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il sistema moda necessita di una decelerazione o per meglio dire di un fashion reset. Dunque un ripristino della moda.
Annunciato in una dichiarazione congiunta da due delle più importanti associazioni moda
– ovvero il British Fashion Council (BFC) e il Council of Fashion Designers of America (CFDA) –
il fashion reset rappresenta un approccio del tutto nuovo e distante dal sistema moda attuale.
Da concretizzare nelle settimane successive al COVID-19,
il fashion reset sembra poter essere la necessaria quanto impellente opportunità di rimodellare drasticamente l’intero comparto moda. Tra i cambiamenti, l’azzeramento dei ritmi frenetici ed eccessivi del sistema moda corrente
– volti a penalizzare la creatività dei designers.
Dunque, le due associazioni tramite il fashion reset sembrano voler dare maggiore importanza alla creatività
– messa a dura prova dalle tempistiche disperate del fashion system.
A tal proposito il BFC e il CFDA,
hanno dichiarato l’importanza di limitare il numero delle collezioni a due per anno – raccomandando lo svolgimento delle sfilate in una delle capitali mondiali della moda –
alleviando radicalmente non solo l’impatto ambientale degli shows ma anche e soprattutto lo stress fisico e psicologico a cui gli addetti del settore sono regolarmente sottoposti.
Il fashion reset è quindi volto al benessere ed al sostentamento di un industria della moda migliore –
conforme alla protezione dell’ambiente e alla valorizzazione del lavoro.
Il primo a rispondere all’appello?
Alessandro Michele.
A capo della direzione creativa di Gucci dal 2015, Alessandro Michele ha annunciato tramite post su Instagram la volontà di cambiare.
Dal nome “Appunti dal silenzio“, il post annuncia la decisione presa dal direttore creativo di Gucci di abbandonare i calendari ufficiali delle sfilate.
Alessandro Michele sembra voler ritrovare gli stimoli che lo hanno condotto verso il settore moda, per dare voce ad una nuova creatività.
“In questi giorni di confinamenti […] provo a interrogarmi sul senso del mio agire […] avverto impellente la necessità di cambiare molte cose del mio lavoro […] Il cambiamento che immagino passa innanzitutto attraverso la capacità di ricontattare le ragioni più profonde che mi hanno spinto ad entrare nel mondo della moda. Sento il bisogno di rinnovare un patto, depurando l’essenziale dal superfluo. […] Nel mio domani, abbandonerò quindi il rito stanco della stagionalità e degli show per riappropriarmi di una nuova scansione del tempo, più aderente al mio bisogno espressivo. Ci incontreremo solo due volte l’anno, per condividere i capitoli di una nuova storia.”
In merito alle due collezioni – o meglio i capitoli che faranno parte del brand Gucci – Alessandro Michele scrive:
“Si tratterà di capitoli irregolari, impertinenti e profondamente liberi. Saranno scritti mescolando le regole e i generi. Si nutriranno di nuovi spazi, codici linguistici e piattaforme comunicative.”
Alessandro Michele seguirà dunque i propri tempi
– dettati da una creatività differente e lontana dalla frenesia eccessiva del sistema moda attuale.
Un atto d’amore dal direttore creativo di Gucci – verso il brand e la creatività –
a cui i marchi della moda dovrebbero aderire – ripristinando quello che ad oggi è un sistema moda disfunzionale.
Contrazione dei consumi e crisi non sembrano aver toccato il mercato degli orologi di lusso, la cui domanda non ha subito flessioni. Tra i modelli più richiesti spiccano pezzi ricercati e da collezione.
Si parla ad esempio di un modello unico come il Santos-Dumont, uno degli orologi più celebri della prestigiosa maison francese Cartier, che ha da poco inaugurato a Milano un elegante spazio all’interno del Flagship Store di Pisa Orologeria. Gli appassionati hanno quindi ora la possibilità di scoprire le creazioni della maison francese all’interno dell’area Espace, un ambiente raffinato e curato dedicato unicamente a Cartier. Ma vediamo ora di capire meglio quali sono le ultime novità che riguardano il Santos de Cartier e quali sono i tratti distintivi che hanno reso tanto famoso questo segnatempo.
