Oggi ti portiamo nella casa dell’architetto francese Marion Tixier. La casa ti affascinerà sicuramente, grazie ai soffitti alti, alla luce naturale e agli interni dal design moderno in stile nordico contemporaneo, con tonalità chiare e neutre.
Per gli architetti gli ex spazi industriali o artigianali sono sempre un’opportunità per dare forma ad una casa da zero. E’ quello che è successo all’architetto Marion Tixier che nei dintorni di Parigi ha creato il suo loft da sogno per sé e suo marito. L’edificio si trova a La Garenne-Colombes, un tranquillo comune a circa 14 km dal centro di Parigi, in cui abbondano gli spazi verdi.
Così un cambio di destinazione d’uso e un’attenta ristrutturazione di questi 70 mq in pessime condizioni, hanno trasformato uno spazio commerciale in una splendida casa. Ci è voluto quasi un anno per completare le procedure amministrative e poi sei mesi per la ristrutturazione avvenuta alla fine 2018, con un costo che supera i 100.000 euro, ma ne è valsa la pena.
Situata alla fine di un cortile privato, la dimora è silenziosa e tranquilla. Al laboratorio di 70 mq con soffitti molto alti (3,70 m), si è aggiunto un soppalco. Così, l’appartamento ora è diventato di 95 mq ed ospita un ampio soggiorno con cucina luminosa, due camere da letto, uno spazio ufficio, una zona lavanderia, due bagni e una cabina armadio. Una terrazza esposta a sud sta per essere ultimata.
All’interno, Marion Tixier utilizza una tavolozza di colori e materiali neutri e caldi: bianco, legno e tocchi metallici, che esaltano i diversi livelli della casa. L’atmosfera è contemporanea, chiara e raffinata, con qualche cenno allo stile industriale.
Molto luminosa con le sue vetrate dai profili grigio antracite – dotate di vetri antieffrazione – la casa ha un’atmosfera serena, grazie anche alla scelta dei colori chiari e alla semplicità dei materiali scelti. Uno stile pulito e moderno, caro ai proprietari.
L’ampia superficie di legno a pavimento dona calore al soggiorno, che è completamente aperto sull’esterno e beneficia dei quasi 4 metri di altezza. La grande vetrata è attrezzata con una tenda oscurante elettrica nascosta nella parte superiore del soffitto. Una parete del soggiorno è arricchita con mattoni a vista bianchi, che fanno da sfondo al televisore nero.
Protagonista, al centro del grande spazio centrale, è la lampada Vertigo, ormai una vera icona di design, progetto dello Studio francese Constance Guisset.
Aperta sul soggiorno, la cucina, elemento chiave dell’arredamento, ha un’altezza impressionante! Realizzata su misura, alterna elementi in laminato bianco ad ante a doghe di rovere, che in particolare nascondono il frigorifero. La penisola della cucina funge anche da tavolo da pranzo per otto persone.
L’idea da copiare: le due sospensioni sopra il piano di lavoro sono state realizzate da Marion. Per ognuna ha assemblato un cavo in tessuto intrecciato e una lampadina a filamento racchiusa in un globo di vetro soffiato.
Sul pavimento, il parquet ha lasciato il posto a piastrelle semplici bianche, che risultano più funzionali. Il miscelatore in ottone dona un tocco di originalità e raffinatezza alla cucina.
La scala che porta al soppalco, in legno e ferro con parapetti in vetro, è stata progettata su misura e realizzata da un fabbro. I suoi materiali e toni evocano quelli tipici del loft contemporaneo.
La proprietaria aveva bisogno di un’area ufficio per lavorare a casa e il soppalco (con un altezza di 2,10 metri) ha risolto questa esigenza. L’arredamento gioca anche qui la carta della sobrietà. Lo spazio soppalcato di 25 mq ha permesso anche l’inserimento della camera da letto principale, dalle proporzioni generose, che beneficia di una bellissima luce naturale. La carta da parati in bianco e nero con un’atmosfera tropicale porta un tocco decorativo alla moda, proprio come i tavolini in metallo usati come comodini.
Il piano terra, oltre alla zona giorno, ospita la camera degli ospiti, la cabina armadio, i bagni e un ripostiglio sotto le scale.
Sono tanti i dettagli da cui trarre ispirazione, dall’intera vetrata, al muro che imita il mattone verniciato bianco, alla libreria su misura in soggiorno o alla cucina con penisola.
Progetto: Marion Tixier / Fotografia: Eddy Boulares
______________________________________ Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI
Un piccolo salotto di 20 mq, da arredare con una grande zone conversazione. Fin qui nulla di strano, se non fosse che il soggiorno è quadrato e come tale richiede una particolare organizzazione dello spazio.
Questa è la ragione che ha spinto Marco, fidato cliente, a contattare i nostri Interior Designer per trovare la risposta migliore alle sue esigenze. Ecco la sua richiesta:
Ho bisogno della vostra consulenza per arredare la zona tv del mio salotto. Vorrei ricavare un’importante area di conversazione in cui inserire un divano accogliente per fruire al meglio dello schermo già predisposto sulla parete libera.
La realizzazione del progetto è stata affidata a Ylenia, designer d’interni a capo del team di Progettazione 3D. Quale soluzione d’arredo avrà trovato per sfruttare al meglio i 20 metri quadri del salotto?
Il progetto: soggiorno a pianta quadrata con angolo conversazione
Studio approfondito dello spazio, preferenze del Cliente e attenzione per le ultime tendenze. Questi, in breve, sono stati gli ingredienti che hanno reso possibile la realizzazione di questo particolare progetto.
Con l’aiuto di un render 3D, Ylenia ha potuto mostrare in anteprima al cliente quale sarebbe stato il risultato finale, con tanto di ipotesi di finiture e palette di colori. L’ambiente fotorealistico, creato sulla base delle quote da lui fornite, integra una selezione di arredi e dà un’idea preliminare di quali saranno lo stile e il mood del soggiorno.
Cartina alla mano, appare con maggior chiarezza la suddivisione spaziale ipotizzata da Ylenia. I 20 metri quadri sono idealmente ripartiti in
una zona relax o conversazione, situata a centro stanza
una zona home cinema, collocata sulla parete non finestrata
Angolo relax e home cinema condividono lo stesso ambiente in maniera armoniosa, assicurando una certa continuità stilistica e un’interdipendenza funzionale. In altri termini, sarà sufficiente predisporre il proiettore e attivare lo schermo affinché un momento di ozio sul divano si trasformi nell’occasione per allestire un originale cinema casalingo.
Zona conversazione a centro stanza
L’allestimento della zona relax ha richiesto minuziose valutazioni in termini di spazio e disposizione degli elementi. In prima istanza, Ylenia aveva considerato di inserire nell’ambiente due divani lineari disposti perpendicolarmente e di colmare l’angolo vuoto con un tavolino basso rettangolare.
L’ipotesi iniziale è stata sostituita da quella mostrata nel progetto, in cui il centro stanza è occupato da un grande divano angolare.
