Per rendere magica l’atmosfera di una serata estiva non c’è niente di meglio che illuminare il giardino con le luci da esterno a energia solare. Le lampade solari sono ecologiche ed economiche, scopriamo insieme tutti i pro e i contro in questo post.
La soluzione ideale per illuminare il giardino in maniera eco-sostenibile sono Le lampade solari. Questo tipo di Illuminazione oltre ad essere ecologiche, fanno risparmiare in bolletta e sono molto pratiche.
Le caratteristiche delle lampade solari
L’energia fotovoltaica proviene da una fonte rinnovabile e la sua produzione non implica alcun inquinamento ambientale. Quindi, solo questa caratteristica dovrebbe convincere ad utilizzare le lampade solari per illuminare il giardino e gli esterni. Dopodiché, sono autonome e si alimentano da sole e possono essere posizionate ovunque. E’ importante però che non siano posizionate all’ombra. Un’altra caratteristica non da sottovalutare è che si accende da sola senza doverti ricordare di attivarla.
La durata delle lampade solari
Queste lampade sono dotate di una batteria che si carica grazie all’energia solare assorbita dai pannelli. Dunque, in una giornata assolata garantirebbe sei ore di luce continuata di notte.
Quali sono gli svantaggi di queste lampade ad energia solare?
Queste lampade hanno un unico svantaggio! Nelle giornate non soleggiate oppure nelle zone in cui il sole non batte sempre, non riescono ad accumulare abbastanza energia da alimentare le lampade. Ma si può rimediare acquistando lampade dotate di timer e sensori di movimento.
Idee per decorare con le lampade solari negli spazi outdoor
L’illuminazione di un terrazzo, al contrario di quella domestica, non dovrà essere troppo invasiva e forte. Anzi, avrà una luce soft e calda, in sintonia con l’ambiente notturno circostante. Qui di seguito, condivido un’idea DIY molto interessante e facile da replicare.
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Gli Amplificatori passivi sono costruiti in legno essendo il materiale più adatto amplificare le vibrazioni del suono e creare risonanza.
Il concetto dietro l’amplificazione passiva è molto semplice.
Se avete mai messo il vostro telefonino dentro un bicchiere di vetro con la cassa rivolta verso il fondo, capite come funziona.
Il suono rimbalza sul fondo del bicchiere e aumenta man mano che risale verso l’esterno ed il bicchiere si allarga, amplificando di fatto il suono originale
Questo li rende completamente naturali, infatti un amplificatore passivo in legno che amplifica il suono del vostro telefonino non ha bisogno di nessun componente elettronico.
Rappresenta anche un ottimo componente di arredo che potete portare con voi ovunque andiate.
Incredibilmente pratico ed efficace, e con un piacevole aspetto e profumo a seconda dei materiali organici utilizzati nella sua costruzione.
5 migliori amplificatori Passivi
Vediamo quindi quali, secondo me , rappresentano i cinque migliori amplificatori passivi che possiamo trovare in vendita sul web.
sKupy
sKupy è un amplificatore passivo in legno prodotto dalla falegnameria Fratelli Margotto.
Presenta una struttura “Scoop” per un suono pieno, è in multistrato di betulla, come le casse professionali e ha finiture e colori all’acqua a basso impatto ambientale .
Tutti gli amplificatori passivi Skupy sono creati riutilizzando scarti di legno selezionati dalla lavorazione di altri oggetti all’interno della falegnameria.
Con la sua cassa acustica, amplifica ed esalta il suono di qualsiasi smartphone, fino al 50% in più del volume.
sKupy è prodotta in tre varianti: sKupy, sKupy root (con colori naturali) e sKupy Rinbow la linea colorata.
L’amplificatore è molto bello e di dimensioni abbastanza grandi, è di buonissima fattura artigianale ed emana anche un buon profumo di legno, è costruito al 100% in betulla.
Potete acquistare sKupy sul sito della falegnameria F.lli Margotti oppure ai seguenti link:
Ideesign nasce dall’esperienza di Marco, un ragazzo di Manfredonia, ogni pezzo di Ideesign proviene da legno riutilizzato o materiali di riciclo.
I prodotti sono poi trattati con olii vegetali e tinture all’acqua non tossiche, gli scarti delle lavorazioni vengono riutilizzati dove possibile.
