Ogni giorno vengono realizzate migliaia di ristrutturazioni senza nessuna pratica edilizia. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavori abusivi. Ma ci sono molti casi in cui è possibile ristrutturare senza dover chiamare un progettista e presentare documenti al Comune: si tratta dei lavori di edilizia libera.

E a volte si tratta di lavori in grado di trasformare una casa.

Questa tipologia di opere è definita in modo chiaro dalla legge. Ma basta una virgola in più e scatta l’obbligo di pratica edilizia…

Se non riesci a capire se la tua ristrutturazione ti costringerà a scontrarti con la burocrazia italiana, in questo articolo cercheremo di far comparire un raggio di sole tra le nubi.

E daremo risposta anche ad un’altra domanda (che probabilmente non ti stai ponendo): se non devi fare la pratica edilizia hai altri obblighi di legge da rispettare?

mailling list per ristrutturare casa

In realtà un’idea diffusa, e difficile da sradicare, è quella che per ristrutturare casa non sia necessaria nessuna pratica edilizia.

O che non farla non comporti conseguenze.

I risultati di queste convinzioni stanno emergendo con forza grazie alle detrazioni fiscali: da quando il legislatore ha chiarito che per usufruirne la casa su cui si vuole intervenire deve essere completamente in regola, molti proprietari di casa hanno dovuto confrontarsi con la realtà. E prendere atto di aver fatto ristrutturazioni in modo totalmente abusivo.

Ma tutti i lavori in casa necessitano di una pratica edilizia?

E anche se non serve una pratica edilizia non hai nessun obbligo di legge da rispettare?

In questo articolo vedremo:

  • Tutti i lavori che puoi fare in casa senza una pratica edilizia
  • Gli obblighi di legge a cui non puoi sottrarti
  • Se per questi lavori puoi sfruttare le detrazioni fiscali

Spero in questo modo di aiutarti a fare chiarezza tra tutte le voci contrastanti che si leggono in giro (soprattutto in quei pollai in cui si sono trasformati molti gruppi facebook sulla ristrutturazione….).

I LAVORI CHE NON RICHIEDONO UNA PRATICA EDILIZIA: L’EDILIZIA LIBERA

Rifare casa senza pratica edilizia

Quando parliamo di lavori di ristrutturazione che non richiedono una pratica edilizia siamo fortunati.

Infatti, come abbiamo detto, la legge è (stranamente) molto chiara nel definire questi lavori.

Nel 2018 è stato pubblicato il “glossario dell’edilizia libera” (allegato al Dm 2 marzo 2018) che al suo interno elenca in modo puntuale tutti i lavori che è possibile fare senza doversi sobbarcare la scocciatura di presentare una pratica edilizia (e quindi sena l’obbligo di chiamare un tecnico).

Questo glossario ha messo nero su bianco quali sono gli interventi che la principale legge italiana sull’edilizia (il Testo Unico dell’Edilizia, d.pr. 380/2001) classifica come “manutenzione ordinaria” e per cui non prevede l’obbligo di pratiche edilizie.

(Attenzione: anche se sembra assurdo, la stessa legge individua opere di “edilizia libera” ma con obbligo di pratica edilizia. Il glossario riporta quelle che non necessitano di tale pratica)

Si è reso necessario questo glossario perché la definizione del Testo Unico non è molto chiara e lascia spazio a interpretazioni.

Infatti per anni le imprese hanno realizzato ristrutturazioni per cui era necessario un progetto e una pratica edilizia, spacciandole per totalmente libere da obblighi.

Però questo glossario è chiaro per chi ha esperienza del settore. E il motivo è la terminologia utilizzata: in molti passaggi vengono dati per scontati concetti che possono essere chiari solo a chi ristruttura case quotidianamente.

In particolare quando si parla di impianti.

Il legislatore ha fatto bene a scrivere in questo modo. Se avesse dovuto accompagnare ogni intervento con esempi e descrizioni dettagliate sarebbe uscito un documento di centinaia di pagine. Inutile e di difficile consultazione.

Però per un proprietario di casa senza esperienza molti passaggi possono essere mal interpretati…e potrebbero portare ancora a realizzare lavori credendo di non dover presentare pratiche edilizie, quando invece dovrebbe.

Per questo nelle prossime righe cercherò di spiegarti in modo sintetico quali sono le opere che effettivamente rientrano in questo glossario e che puoi eseguire in casa senza farti problemi su pratiche edilizie.