La scelta del modello è ricaduta su uno dei divani che Marco aveva salvato tra i preferiti. Ylenia ha optato per un divano composto da un modulo lineare, una méridienne e due pouf, di cui uno indipendente e sfruttabile anche come poggiapiedi o seduta aggiuntiva.
Le dimensioni importanti del divano consentono di ospitare un buon numero di persone, ma questo non ha impedito di accostare all’imbottito una coppia di poltrone da salotto. Eleganti e confortevoli, le due poltrone sono anche girevoli: sorrette da piedi a razze, possono essere direzionate verso lo schermo o verso il divano a seconda dei momenti della giornata.
L’home cinema in salotto
La progettazione della zona multimediale non ha potuto prescindere dalle preziose indicazioni fornite da Marco:
Ho collocato un proiettore e un grande schermo sulla parete libera. Si tratta di uno schermo motorizzato da installare a muro, che vorrei accompagnare con una parete attrezzata moderna e minimale.
Detto, fatto.
La proposta di Ylenia prevede l’allestimento di una parete attrezzata componibile e personalizzabile, che funga da alternativa ad un classico mobile TV con libreria.
La scelta di una soluzione modulabile è stata motivata da due fattori.
Da un lato, era evidente l’esigenza di occupare solo parzialmente i 4,5 metri lineari disponibili, e questo in virtù delle dimensioni importanti dello schermo avvolgibile. Dall’altro, era indispensabile rispettare le preferenze estetiche di Marco, propenso a scegliere arredi dal design essenziale.
Ne risulta una composizione minimalista, composta da basi sospese e pannelli murali con moduli e mensole lineari.
Si tratta di una fase decisiva e delicata, quella in cui il progetto – oramai agli sgoccioli – prende finalmente forma grazie ai particolari.
La parete dietro al divano è stata arredata con una libreria modulare di design. Nel progetto sono stati inseriti due elementi da 50 cm, ciascuno provvisto di 5 ripiani orizzontali.
La particolarità di questa libreria sta tutta nella sua componibilità: ogni modulo è indipendente, può essere installato in senso orizzontale o verticale e contribuisce a sfruttare al massimo porzioni di pareti rimaste inutilizzate.
Nello specifico, la libreria ha permesso di ottimizzare lo spazio tra due finestre, impresa non facile in un soggiorno con tante aperture come quello di Marco.
L’ultima parete vuota, quella collocata a sinistra del divano, è invece stata dedicata al pianoforte. Più che di una scelta estetica, si è trattato di una precisa richiesta del Committente, che ha espresso in questi termini la sua esigenza:
Possiedo anche un pianoforte verticale non molto ingombrante che vorrei integrare nell’ambiente.
Lo strumento musicale, di per sé decorativo, è stato semplicemente completato da un pouf-poggiapiedi ad uso sgabello.
Il ruolo degli accessori
La decorazione gioca un ruolo chiave nel conferire alla stanza un tocco unico e personalizzato. Tuttavia, così come l’arredo anche gli accessori sono ridotti all’essenziale.
La selezione di Ylenia prevede 3 complementi immancabili in una zona giorno moderna. Primo tra tutti, il tavolino rotondo in marmo. Con i suoi 130 cm di diametro, questo tavolo da caffè ha un aspetto scenografico di forte impatto, che lo rende perfetto per decorare – in solitaria – lo spazio di fronte al divano.
Segue la lampada da terra, una scenografica piantana di 2 metri dal design minimalista. La struttura in metallo, sottile e goffrata, la rende la scelta ideale per illuminare un soggiorno di ampie metrature e garantire un’illuminazione localizzata sopra il divano.
Inoltre, il paralume girevole permette di direzionare la luce a seconda delle esigenze, dettaglio che la trasforma in una pratica lampada per angolo lettura.
E infine il tappeto. Non un modello qualunque, ma un tappeto shaggy taftato e robusto, realizzato al centimetro per uniformarsi allo spazio disponibile. Il progetto include il modello rettangolare, con bordo in filo di nylon, in tinta unita grège.
Salotto quadrato di medie dimensioni: la scelta dei colori
Alla stregua degli accessori, i colori assumono un ruolo determinante nell’arredamento del salotto. Scegliere le sfumature, le nuance e le tinte che andranno ad esaltare gli arredi è tutt’altro che semplice. Servono una progettualità e un’idea ben precise – proprio come avviene nella progettazione dei mobili.
Il progetto di Marco è l’esempio perfetto di come i colori partecipano a definire il mood dell’ambiente. Non avendo espresso particolari preferenze cromatiche, Ylenia ha potuto scegliere liberamente con quali sfumature personalizzare il soggiorno.
Un dettaglio, impercettibile ma di primaria importanza, ha permesso alla nostra Interior Designer di selezionare la migliore palette: la preferenza del Committente per gli arredi moderni e minimalisti. E perché non usare il suggerimento anche in fase di definizione dei rivestimenti e delle finiture?
L’ipotesi di Ylenia prevede la scelta di colori molto moderni e senza tempo, che non rischiano di stancare né di saturare l’ambiente. Si tratta di sfumature che spaziano dal color legno al beige, rese con materiali di varia natura.
La prima palette raccoglie le tinte più scure: rovere, laccato Fango, Grafite e Nero. Si impiegano senza problemi in un appartamento di nuova costruzione come quello di Marco, dove predominano il bianco delle pareti, il nero degli infissi e il grigio dei pavimenti.
Simili colori permettono anche di creare associazioni e rimandi cromatici tra gli elementi: è quello che accade con la finitura della parete attrezzata e i piedini delle poltrone.
La seconda palette, quella degli imbottiti, è invece più legata alle sfumature naturali. Primeggiano il sabbia e il terra, illuminati dal color Nuvola del tappeto e dal giallo di cuscini e sgabello.
Soggiorno quadrato: i consigli della professionista
Salotto quadrato: occasione d’arredo da non perdere oppure arma a doppio taglio? La pianta regolare può far credere che sia più facile arredare un soggiorno di forma quadrata rispetto ad uno rettangolare. Ma è davvero così?
Questo è il parere della nostra decoratrice d’interni:
Non bisogna lasciarsi ingannare dalla planimetria omogenea di un salotto quadrato. In molti credono che avere a disposizione pareti della stessa lunghezza sia un vantaggio, ma non è sempre così.
E aggiunge:
Capita, soprattutto per salotti di piccole dimensioni, che la mancata differenziazione tra muri corti e muri lunghi comporti un’assenza di prospettiva. E questo, a ruota, rischia di rendere l’ambiente disarmonico e immediatamente saturo.
Ecco 4 semplici consigli per non sbagliare.
Arredare il centro stanza
Ciò che accomuna tutti i salotti quadrati, compresi quelli più piccoli, è lo spazio libero in mezzo all’ambiente. Quindi usa a tuo vantaggio la pianta regolare: non addossare i mobili contro le pareti, ma sfrutta il centro della stanza con un sofà angolare, una coppia di divanetti o un set divano più poltrone.