Cassa passive in legno di Ideesign con dettagli colorati (photo credits: Ideesign)
Marco produce soprattutto splendide lampade ma ha anche iniziato la produzione di amplificatori passivi per smartphone interamente realizzati a mano.
Attraverso questi amplificatori naturali è possibile amplificare il suono del telefono senza l’uso di wireless, elettricità o batterie.
E’ un amplificatore naturale a cassa singola, privo di componenti elettriche. Un ottimo compagno per per ascoltare musica.
Basta inserire il telefono nello slot e il gioco è fatto! Il suono viene amplificato all’interno del diffusore e fuoriesce dal foro circolare.
Cassa passive in legno di Ideesign (photo credits: Ideesign)
Marco ha sfruttato semplicemente le proprietà di risonanza del legno per creare questo diffusore del suono del tutto naturale, realizzato semplicemente con ciò che la natura ci offre, il legno.
E’ l’ideale se si vuole sentire la musica in una stanza senza elettricità o all’aperto, le dimensioni sono ridotte in modo da poterlo portare ovunque senza essere ingombrante.
Oltre a tutte queste caratteristiche trovo gli amplificatori passivi di Ideesign accattivanti esteticamente dalle finiture curate ai tocchi di colore che rendono ogni pezzo unico.
Vari modelli di casse passive in legno Ideesign (photo credits: Ideesign)
Potete acquistare le casse passive Ideesign sullo shop online ai seguenti link:
Si tratta di un amplificatore acustico che funziona con tutte le versioni di iPhone 5, 6, 7, 8 e X compreso i formati plus.
È tutto in legno di noce, ed è ricavato della lavorazione di un unico blocco di legno, questo dona alla casa un aspetto essenziale ed elegante, mantenendo quello spirito artigianale che la contraddistingue.
Cassa in legno SpeakerBlock (photo credits: SpeakerBlock)
Ha anche un buco per ospitare il cavo di ricarica, lo SpeakerBlock reindirizza il suono dalla parte inferiore di iPhone e lo amplifica acusticamente in avanti.
Per chi volesse uno stile ancora più ricercato e ad alto impatto visivo e qualitativo SpeakerBlock produce anche una variante del suo amplificatore dotata di campana in ottone.
La campana in ottone contribuisce a migliorare sia l’estetica che la qualità del suono prodotto dallo speaker.
Amplificatori passivi SpeakerBlock con campana in ottone (photo credits: SpeakerBlock)
Utile come base per caricare il telefono, guardare video o ascoltare la musica.
Questo amplificatore passivo dall’aspetto retrò è pienamente compatibile con i dispositivi iPhone e con i telefoni Android che dispongono di altoparlanti situati sulla parte inferiore del telefono.
Il dock del telefono è abbastanza largo da usarlo con la custodia del telefono.
L’altoparlante è composto da due parti che si uniscono grazie a potenti magneti in modo da poter collegare il cavo di ricarica al telefono mentre si utilizza l’altoparlante.
DTVentures offre un modello di amplificatore passivo in legno dal design compatto e moderno.
Amplificatori passivi DTVentures versione più piccola (photo credits: DTVentures)
Lo stesso modello è disponibile in due grandezze per soddisfare un più amplio range di esigenze.
La forza di questo prodotto sta sicuramente nel suo prezzo, mantenuto molto basso grazie ad una lavorazione più semplice e un design più spartano ma funzionale.
Gli amplificatori passivi in legno hanno dunque vari vantaggi.
Non ci si deve preoccupare delle batterie che si possano scaricare, di tenerle lontane dai liquidi e non possono rompersi se cadono.
Ovviamente non raggiungono una potenza di amplificazione paragonabile a quella di un sistema elettronico ma l’amplificazione è sicuramente notevole, soprattutto in ambienti chiusi con pochi rumori.
Gli amplificatori passivi in legno sono senza dubbio oggetti molto belli da avere in casa e soprattutto oggetti naturali che rispettano l’ambiente.
Negli ultimi anni, arredare la propria casa è diventata una vera e propria gara di stile ed ancor di più lo è decorare la camera da letto, soprattutto la parete posta dietro il letto. Ci sono davvero innumerevoli modi di decorare la propria camera da letto, e di seguito troverai alcuni spunti tratti dai miei ultimi progetti di interni!
