30 Giugno 2024 / / Case e Interni

Come Progettare un Soppalco: Guida completa

Guida pratica per scegliere il soppalco ideale per la tua casa

L’installazione di un soppalco è una soluzione ideale per ampliare la superficie abitabile senza la necessità di importanti interventi strutturali. Un soppalco rappresenta una scelta strategica per ottimizzare lo spazio in ambienti dalle altezze considerevoli, offrendo nuove possibilità funzionali come aree studio, camere da letto aggiuntive o ripostigli.

La costruzione di un soppalco prevede la realizzazione di una piattaforma sopraelevata all’interno di una stanza, creando un nuovo livello separato dal resto dello spazio mediante ringhiere o pareti, sfruttando al massimo l’altezza dell’edificio.

Prima di procedere con la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive, è fondamentale comprendere i vantaggi che derivano dalla realizzazione di un soppalco e i requisiti normativi che ne regolano la costruzione. Il principale beneficio di un soppalco è l’aumento della superficie utilizzabile all’interno dell’abitazione, permettendo di ricavare nuovi spazi funzionali senza ampliare la pianta della casa. Inoltre, i soppalchi contribuiscono a migliorare l’estetica degli ambienti, offrendo numerose possibilità di personalizzazione con diversi materiali e stili. Quando si può fare? Vediamolo insieme.

Cosa dice la normativa

La costruzione di un soppalco è regolata da normative edilizie specifiche che variano a seconda dei Comuni. È essenziale informarsi preventivamente sulle regolamentazioni locali per evitare situazioni di non conformità. Sebbene non esista una normativa nazionale univoca per i soppalchi, si deve sempre far riferimento al “Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975“, che stabilisce requisiti minimi di altezza e dimensioni sia per i locali abitabili sia per quelli non abitabili: “Art. 1 – L’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m 2,70 riducibili a m 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli.”

Prima di procedere con i lavori, è quindi necessario ottenere i permessi edilizi richiesti dal comune di residenza, affidandosi ad un tecnico abilitato che possa gestire la richiesta di autorizzazioni.

Soppalchi per la Casa: idee, progetti e consigli utili

Differenza tra soppalco abitabile e non abitabile

Un soppalco è una struttura sopraelevata, che può essere utilizzata in vari modi all’interno di un’abitazione, ma l’altezza e la destinazione d’uso ne determinano la classificazione come abitabile o non abitabile. La distinzione tra queste due tipologie è fondamentale, poiché comporta differenze significative in termini di requisiti normativi, funzionalità e utilizzo.

Soppalco abitabile

Un soppalco abitabile è uno spazio progettato per essere integrato nella vita quotidiana dell’abitazione. Può essere utilizzato come camera da letto, studio, soggiorno o qualsiasi altro ambiente che richieda un uso frequente e prolungato per la permanenza di persone.

Per essere considerato abitabile, un soppalco deve soddisfare una serie di requisiti normativi stringenti, volti a garantire il comfort, la sicurezza e la salubrità dello spazio.

Requisiti normativi per un soppalco abitabile:

  1. Altezza minima: la normativa italiana stabilisce che per i locali abitabili, come abbiamo visto, e quindi anche per i soppalchi abitabili occorre un’altezza minima di 270 cm, riducibile 240 cm per disimpegni, bagni, ripostigli. Molti Regolamenti Edilizi locali prevedono un altezza minima di 210-220 cm per i ripostigli o guardaroba, di conseguenza permettono per i soppalchi un’altezza minima di 210-220 cm sia sopra che sotto la struttura, se vi è questa destinazione di utilizzo. Per cui, in generale, il locale dovrà essere alto almeno 490 per rispettare la normativa nazionale, scendendo fino a 430-450 cm in alcuni Comuni.

  2. Superficie minima: la superficie minima di un soppalco abitabile deve essere adeguata all’uso previsto e conforme alle normative locali. In alcuni regolamenti, come ad esempio quello del Comune di Milano, si trova che, esclusa la scala di accesso, la dimensione del soppalco deve essere massimo 1/3 di quella del locale se l’altezza soprastante sia sottostante la struttura è di almeno 210 cm. Può arrivare a ½ se abbiamo almeno 220 cm.

  3. Illuminazione e ventilazione: per assicurare un’adeguata illuminazione naturale, la superficie finestrata deve essere pari ad almeno un ottavo della superficie del locale soppalcato. Questo requisito è essenziale per garantire un ambiente luminoso e salubre. La ventilazione deve essere sufficiente a garantire il ricambio d’aria necessario per il benessere degli occupanti.

  4. Parapetto di sicurezza: per avere l’abitabilità è obbligatorio installare un parapetto di sicurezza alto almeno 110 centimetri sul lato aperto del soppalco e sulla scala, per prevenire cadute accidentali.

  5. Conformità alle normative locali: i requisiti specifici possono variare a seconda delle normative edilizie comunali. È quindi fondamentale consultare un professionista del settore per assicurarsi che il progetto rispetti tutte le disposizioni vigenti.

Soppalco non abitabile

Un soppalco non abitabile è progettato per usi occasionali o di servizio, come ripostiglio in quota. Questi spazi non prevedono la permanenza di persone, di conseguenza, i requisiti normativi sono meno stringenti rispetto ai soppalchi abitabili.

Caratteristiche di un soppalco non abitabile:

  1. Altezza: non esiste un’altezza minima normativa per i soppalchi non abitabili, ma è consigliabile che l’altezza sia sufficiente per permettere un utilizzo funzionale dello spazio, come ad esempio l’accesso per riporre oggetti e che sia rispettata sempre l’altezza minima sottostante, a norma di legge.

  2. Superficie: in generale, la superficie di un soppalco non abitabile è più ridotta rispetto a quella di un soppalco abitabile, poiché non deve ospitare persone, tuttavia se l’altezza sotto lo consente, non c’è un limite di superficie.

  3. Illuminazione e ventilazione: non sono previsti requisiti specifici per l’illuminazione e la ventilazione dei soppalchi non abitabili, sebbene sia sempre preferibile garantire un minimo di aerazione per prevenire problemi di umidità e muffa e anche di illuminazione artificiale per praticità di utilizzo.

  4. Permessi edilizi: la costruzione di soppalchi non abitabili può richiedere o meno permessi a seconda delle situazioni. Occorre che si rispettino i parametri delle altezze minime, facendo attenzione anche all’altezza media della stanza. Se ci sono opere strutturali il permesso edilizio è sempre necessario. E’ comunque importante verificare con un tecnico le normative locali per evitare costruzioni abusive, che peraltro  impedirebbero di rivendere la casa in futuro.

La distinzione tra soppalco abitabile e non abitabile, come abbiamo visto, non è solo terminologica, ma comporta differenze sostanziali in termini di progettazione, requisiti normativi e utilizzo. La scelta tra le due tipologie dipende dalle esigenze specifiche dell’abitazione e dalle finalità per cui si intende utilizzare lo spazio. Per garantire la conformità alle normative e la sicurezza della struttura, è sempre consigliabile consultare un tecnico specializzato durante la fase di progettazione e realizzazione del soppalco.

In caso di stanze troppo basse per ospitare soppalchi, si opta spesso per il soppalco d’arredo. Questa struttura deve essere rimovibile come qualsiasi altro arredo, non richiede permessi, e può creare uno spazio sfruttato in verticale all’interno della stanza. Un esempio molto comune è il letto a soppalco, dove lo spazio sottostante al letto può essere attrezzato in vari modi come, ad esempio, una zona studio.

Soluzioni di design per soppalchi in Casa

Tipologie di soppalco e pro e contro di ogni materiale

La scelta del materiale per la costruzione di un soppalco è fondamentale e dipende da diversi fattori, tra cui l’estetica desiderata, il budget disponibile e le caratteristiche strutturali dell’ambiente. Ogni materiale offre vantaggi specifici e presenta alcune criticità. Di seguito una panoramica delle principali tipologie di soppalco, con i relativi pro e contro.

Soppalchi in vetro

I soppalchi in vetro, realizzati su struttura metallica, rappresentano una scelta elegante e moderna, ideale per ambienti contemporanei che necessitano di luminosità e di un tocco di raffinatezza. Ecco un esempio di soppalco in vetro con struttura metallica di sostegno.

Pro:

  • Estetica moderna: il vetro conferisce un aspetto sofisticato e minimalista, adattandosi perfettamente a design contemporanei.

  • Trasparenza e luminosità: la trasparenza del vetro permette di sfruttare al massimo la luce naturale, illuminando gli spazi sottostanti senza ostruzioni visive.

  • Sensazione di ampiezza: grazie alla sua trasparenza, un soppalco in vetro non appesantisce visivamente l’ambiente, mantenendo una sensazione di spazio aperto e arioso.

Contro:

  • Costi elevati: il vetro temperato di qualità per strutture portanti ha un costo a volte più elevato rispetto ad altri materiali.

  • Necessità di pulizia frequente: il vetro richiede una manutenzione costante per mantenere la sua trasparenza e lucentezza, essendo soggetto a macchie e impronte.

  • Fragilità: nonostante il vetro temperato sia molto resistente, è comunque più vulnerabile a rotture rispetto ad altri materiali più robusti.

Soppalchi in legno

I soppalchi in legno sono una scelta tradizionale e versatile, adatta a vari stili di arredamento, dal rustico al moderno.

Pro:

  • Calore e naturalità: il legno conferisce un’atmosfera calda e accogliente agli ambienti, creando un senso di comfort domestico.

  • Facilità di lavorazione: il legno è un materiale facile da lavorare, permettendo una vasta gamma di personalizzazioni e dettagli artigianali.

  • Varietà di stili: disponibile in diverse essenze e finiture, il legno si adatta a qualsiasi stile di arredamento, offrendo soluzioni estetiche personalizzate.

Contro:

  • Manutenzione necessaria: il legno richiede cure periodiche per mantenere la sua bellezza e integrità, come trattamenti contro umidità e insetti.

  • Possibile deterioramento: nel tempo, il legno può deteriorarsi se esposto a condizioni ambientali sfavorevoli, come umidità eccessiva o attacchi di parassiti.

  • Sensibilità all’umidità e agli insetti: il legno è vulnerabile all’umidità e agli attacchi di insetti, che possono comprometterne la stabilità e l’aspetto.

Soppalchi in metallo

I soppalchi in metallo offrono una soluzione robusta e duratura, spesso scelta per ambienti industriali o moderni.

Pro:

  • Robustezza: il metallo offre una resistenza eccezionale, garantendo stabilità e sicurezza anche con carichi elevati.

  • Durata: i soppalchi in metallo sono molto duraturi e richiedono poca manutenzione rispetto ad altri materiali.