(nb: il glossario dell’edilizia libera riporta una lista molto ampia di lavori, delle più disparate tipologie…noi ci concentriamo solo su quelli attinenti ai lavori da fare in casa).

Lo divideremo in tre parti:

  1. Gli interventi edilizi di finitura
  2. Gli interventi impiantistici
  3. Le opere sugli spazi aperti (terrazzi, cortili, giardini, etc.)

Interventi sulle finiture degli edifici

Lavori liberi: le finiture di casa

La premessa necessaria è che i lavori di riparazione e sostituzione delle finiture possono essere realizzati senza nessuna pratica edilizia.

Quali sono questi lavori?

Elenchiamo quelli che si potrebbero fare in casa:

  • Sostituzione dei pavimenti, compreso l’eventuale rifacimento dei massetti cementizi sottostanti (nb: attenzione che se rifai anche i massetti devi rispettare i requisiti acustici, solitamente inserendo un tappetino fonoisolante o con altro materiale adatto);
  • Rifacimento degli intonaci e pitturazione delle pareti (nb: attenzione agli intonaci esterni perché oltre una certa quantità scattano obblighi di efficientamento – cioè posa del cappotto – che non rendono più edilizia libera l’intervento…);
  • Sostituzione di tutti i rivestimenti interni ed esterni, quindi le piastrelle del bagno per fare un esempio;
  • Sostituzione di rubinetterie e sanitari;
  • Sostituzione delle porte interne;
  • Sostituzione degli infissi, compresi anche tutti gli accessori (tapparelle, zanzariere, etc.);
  • Installazione di inferriate alle finestre (occhio se stai in condominio: ci vuole l’autorizzazione);
  • Realizzazione di controsoffitti (nb: attenzione alle altezze dopo aver fatto i controsoffitti, ci sono dei limiti minimi inderogabili a seconda degli ambienti);
  • Rifacimento del manto di copertura, cioè sostituzione di tegole, rifacimento di guaine, compresi eventuali massetti o altre opere di sottofondo;
  • Installazione di ascensore/montacarichi/servoscala ai fini del superamento delle barriere architettoniche (attenzione: per ascensori e montacarichi sono necessarie delle strutture. Quindi se l’ascensore è nuovo serviranno opere strutturali e quindi ci sarà la necessità almeno di un deposito al genio civile ma anche di una pratica edilizia per le modifiche all’edificio…)
  • Realizzazione di rampe per il superamento delle barriere architettoniche.

Gli ultimi interventi sono improbabili nella ristrutturazione di una casa, ma i primi ti consentono di trasformare una casa.

mailling list per ristrutturare casa

Gli impianti

Una casa non è fatta di sole finiture…gli impianti sono una parte importante e sulla possibilità di intervenirci senza nessuna pratica edilizia avvengono i maggiori fraintendimenti.

Gli impianti di cui parliamo sono:

  • Elettrico
  • Illuminazione
  • Televisivo
  • Idrico-sanitario (sia acqua sanitaria che riscaldamento)
  • Scarico (Fognario)
  • Gas
  • Climatizzazione

Questi sono i principali impianti presenti in una casa…non prendere l’elenco come esaustivo ma è comunque abbastanza completo.

Il dato di fatto è che non tutti gli interventi sugli impianti possono essere realizzati senza pratica edilizia.

Puoi eseguire senza preoccupazioni la riparazione, integrazione, l’efficientamento (non confonderlo con l’efficientamento energetico…), il rinnovamento e la messa a norma degli impianti.

Quindi:

  • Se un impianto è rotto lo puoi aggiustare tranquillamente (e ci mancherebbe!);
  • Se hai bisogno di aggiungere una presa, aggiungere una doccia (con relativo impianto idrico) o un termosifone puoi farlo tranquillamente;
  • Se vuoi mettere a norma il vecchio impianto elettrico sostituendo i cavi, mettendo nuove prese/interruttori e adeguando il quadro elettrico puoi farlo tranquillamente;
  • Se vuoi cambiare la caldaia puoi farlo.

Ma la realtà è che spesso (per non dire sempre…) gli impianti vecchi devono essere totalmente sostituiti.

Questo vale per ogni impianto con oltre 30 anni di vita sulle spalle…

Che consiste nell’eliminare il vecchio impianto (idrico/elettrico/etc.) e nel metterne uno nuovo.