Quali sono le caratteristiche del Santos-Dumont XL
Elegante, prezioso, minimal e ora anche extra large: il Santos-Dumont viene rivisitato in versione XL. Creato nel 1904 da Louis Cartier per l’amico aviatore Alberto Santos Dumont, da cui prende il nome, questo orologio da polso maschile ora assume nuove dimensioni. Il quadrante squadrato non è solo più grande, ma presenta anche linee leggermente più rigide, e si presta a vestire in modo perfetto i polsi delle personalità più importanti. Restano invece inalterate la sottigliezza della cassa e alcune delle caratteristiche che hanno contribuito alla fama di questo modello dal design elegante, come il quadrante satinato su cui spiccano le lancette appuntite e i numeri romani per indicare le ore, mentre la corona perlata e le viti a vista completano l’estetica del quadrante.
Cosa rende speciale il Santos de Cartier
Il Santos di Cartier non è un orologio come gli altri, e non solo perché in oltre un secolo dalla sua nascita è riuscito a conservare inalterato tutto il suo charme, ma anche perché è stato creato fin dall’inizio per differenziarsi da tutti gli altri orologi esistenti fino a quel momento. Il Santos-Dumont è stato il primo orologio da polso maschile, ideato per consentire a Dumont di consultare comodamente l’ora anche mentre era in volo. Il design moderno donato dal quadrante quadrato, anziché rotondo, dalle linee spigolose e dalle viti a vista, hanno reso il Santos un’innovazione di stile. Negli anni questo modello è sempre rimasto fedele a sé stesso e alla sua identità avanguardista, precursore dei tempi e dei bisogni grazie all’introduzione di innovazioni che hanno consentito all’orologio di adattarsi ad ogni circostanza attraverso sistemi fai-da-te.
Il QuickSwitch ad esempio è un sistema brevettato che consente, in modo semplice e rapido, di trasformare l’aspetto del Santos per ogni occasione cambiandone il cinturino, così da scegliere tra le più raffinate varianti in pelle e quelle più casual in acciaio. Queste ultime sono dotate di un altro sistema intelligente, lo SmartLink, per regolare con precisione la misura del cinturino stesso: inserendo o togliendo le singole maglie del bracciale d’acciaio si può ottenere la circonferenza polso ottimale in autonomia, senza doversi rivolgere ad un orologiaio.
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Una cucina da esterno garantisce convivialità e buon cibo, inoltre è piacevole cucinare all’aperto durante l’estate. Che si tratti di un giardino, balcone o terrazza, puoi facilmente realizzarne una fai da te. Guarda queste 4 cucine da esterno e scegli la soluzione che fa per te!
Cucina da esterno con credenza
Puoi riporre tutti i tuoi utensili da cucina, pentole e stoviglie in questa cucina da esterno con credenza. Puoi nascondere l’attrezzatura dietro le ante della credenza, in modo che non sia visibile. Mantieni a vista solo cesti, cestini, piatti e vassoi, collocandoli nei vani aperti. Ti piacerebbe realizzare tu stesso questa cucina prima che arrivi l’estate? Tutto ciò che ti occorre sono tavole di legno, viti, cerniere e qualche utensile. Una volta costruita ti basterà dipingerla nel colore che più si adatta al tuo giardino, utilizzando una vernice per mobili da esterno.
Cucina da esterno compatta
Per una piccola terrazza o un piccolo giardino, occorre una cucina compatta ma funzionale. Questa cucina da esterno è realizzata in legno e dotata da un lato di un vano chiuso da una pratica anta mentre a fianco lo spazio è stato mantenuto aperto e dotato di un ripiano. Sul lato della struttura sono stati inseriti due contenitori in legno che fungono da vasi per coltivare le erbe aromatiche. Il piano d’appoggio è realizzato sempre in legno e dotato di un piccolo barbecue. Per spostare con facilità la cucina, potete aggiungere 4 ruote di cui due con i freni!