  • Strutture leggere: nonostante la loro robustezza, le strutture in metallo possono essere progettate per essere leggere e minimamente invasive.

Contro:

  • Aspetto freddo e industriale: il metallo può conferire un aspetto freddo e impersonale, che potrebbe non essere adatto a tutti gli stili di arredamento.

  • Possibile corrosione: senza adeguati trattamenti protettivi, il metallo è soggetto alla corrosione, soprattutto in ambienti umidi.

  • Necessità di trattamenti protettivi: per prevenire la corrosione, è necessario applicare trattamenti specifici, che possono aumentare i costi e la manutenzione.

Soppalchi in muratura

I soppalchi in muratura sono una soluzione solida e permanente, adatta a chi cerca stabilità e isolamento termico e acustico.

Pro:

  • Solidità: la muratura garantisce una struttura estremamente solida e duratura nel tempo.

  • Isolamento termico e acustico: grazie alle proprietà dei materiali utilizzati, i soppalchi in muratura offrono un buon isolamento sia termico che acustico, migliorando il comfort abitativo.

Contro:

  • Peso elevato: i soppalchi in muratura sono molto pesanti e richiedono una struttura portante adeguata, che potrebbe non essere presente in tutti gli edifici.

  • Difficoltà di modifica: una volta costruiti, i soppalchi in muratura sono difficili da modificare o rimuovere, limitando la flessibilità degli spazi.

  • Tempi di realizzazione lunghi: la costruzione di soppalchi in muratura richiede tempi più lunghi rispetto ad altre soluzioni, con un maggiore impatto sulle attività quotidiane.

Soppalchi misti

I soppalchi misti combinano diversi materiali per sfruttarne i vantaggi specifici, offrendo soluzioni personalizzate e flessibili.

Pro:

  • Combinazione di vantaggi: utilizzando diversi materiali, i soppalchi misti possono offrire una combinazione di robustezza, estetica e funzionalità superiore.

  • Flessibilità estetica e funzionale: la possibilità di combinare materiali diversi permette una maggiore personalizzazione del design e delle caratteristiche strutturali.

Contro:

  • Maggior complessità di progettazione e costruzione: la combinazione di materiali richiede una progettazione più complessa e attenta, con un aumento dei tempi di realizzazione.

  • Possibili costi aggiuntivi: la necessità di utilizzare e integrare diversi materiali può comportare costi superiori rispetto a soluzioni monomateriale.

Ogni tipo di soppalco presenta specifiche caratteristiche che lo rendono adatto a diverse esigenze e contesti abitativi. La scelta del materiale e della tipologia di soppalco deve quindi essere effettuata tenendo conto di vari fattori, tra cui l’uso previsto, il budget disponibile e lo stile desiderato.

Soppalco abitabile in casa: guida completa per la realizzazione

Portata di un soppalco

La portata di un soppalco, definita come la sua capacità di carico, è un aspetto cruciale nella progettazione e costruzione di questa struttura. La portata determina quanto peso il soppalco può sostenere in sicurezza, considerando sia il peso statico (strutturale) che il peso dinamico (occupanti e arredi).

Diversi fattori influenzano la portata di un soppalco, tra cui i materiali utilizzati, le dimensioni della struttura, il tipo di utilizzo previsto e le condizioni ambientali.

Fattori che influenzano la portata

Materiali utilizzati:

Legno: i soppalchi in legno sono popolari per la loro estetica e facilità di lavorazione. Tuttavia, la portata del legno può variare notevolmente a seconda del tipo di legno utilizzato (ad esempio, legno massello rispetto a legno lamellare) e delle tecniche di costruzione impiegate. Il legno deve essere trattato per resistere a umidità, parassiti e altri fattori che potrebbero comprometterne la resistenza.

Metallo: i soppalchi in metallo, come quelli in acciaio o alluminio, offrono una capacità di carico superiore e una maggiore resistenza nel tempo. L’acciaio è particolarmente apprezzato per la sua robustezza, mentre l’alluminio è preferito per la sua leggerezza e resistenza alla corrosione.

Vetro: utilizzato soprattutto in contesti moderni e di design, il vetro temperato o stratificato può supportare carichi significativi, ma richiede una struttura di supporto robusta e un calcolo accurato della portata per evitare rischi di rottura.

Muratura: i soppalchi in muratura sono estremamente solidi e offrono un’elevata capacità di carico. Tuttavia, il peso elevato della struttura richiede una fondazione adeguata e una valutazione accurata della portata.

Dimensioni della struttura:

Spessore e larghezza delle travi: le travi principali e secondarie devono essere dimensionate correttamente per supportare il carico previsto. Travature più spesse e larghe possono sostenere carichi maggiori.

Distanza tra le travi: una minore distanza tra le travi di supporto aumenta la capacità di carico del soppalco, distribuendo il peso in modo più uniforme.

Uso previsto:

Uso residenziale: un soppalco utilizzato come spazio abitabile, come una camera da letto o un ufficio, richiede una portata diversa rispetto a un soppalco utilizzato come ripostiglio. I requisiti di carico per spazi abitabili sono generalmente più elevati.

Uso commerciale: per usi commerciali o pubblici, come uffici o negozi, i requisiti di portata sono ancora più rigorosi e devono rispettare normative specifiche che garantiscono la sicurezza degli occupanti.

Condizioni ambientali:

Umidità e temperatura: le condizioni ambientali possono influenzare la capacità di carico dei materiali. Ad esempio, l’umidità può compromettere la resistenza del legno, mentre variazioni di temperatura possono influire sulla dilatazione e contrazione dei materiali metallici.

Calcolo della portata

Il calcolo della portata di un soppalco è un processo complesso che deve essere eseguito da un professionista del settore, come un ingegnere strutturale. Il calcolo tiene conto di vari fattori, tra cui il peso proprio della struttura, il carico utile (persone, mobili, attrezzature) e i carichi accidentali (come neve o vento, se il soppalco è in un’area esposta).

Procedure per il calcolo della portata:

  1. Analisi dei materiali: valutazione delle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati, inclusa la resistenza alla compressione, trazione e flessione.

  2. Dimensionamento delle travi: calcolo delle dimensioni ottimali delle travi portanti, basato sui carichi previsti e sulla distribuzione del peso.

  3. Verifica delle connessioni: controllo delle connessioni tra le diverse parti della struttura (come bulloni, viti e saldature) per assicurarsi che possano sopportare i carichi.

  4. Simulazioni strutturali: utilizzo di software di simulazione per modellare il comportamento del soppalco sotto vari carichi e identificare eventuali punti deboli.

Affidarsi a professionisti per il calcolo della portata è essenziale per garantire che il soppalco sia sicuro e conforme alle normative vigenti. Un errore nel calcolo della portata può portare a gravi conseguenze, come il cedimento strutturale, con rischi significativi per la sicurezza degli occupanti. Gli ingegneri strutturali utilizzano metodi avanzati e strumenti di precisione per eseguire questi calcoli, assicurando che ogni soppalco sia progettato per resistere ai carichi previsti e offrire una lunga durata nel tempo.

Quanto costa realizzare un soppalco

I costi di realizzazione di un soppalco variano in base ai materiali scelti e alla complessità del progetto. I prezzi possono oscillare tra 400 e 1.500 euro al metro quadro, con variazioni significative a seconda delle specifiche esigenze e delle soluzioni adottate. È consigliabile richiedere preventivi dettagliati e affidarsi a professionisti qualificati per ottenere un risultato di qualità.

Costruire un Soppalco: consigli e requisiti tecnici

29 Giugno 2024 / / Laura Home Planner

Pochi materiali come il legno sanno conferire calore e intimità ed è per questo motivo che viene spesso utilizzato per arredare gli spazi esterni. Sono tanti i pregi del legno, come la durabilità e la versatilità, un materiale che sa adattarsi a diversi tipi di contesto, non solo a quelli rustici. Naturalmente bisogna guardare anche l’altra faccia della medaglia, gli aspetti più critici, come la manutenzione che richiede interventi specifici e mirati.

A tal proposito alcuni legni performano meglio degli altri, quindi vanno scelti con attenzione in base al risultato che si intende ottenere e al luogo dove sarà inserito. Nella manutenzione rientrano anche alcuni trattamenti specifici per preservare al meglio il legno. Analizziamo tutti questi aspetti nella seguente guida per una scelta consapevole del miglior legno per gli spazi esterni.

Legno per esterni laurahomeplanner.com

Legno per gli spazi esterni: pro e contro

Il legno si fa preferire per la sua estetica naturale, grazie alla quale riesce ad inserirsi perfettamente in ogni contesto. Una pergotenda in legno ad esempio è la scelta ideale per creare spazi esterni vivibili sia in estate che in inverno in ogni location. Questo materiale offre un aspetto naturale che si integra bene con l’ambiente circostante, creando un’atmosfera calda e invitante.

Oltre ad essere un materiale facilmente lavorabile per adattarsi a diverse forme e design, può essere utilizzato in diversi modi: dalle pavimentazioni ai mobili, dai pergolati alle recinzioni. Buona parte del legno oggi in commercio proviene da fonti gestite in modo responsabile, quindi il legno è un materiale sostenibile che ha un basso impatto ambientale rispetto ad altri materiali. Alcuni tipi di legno sono poi particolarmente resistenti agli agenti atmosferici, agli insetti e alla decomposizione, risultando perfetti per gli ambienti esterni. Infine il legno ha particolari proprietà isolanti che aiutano a mantenere la temperatura confortevole negli spazi esterni sia in estate che in inverno.

Come specificato il legno richiede una manutenzione continua e regolare e deve essere sottoposto a trattamenti specifici per essere protetto da umidità, insetti e raggi UV. Da non sottovalutare il costo del legno che, in virtù della qualità e della resistenza, può avere dei costi piuttosto elevati. Anche se correttamente manutenuto il legno è sottoposto comunque ad un naturale deterioramento, soprattutto se esposto a umidità costante o condizioni meteo estreme.

