie, mansarde, camere soppalcate o con soffitto spiovente.
Vantaggi delle cabine armadio a vista
abiti, vestiti e accessori sono sempre a portata di mano
assenza di ante = spazio minore in profondità
a seconda dei modelli, i costi di realizzazione sono più contenuti
Svantaggi delle cabine armadio a vista
la mancanza di ante non protegge gli abiti dalla polvere
mensole, scaffali e rastrelliere richiedono un certo rigore metodico
se non riempite uniformemente, suscitano una sensazione di disordine
Cabine armadio a vista: i modelli più amati
Le cabine armadio aperte giocano con le forme, con i materiali e con le configurazioni per restituire soluzioni d’arredo originalissime, degne sostituite delle armadiature più canoniche.
In legno o in metallo, a terra o sospese a muro, possono essere personalizzate con accessori, complementi ed elementi che, oltre a garantire in massimo della funzionalità (e dell’ordine!), strizzano l’occhio agli stili d’arredo più contemporanei.
Tra i modelli di tendenza spiccano:
le cabine armadio con boiserie
le cabine armadio a pannelli
le cabine armadio a pali
le cabine armadio senza schienale
le cabine armadio con montanti
le cabine armadio con sistema a cremagliera
le cabine armadio con mensole
le cabine armadio a scaffali
Una lista non esaustiva, questa, che non contempla l’universo delle stanze-guardaroba, ovvero locali più o meno spaziosi interamente adibiti ad armadio (o a camera-armadio, viste le dimensioni).
Ma ciò non toglie nulla alle cabine armadio più piccole, che proprio per la loro struttura a giorno danno forma a composizioni destrutturate o asimmetriche, adatte quindi anche alle camere da letto di dimensioni ridotte.
Cabine armadio a giorno: idee d’arredo e foto-ispirazioni
Cabina armadio a cremagliera
Una cabina armadio di ultima generazione, senza ante né fianchi, sospesa e fissata al muro per lasciare libero il pavimento sottostante.
Componibile, personalizzabile e attrezzabile con ripiani, pensili, cassettiere, trova la sua collocazione nella camera di un ragazzo dinamico e metodico, che conosce alla perfezione le lezioni di Marie Kondō.
Cabina armadio con pali
Non nasconde la sua anima industrial style questa cabina armadio modulare con montanti in alluminio. Più minimalista di un armadio, offre una visione d’insieme del guardaroba senza dare nell’occhio.
Da completare con cassetti, ripiani e pensili con anta a vetro, consente di progettare configurazioni in appoggio a terra, sospese a parete o fissate al soffitto, anche se inclinato.
Cabina armadio senza ante
La cabina armadio aperta per eccellenza. Completamente a vista, senza ante, la struttura portante è modulare e configurabile nei modelli lineare o angolare, anche sprovvisti di schienale.
Il dettaglio degno di nota: cassetti e ripiani sporgono rispetto ai fianchi, elemento che rende Flexy una cabina armadio a doppia profondità.
Cabina armadio con pannelli di boiserie
Con la sua boiserie, questa cabina armadio a pannelli è tutto quello che serve per arredare una camera da sogno. Sofisticata ed elegante, non perde di vista la funzionalità che un guardaroba aperto deve conservare.
Consente tagli su misura e personalizzazioni in altezza e lunghezza, è attrezzabile con elementi chiusi, ripiani e tubi appendiabiti e – non da ultimo – può essere arricchita da specchi a figura intera.
Cabina armadio con mensole e appendiabiti
Armadio chiuso e cremagliera: l’accoppiata vincente per la cameretta di una bambina indipendente e intraprendente, che si avvia verso l’adolescenza con outfit pratici ma selezionati.
Ripiani alti per i cambi di stagione – raggiungibili con l’aiuto di mamma e papà – e ripiani bassi per avere sempre a portata di mano sneakers, camicette, maglioncini e lo zaino per la scuola.
