16 Aprile 2020 / / Design

Al via il bando per partecipare alle due sezioni (living e garden) del concorso dedicato al design, alla progettazione e all’architettura. Menzioni speciali per i progetti che riutilizzeranno il legno degli ulivi pugliesi colpiti dalla xylella.

Trasformare il legno è un atto di resistenza”: con questo motto prende il via il bando per partecipare ad Agorà Design. La manifestazione dedicata al design, alla progettazione e all’architettura, promosso dall’omonima associazione culturale, non è solo un concorso ma anche una biennale d’arte che a ottobre trasformerà il centro storico di Martano, nel cuore della Grecìa Salentina, in un crocevia di esperienze, idee, progetti e professionalità. Nel corso degli anni Agorà Design è diventato un evento dal respiro internazionale con la partecipazione di prestigiosi nomi dell’architettura e del design come, tra gli altri, Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue (presidente della giuria), Walter Mariotti (direttore editoriale di Domus), Marco Rainò (architetto e redattore di Icon Design); Florinda Saieva (Farm Cultural Park), Francesco Pagliari (critico d’architettura e d’arte e redattore per The Plan).

Oltre a un ricco programma di conferenze e workshop tematici, la manifestazione è caratterizzata, dunque, da un concorso dedicato ad architetti, designer e giovani artigiani con l’obiettivo di promuovere un’idea di architettura e design che sappia rispondere alle esigenze della vita quotidiana, senza rinunciare a quella pienezza che solo la contemplazione estetica può dare.

Aperto a professionisti e studenti, il concorso è articolato in due sezioni principali: Agorà Living, dedicata agli arredi per interni (scadenza 30 giugno); Agorà Garden, a cura di Sprech (scadenza 7 settembre), dedicata all’outdoor e suddivisa in strutture tessili (coperture, tensostrutture, tendo coperture, dehor, gazebo) e arredi per esterni. Per ogni sezione saranno assegnati riconoscimenti e premi in denaro. Come per le precedenti edizioni, tutti i progetti selezionati saranno poi inseriti nel catalogo dell’evento e saranno esposti in mostra per l’intera durata della manifestazione.

«Agorà Design ha le sue radici e il suo cuore in Puglia. Per questo motivo abbiamo deciso di assegnare una menzione speciale ai progetti che si distingueranno per la capacità di riutilizzo del legno d’ulivo come materia prima (non necessariamente principale), con l’obiettivo di dare nuova vita a ciò che la Xylella ha distrutto», sottolineano dall’associazione Agorà Design. Tra disseccamento ed eradicazioni forzate, la Xylella ha costretto gli agricoltori ad accatastare, loro malgrado, un’enorme quantità di legno d’ulivo. «Agorà Design vuole porre l’attenzione sulla possibilità di trasformare un materiale di scarto in una risorsa preziosa, in grado di creare una positiva ricaduta economica sul territorio, così fortemente colpito da questo dramma. Il legno d’ulivo è un legno pregiato, di particolare bellezza, da esso prendono forma oggetti di design che simbolicamente hanno la possibilità di sopravvivere al destino della pianta. Trasformare il legno è dunque un atto di resistenza», concludono dall’Associazione.

Agorà Design si propone, dunque, di garantire un vivace confronto sui temi dell’architettura e del design, sulle sfide del futuro, con una particolare attenzione a funzionalità, cura estetica e sostenibilità ambientale. Il suo obiettivo è inoltre quello di valorizzare ogni singolo passo che porta alla creazione di qualcosa di nuovo: idea, progetto, scelta dei materiali e produzione, favorendo il dialogo fra progettisti e realtà produttive.

concorso Agorà Design 2020

 

Per info e iscrizioni

info@agoradesign.it – 3425261338 – www.agoradesign.it

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15 Aprile 2020 / / Laura Home Planner

COME SI STA PREPARANDO IL SETTORE MODA AL POST CORONAVIRUS?

Questa, come tante altre, le domande che oggigiorno ci poniamo pensando a ciò che avverrà nel post emergenza COVID-19. Nonostante ad oggi si sia prolungata la misura di contenimento del contagio sino al 3 Maggio 2020, i diversi settori industriali, tra cui il settore fashion, si sta mobilitando verso la ricerca di soluzioni strategiche per il ri-sollevamento del settore stesso al COVID-19.

Con 2,5 trilioni di entrate globali annue, l’industria moda pre-pandemia poteva essere considerata come una delle maggiori al mondo. L’attuale emergenza coronavirus ha destabilizzato prepotentemente il fashion system, per il quale si stima una riduzione cospicua dei ricavi su base annua.