Il segreto sta tutto nel calcolare le proporzioni dell’arredamento rispetto al locale, e di prevedere spazio libero per muoversi agevolmente (in altre parole, no ai divani troppo grandi in salotti troppo piccoli).
Non occupare tutte le pareti
Con un salotto quadrato non è possibile distinguere tra pareti lunghe e corte. Per questo, il loro allestimento richiede un po’ più di attenzione rispetto ad un ambiente a pianta rettangolare.
Scegli mobiletti e complementi poco ingombranti, meglio se sospesi, e cerca di movimentare le pareti con composizioni destrutturate e soluzioni asimmetriche. Utilizza anche la parte alta del muro per dare un senso di maggiore slancio: dove la lunghezza manca, approfitta dell’altezza.
Usa le forme arrotondate
Troppo rigore annoia? Esci dagli schemi e rendi dinamico l’ambiente giocando con volumi morbidi. Se l’ambiente è quadrato, smorza la rigidità delle linee rette inserendo forme arrotondate e fluide.
Sono perfetti i tavolini senza spigoli, i pouf ovali e i tappeti rotondi, oppure quelli con motivi geometrici sinuosi.
Non eccedere con la decorazione
Se il soggiorno non è tanto grande, non esagerare con le decorazioni. Seleziona pochi ma funzionali accessori, anche di design se ti piace il genere, e posizionali in punti strategici della stanza (dietro al divano, su una credenza, alle pareti).
Ricorda che l’illuminazione gioca un ruolo determinante nel determinare il mood di un ambiente. Oltre a quella diffusa, prevedi sia una fonte di luce localizzata che una lampada direzionabile.
Da non perdere:
Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.
Oggi vi portiamo in un sontuoso attico a Gerusalemme con un impressionante mix di elementi che spaziano dal design orientale a quello occidentale, in una fusione dall’equilibrio perfetto.
L’architettura
Situato all’ultimo piano di un edificio storico, il grande appartamento duplex si trova nelle vicinanze dell’Independence Park e gode di una meravigliosa vista sulla Città Vecchia. L’architetto ha creato interni dall’eleganza misurata, un’armonia in cui l’opulenza tipica degli stilemi orientali è bilanciata dal minimalismo assoluto degli spazi circostanti, da dettagli come le strisce led e gli ampi armadi che ricoprono interamente le pareti. Grazie a questi espedienti attentamente studiati l’intera abitazione trasmette un’allure decisamente contemporanea, pur conservando alcuni elementi ispirati all’architettura ottomana del XIX secolo.
La sfida principale, racconta l’interior designer responsabile del progetto, è stata quella di installare un sistema di raffreddamento senza ricorrere ad antiestetici ribassamenti in cartongesso. Con i soffitti alti 270 cm la maggior parte delle unità sono state ingegnosamente nascoste all’interno degli armadi a muro realizzati su misura. Nei bagni l’impianto è stato integrato nel soffitto in legno rimovibile.
L’Interior Designer
Per l’arredamento degli interni la committenza si è rivolta alla talentuosa Interior Designer Gittie Perl. Nata e cresciuta a New York, Gittie ha il suo studio nel quartiere storico di Rechavia, a Gerusalemme. Il suo stile colpisce per la raffinata eleganza e per l’equilibrio generato dalla combinazione di elementi antichi e moderni. Un approccio che si sposa alla perfezione con la città in cui la Perl vive e opera, e che si fonde con l’influsso glam chic che proviene dalle sue radici newyorkesi. I suoi progetti si distinguono per la sofisticata rielaborazione della tradizione, mantenuta o rivisitata per riflettere il gusto dei committenti…e per lasciare la sua inconfondibile firma.
Per questo penthouse duplex la designer ha lavorato sull’accostamento di forme ellittiche e linee rette per, come ci ha spiegato, “sottolineare la fusione tra vecchio e nuovo” per riflettere ed impreziosire le scelte architettoniche che abbiamo spiegato poco sopra.
I materiali utilizzati sono marmo grigio, rovere, ottone e oro (quel tocco luxury che non guasta mai!), con accenni di colore che si muovono tra il blu petrolio e varie tonalità di rosa antico e cipria.
Impreziosire gli ambienti con le sedute giuste
La nostra arredatrice Elisabetta, responsabile delle collaborazioni internazionali, ha lavorato a stretto contatto con Gittie per la scelta delle tante sedute presenti nei vari spazi della casa.
Spesso sottovalutate, sedie e poltroncine ricoprono un ruolo di primo piano nell’arredamento di interni. Non sono da considerare solo come pezzi funzionali, ma come veri e propri elementi di integrazione di un più ampio progetto architettonico e stilistico. Ettore Sottssass ci insegna l’importanza del design di questo arredo in una semplice frase: “quando Eames disegna la sua sedia, non disegna soltanto una sedia, ma disegna un modo di stare seduti, anzi disegna soprattutto un modo di stare seduti”.
Ma una sedia o una poltroncina dal design particolare diventano anche pezzi decorativi con cui completare spazi, impreziosire altri elementi e mettere in risalto particolari scelte d’arredo.
E naturalmente le sedie sono scelte anche per la loro funziona principale: accoglierci in uno spazio di seduta che sia il più possibile confortevole ed ergonomico (un binomio particolarmente importante se la sedia è usata per lavorare o studiare).
Il tavolo di design in cucina
L’ampia cucina abitabile si sviluppa su due pareti, con isola centrale su cui è collocato il piano cottura. Il design degli arredi ha un look tradizionale caratterizzato dalle ante a telaio, modernizzato dalle maniglie a gola e dallo zoccolo in ottone. Anche in questo ambiente si ripropone la palette formulata nel concept di Gittie Perl: marmo, rovere, ottone.
Il modello di tavolo scelto non potrebbe essere più azzeccato. Design senza tempo, linee essenziali, fascino vintage sempre attuale: stiamo parlando del tavolo rotondo di Saarinen. Scelto in quelle che secondo noi sono le sue migliori finiture: base centrale bianca e top in marmo.
Copia lo stile
Se lo stile di Gittie Perl ti è piaciuto e pensi sia quello giusto per la tua casa…copialo!
Abbiamo preparato per te qualche idea per ricreare a casa tua questo tipo di ambientazione.
L’ingresso (super) accogliente
Nell’ampio ingresso si trova una comoda chaise longue affiancata dal tavolino dal design essenziale. Anche in questo caso l’interior designer gioca con il contrasto tra elementi classici e contemporanei, tra il velluto della chaise e la rigorosa struttura metallica del piccolo tavolinetto.