Quali sono i migliori tipi di legno

Per gli spazi esterni sarebbe preferibile scegliere un particolare tipo di legno che sia naturalmente resistente agli agenti atmosferici, all’umidità e agli insetti. Tra i migliori segnaliamo:

  • teak. Questo tipo di legno è noto per la sua straordinaria resistenza agli agenti atmosferici, grazie all’elevato contenuto di oli naturali. Oltre ad essere molto durevole, richiede poca manutenzione e resiste bene al sole e all’acqua;
  • iroko. Ha caratteristiche piuttosto simili al teak, tant’è che viene chiamato anche teak africano, rispetto al quale costa di meno. È molto resistente agli agenti atmosferici, agli insetti e all’acqua;
  • cedro rosso occidentale. Resiste bene alla decomposizione, è leggero, stabile e resiste ai fenomeni di deformazione e rigonfiamento;
  • acacia. Legno duro e denso, resiste bene agli agenti atmosferici. Esteticamente è molto gradevole ed è più economico rispetto ad alcuni legni esotici;
  • balau. Legno duro tropicale, noto per la resistenza agli agenti atmosferici e agli insetti e per la sua durabilità:
  • legno di pino trattato in autoclave. Questo è un legno piuttosto particolare e il suo utilizzo è molto diffuso per l’esterno. Viene sottoposto ad un trattamento chimico che ne aumenta la resistenza. Si trova facilmente sul mercato ed è piuttosto economico.

Trattamenti necessari per far resistere il legno all’aperto

Anche i legni più resistenti necessitano di trattamenti protettivi regolari che migliorano l’aspetto estetico e che ne prolungano la vita. In ogni caso è consigliabile sempre considerare il clima locale e l’esposizione agli elementi della natura, dal sole alla pioggia, dall’umidità alla neve, per scegliere il legno migliore per decorare i propri spazi esterni.

Bisogna partire dai trattamenti di base, che prevedono l’uso di oli protettivi e impregnanti. Gli oli protettivi, come quelli di tung o di teak, penetrano nel legno e lo rendono più resistente agli attacchi dell’umidità e degli insetti. Andrebbero applicati ogni 6-12 mesi. Gli impregnanti a base di solventi o acqua invece, dopo essere penetrati nel legno, proteggono da muffe, funghi e raggi UV.

Ci sono poi i trattamenti avanzati, che prevedono l’uso di prodotti specifici come le vernici poliuretaniche o gli smalti marini. Le vernici poliuretaniche offrono una maggiore protezione contro umidità, raggi UV e usura meccanica. Gli smalti marini sono invece ideali per abitazioni  vicino al mare o comunque in ambienti molto umidi, formando una barriera impermeabile e resistente agli raggi UV.

La manutenzione periodica prevede una serie di interventi come la pulizia regolare, che si può fare con acqua e sapone o l’uso di spazzole morbide, o la carteggiatura. Infine è consigliabile applicare coperture protettive durante i periodi di inattività o in condizioni climatiche estreme.

L’articolo Perché scegliere il legno per arredare gli spazi esterni proviene da Laura Home Planner.

26 Giugno 2024 / / Romina Sita

Oggi mi sento simpatica, hai visto che titolo che ti ho tirato fuori?! Ahah!
A parte gli scherzi, ti va di trovare una volta per tutte il tuo stile di arredo, quello che identifica la tua personalità, il tuo gusto estetico, che ti permette di sentirti a tuo agio ogni giorno nella tua casa?
In questo articolo ti illustro tutti gli step che è necessario compiere per riconoscere e definire nel dettaglio il proprio stile di arredo, in modo tale da non commettere più errori in acquisti di arredo sbagliati.

INDICE DEI CONTENUTI
Si possono mixare più stili di arredo?
Una problematica comune…
Identificazione dello stile di arredo step by step

#1 Prima ricerca
#2 Seconda ricerca
#3 Ci siamo! Scheda dello stile + moodboard + material board
Come trovare anche tu il tuo stile di arredo
#1 Da sola
#2 Lo faccio io per te
Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Si possono mixare più stili di arredo?

Voglio iniziare sfatando un mito di cui ho sentito spesso parlare in giro… e forse anche tu.

Il mito in questione è:

“Non si possono mixare gli stili di arredo”

Beh, è assolutamente sbagliato.

Cioè aspetta, con questa affermazione non voglio intendere che si possono mixare stili a caso e senza cognizione.

Sì, si possono mescolare più stili, ma con consapevolezza, con logica e armonia.

In particolare esiste una tecnica di miscelazione di 2 o 3 stili (ti sconsiglio di eccedere oltre i 3, altrimenti diventa davvero complesso). 

Una problematica comune…

Una mia cliente, a cui darò il nome di fantasia Laura, si trovava in una situazione comune a molte persone: salvava un sacco di immagini da Pinterest, era innamorata di più stili di arredamento, ma temeva che mescolarli potesse creare disordine e confusione visiva nella sua casa.

Laura voleva che il suo spazio riflettesse la sua personalità eclettica, ma era incerta su come fare, senza “fare danni” e compromettere l’estetica complessiva.

Ho introdotto a Laura la possibilità di accettare la diversità degli stili, anziché temerla. Le ho spiegato che mescolare stili diversi può creare un ambiente unico e accattivante, ricco di profondità e interesse visivo.

Laura aveva infatti difficoltà a conoscere e saper riconoscere il suo stile; di conseguenza ogni volta che sentiva la necessità di acquistare qualcosa di nuovo per la casa, si trovava nel pallone, perché non sapeva di quale materiale, forma e colore sceglierlo. 

Così, le ho promesso di guidarla attraverso il processo di abbinamento degli stili in modo armonioso e bilanciato, in modo da tirar fuori la sua personalità e soprattutto fare chiarezza sul suo stile unico.

Identificazione dello stile di arredo step by step

STEP 1

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Ho chiesto a Laura di selezionare tutta una serie di immagini, e di rispondere ad alcune semplici domande, per conoscerla più nel profondo.

Le immagini riguardavano tipologie di:

  • materiali
  • colori
  • pattern
  • poster
  • moda
  • interni

Le domande invece erano relative alle sue passioni, hobby, stagione e vacanze preferite, gusti personali…

Infine, un’ultima domanda era mirata sulle sensazioni; le sensazioni che vorrebbe provare all’interno della sua casa.

Tramite un elenco di parole chiave, Laura ha scelto l’essenza del mood del suo stile di arredo.

STEP 2

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In funzione delle risposte alla prima ricerca, ho presentato a Laura una nuova selezione personalizzata di immagini, più dettagliate e mirate all’ambito degli interni:

  • stanze della casa
  • dettagli su oggetti
  • dettagli su tessili
  • table setting

STEP 3

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Dopo circa 3 settimane di confronto e ricerca, ho creato la scheda descrittiva dello stile di arredo unico e personale di Laura, identificando con esattezza gli elementi distintivi che lo caratterizzano.

Lo stile di arredo di Laura è MINIMAL CHIC un mix di più stili che rispecchia la sua personalità eclettica, sapientemente bilanciati e caratterizzati dai colori che la fanno sentire bene e a proprio agio (colori selezionati da lei stessa in fase di ricerca).

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Ho creato inoltre una moodboard e una material board che traduce in immagini evocative, colori, pattern, materiali e forme il suo stile di arredo.

Il risultato è stato sorprendente: ora Laura ha fatto finalmente chiarezza, sa cosa le piace e come creare abbinamenti tra i mobili esistenti e quelli nuovi che necessita di acquistare.

Ora Laura ha in mano una base su cui fare affidamento ogni volta che vuole acquistare un arredo o oggetto per la casa. È in grado, in autonomia, di scegliere qualsiasi elemento di arredo in funzione della sua estetica (di che materiale, colore, forma è fatto).

L’abbinamento di stili diversi aggiungerà profondità e interesse agli spazi, creando un ambiente che parla veramente di lei e delle sue passioni.

Laura ha finalmente capito che mescolare gli stili non è un tabù, ma un’opportunità per esprimere la propria personalità attraverso l’home styling.

consulenza-stile-recensione

Come trovare anche tu il tuo stile di arredo

Probabilmente ti stai chiedendo come fare anche tu a trovare il tuo stile, proprio come ha fatto Laura.

Come hai capito tu stessa, definire il proprio stile è importante per evitare di commettere errori e non rischiare di buttare via soldi in scelte sbagliate.

La tua casa è il riflesso della tua personalità, la tua storia.

Esprimile attraverso, le forme, i colori e i materiali che ti fanno sentire bene.

Trovare il tuo stile ti consente di andare a definire nel dettaglio i tratti distintivi di esso.

Sai cosa intendo per tratti distintivi?

Per tratti distintivi intendo le forme, i materiali e i colori principali che lo caratterizzano, in modo da avere una linea guida sempre a portata di mano, ogni volta che si ha la necessità di arredare o rinnovare i propri spazi di casa.

  • Sapresti riconoscere i tratti distintivi del tuo stile?
  • Sapresti dire quali sono i materiali, forme e colori che ti fanno stare bene e che quindi ti permettono di sentirti a tuo agio nel tuo spazio domestico ogni giorno?

Conoscere esattamente tutti questi elementi, ti permette di essere mooolto più facilitata (e non commettere errori) nelle tue scelte di arredo e decorazione della tua casa.

Non credi?

Io posso guidarti nel farlo e in 2 modi differenti.

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Imparerai anche l’importanza di uno strumento potente chiamato moodboard che ti aiuterà a visualizzare e a creare le fondamenta per la tua idea di arredo.

Non solo ti spiegherò cos’è una moodboard, ma ti guiderò step by step a realizzarne una digitalmente con Canva (un tool gratuito e semplice da utilizzare).

Ti mostrerò anche come realizzare una material board, un altro utilissimo strumento, necessario per tradurre le informazioni implicite contenute nella moodboard, con lo scopo di sentirti molto più facilitata quando andrai a scegliere i materiali, colori e finiture di ogni singolo arredo e complemento che compone il tuo arredamento.

Questa guida ti darà la fiducia necessaria per prendere decisioni con sicurezza e facilità.

Qui puoi guardare un mini video di presentazione.

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Percorriamo insieme un percorso di conoscenza e definizione del tuo stile “1, 2, 3, STYLE: Troviamo il tuo stile di arredo”.

Una consulenza di stile di arredo strutturata in un percorso personalizzato di 3 settimane via email, per definire le linee guida dell’estetica della tua casa, per sentirti sicura delle tue scelte future e smettere di buttare via soldi in acquisti sbagliati e vivere serenamente ogni giorno una casa che rispecchi i tuoi gusti e personalità.

Insieme andremo a definire i tratti distintivi del tuo stile di arredo, a dargli un nome e ti consegnerò gli strumenti necessari per realizzare in autonomia l’arredo che ti farà sentire a tuo agio ogni giorno.

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Quale delle 2 modalità fa per te?

Per qualsiasi domanda o curiosità mi trovi qui sotto nei commenti.

Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Se sei agli inizi, mi conosci da poco, e non hai per nulla voglia di compiere un investimento di questo tipo, ti invito a scaricare (gratuitamente) il test per capire a quale tra i 6 stili più diffusi si avvicina di più il tuo gusto personale!