A tal proposito, McKinsey & Company in partnership con The Business of Fashion (BoF), ha realizzato un report ufficiale aggiornato alla situazione pandemica attuale dal nome The State of Fashion 2020. Coronavirus update di cui ora menzionerò alcuni dati importanti.

In ordine

il report stima che i ricavi dell’industria moda globale si ridurrà dal 27 al 30 % nel 2020 su base annua, con una possibile crescita dei guadagni dal 2 al 4% nel 2021. In merito all’industria del lusso, una riduzione globale dal 35 al 39 % nel 2020 su base annua, con una crescita dall’1 al 4 % nel 2021.

Inoltre, approfondendo l’analisi McKinsey, scopriamo che un numero importante di aziende fashion, fallirà nei prossimi 12-18 mesi.

Questi dati, mostrano in maniera sconcertante quanto l’emergenza sanitaria attuale sia devastante al sistema moda globale.

Nel post COVID-19, il medesimo sistema, dovrà dunque essere capace di “rimboccarsi le maniche” per non fallire.

A tal proposito, cosa dovrà affrontare nei prossimi mesi l’industria della moda?

Per prima cosa, l’analisi McKinsey metta in guardia il fashion system, il quale dovrà essere pronto a scontrarsi con un mercato in recessione.

La diretta conseguenza?

Il rallentamento della spesa e quindi una riduzione della domanda da parte dei consumatori. Essenzialmente, il sistema dovrà modificarsi, adottando soluzioni strategiche per quelli che potremmo definire come “consumatori post-pandemia”.

Al sistema moda sarà dunque richiesta:

la digitalizzazione delle aziende, quanto la riformulazione della propria mission aziendale – considerando l’evoluzione del mercato. Inoltre, dovrà sviluppare una spiccata innovazione creativa, riconquistando il “consumatore post-pandemia” ed attuare un’implementazione del sistema moda volto alla sostenibilità.

Questi, solo alcuni dei tratti salienti dell’analisi McKinsey: ognuno di essi volto alla creazione di un futuro innovativo e sostenibile.

A tal proposito,se fino a qualche mese fa, la sostenibilità – quanto l’implementazione di un sistema moda innovativo – sembravano poter essere “facoltativi

ora sembrano essere un’emergenza a cui l’industria della moda non può sottrarsi.


B.

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15 Aprile 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Gli infissi, al di là di essere una semplice finitura, possono essere considerati un vero e proprio elemento d’arredo. Sostituendo i vecchi infissi si può dare un aspetto totalmente nuovo alla casa.

infissi

Una ambiente ci accoglie con la sua atmosfera, creata dall’arredo ma anche da dettagli che la rendono veramente più calda o fresca, arieggiata o meno. Parliamo degli infissi, delle finestre, vetrate, oscuranti o porte che rendono sicuramente un miglioramento estetico di un appartamento, e contemporaneamente trattengono il calore o la climatizzazione adeguati.

Se dal punto di vista delle prestazioni molto dipende da vetri e materiali, l’ottica estetica non è da meno visto che cambiando gli infissi muta sostanzialmente un dettaglio-chiave dell’arredo. Uno stile va rispettato anche nella selezione di queste componenti, e la linea delle finestre, degli avvolgibili o delle zanzariere che si appongono, può esaltare il design già presente negli spazi interni, oppure può essere di contrasto – a volte utile, a volte deleterio.

Per questo, chi deve sostituire gli infissi a casa, oppure in un ambiente di lavoro e rappresentanza, deve saper scegliere tra i materiali e le linee migliori dal punto di vista decorativo. 

Come scegliere quelli nuovi

Spesso la scelta può essere non solo tra linee e colori, ma anche tra materie prime che fanno la differenza. Per un approccio estetico coerente con l’arredamento e le linee architettoniche, gli infissi in PVC sono ben diversi da quelli in legno, da quelli blindati oppure in alluminio colorato. 

Partendo dal presupposto che i vari modelli abbiano la stessa tipologia di vetro e prestazioni termo-isolanti, si dovrà valutare quindi il materiale più adeguato e le finiture che consentono anche di creare dei “mix”. Ad esempio, sappiamo che le finiture degli infissi in PVC possono avere colore ed effetti simili al legno, e le mimetizzazioni sono ormai a un livello così elevato, che spesso sembra difficile distinguere una finestra in PVC da una in legno. Se il dubbio è quello di veder “sfumare” nel tempo le tonalità di colore, diverse case di produzione, come la Sb Infissi Palermo, garantiscono almeno 10 anni per il rivestimento degli infissi.