Il divano in pelle nabuk nei toni grigio-rosati è impreziosito da cuscini decorativi che riprendono il colore delle poltroncine imbottite del grande tavolo da pranzo. La zona relax prosegue con una poltrona bassa a pozzetto di design, rivestita in tessuto melange grigio-nero. A completare il salotto ci sono una coppia di tavolini rotondi in ottone con piano in vetro e un tappeto. Ciliegina sulla torta questo ultimo complemento non è scelto a caso: ad un occhio attento non sfuggirà che nella sua fantasia astratta si ritrovano tutti i colori selezionati da Gittie per l’arredo dell’attico.
Piano in marmo e gambe scultoree sono la cifra stilistica dei tavoli scelti per arredare l’attico con vista su Independence Park. Il Saarinen è una sicurezza, può essere inserito in ambienti di qualsiasi stile, sia in cucina che in soggiorno. Semplicemente perfetto con il top in marmo, può essere anche realizzato in laminato. Rigorosamente bianco o nero.
Il marmo torna anche in soggiorno dove protagonista è il grande tavolo da pranzo circondato da 12 sedie imbottite con braccioli. Per un piano di queste dimensioni il supporto deve essere, oltre che resistentissimo, curato dal punto di vista estetico. Via libera a gambe incrociate e basi metalliche dal carattere contemporaneo.
In perfetta armonia con il resto della casa la camera da letto matrimoniale gioca con la stessa moodboard colori. Se il marmo viene – giustamente – escluso dalla zona notte, ritroviamo il rovere ma in versione scura. Torna anche l’ottone e i dettagli dorati: nello specchio, nelle maniglie, nelle lampade. Ad ammorbidire la composizione ci pensano il letto e la poltroncina da camera entrambi rivestiti in velluto grigio e rosa antico.
In occasione della Milano Design City, nella cornice dell’esclusivo Concept Store di Corso Sempione, viene presentato Princype, il nuovo progetto immobiliare su iniziativa di Fondo Leone gestito da Dea Capital Real Estate SGR, con advisor RedBrick Investment Group, che vede la collaborazione di tre delle firme più prestigiose nel panorama milanese: Studio Marco Piva che ha realizzato il progetto architettonico e di interior design, Abitare Co. in qualità di broker agency eMilano Contract District, la design platform partner del progetto per i prodotti e i servizi legati all’home design che ha realizzato anche il concept dell’esclusivo store di Corso Sempione, pensato per poter vivere in anteprima l’esperienza della futura casa.
L’esclusivo complesso residenziale, ubicato in via Principe Eugenio, cattura subito l’attenzione per il suo fascino iconico, che inaugura una nuova era dell’abitare a Milano. L’architettura dell’edificio, con le grandi terrazze verdi poste ai vari livelli che digradano verso la corte interna, contribuiscono a sottolineare ulteriormente la leggerezza della composizione, regalandole slancio e rievocando la tradizione di eleganza e stile caratteristica delle residenze storiche milanesi.
“Il complesso residenziale Princype rappresenta un nuovo episodio di architettura urbana sostenibile, in un’area strategica della città di Milano” – racconta Marco Piva. “Un progetto che nasce con lo scopo di sanare dopo anni di abbandono un vasto vuoto urbano, attraverso la creazione di un complesso residenziale di grande pregio, caratterizzato da un concept abitativo inedito, che trae ispirazione dalla consolidata esperienza dello Studio Marco Piva nell’ambito dell’hotellerie e dei servizi ad esso connessi, per tradursi in un lifestyle residenziale innovativo, dinamico e altamente funzionale. La cura dei dettagli, con una particolare ricerca dei materiali per la facciata dell’edificio e per gli interni, richiama il lavoro che lo Studio Marco Piva sviluppa da anni: una continua ricerca formale, funzionale ed emozionale, che mira a creare nuovi riferimenti di eccellenza tecnica, senza mai perdere di vista la dimensione umana del progetto.”
Il progetto d’interior degli appartamenti prevede l’inclusione di alcuni dei migliori brand di interior design e di home fit-out (tra gli altri Ernestomeda, Lema, Gessi, Cesana, Lualdi) che enfatizzano ulteriormente l’eleganza e lo charme che contraddistinguono il progetto.
Grande cura dei dettagli, eccezionali amenities dedicate al condominio a fianco di un’attenta e precisa progettazione degli spaziinterni favoriscono il benessere psico-fisico dei futuri abitanti.
Milano Contract District, grazie al servizio interno di Store-development, ha anche studiato e realizzato l’esclusivo Info-Point che consente ad ogni acquirente di vivere in anteprima l’esperienza della futura casa compiendo un percorso emozionale che inizia al suo interno e prosegue poi, su invito, nello showroom privato di Milano Contract District.
Per maggiori informazioni:
Abitare Co | Tel. +39- 02 48.95.84.16 – 02 48.95.86.82
Là dove una goccia d’acqua inizia il suo lungo viaggio verso il mare, si aprono nuove prospettive: dalla nuova piattaforma sul ghiacciaio della Val Senales, lo sguardo si perde all’orizzonte e ogni pensiero scompare.
C’è qualcosa di sublime in questo luogo speciale sulla parte più alta della cresta del ghiacciaio della Val Senales, linea di confine tra Italia e Austria: da qui si gode una veduta spettacolare del paesaggio alpino, dal corso d’acqua fino alle pendici delle montagne. A rendere la posizione geografica di questo luogo così unica vi è poi un’altra peculiarità: è qui, infatti, che si decide se una goccia d’acqua dei ghiacci perenni intraprenderà il suo viaggio verso il Mar Nero o il Mar Mediterraneo.
Conquistare la vetta
Proprio in corrispondenza dello straordinario punto in cui si incrociano i destini dei ghiacci, a 3.000 m di altitudine, troneggia l’Hotel Grawand, uno dei più alti d’Europa: ancora 50 metri e la vetta è conquistata. La vista strabiliante su un territorio così incantevole, ricco di cime innevate ugualmente ambite da escursionisti e sciatori, crea una sospensione del tempo e porta a immergersi completamente nella natura e in un panorama incontaminato, fatto di pendii scoscesi e rocciosi, vento e intemperie.
Come veri scalatori
Per offrire a villeggianti e turisti giornalieri non solo la salita mozzafiato alla stazione a monte, ma anche una narrazione della storia affascinante di questo luogo, noa* ha ideato un progetto straordinario: una piattaforma panoramica in acciaio corten che incorpora la preesistente croce di vetta e regala ai visitatori un’inedita esperienza di montagna. Appoggiata al terreno solo nei punti strettamente necessari, la struttura si staglia nel panorama come una costruzione sospesa, da cui abbracciare le montagne con lo sguardo e inebriarsi del profumo della libertà.
Un nuovo punto di vista
Caratterizzata da un’architettura di forma organica che rispecchia la topografia naturale del luogo, la piattaforma è realizzata con una pedana composta da griglie sorrette da travi sottili e circondata su tutto il perimetro da lastre verticali in acciaio corten. La disposizione degli elementi verticali, ad altezza del parapetto, segue il profilo leggermente arrotondato della struttura. L’effetto che ne deriva è magico: ruotando lo sguardo le immagini lasciano posto a nuove soggettive, invitando l’osservatore a scoprire prospettive sempre diverse. Questa dinamica stuzzica la curiosità e permette di vivere un’esperienza sensoriale che ferma il tempo per un istante e appaga più di qualunque altro souvenir.