Cabine armadio chiuse: pro e contro
Come dice il nome, le classiche cabine armadio chiuse offrono uno spazio contenitivo protetto da ante o sportelli che ne celano il contenuto.
Battenti o scorrevoli, le ante sono il principale elemento che le distingue dalle loro omonime aperte, ovviamente, ma non solo.
Negli anni, i sistemi di chiusura sono stati curati nei minimi dettagli per diventare autentiche componenti decorative – oltre che funzionali – capaci di dare un twist all’intero ambiente grazie a rese estetiche inedite e accattivanti.
Vantaggi delle cabine armadio chiuse
il contenuto della cabina è nascosto alla vista
le ante proteggono il vestiario da polvere, pulviscolo e luce solare
sono utili sia come guardaroba che come armadio contenitore
Svantaggi delle cabine armadio chiuse
richiedono un certo spazio in profondità (soprattutto in caso di ante battenti)
non sono indicate per stanze mini o piccolissime
a seconda dei modelli e dei formati, i prezzi potrebbero essere più elevati
DA RICORDARE
Fondi, schienali, pannelli di chiusura e ante sono gli elementi strutturali che i guardaroba chiusi condividono con i classici armadi da camera.
Ma a differenza di un armadio battente, le cabine chiuse richiedono una maggiore disponibilità di spazio in profondità, sia esso a lato, accanto o dietro al letto.
Una cabina armadio ben progettata deve considerare, oltre all’ingombro della struttura e delle ante in fase di apertura, uno spazio da dedicare al passaggio e alla circolazione nella stanza.
Per questo motivo, se la camera non è molto grande e disponi di una stanza in più da poter trasformare in spogliatoio, il consiglio è di optare – al posto di un armadio cabina – per una vera e propria stanza cabina.
Cabine chiuse da ante: quali modelli?
Chiamale tradizionali, ma non classiche!
I guardaroba chiusi non hanno nulla da invidiare alle versioni a giorno, anzi. Fanno prova di estrema modernità grazie a materiali di alta qualità, accessori esclusivi, linee pulite e composizioni dalla geometria rigorosa.
Tra i modelli più amati non mancano:
le cabine armadio con ante in vetro fumé, satinato o scuro
le cabine armadio con 2 ante battenti
le cabine armadio con porte scorrevoli
le cabine armadio con sportelli
le cabine armadio con modulo ad angolo
le cabine armadio con terminale libreria
le cabine armadio con guardaroba esterno (o semi chiuse)
Degna di nota, la cabina armadio semi aperta è una delle possibilità progettuali che questo arredo eclettico offre.
Si tratta di un sistema componibile che permette di combinare moduli chiusi ed elementi a giorno. Questi sono spesso proposti sottoforma di cremagliere con ripiani, montanti con mensole o moduli a scaffale-libreria.
Cabine armadio chiuse: idee e immagini
Cabina armadio per cameretta
Cameretta piccola? Cabina armadio piccola, e pure angolare. Se sfruttare gli angoli è uno dei segreti per ottimizzare lo spazio, disporre di una cabina super attrezzata diventa vitale.
Cestelli estraibili, porta pantaloni, appendiabiti e specchi interni: sono solo alcuni degli accessori disponibili per personalizzare questo armadio chiuso. Basta affiancare un letto al lato più profondo e il gioco è fatto.
Cabina armadio angolare
Adatta per la camera matrimoniale o per la stanza dei bambini, questa cabina con ante battenti è la soluzione ideale per chi vuole nascondere il guardaroba e far sì che l’ordine regni sovrano.
La struttura portante, proposta in tre altezze, è personalizzabile con un modulo terminale aperto che funge da modulo libreria, scaffale arrotondato, sistema di mensole lineari.
Cabina armadio con moduli aperti
Cabina aperta o armadio guardaroba con scaffali laterali? Un ibrido, questa soluzione d’arredo, che abbina un sistema modulare chiuso ad un programma componibile aperto fatto di ripiani, tubi appendiabiti e una cassettiera a 6 scomparti.