Diversamente, per chi può adattare uno stile contemporaneo di arredo con gli infissi in alluminio, le tonalità dei colori sono veramente numerose, e si può definire un dettaglio fondamentale tramite gli infissi, per esaltare delle nuances già scelte tra mobili e complementi d’arredo.

Diverse finestre in PVC rivestite in alluminio, consentono di variare il colore esterno del telaio, come si preferisce, con toni cromatici specifici anche per mantenere la coerenza estetica della facciata in alcuni condomini. Anche all’interno, si può personalizzare la finestra con colori che vanno dai più brillanti e chiari, fino a quelli scuri per adattarsi a mobili, rivestimenti interni, tappeti o carte da parati. Un apparato di decorazioni interne sui toni freddi, ad esempio, può trovare un buon accordo con delle finestre dalle tonalità metalliche, anche virate verso qualche colore-guida.

Specialmente gli infissi artigianali, sono progettati per inserire anche particolari unici come maniglie e guarnizioni.

Risparmiare cambiando gli Infissi

Oltre ai benefici estetici che può portare questo investimento, ci sono per chi cambia gli infissi delle agevolazioni importanti dal punto di vista economico. 

Grazie all’Ecobonus, attivo anche per il 2020, è assicurato un ritorno in Euro per chi passa dai vecchi infissi con vetro singolo, ai nuovi infissi con vetri moderni a doppia o tripla camera.
La questione dell’isolamento termico è centrale, e si arriva ad ottenere una detrazione fiscale del 50% per chi cambia le finestre nelle versioni che avvantaggiano il risparmio energetico. 

Ristrutturando gli infissi, si può detrarre la spesa effettuata dall’imponibile Irpef, ossia si può avere uno “sconto” che diminuisce l’importo della somma sulla quale si calcolano le imposte da pagare all’Erario. 

Per il 2020 questo “sconto” è del 50% rispetto al costo sostenuto per acquistare e installare le nuove finestre, oppure portoncini d’ingresso, porte, avvolgibili, persiane, oscuranti, zanzariere, tende da sole; anche nel caso di finestre già esistenti, la sostituzione dei vetri rientra tra la spese valide per la detrazione fiscale.

L’importo totale dell’Ecobonus viene suddiviso in 10 anni, e i rimborsi annuali per chi ne ha fatto richiesta, saranno ogni anno di importo uguale.
In pratica, facendo un esempio, se acquistate nuove finestre per un totale di 2.500 Euro, quindi la detrazione al 50% sarà di 1.250 Euro. Lo Stato restituirà € 125 ogni anno, per 10 anni (una percentuale del 10% di rimborso ogni anno) – è bene sapere che esiste comunque un limite massimo di spesa, per usufruire della detrazione fiscale, che è di € 96.000.

È importante, in fase di acquisto degli infissi, seguire la procedura adeguata per inoltrare la pratica all’ENEA, l’ente preposto a ricevere i dati. Per questo motivo, i rivenditori di infissi e serramenti come la Sb Infissi, si propongono come supporto per il disbrigo delle pratiche di richiesta Ecobonus, inserendo nelle informazioni non solo i valori economici ma anche quelli di trasmittanza termica dei vecchi  e nuovi infissi.


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15 Aprile 2020 / / Architettura

Residence Joshua Tree

Nel Parco Nazionale del Joshua Tree, in California, si sviluppa una lussuosa casa realizzata riciclando 14 container, il cui design ricorda un grande fiore bianco sbocciato nel deserto.

Da tempo, ormai,  trasformare i container in soluzioni abitative, uffici e locali commerciali è diventata una vera tendenza, che si sta sempre più affermando in tutto il mondo. Molti architetti hanno sviluppato progetti abitativi molto interessanti e particolari, che permettono di vivere in un container senza rinunciare a tutti i comfort che offre una casa tradizionale.

Tra questi troviamo l’architetto britannico James Whitaker, di Whitaker Studio, che ha progettato una scenografica casa utilizzando proprio dei container. Il risultato è assolutamente strepitoso.

Residence Joshua Tree

Residence Joshua Tree di Whitaker Studio

La casa si compone di ben 14 container, disposti da diverse angolazioni, per una superficie complessiva che supera i 200 mq. La particolare disposizione studiata dall’architetto ricorda un grande fiore bianco sbocciato nel deserto.

Situata su un terreno di 90 acri, di proprietà di un produttore cinematografico di Los Angeles, la casa è la riconfigurazione di un precedente progetto di Whitaker Studio realizzato per un edificio destinato ad accogliere uffici in Germania, che non è mai stato realizzato.

