In questo scorcio del 2020, per via dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, molti di noi sono costretti a lavorare da casa. Ecco alcune idee e soluzioni cui ispirarvi per creare un angolo ufficio in casa.
Un ufficio in casa, ecco di cosa abbiamo bisogno in questo momento così difficile. Un angolo nel quale possiamo riporre tutto ciò che ci serve per lavorare: agende, quaderni, rubriche, penne e matite, dispositivi vari. Questo angolo deve anche garantirci una certa tranquillità, e se poi riusciamo anche a renderlo gradevole esteticamente, tanto meglio.
Pochi di noi, infatti, possono disporre di una stanza separata che funga da studio. La maggior parte delle persone è costretta ad utilizzare magari l’unico tavolo di casa, o a trasformare una parte del salotto o della camera da letto per creare questo benedetto ufficio in casa. Vediamo insieme qualche idea?
Ufficio in casa: cosa vi serve
Per creare un angolo ufficio in casa dovete procurarvi un piano d’appoggio che non sia il tavolo della sala da pranzo, così da non dover perdere tempo a spostare i vostri oggetti. Potete utilizzare una consolle o un tavolino che arredano l’ingresso o la camera da letto, oppure procurarvi un piano di legno e due semplici cavalletti (per i fortunati che riescono a farsi consegnare a casa).
Scegliete la sedia o la poltrona più comoda che avete in casa, sapendo che dovrete stare alla postazione parecchie ore.
Verificate che ci siano prese di corrente vicino al punto in cui installerete l’ufficio, indispensabili per alimentare il pc, ricaricare il telefono e collegare una lampada da scrivania. Prevedete una prolunga e una ciabatta multiprese per avere maggiore libertà d’azione.
Infine, procuratevi dei contenitori per riporre penne, matite, pennarelli e gli oggetti da cancelleria.
Soluzioni pratiche per lavorare da casa
Ecco alcune soluzioni pratiche per lavorare da casa. Se vi è possibile, scegliete di posizionare la scrivania di fronte ad una finestra. Questa soluzione vi aiuterà a distrarvi di quanto in quanto, e ad avere una gran quantità di luce naturale a disposizione.
Un’altra soluzione pratica può essere quella di nascondere l’intero ufficio o parti di esso in mobili già esistenti. Per esempio l’interno di un armadio può essere adattato ad ufficio a scomparsa. Una madia può contenere la stampante e le risme di carta che vi occorrono.
Idee fantasiose e creative
Per i creativi, non dev’essere difficile adattare un angolo di casa per creare un piccolo ma confortevole ufficio.
Qui vi presento le idee dei clienti di MuralsWallpaper, che spero possano ispirarvi.
Emily
Gloria
A sinistra, l’ufficio di Emily (@thewickerhouse) che ha scelto una carta da parati all’acquarello dalle tonalità calmanti del blu.
A destra, la postazione di lavoro di Gloria (@alwayscreating) che al contrario di Emily ha bisogno di essere circondata di fiori e di decorazioni per mantenersi produttiva e ispirata.
Katie
Kellie
A sinistra, lo spazio di Katie (@jkath_designbuild), che ama viaggiare. Si vede dalla carta da parati a tema planisfero che riveste la parete del suo home office. Per sognare di viaggi futuri o per ricordare quelli passati.
A destra, uno spazio dinamico e stimolante quello creato da Kellie (@kelliegibsondesign), che si occupa di disegno grafico.
Trovate altre idee dei clienti visitando il sito di MuralWallpaper.
Leggi altri articoli su come arredare al meglio lo spazio di lavoro.
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La primavera è arrivata e insieme ad essa una gran voglia di stare all’aperto e di riconnettersi con la natura. Perché non sfruttare questo desiderio di rinascita realizzando un piccolo orto o una piccola coltivazione in vaso sulla terrazza, magari coinvolgendo anche i vostri bimbi? E’ un piacevole passatempo, inoltre, con l’autoproduzione di verdure apporterete un contributo alla vostra economia domestica. Per non parlare del gusto, il piacere di un’insalata coltivata con le proprie mani e mangiata appena raccolta non ha eguali.
Scelta del terreno e del tipo di orto
Orto in vaso
Il tempo e la passione che si dedica alla cura dell’orto è più importante dello spazio che si ha disposizione, infatti, un piccolo spazio ben curato, costantemente ripulito da erbacce e da parassiti, dà un quantitativo maggiori di prodotti rispetto ad grande spazio ma trascurato.
Se si ha la fortuna di avere a disposizione un piccolo terreno molto soleggiato da dedicare alla coltivazione di piante, si può iniziare procedendo con la rimozione delle piante infestanti che hanno invaso il terreno incolto, va lavorata la terra con una zappa, vanno poi rimossi i grossi ciottoli e poi va rastrellato con cura il terreno.
Se invece si ha un lastricato all’esterno della propria abitazione o una terrazza, si può costruire un orto rialzato da terra con le cassette di legno, con dei vasi tradizionali o con gli assi di legno dei pallet, creando dei box garden alti circa 40 cm. E’ un sistema che offre il vantaggio alle piante di essere meno soggette a parassiti e a malattie. Sul fondo della vostra cassetta andrà posto un telo di nylon per isolarlo, poi dell’argilla espansa e del terriccio fertilizzato. La terra va levigata delicatamente con un rastrello senza pressarla, va irrigata e lasciata riposare per qualche giorno prima di seminare.