Per capirci: in un impianto elettrico rifare l’impianto non significa sfilare i vecchi cavi, metterne di nuovi nelle stesse canaline e sostituire frutti e placchette (questa è una sorta di messa a norma…anche se non sarebbe proprio a norma). Rifare un impianto elettrico significa dismettere completamente il vecchio impianto, rompere i muri per far passare le nuove canaline, mettere nuovi cavi, prese, interruttori, rifare il quadro elettrico…

Ho scritto due articoli sulla messa a norma e il rifacimento degli impianti elettrici. Lì ti spiego anche dettagliatamente i motivi per cui non sono la stessa cosa e per cui rifarlo è la soluzione preferibile. Quindi non perdiamo tempo qui a ripetere gli stessi concetti.

Tornando a noi: quando rifai un impianto qualsiasi cambia la categoria di intervento che da manutenzione ordinaria passiamo in manutenzione straordinaria. E serve una pratica edilizia.

Sembra assurdo che per rifare ad esempio un impianto elettrico ci sia questa complicazione ma è così.

Ci sarebbero molte cose da dire su questi aspetti e sulle prassi da seguire, ma non è l’argomento di questo articolo.

Però non abbiamo ancora finito con gli impianti.

Infatti ci sono altre opere impiantistiche che puoi eseguire senza nessuna pratica edilizia.

Puoi installare un condizionatore nuovo senza nessuna pratica edilizia (pompa di calore aria-aria).

Ma attenzione: ormai si stanno diffondendo i sistemi di riscaldamento e raffrescamento integrati con tecnologia a pompa di calore (la tecnologia dei condizionatori). In questo caso stai installando un nuovo impianto e, come abbiamo già detto, non va in edilizia libera.

Sempre senza pratica edilizia puoi installare un nuovo impianto fotovoltaico (oltre che farci manutenzione naturalmente).

Le opere esterne

rifare il giardino di casa

Voglio dedicare un po’ di spazio anche gli interventi che puoi realizzare sulle aree esterne senza pratica edilizia.

Se hai un giardino ma anche un terrazzo, queste sono opere libere:

  • La pavimentazione delle aree esterne comprese guaine e sottofondi (nb: attenzione che spesso ci sono limiti a quanto puoi pavimentare. Inoltre pavimentare grandi superfici di giardini potrebbe presupporre un cambio d’uso dell’area con necessità di pratica edilizia);
  • Tutti gli arredi tipici da giardino (in questo caso anche fissi) come barbecue in muratura, installazione di fontanelle, muretti, sculture, etc.;
  • Installazione di gazebi e pergolati di dimensioni limitate purché non siano stabilmente ancorati al suolo (in sostanza se fai le fondazioni per la struttura non è più edilizia libera. Inoltre attenzione all’eventuale necessità di deposito al genio civile della struttura);
  • Le casette in legno…purché siano di limitate dimensioni e anche queste non stabilmente fissate al suolo (quindi solo appoggiate);
  • Tende e pergotende.

Penso di averti detto tutto…e come vedi c’è una lunga serie di lavori che puoi realizzare senza bisogno di nessuna pratica edilizia.

Solo con gli interventi interni puoi stravolgere l’estetica della tua casa…

Però quando parliamo di nessun obbligo di pratica edilizia ci riferiamo alle classiche pratiche che vengono presentate agli uffici tecnici comunali (CILA, SCIA, permesso di costruire).

Ma siamo sicuri che non ci sia nessun obbligo rispetto ad altre pratiche?

E poi siamo sicuri che non ci siano altri obblighi da rispettare che prescindono dalla presentazione di documentazione?

Chiaramente sono domande retoriche e la risposta ad entrambe è che questi obblighi ci sono. E qualcosa hai potuto intuirlo già nelle note che ho fatto agli elenchi qui sopra.

Il fatto è che tu devi avere almeno un’idea di quali potrebbero essere questi obblighi. E il motivo è che difficilmente ti affiderai ad un progettista che ti tuteli in tal senso. Ti ritrovi da solo ad affrontare questi obblighi (e per quanto voglia bene ad imprese ed imprenditori, sono pochi quelli che te li faranno presenti…).

Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

GLI OBBLIGHI PER I LAVORI IN EDILIZIA LIBERA

Ristrutturare senza pratica e tecnico ma rispettando gli obblighi

Sarà impossibile affrontare tutti gli obblighi che potresti avere nonostante tu faccia lavori per cui non è necessaria una pratica edilizia. Possono essere i più disparati e molti sono legati a normative regionali o comunali.