Fammi sapere nei commenti qual è il tuo preferito!
Colori geometrici
La camera da letto che presenta la parete decorata con geometrie di colori, dà una nota di vivacità all’ambiente e la decorazione crea anche un effetto ottico che può creare verticalità o far sembrare la camera più grande. In questo caso, la camera deve essere provvista di mobili bianchi in quanto l’attenzione deve concentrarsi sul punto colorato della stanza. L’ideale per questa camera è un letto con le lenzuola i cui colori riprendono gli stessi della parete colorata, un grande tappeto a pelo lungo per rispecchiare il colore a terra ed un armadio lineare e bianco privo di maniglia darà quel tocco di classe alla camera che la renderà perfetta.
bed wall – @easyrelooking
Parete boiserie
La parete boiserie presenta una cornice che corre poco sotto l’altezza della testata del letto per salire in verticale e chiudersi in un quadrato o rettangolo. Nella camera da letto decorata con questo tipo di pareti, ci sono due lampade che pendono dal soffitto fino ad arrivare quasi ai lati del letto e fungere da abat jour. La parete boiserie può servire per riproporzionare le altezze della stanza, in casi di stanze molto alte. In una camera arredata in questo modo, si respira un’aria di relax ed eleganza, evidenziata ancor di più dalle luci soffuse e dall’ordine impeccabile.
bed wall – @easyrelooking
Colore a metà
Nella camera che ha il muro colorato a metà, i colori riprendono la stessa tonalità di quelli della metà della parete. Divisa in orizzontale, la parete colorata a metà rende otticamente la stanza più grande. E’ dotata di una cabina armadio da cui si accede passando attraverso una porta a battuta con il muro, in linea con il muro in cui è posizionata, per farla notare il meno possibile. Questa stanza ha uno stile giovane, che predilige le linee curve e le forme geometriche allo stesso tempo.
bed wall – @easyrelooking
Carta da parati
Si decide di incollare una carta da parati sulla parete del letto quando si vuole dare un tocco giovanile, moderno e di freschezza all’intera stanza. Qualora questa sia di dimensioni ridotte, è lo sfondo a farla da padrone dando alla stanza quel tocco di originalità che la caratterizza in pieno. Il letto è l’elemento della stanza più importante, affiancato da due comodini identici su cui son posizionati due abat jour con lo stesso stile del lampadario posto al centro del soffitto (oppure identici, se possibile). I colori degli arredi e degli accessori riprendono gli stessi del disegno della carta da parati o le sfumature degli stessi.
bed wall – @easyrelooking
Mensole
Che sia una questione di spazio o di gusto, le mensole sulla parete del letto sono un tocco di assoluta praticità. Queste mensole hanno un senso se fanno da ponte ad un armadio posizionato da entrambi i lati, ricordando (ma con uno stile decisamente migliore) un armadio a ponte. I comodini della stanza provvista di mensole sono assenti poichè sostituiti da quest’ultime. Lo stile e l’aria che si respira in una stanza arredata in questo modo è indiscutibilmente giovane, fresco e pratico.
Rettangolare, tonda, quadrata o dalla forma ovale. Interrata o fuori terra, prefabbricata o costruita su misura, con la scala, il trampolino o l’idromassaggio. Non c’è una piscina uguale a un’altra. Oggi sono tante le possibilità offerte dal mercato, in termini di modelli, materiali, rivestimenti e optional, che puoi personalizzare ogni dettaglio della tua piscina.
Ed è così che questo prezioso elemento del contesto abitativo diventa effettivamente portante: un angolo di benessere, considerato a lungo il simbolo del lusso per eccellenza, in grado di coniugare il piacere estetico di creare uno spazio dove predomina un elemento naturale – l’acqua – con il confort di avere un ambiente privato votato al relax, al divertimento, a una serata divertente o a una nuotata di prima mattina. Ma quale percorso occorre intraprendere per dare vita all’impianto ideale? Per far sì che non ci siano difficoltà e che anzi, il risultato finale soddisfi ogni esigenza? Facile, segui questi 5 consigli prima di acquistare una piscina per il tuo giardino.
