Dai libero sfogo alla voglia di viaggiare decorando i tuoi interni con questi sei modelli di carte da parati a tema mappe del mondo.
Pare che per questo 2020 viaggiare sia un po’ complicato, ed è in questi momenti che ci si rende conto di quanto esplorare il mondo ci arricchisca e ci renda persone migliori. Nonostante le restrizioni imposte a causa dal particolare periodo che stiamo vivendo, un vero viaggiatore non si scoraggia mai e, anche se gli è difficile attraversare frontiere e scoprire nuovi luoghi, trova lo stesso il modo di esprimere la passione per i viaggi.
Tra le tendenze 2020, infatti, spopola l’arredo ispirato alle vacanze fatte: è il momento di sfoggiare quel tappeto comprato in un mercatino all’estero, e di posizionare con stile i tanti souvenir.
MuralsWallpaper presenta la collezione Wanderlust
Per i viaggiatori più appassionati, MuralsWallpaper lancia la collezione Wanderlust, una raccolta di carte da parati a tema mappe del mondo.
Con sei grafiche uniche in grado di abbinarsi a qualsiasi schema decorativo, la collezione è perfetta per aggiungere un tocco di avventura ed esplorazione ai tuoi interni. Tra i modelli, un motivo floreale ispirato alle illustrazioni di Pierre-Joseph Redouté; un creativo effetto marmorizzato; una variante in verde salvia, colore in tendenza al momento; e un design vintage con un pattern di mappamondi rotondi.
“I modelli di questa collezione sono estremamente versatili e si declinano in vari stili, tra cui lo stile nordico e illustrazioni vintage e astratte, e i design sono pensati per una vasta gamma di persone e ambienti. Speriamo siano fonte di gioia e viaggi immaginari sia per gli adulti nelle loro postazioni di smart working, che per i bambini nelle loro camerette” – commenta Tori Dennett, designer di MuralsWallpaper
La collezione è disponibile sul sito ufficiale di MuralsWallpapera partire da 45,60 € al metro quadro IVA inclusa.
L’appendino più instagrammato del momento è arrivato alla Casetta. Sto parlando della classica rack in legno naturale, che noi amanti dello stile scandinavo abbiamo bramato ed invidiato a tutte le abitazioni nordiche più famose del web.
I suoi punti di forza sono la semplicità e la durabilità. Infatti, è composto da un listello di legno, generalmente di betulla, al quale sono fissati dei pomelli cilindrici dello stesso materiale. Un portaoggetti tanto semplice quanto adorabile, che ho desiderato per la prima volta imbattendomi nella sublime cucina di Nina Plummer (Ingredients LDN).
In cucina, avevo bisogno di ganci per esporre ed organizzare alcuni oggetti che non sapevo dove altro collocare. Ho scelto di caratterizzare e, allo stesso tempo utilizzare la parete del caminetto installando una di queste meraviglie! Ho fabbricato con le mie mani il mio Knoppbräda e ne sono molto fiera! Costruire uno Knoppbräda è semplicissimo.
Ho ricavato da ogni cilindro dei piccoli pomelli di 3 cm ciascuno, servendomi del seghetto. Ho carteggiato leggermente le basi delle manopole così ottenute. In seguito, con chiodo e martello, ho creato un forellino (profondo solo 2/3 mm) su una faccia di ogni pomello. Ho regolato la lunghezza del listello di legno, in base a quella della mia parete ed ho carteggiato i bordi tagliati, fino a renderli lisci. Per bucare il legno ho usato le viti stesse. Con l’avvitatore, ho lasciato che la punta di ogni vite trapassasse il listello di legno da parte a parte. Una volta trapassato il legno, mi sono fermata, prima che la vite entrasse completamente. Ho avvitato manualmente il pomello sulla punta della vite, ruotandolo in senso orario. Mantenendo il pomello ruotato, ho terminato l’avvitatura con il trapano. Ho ripetuto l’operazione per ogni manopola, mantenendo una distanza tra l’una e la successiva, di 10 cm.
Sono molto soddisfatta di come appare il nostro camino ora. La parete spiovente ha, ora, una nuova veste estetica, ed una comoda funzionalità! Mi piace che copra tutta la lunghezza della parete del camino ed apprezzo moltissimo il fatto di poter tenere a vista gli oggettii che meritano un posto in prima fila in cucina,
Ho collocato sul mio Knoppbräda utensili in metallo alternati ad accessori in materiali naturali come il legno, la pelle e i vimini.