Ti lascio qui sotto il bottone per scaricarlo.

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L’articolo AAA Cercasi stile di arredo! Troviamo il tuo stile di arredo, una volta per tutte? sembra essere il primo su Romina Sita.

26 Giugno 2024 / / Laura Home Planner

Il bagno è una delle stanze più intime della casa, quella in cui trascorriamo del tempo solo per noi, la stanza dove prendersi cura del proprio corpo, per questo motivo, quando si decide di arredare un bagno moderno in modo elegante, semplice e soprattutto comodo da pulire , bisogna fare delle scelte,

scelte di arredo,

di colori,

di sanitari,

e non solo,

di accessori e tanto altro ancora.

Arredare un bagno moderno elegante: piccolo o grande dipende dalle misure.

Per arredare un bagno,

come per ogni altro ambiente della casa,

la prima caratteristica da valutare è la dimensione della stanza,

Più è piccolo più si avrà la necessità di scegliere mobili compatti e sanitari poco ingombranti,

perciò ,

se si vuole arredare una bagno moderno elegante e funzionale,

le domande da porsi sono:

  • doccia o vasca?
  • piastrelle o resina?
  • carta da parati o pittura?
  • sanitari sospesi o a terra?
  • mobile sospeso o a terra?
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arredare una bagno moderno elegante laurahomeplanner.com

Le misure di cui tener conto per arredare un bagno:

Sebbene lo spazio sia poco,

ci sono delle misure fondamentali di cui tener conto durante la progettazione di un bagno:

20 cm è lo spazio minimo che deve intercorrere tra bidet e wc

20 cm è lo spazio minimo tra il bidet e il mobile bagno

60 cm deve essere il passaggio disponibile di fronte a i sanitari.

Esistono diverse tipologie di sanitari e di mobili da bagno che,

grazie alle loro caratteristiche,

possono aiutare ad arredare un bagno in maniera pratica e funzionale ed elegante.

Personalmente,

quando mi trovo alle prese con la progettazione di una stanza da bagno,

soprattutto quando si tratta di ambienti non eccessivamente voluminosi,

consiglio ai miei clienti di scegliere sanitari e mobili sospesi,

questo perché prediligendo questa tipologia di elementi,

l’ambiente risulterà visivamente più grande.

I sanitari a pavimento sono sicuramente più tradizionali,

quelli sospesi però ottimizzano lo spazio e consentono una miglior pulizia del pavimento.

Ideal Standard per esempio,

noto marchio storico,

offre una vasta gamma di sanitari e mobili da bagno sospesi,

che,

oltre ad essere una garanzia dal punto di vista del materiale,

da la possibilità di progettare e realizzare la stanza da bagno in maniera semplice.

Arredare un bagno moderno elegante, come scegliere lo stile?

Il colore svolge un ruolo fondamentale nella decorazioni degli interni,

ed è parte integrante della espressione di uno stile d’arredo.

Per arredare una bagno moderno ed elegante bisogna intanto definire il colore dei sanitari, degli arredi , dei rivestimenti , ma anche dei dettagli tessili e degli accessori.

La luminosità della stanza e la dimensione sono i due aspetti fondamentali da considerare per scegliere i colori da utilizzare.

Fortunatamente oggi giorno proprio marchi come Ideal Standard, danno la possibilità di scegliere non solo tra una vasta gamma di forme di sanitari , ma anche tra un’ampia scelta di colori,

questo da la possibilità di esprimere il proprio stile non solo con l’utilizzo di nuove texture di rivestimenti o di complementi,

ma anche attraverso i protagonisti della stanza da bagno.

Consigli:

Per arredare un bagno moderno elegante non serve avere necessariamente una stanza enorme,

non scoraggiatevi se le dimensioni non sono generose,

l’importante è fare le scelte giuste :

  • La prima cosa da fare è aver chiare le dimensioni e farsi aiutare nella progettazione dello spazio
  • Definire quali sono gli apetti funzionali a cui non è possibile rinunciare..ad esempio scegliere tra vasca e doccia
  • Stabilire i colori e lo stile in base alla luminosità della stanza da bagno
  • Scegliere di acquistare prodotti di qualità che possano garantire nel tempo la loro durata
  • Nella scelta degli arredi e dei sanitari non considerare solo l’aspetto estetico ma anche quello pratico.

L’articolo Come arredare un bagno moderno: elegante, semplice bello e comodo proviene da Laura Home Planner.

20 Giugno 2024 / / A forma di casa

Il benessere personale oggi riveste un ruolo di grande importanza e il bagno è spesso il luogo dove ci concediamo momenti di cura e relax. La scelta degli accessori bagno può trasformare questo spazio in una vera e propria stanza da bagno personalizzata, dove il design incontra la funzionalità, creando un ambiente capace di favorire comfort e benessere.

Il bagno è uno dei luoghi della casa che forse più di tutti gli altri necessita di essere attrezzato per soddisfare le esigenze personali quotidiane. Gli accessori svolgono un ruolo cruciale nel migliorare la funzionalità del bagno: permettono di avere tutto il necessario a portata di mano e di mantenere la stanza sempre in ordine. Inoltre questi oggetti possono contribuire a migliorare l’aspetto e l’atmosfera della stanza.

Quando si deve arredare il bagno, di solito si pensa principalmente ai sanitari e agli arredi principali, rischiando di sottovalutare l’importanza degli accessori. Va ricordato che gli accessori bagno, se scelti con gusto e senso pratico, possono fare una differenza sostanziale, migliorando sia la funzionalità che l’estetica complessiva dello spazio.

Per ottenere un buon risultato questi elementi vanno studiati con la stessa cura con cui vengono progettati gli arredi principali, tenendo conto non solo dell’aspetto estetico, ma anche del loro posizionamento. Esistono tantissimi tipi di accessori per il bagno e si differenziano sia per tipologia che per qualità e fascia di prezzo. Si possono scegliere soluzioni a muro, ad appoggio, integrate o freestanding, in base alle proprie necessità e allo stile del proprio bagno.

Se poi si pensa a situazioni di disabilità, all’età che avanza e alla presenza di bambini piccoli, ecco che specifici accessori bagno diventano indispensabili per garantire un certo grado di accessibilità della stanza per tutti, senza dover per forza rinunciare allo stile.

set accessori bagno

Per questi motivi ho voluto creare una checklist con tutti gli accessori che non possono mancare nel bagno, per non dimenticare niente in fase di progettazione e avere da subito tutto in ordine.

Dispenser o porta sapone

A seconda che si preferisca utilizzare il sapone liquido o la saponetta si può scegliere un dispenser a pressione o un portasapone. Esistono numerosi design e materiali, dal vetro al metallo, posizionabili a parete o da appoggio.

Porta spazzolini

Da scegliere in abbinata al portasapone, deve essere pratico igienico e soprattutto facile da pulire. Alcuni portaspazzolini includono anche un dispenser o lo spazio per riporre il dentifricio.

Porta salviette

I porta salviette possono variare da semplici ganci a eleganti scalette o barre riscaldate, possono essere integrati nel mobile lavabo, con fissaggio a parete o freestanding. Questi accessori non solo mantengono gli asciugamani a portata di mano, ma aiutano anche a mantenerli asciutti e puliti. Un portasciugamani riscaldato è particolarmente utile nei mesi invernali, offrendo la piacevole sensazione di un asciugamano caldo dopo una doccia.

Porta rotolo e porta scopino

Il portarotolo e il porta scopino sono accessori che spesso vengono trascurati, ma la loro importanza è innegabile. Quelli moderni offrono soluzioni pratiche ed estetiche e volendo anche ironiche, alcune delle quali includono lo spazio per riviste o smartphone, combinando così funzionalità e comfort. Questi due oggetti si trovano spesso integrati insieme o singoli. Anche qui è possibile avere soluzioni a parete o freestanding.

Specchi

Lo specchio è un elemento centrale del bagno. Oltre alla sua funzione pratica, uno specchio ben posizionato può ampliare visivamente lo spazio e migliorare l’illuminazione. Gli specchi possono essere semplici o dotati di cornici decorative, illuminazione integrata a LED, specchi ingranditori, e possono avere persino funzioni anti-appannamento.

Organizer doccia

Gli organizer per la doccia, come caddy appesi o mensole angolari, aiutano a mantenere shampoo, bagnoschiuma e altri prodotti in ordine e a portata di mano. Questi accessori ottimizzano lo spazio e rendono la doccia più funzionale. Alcuni box e colonne doccia hanno anche piani d’appoggio che svolgono questa funzione. In alternativa, se sei in fase di rifacimento bagno, si possono predisporre anche delle nicchie a muro o un muretto sporgente per riporre tutto l’occorrente per la doccia.

Appendiabiti a muro

Perfetto per appendere accappatoi, asciugamani o vestiti, l’appendiabiti a muro si può trovare in una vasta gamma di materiali, dai più classici come il legno e il metallo ai più moderni come il bambù e l’acciaio inox. Può essere scelto per abbinarsi perfettamente al design del bagno, in modo da avere sempre un appoggio per riporre gli indumenti e gli asciugamani al bisogno.

Cestino per i rifiuti

Un cestino per i rifiuti è essenziale per mantenere il bagno igienico, pulito e ordinato. Modelli con coperchio a pedale o a sensore offrono soluzioni igieniche e pratiche. La scelta del materiale, dal plastica al metallo, può influenzare la durata e l’estetica del cestino.

Tappeti

I tappeti da bagno non solo aggiungono un tocco di colore e comfort, ma aiutano anche a prevenire scivolamenti su pavimenti bagnati. Materiali antiscivolo e facilmente lavabili sono preferibili per mantenere il bagno sicuro e igienico. A seconda dei casi può essere utile anche prevedere un tappeto antiscivolo per la doccia o la vasca.

Tende

Le tende da bagno sono un elemento funzionale e decorativo che non può mancare. Servono a proteggere il pavimento dall’acqua durante la doccia, se non hai il box doccia e possono aggiungere un tocco di stile al bagno. Disponibili in una vasta gamma di colori, disegni e materiali, le tende da bagno possono essere facilmente cambiate per rinnovare l’aspetto del bagno. È importante scegliere tende resistenti all’acqua e alla muffa, preferibilmente in materiali come il poliestere o il vinile, che siano anche facili da pulire.

Mensole e ripiani

Le mensole e i ripiani offrono soluzioni di contenimento efficienti, mantenendo i prodotti da bagno organizzati e a portata di mano. Possono essere installati sopra il lavandino, nella doccia o in qualsiasi altra area del bagno. Materiali come vetro, legno e metallo permettono di scegliere l’opzione che meglio si abbina all’arredo del bagno.