Di seguito vedremo i principali e li divideremo in due parti:

  • Obblighi di controllo e verifica
  • Obblighi di documentazione

Obblighi di controllo e verifica

Partiamo con un aspetto che tutti ignorano: la sicurezza.

Tutte le persone che vengono a fare dei lavori in casa devono rispettare le disposizioni sulla sicurezza sancite dal d.pr. 81/2008 (il testo unico della sicurezza).

Non importa se devi spostare una presa, rifare il pavimento o demolire tutta la casa.

Ogni volta che fai realizzare dei lavori, casa tua diventa un luogo di lavoro per gli operai o artigiani che intervengono.

E tu sei responsabile.

In tal senso hai due obblighi principali:

  • fare le necessarie verifiche sulla documentazione dell’impresa
  • verificare l’utilizzo dei cosiddetti DPI da parte di operai ed artigiani.

Sulla documentazione dell’impresa da verificare ho scritto un articolo abbastanza approfondito. Lo trovi qui.

Invece sui DPI puoi leggere questo articolo relativo ai dispositivi di protezione individuale (in cui trovi anche le multe che potresti ritrovarti a pagare…).

Sia chiaro: come in ogni cosa bisogna usare un po’ di buon senso.

Se viene l’elettricista a spostarti una presa puoi anche evitare di chiedergli tutta la documentazione e verificare tutti i DPI.

Ma se devi rifare il pavimento, oppure sostituire rivestimenti e sanitari in bagno…in questo caso sarebbe opportuno che tu facessi tutte le verifiche del caso.

Spesso la domanda che mi viene fatta è: “vabbè ma chi mi controlla?”

Oggettivamente di solito non controlla nessuno.

Ma un vicino infastidito dai rumori molesti alle due del pomeriggio oppure un incidente durante i lavori possono essere problematici…

Passiamo agli obblighi documentali…che sono molti di più e soprattutto variabili.

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Obblighi documentali

Abbiamo detto che tutte le opere elencate nella prima parte dell’articolo non richiedono pratica edilizia.

Ma la pratica edilizia non è l’unica che può essere necessario fare…

Vediamo quali altre pratiche possono essere necessarie:

  • Deposito al genio civile dei calcoli strutturali (ad esempio se realizzi un pergolato di modeste dimensioni…). Il principio è che ogni volta che viene costruita una struttura è obbligatorio il deposito al genio civile (ora Uffici Tecnici Regionali).
  • Richiesta dell’autorizzazione paesaggistica. Se fai interventi sugli spazi esterni in un’area vincolata potresti dover richiedere l’autorizzazione paesaggistica (nb: non è sempre vero ma va verificato di volta in volta);
  • Presentazione della relazione sul contenimento energetico degli edifici (in caso di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento o sostituzione del generatore di calore)
  • Attestato di Prestazione Energetica (negli stessi casi di sopra ma anche se cambi gli infissi di casa)

Poi ci sono i documenti che ti devono essere rilasciati:

  • le dichiarazioni di conformità degli impianti nel caso venga effettuata una nuova installazione (fotovoltaico) o una messa a norma di impianto esistente (nb: per una semplice manutenzione o una piccola modifica non è necessario);
  • I contratti e i formulari di discarica nel caso di demolizioni con smaltimento di materiali;
  • Certificati e schede tecniche dei materiali utilizzati. (In particolare per gli infissi dovrebbero consegnarti anche il collaudo degli stessi).

Alla fine di questo lungo articolo spero che ti sia chiaro come anche fare una manutenzione ordinaria non è sempre così banale come potresti credere.

A questo punto, dopo tanta fatica, c’è un’ultima domanda a cui rispondere: puoi detrarre questi lavori?

PUOI SFRUTTARE LE DETRAZIONI FISCALI PER I LAVORI SENZA PRATICA EDILIZIA?

detrazioni fiscali per i lavori senza pratica edilizia

La risposta diretta e sintetica a questa domanda è: no, non puoi detrarre i lavori di manutenzione ordinaria.

Però…

Perché in Italia c’è sempre un però.

La legge prevede varie eccezioni. Quindi alcune opere che non richiedono pratica edilizia possono usufruire delle detrazioni fiscali.

Elenchiamo sinteticamente le principali:

  • Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (bonus casa)
  • Realizzazione di impianto fotovoltaico (bonus casa e superbonus)
  • Sostituzione infissi (ecobonus)
  • Sostituzione caldaia (ecobonus)

Tutto il resto purtroppo non è detraibile (nb: se mi sono scordato qualcosa dimmelo che lo aggiungo).