Ho sfuttato anche la modesta profondità del mio appendino per appoggiare un quadro astratto al di sopra della sua struttura.
Io sono super felice di aver messo in pratica questo DIY. E tu, cosa ne pensi?
Al giorno d’oggi chi ne ha la possibilità si dota di norma di impianti smart per la casa. Il motivo è molto semplice: si tratta di prodotti che consentono di vivere la casa in modo molto più comodo, consentendo di risparmiare e di gestire, volendo, le cose anche da lontano tramite la connessione internet.
A partire dall’impianto tradizionale che tutti abbiamo in casa, un buon elettricista è in grado di realizzare un impianto smart che permette da un’unica centralina di controllare l’illuminazione, le tapparelle, la musica, il raffrescamento e riscaldamento, l’impianto di sicurezza e altri impianti connessi al sistema. Se pensate quindi che per avere una casa smart di ultima generazione sia necessario stravolgere l’impianto elettrico, vi sbagliate. I passaggi di per sé non sono difficili, ma è chiaro che vanno operati da un elettricista professionista esperto.
In tantissimi per questo genere di richiesta, come per molti altri lavori legati alla casa, richiedono l’intervento della squadra di Fixool.it. Si tratta di un portale a disposizione degli utenti per servizi artigianali di ogni genere che propone professionisti qualificati, sicuri, con un servizio soddisfatti o rimborsati ed un’assistenza clienti molto attenta. Questo portale si può contattare sia per interventi standard come la realizzazione di una casa smart, ma anche in caso di necessità di un pronto intervento elettricista in caso di bisogno.
Come funziona la modifica dell’impianto?
Di base l’adeguamento dell’impianto elettrico operato dall’elettricista prevede la sostituzione del primo comando della linea con un deviatore nel caso vi sia il carico comandato da uno o più comandi tradizionali, come interruttori, deviatori etc. Se ci sono invece una linea di pulsanti sarà sufficiente sostituire il relè con quello connesso.
Lo stesso per connettere al sistema smart le tapparelle elettriche. Per gestire l’energia invece il professionista dovrà aggiungere un modulo per presa. Se si intende installare un sistema di controllo dei consumi si dovrà inserire un DIN per la misurazione.
Per permettere la comunicazione fra i dispositivi in questione ed internet, per il controllo da remoto, sarà inoltre necessaria l’aggiunta di un impianto gateway, per l’utilizzo di app specifiche. Con queste si potranno impostare funzionalità ad orari precisi e personalizzare l’attivazione degli impianti in base alle proprie personali esigenze.
I sistemi più moderni permettono di attivare funzionalità anche con la sola voce, rendendo veramente il tutto molto easy, moderno, comodo.
Quanto costa la casa smart?
Prima di parlare di cifre è importante ricordare che una casa domotica accresce il valore dell’immobile del 5-8%, che permette di risparmiare sui consumi visto che le cose si possono attivare e disattivare da remoto quando necessario e che si tratta di sistemi che permettono di migliorare la qualità di vita, cosa che probabilmente non ha prezzo.
Detto questo, possiamo dire che il costo può variare molto in base ai dispositivi che servono per gestire l’impianto e dalla sua complessità, inteso non solo come numero di impianti collegati, ma il numero di stanze, il numero di punti luce/prese, la metratura. A meno non si abbia un’idea già precisa si consiglia di solito di partire da un impianto base, a cui si possono comunque aggiungere poi altri sistemi. Questo ha un costo di 1.000-2.000 euro.
Arredare una casa o, ancora meglio, un loft in stile industriale è molto più facile ed economico di quanto si potrebbe pensare. Siamo abituati a vedere questo tipo di case nei telefilm americani e ci hanno proprio fatti innamorare: hanno quel sapore di vissuto, di fascino anni Cinquanta, di anticonformismo e modernità! Pur con tutto il comfort del mondo è sufficiente prestare di fatto attenzione ai materiali che si utilizzano per arredare, alle forme e all’utilizzo dei colori, anche se ovviamente ognuno può poi dare dei tocchi anticonformisti anche a questo stile, così da personalizzarlo al massimo.