Adatta a camere, camerette, stanze degli ospiti.
Cabina armadio con ante in vetro
Una cabina armadio su misura, con ante in vetro trasparente, fumé o bronzato, che offre una libertà compositiva illimitata e illimitate soluzioni d’arredo.
La struttura è costituita da grandi pannelli in legno su cui si incastonano moduli a libreria, colonne guardaroba, pensili e armadietti coperti da sportelli a effetto vedo-non-vedo. Può integrare elementi a vista, ripiani, tubi appendiabiti anche trasversali.
Cabina armadio a tutta parete
Un’altra soluzione mista, in cui un sistema componibile di mensole e ripiani fa da sfondo ad un grande armadio guardaroba chiuso da ante battenti e cassetti. Perfetta nella zona notte di un loft metropolitano, è la scelta ideale per chi non sa scegliere tra cabina aperta o chiusa.
L’estate è appena cominciata ma… è già tempo di scoprire quali sono i colour trend previsti per Autunno/Inverno 2021/2022!
Il Pantone Color Institute ha presentato in anteprima i colori di tendenza della prossima stagione, palette variopinte, inedite e grandi ritorni che hanno primeggiato nelle celebri passerelle di Londra e New York.
Dimentichiamoci i toni discreti e le sfumature tenui: ci aspetta un’esplosione di tonalità vive, gioiose, luminose che, cavalcando l’onda della moda, diventeranno linee guida per portare un tocco di modernità anche all’arredamento della cameretta o del living.
Come dice Leatrice Eiseman, Executive Director del Pantone Color Institute, la tendenza premierà una “palette di colori rincuoranti che riflettono l’ambiente naturale che ci circonda” e, allo stesso tempo “ispira le nostre energie creative e risveglia il desiderio di una prospettiva rinnovata sull’applicazione del colore”.
Campo libero a mix and match di tonalità, dunque, dove protagoniste diventano “sfumature pratiche ma permeate da colori pop brillanti […] che veicolano la promessa di una rinascita”.
Forte di questa affermazione, la cameretta diventa il luogo d’elezione per la sperimentazione cromatica.
Superati i classici rosa confetto e azzurro bebé – ancora troppo legati alla dicotomia maschietto/femminuccia, sono colori come il verde, il giallo e il grigio e le relative nuance a tenere finalmente banco nella camera dei più piccoli e a stupire con abbinamenti fino ad oggi considerati azzardati.
Grigio e blu? Cipria e verde? La parola d’ordine è solo una: osare.
Ispirazione Pantone: idee per la camera dei ragazzi
La prima regola degli adolescenti: non essere trattati più come dei bambini. E questo monito passa in rassegna, prima o poi, anche l’arredo della loro stanza.
L’uscita dall’età infantile segna per i ragazzi e le ragazze un vero rito di passaggio, il momento dove l’affermazione del sé, del proprio gusto e delle preferenze personali diventa la priorità assoluta.
Può capitare dunque che le delicate sfumature pastello che hanno accompagnato la prima fase della loro vita siano inevitalmente sostituite da colori decisi, forti e di carattere, o al contrario da palette neutre e naturali, tutte però rispettose della tendenza del momento.
Questo è ancor più vero per chi, vuoi per ragioni di studio o di lavoro, lascia per la prima volta il nido domestico: universitari fuori sede, giovani lavoratori o intraprendenti viaggiatori alla ricerca della propria strada.
E così, lontano dalla casa materna, nulla diventa più accogliente di una stanza tutta per sé, dove ogni sfumatura, ogni colore, ogni dettaglio – testimoni di un gusto più maturo – non sono altro che la proiezione della propria personalità.
Camera da letto femminile
Camera da letto maschile
Ispirazione Pantone: idee per il soggiorno e il living
Se la camera da letto si presta facilmente alle sperimentazioni decorative, la zona giorno non è da meno! Il living celebra il ritorno del colore promuovendo tinte brillanti e sature che, anche in piccole quantità, trasfigurano completamente lo stile del soggiorno.