Quindi piastrelle, sanitari, porte interne…niente detrazione.

Attenzione ad un aspetto però: se insieme a questi lavori fai anche opere che richiedono una pratica edilizia – tipo spostare dei muri – puoi detrarre tutto, anche le opere che altrimenti sarebbero non detraibili. Infatti secondo la legge il lavoro superiore (cioè le opere che richiedono pratica edilizia) ingloba quello inferiore.

Naturalmente per detrarre devi fare tutte le cose per bene…se vuoi approfondire ho scritto questo articolo sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione.

mailling list per ristrutturare casa

L’articolo Come ristrutturare casa senza progettista e pratica edilizia sembra essere il primo su RistrutturazionePratica | la corretta pianificazione e gestione della ristrutturazione.

21 Gennaio 2021 / / Easy Relooking

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Contrariamente a quanto si possa pensare, la sala da bagno, anche nel caso di piccoli bagni, è una stanza che merita la giusta dose di attenzione e di cura.
E’ di fondamentale importanza, infatti, cercare di trovare la combinazione migliori di colori, luci, rivestimenti per far sì che anche essa possa godere di un’ottima estetica.

Qual è la miglior tipologia di parete?

Una sala da bagno, in genere, ospita delle pareti dai colori neutri in modo da poter ospitare il tipo di rivestimento che più si desidera.

Tuttavia, è comunque importante tenere a mente che una parete a contrasto può essere installata senza problemi, purché si rispettino una serie di crismi imprescindibili.

Una parete che crei il giusto contrasto con la luce del bagno e con la sua pavimentazione può essere una buona idea, a patto però che ce ne sia soltanto una per non creare una dissonanza tra i vari colori.

All’interno della doccia si può mettere, per esempio, una parete che abbia un’estetica marmorea o magari beige, così da non creare un effetto brutto da vedere.

Un colore come il blu, ad esempio, potrebbe contribuire a dare all’ambiente quel tocco di personalizzazione in più che spesso si ricerca quando si tratta di arredare la propria casa.

Come risparmiare del rivestimento prezioso?

Qualora si volesse risparmiare del prezioso rivestimento, può rivelarsi un’idea vincente adottare lo smalto lavabile, una particolare tipologia di vernice ampiamente utilizzata nelle case.

Lo scopo principale di questa vernice, è quella di rivestire le pareti con colori acrilici con finiture lucide, semi lucide o satinate; grazie alla sua particolare composizione chimica, lo smalto lavabile è in grado di assorbire una parte d’acqua decisamente irrisoria, se non addirittura nulla.

E’ la soluzione ideale per tutti coloro i quali vogliano lavare le pareti del bagno (anche attraverso l’utilizzo di detergenti) senza però compromettere l’integrità del colore, andando così a risparmiare anche preziosi centimetri di rivestimento.

Qualche idea per scelte più particolari e ricercate

Qualora si desideri dare al proprio bagno un tocco del tutto personale, è bene tenere in considerazione l’idea di poter utilizzare dei particolari rubinetti neri o dorati, così da creare un dolce contrasto visivo tra il bianco del bagno e le colorazioni strong della rubinetteria.

Grazie a questa opzione, dunque, si potrà dare al proprio bagno un’identià del tutto diversa e nuova.

Da non sottovalutare anche la possibilità di studiare soluzioni su misura dove potrai stipare asciugamani, accappatoi o altre cose utili per il bagno.

Per avere un’idea più precisa su tutti quelli che sono i mobili migliori da acquistare, il web si rivela essere la soluzione adatta: è possibile, infatti, cercare i Mobili per Bagno Online per poter avere sin da subito un’ampia possibilità di scelta.

L’illuminazione

E’ bene tenere a mente che anche l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale: per far sì che il bagno ispiri una sensazione di relax e di comfort, è importante cercare delle luci che suggeriscano un’atsmofera rilassante e distesa, evitando quanto più possibile delle luci eccessivamente forti che potrebbero risultare fastidiose, soprattutto se si considera il tempo spesso prolungato che si trascorre in una stanza da bagno.

Seguire questi consigli, quindi, sarà risolutivo per arredare al meglio il proprio bagno.

L’articolo Idee di stile e illuminazione per piccoli bagni proviene da easyrelooking.