Immagini che fissano il tempo
A proposito del tempo: nella forma ondulata è ricavata una feritoia dalle geometrie ben definite che indirizza lo sguardo verso l’affascinante luogo del ritrovamento di Ötzi. Da qui, a pochi metri dal confine austriaco, l’angolatura della feritoia conduce sapientemente verso un viaggio ideale alla scoperta dell’uomo dei ghiacci. Anche questo elemento è realizzato in acciaio corten e, come le lastre del parapetto, è esposto all’azione delle intemperie, che ne hanno modificato la colorazione da marrone scuro a grigio e infine a nero, facendolo diventare un tutt’uno con l’ambiente circostante. La pedana termina con un parapetto in vetro sospeso nel vuoto, un invito ad abbandonare tutti i pensieri e immergersi in un’esperienza adrenalinica.
Non necessita di massetto cementizio, è totalmente ispezionabile e agevola il risparmio energetico: ecco le caratteristiche del nuovo pavimento sopraelevato radiante Diffuse di Nesite.
Distribuzione uniforme della climatizzazione e funzionamento a basse temperature sono alcuni dei vantaggi che hanno fatto dell’irradiamento a pavimento una soluzione apprezzata in contesti residenziali e collettivi. A questi vantaggi si aggiungono inoltre quelli offerti dalle soluzioni sopraelevate, che oltre a consentire una rapidità d’installazione, grazie alla posa a secco, offrono prestazioni termiche superiori, non richiedono lavori di muratura e massetti cementizi e risultano completamente ispezionabili.
Il sistema brevettato Diffuse di Nesite è composto dai tradizionali supporti di colonnine e traversi in acciaio galvanizzato e da una superficie orizzontale realizzata con un sandwich isolante di polistirene espanso, al quale viene accoppiata una lamina in alluminio sagomata per consentire la perfetta aderenza di un tubo. Qui scorre acqua (calda o fredda) che, diffondendosi attraverso l’alluminio, consente di riscaldare o raffrescare l’ambiente in modo uniforme, fino a 2,5 m di altezza. Sulla struttura vengono poi installati a secco pannelli in materiali inerti ad alta conduttività che vengono completati con piastrelle in ceramica, pietre naturali, moquette, linoleum, legni e materiali di nuova generazione, senza limiti creativi. Grazie alla scelta dei suoi materiali e alla sua speciale composizione Diffuse assicura un’inerzia termica superiore agli impianti a massetto e consente di climatizzare l’ambiente nel minore tempo possibile, con un’efficienza che si traduce in una riduzione del consumi fino al 35%.
Diffuse, infine, abbatte la quantità delle polveri emesse nell’ambiente, non altera la qualità dell’aria e non ne crea moti convettivi nello spazio, con conseguenti benefici per il comfort delle persone.
Il team di ADHOC Architects presenta il progetto Your Place at the Table! a Montreal fino a ottobre 2020 a Sainte-Catherine Ouest, angolo Clark. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dei grafici Maude Lescarbeau e Camille Blais.
L’installazione colorata è stata concepita per accogliere e attirare in sicurezza i cittadini dopo diverse settimane di reclusione a causa della pandemia di COVID-19. Il layout è progettato per offrire ai passanti uno spazio per passeggiare o per sedersi e rilassarsi nel rispetto delle attuali norme igienico-sanitarie e del distanziamento sociale.
Riappropriarsi del centro di Montreal con l’aiuto del design
Il tuo posto a tavola lo trovi in uno dei 3 TULIP, ovvero i tre spazi pubblici nel centro di Montreal, che sono stati ripensati grazie alla dedizione di studi di architettura e rinomati designer. I TULIP consentono alle persone di approfittare del piacevole clima estivo e autunnale per riscoprire la loro città. Fino a ottobre 2020, il pubblico è invitato a esplorare questi nuovi servizi urbani animati da un programma culturale e da una moltitudine di iniziative spontanee.
Ripensare un parco noto per le sue qualità ecologiche aggiungendo una componente sociale
Il team di ADHOC architectes ha ricevuto il mandato di ripensare il parco Hydro-Quebec progettato da Claude Cormier et Associés (2008-2012), che ha ricevuto numerosi premi per le sue peculiarità ecologiche. Gli architetti ADHOC hanno aggiunto una componente sociale allo spazio di 3260 mq trasformandolo in una nuova terrazza urbana. Un “tavolo urbano“ lungo 100 metri è stato installato con precisione tra gli arredi esistenti e gli alberi, che perforano la griglia metallica angolare rialzata al centro dello spazio. Il tavolo ondeggia sotto la chioma degli alberi, lasciando i visitatori alla scoperta di un susseguirsi di messe in scena e di atmosfere variegate.
Un’esperienza piacevole e sicura
Una segnaletica dalla grafica vivace e personalizzata e un’illuminazione incantevole illuminano questo ambiente solitamente piuttosto buio, creando un’atmosfera accogliente durante il giorno e la notte. Il colore giallo è protagonista di questa installazione tono su tono. Una tavolozza di colori festosa, gioiosa e luminosa attira gli sguardi dei passanti e introduce un netto contrasto con le tonalità monocromatiche del parco.
Una grande struttura e una freccia posta all’ingresso del parco segnala l’inizio del progetto. Il pubblico è quindi invitato a scoprire tutta la lunghezza del tavolo e le ambientazioni caratterizzate dalla presenza di oggetti di recupero posizionati con criterio per favorire un distanziamento sociale intuitivo. Lo spazio ridisegnato propone 80 posti a sedere e incoraggia il supporto diretto di 22 ristoranti locali.
In conclusione, questo progetto ci suggerisce un nuovo modo di condividere la tavola in totale sicurezza.
Mini bagno e come arredarlo. Un progetto nato dalla richiesta di una giovane coppia, da poco insediatasi nella sua prima casa e già alle prese con un design dilemma: trovare la migliore soluzione d’arredo per un bagno di 3 mq – con lavatrice, perdipiù.
Questa è la richiesta arrivata al nostro team di Interior Designers:
Stiamo ristrutturando un piccolo bagno di servizio da adibire a lavanderia. Avremmo bisogno di un’idea per integrare la lavatrice in un mobile e, se possibile, ricavare uno spazio per la biancheria.
Una sfida difficile ma non impossibile, che Ylenia, responsabile di progetto, ha colto con curiosità. A cosa avrà pensato per rivoluzionare l’aspetto di questo ambiente rettangolare e trasformarlo in un bagno piccolissimo ma super attrezzato?
Ecco la sua idea.
Il progetto: mini bagno di servizio con lavanderia
A progetto ultimato, il render mostra un ambiente ristrutturato di 3 metri quadri, lungo e stretto, da cui è stato ricavato un piccolo bagno di servizio con angolo lavanderia.