Lo stile industriale nasce proprio per arredare i loft che hanno la caratteristica di essere open space dai soffitti altissimi, ma in realtà è possibile dare questo carattere alla casa anche se si ha un normale appartamento semplicemente aggiungendo qualche elemento strategico nell’architettura: come un soppalco di legno, una scalinata di ferro o, per l’appunto, aprendo gli spazi rimuovendo magari qualche parete non portante.
Quali sono gli elementi dello stile industriale?
L’uso di materiali delle industrie in quanti più arredi e complementi possibile: la latta, l’alluminio, il ferro.
L’impiego di colori in generale spenti, abbinati al massimo con colori moderni come il bianco ed il nero, il beige, il grigio per un’aria minimalista e chic. In questo contesto si possono tuttavia inserire colpi di testa cromatici in contrasto: in un divano, in una libreria, in un quadro moderno.
Scegliere arredi e complementi dalle forme regolari, squadrate, geometriche, in una parola “dure”.
Optare per il “tutto a vista”: lo stile industriale tende ad evitare il chiuso ed il nascosto, favorendo mobili a giorno nei quali si vede che cosa c’è, scaffalature aperte. Questo anche per quanto riguarda la struttura stessa dell’immobile che, dove possibile, presenza i tubi idraulici e l’impianto elettrico a vista, ovviamente con una certa eleganza. Le stesse piastrelle qui e là possono essere rimosse, lasciando il cemento a vista (sarà ovviamente un cemento lucidato, trattato, curato).
Dove si acquistano e come si scelgono gli arredi industriali
La chiave per arredare una casa in stile industriale è quella di puntare all’essenzialità, cioè alle cose semplici, meglio ancora se vissute, vintage, usate. Ecco perché il luogo migliore dove trovare questi oggetti e arredi è di certo quello di trovare dei buoni mercatini dell usato di riferimento da cui attingere, famoso a Pavia è per esempio EM Mercatino dell’usato.
Si tratta di luoghi dove di solito si trovano cose di ogni genere e in grande abbondanza. Ecco perché è importante avere le idee ben chiare sulle caratteristiche che i propri acquisti devono avere: per non rischiare di perdere la testa per qualche oggetto che poi a casa ci si accorge che non è adatto.
I prezzi che si trovano al mercatino dell’usato sono normalmente convenienti, molto più dei mercati dell’antiquariato o vintage che si possono trovare nelle città, dove i prezzi sono invece molto spesso alti in ragione di un presunto valore aumentato con il passare degli anni. Solo nei mercatini si trovano oggetti di un certo tipo che sapranno rendere la casa un piccolo meraviglioso museo di ieri.
Si potrebbero prendere insegne di locali di molti anni fa, luci d’altri tempi, quadri, vasi, prodotti che non si usano più (come telefoni o radio) che sebbene non funzioneranno più come un tempo potranno essere valorizzati nella loro bellezza.
Avete mai sentito parlare della pitaya? Si tratta di un frutto esotico proveniente dalla Cina molto particolare e ancora poco conosciuto in Italia, che ha al suo interno una succosa e delicata polpa bianca cosparsa di piccoli semi neri.
Nota anche con il nome di Dragon fruit (che tradotto letteralmente significa “frutto del Drago”), la pitaya offre davvero tantissimi benefici ed è perfetta per uno spuntino estivo rinfrescante e nutriente. Scopriamo quindi tutto ciò che c’è da sapere su di essa.
Tutte le proprietà e i benefici per il nostro organismo
Quando si ha a che fare con un cibo nuovo, una delle prime preoccupazioni riguarda le calorie. Eppure l’apporto calorico della pitaya è piuttosto accettabile: si va infatti dalle 36 alle 60 kcal ogni 100 grammi, cosa che rende questo frutto un cibo perfetto per chi vuole intraprendere una dieta dimagrante, soprattutto durante i mesi estivi. La pitaya è poi particolarmente ricca di acidi grassi e di vitamina E, ma non solo: all’interno della sua polpa è presente una buona percentuale di vitamina C, B1, ferro, fosforo, calcio e potassio. Questo frutto è ottimo per contrastare la riproduzione dei radicali liberi all’interno dell’organismo e contribuisce a mantenere sano l’intestino. Il suo uso costante si è dimostrato di notevole aiuto anche contro il diabete. Infine, sono state riportate delle proprietà antiaging e antistress, rivelandosi un ottimo alleato persino contro il cancro.