Residence Joshua Tree

Residence Joshua Tree

Residence Joshua Tree

Internamente la casa ospita una cucina, un soggiorno, una zona pranzo e tre camere da letto, ognuna con abbondante luce naturale proveniente dalle ampie vetrate e arredata con pezzi del designer – architetto Ron Arad. Sul retro, due container si estendono seguendo la topografia naturale, creando uno spazio esterno schermato dotato di un ponte di legno e una vasca idromassaggio.

Residence Joshua Tree

Residence Joshua Tree

Residence Joshua Tree

Le superfici esterne e interne, interamente dipinte di un bianco brillante, riflettono la luce del caldo sole del deserto. In prossimità della casa si trova un garage rivestito con pannelli solari, che rende sostenibile e completamente autosufficiente l’abitazione.

Residence Joshua Tree

 

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15 Aprile 2020 / / Coffee Break



Questa peculiare realizzazione dello studio di architettura Rojkind Arquitectos di Città del Messico è casa per vacanze strutturata in cinque volumi prismatici fra cui sono suddivise le funzioni abitative.

I volumi sono in pietra locale e cemento, la massa importante intrappola il calore durante il giorno e lo rilascia di notte quando è più fresco. Ogni volume è inoltre traforato strategicamente da finestre che hanno il doppio ruolo di favorire la ventilazione naturale e garantire la privacy dei vari ambienti.

Una serie di percorsi seguono la pendenza del terreno scendendo verso il giardino, strutturando l'abitazione con una città collinare medioevale, eliminando la differenza fra interno ed esterno, il giardino diventa parte della casa e viceversa.





Five prismatic stones

This peculiar creation of the Rojkind Arquitectos architecture studio in Mexico City is a holiday home structured in five prismatic volumes, among which the housing functions are divided.

The volumes are in local stone and concrete, the important mass traps the heat during the day and releases it at night when it is cooler. Each volume is also strategically perforated by windows that have the dual role of promoting natural ventilation and ensuring the privacy of the various rooms.

A series of paths follow the slope of the land going down to the garden, structuring the house with a medieval hill town, eliminating the difference between inside and outside, the garden becomes part of the house and vice versa.











VIA
15 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

Secondo recenti studi effettuati all’interno del territorio nazionale, si è potuto constatare che le porte e le finestre degli edifici domestici e degli uffici causano una dispersione termica che si aggira attorno al 20% del consumo energetico, rappresentando così una minaccia per l’ambiente e un notevole dispendio in termini economici.

In che modo le finestre contribuiscono all’inquinamento ambientale

Le porte e le finestre degli edifici sono gli unici serramenti che assicurano un collegamento diretto tra l’ambiente interno e quello esterno, rappresentando non soltanto un indispensabile strumento di comunicazione e aerazione dei locali, ma anche una solida barriera contro le incursioni termiche. Per essere performanti ed efficienti i serramenti sia essi domestici che aziendali, devono garantire un impeccabile isolamento termico durante tutti i mesi dell’anno, mantenendo così in casa temperature ottimali, fresche d’estate e calde d’inverno. Gli infissi privi di manutenzione, con l’usura si deteriorano e perdono il loro potere isolante, favorendo in questo modo la dispersione termica, ossia la capacità dei serramenti di dissipare all’esterno il calore accumulato. Si stima che gli infissi perimetrali che non presentano chiusure ermetiche, provocano una dispersione energetica pari al 18% del consumo totale, il calore dei riscaldamenti e la frescura dei condizionatori infatti filtrano dal locale attraverso le fessure laterali e i sottoporta delle aperture. Il cattivo isolamento causa un aumento esponenziale di emissioni di anidride carbonica e un conseguente incremento del costo dell’energia.

Come isolare i serramenti di casa, risparmiando energia e denaro

Il riscaldamento e l’aria condizionata sono i fattori principali che contribuiscono per il 70% all’inquinamento domestico a causa della cospicua emanazione di anidride carbonica rilasciate dagli appositi elettrodomestici nell’atmosfera. Un edificio che presenta serramenti usurati e mal funzionanti incrementa la dispersione energetica e contribuisce notevolmente al surriscaldamento del pianeta. Per ridurre l’inquinamento domestico da dispersione e assicurarsi un ambiente confortevole tutto l’anno, è importante effettuare una completa manutenzione delle finestre e delle porte. Isolare termicamente gli infissi è una pratica veloce e conveniente che si realizza con la semplice applicazione di guarnizioni adesive per finestre e porte, che rende i vecchi serramenti performanti ed efficienti al pari di quelli nuovi. L’introduzione di guarnizioni per serramenti è la soluzione ideale per potenziare e preservare gli infissi esistenti, riducendo l’inquinamento ambientale e l’incidenza dell’effetto serra. Utilizzando le guarnizioni per infissi si ottiene un ulteriore vantaggio, ossia la diminuzione del costo energetico, che si quantifica in un ribasso del 25% in bolletta.