Materiali senza tempo come il legno o il metallo vengono attualizzati e sdrammatizzati da ante, cassetti, pensili, librerie o tavolini coloratissimi e originali, abbinabiili anche a tinte più tradizionali come il beige, l’antracite, il bianco e il nero.
Dai un’occhiata alle Moodboard di Clever: troverai originali abbinamenti di materiali, colori e rese materiche, oltre a spunti interessanti per personalizzare gli arredi della collezione.
Se siete in cerca di una soluzione per arredare la piccola o piccolissima zona ingresso di casa avrete già capito che quando lo spazio è risicato tutti i centimetri disponibili sono preziosi. Per arredare un ingresso poco spazioso o un corridoio di larghezza ridotta è consigliato scegliere un mobile ingresso stretto poco profondo. Uno spazio d’ingresso stretto richiede pochi mobili dalla profondità ridotta, meglio se sospesi, multiuso e versatili.
Per mobile ingresso stretto qui ci riferiamo a un mobile dalla profondità ridotta e dalla larghezza contenuta che può essere inserito in spazi ristretti senza risultare ingombrante, anche in un corridoio largo 1 metro. 100 cm è la larghezza minima di un corridoio, come stabilito da una normativa italiana. Per convenzione spesso nei progetti si prevede una larghezza di 110-120 cm così da assicurare il passaggio nel corridoio di due persone contemporaneamente, riservando in questo modo a ciascuno uno spazio utile indicativo di circa 55-60 cm.
Per aiutarvi a scegliere il mobile che fa per voi (e per la ridotta metratura della vostra entrata) abbiamo selezionato 19 immagini di arredi e mobili mini e poco ingombranti che offrono in pochissimi centimetri (quasi) tutto quello che serve per rendere lo spazio pratico e funzionale. Partiamo da soluzioni piccolissime che non si possono nemmeno considerare veri e propri mobili da ingresso ma che, se lo spazio è davvero limitato, vale la pena prendere in considerazione. Dai ganci appendiabiti passiamo ai mobili ingresso stretti e alti (come i pannelli appendiabiti con specchiere) e ai mobili ingresso stretti e lunghi (set di arredi e composizioni a parete più articolate ma pur sempre slim).
Tra le nostre soluzioni meno ingombranti possibili, quelle che non si possono nemmeno considerare mobili ma piuttosto arredi e complementi per l’ingresso, ci sono dei pomelli a muro sferici con gancio portachiavi. Larghi 4,5 cm, alti 6 cm, profondi 7 cm, piccoli che più piccoli non si può. Questi pomoli possono essere usati per appendere giacche, cappotti, sciarpe, borse, sacchetti e mazzi di chiavi, sempre prestando attenzione a non eccedere con il peso.
In alternativa ai ganci Carambola è possibile valutare altri modelli di appendiabiti che potrebbero offrire il giusto supporto a giacche e borse occupando sempre poco spazio in profondità, larghezza e altezza. Dimenticatevi dei classici gancetti ad uncino anonimi e noiosi e pensate piuttosto a soluzioni moderne, colorate e anche decorative.
Oltre all’appendiabiti verticale da parete mostrato nell’immagine qui sopra, un’altra idea per sfruttare le pareti in verticale senza intaccare la percorribilità dello spazio ristretto è quella di puntare su specchiere appendiabiti. Da completare se si vuole con mensole contenitore svuotatasche per mazzi di chiavi, cellulare, portafogli e altri piccoli oggetti.
Se state pensando che puntare su un mobile ingresso stretto è un’ottima idea ma queste soluzioni sono esageratamente piccole allora potreste valutare un pannello appendiabiti per ingresso con specchio. I nostri modelli sono profondi solo 1,8 centimetri, stretti, alti e davvero sottilissimi!