La soluzione proposta da Ylenia prova che, se ben ottimizzato, anche uno spazio dalle dimensioni ridotte può trasformarsi in un ambiente funzionale e gradevole.
Per far fronte ai vincoli dimensionali e cercare di accontentare i Clienti, la pianta rettangolare è stata idealmente suddivisa in tre zone:
una zona lavanderia con colonna porta lavatrice
un’area centrale con mobile bagno e servizi
un angolo con armadio a profondità ridotta
Specchio e sanitari a parte, tutto l’arredo è stato selezionato dalla nostra Interior Designer, che ha avuto carta bianca sulla scelta di modelli e finiture.
Unico vincolo: orientarsi verso arredi dallo stile moderno garantendo, allo stesso tempo, la migliore fruizione degli spazi.
A sinistra dell’ingresso è stata posizionata una colonna bagno profonda solo 20 cm. Alta quasi 2 metri, risulta particolarmente adatta per sfruttare l’altezza disponibile senza dover ricorrere a pensili aggiuntivi.
All’interno, la colonna è modulata da ripiani interni che, oltre a suddividere razionalmente lo spazio, accolgono asciugamani, biancheria di scorta e prodotti di bellezza.
Seguono tre mensole lineari, fissate ad altezze diverse proprio accanto alla colonna. L’uso sapiente dei ripiani consente sia di creare movimento sulla parete, che di riempire porzioni di muro apparentemente inutilizzabili.
Procedendo verso destra, il progetto mostra un’ipotesi d’arredo per il mobile lavabo. Quello scelto da Ylenia è un piccolo mobile bagno sospeso, realizzato su misura per accogliere la vasca già in possesso dei Clienti.
Ha dalla sua dimensioni molto contenute, che non intralciano i movimenti nell’ambiente e consentono l’inserimento di altri arredi. Ancor più della larghezza, la chiave del successo di un simile mobile sottolavabo è la profondità ridotta.
A dispetto dell’ingombro minimo, però, dietro all’unica anta battente si cela uno spazio contenitivo facilmente accessibile, dove riporre tutto il necessario per la cura della persona.
Lo stesso discorso vale per la specchiera appesa sopra il lavabo. Nel progetto è stato inserito uno specchio contenitore poco profondo che, come tutti i mobili 2 in 1, assolve una doppia funzione.
La prima, quella più logica, è la funzione di specchiera da bagno, attrezzabile con LED, illuminazione integrata, faretti, prese e interruttori a seconda dei modelli. La seconda, ma non per importanza, è la funzione contenitiva che eleva il complemento a vero campione salvaspazio.
La superficie riflettente scherma una struttura ultra slim, profonda circa 20 cm ma capiente abbastanza per contenere piccoli accessori, profumi o medicinali.
Procedendo verso destra si arriva al cuore del progetto: la zona lavanderia. La parete interessata è quella di fronte all’ingresso, la più corta delle tre disponibili.
Proprio a causa della larghezza limitata, Ylenia ha optato per una soluzione sviluppata in altezza: una colonna per lavatrice senza ante, a cui è stato affiancato un modulo chiuso.
Un mobile a ponte come questo risulta doppiamente ottimale: da un lato, viene evitato l’ingombro delle ante, che rischierebbero di non aprirsi. Dall’altro, l’assenza degli schienali rende più facile l’accesso alle prese e agli scarichi.
Se, sopra l’elettrodomestico, il muro è caratterizzato dall’alternanza di mensole e ripiani, accanto alla lavatrice la parete è nascosta da una stretta colonna lavanderia. Completa di cestello a ribalta, risulta tanto pratica quanto discreta. Nascosta in un angolo, permette di tenere sottomano sia detersivi o ammorbidenti, che abiti e indumenti da lavare.
Bagno stretto e lungo: colori per gli arredi
Scegliere i colori giusti per un bagno piccolo è una faccenda delicata, che diventa più difficile quando nell’ambiente sono presenti rivestimenti decorativi.
Questo era proprio il caso dei Committenti:
Pensiamo di posare piastrelle decorative, per cui di piacerebbe trovare una finitura del Campionario che si abbini al nostro pavimento.
Ma, difficoltà a parte, a Ylenia è bastato chiedere qualche foto del rivestimento per capire quale direzione percorrere e ipotizzare una palette cromatica accattivante.
In linea generale, per i bagni piccoli o piccolissimi è preferibile optare per tinte chiare e luminose capaci di restituire una sensazione di ampiezza. Grigio e beige sono i colori di maggior tendenza, a cui si aggiunge un evergreen come il bianco.
Per alleggerire il motivo geometrico della piastrella, Ylenia ha proposto una finitura chiara ma di carattere: il nobilitato effetto Frassino. Più caldo del bianco puro, ha il vantaggio di decorare senza esagerare, motivo per cui se ne è ipotizzato l’uso per le colonne contenitore e il mobile lavanderia.
La scelta è stata giustificata anche fatto che il bagno è cieco e, non avendo finestra, no riceve illuminazione naturale. Banditi dunque colori scuri, cupi o troppo vivaci: rischierebbero di saturare e rimpicciolire ulteriormente un ambiente poco spazioso.
Detto questo, però, in questo progetto il colore non manca.
Mobile sottolavabo e mensole sono state personalizzate in laccato lucido Indaco, una sfumatura di tendenza che si sposa alla perfezione con il rivestimento e contribuisce a riflettere la luce artificiale.
I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
In un bagno di dimensioni ridotte, il colore gioca un ruolo determinante nella percezione dello spazio. Se si ha la possibilità, è meglio considerare per rivestimenti, pareti e arredo tinte chiare, luminose e… fresche. Se invece si amano le tinte d’accento, via libera ad accessori e complementi, a patto di non utilizzare più di un colore.
Da non perdere:
Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.
L’armadio della camera da letto è un elemento chiave nell’organizzazione dell’intero spazio domestico. Contiene abiti e biancheria, ma in caso di necessità anche scarpe, borse e molto altro. Non sempre infatti gli spazi che abbiamo a disposizione ci permettono di avere un secondo contenitore in cui riporre calzature, vestiti e accessori, in particolare quelli che non stiamo usando quotidianamente. In altre parole, non sempre abbiamo la fortuna di poter organizzare il “cambio di stagione” in un guardaroba separato da quello che abbiamo in camera.
Il significato? Si tratta di una soluzione capiente che permette di organizzare tutto l’abbigliamento in un unico mobile, idealmente a 6 / 8 ante (se battenti) o a 3 / 4 ante (se scorrevoli). È progettato per contenere la collezione completa di capi di vestiario estivi e invernali di una coppia e per riparare dalla polvere ciò che viene stipato nella zona del fuori stagione.
3 modi per organizzare un armadio quattro stagioni x 2 persone
1. nella configurazione perfetta l’idea di base sarebbe quella di aprire solo le ante dove si trova quello che usiamo e di tenere chiuse tutte le altre. In quest’ottica bisogna prevedere una cassettiera integrata accessibile dall’esterno.