Cucina da esterno in cemento, acciaio e legno
Questa bella cucina all’aperto è composta da una struttura in acciaio, con al centro un mobile in legno sospeso e ripiani aperti su entrambi i lati. In questo caso il piano d’appoggio è stato realizzato in cemento ma può essere facilmente sostituito da un piano in legno o di qualsiasi altro materiale. Questa cucina da esterno è dotata di lavello / rubinetto e barbecue ma puoi aggiungere un piano cottura da campeggio.
Cucina da esterno low cost
Sogni una cucina all’aperto, ma il tuo budget non te lo permette? La cucina da esterno low cost è perfetta e puoi realizzarla in pochissimo tempo! Tutto ciò che serve è un piano d’appoggio, due cassette della frutta di e otto ruote. Appendi a parete una barra portatutto, sopra la cucina, per i tuoi utensili; appendi anche un piccolo contenitore, oppure una mensola, dove riporre barattoli e cestini. Aggiungi un piano cottura da campeggio o un piccolo barbecue sul piano della cucina e la tua cucina è pronta!
Giardini, balconi e terrazze sono diventati luoghi dove godersi appieno la vita all’aria aperta, per questo quando li arrediamo meritano la stessa attenzione degli spazi interni.
L’arredo giardino, che ha raggiunto nuovi traguardi in termini di prestazioni e durata, rappresenta il connubio perfetto tra eleganza e comfort. La sfida consiste nell’organizzare lo spazio e scegliere l’arredamento che più si adatta al proprio stile e alle diverse esigenze.
Come creare la tua oasi di relax in giardino
Per definire la zona conversazione basta inserire un divanetto, due poltrone e un tavolino basso. In questo spazio puoi aggiungere un tappeto da esterno per completare il look, e una bella lampada per illuminare il tuo angolo conversazione durante le ore serali.
Con la bella stagione non può mancare sin giardino unazona pranzo. Protagonisti di questo spazio sono il tavolo e le sedie da scegliere partendo dalle dimensioni. Tieni in considerazione che per muoversi agevolmente intorno al piano occorrono almeno 80 cm e che i tavoli rotondi sono quelli più versatili. Per quanto riguarda le sedie il consiglio è di privilegiare modelli leggeri e in armonia con lo stile del tavolo. La zona pranzo deve essere riparata dal sole, per questo non dimenticare di abbinare un ombrellone. Come per la zona conversazione, anche in questo caso il consiglio è di completare il look con un pratico tappeto.
Se lo spazio in giardino lo permette, aggiungi anche qualche pouf che funga da seduta extra.
Giardini, balconi e terrazze vanno sempre arredati armonizzando stili, colori e materiali. Le tonalità neutre sono sempre una scelta elegante, inoltre si adattano facilmente a qualsiasi contesto e stile. Di seguito la nostra selezione!
Arredo giardino: gli indispensabili per rilassarsi all’aperto
L’outdoor contemporaneo ha una nuova protagonista, la lampada Milk di Ethimo, un ‘oggetto’ che si fa notare per la sua forma ironica e curiosa ed è capace di animare gli spazi en plein air con piacevoli giochi di luce.
Materiale grezzo e semplicità naturale…il tappeto in juta di Bloomingville crea un ambiente gradevole e leggermente esotico, ideale per rilassarsi e godersi la vita, lontano dalla frenesia del quotidiano
Knit, la collezione nata dalla collaborazione con Patrick Norguet nel 2015 e diventata una vera icona di stile tra le proposte outdoor di Ethimo. Un comodo divano e un’avvolgente poltrona caratterizzati dall’unione tra il teak, naturale o decapato, della struttura con la corda intrecciata della seduta. Le ampie proporzioni del divano e della poltrona lounge danno vita a un vero e proprio salotto en plein air, assicurando una perfetta ergonomia.
Di Royal Botania l’ombrellone della collezione Shady, realizzato in legno di teak e disponibile in 8 varianti di colore.
Un inedito tavolo rotondo, realizzato con piano in teak naturale o decapato e struttura in metallo, va ad ampliare l’elegante collezione Swing di Ethimo, per offrire una nuova soluzione di comfort a tavola.