Dove trovare le guarnizioni online per porte e finestre

Nel periodo attuale, dove è impossibile spostarsi, torna utile eseguire acquisti online con consegna direttamente a domicilio. E’ il caso dello shop Casadellaferramenta.it che ha una vasta gamma di prodotti per eseguire manutenzione per le porte.

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15 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

Se siete appassionati di cucina e amate sperimentare nuove ricette, ecco a quali elettrodomestici da chef non potete rinunciare.

Cucinare in questo periodo di quarantena forzata è diventato uno dei passatempi preferiti di moltissime persone, donne e uomini di ogni età che, decidono di mettersi alla prova ideando e sperimentando nuove ricette. Naturalmente per preparare ottimi piatti, spesso anche complessi, pentole e padelle non sono sufficienti. Infatti, per chi desidera cimentarsi ai fornelli con ricette più elaborate, ci sono alcuni elettrodomestici indispensabili per cucinare come chef.

Dalla preparazione dei cibi alla loro conservazione, vi consigliamo 4 elettrodomestici da veri chef che non possono mancare nella vostra cucina.

Il Robot da cucina multifunzione

Cerchi il modo di preparare gustose ricette in modo semplice e veloce? In tal caso ti serve un robot da cucina professionale. Il robot è un elettrodomestico multifunzione, in grado di tritare, frullare, mescolare, affettare, centrifugare e molto altro ancora. In commercio ne esistono di vari tipi, dai più semplici ai veri e propri robot intelligenti, predisposti per cuocere gli alimenti direttamente dopo la loro lavorazione, proprio come CHEFBOT TOUCH con cesta a vapore di IKHOS, l’e-commerce specializzato nella vendita di elettrodomestici per la casa.

robot da cucina professionale

CHEFBOT TOUCH è il robot che cucina da solo o come vuoi. Dotato di Wifi, browser web e un touchscreen TouchScreen a colori, puoi vedere le ricette preinstallate, riprodurre contenuti multimediali e seguire tutti i passaggi senza perdere nulla. Un elettrodomestico pratico e facile da usare, che offre 23 differenti funzioni e opzioni di cottura: cuocere, cuocere a bassa temperatura, soffriggere, bollire, cuocere a vapore in 3 livelli, friggere, scaldare, cuocere a bagnomaria, oppure cuocere a fuoco lento.  Utilissimo in caso di ricette elaborate, questo robot ti permette di svolgere altre attività mentre l’apparecchio lavora per te!

La planetaria

La planetaria nasce per impastare, funzione che svolge molto bene anche con risultati professionali. Facile da usare, questo apparecchio risulta indispensabile per chi desidera preparare pizza, pane e focacce in casa o quando si affrontano lievitati importanti, come panettoni, colombe e brioches, che richiedono una lunga lavorazione, difficoltosa a mano. Diventata uno degli elettrodomestici fondamentali in pasticceria, è ormai sempre più utilizzata anche in ambiente domestico da chi ama cucinare.

planetaria in acciaio

QUEEN Mash, la nuova planetaria di IKOHS, è la scelta ideale per preparazioni con risultati di alta cucina, impasti con una consistenza perfetta, quella che hai sempre desiderato. Pratica, compatta, facile da usare e pulire, è dotata di vari accessori: frusta, frusta piatta, gancio per la pasta, recipiente in acciaio inox. Sempre pronta per aiutarti nella preparazione delle migliori ricette con il sistema di rotazione planetaria Mash-UP, perfetto per ottenere texture da veri chef.

La macchina per il pane

Non solo per impastare, questo elettrodomestico è nato proprio per fare il pane dall’inizio alla fine, cottura compresa. L’apparecchio contiene al suo interno un cestello di cottura   estraibile, in cui si inseriscono tutti gli ingredienti.

macchina per fare il pane

La macchina per il pane e il forno elettrico DEPAN 710-IK è il nuovo forno elettrico e macchina per il pane di IKOHS, un piccolo elettrodomestico da cucina con grandi prestazioni.  Questo modello ha 17 programmi automatici e permette di selezionare fino a 3 formati di pane: 500g, 700g e 900g. Inoltre, grazie al suo sistema di controllo della cottura in crosta, potrai scegliere fino a 3 livelli di cottura, in modo da ottenere il pane sempre a tuo piacimento. L’apparecchio include anche la funzione KeeP Warm che permette di mantenere il pane caldo senza continuare a cuocerlo fino a 60 minuti.