Cesti per la biancheria

Un cesto per la biancheria è indispensabile per mantenere il bagno ordinato. Può essere scelto in diversi materiali, come vimini, tessuto o plastica, e in vari design, da quelli più semplici a quelli più eleganti, con coperchi o senza, oppure integrato nel mobile bagno.

Accessori per bambini

Rendere il bagno un luogo sicuro e accogliente per i più piccoli può fare la differenza nella loro esperienza quotidiana e nella loro indipendenza. Alcuni accessori che vanno pensati appositamente per loro sono: scalette e sgabelli da posizionare vicino al lavandino per aiutare i bambini a raggiungere facilmente il rubinetto per lavarsi le mani e i denti; tappetini antiscivolo da mettere nella vasca o nella doccia per prevenire scivolamenti e cadute, offrendo una superficie sicura su cui i bambini possono stare in piedi; ganci e appendini installati a un’altezza accessibile per permettere ai bambini di appendere facilmente i propri asciugamani e accappatoi; riduttori o adattatori per il WC che offrono un sedile più piccolo e sicuro per i bambini, facilitando il loro uso del bagno.

Accessori per l’accessibilità

Un bagno ben progettato deve essere accessibile a tutti, soprattutto in presenza di persone con mobilità ridotta o altre disabilità. Alcuni accessori chiave per garantire l’accessibilità sono i maniglioni di supporto da installare vicino alla doccia, alla vasca da bagno e al WC per sostenere e prevenire cadute; sedili per doccia per chi ha difficoltà a stare in piedi per lunghi periodi che migliorano la sicurezza e il comfort; specchi Inclinabili per consentire una visualizzazione facile sia da seduti che da in piedi; rubinetti a leva singola facili da usare, anche per chi ha difficoltà motorie.


accessori bagno

Gli accessori per il bagno non sono solo oggetti funzionali, ma elementi che possono trasformare un bagno in uno spazio elegante e accogliente. Con questa checklist potrai completare il tuo bagno scegliendo con cura gli accessori per creare un ambiente armonioso e pratico, che rispecchia il tuo stile personale. In commercio potrai trovare sia oggetti singoli che set abbinati che facilitano la scelta e garantiscono coerenza estetica. Infine ricorda che investire in accessori di qualità non solo migliora l’aspetto del bagno, ma ne aumenta anche la funzionalità e la durata nel tempo.

In collaborazione con Acquaclick


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Il bagno in stile industriale

Il bagno coastal

L’articolo Accessori bagno: la checklist degli immancabili proviene da A forma di casa.

19 Giugno 2024 / / Case e Interni

Cosa sono i paraschizzi e a cosa servono

Si chiama paraschizzi, o ancora para-spruzzi, o per chi ama essere trendy, backsplash: tre parole differenti per indicare una superficie che gioca un ruolo fondamentale in cucina, sia come elemento funzionale, sia a livello estetico.

Cosa sono i paraschizzi e a cosa servono?

I paraschizzi per cucina sono rivestimenti cucina verticali che vengono posizionati solitamente sulla parete che ospita lavello e fuochi, con lo scopo di proteggerla: da qui ne deriva l’etimologia, che specifica esattamente la funzione di barriera tra lo sporco e il muro.

In realtà, il pannello per cucine paraschizzi può diventare un elemento caratterizzante dell’arredamento, il punto focale che la rende personale, originale, d’impatto: da fattore funzionale, si trasforma in elemento decorativo da interpretare in base non solo ai propri gusti estetici in fatto di arredamento, ma anche in modo armonioso rispetto al resto della cucina. Ad esempio si può coordinare il paraschizzi per cucina con il top, oppure generare un effetto a contrasto che crea movimento all’assetto generale della stanza.

I pannelli per cucina paraschizzi devono essere estremamente funzionali, facilmente pulibili, resistenti all’abrasione, alle alte temperature, al fuoco, non attaccabili dalle macchie e dagli agenti chimici. Quando si sceglie il materiale del para-spruzzi, è importante valutare un rivestimento che si possa lavare e sanificare con facilità, che sia antisettico e antibatterico, che non accumuli polvere e di semplice manutenzione.

Quando utilizzare il paraschizzi in cucina

paraschizzi in cucina in legno o laminato

L’impiego del paraschizzi in cucina si rivela essenziale in diverse circostanze, soprattutto laddove la protezione delle superfici murarie e la facilità di pulizia assumono un’importanza cruciale.

In primo luogo, il paraschizzi è indispensabile in prossimità dei piani di cottura, dove schizzi di cibo e altri residui possono compromettere l’integrità delle pareti. La sua presenza previene l’accumulo di sporco difficile da rimuovere e garantisce un ambiente igienico. Nelle aree vicine ai lavelli, il paraschizzi svolge un ruolo fondamentale nel proteggere le superfici dall’umidità, evitando la formazione di muffe e il deterioramento dei materiali.

L’evoluzione della moda nel paraschizzi per cucina

paraschizzi in cucina in plexiglass

Negli ultimi decenni, le abitudini in merito alla scelta dei materiali per i paraschizzi in cucina hanno subito notevoli cambiamenti. Se in passato era comune abitudine piastrellare interamente le pareti della cucina con gres o materiali similari, oggi si tende a limitare l’uso di tali rivestimenti solo alle zone strettamente necessarie, preferendo materiali alternativi che coniugano estetica e funzionalità. Questo cambiamento è stato guidato dall’evoluzione del design d’interni e dalla crescente attenzione verso soluzioni pratiche e innovative.

Le classiche piastrelle rimangono una scelta popolare grazie alla loro durabilità e facilità di pulizia. Disponibili in una vasta gamma di colori, forme e stili, si adattano a qualsiasi design, dalle cucine tradizionali a quelle moderne. Tuttavia, le fughe tra le piastrelle possono accumulare sporco e grasso, richiedendo una manutenzione regolare per mantenerle igieniche e presentabili.

L’uso del gres porcellanato, sia per il paraschizzi che per il piano di lavoro, crea un effetto di continuità visiva e un ambiente armonioso. Questo materiale è altamente resistente al calore, alle macchie e ai graffi, rendendolo ideale per le aree di preparazione dei cibi. Nonostante i vantaggi, l’installazione del gres può risultare costosa e richiede precisione per garantire un risultato impeccabile.

Le vernici e smalti rappresentano una soluzione economica e versatile. Sono disponibili in una vasta gamma di colori e finiture, permettendo di personalizzare facilmente lo spazio. Tuttavia, possono essere meno resistenti alle macchie e al calore rispetto ad altri materiali, necessitando di ritocchi frequenti per mantenere l’aspetto originale.

Le resine offrono una superficie liscia, impermeabile e moderna. Questo materiale è resistente e facile da pulire, con un’ampia scelta di colori e finiture. Può essere soggetto a graffi e scolorimenti nel tempo, specialmente se esposto a prodotti chimici aggressivi o a un uso intenso.

Il plexiglass è una scelta leggera e moderna, disponibile in versioni trasparenti, colorate o con particolari finiture come queste. È facile da installare e pulire, ma meno resistente ai graffi rispetto ad altri materiali. Inoltre può scolorirsi o opacizzarsi con l’esposizione prolungata ai raggi UV, richiedendo una sostituzione periodica per mantenere l’aspetto originale.

Il legno aggiunge calore e carattere alla cucina, usato come schienale cucina crea un ambiente accogliente. Trattato correttamente, può essere resistente all’umidità, ma rimane sensibile a macchie e graffi. È necessario applicare trattamenti protettivi regolari per preservarne l’aspetto e la funzionalità nel tempo.

Il dekton è un materiale ultracompatto e innovativo, estremamente resistente a calore, graffi e macchie. Può essere utilizzato sia per il paraschizzi che per il piano di lavoro, offrendo un’estetica contemporanea e una grande durata. Il costo elevato e la necessità di un’installazione professionale possono rappresentare degli svantaggi.

Il laminato è un’opzione economica e versatile per i pannelli retrocucina, disponibile in numerose finiture che imitano materiali più costosi come il legno o la pietra. È facile da pulire, ma meno resistente a calore e graffi rispetto ad altre opzioni. È adatto per chi cerca un equilibrio tra costo ed estetica.

L’acciaio inossidabile è apprezzato per la sua resistenza e igiene, conferendo alla cucina un aspetto professionale. È facile da pulire e resistente al calore, ma può mostrare impronte e graffi. È ideale per cucine dallo stile industriale o professionali.

Il vetro retroilluminato offre un effetto estetico elegante e moderno. È facile da pulire e resistente al calore, con la possibilità di personalizzare l’illuminazione per creare atmosfere particolari. Il vetro può però essere fragile e richiede un’installazione attenta per evitare rotture.

Il marmo offre una bellezza classica e senza tempo, ideale per cucine di lusso. Può essere utilizzato sia per il paraschizzi che per il piano di lavoro. È resistente al calore, ma essendo poroso, è suscettibile a macchie e danni causati da acidi, richiedendo una manutenzione attenta.

La vernice effetto lavagna permette di trasformare il paraschizzi in una superficie scrivibile, utile per annotare ricette o messaggi. È facile da applicare e può essere rinnovata facilmente, ma offre una resistenza limitata a macchie e umidità, rendendola più adatta per aree meno esposte.

Le carte da parati specifiche per la cucina sono trattate per resistere a umidità e macchie. Offrono infinite possibilità decorative e possono trasformare radicalmente l’aspetto della cucina. Richiedono una corretta applicazione e una manutenzione attenta per evitare il distacco dovuto all’umidità, tuttavia possono essere protette dal plexiglass.

Considerazioni sui costi

I costi dei paraschizzi per cucina possono variare notevolmente in base al materiale scelto, alla qualità, alla complessità dell’installazione e alla superficie da coprire.

Materiali tradizionali come le piastrelle e il gres tendono a offrire una vasta gamma di opzioni di prezzo, con soluzioni economiche, ma anche alternative di alta gamma disponibili per soddisfare diverse esigenze di budget.

Materiali innovativi e di tendenza come il dekton, il vetro retroilluminato e l’acciaio inossidabile, pur offrendo vantaggi estetici e funzionali, possono comportare costi più elevati, soprattutto se si richiede una manodopera specializzata per l’installazione.

Superfici più economiche come il laminato, le vernici e gli smalti rappresentano scelte accessibili per chi desidera un buon equilibrio tra estetica e spesa, mentre soluzioni come il legno e il marmo, pur essendo più costose, aggiungono un tocco di lusso e raffinatezza all’ambiente. La manutenzione necessaria per ciascun materiale può anche influenzare il costo complessivo nel tempo.