Il marmo diventa sasso in un gioco di proporzioni stranianti dando vita a Lapis – sasso -, un sistema di sedute e coffee table per outdoor e indoor, realizzato in marmo Statuario alleggerito di SA.GE.VAN. Marmi che rievoca fedelmente le forme naturali dei sassi. Essenziale e funzionale, Lapis è ideale per gli spazi outdoor, la collezione infatti permette di disegnare oasi di privacy o di convivialità di grande personalità fondendosi con il paesaggio.
Infine, ecco il tappeto ecologico Way Rug di Ferm Living realizzato a partire da 292 bottiglie di plastica riciclata! Altamente resistente, questo tappeto può essere utilizzato all’esterno. Il poliestere riciclato è tessuto a mano da artigiani, conferendo a questo tappeto un’alta qualità e una bella trama. Il modello classico dai toni estivi è caratterizzato da un dettaglio originale: le frange asimmetriche che delimitano due dei suoi lati.
Oggi in ufficio mi è arrivata questa mail:” Scusi , mi sa dire quanto costa arredare una cucina?”
La prima risposta che avrei voluto dare :
“se fosse così semplice rispondere io potrei smettere di lavorare!”
Ma ovviamente non è quella che ho dato,
capisco che per chi non è del mestiere , dare una risposta a questa domanda può sembrare una cosa banale,
ma in effetti, non lo è !
Prima di tutto:
Di che cucina stiamo parlando? Di che dimensione? Quale modello?
le varianti in un a cucina sono tantissime:
Materiali per le ante
Materiali per il top
Elettrodomestici
Accessori
Ognuna di queste variabile ha un impatto importante sul prezzo di una cucina,
insomma ,
se decidiamo di parlare della grande distribuzione, in cui una cucina X da 2,50mt costa 1.300,00€ , possiamo chiudere qui l’argomento,
se invece parliamo di un progetto d’arredo , allora state comodi e leggete il mio articolo.
La prima cosa da fare, per definire almeno la fascia di prezzo, è scegliere il materiale delle ante.
Indipendentemente dal fatto che sia classica o moderna, in che materiale la vogliamo?
Quanto costa arredare una cucina?
materiali per le ante
Tra i principali materiali utilizzati per produrre le ante delle cucine troviamo:
Laminato materico, riproduce la texture della pietra, del marmo, del legno e dei materiali tessili.
Pannelli idrorepellenti di particelle di legno, ai quali è applicata una texture o un colore.
Laccato (lucido, opaco) in tutti i colori
Pannello di fibre legnose a media densità (MDF), classe E1, verniciato con prodotti poliuretanici.
Legno
Pannello di fibra legnose, classe E1, rivestito da un foglio di un’essenza a scelta di legno, può essere verniciato.
Vetro
Anta costituita da un telaio perimetrale in alluminio e da un pannello frontale in vetro,
Melaminico
Pannello di particelle di legno, a bassa emissione di formaldeide, rivestito con carta impregnata di resina melaminica
Pet
Foglio di plastica Pvc , reciclabile su pannello di particelle di legno
Gres
Lastre composte da materie prime naturali, rese indivisibili da un processo termico, montate su un telaio d’alluminio.
Acciaio inox
È inossidabile
Fenix NTM
Composto di cellulosa, resine innovative, nanotecnologie.
Stratificato
HPL (high pressure laminate) strati di fibre di cellulosa e resine termoindurenti, uniti tramite pressione e calore.
Materiali per il top
Tra quelli utilizzati per le ante, ce ne sono alcuni usati anche per i piani delle cucine:
Laminato,
Hpl,
Fenix,
Acciao,
Vetro,
Gres,
Legno
Oltre a questi ci sono:
Le pietre naturali, come marmo e granito
Il quarzo:
composto dal 95 al 99% di quarzo naturale, integrato con resine e pigmenti ossidi.
Si tratta di un materiale estremamente durevole e resistente.
Le marche di quarzo più conosciute sono : OKITE® Stone Italiana, Marmo Arredo.
Dekton®:
si ottiene dalla miscela di materiali come vetro, materiali ceramici di ultima generazione e quarzo.
Resistente a graffi, urti ed a alte temperature, idrorepellente ed immune a macchie di olio, aceto e limone.