Cheesecake a base di pitaya
La pitaya è un frutto molto versatile che si può consumare in modi diversi, come suggerisce la pagina dedicata alla pitaya dei Fratelli Orsero; in particolare, il frutto del drago si rivela assolutamente perfetto per i dessert, più precisamente per realizzare un’insolita e gustosissima versione della cheesecake. La cheesecake di pitaya rappresenta infatti una buona alternativa estiva alle ricette classiche di questo dolce molto apprezzato. Come prepararla? Per il fondo bisogna polverizzare dei biscotti secchi (preferibilmente Digestive) insieme al cacao, mischiandoli poi al burro fuso e versando il tutto in uno stampo a cerniera da 22 cm. Questo andrà messo in frigo per circa 30 minuti, per renderlo compatto al punto giusto; trascorsa la mezz’ora bisognerà versarci sopra una crema fatta di mascarpone, formaggio fresco, latte condensato e zucchero a velo, insieme all’immancabile frullato di pitaya, lasciando il dolce in frigo per circa 5-6 ore; infine è possibile decorare la cheesecake con delle fettine di questo particolare frutto, facendo attenzione a servirlo ben freddo.
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Le luci di Creative-Cables e gli arredi di SCAB Design trasformano l’ex tabacchificio Tabaccaia a Brescia, in uno spazio vivo polifunzionale di valorizzazione del territorio bresciano.
Estate 2020! _ Situata in posizione mediana tra Brescia e la Franciacorta, poco distante da Bergamo e dal lago d’Iseo, non lontana da Milano, apre Tabaccaia di Castrezzato.
Un complesso di edifici industriali di fine Ottocento, recuperato, dalla struttura architettonica, i cui ampi spazi, articolati su una superficie di 10.000mq, ospiteranno una serie di importanti eventi.
Un luogo che per tutta l’estate verrà invece deputato alla condivisione e agli incontri, uno spazio polivalente che proporrà numerose attività, nate dalla collaborazione con aziende e attività presenti sul territorio. Ed è proprio il suo legame territoriale la forza propulsiva del progetto, ospitando differenti esperienze, diventando incubatore di idee e startup, promotore di cultura e coscienza ambientale, con eventi socio-culturali in continua evoluzione.
Un’idea che volutamente rimanda ai ritmi rallentati dell’estate: un open air aperto a tutti anche solo per concedersi una pausa, sorseggiare un buon bicchiere di vino, cenare degustando le numerose e differenti proposte culinarie offerte dallo street food, dal bistrot e dall ’osteria, che ospiterà grandi nomi della ristorazione italiana.
In questo clima di “ripartenza” si inserisce la presenza di due aziende conosciute internazionalmente, ma legate a Brescia. Creative-Cables appoggiandosi al flagship store nel cuore della città, hub per privati e professionisti e SCAB Design, che proprio nel bresciano ha i suoi stabilimenti, hanno contribuito all’allestimento degli spazi con, ripettivamente, le proprie proposte di luci e sedute, entrambe pensate per l’outdoor.
SCAB Design – azienda bresciana doc – ha arredato l’area bistrot con Lady B – una sedia dalla struttura in tecnopolimero robusta – in vari colori terra, mentre l’elegante e pratica poltrona extra-size Lisa Lounge Club – completa di sidetable – è l’oggetto cult di una installazione site-specific. Prodotti trasversali che facilmente si adattano alle diverse necessità.
Porta invece la firma di Creative-Cables l’illuminazione. L’azienda – già conosciuta e apprezzata per la sua collezione indoor – ha proposto EIVA, il primo portalampada cablabile e riaccessibile in classe IP65 al mondo, una soluzione inedita e creativa per creare la giusta atmosfera del building. Diverse possibili combinazioni per lampade da esterno colorate, durevoli, pratiche e funzionali.
Il set-up illuminotecnico è stato seguito da CroVal.
Due realtà dal respiro internazionale con una storia e una progettualità differenti, ma entrambe perfetta esemplificazione di come il mondo del design riesca ad offire soluzioni innovative, ponendo attenzione alla valorizzazione del territorio. Idee e progetti capaci di personalizzare uno spazio vivo, ospitale dall’identità forte e originale.
Tabaccaia è aperto tutti i giorni dal mercoledì alla domenica dalle 18.00 alle 1.00 e si trova in Via Valenca 21, a Castrezzato, Brescia. Seguite il profilo Instagram @tabaccaia.it!