Qualche aspetto tecnico: la temperatura del terreno dovrebbe essere tra i 15° e i 35°; il PH del terreno dovrebbe essere tra 6 e 7; non dovrebbe essere troppo soggetto a vento diretto dato che il vento potrebbe danneggiare alcune piante, in questo caso sarebbe necessaria una recinzione o una siepe; non dovrebbero esserci zone in costante ombra.
Sistema di irrigazione
Sistema di irrigazione
Una volta preparato il terreno si inizia a pensare al sistema di irrigazione, dovremmo infatti prevedere almeno un tubo dell’acqua che raggiunga bene il nostro orto, dato che, soprattutto le coltivazioni estive, necessitano di essere irrigate tutte le sere.
Se si ha la possibilità, bisognerebbe realizzare un impianto di irrigazione, per garantire che le piante siano irrigate sempre alla stessa ora e con la giusta quantità di acqua. Con un impianto d’irrigazione temporizzato l’orto diventa di facile gestione e anche nel caso ci si assenti da casa per qualche giorno di vacanza, eviterete di far seccare le verdure dell’orto o di dover affidare questo lavoro a qualcuno.
L’irrigazione a goccia, detta anche irrigazione localizzata o microirrigazione, permette di irrigare in maniera costante o intermittente, risparmiando una grande quantità di acqua.
L’irrigazione a pioggia si effettua con piccoli getti di acqua spruzzati direttamente su grandi superfici e si realizza con pompa, tubazioni e irrigatori.
Come scegliere le piante per il vostro orto
Piantagione di pomodori
Fondamentale è scegliere bene il periodo dell’anno in cui piantare le vostre verdure, perché per ogni pianta c’è la stagiona giusta, ci sono dei veri e propri calendari di semina, per ogni mese dell’anno c’è la lista delle piante che si possono seminare.
La semina e i trapianti vanno svolti la mattina presto o la sera affinché le piantine non vengano colpite direttamente dal sole. Le piante si possono acquistare presso un vivaio, già pronte per essere piantate, oppure potete crearvi dei semenzai, ovvero in un luogo protetto potete piantare i semi, aspettare che si trasformino in piantine e poi trapiantarle nel vostro orto.
Le piante che danno subito soddisfazione sono quelle che offrono frutti abbondanti e per tutta l’estate come i pomodori, le zucchine e i peperoni, ma la scelta dipenderà molto anche dai gusti alimentari della famiglia. Da ricordare che, le piante più alte come pomodori, piselli, cetrioli, fagioli, sviluppandosi in altezza, vanno disposte sul lato nord dell’orto.
Piantumazione
Lavorazione della terra
Una volta che ci siamo procurati semi o piantine bisogna procedere alla creazione di solchisul terreno alti circa 20 cm, le piante vanno poste all’interno dei solchi alla distanza giusta l’uno dall’altra in base al tipo di pianta, al fine di lasciare che la pianta abbia lo spazio necessario per crescere. Le distanze da lasciare tra una pianta e l’altra sono indicativamente le seguenti:
120 cm per anguria, meloni e zucche
60 cm per la zucchine
40 cm per pomodori, peperoni, cetrioli, cavoli e melanzane
35 cm per le cicorie
25 cm bietole, sedani, finocchi e lattuga
10 cm per cipolle, porri, aglio, rucola
3 cm per carote, ravanelli, prezzemolo
Semina nei solchi
Inoltre tra una fila e l’altra di piante vanno lasciati almeno 40 cm per consentire il passaggio a piedi e poter curare, innaffiare e raccogliere i frutti. Una volta seminato o piantato, si ricoprono i solchi di terra e si procede con la prima irrigazione del terreno.
Dopo qualche anno è importante ruotare le coltivazioni da seminare per non rischiare carenze nutritive e ridurre il rischio malattie e parassiti.
Nutrire le piante
Raccolta insalata
Per avere un orto ricco e rigoglioso bisogna pensare anche ad arricchire il terreno con sostanze organiche; un metodo naturale e molto economico è il compost, vale a dire la macerazione e la successiva posa sul terreno di sostanze come fogliame, filtri di caffè e tè, gusci di uova triturati, residui di frutta e ortaggi, fiori secchi, materiali legnosi sminuzzati.
Un altro metodo per concimare in maniera naturale è la tecnica del sovescio che consiste nella coltivazione di piccole piante che invece di essere raccolte vengono interrate quando sono al massimo dello sviluppo, per svolgere la funzione di concime per altre piante, arricchendo il terreno di sostanze organiche.
A questo punto non c’è che da dedicare un po’ di tempo al vostro orto ed aspettare che la natura faccia il suo corso e se non ve la sentite di considerarvi già dei coltivatori agricoli provetti, avrete almeno trascorso un po’ di tempo a contatto con la natura, grande fonte di energia, di relax e di connessione con se stessi e con le nostre origini. Buon orto a tutti.