1 Affidati agli esperti
Il primo passo è decidere dove acquistare la piscina e in questo il web ti può aiutare. Oggi, infatti, possiamo acquistare una piscina online comodamente da casa risparmiando tempo e denaro. Risparmiare è bene, ma attenzione alla qualità. Per questo è fondamentale rivolgersi ad aziende specializzate e dalla comprovata serietà, in grado di fornire assistenza prima, durante e dopo l’acquisto, proprio come Prontopiscine.it.
Prontopiscine.it, con un’esperienza nel settore da ben 20 anni, è il negozio online dedicato alla vendita di piscine e accessori di alta qualità esclusivamente Made in Italy e Certificati dall’Unione Europea, che offre un servizio di assistenza dedicato e personalizzato alle necessità di ciascun cliente.
2 Calcola lo spazio a disposizione e scegli la giusta posizione
Prima di acquistare una piscina online devi sapere la dimensione del giardino e di conseguenza stabilire quanto spazio puoi e vuoi dedicare all’impianto. Considera che se il giardino ospita altre strutture è opportuno lasciare almeno 1 metro di distanza, inoltre escludi a priori eventuali aree del giardino caratterizzate da irregolarità nel terreno. Per stabilire quale sia la posizione più adatta dove collocare la tua piscina, ci sono alcuni fattori da valutare, come la luce. E’ importante che la piscina sia posizionata nel punto in cui può godere della migliore esposizione ai raggi solari. Il calore, infatti, consente di risparmiare energia e ampliare il periodo di balneabilità. La privacy: è sempre prudente distanziare un po’ la piscina dall’abitazione, se possibile. Da un lato, infatti, si crea una maggiore privacy, dall’altro la casa non si affaccia direttamente sull’impianto in inverno, quando la piscina è coperta. Un’alternativa, in mancanza di spazio, è prevedere una siepe oppure si può abbassare il livello dell’acqua di circa 50 centimetri rispetto al piano abitabile della casa, sfruttando magari un dislivello naturale del terreno. Il vento: una schermatura per riparare la piscina dal vento riduce la caduta di sporcizia nella vasca.
3 Scegli il modello della piscina
Come anticipato, in commercio sono disponibili moltissime tipologie di piscine. Costruire una piscina da zero richiede tempo e costi elevati. Per ovviare a tutto ciò, puoi optare per una piscina prefabbricata. Molto più economiche rispetto ad altre tipologie di vasche, le piscine prefabbricate garantiscono tempistiche di esecuzione sensibilmente ridotte, inoltre, anche la manutenzione è più semplice e meno costosa. Le piscine prefabbricate possono essere installate fuori terra o interrate. Esistono anche installazioni alternative, con l’interramento parziale della vasca o la realizzazione di strutture di contorno, ad esempio delle pedane in legno attorno alla piscina, ideali per occultare la struttura esterna della vasca e per facilitare l’ingresso in acqua, diventando dei sostituti di design della scaletta.
La struttura può essere di diverso tipo: cemento, acciaio, legno, poliestere e fibra di vetro o PVC. In fase di scelta considera che una piscina prefabbricata fuori terra può essere facilmente smontata e spostata.
4 Scegli la forma e la dimensione più adatta
La piscina deve sempre essere in armonia con il contesto che la ospita, per questo dimensione, forma e materiali devono essere scelti con attenzione. Prima di acquistare una piscina online valuta l’ingombro massimo consentito in relazione allo spazio di cui disponi per il suo posizionamento e, in base a ciò, scegli la forma che più soddisfa le tue esigenze. Potrai optare tra un modello di forma rettangolare, tonda, ovale e quadrata. Le piscine rettangolari sono le più diffuse in quanto facili da collocare, inoltre sono indicate per chi desidera fare lunghe nuotate. Con le piscine tonde l’effetto sarà particolarmente armonico e gradevole ma, normalmente, questa tipologia non raggiunge dimensioni considerevoli. Stesso discorso vale per le piscine di forma ovale, che possono raggiungere però dimensioni leggermente più grandi all’allungarsi dell’asse maggiore. Se lo spazio è poco, la scelta ottimale è una piscina quadrata, che grazie alla compattezza della sua forma non richiede perimetri esterni aggiuntivi di grande respiro e ben si adatta a soddisfare le esigenze di un gran numero di casi, poiché è in grado di massimizzare gli spazi in maniera eccellente.