20 Gennaio 2021 / / BlogArredamento Aziende

Inutile negarlo: abbiamo un debole per le camerette colorate.

Per questo, alla notizia che i colori Pantone del 2021 sarebbero stati addirittura due, doppia è stata anche la nostra gioia.

Locandina ufficiale Pantone Colors of The Year 2021

Locandina ufficiale dei Pantone Colors of The Year

Ultimate Gray e Illuminating, grigio e giallo, sono le due sfumature scelte dal celebre Istituto per dare un messaggio di forza e positività per il futuro. Le parole di Leatrice Eiseman, del resto, sono inequivocabili:

Concreta e salda, ma allo stesso tempo calorosa e ottimistica, questa combinazione di colori ci trasmette un senso di resilienza e speranza. Abbiamo bisogno di sentirci incoraggiati e risollevati; è un qualcosa di essenziale per la mente umana.

Amati per l’eleganza e l’energia che trasmettono, da sempre grigio e giallo riscuotono un certo successo nell’universo dell’arredo e della decorazione. Trovano nel legno chiaro un degno alleato, si sposano perfettamente a tessuti in tinta unita e ammiccano a metalli laccati e particolari cromati.

Giallo e grigio sono diventati protagonisti indiscussi di moodboard moderne e di tendenza, spesso proposti nelle varianti color senape, curcuma, paglia, canarino, o ancora antracite, perla, piombo e fumo.

Moodboard colori di Clever

SCOPRI TUTTE LE MOODBOARD >

Ma come usare l’abbinamento top del 2021 nella cameretta dei bambini e in quella dei ragazzi? Lasciati ispirare dalle nostre idee!

10 camerette gialle e grigie che fanno tendenza

Cameretta da ragazzo grigia

Camera per ragazzo grigia e gialla Start T01

Una cameretta pensata per un ragazzo adolescente che fa della stanza il suo piccolo mondo. Predomina il grigio scuro, perfetto per un teenager di carattere, illuminato da tocchi di giallo che personalizzano il letto, la sedia, le mensole della cabina a vista.

Cameretta con parete gialla

Cameretta angolare in grigio e giallo Start T11

Anche il colore delle pareti contribuisce a determinare il mood della cameretta. Una tinta luminosa come il giallo rischiara una camera piccola o poco illuminata, dà energia ed è… unisex! Sarà apprezzata sia dai maschi che delle femmine, ancor di più se equilibrata da legno e grigio tortora.

Cameretta a ponte grigia

Cameretta con armadio grigio Start P19

Tutto, in questa camera, evoca un ambiente maschile. I colori freddi, il design geometrico, le linee rigorose. Eppure, il grigio antracite ha il potere di infondere una sensazione di eleganza e sobrietà che ben si addice ad un giovane uomo che, ogni tanto, ripensa a quando era bambino.

Cameretta moderna grigia

Cameretta moderna per ragazzo T12

Di super tendenza, moderna e quasi minimalista, questa cameretta grigia da bambino ha tutto ciò che serve per soddisfare le esigenze di un ragazzino in età scolare. Da non perdere: il letto una piazza e mezza, più confortevole di un singolo; la scrivania sospesa; il terminale-libreria che completa l’armadio.

Cameretta grigia per ragazza

Cameretta a ponte dal design moderno P27

Piccola ma completa, questa camera da ragazza punta su grigio e tortora per creare un ambiente raccolto ed intimo. I colori principali, adatti tanto ad un’adolescente che ad una giovane donna, si fondono in armonia con i complementi salvaspazio, che onorano tanto il design quanto la funzionalità.

Stanza grigia e gialla per due

Cameretta a ponte con due letti Start P20

Stanza condivisa tra fratello e sorella? Meglio stare… nel mezzo. Ricorrere a colori neutri come il giallo e il grigio evita di scadere in inutli stereotipi di genere. Da notare la maniglia dell’armadio, che richiama la tinta della scrivania, della mensola e dei cassetti. Quando si dice: i dettagli fanno la differenza.

Cameretta nordica gialla e grigia

Cameretta a ponte per stanza piccola Start P22

Il design nordico professa il suo credo: colori pastello, legno, semplicità e funzionalità. Un bel mix di elementi, che si concretizzano in una cameretta in stile scandinavo dove predominano essenze chiare e sfumature tenui. Ammessi i colori d’accento (guarda caso, il giallo) ma per piccoli e sapienti tocchi.