Ceramicatecnica :
È un materiale prodotto con argille nobili come quarzi, feldspati e caolini sinterizzate. E’ resistente agli sbalzi di temperatura, non assorbe, è igienico, ed ha proprietà anti batteriche.
Elettrodomestici
I principali di cui si compone una cucina sono:
Piano cottura
Forno
Cappa
Frigorifero
Lavastoviglie
Microonde
E per i più organizzati :
Cantinette per il vino
Abbattitori
Macchina per caffè
ce ne sono di tutti i prezzi, di tutte le marche , di tanti modelli e con diverse funzioni.
Accessori
Gli accessori sono fondamentali nell’ allestimento di una cucina:
Colonne estraibili :
si tratta di elementi che ottimizzano gli ingombri , disponibili da 15-30 cm fino a 45-60 cm, con sponde in vetro o in filo metallo.
Cassetti :
Disponibili a vista e nascosti dentro i cestoni. Possono avere porta posate interni in plastica, legno e metallo
Cestoni:
Sono cassetti più alti che occupano la metà di una base. Sono strutturati per sostenere carichi abbastanza pesanti. Possono essere completati con organizzatori per pentole o piatti.
Illuminazioneinterna:
Utile come luce di cortesia notturna .
Illuminazione sotto pensile :
Per lavorare comodamente sui piani di lavoro.
Quanto costa arredare una cucina?
Per rispondere a questa domanda , avrei dunque necessita di conoscere tutte le caratteristiche elencate in precedenza.
Ad ogni modo ,
Con l’aiuto di due differenti layout e utilizzando materiali diversi vi darò l’idea di quanto costa arredare una cucina
Cucina lineare mt 3,30
Ho voluto utilizzare questo tipo di layout , perché si tratta di una configurazione semplice,
non necessita di uno studio di progettazione complesso,
ma proprio per questo motivo è una composizione che spesso viene usata come oggetto di confronto.
Il fatto che si tratti di una parete lineare , è sinonimo per alcuni di composizione “tipo”
Cosa vuol dire?
Significa che quando mi trovo a dover preventivare un arredamento, magari per una seconda casa o più semplicemente per una casa in cui non si vuole investire molto nell’arredamento,
il cliente,
che ha girato per negozi o grandi magazzini,
tende a considerare erroneamente, una cucina lineare, modello di riferimento al prezzo.
Non c’è niente di più sbagliato!
Come già spiegato prima, il prezzo è determinato da un insieme di variabili
i materiali ? gli accessori? gli elettrodomestici?
Per preventivare questa cucina ho considerato:
ante in laminato
anta laccata lucida per il pensile vasistas
top in laminato sp 4cm (anche lo spessore del top incide sul prezzo)
elettrodomestici Hotpoint (piano cottura, lavastoviglie, forno, frigorifero e microonde)
pensili h72
lavello e miscelatore Franke inox
Il prezzo di questa composizione è 5.600,00€
So già che qualcuno di voi dirà:”wow pensavo meno“
Se lo state pensando non ditelo, perché questa frase ha poco senso !
Tutto è fattibile,
si può spendere meno,
come?
eliminando il particolare laccato,
cambiando elettrodomestici.
Ovviamente si può spendere anche di più:
considerando le ante laccate oppure in inox o hpl, oppure in gres
scegliendo un top in quarzo o in ceramica per esempio
cambiando marca degli elettrodomestici
Insomma,
una cucina è comunque un progetto, non ha un prezzo standard come quello che vogliono far credere i grandi che promuovono convenienza e poca qualità
Quanto costa arredare una cucina?
Cucina angolare
Questa cucina , è stata oggetto di progettazione qualche tempo fa
le sue dimensioni sono 3,50×4,38 mt
E’ palese che si tratta di una soluzione più complessa rispetto alla precedente,
sia per le dimensioni, sia per lo sviluppo della composizione.
L’azienda SPACE10, hub di innovazione esterna di Ikea, ha deciso di progettare una vera e propria “Casa delle api” per omaggiare questo insetto fondamentale per la vita di tutto il pianeta.
SPACE10 ha infatti realizzato “Bee Home”, con un design gratuito e open-source che consente a chiunque, di creare una casa delle api e agire per preservare la biodiversità del mondo.