5 Pensa al budget
Quanto vuoi spendere per la piscina? Il costo per una piscina dipende da molti fattori, dalla struttura al rivestimento, dalle dimensioni ai tanti optional che si possono aggiungere per completare l’impianto. Tra i costi devi considerare anche la manutenzione e l’eventuale copertura per i mesi invernali. Il consiglio è di valutare con calma e attenzione tutte le possibilità e con le idee ben chiare potrai acquistare una piscina online in tutta sicurezza.
L’inquinamento acustico è un problema crescente in sempre più città italiane, e Milano è forse la capitale dei rumori del nostro Paese, sia per il traffico cittadino che per le altre fonti di frastuono, che complicano le nostre vite e possono provocare anche danni alla salute.
Ridurre il rumore in casa
Non sempre è possibile intervenire in maniera adeguata per risolvere questo problema, che deriva sia da fattori umani – come appunto il traffico di automobili, il vocio della movida e dei locali notturni, le urla dei vicini di condominio e così via – sia da cause ambientali più generali, ma ci sono alcuni semplici interventi di manutenzione domestica che possono dare ottimi risultati.
Gli interventi per isolare acusticamente le abitazioni
A spiegare come fare è il team di FinestreAntirumore, azienda specializzata nella produzione e nella vendita di serramenti con vari punti dislocati in Italia: più che semplici showroom, però, le sedi si caratterizzano perché consentono agli utenti di toccare con mano gli effetti delle installazioni, e così chi cerca soluzioni di infissi a Milano può visitare il negozio di Viale Romagna e vivere un’esperienza sensoriale innovativa, testando i benefici dei serramenti antirumore ancora prima dell’acquisto.
I consigli degli esperti
Il primo passo da fare, secondo gli esperti, è individuare la fonte del rumore che ci esaspera e ci impedisce di godere del silenzio in casa. Come dicevamo, ci possono essere cause umane – traffico, metropolitana e treni, cantieri in corso d’opera, apparecchi elettronici, aspirapolvere e altri suoni relativi all’ambiente domestico – o fattori ambientali, in cui rientrano l’abbaiare di cani o forti temporali.
I rischi del rumore
Tali situazioni provocano non solo uno stato di disagio e fastidio, con aumento delle condizioni di nervosismo, rabbia e irritabilità, ma nel lungo periodo possono sfociare in veri e propri problemi di salute: oltre a mettere in repentaglio il senso dell’udito, infatti, l’inquinamento da rumore può far sorgere disturbi del sonno, aumento della pressione sanguigna, incremento del livello di stress e addirittura problemi cardiovascolari.
La soluzione: le finestre antirumore
E quindi, il metodo più efficace per ridurre l’inquinamento acustico domestico è quello di prevedere l’installazione di finestre antirumore: gli infissi possono infatti proteggere l’ambiente casalingo dai rumori esterni e far calare drasticamente il rumore cronico, che rappresenta la forma di inquinamento acustico più pericolosa per la salute.
Come installare le finestre antirumore in casa
Ciò che conta, però, è rivolgersi a specialisti nella installazione di finestre isolamento acustico e infissi insonorizzati, perché bastano anche pochi dettagli lasciati all’improvvisazione per determinare un risultato inefficace e non adatto a ridurre il rumore.
Quattro consigli per non sbagliare
Sono quattro i consigli pratici offerti a chi sta pensando di ristrutturare casa e rinforzare il suo isolamento acustico:
Chiedere una progettazione della posa in opera.
Informarsi sui materiali che saranno utilizzati dall’impresa.
Verificare se l’intervento sarà realizzato da posatori dipendenti (adeguatamente formati e specializzati, anche con certificazione e corsi di formazione specifici per l’acustica) o se il lavoro sarà appaltato a figure esterne altrettanto affidabili.
Leggere le opinioni e controllare se l’azienda ha già risolto problemi come quello di proprio interesse.
Casa Hoyos, a boutique hotel in San Miguel De Allende, has been owned by the same Hoyos family for 4 generations. The hotel occupies a typical colonial Spanish manor in one of the most historical city in Mexico and it has been designed by AG Studio.
The 16 rooms hotel focus around the courtyard and its archways tiled with the colours of the family shield, black and peach, contrasted by walls tiled in a pungent yellow.