In generale, è consigliabile valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo di ogni materiale, considerando non solo il costo iniziale, ma anche la durabilità, la facilità di manutenzione e l’impatto estetico nel lungo periodo. Questa valutazione aiuterà a fare una scelta informata e sostenibile per il proprio spazio cucina.

Paraschizzi per cucina: una guida alla scelta

15 Giugno 2024 / / Case e Interni

Quanto costa arredare casa? La guida completa

Che tu abbia comprato la tua casa per viverci o per un investimento da mettere a reddito con l’affitto breve, devi considerare quanto costa arredarla.

Arredare una casa da zero: un’avventura che mescola emozioni contrastanti, un mix tra l’esperienza stimolante di mettere in moto la creatività con l’ansia simile a quella dell’esame di maturità.

Hai firmato i documenti, ricevuto le chiavi e varcato la porta d’ingresso. Probabilmente ora ti starai chiedendo: “Ma quanto mi costa arredare casa?”. Sì, lo sappiamo, hai già paura del portafoglio che piange e della carta di credito che ti guarda storto. Ma non temere, siamo qui per guidarti attraverso la giungla dei costi, con qualche consiglio pratico da veri professionisti del settore.

Di seguito analizzeremo il costo minimo e medio per arredare una casa nel mercato italiano nel 2024 e ti forniremo consigli per risparmiare sui mobili, indipendentemente dallo spazio.

Quanto costa arredare una casa da zero: guida ai costi e consigli

Cosa Considerare per Arredare una Casa

Arredare una casa da zero è un’avventura entusiasmante, ma spesso può trasformarsi in una sfida complessa e costosa. Quando si parte da un foglio bianco, ogni scelta può avere un impatto significativo sul budget. Quanto costa realmente arredare una casa da zero? Quali sono le spese previste e come si possono ottimizzare?

In questo articolo ci concentreremo esclusivamente sui costi di arredamento, escludendo quelli relativi alla ristrutturazione, come lavori su murature e impianti. Riguardo questo aspetto, ti diciamo subito che, mentre è fondamentale dare priorità alla qualità dei materiali dei rivestimenti e degli impianti per aumentare il valore dell’immobile, gli arredi, al contrario, sono una scelta personale legata alle esigenze del nucleo familiare e, in caso di vendita, raramente vengono considerati come valore dagli acquirenti.

Da ciò si comprende che arredare una casa è un investimento solo se riguarda noi stessi, il nostro vivere quotidiano, il nostro benessere o nel caso di una casa per l’affitto Airbnb lo è in proporzione al guadagno.

Quanto costa arredare una casa da zero: guida ai costi e consigli

progetto dm studio

Detto questo, è bene sapere che arredare le stanze della casa può essere costoso, spesso più di quanto si immagina.

Arredare una casa di 80-100 mq in Italia nel 2024 può comportare costi variabili a seconda di diversi fattori, tra cui:

  • Scelte di stile e design: Mobili di fascia alta, finiture di pregio e progetti su misura faranno lievitare i costi rispetto a scelte più semplici e standardizzate.
  • Qualità dei materiali: Materiali come legno, quarzo, marmo o acciaio inox sono più costosi rispetto a laminati, MDF o laccati.
  • Marca e rivenditore: Brand rinomati e negozi di fascia alta hanno prezzi superiori rispetto a marchi low cost, brand meno noti o rivenditori online.
  • Personalizzazioni e modifiche: Anche nella standardizzazione, piccoli interventi su misura aumentano significativamente il costo finale.

Costo per Arredare una Casa

Stabilire in modo generale la spesa necessaria per arredare un intero appartamento o una villetta può essere molto complicato. Come abbiamo visto, il budget varia in base alla metratura e alla scelta tra mobili realizzati su misura, mobili industriali di alta gamma, arredi di qualità medio-bassa e arredi in kit con montaggio fai da te. Ebbene sì, tra le variabili ci sono anche il trasporto e il montaggio ad incidere: se monti i mobili Ikea o altri mobili in kit in autonomia puoi ridurre ulteriormente i costi.

Ecco una stima del budget minimo necessario per arredare i vari ambienti di una casa.

Quanto costa arredare una cucina

Quanto costa arredare una Cucina

Cominciamo con la cucina, il regno dei fornelli. Diciamocelo, la cucina è come il cuore di una casa: se non è comoda e funzionale, tutto il resto ne soffre. Da una cucina Ikea minimal a una da chef stellato, i prezzi possono variare da “Okay, posso farcela” a “Cosaaa?”.

Si stima che attualmente in Italia la cucina sia generalmente la voce di spesa più alta. Oltre al prezzo di catalogo, si devono considerare i costi di elettrodomestici, montaggio, trasporto e personalizzazione. E’ facile documentare che una cucina Ikea minima con elettrodomestici basici parte da 1300 euro, escluso il trasporto e il montaggio, però. 

Mentre il costo minimo per arredare una cucina nei negozi convenzionali che si occupano anche di trasporto e montaggio è tra 3.000 e 5.000 euro. Con composizione minima ci si riferisce alla distribuzione super basic che comprende lavello con sotto lavello, forno, fuochi, lavastoviglie, frigo ad incasso e un paio di pensili, nulla più. Budget massimo? Il limite è solo il cielo (e anche il tuo conto in banca).

Quanto costa arredare un soggiorno

Quanto costa arredare un Soggiorno

Anche il costo per arredare il soggiorno varia molto. Un divano a penisola economico (vedi Ikea) può costare intorno ai 500-600 euro, mentre un divano simile di negozi convenzionali può superare i 5.000 euro, ma se di design può arrivare a 10.000. Diciamo, che in generale, la cifra minima verosimile per arredare il soggiorno è intorno ai 3.000 euro, per avere l’essenziale (mobile tv, divano).

Quanto costa arredare una camera da letto

Quanto costa arredare una Camera da Letto

Quanto costa fare sogni d’oro? Budget minimo per una camera da letto low cost decente: intorno ai 2.000 euro. Parliamo di una fornitura basic di letto (completo di giroletto, rete, materasso), due comodini, armadio a 6 ante. Qualunque scelta vorrai fare, noi di Case e Interni non giudichiamo, ma consigliamo comunque di non risparmiare sulla qualità del materasso: pensaci bene, passi un terzo della tua vita qui! Quindi, non lesinare su questo.

Quanto costa arredare una Seconda Camera o Studio

E’ abbastanza ovvio che più camere da letto hai in casa, più costeranno i tuoi arredi. Non solo, i prezzi per una seconda camera dipendono dall’uso previsto. Una piccola cameretta può costare dai 1.000 euro in su, mentre una camera degli ospiti più spaziosa con anche l’angolo studio ben equipaggiato, può richiedere un investimento simile a quello della camera da letto principale.

Quanto costa arredare un Bagno

Se non sono necessari interventi sui sanitari, l’arredo del bagno con mobili lavabo e colonne aggiuntive può costare non meno di 1.000 euro.

Altri spazi

Oltre alla zona giorno e alle zona notte, una casa media potrebbe disporre di spazi che possono ospitare alcuni arredi funzionali. Ad esempio disimpegni, ingressi e ripostigli potrebbero aver bisogno di armadi, scaffali, consolle o altri mobili per l’ordine e l’organizzazione, che sono essenziali in una casa. Considera anche questi spazi nel tuo budget.

Quanto costa arredare un appartamento di 80 mq o 100 mq con mobili low cost?

L’arredamento low cost rimane una scelta piuttosto comune in Italia, per vari motivi. Chi vive in affitto tende a orientarsi, quasi inevitabilmente, su mobili da montare in kit o soluzioni basic di bassa qualità. Vale lo stesso per chi vuole arredare una casa destinata all’affitto o ha poco budget dopo l’acquisto dell’immobile. Quanto si risparmia nel lungo termine, questo è tutto da vedere. In molti casi, si opta per scegliere gli arredi definitivi in un secondo momento. 

Noi, a scanso di equivoci, ti consigliamo di controllare sempre le recensioni di un determinato negozio diffuso sul territorio nazionale (o internazionale) su Trustpilot.

Da quello che abbiamo visto fino ad ora, scegliendo tutte le opzioni low cost è possibile arredare una casa di 80 mq o 100 mq con un budget minimo di 9.000-10.000 euro per lo stretto necessario. Questa cifra si riferisce a un arredamento essenziale, che comprende le dotazioni minime per ogni stanza:

  • Zona giorno: divano, tavolo da pranzo, sedie, mobile TV, libreria.
  • Cucina: cucina componibile minima con elettrodomestici di fascia bassa (forno, piano cottura, frigorifero, lavandino, miscelatore, cappa).
  • Zona notte: letto matrimoniale, armadio, comodini.
  • Bagno: mobile lavabo, specchio e pensile o colonna bagno.

Da questo conteggio è esclusa l’illuminazione, che anch’essa subisce variazioni notevoli a seconda della fascia di design e qualità e naturalmente dal numero di stanze. Sono esclusi anche tutti i complementi, gli accessori, gli utensili e i piccoli elettrodomestici.

E’ ovvio, questa è solo una stima indicativa. Il costo effettivo potrebbe essere inferiore o superiore a seconda delle scelte specifiche effettuate. Sicuramente possiamo affermare che la cifra si raddoppia se si decide uno standard un po’ più elevato, ma senza eccessivi lussi.

Possiamo riassumere che il costo per arredare una casa varia da € 5.000 a € 100.000 , a seconda della casa, del numero di stanze, delle dimensioni delle stesse e della qualità e del prezzo degli articoli selezionati. Il costo medio per arredare una casa di 3 locali va verosimilmente da € 10.000 a € 40.000 con arredi dai prezzi moderati. Per i mobili di fascia medio-alta il budget sale in modo vertiginoso.

Leggi anche: Guida all’arredamento: Dove spendere e dove si può risparmiare

Quanto costa arredare una casa piccola per Airbnb

Quanto costa arredare una casa piccola per Airbnb?