Il progetto è realizzato in collaborazione con la designer Tanita Klein e Bakken & Bæck.
Prima di entrare nel dettaglio di questo progetto vediamo perchè è così importante.
Le api e il nostro pianeta.
Oltre a produrre miele le api sono un indicatore biologico fondamentale della qualità dell’ambiente.
Forse non tutti però sanno che le api stanno scomparendo, in Italia soprattutto abbiamo assistito, dal 2007, ad un dimezzamento della popolazione delle api.
Questa Sindrome dello spopolamento degli alveari è dovuta a cause legate ai cambiamenti climatici, all’agricoltura intensiva e all’uso abbondante di pesticidi ed insetticidi.
L’ape è un insetto fondamentale per i cicli vitali di moltissime piante perchè si occupa dell’impollinazione.
L’impollinazione è possibile grazie anche a diversi agenti naturali come vento e pioggia, la maggior parte del lavoro è però svolto dai cosiddetti “insetti impollinatori”.
Le api rappresentano l’insetto impollinatore più attivo.
Una pianta per produrre frutti deve essere fecondata, le api volando di pianta in pianta, ricoperte di polline, danno vita a questo processo.
Se le api sparissero del tutto, questo processo si ridurrebbe in modo drastico, e tantissimi tipi di piante e frutti (dei quali spesso ci nutriamo) smetterebbero di nascere.
“Le api aumentano complessivamente del 35% le rese di 87 delle principali colture alimentari nel mondo.”
Ignazio Floris, Società Entomologica Italiana.
A venirci incontro per risolvere questo problema è il laboratorio di ricerca e progettazione danese SPACE10
Space10
La missione di SPACE10 è quella di consentire una migliore vita quotidiana alle persone e al nostro pianeta.
Opera da due sedi, una a Copenhagen in Danimarca e una a Nuova Deli in India.
Ricercano e progettano soluzioni innovative per alcuni dei principali cambiamenti sociali che dovrebbero colpire le persone e il nostro pianeta negli anni a venire.
SPACE10 è inoltre supportato e interamente dedicato a IKEA, lavora come laboratorio di ricerca e progettazione indipendente. Portano nuove prospettive e progettano nuove soluzioni che consentano a IKEA di mantenere la promessa originale di creare una vita quotidiana migliore per molte persone.
Bee Home
Bee Home è un modo per Space10 di ispirare le persone a risolvere la sfida rappresentata dalla scomparsa delle api in modo giocoso e accessibile.
Attraverso una piattaforma digitale che consente a chiunque di progettare, personalizzare e scaricare la propria Bee Home, offrono una visione di come il design democratico può aiutare a riequilibrare le nostre relazioni con il pianeta.
Il design della Bee Home è progettato per ospitare le api “solitarie”.
Perché api solitarie
Bee Home punta ad ospitare le api solitarie perchè, tra tutte le specie di api, sono probabilmente le impollinatrici più prolifiche.
Ci sono, infatti, circa 20.000-30.000 specie di api nel mondo ma a differenza delle api da miele, le api solitarie non vivono negli alveari né producono miele.
Vivono principalmente da sole e trascorrono le loro giornate a raccogliere polline e cibo per la prossima generazione.
A differenza delle api da miele infatti non hanno nessuna forma di organizzazione sociale, quindi non costruiscono alveari ma creano dei lunghi canali nel legno nei quali poi depositano le uova.
Una singola ape solitaria può fornire la stessa impollinazione di 120 api, da notare anche che ogni ape solitaria femmina è una regina e può avere da 20 a 30 figli.
Hanno delle caratteristiche che le rendono impollinatrici fenomenali, tra le principale:
Maggior peso corporeo.
Quindi le api solitarie possono impollinare anche i fiori chiusi.
Scarsa sensibilità al freddo.
Sono ricoperte di peluria e a differenza delle api domestiche possono volare con temperature molto basse.
Ampio spettro di specie impollinate.
Le api solitarie impollinano piante che producono poco polline, questo è il caso del pero che lega il suo ciclo vitale a questa specie di ape.
Maggiore capacità di impollinare.