Quando arriva il momento di dedicarsi alla ristrutturazione della propria casa, oppure se è stata appena acquistata un’abitazione che necessita di qualche ritocco performante, l’isolamento termico è tra i principali aspetti dei quali bisogna tenere conto. Grazie ad esso potrà essere infatti migliorata la qualità dell’aria negli ambienti dove si passerà la maggior parte delle giornate: la casa è una seconda pelle e come tale occorre prendersene cura, in maniera profonda.
Tra i migliori materiali termoisolanti a disposizione nel campo della bioedilizia, la fibra di cellulosa merita un posto speciale. Si ottiene da carta di quotidiani riciclata (dunque di qualità), che poi viene trattata con sali minerali e resa resistente al fuoco oltre che repellente a insetti, muffe e roditori. Durante la produzione si eliminano le particelle in eccesso di polvere, per poi trasformare la carta in fiocchi di cellulosa (la cui caratteristica è un’elevata elasticità).
Risulta evidente dunque come scegliere di ricorrere a questo materiale isolante permetta di mettere a segno importanti risparmi in termini di processo produttivo, evitando di inquinare. E’ l’ideale per procedere al corretto isolamento sia di un appartamento che di una porzione di esso, oppure di un intero condominio (ma anche di capannoni o strutture di nuova costruzione). E’ ovvio che la fase cruciale di questo intervento è quella della progettazione, per la quale l’ideale sarà affidarsi all’esperienza di un’azienda come Cellulosa Brescia. La cellulosa viene impiegata da molti anni ormai come perfetto isolante dall’umidità, dal freddo e dal caldo: le tecnologie moderne permettono di puntare su un materiale salubre e dal costo contenuto, che si potrà utilizzare anche per una riqualificazione energetica degli edifici.
Le caratteristiche principali di questo termoisolante naturale
Sono molti gli aspetti positivi che rendono la fibra di cellulosa un materiale virtuoso, oltre che – come abbiamo visto – rispettoso dell’ambiente. Primo tra tutti il fatto di riuscire ad attutire e ‘gestire’ le differenze di temperatura tra il giorno e la notte nei diversi ambienti (consentendo un risparmio in bolletta). Un elemento decisivo per tutte le stagioni, ad esempio in estate è possibile mantenere la casa fresca assorbendo l’umidità di giorno e rilasciandola poi la notte, quando l’aria all’esterno è più fredda. In inverno entreranno in gioco altre valutazioni, dal momento che la fibra di cellulosa è in grado di assicurare la protezione degli ambienti interni dal freddo e scongiurare la formazione di ghiaccio.
Sarà poi utile precisare come, oltre a essere un isolante termico naturale, la fibra di cellulosa consenta di ottenere anche un buon isolamento acustico. Le moderne tecniche, frutto di una continua ricerca, hanno consentito e consentono di perfezionare le caratteristiche di resistenza della fibra di cellulosa: l’isolamento, insomma, è garantito per anni e la manutenzione richiesta è minima. La tecnica più semplice ed economica è quella dell’insufflaggio di cellulosa all’interno delle intercapedini dei muri di casa. Non è invasiva e anzi l’intervento è veloce, dal momento che è sufficiente una sola giornata di lavoro, inoltre l’ambiente non si sporca. Sarà utile fare infine anche mente locale sul fatto che – oltre ad avere un costo contenuto – per l’intervento di isolamento termico con fibra di cellulosa è possibile intercettare detrazioni fiscali.
Sono tante le belle case su Instagram che meritano essere pubblicate sulle riviste di Home decor. Sopratutto sono case vere e non soltanto arredate per essere fotografate e pubblicate sui magazine. Quindi in questa rubrica attraverso il home tour potete trovare delle nuove ispirazioni e idee.
Tra tante case su Instagram Ho trovato la casa di Federica e Antonio (il profilo Instagram si chiama sweet.momente.af) una coppia giovane di Brescia, molto interessante. Infatti ho pensato di iniziare la rubrica con questa casa luminosa che si trova all’ultimo piano in una palazzina di due piani.
La particolarità di questa casa sono le travi a vista sul soffitto di poliuretano espanso fatta appositamente sulla loro richiesta.
Federica ama lo stile nordico e quindi ha scelto il bianco, il colore legno e il nero per la sua casa. Infatti, le caratteristiche di una casa nordica sono il bianco insieme alle sfumature naturali del legno per un ambiente sobrio e semplice. Dietro al divano è stato realizzato una struttura in cartongesso per esaltare il divano.
La cucina è stata fatta su misura ed è una Stosa modello infinity abbinata al mobile TV sempre dello stesso modello e colore. Invece i pavimenti tutti in grès porcellanato color rovere avorio.
Il tavolo è fatto da falegname in rovere massello con le gambe in ferro verniciato nero fatte su misura dal fabbro. Un lampadario molto interessante della ditta Eglo che potete trovare anche su Amazon.
Camera da letto e il bagno
Una camera da letto fresca e semplice con un particolare molto interessante e creativo fatto da Federica e suo padre. Si tratta delle lampade messe al muro di fianco al letto, fatte con due appoggia mensola da Ikea e dei cavi elettrici.
Invece, il bagno ha un rivestimento con delle mattonelle chiare e il lavatrice nascosto dentro il mobiletto vicino al lavello. L’idea di mettere la scaletta per appoggiare gli asciugamani mi piace tanto ed è in linea con lo stile della casa.