2. ovviamente la prima opzione non sempre è possibile. Più spesso succede infatti che vi sia una divisione tra sotto e sopra, a 3 o più livelli: il sopra ospita quello che usiamo meno, il sotto quello che indossiamo quotidianamente in un determinato periodo dell’anno. La parte più alta, accessibile con una scala o uno sgabello, diventa lo spazio per buste e scatole con gli indumenti della stagione successiva. Con un poco di spazio in più queste scatole – ma anche scarpe o maglioni – potrebbero andare in un comparto ad anta singola con ripiani, ottenendo un 7 ante (o un 5 se si parte da un guardaroba a 4 ante)
La suddivisione a due livelli può essere gestita in un altro modo. In passato infatti per armadio 4 stagioni si intendeva un tipo di armadiatura con ante su due livelli. Meno in voga in questi ultimi anni, ma sempre valido, questo armadio a doppia stagione presenta una divisione orizzontale dei volumi interni: ante e scomparti sono nettamente divisi a metà, con accesso suddiviso in vani inferiori e vani superiori. In questo modo si ottiene una vera e propria separazione dove “il sopra” è dedicato agli abiti non in uso e “il sotto” a quelli in uso.
3. c’è anche una terza opzione. L’anta o il vano centrale è dedicato ad un guardaroba passepartout “per tutte le stagioni”, con i capi che indossiamo tutto l’anno (biancheria intima, magliette, jeans, camicie, pigiami…). Di conseguenza le ante laterali ospiteranno nella parte bassa i vestiti esclusivamente del periodo dell’anno in corso, e nella parte alta quelli non in uso
Per decidere come dividere internamente lo spazio ricorri a questa tabella delle dimensioni dei capi di abbigliamento più comuni. Pensa bene al tuo guardaroba, a cosa possiedi (più gonne, più pantaloni, più vestiti e abiti lunghi, più maglieria…) e parti da qui per progettare ripiani, cassettiere, accessori estraibili e porta camicie. Con una corretta spartizione riuscirai ad avere un armadio ordinatissimo per tutte le stagioni.
Ti stai chiedendo cosa intendiamo per cambio di stagione? Tutta quella serie di maglie o maglioni, pantaloni, gonne, scarpe e scarponi, attrezzature sportive come tute da sci, cappotti e piumini, biancheria e piumoni per il letto…che non vengono utilizzati tutto l’anno ma solo in determinati periodi (o occasioni). Da qui deriva il temuto cambio di stagione dell’armadio con tutto il suo tran tran di spostamenti, complesse operazioni di messa in sottovuoto, inscatolamenti…e lavatrice in funzione 24/24.
Armadio 4 stagioni: le misure
Sono in molti a chiedersi quali siano le misure standard di un armadio quattro stagioni per una camera matrimoniale.
Tutto dipende dal modello, dal numero di ante e dalla misura dei moduli utilizzati per comporlo.
Queste sono le dimensioni indicative degli armadi componibili battenti e degli scorrevoli con cui, con un minimo di progettazione preliminare, è possibile realizzare di tutto.
MISURE STANDARD INDICATIVE
BATTENTI
dimensione singoli moduli componibili
1 anta battente: 45 – 60 cm 2 ante battenti: 90 – 120
Ricorda Oltre alle dimensioni totali dell’armadio quello che fa la differenze è una corretta organizzazione interna dei vani. Studiando bene come e dove inserire i ripiani, le cassettiere e altre utili attrezzature interne, è possibile trovare un posto per ogni cosa.
Armadio 4 stagioni battente
6 ante
Il più diffuso è l’armadio quattro stagioni a 6 ante. In questa configurazione la parte centrale può essere condivisa dalla coppia (con divisione sopra / sotto) oppure contenere il fuori stagione di entrambi. Nel secondo caso ognuno avrà il suo lato allestito in maniera differente a seconda del periodo dell’anno. È una soluzione versatile, dalle dimensioni ideali per camere standard (una matrimoniale intorno ai 14 mq). Con un po’ di pianificazione preliminare è davvero possibile farci entrare di tutto. Prendi esempio dai nostri suggerimenti qui sopra per ricavare il meglio dal tuo 6 ante.
Se lo spazio lo consente un aiuto in più può venire da una settima anta. In questo vano singolo, solitamente equipaggiato con soli ripiani, si possono mettere scarpe, piumoni, scatole con maglioni e maglieria, borse, piccole valigie e trolley, attrezzature sportive. Essendo separato da tutto il resto basta predisporre i ripiani all’altezza desiderata per ricavare degli scomparti in cui possono trovare posto accessori come scarponi da sci, skate, bici pieghevoli e molto altro.
8 ante
È ovvio che l’ideale è un armadio a 8 ante battenti (4 vani interni) di cui 2 vani dedicati alla stagione in corso e 2 vani al fuori stagione (o agli accessori che non usiamo o cambiamo ogni giorno come biancheria da letto, borse prettamente invernali o estive, abiti lunghi ed eleganti per occasioni speciali…). Questa misura consente di dividere nettamente gli abiti dell’estate da quelli dell’inverno, utilizzando alternativamente le due grandi zone dell’armadio in base alla stagione in corso.
Anche un armadio ad ante scorrevoli può essere adibito a quattro stagioni. La soluzione migliore sarebbe un 3 o 4 ante, per le stesse ragioni già espresse riguardo al battente: avere una parte separata dalle altre due per riporre in ordine e al riparo dalla polvere il fuori stagione. Ovviamente se lo spazio a disposizione – o il tuo gusto – ti spingono verso un due ante, l’organizzazione interna seguirà la “regola” del sopra e sotto. La stratificazione degli abiti e degli accessori avverrà in base a cosa serve in un determinato periodo dell’anno: sotto quello che usiamo, sopra quello che non usiamo o usiamo con minore frequenza.
2 ante scorrevoli
Come scritto sopra, la soluzione ideale è un 3 ante, ma ci sono modelli a 2 porte davvero molto capienti con vani interni che possono raggiungere i 150 cm di larghezza. La stagionalità sarà suddivisa su vani inferiori e vani superiori, magari aggiungendo un ripiano nella parte più alta per le scatole, e un ripiano o dei cassetti nella parte più bassa. Ciò che viene utilizzato quotidianamente sarà logicamente appeso o riposto nei punti più accessibili, ovvero quelli raggiungibili senza doversi piegare / inginocchiare o salire su una scala.
Anche questo sistema segue quello dell’armadio battente a 6 ante, cioè quello di avere uno spazio ciascuno per le proprie cose, ed un terzo condiviso per tutto il fuori stagione.
Il top di gamma per chi desidera un armadio stagionale. Valgono gli stessi vantaggi del battente a 8 ante. Con un armadio configurato in questo modo ognuno avrà due spazi per sé, uno per gli abiti primavera-estate, l’altro per quelli autunno-inverno.