Questi pannelli ingresso salvaspazio sono disponibili anche nella versione con mensola, con cassetti o con entrambi gli elementi. Queste versioni raggiungono una profondità che si aggira intorno ai 24 cm. In caso di corridoio stretto, un accorgimento in più potrebbe essere quello di scegliere un pannello con mensola posizionata nella parte alta. In questo modo la mensola non ingombra il passaggio in corridoio e non risulta d’intralcio.
Anche una specchiera appendiabiti alta e stretta apribile a libro svolge egregiamente il suo compito occupando pochi centimetri.
In un corridoio stretto o in un ingresso piccolo con solo una porzione di parete destinata ad essere attrezzata, queste soluzioni slim potrebbero essere un ottimo compromesso per occupare poco spazio nel migliore dei modi. In alternativa possiamo considerare “stretti” anche dei mobili ingresso profondi 37 cm, come tutti quelli della collezione Night’n Day pensata proprio per soddisfare le esigenze progettuali tipiche di monolocali e case piccole. Mobili ingresso stretti, alti e più o meno lunghi a seconda del modello.
Un’altra ottima idea è un pannello guardaroba con specchiera a tutta altezza. Anche questa soluzione entra perfettamente nel mood mobili ingresso dalla profondità ridotta per un ingresso piccolo o inesistente o per un corridoio stretto che dall’entrata di casa conduce a tutte le altre stanze.
Chi, nonostante il ridotto spazio a disposizione, preferisce composizioni complete può valutare mobili ingresso con appendiabiti, specchi, cassetti, mensole, ripiani scarpiera, anche panchette. Tutti questi mobili hanno due caratteristiche fondamentali: sono stretti in profondità e in larghezza.
Anche mobili con un armadietto alto e stretto da usare come guardaroba e scarpiera per poche calzature possono essere perfetti per un ingresso piccolo.
E le scarpe? Se i ripiani e i ganci previsti in una composizione ingresso come quelle presentate fino ad ora non sono sufficienti, le scarpe possono essere riposte in un mobile scarpiera stretto. L’armadietto a due vani e quattro ante che vi presentiamo qui sotto è profondo solo 31 cm ed è attrezzato internamente con ripiani o griglie porta scarpe, ottima soluzione per riporre le calzature utilizzate quotidianamente da tutta la famiglia. Armadietti bassi e lunghi attrezzati internamente con ripiani o griglie porta scarpe, scarpiere slim sottilissime che si infilano dappertutto, anche dietro una porta, con aperture scorrevole o a serrandina che ingombrano ancor meno.
Recap: arredare un ingresso o un corridoio poco profondo con mobili stretti
Vi abbiamo mostrato diverse soluzioni per arredare un ingresso poco spazioso o un corridoio stretto. Le idee più gettonate per arredare questi spazi non sono solo mobili completi, a volte le idee migliori sono elementi singoli disposti in modo indipendente… e intelligente. Ganci appendiabiti, attaccapanni da parete, pannelli guardaroba con specchiere, mensole contenitore o cassetti da usare come svuotatasche all’ingresso, armadietti alti e stretti con aste portabito e ripiani, scarpiere slim per gli spazi più ristretti. A seconda dell’effettivo spazio a disposizione è possibile scegliere o combinare gli elementi.
Vi piace qualche prodotto fotografato e volete sapere dimensioni e prezzo? Cercate altre idee per arredare il vostro ingresso? Volete confrontarvi con un arredatore? Contattate il rivenditore Maconi più vicino a voi o recatevi direttamente in negozio.
Le residenze moderne hanno tutte un punto debole in comune: le dimensioni ridotte.
Che si tratti di un piccolo monolocale urbano, di una seconda casa o di un dinamico appartamento condiviso da studenti universitari, il poco spazio a disposizione chiede di trovare soluzioni alternative che combinino lato pratico e senso estetico, senza rinunciare al massimo della funzionalità, della qualità e della resistenza.
Ma come trasformare la zona giorno in zona notte, oppure arredare salotto e studio insieme, quando i metri quadri sono ridotti all’osso?
Abbiamo selezionato 5 esempi di mobili trasformabili o polifunzionali che sono veri campioni salvaspazio. Lasciati ispirare dalle nostre idee.