Vi è piaciuto questo home tour nella casa di Federica e Antonio? Se vuoi vedere la tua casa sul mio blog puoi contattarmi e inviarmi le foto.
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In un periodo particolare come questo, senza relazioni sociali né spostamenti, i comfort nelle nostre case diventano le uniche valvole di sfogo. Tra le stanze più utilizzate, e forse anche tra le meno prevedibili, c’è il bagno che diventa la cornice perfetta per il relax quotidiano e per prendersi cura del proprio corpo.
Nel bagno la fa da padrona sua maestà la vasca da bagno che fa rima con anti-stress. Un caldo ed avvolgente bagno nella vasca consente di scaricare le tensioni e cacciare via tutti i pensieri negativi. In commercio ci sono diversi tipi e forme di vasche da bagno: da quella idromassaggio a quella con cromoterapia, da quella con soffioni massaggianti fino addirittura a quella con musica lounge.
Le moderne vasche da
bagno hanno trasformato le nostre case in veri e propri centri
benessere a domicilio ed il bagno è l’angolo ideale dove
rifugiarsi per combattere lo stress quotidiano e prendersi cura di se
stessi. Di seguito alcune tipologie delle vasche da bagno più
gettonate del momento.
Vasche idromassaggio
Le vasche
idromassaggio sono tra le più apprezzate grazie alle loro
peculiari caratteristiche benefiche e terapeutiche. Si possono
scegliere con massaggi ad aria e ad acqua, oppure anche combinati.
Nel massaggio ad aria si ottiene un flusso rilassante e terapeutico,
mentre nel massaggio ad acqua il flusso esce dalle bocchette laterali
che sono orientabili per massaggi lombari o plantari.
Il design è
completamente personalizzabile per creare una vasca su misura secondo
le proprie esigenze funzionali ed estetiche. Sono disponibili le più
svariate forme, da quelle ovali a quelle rettangolari fino a quelle
tonde per inserirsi alla perfezione in ogni spazio. All’occorrenza
si possono inserire nella vasca anche poggiatesta e braccioli per
rendere la seduta ancora più comoda e confortevole. Queste tipologie
di vasche hanno un effetto benefico per la mente ma anche per il
corpo, poiché il flusso d’acqua dilata i vasi sanguigni favorendo
una migliore circolazione, tonifica i muscoli e rende la pelle più
elastica.
Le vasche con
idromassaggio sono la soluzione ideale anche per recuperare
rapidamente da piccoli traumi come contusioni, distorsioni o
contratture. Il calore infatti dilata i pori facilitando
l’assorbimento di sostanze benefiche, come sali ed estratti
vegetali, da parte della pelle.
Vasche con cromoterapia
Sempre più vasche
idromassaggio dispongono anche della cromoterapia, una
tecnologia che innalza ulteriormente il livello di benessere e
piacere personale. Il bagno diventa davvero un momento unico di relax
che consente di eliminare con un colpo di spugna tutto lo stress
accumulato nel corso della giornata e ritornare ad uno stato
primordiale di benessere psicofisico.
La cromoterapia
è associata alla terapia del colore, conosciuta ed utilizzata
dagli antichi Greci fino alle popolazioni dell’Estremo Oriente. La
cromoterapia sfruttando l’energia e la potenza dei colori
ripristina l’equilibrio mentale e fisico.
I colori maggiormente
usati che hanno un grande impatto sulla mente sono: rosso (caldo e
capace di agevolare la circolazione sanguigna, l’azione
respiratoria e l’azione nervosa), blu (sinonimo di freddo per
restituire calma e serenità), giallo (distensivo e finalizzato a
favorire la crescita del tono muscolare e la digestione).
Si può optare per un
unico faretto multicolore, che alterna l’emanazione dei colori
secondo le proprie esigenze, oppure per mini-led che accompagnano la
discesa dell’acqua per un effetto davvero magico e rilassante.
Vasche con soffioni massaggianti
I soffioni
massaggianti sono accessori sempre più diffusi e consentono di
direzionare e scegliere la tipologia di massaggio più adatta alle
proprie necessità. Ogni modello è dotato di diversi tipi di getti e
spruzzi, dando così la possibilità di scegliere una sola tipologia
di getto massaggiante oppure di alternarli per tonificare e
rinvigorire ogni parte del proprio corpo. Questi accessori sono molto
versatili poiché si adattano perfettamente a vasche, docce e
vasche-docce. I modelli più sofisticati e tecnologici possono essere
integrati anche con effetti cromoterapeutici così da rendere la
doccia ancora più rilassante. In termini di estetica e di design
l’offerta è particolarmente ampia per conferire un tocco estetico
e di continuità stilista al bagno.
Vasche con musica lounge
L’ultima
frontiera della tecnologia in bagno è la vasca da bagno con
musica lounge, ma ognuno può scegliere le sue canzoni preferite.
Un sofisticato sistema è in grado di trasformare la vasca in una
cassa di risonanza, generando un suono gradevole e delle particolari
vibrazioni musicali che vengono percepite sia dalla pelle che dalle
orecchie. La terapia del suono, o musicoterapia,
può quindi associarsi alla cromoterapia ed all’idromassaggio per
trasformare il bagno in una vera area spa.