Cameretta grigio perla

Cameretta per ragazzi grigia Start T02

Lo sapevi che la scala RAL conta più di 30 sfumature di grigio? Motivo in più per sperimentare tonalità di nicchia come il platino, il fumo, l’ardesia o il perla. Anche l’effetto cemento non passa di moda, anzi: la tendenza lo vede affermarsi sempre di più in camere per ragazzi e ragazze di tutte le età.

Armadi, letti e scrivanie per arredare in grigio e giallo

Armadio a ponte grigio

Armadio a ponte grigio con libreria Start

Start, l’armadio a ponte componibile che si adatta a tutte le esigenze di spazio, in camerette grandi o piccole.

Armadio grigio cemento

Armadio ad ante battenti grigio Lateral

Lateral, l’armadio con maniglia a profilo che cela un segreto: un terminale libreria salvaspazio.

Cabina a cremagliera gialla, grigia e legno

Cabina armadio a cremagliera con mensole gialle Naked

Naked, la cabina armadio a parete essenziale nel design ma non nella forma. Da personalizzare con pensili e cassetti.

Comodino giallo laccato

Comodino giallo per cameretta Box

Box, il comodino compatto da 45 cm che non teme le mini camerette o la mancanza di spazio.

Tavolino rotondo giallo

Comodino-tavolino giallo e legno Tripode

Tripode, il tavolino con piano rotondo che diventa comodino. Ispirato allo stile nordico.

Tavolino grigio con tre gambe

Comodino-tavolino grigio chiaro Tripode

Ancora Tripode, ma in una veste diversa: il piano è grigio, i tre piedi in legno massello.

Letto laccato giallo

Letto per ragazzo giallo Cale

Cale, il letto su piedini alti trasformista. Esiste in 4 dimensioni, 13 modelli, +100 colori.

Letto contenitore grigio

Letto singolo con contenitore grigio Quadro

Quadro, il letto imbottito con contenitore e cuciture colorate. Bello da vedere, pratico da usare.

Libreria gialla con scrivania

Libreria gialla con scrivania integrata Gate

Gate, la >libreria modulare sospesa pensata per la zona studio. Può integrare un pratico scrittoio.

Libreria destrutturata in metallo giallo

Libreria moderna colorata per cameretta Hon

Hon, la >libreria in alluminio e legno dal design originale. Arriva a 7 ripiani per contenere proprio tutto.

Mensola lineare gialla

Mensola colorata gialla per cameretta Start

Start, una >semplice mensola lineare personalizzabile per colori e dimensioni. Configurabile fino a 300 cm.

Mensola gialla in stile industriale

Mensola-scaffale in metallo giallo Kios

Kios, la >mensola-scaffale che diventa micro libreria sospesa. Dall’indiscusso stile industrial chic.

Mensola gialla modulare con reggilibri

Mensole porta-libri modulari gialle e grigie Cross

Cross, la mensola per libri con pannello posteriore che sembra un labirinto. Modulare, adatta a creare infinite composizioni.

Pensile contenitore grigio (e cubo giallo)

Pensile contenitore giallo per cameretta Box

Box e Case, il pensile contenitore e il cubo sospeso aperto che si prestano a tutte le combinazioni possibili.

Scrivania grigia sospesa a parete

Scrittoio grigio sospeso a parete Start 03

Start, lo scrittoio sospeso a parete che rivoluziona la zona studio. Non ha piedi né gambe, ma uno schienale proteggi-muro.

Scrivania in legno con gambe gialle

Scrivania con 1 cassetto giallo Slitta 07

Slitta, la scrivania con gambe metalliche e un cassetto sottopiano per avere penne, matite e fogli sempre a portata di mano.

Scrivania con cassetti gialli

Scrivania per cameretta con cassettiera Wood Bridge

Wood Bridge, la scrivania con cassetti e gambe a cavalletto nata per integrarsi ad armadi e librerie. Da usare anche da sola.

Scrivania gialla con libreria sotto

Scrivania colorata in laccato giallo Quadro

Quadro, la scrivania colorata con gambe a sezione quadrata. Esiste anche in appoggio al muro.

Sedia gialla da scrivania

Sedia da scrivania con rotelle Coral Ruote

Coral ruote, la sedia da scrivania con rotelle che si sposta dove vuoi, quando vuoi. Perfetta nell’angolo studio.