Un piccolo appartamento con soppalco in stile loft, ricavato da uno spazio industriale ora convertito in esclusiva residenza milanese. Un solo grande locale, luminosissimo e di carattere, da usare come living, camera da letto, angolo studio.
Questo è il set che immaginiamo per una soluzione 3 in 1, un trittico di arredi capace di ottimizzare lo spazio fino all’ultimo centimetro.
La soluzione propone:
un mobile trasformabile con letto singolo ad apertura orizzontale, completo di sponde anticaduta, scaletta frontale, materasso alto e sopraelevato per fare spazio ad un versatile vano libreria. Il piano di riposo è incorniciato da una serie di colonne da usare come guardaroba – compreso l’elemento ad angolo, perché le ante si aprono a 180° per agevolare l’ispezione all’interno.
un tavolo a muro ribaltabile che diventa, all’occorrenza, tavolo da pranzo, scrivania o postazione di lavoro. Il suo segreto è la compattezza: quando è chiuso, struttura e piano occupano meno di 20 cm in profondità, un bel vantaggio quando i centimetri disponibili non sono molti.
un pouf imbottito trasformabile in letto. Un inossidabile complemento d’arredo dalla doppia anima, da sfruttare sia come poggiapiedi da salotto che come pratico prontoletto per gli ospiti inattesi.
2. Angolo studio a scomparsa in soggiorno [im20_04]
Il monolocale di una giovane universitaria alle prese con la vita da studentessa fuori sede. Un ambiente piccolo ma accogliente dove tra libri, dispense e piante d’appartamento, lo spazio libero rischia di finire in un batter d’occhio. E una sola esigenza: ricavare un angolo studio dalla parete attrezzata.
Organizzare al meglio la zona studio è una delle sfide più avvincenti dell’interior design attuale. Le abitazioni diventano sempre più piccole, il lavoro e lo studio diventano sempre più agili e, di conseguenza, si rischia di rinunciare a complementi indispensabili pur di trovare un angolino dove posizionare scrivania, sedia, monitor e tastiera.
La soluzione è semplice: optare per un arredo polifunzionale che, al pari di una matrioska, combini più mobili in uno e assolva a diverse funzioni dell’abitare.
un letto verticale apribile con ribalta, dotato di materasso singolo e attrezzabile con accessori come mensole interne, luci led, prese elettriche e una testiera imbottita.
una scrivania ribaltabile da usare come piano d’appoggio per l’angolo studio oppure, perché no, come tavolo da pranzo richiudibile a parete.
Non solo pratico, ma anche bello da vedere. L’armadio-letto-tavolo si inserisce alla perfezione all’interno di una parete attrezzata con basi per TV e mensole, celando alla vista la sua natura di mobile multifunzione.
3. Letto trasformabile con divano e armadio [im20_11]
Il mini appartamento duplex di un giovane professionista giramondo che ha deciso di convertire il piano superiore della sua abitazione in studio casalingo. Un ambiente cittadino dallo stile moderno che, per limitare l’ingombro a centro stanza, richiede una minuziosa organizzazione degli spazi senza tradire la loro natura urban.
Vita dinamica, mille impegni e… poco tempo da perdere! Se questa è la quotidianità del nostro protagonista, gli arredi dovranno assecondare il suo ritmo offrendo una soluzione trasformabile rapidamente ma in totale sicurezza.
Immaginiamo un innovativo armadio con divano trasformabile che, grazie ad un sistema di apertura/chiusura sincronizzato, consenta di far apparire al posto del sofà un letto con dormita trasversale.
Magia? Forse, se per magia intendiamo la tecnologia di una movimentazione simultanea in cui il divano abbattibile accompagna la discesa del letto fino a scomparire sotto il materasso.