Connox propone tutto ciò di cui hai bisogno da mobili dal carattere deciso, splendidi decori, accessori e idee ispiratrici per la casa con i migliori brand. A tema con l’estate rispondiamo questa volta alla richiesta di pranzare in giardino e come le migliori feste richiedono proponiamo una ricerca di barbecue per una proposta tra funzionalità e design.
La prima proposta di Konstantin Slawinski è una brace con grill munita di griglia scorrevole.
L’enorme ciotola antincendio offre stabilità e resistenza al calore grazie alla sua lavorazione di alta qualità. Nel telaio minimalista in acciaio verniciato a polvere, il generoso guscio di fuoco sembra galleggiare. La griglia corrispondente può essere posizionata su di essa, così come un pratico ripiano per alimenti e utensili per griglia.
Seconda proposta con ruote con 5300 Box Grill di Dancook che è un carrello per barbecue pratico, mobile e versatile. Ha la possibilità di creare una zona più fresca e una più calda sulla griglia inoltre è munito di due vassoi laterali in legno per uno spazio supplementare. Le maniglie laterali sempre in legno permettono la regolazione in altezza.
Open Kitchen 100 di Röshults è un sistema configurabile con il quale è possibile creare isole da cucina secondo i propri desideri da posizionare fuori casa. I singoli moduli come telaio, griglia a gas, griglia a carbone, piano cottura, possono essere combinati a piacimento per una cucina completa da giardino o terrazzo.
BBQ Wood Oven di Röshults è un’altra proposta per cucinare in giardino. Viene consigliato all’estero per un’esperienza all’italiana senza uscire di casa, specialmente per pizza e focaccia. Il forno a legna è stato progettato dal duo di designer svedesi Ridderstråle & Broberg, i cui design sono estetici e funzionali. Mentre la forma classica del forno a legna è stata preservata, è stata aggiornata con materiali moderni ed esclusivi unendo acciaio e teak.
Morsø propone infine una griglia e un forno in un’unica soluzione a carbone o legna. Con la sua combinazione di ghisa e un supporto in legno, Forno è una scultura funzionale su qualsiasi terrazza.
La griglia in ghisa presenta numerosi piccoli pori che assorbono grasso e altri sapori e grigliano delicatamente il cibo. Dopo il pasto, è possibile aggiungere legna e la griglia diventa un camino esterno, che fornisce luce e calore nelle calde notti estive e crea un’atmosfera accogliente.
Abbiamo deciso di presentarci. O, per chi già ci conosce, ri-presentarci.
Lo facciamo con un video che mostra la realtà Clever e apre le porte dello stabilimento produttivo di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, il luogo dove tutto nasce.
Dal 1993 siamo specializzati nella produzione di camerette per bambini e ragazzi, pensate nei minimi dettagli per garantire il massimo della funzionalità e del comfort.
Progettiamo soluzioni con letti a terra, a ponte o a soppalco, e produciamo camere complete con tecnologie all’avanguardia, materiali atossici e meccanismi brevettati sicuri e facili da usare.
L’attenzione dedicata ai più piccoli non ci ha impedito di allargare gli orizzonti ed arricchire la nostra offerta: nel 2014 nasce una nuova collezione di punta, incentrata sulla progettazione di mobili trasformabili e salvaspazio.
Vuoi conoscere più nel dettaglio l’universo, la storia e la filosofia di Clever?
A caccia di un’idea per l’arredamento di una cameretta mansardata: 16 metri quadrati di sottotetto da adibire a stanza (proprio come è successo QUI) per un bambino piccolo. Questa è stata la richiesta inoltrata al nostro Team di Progettazione 3D, contattato per sviluppare un progetto su misura per personalizzare un appartamento in affitto:
Vorremmo trasformare una stanza mansardata nella cameretta per nostro figlio. Viviamo in un appartamento in affitto, e un domani prevediamo di trasferirci in una casa più grande.
Il desiderio si è trasformato in una soluzione moderna, pensata in ogni minimo dettaglio, in cui il grande ambiente mansardato diventa uno spazio funzionale dove giocare, studiare e riposare.