Per conoscere tutte le
principali novità delle vasche da bagno basta collegarsi al sito
delle Sorelle
Chiesa, un’azienda che opera ormai da diversi
anni in questo settore. I clienti hanno a disposizione un’offerta
molto ampia per trovare la soluzione più adatta in base alle proprie
preferenze, così da vivere un’esperienza di relax unica ed entrare
nel paradiso del benessere ogni volta che si fa un bagno.
Prendersi cura di sé: un bel dramma se ci si ritrova a casa in quarantena. Gli stimoli quanto la voglia ed il tempo vengono a mancare, poiché alla fin fine si ha sempre qualcosa a cui pesare, tra cui il lavoro (per lo più quello che ad oggi è incredibilmente spopolato con il termine di smart working, ovvero il lavoro da remoto) la famiglia, la casa e perché no Netflix. Ovviamente, ironicamente parlando, queste sono solo alcune delle cose che ci allontanano dalla sana prospettiva dell’occuparci di noi e da buona unconventional quale sono, trovo che nonostante le stesse motivazioni siano importanti e quindi necessarie, la buona scusa del “non avere tempo per” la trovo alquanto fastidiosa ed incomprensibile.
Pensateci:
non siamo forse noi gli stessi che aspettano ogni anno con trepida ansia ferie e festività per rimanere in compagnia dei famigliari o del proprio compagno/a, sfaccendando in casa oppure oziando sul divano, ma con un occhio di riguardo verso la ricerca e/o il ritrovamento di un benessere psico-fisico a 360°?
Non fraintendetemi: non ho alcune intenzione di paragonare il COVID-19ad una sorta di “vacanza di piacere”. Oggettivamente, ci è stato “concesso” del tempo, quindi perché non sfruttarlo appieno? In tal senso, occuparsi di sé dovrebbe (o quanto meno potrebbe) rientrare nella nostra responsabilità morale.
Si, avete letto bene. Ora, anzi soprattutto ora, in questo periodo di crisi è opportuno concederci del tempo, ritrovando noi stessi. Attingere ai propri “doveri” (quindi alla mancanza di tempo) un capro espiatorio a cui dar colpa per non aver tempo per sé, lo trovo paradossale. Dedicare dei momenti nell’arco della giornata a noi stessi, alimenterebbe il nostro benessere psico-fisico, aiutandoci a portare avanti la quarantena con maggior facilità. In questo modo il tempo “concesso” diverrebbe prezioso e non qualcosa da cui scappare.
Esiste una formula comune?
Ovviamente no, non esiste una “formula” comune. Ognuno di noi dovrebbe poter impiegare il proprio tempo in relazione alle proprie esigenze ma se non sapete da dove partire, iniziate dalle piccole cose. Per darvi un esempio, nelle ultime settimane ho ritrovato il piacere della lettura e scoperto la magia dello yoga. Disciplina fisica quanto spirituale, ho iniziato ad attingerci tramite Down Dog, un’incredibile app mobile che consiglio a principianti e non.
Credo fermamente possa essere un’affidabile quanto idonea sostituzione alla pratica “live”.
In conclusione:
Riprendete in mano le vostre passioni e ossigenate il vostro corpo: la vostra mente come la vostra persona ve ne sarà grata. Prendersi cura di sé (anche e soprattutto in questo periodo di crisi) è un diritto e non qualcosa di cui possiamo fare a meno.
La nuova iniziativa per navigare in video call con il proprio store Manager preferito.
Per tenere vivo il rapporto umano con i suoi clienti, Society Limonta offre la possibilità di conoscere la nuova collezione Relations P/E 2020 navigando il sito, guidati dagli Store Manager attraverso una video call personale. Tramite l’accesso alla pagina dedicata è possibile fissare un appuntamento con il proprio Store Manager preferito, per ricevere l’attenzione personale che da sempre Society riserva durante le visite in negozio.
‘Da sempre crediamo nel valore delle Relazioni Umane e nell’importanza della buona qualità che cerchiamo di trasmettere attraverso il nostro lavoro. Ci troviamo a vivere un momento complesso e difficile, ma pensiamo che le difficoltà possano anche generare una nuova creatività per agire in modalità differenti.’
Un acquisto solidale
Su ogni acquisto Society Limonta devolverà il 20% del totale alla Fondazione Francesca Rava — N.P.H. Italia Onlus, un’organizzazione che opera in prima linea nell’emergenza Covid-19 rispondendo alle richieste di aiuto degli ospedali lombardi in coordinamento con la Regione Lombardia, e di altri ospedali in diverse città d’Italia, reperendo e donando attrezzature urgenti per le terapie intensive e inviando volontari sanitari specializzati.
Carl Hansen & Soncontinua la tradizione e festeggia anche quest’anno il 106° compleanno del celebre designer, HANS J. WEGNER, con un’edizione limitata della sua iconica Wishbone Chair CH24.
Ideata originariamente nel 1949 e prodotta dal 1950, la Wishbone Chair è stata la prima delle cinque sedie che Wegner ha progettato per Carl Hansen & Son: prodotta in Danimarca, nello stabilimento sull’isola di Funen, le sue 14 parti sono ancora oggi assemblate manualmente e la sua seduta in corda di carta è tessuta a mano da 120 metri di filo di carta.