Le api solitarie in genere visitano più fiori di un’ape domestica nello stesso arco di tempo.
Questo vuol dire che una sola Bee Home potrebbe dare vita a centinaia di api solitarie, creando un anello nella catena che può contribuire alla sopravvivenza dei nostri ecosistemi.
Il design
Per la creazione della casa delle api quelli di Space10 sono partiti dai bisogni delle api e hanno sviluppato la progettazione attorno a quattro punti fondamentali.
Le api solitarie vivono in cunicoli
La maggior parte delle api solitarie vive, come abbiamo visto, in buche scavate negli alberi o nel terreno.
Bee Home è progettata pensando a queste inclinazioni naturali, realizzata con fori per ogni ape per conservare il cibo e fornire riparo alle uova che depongono.
Tutto dall’eliminazione della colla e di altri adesivi tossici, fino alle dimensioni specifiche di ciascun foro in cui le api deporranno le loro uova è stato progettato per ottimizzare il modo in cui si sentiranno a casa all’interno del design.
Materiali e fabbricazione locali
Hanno reso la fabbricazione e la sostenibilità locali le principali metriche di successo per il design.
Bee Home è progettata pensando ai legni duri locali, che si tratti di quercia non trattata, larice o mogano, quindi la fabbricazione di ogni disegno può avvenire il più possibile localmente.
L’intero design può essere assemblato senza chiodi o materiali aggiuntivi, quindi è facile da riciclare senza compromettere i principi di progettazione circolare dai quali è stato realizzato.
Personalizzabile
Hanno reso il progetto altamente personalizzabile in modo che tutti, ovunque, possano essere coinvolti nella progettazione e realizzazione della propria casa delle api.
Ognuno dei sedici piani di Bee Home è progettato in modo diverso.
Il design modulare consente di mescolare e randomizzare l’ordine dei piani, disponendoli in qualsiasi numero di combinazioni che ritieni più piacevole.
Anche se il design viene semplificato attraverso alcuni “parametri estetici”, la casa delle api che scegliamo di progettare sarà unicamente nostra.
SPACE10, Bee Home – Photo by Irina Boerman
Accessibilità
Hanno reso il design il più accessibile possibile.
Non solo i file di progettazione sono disponibili e gratuiti per il download, ma l’assemblaggio di Bee Home non richiede strumenti di alcun tipo.
Ispirati alla falegnameria in legno giapponese e alcuni trucchi presi dalla carpenteria, i piani multipli della Bee Home sono in realtà bloccati insieme attraverso un sistema di “spina dorsale e chiave” che mantiene l’integrità strutturale della casa rendendola incredibilmente facile da montare e smontare.
Processo di creazione: come funziona?
La creazione si divide in tre passaggi:
passaggio 1: Progettazione.
Visita beehome.design e progetta la tua Bee Home in base a parametri predefiniti.
Ciò significa che non solo selezioni le dimensioni, l’altezza e l’espressione visiva, ma definisci anche se vuoi posizionare la tua Bee Home su un tetto, un cortile o sotto una tettoia
Ciò rende il processo di progettazione divertente, intuitivo e abbastanza semplice da poter essere eseguito in pochi minuti.
Passaggio 2: Fabbricazione.
Quando sei soddisfatto del tuo design, puoi scaricare i file di design istantaneamente e gratuitamente, che potrai inoltrare al tuo laboratorio di produzione locale e fai realizzare i vari componenti.
Passaggio 3: Posizionare.
L’ultimo passo è posizionare la tua casa delle api, piantare dei fiori e lasciare che la natura faccia il resto.
Le api solitarie rendono questa parte particolarmente facile: non tarderanno ad arrivare e sono amichevoli e possono facilmente convivere con bambini e animali domestici perchè non hanno un alveare col miele da proteggere quindi non sono aggressive.
Non è necessaria alcuna manutenzione oltre a una pulizia rapida ogni tre anni.
In effetti, una volta messo su, dovresti semplicemente lasciarlo là.
E questo è tutto ciò che devi sapere per iniziare a progettare la tua Bee Home.