La macchina per il sottovuoto

La macchina per il sottovuoto funziona in modo molto semplice: l’alimento viene avvolto da un sacchetto e privato dell’aria. Si elimina così lo sviluppo dei batteri e si preservano le proprietà organolettiche. Potrai conservare anche per qualche settimana, in frigorifero, cibi che invece durerebbero solo qualche giorno.

macchina per il sottovuoto

ZIPTRON è una macchina confezionatrice sottovuoto con una grande capacità di lavoro con cui puoi conservare tutti i tipi di alimenti: carne, pesce, frutta e verdura, noci e semi e molto altro. Grazie al sistema di vuoto Perfect Vacuum  la macchina per il sottovuoto ZIPTRON ottiene una tenuta perfetta senza rompere o deformare il cibo, mantenendo l’interno della busta completamente sigillata e asciutta, in modo da poter conservare il cibo a lungo mantenendolo fresco e con tutte le sue proprietà nutritive. Caratterizzata da un design pratico ed elegante, ZIPTRON dispone di un pannello di controllo Soft Touch che la rende facile da usare. Include 20 speciali sacchetti per imballaggio sottovuoto e un tubo con due ugelli per il confezionamento sottovuoto in contenitori predisposti per esso.

Insomma, grazie a questi elettrodomestici potrete finalmente cucinare come veri e propri chef, in modo semplice e veloce!

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14 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

24Bottles è ormai un brand famoso per il suo animo sostenibile, since 2013. Favorisce uno stile di vita sano, responsabile e che fa tendenza. Invoglia la gente, con un semplice gesto quotidiano ad abbandonare le abitudini scorrette e migliorare il mondo circostante, perché ognuno di noi può dare il suo piccolo contributo.

24Bottles con la sua Climma Bottle ha raggiunto la sintesi perfetta tra design compatto e resistenza termica; è priva di plastica, è dotata di una doppia parete a isolamento termico per una bottiglia in acciaio inossidabile 18/8 a chiusura ermetica in grado di conservare le bevande calde per 12 ore e fredde per 24.

Un paio di dati che fanno la differenza: riduzione di CO2 legata alla produzione, al trasporto e all’imballaggio supportando la riforestazione, eliminazione della plastica usa-e-getta a beneficio del mare.

24Bottle nel mondo della moda

24Bottle è stata apprezzata anche nel campo della grande moda e ha da poco calcato le passerelle in collaborazione con Dior per la sua Pre-Fall Collection 2020. Il brand, tra i più famosi al mondo, ha puntato sugli accessori partendo da shopper fantasiose ed eleganti berretti. Qui arriva la selezione esclusiva di 24Bottle che si è tinta per l’occasione di giallo e verde-lime sotto il logo Dior per un elemento di autentico design catapultato tra  surfisti dei mitici anni 80 di Miami.

In Italia anche Diesel ha scelto di puntare su 24Bottle con un contratto di due anni.

La Clima Bottle qui si accosta al denim in finitura degradé e sceglie di puntare l’attenzione direttamente sull’ecosistema che soffre a causa dell’inquinamento. Non deve passare inosservato il messaggio inciso ben leggibile sulla superficie: STEEL LUNGS TO BREATHE UNDER WATER (Polmoni d’acciaio per respirare sott’acqua).

Infuser Collection

Cosa mancava alle bottiglie sostenibili? 24Bottles è sempre pronta ad ascoltare le richieste dei consumatori e dopo aver declinato la produzione con diverse size di bottiglia e il tappo in versione sportiva facile da aprire, ha deciso di accontentare una buona fetta di mercato appassionata di thè, tisane e infusi. È arrivata così la nuova Infuser collection che da bottiglia termica unisce il piacere di gustare anche qualcosa di diverso dalla solita acqua. «Abbiamo studiato il tappo infuser, poiché l’ultima richiesta dei nostri clienti è stata quella di poter fare infusi direttamente nella bottiglia, quindi anche mentre sono in viaggio. Il mercato ci ha già dato un riscontro positivo, poiché la nuova linea è già sold out sul sito», ha spiegato un portavoce dell’azienda. Anche in questo caso il lavoro è stato svolto sul tappo, un tappo dotato di infusore incorporato, acquistabile anche separatamente per essere adattato a tutte le altre urban e clima bottle di qualsiasi capacità. I nuovi modelli mantengono il tè caldo fino a 12 ore e l’acqua aromatizzata fredda per 24.