Knud Erik Hansen – AD di Carl Hansen & Son – afferma che ogni anno l’Azienda introduce sul mercato una nuova versione della Wishborn Chair, cambiando il suo aspetto ma impegnandosi a non interferire mai con la sua integrità progettuale.
Quest’anno la sedia CH24 si accende di eleganza, di fascino e si colora di Blu Navy, tonalità di tendenza del 2020, e si arricchisce con una finitura lucida. Il nuovo colore è stato accuratamente selezionato in stretta collaborazione con la designer Ilse Crawford, e il suo team dello Studioilse.
La scelta di questa tonalità profonda, quasi “lunatica” del blu navy, e la finitura lucida prendono ispirazione dall’amore incondizionato che Wegner aveva per il design e l’arte orientale: il tradizionale colore blu delle porcellane cinesi e la loro finitura laccata e glossy, si ritrovano in questo prodotto.
Il match tra colore vivo e deciso e la seduta in cordoncino di carta intrecciata naturale crea un contrasto vincente e dinamico, generando così un prodotto dall’anima decisamente contemporanea, che rimane un’icona internazionale e un classico del modernismo danese, ma con un tocco rock.
La sedia sarà disponibile solo per il mese di aprile 2020 a partire dal giorno dal 2, il compleanno di Hans J. Wegner: ciascun pezzo presenterà una piccola lastra di ottone incisa con la firma e la data di nascita di Hans J. Wegner, posizionata in modo discreto all’interno del telaio della sedia. Ogni sedia è inoltre accompagnata da un certificato di autenticità.
Ilse Crawford per Carl Hansen&Son
Ilse Crawford è una designer, accademica e direttrice creativa con una semplice missione di mettere al centro di tutto ciò che crea i bisogni ed i desideri umani.
Meticolosamente attenta a rispettare il progetto e l’intero processo ideato da Hans J. Wegner, l’obiettivo di Isle Crawford è di regalare all’iconica CH24 un’espressione più sensuale che è al tempo stesso attuale e senza tempo.
Ripensare ad un design esistente era un punto fondamentale anche per lo stesso Hans J. Wegner. Tutti i suoi progetti sono il riflesso di un lavoro di una vita intera e di una concentrazione costante verso il miglioramento, il perfezionamento e la sperimentazione.
Le richieste del Cliente sono apparse fin da subito chiare. Nessuna nuova costruzione, nessun appartamento da ristrutturare, bensì la necessità di dare un nuovo aspetto alla camera matrimoniale:
"Vorrei riarredare la mia stanza e per questo richiedo la vostra consulenza. Desidero ricavare una piccola zona studio dover poter lavorare da remoto, per cui prevedo l’inserimento di una scrivania e di moduli in cui classificare documenti e cancelleria. Cosa potete propormi?"
Non un compito facile, per il Cliente, che ha saggiamente chiesto l’aiuto del nostro Team di Progettazione 3D per sviluppare un progetto a misura di richieste. Quale soluzione avrà escogitato Ylenia, la nostra instancabile Interior Designer?
Come organizzare un angolo studio in camera: il progetto di Ylenia
Il progetto è stato sviluppato tenendo in considerazione sia le esigenze del Committente, che la superficie della stanza. Di fondamentale importanza sono state le indicazioni relative al posizionamento delle prese, non modificabile e quindi vincolante. Ne è la prova la parete della TV posta davanti al letto, reputata adatta per organizzare la zona studio.
La zona studio nella stanza e come arredarla al meglio
Per creare un angolo studio nella camera da letto, senza modificare la posizione del letto e sfruttando al meglio il poco spazio disponibile, Ylenia ha deciso di ricorrere ad uno scrittoio sospeso.
Alternativa alla classica scrivania a 4 gambe, il piano di lavoro fissato al muro ha il vantaggio di non occupare il pavimento, accortezza che permette di non appesantire un ambiente piccolo.
La scelta della seduta è stata lasciata al Committente, che potrà optare per il modello più adatto alle sue esigenze lavorative e di comodità. Nel progetto sono state ipotizzate due soluzioni: una sedia ergonomica senza braccioli, indicata in caso di attività continuativa, o uno sgabello da nascondere sotto la scrivania, se il lavoro da remoto diventa sporadico.
Cosa non deve mancare in un piccolo ufficio in camera
Ogni mini studio da camera da letto che si rispetti, però, non deve rinunciare ad armadi, mensole o cassetti dove sistemare il materiale da lavoro - sì, proprio come accade in ufficio.
Per questo, alla parete per home office è stata dedicata una soluzione quasi su misura, personalizzata sulle richieste del Cliente senza perdere di vista l’obiettivo finale: la funzionalità.
Ecco, dunque, come dovrebbe apparire la zona studio secondo il progetto di Ylenia:
All’ingresso della stanza, accanto alla porta, sono stati posizionate due colonne a profondità ridotte, una più larga e una più stretta. Entrambi i moduli godono di una certa versatilità, possono essere attrezzati con ripiani o appenderia ed essere dunque utilizzati sia come armadi guardaroba che, all’occorrenza, come armadiature da ufficio.