SPACE10, Bee Home – Photo by Brendan Austin
Raccomandazioni
SPACE10 fornisce anche un manuale molto dettagliato con varie raccomandazioni per usare al meglio la casa delle api Bee Home che è possibile trovare a questo link.
Qui potrete trovare tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda:
Materiali da utilizzare
Assemblaggio
Posizionamento della casa delle api
Manutenzione
Miglioramento dell’ambiente circostante per migliorare la vita delle api
Conclusioni
Questo progetto di Space10 è sicuramente molto interessante perchè riesce a porre attenzione nei riguardi dell’ambiente a 360 gradi, sia nelle sue finalità d’utilizzo sia nella sua costruzione, a tutto questo riesce ad unire un design semplice ma accattivante.
Anche se consiglio a tutti di provare a progettare la propria Bee Home, è divertente e facile, esistono anche, per chi fosse interessato, altri modelli di casa delle api, da poter acquistare ed utilizzare senza bisogno di costruzione dei componenti e assemblaggi.
Ne potrete trovare alcune molto carine a questi link:
Luogo di aggregazione di ogni casa è la zona pranzo dove si può cenare in famiglia o con gli amici.
Oggi desidero proporvi alcune interessanti soluzioni per questo spazio che gli inglesi chiamano living room se si tratta di una zona aperta sul salotto o dining room se è una vera e propria sala da pranzo separata.
Come sempre vi suggerisco di scegliere lo stile che più si adatta alla vostra casa e al vostro budget ponendo attenzione agli abbinamenti di colore, all’accostamento tra tessuti e materiali e agli oggetti di design che rendono unico ciascun ambiente.
Pensate ad un vaso particolare, un lampadario, una scultura vegetale, un centrotavola o qualsiasi elemento di decoro che possa rendere unico il vostro ambiente.
Eccovi numerosi esempi di zone pranzo più o meno raccolte e di diverso stile
Oggi vi voglio mostrare gli interni di due progetti di appartamenti in stile asiatico il primo più tipicamente industriale dagli spazi fluidi ed il secondo in stile contemporaneo, suddiviso in maniera tradizionale.
In entrambi gli appartamenti la palette di colore dominante è legata alle diverse tonalità di verde. Di primo acchito entrambi i progetti vi potrebbero sembrare molto lontani dagli stili delle case a cui siamo maggiormente abituati uno fra tutti quello nordico.
Vi dò ragione ma il gusto, deve nutrisi di stili e spunti sempre nuovi e diversi, dobbiamo lasciarci suggestionare da linee, forme, materiali e immagini come accade quando si approccia l’arte o la musica per poi affinare il nostro gusto e immaginare nuovi scenari.
Lo studio di architettura Anna & Eugeni Bach progetta la conversione di una vecchia fabbrica di cioccolato in abitazione e studio
Nel centro urbano della cittadina di La Bisbal, in Spagna, si trova una vecchia fabbrica di cioccolato risalente alla fine del XIX secolo, caratterizzata da un’architettura molto particolare che rende lo spazio davvero unico.
L’edificio, con una facciata in pietra, si sviluppa su tre piani ognuno dei quali realizzato con una tecnica diversa. Al piano terra delle travi di ferro sostengono una serie di volte catalane. Al primo piano le travi di ferro sostengono un bellissimo soffitto in legno. Sopra, nel monolocale indipendente, grandi tronchi di legno sostengono una sottile lastra di mattoni rifinita con un tetto di tegole di ceramica.
Il progetto adatta quello che inizialmente era uno spazio industriale ad abitazione e studio per una famiglia che apprezza il carattere originale dell’edificio. In corso d’opera sono state apportate piccole modifiche per mantenere il più possibili intatte le caratteristiche originali dell’edificio, nonostante la nuova distribuzione spaziale abbia richiesto ambienti più piccoli. La scala originale è stata preservata e una seconda è stata aggiunta all’estremità opposta dell’edificio. In questo modo, i diversi membri della famiglia possono godere di una parte della casa in piena autonomia e con un buon livello di privacy.
Tenendo conto del fantastico clima mediterraneo, gli spazi esterni sono stati adattati al nuovo uso. Una piccola piscina è stata inserita al centro del patio.