Arredare una casa piccola (monolocale o bilocale) per Airbnb o per le vacanze costa in media dai 5.000 ai 25.000 euro. Ricorda che gli immobili a reddito subiscono molta più usura, quindi se sceglierai mobili economici, dovrai sapere che verranno sostituiti spesso. Per questo ti consigliamo di investire invece in mobili di qualità realizzati con materiali solidi e pratici. In particolare, per le proprietà Airbnb e gli affitti brevi, lo stile e la qualità dell’arredamento determineranno non solo quanto spesso dovrai sostituire i mobili, ma anche:

  • il tipo di clienti che attirerai
  • quante prenotazioni riceverai
  • quale tariffa di affitto potrai chiedere
  • se riceverai recensioni a 5 stelle

Come Risparmiare sull’Arredo

Ecco alcuni consigli per risparmiare sull’arredamento della casa:

  • Fissare un budget e rispettarlo tassativamente.
  • Scegliere mobili versatili, funzionali e dallo stile senza tempo.
  • Optare per soluzioni standardizzate, modulari e componibili, senza fuori misura.
  • Considerare l’acquisto di alcuni mobili usati, vintage o di seconda mano.
  • Approfittare di sconti, saldi e promozioni.
  • Acquistare mobili da esposizione in offerta.
  • Confrontare i prezzi di diversi negozi e rivenditori.
  • Valutare l’acquisto online, spesso più conveniente.
  • Recuperare vecchi mobili con il fai da te.
  • Montare i mobili in kit da sè.
  • Sfruttare bonus e detrazioni fiscali, come il Bonus Mobili, se applicabile.

Altri consigli? Distribuisci i tuoi acquisti nel tempo, iniziando dall’essenziale. Ciò ti consentirà di approfittare delle promozioni e degli sconti non appena si presentano. Inoltre, concentrati su pochi pezzi di qualità, piuttosto che su una casa piena di cose economiche. Il vecchio detto “meglio poco, ma buono” vale sempre. Potresti spendere un po’ di più inizialmente, ma gli arredi dureranno più a lungo, facendoti risparmiare denaro nel lungo termine. Facciamo un esempio: è meglio prendere una rete di qualità che un giroletto con rete scadente, che si romperà nel giro di poco tempo.

Con un po’ di pianificazione e attenzione, un pizzico di mix and match, magari un tocco di fai da te, è possibile arredare una casa di 80 mq con un budget limitato, creando un ambiente confortevole e funzionale che rispecchi i propri gusti e le proprie esigenze. Il tuo portafoglio ti ringrazierà!

Agevolazioni Fiscali

Chi ristruttura una casa può approfittare del Bonus Mobili, che prevede una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con un tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ristrutturata entro il 31 dicembre 2024. Se non c’è nessuna pratica di manutenzione straordinaria presentata nel Comune di residenza, non puoi approfittare dell’agevolazione.

Per finire, arredare una casa da zero è un viaggio avventuroso, ma con un po’ di pianificazione e mettendo in pratica qualche nostro buon consiglio, puoi trasformare i tuoi interni senza finire in bancarotta. Ricorda, l’importante è creare un ambiente che ti rispecchi, che sia funzionale e che ti faccia sentire davvero a casa. Buona fortuna e… che la forza (e il budget) siano con te!

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Quanto costa arredare una casa da zero: guida ai costi e consigli

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

13 Giugno 2024 / / diotti.com

Nel 1948 debuttò nel mondo dell’arredamento con l’iconica sedia Womb Chair di Eero Saarinen. Negli anni ’60 spopolò nel campo della moda per via di lussuose giacche firmate Chanel. Oggi c’è chi lo considera un must have e chi non ne possiede nemmeno un pezzo. Di cosa parliamo? Del bouclé.

Arredi salotto in tessuto bouclé

 

A cosa ci si riferisce esattamente con il termine “bouclé”? Nell’articolo parliamo di significato del termine, caratteristiche del filato, idee per inserirlo e abbinarlo in casa, pro e contro, foto ispirazione

Bouclé: cos’è, come è fatto

La scrittura corretta è “bouclé” con accento acuto sulla “e”. La pronuncia esatta è ‹buklé›. È un termine francese la cui traduzione letterale è “arricciare”. Con questa parola si definisce un materiale caratterizzato da anelli, nodi o piccoli occhielli di grandezza variabile, abbastanza regolari tra loro. Filati tinta unita o colorati vengono intrecciati fino a formare una serie di boccoli ondulati che danno vita a questo tessuto arricciato.

La superficie presenta fibre ritorte e fibre arricciate ad anello e a definirne l’aspetto è spesso una combinazione di filati di diverse consistenze e materiali. Per l’arredamento si può far riferimento a tessuto bouclé, lana bouclé e misto lana, tessuto ciniglia bouclè; per la moda entrano in gioco anche bouclé in lino, tessuto di poliestere e seta.

Filato bouclé: le caratteristiche

Un materiale può essere il risultato di un mix di filati diversi e questo insieme determina le caratteristiche del materiale stesso. A seconda della composizione sono consigliate diverse operazioni di lavaggio ed è previsto un certo grado di resistenza all’abrasione e al pilling (ovvero comparsa di “palline di fibre” che si formano con l’uso e la manutenzione).

Gli arredatori diotti.com hanno inserito nel campionario materiali diverse tipologie di tessuti d’arredo con lavorazione bouclé pensati per rivestire divani e poltrone, sedie e sgabelli, letti, cuscini decorativi. Tessuti bouclé tinta unita o con filati a 2 o 3 colori; tessuti con nodini in rilievo ben evidenti o con mini-bouclé; tessuti tramati, screziati, melange; filati di cotone, ciniglia, lana, misto lana.

Qui sotto sono presentati in una sfumatura chiara che tende al bianco-beige ma sono disponibili in molteplici gradazioni cromatiche.

Tessuto mini-bouclé tinta unita | Venice
Tessuto bouclé tramato | Nobu
Tessuto bouclé screziato | Bel Ami
Tessuto ciniglia bouclé | Byron
Tessuto ciniglia tramato bouclé | Diamond
Tessuto bouclé tramato melange | Dorian
Tessuto bouclé misto lana | Dancing Queen
Tessuto bouclé misto lana | Marmolada
Tessuto bouclé misto lana | Barnum

Il materiale boulé è riconoscibile per la particolare superficie cosparsa di “pallini”. La superficie non è liscia e regolare ma è pur sempre morbida e vellutata, con asole e nodini che risaltano al tatto quanto alla vista.
Il tessuto bouclé è camaleontico e assume tratti più o meno marcati, capaci soddisfare gusti ed esigenze estetiche sia di chi vuole un prodotto ben riconoscibile sia di chi preferisce riproporne l’effetto in modo meno calcato.

Tendenza bouclé nell’arredamento

Le tendenze vanno e vengono ma l’eleganza di un arredo in bouclé è senza tempo. Nel corso degli anni, durante esposizioni e fiere internazionali di interior design e sulle passerelle di moda, è stato a volte celebrato altre volte ignorato. C’è chi lo ama e a chi proprio non piace, c’è chi vorrebbe acquistare tutti gli imbottiti di casa in questo tessuto e chi invece preferisce texture molto diverse. Il bouclé è – è stato e sarà – comunque un materiale sofisticato perfetto per rivestire arredi eleganti e raffinati, imbottiti lussuosi e anche un po’ trendy.

Bouclé in casa: come inserirlo, come abbinarlo

La sua aura classica è incontovertibile, ma alcune tipologie (e colori) di bouclé fanno da pacière tra l’arredamento classico e quello moderno e contemporaneo, fornendo talvolta spunti arredativi di tutto rispetto anche per altri stili.

È giunto il momento di approfondire come abbinarlo e come inserirlo all’interno dell’arredamento di casa.

Soggiorno classico elegante con mobili in legno e sedie rivestite in tessuto bouclé | Mailea

Via libera al bouclé in appartamenti dallo stile classico: il suo essere così elegante e chic si allinea alla perfezione con arredi dal tocco pregiato e mobili d’antiquariato. Un tessuto bouclé bianco è perfetto accostato a mobili in legno e lo è ancor di più se scelto per rivestire divanetti e poltrone dal gusto retrò e di chiara ispirazione classica, con riccioli, cornici in ferro, piedini alti decorati e lavorati.

Un arredo in bouclé può essere scelto anche per sdrammatizzare uno stile d’arredamento.
In una casa moderna diventa l’arredo inedito che aggiunge un tocco insolito capace di catturare tutti gli occhi a sé. Un imbottito in tessuto bouclé colorato è quel tocco eccezionale che sembra far funzionare tutto.

In una casa dallo stile eclettico sembra invece imprescindibile avere un arredo in bouclé che mantiene (o spezza, a seconda dei punti di vista) il mood già audace e particolare dell’intera abitazione.

Salotto moderno con divano in tessuto bouclé chiaro | Clive

Si sposa perfettamente anche con lo stile scandinavo. Un angolo relax con divanetto e poltrona in tessuto bouclé bianco / panna / beige al fianco di un tavolino, una credenza o una libreria in legno naturale chiaro sembra perfetto solo ad immaginarlo.

Risultato sorprendente anche vicino ad arredi in legno e rattan in una casa in stile Boho Chic. Arredi in tessuto bouclé accostati a tappeti tessuti a mano e lampade in legno grezzo: effetto WOW garantito!

Insomma, il bouclé si inserisce alla perfezione in diversi progetti d’interni, dialogando in particolar modo con arredi dalle forme tonde e dalle linee sinuose. Divani dalle morbide imbottiture con cuscini in piuma o misto piuma, divani curvi, poltrone a pozzetto o a conchiglia con schienali avvolgenti, poltrone bergère con schienale alto, poltroncine a dondolo, morbidi cuscinetti decorativi, cuscini di testiera di letti di design.
La particolarità del tessuto bouclè, la sua morbidezza, gli anellini a vista e in rilievo enfatizzano ed esaltano gli arredi dalle linee tondeggianti.

Se non si è certi della resa estetica o se si preferisce non appesantire troppo l’ambiente è consigliato inserire il bouclé in modo graduale, scegliendo un solo arredo, magari colorato. Cuscinetti decorativi per divano e letto, tela copridivano, pouf, panchetta, tappeto, dettagli e profili degli arredi sono tutte delle valide opzioni.

Testiera letto con profili in tessuto bouclé | Kilian

 

Mobili in bouclé: idee e foto ispirazione

Scelta popolare per imbottiti di ogni genere: divano, poltrona, pouf, sedie, letti, panche, cuscini decorativi, tappeti, sgabelli, chaise longue.
Il bouclé è scelto per rivestire arredi di grandi dimensioni ed è molto apprezzato anche per i piccoli imbottiti.

Divano bouclé

Scelto come rivestimento di divani e sofà, il tessuto bouclé ne arricchisce l’aspetto, regalando momenti di assoluta morbidezza a chiunque decida di sedersi sull’imbottito. Estetica e comodità insieme, per un’esperienza di seduta di tutto rispetto.

 

Poltrona bouclé

Quando la tendenza bouclé incontra gioielli di design il successo è garantito. Rivestite in tessuto bouclé, queste poltrone dalle linee ondulate e dalle importanti imbottiture non possono che risaltare anche per l’aspetto accogliente e la mano morbida.