Accanto agli armadi poco profondi si trova lo scrittoio, vero protagonista dell’ambiente. Il modello del progetto non è stato proposto da Ylenia, bensì dal Cliente, che ha scelto in autonomia e inserito tra i preferiti la scrivania che faceva al caso suo. Lo spazio sopra lo scrittoio, attualmente libero, può essere riarredato con mensole lineari e contenitori per creare una piccola ma funzionale parete attrezzata.
Oltre allo scrittoio, di fronte al letto, è installato un televisore sospeso a schermo piatto. Per questa zona, il Cliente ha così espresso le sue preferenze:
"Davanti al letto, l’idea è di mantenere la TV, che attualmente si trova in questa posizione. Pensavo però di aggiungere una mensola su cui appoggiare telecomando e router."
Un ottimo spunto, che Ylenia ha colto e trasformato in una soluzione ancor più efficace: una cassettiera poco profonda, che oltre ad offrire un piano d’appoggio mette a disposizione 4 cassetti dove riporre magliette, maglioncini, biancheria o - ancora una volta - cancelleria e cartellette.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE Quando si posiziona una cassettiera davanti al letto, bisogna sempre calcolare lo spazio necessario per aprire agevolmente i cassetti. È un arredo molto versatile che, oltre ai moduli contenitivi, offre un pratico piano d'appoggio da decorare con una lampada, qualche suppellettile o dei libri.
Quando lo spazio è poco, diventa indispensabile sfruttare tutti i centimetri a disposizione. Lo dimostra la soluzione trovata dalla nostra Interior Designer, che per aumentare lo spazio contenitivo ha deciso di inserire nella stanza un’altra colonna, posizionata nell’angolo più remoto della stanza.
Camera piccola? I 4 arredi salvaspazio
Quando si arreda (o riarreda) una camera da letto piccola, i fattori da valutare non sono mai abbastanza. C’è chi si concentra sulla corretta distribuzione degli spazi, chi opta per uno stile ultra minimalista e chi, invece, si affida ai consigli dei professionisti per adottare soluzioni intelligenti e armoniose.
A questo proposito, Ylenia ha deciso di progettare una stanza matrimoniale che, nonostante i suoi 12 metri quadrati, è ricca di idee moderne e funzionali. Più precisamente, ha individuato 4 arredi salvaspazio, poco profondi e dall’ingombro limitato.
Lo scrittoio sospeso
Abbiamo già avuto modo di sottolinearlo: lo scrittoio da parete è il vero campione salvaspazio di questo progetto. Senza supporti né gambe, la scrivania è fissata al muro per ridurre l’ingombro a pavimento, facilitare le ordinarie operazioni di pulizia e dare alla stanza un aspetto leggero e moderno.
Il modello scelto dal Cliente ha una marcia in più: la struttura a forma di L è costituita da un piano da lavoro orizzontale e da un pannello verticale, aderente alla parete. Un accessorio di grande valore, che protegge il muro e nasconde eventuali prese o collegamenti elettrici.
Il letto sommier senza testiera
Rinnovare la camera significa mettere in discussione l’arredamento, letto compreso. Planimetrie e quote alla mano, Ylenia non ci ha pensato due volte e ha previsto, al posto del piano di riposo tradizionale, un moderno letto sommier (se non conosci i sommier, ti consiglio questo articolo).
La peculiarità di un letto senza testiera è sicuramente la profondità ridotta. L’assenza di spalliera permette di risparmiare preziosi centimetri e di rendere più agevole la circolazione intorno al letto. E poi, il suo aspetto così moderno è il vero must have delle camere di ultima generazione.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE Se si opta per un letto sommier, la testiera può essere sostituita da moduli di boiserie in legno o imbottita e rivestita. In alternativa, si può decidere di utilizzare della pittura murale per riprodurre la spalliera dietro al letto. Un'idea decorativa e originale.
La cabina armadio angolare
La stanza non è molto grande? Allora sfrutta gli angoli. Durante lo scambio di informazioni con il Cliente, Ylenia ha subito percepito la necessità di creare uno spazio studio, sì, ma senza rinunciare alla praticità di un armadio accessibile e ben organizzato. Per questo ha scelto di dedicare un intero angolo al guardaroba, ipotizzando l’inserimento di un modulo angolare accanto al sommier.
Il vantaggio della cabina angolare proposta è duplice. Da un lato, all’ingombro ridotto corrisponde un grande spazio contenitivo, dove poter riporre la maggior parte degli indumenti e degli accessori. Dall’altro, il guardaroba interno può essere personalizzato con numerosi accessori quali specchio, appendiabiti, ripiani e cassettiere.
Le colonne a profondità ridotta
In camere piccole, soprattutto strette e lunghe, è lo spazio in larghezza a giocare un brutto tiro. Per non appesantire l’ambiente - o peggio, rischiare di accavallare ante o cassetti - la soluzione è semplice: scegliere arredi poco profondi, capaci di sfruttare al meglio lo spazio in altezza.
Su questa scia, la nostra Interior Designer si è orientata su una collezione di librerie e modulari a profondità ridotta, con colonne che non superano i 35 cm (per la precisione, sono profonde solo 32,8 cm).