The choice of furniture is original, the colours and shapes of the pieces, many of which were custom designed for this project, are sapiently mixed. The result manages to be innovative and traditional at the same time, preserving the spirit of the place.
Questo loft si trova a Kansas City ed è davvero particolare sia per i materiali utilizzati che per gli spazi creati. Luminoso e ampio, l’open space contiene una zona giorno composta da una spettacolare cucina, un living e una zona dining. La vocazione industriale dell’ambiente è sottolineata da alcune pareti con mattoni a vista, dal pavimento in resina, a tratti integrato con parquet in legno naturale, dalle imponenti canalizzazioni a soffitto per l’aria condizionata. La presenza di verde, con piante in ogni angolo, ingentilisce l’ambiente e gli dona un tocco tropicale.
Tutti pazzi per le mini-case? Scegliere una casa di piccole dimensioni è l’ultimo trend nord americano. Le tiny house sono a volte veri concentrati di architettura e design in pochi metri quadrati. Queste piccole abitazioni sono in grado di offrire una vita più semplice, sostenibile e a contatto con la natura. Oggi ne vediamo alcuni esempi.
Nel Nord America abitare nelle mini case o nelle case containerè diventato un vero movimento: The Tiny House Movement. Una nuova filosofia abitativa, legata strettamente al Minimalism, dove si sostiene che si possa vivere meglio con meno e in modo più sostenibile (c’è anche un documentario su Netflix, se vuoi approfondire: “The Minimalism”).
Alla base di questo movimento c’è la convinzione che possediamo troppi oggetti, lavoriamo duramente e in modo stressante per acquistarne sempre di nuovi, ma questi non ci danno la felicità. I fondamenti culturali e filosofici derivano dal minimalismo giapponese tipico delle scuole filosofiche e religiose Zen, dove si aspira alla costante e progressiva eliminazione del superfluo.
Quindi anche la vita nelle mini case è più parsimoniosa e rispettosa dell’ambiente. Non solo i piccoli spazi sono più economici da costruire, acquistare o affittare, ma tendono anche a ridurre i costi di manutenzione, i consumi e le bollette.
La generazione dei Millennials ha radicato una certa consapevolezza ambientale ed ecologica, per cui trovano le case di piccole dimensioni più attraenti, dato il loro impatto minimo. Di solito, infatti, queste mini case sono costruite con materiali ecosostenibili o riciclabili e utilizzano spesso energie rinnovabili. Le loro dimensioni non superano i 40 mq. La questione dello spazio permette di sbarazzarsi del superfluo, vivere con poco e abbracciare il “minimalismo” dei consumi.
Spesso in Europa, le case di così piccole dimensioni sono utilizzate per brevi periodi, come seconde case per le vacanze nelle zone in cui il contatto con la natura ti permette di vivere molto tempo all’aperto, in modo da ampliare la zona giorno all’esterno.
Tuttavia, tantissima gente nelle grandi città italiane ed europee abita in monolocali minuscoli, che spesso non sono nemmeno lontanamente così funzionali e soprattutto non hanno uno spazio esterno da poter utilizzare nelle stagioni più miti. Quindi ben vengano le mini case, le tiny house, le case container che possono essere costruite o installate in aree verdi e con materiali ed impianti ecosostenibili.
Architetti e designer d’interni possono cercare di progettare questi piccoli mondi con tutti i comfort di una casa normale, anche se con dimensioni più contenute.
Tiny house su ruote in Canada
La prima mini casa di 30 mq che visitiamo, si trova in Canada ed ospita una famiglia di 4 persone. La giovane coppia con due bambine piccole ha scelto di vivere in una casa di dimensioni minime, ma confortevole grazie alle camere da letto situate nei soppalchi e al grande giardino, dove trascorrono la maggior parte delle loro giornate.
Arredata in stile Farmhouse, uno stile molto popolare in Nord America, da White Orchad Interiors, offre spazi multifunzionali e pratici.
La piccola casa bianca è montata su ruote, quindi trasportabile. Ma la famiglia Braun è felice di lasciarla esattamente dove si trova, su un lotto di terra ai piedi di un bosco di proprietà della famiglia di origine. Un modo perfetto per godersi la vita all’aria aperta.