Cameretta in mansarda: il progetto realizzato
Il progetto mostra un ambiente mansardato trasformato in cameretta confortevole. Ylenia, Interior Designer responsabile della soluzione, ha individuato e arredato 4 aree funzionali:
la zona guardaroba, attrezzata con un grande armadio battente su misura
l’angolo studio, completo di scrivania, sedia e contenitori
la zona riposo, dove è stato collocato un letto imbottito e delle mensole lineari
l’area gioco, idealmente posizionata al centro della stanza
Ancor prima di ipotizzare una soluzione definitiva, è stato necessario individuare l’area utile dove posizionare l’elemento più ingombrante: l’armadio. Per la sua installazione, è stata individuata la parete con l’altezza maggiore, corrispondente al muro opposto alla grande finestra.
A seguire, sono stati inseriti gli altri arredi: la scrivania, il letto, le mensole e il contenitore sospeso, la cui scelta è stata in parte vincolata all’inclinazione del tetto. Via libera dunque a piccoli accorgimenti per sfruttare al meglio un ambiente a prova di bambino, in primis moduli salvaspazio ed elementi di dimensioni ridotte.
Arredamento da cameretta #1: l’armadio per sottotetto
Per l’arredamento della mansarda, i Clienti hanno espresso così i loro desideri:
Vorremmo che l’ambiente integri alcuni elementi per noi indispensabili: un armadio angolare molto capiente, da utilizzare sia come guardaroba che come ripostiglio, e una libreria poco ingombrante.
Come in ogni cameretta che si rispetti, anche in questa stanzetta mansardata il guardaroba merita un’attenzione particolare. A maggior ragione se si considera la pendenza del soffitto, un fattore non modificabile che obbliga alla scelta di una soluzione realizzata su misura.
L’ipotesi di Ylenia prevede la progettazione di un grande armadio angolare che sfrutti l’altezza nel punto dove è maggiore. Al modulo lineare, composto da ante battenti, se ne aggiungono due con abbassamento in corrispondenza del soffitto inclinato. Quello ad angolo è l’elemento più capiente. Perfetto per contenere cambi stagionali e coperte, risulta particolarmente utile anche per riporre oggetti ingombranti e attrezzature sportive.
Per rispondere alle esigenze dei Clienti, l’armadio è stato completato con un modulo libreria laterale. Il terminale aperto sfrutta l’angolo creatosi tra il fianco dell’armadio e il muro, e razionalizza lo spazio grazie a mensole stondate pronte ad accogliere libri, peluches e giocattoli.
Arredamento da cameretta #2: l’angolo studio
Anche il progetto della zona studio si è basato sulle aspettative dei Committenti:
Al momento, non riteniamo indispensabile l’inserimento di una scrivania, ma prevediamo di acquistarne una in un secondo momento. L’ideale sarebbe trovare un modello adatto ad ospitare due bambini, in vista dell’arrivo di un secondo figlio.
Scrivania sì, o scrivania no? Il fatto che i Clienti non abbiano l’imminente bisogno di inserire una postazione per i compiti, non significa che il progetto non possa comunque includerne una.
Ylenia ha ipotizzato l’inserimento di una scrivania con cassettiera su ruote, bianca e minimalista, che in caso di trasloco potrà adattarsi con facilità ad una nuova cameretta.
Ma non è tutto. Lungimirante e attenta alle esigenze dei Clienti, la nostra Interior Designer ha selezionato uno speciale modello di scrivania con piano estraibile indicato per ospitare fino a due bambini.
Arredamento da cameretta #3: il letto imbottito
Ultimo ma non meno importante, il letto. Il modello inserito a progetto è stato scelto sulla base delle indicazioni dei Clienti (“preferiamo un letto imbottito”). Nessuna precisazione, dunque, su dimensioni, rivestimento o colore, per cui è stata data carta bianca.
Lo spazio utile ad accogliere il letto è stato individuato tra la parete sinistra e la porta finestra. Piantine alla mano, Ylenia ha constatato che la larghezza del muro era tale da poter accogliere anche un letto a una piazza e mezza.
Proposta accettata. Più ampio di un singolo, un letto con materasso da 120 cm risulterà più confortevole nell’immediato e risulterà più pratico in previsione della crescita del bambino.
Ma dove posizionare il letto? In origine, le proposte di Ylenia erano due:
opzione 1: letto posizionato lungo la parete sinistra
opzione 2: letto installato in posizione perpendicolare e a centro stanza
Quest’ultima previsione avrebbe limitato la libertà di circolazione e compromesso la creazione di un’area gioco al centro della camera, motivi piuttosto ragionevoli per accantonarla.
Come organizzare una mansarda per i bambini?