Quali colori scegliere per la camera matrimoniale (piccola)
Passi la funzionalità, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Quanto ad estetica, le indicazioni che il Cliente ha fornito al nostro Team di Progettazione sono state precise:
"Amo lo stile moderno e prediligo colori come l’avorio, il bordeaux, il color sabbia e l’argento. Non mi dispiacciono nemmeno le finiture di tendenza come gli effetti resina."
Il rinnovamento della camera non avrebbe previsto, per ovvie ragioni, la sostituzione del rivestimento a terra e degli infissi. I punti fermi da cui partire per formulare degli abbinamenti sono stati il pavimento in legno scuro e i serramenti bianchi.
La prima regola degli ambienti piccoli è stata rispettata: le tinte scelte sono chiare e mirano ad illuminare la stanza. Il colore dominante è l’effetto cemento bianco, più caldo del bianco ottico e meno saturo del grigio. Per creare un insieme coerente e gradevole, la finitura è stata impiegata sia per gli armadi che per le colonne.
Il tocco di colore è dato dal bordeaux, sfumatura elegante e alla moda, scelto per il piano dello scrittoio e per la boiserie usata al posto della testiera. Vale la pena sottolineare come questo colore sia stato impiegato in due finiture totalmente diverse - il vetro per la scrivania, il tessuto per la spalliera. Il risultato estetico finale è davvero ricercato.
Piccoli punti di luce, quasi a voler illuminare ulteriormente questa stanzetta, sono dati dalle maniglie degli armadi, proposte in finitura alluminio.
Parete studio in camera: idee d'arredo
Le soluzioni proposte al Cliente sono state selezionate sulla base dei suoi bisogni, delle sue richieste e delle sue aspettative, oltre che dello spazio a disposizione. Ogni progetto è personalizzato: dai un'occhiata alle soluzioni d'arredo per la camera da letto che abbiamo già realizzato.
Di seguito trovi una Gallery degli arredi che Ylenia ha inserito nel suo progetto.
Arredare la propria casa con stile non è mai una cosa semplice e sbrigativa, spesso le famiglie richiedono consulenze a designer e a professionisti del settore. Ogni angolo delle stanze ha dietro di sé un lavoro di riflessione, prima che di arredo. Una delle soluzioni che ci sentiamo di suggerirvi per dare un tocco di stile alla vostra abitazione, è l’utilizzo della carta da parati. Questa carta viene usata per rivestire pareti, superfici verticali e anche mobili. Le fantasie non mancano di certo, sono disponibili quelle classiche, innovative, colorate, ecc. Un ulteriore suggerimento che vogliamo darvi è quello di non rivestire tutta la casa, ma di utilizzarla per mettere in risalto determinati elementi della casa. Ovviamente siete liberi di sfruttare a pieno la vostra fantasia.
Ma applicare la carta da parati non è una cosa semplice e veloce, allora in quest’articolo vi spiegheremo come fare. Prima di cominciare a mettere la carta da parati di qualità, assicuratevi di avere a vostra disposizione i seguenti strumenti:
Colla
Spatola
pennello per carta da parati
pennello per colla
tavolo per stendere la cola
taglierino
filo a piombo
forbici
spazzola da tappezziere
secchio con acqua
una scala
Bene, una volta messo a terra il vostro ‘kit’, bisogna preparare la parete su cui incollare la carta. Quindi pulite bene la parete con una spazzola, in modo da rimuovere la polvere ed eventuali residui. Nel caso in cui la parete presentasse buchi, procedete prima con una stuccata. Assicuratevi che la superficie sia perfettamente liscia, in modo che la carta aderisca senza nessun problema. Inoltre, se la vostra parete è trattata con smalti, passate la carta abrasiva. Per ultimo, fate anche una passata con la carta vetrata, così la colla avrà una presa migliore.
Per il materiale della carta da parati sono a disposizione 3 soluzioni:
Cellulosa: presentano una pecca importante, quella di non essere resistenti all’umidità.
Vinilica: sono senza dubbio quelle migliori, visto che resistono bene ad umidità e muffa.
Tessuto non tessuto: presentare una texture vellutata o cerata, quindi molto più aderenti di quelle in cellulosa.
Procedete selezionando la superficie che dovete utilizzare, (potete aiutarvi con un filo a piombo) e tracciate a matita una linea su cui incollare il foglio. Adesso stendete il foglio rivolto verso il basso su un tavolo molto spazioso e con un pennello di grosse dimensioni applicate la colla. Aspettate giusto qualche minuto, in modo da farla aderire correttamente. Successivamente prendete le estremità del foglio e piegatelo portando i lembi verso il centro. È arrivato il momento di incollare il foglio al muro: appoggiatelo delicatamente e scendete lentamente. Nel caso in cui dovessero esserci delle bolle d’aria, utilizzate una spazzola da tappezziere facendo pressione dall’alto verso il basso e dal centro verso i lati. Non dimenticate di tagliare le eccedenze, potete farlo sempre usando la spazzola da tappezziere. Questo è il procedimento per incollare anche i fogli successivi, ricordate bene che quest’ultimi sono numerati, dovrete quindi seguire l’ordine.