24Bottle spring summer 2020

Le ispirazioni per la nuova stagione di 24Bottles uniscono l’anima green e il colore di un percorso visionario. Una vera avventura questa, che conduce alla Cruise Collection all’insegna dei toni accesi tipici di una vacanza per poi evolversi in un tripudio floreale dal calore esotico scivolando in seguito nella Floral Collection con la sua brezza selvaggia ed incontaminata. Alla fine un tocco Pop ritorna con le tinte più vivaci dell’ urban style, riportandoci in qualche modo alla realtà, o forse no!

Articolo di Silvia Fabris

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14 Aprile 2020 / / Dettagli Home Decor

Con l’arrivo della bella stagione la speranza è che le famiglie possano tornare a godersi gli spazi all’aperto fuori ai giardini di casa. È giunto quindi il momento di riaprire le tende da sole per esterni e valutarne le condizioni. Se risultano usurate o malfunzionanti potrebbe essere una buona idea sostituirle completamente, anche perché il Bonus Tende 2020 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2020.

Ciò significa che chi decide di rinnovare o installare nuove tende da interno e/o da esterno per evitare il rischio di surriscaldamento dei locali, può accedere ad importanti detrazioni fiscali fino al 50% dell’importo sostenuto per un massimo di 60.000 euro. Nei seguenti paragrafi analizziamo come accedere al bonus per la sostituzione delle tende da sole.

I requisiti per accedere alle detrazioni

Per poter accedere al bonus le tende devono essere mobili, collocate a protezione di superfici vetrate ed essere a regola secondo la normativa in materia di sicurezza e di efficienza energetica. Rientrano nel bonus anche le tende integrate al serramento o applicate, purché siano unite all’edificio all’esterno o in aggetto rispetto alla facciata.

Le tipologie di schermature solari previste dal bonus sono: le tende veneziane, le tende esterne a bracci pieghevoli o rotanti, le tende verticali, le tende a rullo ed i sistemi ombreggianti per i lucernari e le finestre a tetto. Sono invece escluse tutte quelle tende che hanno orientamento verso nord.

Per quanto riguarda i requisiti dell’immobile, quest’ultimo deve essere già esistente al momento della sostituzione delle tende, quindi accatastato o in fase di accatastamento. Naturalmente i beneficiari devono essere in regola con il pagamento dei tributi. Non è invece richiesta la presenza di un impianto di riscaldamento e/o di raffreddamento nell’immobile.

Spese comprese e detrazioni previste

Il Bonus 2020 copre le seguenti spese: installazione, costi per le opere murarie e per l’eventuale posa in opera, servizi offerti dai professionisti per l’installazione delle nuove tende e costi per le pratiche edilizie.

È prevista un’aliquota del 50% di detrazione di tutta la spesa sostenuta e l’importo massimo detraibile equivale a 60.000 euro, suddiviso in 10 rate annuali dello stesso importo. Tutti i pagamenti devono essere tracciabili e quindi effettuati con bonifico parlante, postale o bancario.

Devono inoltre essere riportati i seguenti dati: causale del versamento con riferimento alla norma, codice fiscale del beneficiario della detrazione, codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento, numero e data della fattura. Non sono quindi ammesse le modalità di pagamento tramite assegno, bancomat, contanti, carte di credito e carte ricaricabili.

Chi può accedere alla detrazione tende da sole 2020?

La platea dei potenziali beneficiari che possono accedere al bonus tende da sole 2020 è molto ampia e comprende innanzitutto: il proprietario dell’immobile, il nudo proprietario e chi ha un diretto reale di godimento. A questi si aggiungono poi: gli inquilini in affitto, i condomini, chi ha l’immobile in comodato e gli acquirenti in caso di cessione dell’immobile. Al di là dei soggetti privati rientrano poi: le imprese, gli esercizi pubblici e commerciali, le associazioni tra professionisti e le case popolari.

I documenti da conservare per poter accedere al bonus

Dopo aver concluso i lavori ed effettuato tutti i pagamenti necessari, bisogna conservare la documentazione e presentarla al professionista abilitato oppure al CAF al momento della dichiarazione dei diritti.

Nello specifico la documentazione deve comprendere: la ricevuta del bonifico, la documentazione dell’addebito sul conto corrente, le fatture dei beni acquistati, l’eventuale comunicazione all’ASL, le ricevute di pagamento dell’IMU e la domanda di accatastamento per un immobile di nuova costruzione.

Se l’immobile si trova in un condominio, è richiesta la delibera di approvazione lavori da parte dell’assemblea di condominio e la tabella millesimale di ripartizione delle spese. Ultimi documenti richiesti sono la dichiarazione del proprietario per il consenso ai lavori e le autorizzazioni comunali necessarie per lo svolgimento dei lavori. Tutti i documenti devono poi essere inviati all’ENEA per poter richiedere l’accesso alla detrazione.