Anche quando è mansardata, la cameretta non dovrebbe rinunciare ad uno spazio dove i bambini possano giocare e divertirsi in totale libertà.
Prevedere una zona gioco, dunque, è il primo passo per rendere anche il sottotetto più piccolo un luogo accogliente, confortevole e a prova di bambino. Il segreto? Puntare su complementi giusti e seguire preziosi consigli. Di seguito, troverai le 3 idee del progetto.
1 – Un grande tappeto colorato
Se la dimensione della stanza lo consente, l’idea è di inserire un bel tappeto morbido a centro stanza. I bambini potranno utilizzarlo come spazio con il gioco e, se posizionato accanto al piano di riposo, anche come scendiletto.
Quanto a finiture, l’ideale è puntare su colori vivaci, fantasie astratte o geometriche e tappeti realizzati in materiali naturali, pratici da pulire e di facile manutenzione.
2 – La poltroncina-dondolo in plastica
Questione sedie piccole. È indispensabile che i bambini abbiano a disposizione sedute su misura per loro, a maggior ragione se si parla di bimbi in tenera età.
Si potrebbe perciò prevedere una poltroncina multifunzionale in plastica, leggera, resistente e facilmente spostabile, da utilizzare sia come sedia, che come dondolo, o ancora come tavolino.
3 – Mensole arrotondate con spigoli sagomati
I nemici dei bambini? Gli spigoli. Per evitare spiacevoli – seppur piccoli – incidenti, è bene optare per arredi dalle linee morbide, con angoli smussati e dalle forme arrotondate. Ne sono la prova le mensole sagomate inserite nel progetto, che danno forma alla libreria laterale integrata all’armadio.
Il risvolto pratico è doppio: la mancanza di spigoli vivi renderà più sicura la permanenza dei bambini nella stanza. Inoltre, la forma arrotondata dell’angolo permetterà di risparmiare qualche centimetro in profondità.
Finiture e colori per decorare una stanza-studio moderna
Cameretta in mansarda e colori: un’accoppiata vincente che può dare risultati davvero sorprendenti. Il trucco sta nel puntare su sfumature chiare e luminose, capaci di ingrandire visivamente l’ambiente e trarre vantaggio dall’illuminazione naturale.
Nel caso del nostro progetto, le considerazioni di Ylenia si sono basate sulle indicazioni fornite dai Committenti:
Il pavimento della stanza è rivestito in parquet chiaro a listelli sottili, le pareti sono tinteggiate di bianco e bianchi sono anche gli infissi. Vorremmo dunque restare su tonalità neutre, aggiungendo magari qualche tocco di blu.
Verde e sabbia sono i colori principali della cameretta. Tinte facilmente abbinabili che, malgrado la loro modernità, condizionano la scelta delle altre finiture. È per questa ragione che Ylenia ha preferito intraprendere la strada scelta dai Committenti, che hanno individuato in bianco e marrone i colori d’elezione degli arredi.
Che siano per ragazzi o per adulti, quando si tratta di camere in mansarda il bianco resta in assoluto l’opzione migliore. Luminoso, è ideale per riflettere la luce e dare un’illusione di grandezza là dove lo spazio manca o è particolarmente angusto.
Abbinabile a tutti gli stili d’arredo, dal più moderno al più classico, ha il potere di stemperare i colori vivaci e ravvivare quelli tenui, soprattutto le sfumature pastello. È perfetto con il legno e crea un buon connubio con le travi a vista del soffitto inclinato.
L’armonia cromatica è data dal sabbia, colore proposto per il rivestimento del letto, che richiama in maniera discreta la finitura delle piastrelle. Qualche tocco di colore, però, può fare la differenza. Se la camera è destinata a un maschietto, nulla vieta di puntare su macchie di blu, azzurro e verde, sia nelle varianti chiare che in quelle scure.
I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
Se la cameretta in mansarda è destinata ad una bambina, non fermatevi alle classiche tinte pastello come rosa e lilla. In dosi moderate e per piccoli tocchi, si può osare con il rosso, il giallo o l’arancione.
Da non perdere:
Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.
Dopo avervi illustrato cos’è una piscina al sale e quali vantaggi offre, oggi affrontiamo l’aspetto legato alla sua manutenzione.