La cucina a forma di U è piccola ma funzionale. Il bagno, di dimensioni normali, ha una lavatrice e asciugatrice impilate e una vasca. Le camere da letto nei due soppalchi, hanno piccoli contenitori per i vestiti.
Questa piccola casa è di soli 20 mq, anche se sembra più spaziosa. Merito della vista a 360° sulla regione del Galles del Sud in Australia o del colore bianco dominante. La mini casa con il suo arredo contemporaneo (un po’ scandinavo) è piena di luce.
Può essere affittata per le vacanze, per 2-4 persone che potranno vivere lontano dal trambusto della città e godere una lunga e pigra colazione sulla veranda. Un posto ideale per vivere a contatto con la natura, avendo a disposizione tutto il comfort moderno in pochi metri quadrati. Ha una cucina completamente funzionante e un ampio bagno.
Progettare una casa container è una sfida per molti architetti. Anche noi, ai tempi dell’università, ci siamo cimentati con questa tipologia di abitazione.
Costruita in Brasile, Pocket House è una casa container di soli 27 mq. È stata progettata utilizzando un container che, dopo l’isolamento e il rivestimento delle pareti ora misura 11,80 x 2,34 m.
Ha ampie porte finestre vetrate scorrevoli per godersi il verde circostante e un arredamento contemporaneo studiato nei minimi particolari. Non manca nulla, c’è una cucina, una zona pranzo, un soggiorno, un bagno e una camera da letto.
Il divano è il protagonista del nostro salotto. Sceglierlo per arredare casa non è facile; occorre valutare bene alcuni fattori come gli spazi, il proprio stile di arredamento, ma anche le nostre necessità per non cadere in errore e finire con l’acquistare un prodotto non adatto a noi.
Dàmeda, fabbrica divani su misura
La Brianza è famosa per essere la patria del divano. In questa terra meravigliosa ha sede Dàmeda, una fabbrica divani che realizza prodotti artigianali con caratteristiche uniche, che nascono da una lunga esperienza capace di scegliere con cura le materie prime e realizzare prodotti duraturi fatti secondo i canoni estetici dettati dalla moda, ma con al centro sempre il comfort e la qualità che ciascuno di noi si aspetta.
Il vero “su misura” lo puoi trovare solo da Dàmeda che, grazie al suo laboratorio specializzato di tappezzeria sartoriale e ad una affiatata squadra di designer, artigiani e mastri tappezzieri, realizzano divani personalizzati che soddisfano in pieno le nostre richieste.
Quando parliamo di produzione divani in Brianza ci riferiamo a produttori che mettono al centro delle loro realizzazioni le esigenze dei clienti, cioè tengono conto di tutti i fattori che influenzano la scelta di un imbottito.
Un divano serve per rilassarsi, ma potrebbe essere vantaggioso un divano letto che all’occorrenza accoglierà i nostri ospiti, soprattutto se la nostra casa non è molto grande e non si dispone di stanze in più.
Se vi sono bambini o animali in casa, il divano dovrà avere anche altre qualità da non sottovalutare come la robustezza, i rivestimenti in tessuti anti macchia che ne garantiscano la bellezza nel tempo.
Non dimentichiamo che il divano deve essere comodo e se abbiamo problemi di schiena o di circolazione, dobbiamo optare per sedute non troppo morbide, che abbiano imbottiture adatte a sostenere bene la zona lombare ed eventualmente meccanismi relax che permettano di sollevare le gambe o reclinare gli schienali.
Tutti questi elementi sono difficili da trovare in un solo divano quando si guarda a prodotti industriali, che hanno sì linee accattivanti, ma a discapito di molte nostre necessità.
Come nasce un divano “su misura” di design
Tutti prodotti Dàmeda nascono nella fabbrica divani in Brianza. Si tratta di divani di design, curati nei minimi dettagli. Presso la nostra sede si trovano il laboratorio di produzione divani che lo Showroom, in cui è possibile vedere e provare molti divani in pronta consegna.
Pezzo forte della nostra Collezione è il tuo divano, quello che insieme a te stiamo per realizzare: un divano unico, che ha forma e dimensioni adatte al tuo salotto, che nasce da un disegno realizzato in ogni suo particolare grazie alle tue indicazioni.