Controllare lo stato di salute delle tende

Chi è già dotato di un’attrezzatura per la schermatura solare, farebbe bene a controllarne lo stato della struttura. Dopo molto tempo di inattività infatti la tenda, in seguito all’usura ed all’azione degli agenti esterni, potrebbe essere stata compromessa.

Uno degli elementi maggiormente sottoposti alla rottura è il telo, quindi bisogna scegliere il materiale adeguato anche in base alle sue funzioni. Altri elementi da monitorare sono i bracci, i quali potrebbero richiedere la sostituzione se dovessero rompersi. A volte nei sistemi automatizzati possono presentarsi problemi nel motore derivanti da una rottura di un singolo componente o da malfunzionamenti del cablaggio.

Sia per la riparazione tende da sole che per la sostituzione, Tendaflex è il punto di riferimento ideale a cui rivolgersi. L’azienda propone infatti un’offerta molto ampia e variegata di tende da sole, capaci di adattarsi ad ogni esigenza estetica, stilistica ed architettonica.

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12 Aprile 2020 / / Laura Home Planner

ARREDARE LA STANZA DEGLI OSPITI PER RIAVVICINARCI

Credete forse che il Covid-19 possa aver annientato la nostra voglia di stare insieme?

Io credo di no

Questa situazione di “isolamento” ha dettato delle nuove regole alle nostre abitudini, ma di sicuro non ha cancellato la voglia di potersi abbracciare.

A tal proposito penso che quando tutto sarà un brutto ricordo , sentiremo il bisogno di riunirci e di condividere nuovamente la nostra vita con gli altri.

Allora sarà opportuno organizzarsi per “arredare la stanza degli ospiti”

La prima cosa da fare è scegliere quale stanza dedicare

Per mancanza di spazio o di necessità, non tutti in casa abbiamo adibito una stanza che ha come scopo quello di “ospitare”.

Andando per esclusione, le stanze che potrebbero contendersi la nomina a stanza degli ospiti sono:

Partiamo dalla stireria…

si magari suona male , mettere un ospite dove di solito si stira..ma dipende dalla stireria

Quello che non manca di solito in una stireria di tutto rispetto è un armadio, quindi per far si che possa all’occorrenza diventare una stanza da letto potremmo aggiungere :

  • un pouf letto ,

questo elemento è estremamente comodo e pratico, ha dimensioni ridotte , solitamente 90x90cm , ha doppia funzione, oltre ad essere una seduta, ed un piano d’appoggio , con pochi movimenti di apertura diventa un letto.

poco ingombrante può condividere lo spazio con l’asse da stiro.

  • uno specchio

questo complemento vale per tutte le opzioni di scelta, è utile averne uno indipendentemente da quale sarà la stanza adattata per gli ospiti

  • una lampada da tavolo

utile per la lettura notturna o semplicemente per chi non ama dormire al buio

Ovviamente sarà necessario liberare parte dell’armadio per garantire lo spazio a bagagli e biancheria

Arredare la stanza degli ospiti ..in studio

Ormai lo smart-working è parte della nostra vita, più o meno tutti ci siamo adeguati creando uno spazio per gestire il lavoro da casa

in questo stesso spazio, se all’interno di una stanza dedicata , potremmo pensare d’inserire:

  • un divano letto (se le dimensioni della stanza lo permettono ) oppure un pouf
  • un tappetto e delle stampe

abbellire la stanza degli ospiti dando un pò di carattere e personalità non guasta, oltre a pensare al lato funzionale pensiamo anche a quello estetico

  • un piccolo armadio, (basteranno due ante)
  • un appendiabito

nonchè lo specchio e la lampada

La cameretta dei bambini da condividere

Questa è una sistemazione momentanea per ricevere gli ospiti, non si tratta di una vera e propria stanza dedicata

Diciamo che qui il discorso è davvero molto vago, dipende dalle dimensioni della stanza e dalla sua configurazione,

Ad ogni modo per aggiungere un posto letto basterà avere una seconda rete di emergenza ,

per il resto liberiamo un pò di armadio e diamo a dispozione un piano d’appoggio utile per la lampada , il libro , la sveglia o semplicemente per la bottiglia dell’acqua.

Ecco una lista delle cose utili da far trovare nella stanza degli ospiti oltre a quelle già elencate:

  • Una sedia o una piccola poltroncina
  • Asciugamani e coperte
  • Cestino per rifiuti
  • Carta e penne

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