La manutenzione di una piscina con impianto al sale in realtà è molto simile alla manutenzione di una tradizionale piscina al cloro, infatti, a inizio stagione sarà opportuno verificarelo stato della piscina e dei suoi componenti, come filtri, pompa, valvole, skimmer ai quali si aggiunge, nel caso di piscina salata, il clorinatore, l’apparecchio che genera il cloro dal sale. Per quanto riguarda il clorinatore è importante mantenere sempre pulita la sua cellula, in questo modo l’apparecchio durerà più a lungo.
Una volta fatti questi controlli, prima di riempire la vasca si consiglia di fare anche una pulizia accurata delle superfici, pareti e pavimento, per eliminare tutte le incrostazioni e prevenire la futura proliferazione di alghe.
A tal proposito ricordiamo di utilizzare sempre un antialghe. I batteri che si formano a causa delle alghe generalmente, con il tempo, riescono ad abituarsi all’equilibrio chimico che si forma all’interno di una piscina ad acqua salata. Se ci si dimentica di utilizzare un prodotto antialghe, infatti, basterà una pioggia abbondante dopo una giornata di caldo per farle spuntare nuovamente.
Ma vediamo nel dettaglio come effettuare la manutenzione di una piscina ad acqua salata.
Manutenzione piscina salata, cosa fare
Quali controlli fare ogni settimana
Quando si dispone di una piscina con impianto a sale, oltre alla normale pulizia settimanale mediante retino e robot, è importante tenere sotto controllo i valori dell’acqua, in particolare il pH. Un livello corretto di pH è importante per permettere al cloro rimuovere efficacemente germi, batteri e creare un ambiente sicuro per i bagnanti. Una volta alla settimana verifica i livelli di cloro libero e nel caso fosse basso, controlla che il livello di salinità sia sufficiente. Anche il livello di stabilizzante è molto importante in una piscina al sale: un valore corretto previene la perdita di cloro a causa dei raggi uv. Una piscina all’aperto priva di stabilizzante potrebbe perdere fino al 90% del cloro prodotto, lasciando la piscina sporca e non adatta per fare una nuotata. Una piscina salata, infatti, richiede livelli di stabilizzante leggermente più alti di una piscina tradizionale al cloro.
Quali controlli fare ogni mese
Come detto i valori dell’acqua sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’impianto e per tutelare la salute dei bagnanti. Oltre a quelli indicati sopra, ve ne sono altri che andranno monitorati con cadenza mensile, come la salinità.
La cellula elettrolitica opera con maggior efficienza quando il valore di salinità è nel range specificato dal produttore. Questo può variare a seconda dei modelli ed è quindi importante conoscere quelli richiesti dal clorinatore che si utilizza. Se i livelli di sale sono bassi sarà necessario aggiungerne altro, facendo attenzione a non esagerare con le quantità altrimenti sarà indispensabile aggiungere nuova acqua pulita per riabbassare il livello di sale. Non bisogna mai dimenticare che se i livelli di sale sono molto oltre o sotto i livelli consigliati, si rischia di danneggiare la cellula o di non garantire la corretta igiene dell’acqua. Questo porterà alla formazione di alghe.
L’alcalinità, invece, è importante per tenere il pH stabilizzato e prevenirne gli sbalzi. I livelli bassi di alcalinità potrebbero portare a corrosione, macchie o acqua verde, mentre un’alta alcalinità può causare acqua torbida e altri problemi. Quando si regola l’alcalinità è importante farlo lentamente e con piccoli aumenti, aspettando 2 o 3 giorni prima di testare ed eventualmente aggiustare di nuovo.
Da monitorare anche i livelli di calcio. Quando sono troppo bassi l’acqua diventa corrosiva e può danneggiare le parti della piscina a contatto con l’acqua. Alti livelli di calcio, invece, possono formare scaglie e otturare filtri e tubi, con una conseguente scarsa filtrazione e circolazione che può portare ad avere acqua torbida e irritazioni varie ai bagnanti.
Una parte importante della manutenzione piscina con acqua salata è il controllo dei valori di metalli come rame, ferro e manganese, per assicurarsi che non siano presenti. Il momento migliore per effettuare questo test è quando si aggiunge acqua pulita o all’inizio della stagione.
Come abbiamo visto effettuare la manutenzione di una piscina al sale è simile a una piscina al cloro, anche se il costo è inferiore perché più semplice e richiede un utilizzo minore di prodotti chimici specifici.
Non dimenticate che solo effettuando una corretta manutenzione potrete godere di una piscina in ottimo stato e l’acqua risulterà sempre limpida e pulita.