Nello specifico, questa soluzione si compone di 3 elementi:
il divano salvaspazio. Un divanetto stretto, profondo meno di 60 cm, che agevola l’accesso all’armadio simil-ponte e riduce l’ingombro verso il centro della stanza.
il letto incorporato. Un trasformabile singolo o francese con apertura trasversale da completare con un materasso ad alto spessore. Plus: una volta aperto, il letto lascia spazio ad una nicchia attrezzata con mensole da usare come originale alternativa ad un comodino.
l’armadio sopra il letto. Vera protagonista dell’insieme, l’armadiatura è composta da un vano con ante scorrevoli corredato da appenderia interna e personalizzabile con accessori.
4. Parete attrezzata con letto richiudibile [im20_01]
Il primo appartamento di una coppia di fidanzati, un bilocale di ringhiera composto da una cucina abitabile e da un locale che, di notte, diventa un’insospettabile camera da letto. La zona giorno, stretta e lunga, offre una parete di più di 4 metri da arredare in stile moderno.
La prima casa insieme: un’emozione unica, carica di aspettative e di sogni per il futuro, ma anche di qualche piccola preoccupazione d’arredo… a maggior ragione quando lo spazio deve accogliere non una, ma due persone.
Nelle grandi metropoli, sono sempre più numerose le giovani coppie che accettano la sfida dei microspazi: ambienti di dimensioni ridotte che, con l’aiuto di originali soluzioni trasformabili, finiscono per non avere nulla da invidiare ad appartamenti di ampie metrature.
Alla funzionalità dei meccanismi – brevettati, certificati e sicuri, si aggiunge il vantaggio di poter plasmare l’ambiente domestico a seconda dei momenti della giornata, delle esigenze o delle occasioni. E non senza un’attenzione particolare al design, alla resa estetica e alla discrezione, con mobili trasformabili curati nei minimi dettagli per mimetizzarsi nell’ambiente e fondersi con il resto dell’arredo.
Tra le numerose opzioni spiccano le pareti attrezzate con letto a scomparsa, anche matrimoniale, che ad interessanti soluzioni compositive rispondono con la comodità di un piano di riposo pronto all’uso.
Cosa offre questa parete attrezzata trasformabile?
il divano ribaltabile a 2 o 3 posti che, in fase di apertura del letto, scivola sotto la rete senza richiedere la rimozione dei cuscini di schienale.
il letto a scomparsa, un generoso matrimoniale da 160×200 cm che prende il posto del divano e resta sospeso da terra grazie a due gambe metalliche dal design esclusivo.
l’armadio componibile, un grande mobile contenitore integrato in una composizione per soggiorno completa di moduli e colonne chiuse, nicchie e basi per televisore.
5. Armadio con letto a castello a ribalta [im20_08]
Due amiche per la pelle, due quasi sorelle che, una volta cresciute, hanno deciso di intrecciare una quotidianità fatta di lavoro, studio e tempo libero. Il loro quartier generale è un piccolo loft preso in affitto nel cuore di una grande città, che ha come protagonista un ambiente unico da sfruttare sia di giorno che di notte.
Si sa, anche per le amicizie più durature la condivisione dello stesso ambiente può diventare un banco di prova. Questo è ancor più vero per gli open space o i total living, in cui la mancanza di suddivisioni interne spinge a rivendicare preziosi centimetri… con conseguenze non sempre piacevoli.
I mobili trasformabili nascono anche per questo: ridurre l’ingombro assicurando ad ogni abitante della casa il proprio insindacabile spazio personale.
un letto a castello a scomparsa con due piani di riposo da 90×190 cm. Il trasformabile, che si integra alla perfezione nell’armadiatura, mette a disposizione due vani rete da usare singolarmente o simultaneamente.
un armadio componibile con ante battenti, proposto nella configurazione angolare e personalizzato con un’originale libreria terminale. Non solo i vani offrono uno spazio contenitivo di tutto rispetto (indispensabile per due fashion victim!), ma l’accesso ai compartimenti è agevolato da ante apribili a 180° che consentono di sfruttare appieno il modulo ad angolo. Massimo contenimento, minimo ingombro.
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