Dopo aver deciso il modello più adatto, con o senza penisola, oppure un divano angolare o un divano letto su misura, occorrerà valutare tra divani classici o divani moderni, con rivestimenti in morbida pelle o in tessuti pregiati, nei colori che preferisci.
Un divano che duri nel tempo deve avere una struttura in legno massello e non in truciolare, in modo da garantire una solidità con il passare degli anni. L’imbottitura per divani può essere realizzata con diversi materiali, solitamente è in poliuretano espanso per la sua resistenza alla deformazione, in alternativa può essere usata la gomma piuma o il lattice. I divani comodi spesso frutto di una sapiente combinazione di materiali differenti: piuma d’oca con inserto in poliuretano espanso a livelli differenziati.
Potrete avere un divano dotato di meccanismi relax, ma anche di options unici come vani portaoggetti, postazioni lettura con punti luce a Led o prese USB per ricaricare i tuoi dispositivi e averli sempre vicini a te.
Per maggiori informazioni contatta Dàmeta al numero di telefono 0362 050456, oppure scrivi una mail a info@dameda.it o, ancora vai sul nostro sito internet (https://dameda.it/) per visionare l’intera Collezione.
Porte a riquadri, lisce o decorate, che hanno come base il vetro e come dettaglio l’acciaio verniciato; soluzioni uniche per personalizzare ambienti ricercati ed esclusivi. Firmate FritsJurgens.
Le cerniere Fritsjurgens cambiano il modo di apertura e chiusura delle porte a bilico. E rendono ancora più accattivanti quelle realizzate in vetro e acciaio verniciato
Negli ambienti indoor – dagli studi medici agli uffici, dai negozi alle abitazioni – e in quelli outdoor – verande su giardini e centri sportivi – può rappresentare un valore aggiunto disporre di porte e portoncini d’ingresso in grado di aprirsi facilmente al passaggio delle persone.
Le porte, parte integrante e determinante dell’arredamento di un ambiente, devono rispecchiare sempre più canoni estetici e funzionali al passo coi tempi. Quando si pensa a porte performanti e dal design versatile, è naturale prendere in considerazione le porte a bilico, vera rivoluzione tra i complementi d’arredo.
Le porte a bilico hanno le caratteristiche di una comune porta a battente, ma è il sistema di apertura e chiusura che le rende uniche. Questo tipo di porte, infatti, si basano su un sistema di rotazione pivotante che ne caratterizza l’estrema versatilità. Non necessitano di cornici né stipiti e possono dunque integrarsi perfettamente ad ogni tipo di parete, di qualsiasi spessore e materiale.
Una porta a bilico può quindi trascendere la semplice funzione di porta per assurgere al ruolo di vero e proprio manifesto di stile. Pressoché invisibili, le cerniere pivot FritsJurgens consentono di minimizzare lo sfioro perimetrale tra porta e parete, rendendo possibile la realizzazione di porte in grado di portare fino a 500 kg senza alcuna limitazione a livello di design.
Il montaggio di una porta a bilico dotata di cerniera FritsJurgens si articola in quattro semplici passi: misurazione, montaggio della piastra a pavimento, montaggio della piastra a soffitto e, infine, posa della porta.
Una volta installata la cerniera, qui consideriamo il versatile modello System M, il movimento dell’anta può essere accuratamente registrato a piacimento, grazie alla pratica funzione di ammortizzazione regolabile in chiusura e apertura che permette di avere il pieno controllo dell’intensità di azione del freno idraulico e della funzione soft-close.
Il controllo totale del movimento dell’anta è garantito dalla presenza di un cuore tecnologico brevettato. Tutte le cerniere pivot progettate dall’azienda olandese, si celano a scomparsa all’interno dell’anta e possono essere montate su qualsiasi porta, nuova o meno nuova, anche in presenza di eventuali impianti di riscaldamento a pavimento. Se necessario, possono essere insonorizzate o rese conformi ad eventuali esigenze antincendio.
In particolare, le porte a bilico con cerniere pivot FritsJurgens possono essere realizzate in vetro e acciaio verniciato ma anche in altri materiali. Il vetro è da sempre considerato un materiale “difficile” per realizzare porte e portoni di ingresso. Ma con le cerniere pivot FritsJurgens che sono in grado di portare porte di peso compreso tra 20 e 500 kg, è possibile dare vita a soluzioni architettoniche mai realizzate prime.