 

Sedie bouclé

Anche affiancato ad altri materiali in netto contrasto, il bouclé si rivela un’ottima scelta. Chi è in cerca di eleganti sedute di classe può optare per sedie con schienale e seduta imbottite e rivestite, sorrette da struttura con gambe in legno o in metallo. Piacevole mix di materiali, texture e colori.

 

Sgabello bouclé

I contrasti metallo/tessuto e metallo/legno possono essere proposti anche per sgabelli alti o bassi, per piano cucina o snack bar. Il bouclé diventa il tocco di stile particolare di un arredo, anche se usato in piccole dosi.

 

Letto bouclé

Il bouclè è molto in voga anche in camera, scelto per rivestire l’arredo principale di questa stanza: un letto bouclé. Chi ama questa soluzione può scegliere l’effetto bouclé per l’intero rivestimento. In alternativa il rivestimento della testiera o dei cuscini di testiera sono un ottimo compromesso, capace di mostrare altrettanta eleganza e classe.

 

Tappeto bouclé

La lavorazione bouclé si dimostra perfetta anche per un tappeto frequentemente calpestato. La trama molto fitta lo rende un materiale molto resistenze, capace di sopportare l’utilizzo e l’usura quotidiana.

 

Complementi bouclé

Tra gli imbottiti perfetti per essere rivestiti in tessuto bouclé ci sono anche pouf, panchette e chaise longue. Le linee curve di questi arredi vengono messe in risalto dal particolare effetto che solo il bouclé sa dare, una raffinata leggerezza e un aspetto chic così invidiabile.


8 Giugno 2024 / / Case e Interni

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare una casa senza dover ricorrere a lavori murari è possibile con un progetto ben studiato, che si avvale di soluzioni creative e funzionali per valorizzare lo spazio esistente.

Naturalmente si tratta di una sfida, dove, lo sappiamo, il budget gioca un ruolo fondamentale. La casa che vediamo oggi, che aveva già subito una ristrutturazione per l’adeguamento degli impianti, è stata oggetto di recente di un progetto di relooking, da cui ha tratto un enorme vantaggio.

Nel processo di trasformazione, i progettisti hanno focalizzato l’attenzione sulle caratteristiche originali della casa, risalente al 1929. Questo appartamento di 98 mq è diventato un’elegante fusione tra tradizione e modernità, dove i dettagli d’epoca si uniscono ad elementi più contemporanei. Con un tocco di inventiva e praticità, è stato possibile trasformare gli spazi in ambienti esteticamente gradevoli e funzionali senza dover spendere una fortuna, ma con una scelta accurata della palette di colori.

La casa, con un ampio soggiorno open space e due camere da letto, conserva elementi storici come le modanature, le porte interne decorate e le grandi finestre, che creano una base perfetta per un interior design scandinavo moderno. Il pavimento in parquet posato a spina di pesce o a listoni e altri dettagli pregiati aggiungono un tocco di raffinatezza, pur risultando una casa accogliente adatta ad una famiglia con bimbi piccoli.

Ancora una volta è la palette di colori scelta che crea questa uniformità di stile e un rinnovamento fresco, ma rispettoso dell’esistente. Il progetto di relooking ha introdotto alcuni accenti di colore, in particolare il verde salvia si ritrova in varie parti della casa, dalle poltrone alle pareti dell’ingresso, fino alle piastrelle del bagno, creando un ambiente rilassante e accogliente. Un colore che sembra essere già stato in questo luogo, da tanto è un classico. Le pareti sono diventate le tele su cui intervenire con nuovi colori, che si armonizzano pur aggiungendo carattere.

Se le pareti dell’ingresso sono in verde salvia (colore con cui è stato dipinto anche l’ampio armadio), quelle del soggiorno si tingono di un beige caldo, che crea un elegante contrasto con i soffitti a guscia bianchi e il battiscopa bianco classico. Il soggiorno è arricchito, in particolare, da una spettacolare libreria a tutta altezza, che funge da punto focale, attirando l’attenzione e ispirando il design della stanza. La grande libreria, infatti, fa da sfondo al comodo divano quattro posti, in tessuto naturale, accompagnato da due poltrone dal design vintage, tappezzate di verde salvia e da un pouf tondo in velluto rosa chiaro. Davvero bello il gioco di texture e tonalità pastello differenti. Questa zona è resa ancora più accogliente da un grande tappeto con disegni a rombi, sempre sui toni verdi. Adottando questa disposizione, si crea un accogliente angolo conversazione e relax, che è anche molto decorativo.

La cucina a vista, è stata completamente rinnovata con mobili grigio-verdi e piani di lavoro in marmo di Carrara. Ha ante con cornici, per un aspetto più classico, ma senza esagerare (non ha le bugne) e una grande dispensa ad angolo, con specchiature di tessuto floreale per renderla più retrò. L’isola e i pensili a tutta altezza sfruttano al meglio lo spazio disponibile offrendo un’ampia zona operativa.

Un tavolo, con panca adiacente alla parete, consente di liberare spazio per il soggiorno, sfruttando al meglio la metratura della stanza. Con questa scelta d’arredo, si crea un accogliente zona pranzo per la famiglia, senza compromettere la funzionalità dello spazio. Questo pranzo informale, è composto da tavolo e panca di design scandinavo, in legno chiaro e sedie Thonet nere con seduta in paglia di Vienna. Fa da sfondo a questa area un bellissimo arazzo moderno, che riassume un po’ tutti i toni di colore usati all’interno della casa: verde salvia, blu navy, rosa pallido e piccoli accenti di rosso scuro.

CONSIGLIO: Crea la palette di colore per la tua casa, estrapolando le tonalità da un quadro, un tappeto o un arazzo che ti piace, come hanno fatto in questa casa. Un modo semplice ed efficace, per avere una combinazione di colori coerente ed efficace.

La camera da letto principale si distingue per le pareti color rosa chiaro terracotta, abbinate all’armadio in legno di rovere a riquadri e gli accenti di colore blu della testata rivestita in tessuto con stampa Toile de Jouy, il copriletto a strisce e l’arazzo etnico. La seconda camera da letto, versatile e romantica, è stata suddivisa in due aree, ideale per il riposo e per il gioco della bambina. Anche qui troviamo pareti colorate, qui in un elegante color tortora chiaro, che creano un effetto avvolgente, e un arazzo floreale sui toni blu.

Nel nostro articolo La regola dei colori 60-30-10 come usarla nella tua casa esploriamo l’importanza della calibrazione dei colori in un ambiente, seguendo un approccio basato su proporzioni e divisione accurata della palette cromatica selezionata.

Oltre ai mobili, l’appartamento è ricco di complementi d’arredo e dettagli curati, che aggiungono molta personalizzazione, come poster, quadri arazzi e cuscini colorati. La presenza di numerose piante, infine, dona un tocco naturale allo spazio, aggiungendo ulteriori elementi di calore e benessere.

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

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Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

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Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Credit photo: Svenska Mäklarhuset

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

6 Giugno 2024 / / Laura Home Planner

Non ci sono magie per aumentare le misure di una stanza senza abbattere muri, questo è ovvio, ma ci sono dei trucchi che si posso adoperare per aumentare la percezione dello spazio. In questo articolo voglio darvi qualche consiglio su come arredare una camera da letto piccola e renderla visivamente più grande.

Come arredare una camera da letto piccola organizzandola

Una camera da letto piccola va innanzitutto organizzata.

Generalmente, quando le stanze sono piccole, se disorganizzate , diventano ancora più piccole,

lo spazio si riduce e si fa fatica a muoversi.

La prima regola per arredare un camera da letto piccola è quella di tenerla ordinata e organizzata.

Quando ci sono troppe cose in giro , si crea confusione, lo spazio si riduce e tutto diventa più piccolo,

dunque,

meglio avere pochi mobili ma ben distribuiti,

pochi oggetti in giro,

e ogni cosa al suo posto.

Quindi,

trucco numero uno:

  • mantenere ogni cosa al suo posto e ridurre il numero di oggetti in giro per la stanza,

in questo modo avrete uno spazio più aperto.

Come arredare una camera da letto piccola: i colori migliori

Lo sapevate che i colori giocano un ruolo fondamentale nella percezione dello spazio?

I colori ,

se utilizzati nel modo giusto,

possono aumentare visivamente le dimensioni di una stanza piccola,

non sto parlando solo di colori scuri o chiari,

ma di colori caldi o freddi,

certo,

è noto che i colori troppo scuri tendono a rimpicciolire la dimensione dello spazio rispetto a quelli chiari,

ma non tutti sanno che i colori freddi allontano ,

mentre quelli caldi avvicinano,

per questo motivo ,

il secondo trucco è quello di scegliere tonalità fredde come il blu o il verde, anche nelle nuance più chiare, per aumentare la percezione della profondità delle pareti.

Specchi e luce i trucchi infallibili

E si,

perché ci sono due trucchi importanti per arredare una camera da letto piccola:

  • La luce ,

ha sempre un ruolo fondamentale,

quella naturale filtrata dalle finestre , che è bene non nascondere con tende troppo pesanti,

e quella artificiale,

con lampade da soffitto, da comodino e da terra,

per illuminare ogni parte della stanza e non lasciare neanche uno spazio buio.

Inoltre

  • gli specchi,

non tutti li amano,

ma un consiglio che vi do su come arredare una camera da letto piccola e aumentare la percezione dello spazio è proprio quello di inserire degli specchi,

possibilmente davanti alle finsetre,

per moltiplicare la luce.

Camera da letto piccola: gli arredi da preferire

Un trucco davvero importante che riguarda la scelta degli arredi per arredare una camera da letto piccola,

è quella di prediligere mobili sospesi o con i piedi,

insomma non appoggiati a filo pavimento,

in questo modo si infonde un senso di leggerezza ,

perché lo spazio che si crea sotto i mobili aumenta la percezione della dimensione della stanza.

Carta da parati e decorazione delle pareti

Per ampliare lo spazio in una camera da letto piccola c’è un altro trucco,

quello di decorare le pareti della stanza,

preferibilmente una sola parete ,

magari quella dietro al letto.

Le carte da parati da preferire sono quelle con immagini non troppo grandi ,

magari con disegni geometrici di piccole dimensioni, per dare più profondità,

in alternativa,

carte da parati che raffigurano paesaggi.

E se la carta da parati non piace,

un trucco su come arredare una camera da letto piccola e renderla più grande decorandone le pareti, è quello di utilizzare le righe,

strette e in verticale per slanciare e rendere visivamente più alta la stanza,

orizzontali per allargarla.

L’articolo Come arredare una camera da letto piccola: trucchi per renderla più grande proviene da Laura Home Planner.