Non hai abbastanza spazio? Aiutati con queste soluzioni
Se la camera è molto piccola, per varie ragioni si è costretti ad optare per un armadio a 2 ante scorrevoli o 4 battenti, o ancora si ha semplicemente bisogno di più spazio di contenimento, non disperare. Ci sono tantissime opzioni.
Innanzitutto valuta di aggiungere o ricavare un’armadiatura in altri spazi della casa, come in corridoio, in un disimpegno, nel locale lavanderia, nello studio, nella camera degli ospiti. Se hai una casa di dimensioni ridotte, un monolocale o un bilocale, potrai predisporre degli armadi multifunzione anche in soggiorno o all’ingresso. In alcuni casi potrebbero anche rivelarsi degli utili divisori per delimitare varie aree.
Oltre a questo cerca di ottimizzare al massimo la camera da letto, sfruttando arredi multifunzione e mobili aggiuntivi come cassettiere e settimanali. Una scelta davvero intelligente è il letto con il contenitore che, se utilizzato al massimo, offre la capienza di un piccolo guardaroba a due ante.
armadio multifunzionale all’ingresso, potrà essere bifacciale se vuoi dividere un open space oppure a parete se hai un ingresso separato
armadio in cucina o soggiorno, a parete o divisorio (in caso di open space o monolocale)
armadio a ponte, una soluzione salvaspazio per sfruttare gli spazi in altezza
armadio con modulo spogliatoio: un’idea per avere una mini cabina in cui riporre tutti gli indumenti di utilizzo quotidiano, lasciando i fuori stagione negli altri vani dell’armadiatura
armadio nello studio, nella camera degli ospiti, nell’home office, nella cameretta in più
sfrutta il corridoio con un armadio lungo tutta la parete, meglio bianco per mimetizzarsi con le pareti (puoi anche integrarci la lavatrice!)
se hai un sottotetto abitabile o una mansarda, sfrutta tutte le pareti con armadiature su misura
perfetti per biancheria letto, cuscini, scatole per maglioni e molto altro sono i letti con contenitore
Abbiamo visto il significato di armadio quattro stagioni (un armadio di dimensioni tali da permettere di riporre al suo interno tutti gli indumenti stagionali di una coppia), le misure, i modelli e alcune idee per l’organizzazione degli interni. Le ultime proposte sono alternative e soluzioni in più per completare una camera da letto super organizzata, ma di dimensioni ridotte. Tutte sono state pensate per andare ad integrare gli spazi di contenimento indispensabili in questa stanza, ma abbiamo anche aggiunto alcuni espedienti che spesso vengono sottovalutati: ricavare un armadio in altri punti della casa, usare le pareti in altezza, sfruttare anche il soggiorno, il corridoio, la stanza in più… In realtà sono consigli che valgono per tutte le abitazioni, grandi e piccole, perché siamo sicuri che l’ottimizzazione e l’ordine dell’ambiente domestico siano una priorità per tutti, oltre che il modo migliore per vivere la propria casa in assoluta serenità.
Hai bisogno del consiglio di un arredatore esperto? Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando.
Se vuoi approfondire il tema armadi, puoi leggere anche:
Questa lussuosa villa a Tanager Way a Los Angeles è nata dalla collaborazione dell’architetto Emanuele Svetti con Mary Ta e Lars Hypko, proprietari istrionici di Mass Beverly e Minotti LA.
“Ci sono occasioni speciali nella vita e questa residenza a Los Angeles in Tanager Way è stata il consacramento della mia storica amicizia con Mary Ta e Lars Hypko, gli istrionici proprietari di Mass Beverly e Minotti LA” racconta l’architetto Emanuele Svetti.
“L’architettura di McClean Design sulle colline di Hollywood né è stata il santuario: ampie pareti vetrate, con la luce che filtra in ogni direzione, una piscina a sfioro che si affaccia su Down Town con una vista mozzafiato, questi gli ingredienti principali, le “materie prime” su cui abbiamo basato il progetto “TR-102”, una lussuosa residenza privata situata a Los Angeles, nell’esclusivo quartiere West Hollywood, le cui parole chiave sono appunto: luce e leggerezza” – conclude l’architetto.
La villa è letteralmente “incastonata” in una sorta di cul-de-sac, dove la vista la fa da padrona, il compito dello Studio Svetti era valorizzare gli spazi, sapientemente tagliati da McClean, con l’eclettismo che li contraddice, cercando di definire ogni singola area creando armonia nell’architettura open-space.
Si entra da un portale, definito da due setti murari rivestiti in marmo e subito si apre lo spettacolare living definito da sole pareti vetrate a cui si accede tramite una passerella che conduce all’interno camminando sopra specchi d’acqua presenti al piano inferiore.
Partendo da questa filosofia di spettacolarizzazione “hollywodiana” prestata all’architettura, le aree living di Minotti sono state integrate con la cucina di Ernesto Meda in Gray Stone, facendo fare da collante alle lampade in metallo di Henge, in un susseguirsi materico dalla palette cromatica tenue che rende agli spazi una nuance sofisticata, dove gli unici “eccessi” sono le selezioni d’arte che accompagnano in maniera armoniosa lo sguardo del committente, regalando un effetto “wow” all’ospite di turno.
L’articolazione degli spazi interni celebra elegantemente il forte connubio che si crea tra indoor ed outdoor in questa residenza, dove l’essenzialità delle linee architettoniche della casa sfruttano al massimo la veduta su Down Town e quella diretta sulla piscina, che si protrae su tutto il fronte principale, valorizzando la terrazza esterna con un ampio uso di pareti di vetro scorrevoli che consentono di massimizzare il contatto con l’ambiente esterno.
Nelle aree di intrattenimento, posizionate al piano inferiore, continua il dialogo stretto tra interno ed esterno, infatti anche questo piano contiene un proprio spazio verde, ricco di specchi d’acqua, rotti da una cascata artificiale, che regala piacevoli, quanto inaspettate emozioni durante il suo lento fluire; ed è proprio all’interno di questa isola d’acqua posizionata su un doppio volume che fanno mostra di sé arredi out-door iconici, per regalare ai proprietari un’esperienza immersiva ogni volta che né sentiranno il bisogno.
Nello stesso spazio fa bella mostra di sé la bar-lounge, con un banco realizzato a disegno, rivestito con pietra di fossena “graffiata e martellata” ed una bancalina realizzata in vetro stop-sol retroverniciato. Allo stesso piano troviamo anche una sala multimediale per i momenti di svago o le serate con amici, durante le quali potersi godere un film o una partita come se si fosse al cinema o allo stadio, considerata la dotazione tecnologica scelta ed il livello di insonorizzazione a cui si è guardato in fase di progetto.
Chiude il Garage, che in realtà è stato pensato per essere una Galleria d’Arte, un caveau dove poter contemplare la collezione d’auto e di opere d’arte di proprietà dell’illustre proprietario, un indizio?…le iniziali: CK.