Leggi anche:

20 Gennaio 2021 / / Colori

Read Time:4 Minute

Avrai sentito nominare questo termine palette colori parecchie volte e probabilmente hai sempre pensato che fosse roba da professionisti. Invece no! Anche le persone comuni come te possono parlare, ideare e realizzare una o più palette colori. In questo articolo ti spiegherò cos’è, a cosa serve una palette colori e soprattutto come puoi fare per trovare la tua personale!

La palette colori ti aiuta a fare ordine nelle tue idee in ambito di interior. Devi arredare una casa, una stanza, una composizione decorativa? Allora ti occorre la palette colori. Potrai anche avere arredi e oggetti fighi ma se non hai una palette, un filo conduttore cromatico per le tue realizzazioni, allora è praticamente impossibile creare composizioni armoniche e piacevoli all’occhio, tuo e delle persone che vivono con te. Capito perchè è così importante?

Bene, spero che la tua risposta sia stata affermativa, così possiamo iniziare 😉

La palette colori è una selezione di colori, generalmente 5, che servono come base, come punto di riferimento, per i tuoi progetti creativi. Attenzione, la parola progetto forse può spaventare perchè pensi che solo i professionisti possano permettersi di usarla. In verità,

ognuno di noi deve sentirsi libero di pensare, ideare, immaginare e fantasticare la propria casa dei sogni. 

Quando desideri tanto una cosa, il primo dei tanti passi è sicuramente quello di immaginarla quella cosa! Se salti questo primissimo passaggio sarà molto difficile raggiungere quel determinato obiettivo. 

La palette colori, ti serve per impostare la base dei tuoi progetti. Ti serve per capire come vorresti immaginare gli ambienti della tua casa.

Ma come si fa a creare la propria palette colori, quella giusta, quella che ti rappresenta e che ti fa stare bene. Io non lo posso sapere, però posso lasciarti qualche piccolo accorgimento per aiutarti a trovarla.

Premetto che la palette colori può essere la stessa per tutta la casa oppure può differenziarsi da stanza a stanza, l’importante è che non si discostino troppo l’una dall’altra, è sempre bene che un paio di colori facciano da filo conduttore per tutta la casa.

Ora ti mostro 4 idee efficaci e facilmente applicabili, per trovare la tua personale palette colori.

IDEA #1

Colori preferiti

palette colori
Divano by La Redoute
palette colori

Molti di noi hanno le idee chiare su quali sono i propri colori preferiti e senza di quelli non riuscirebbero a vivere. Se si tratta di colori accesi, li puoi utilizzare ma con un piccolo accorgimento: ti consiglio di sceglierne solo 2 e bilanciarli con 3 toni neutri, in questo modo eviterai uno shock cromatico che a lungo andare potrebbe stancarti.

IDEA #2

Ispirati ad ambienti esistenti

interior inspiration
Pic by Coco Lapine Design
palette colori

Hai visto ambienti su Pinterest o Instagram che adori? Benissimo! Seleziona tra questi quelli che hanno materiali e colori ricorrenti, trovare la tua palette a questo punto sarà semplicissimo. Sembrerà scontato ma a forza di vedere e selezionare immagini, probabilmente finirai per preferire sempre di più foto che hanno gli stessi colori. Estrapola le tue 5 tacche colore e la tua palette è fatta.

In questo articolo ti spiego come ricavare da un’immagine esistente la palette colori: Cos’è una palette colori?

IDEA #3

Inizia dai materiali che ti piacciono

legno prevalente
Pic by Coco Lapine Design
palette colori

Hai uno o più materiali che desideri siano assolutamente presenti nella tua casa? Definisci i materiali che ti piacciono e parti da questi per costruire la tua palette colori.

Ad esempio, se ti piace il legno allora la tua palette deve assolutamente contenere un marroncino che rappresenta la tua essenza legnosa preferita. Da questa tinta ricava una o 2 sfumature (più chiaro e più scuro), aggiungi un tono neutro e un tono di accento (può essere un colore deciso o semplicemente un nero) e il gioco è fatto. 

IDEA #4

Effetto monocromo

effetto total white
Pic by Coco Lapine Design
palette colori

Se non ami troppo i colori e prediligi un effetto monocromatico, ad esempio un total white, puoi farlo nessuno te lo vieta. Devi farlo però consapevolmente. Utilizza colori analoghi per scostarti di poco dal bianco: bianco, avorio e crema e aggiungi un tocco di naturalezza con un nocciola (colore che richiama i materiali naturali come il legno o tessuti grezzi) e un verde caldo che utilizzerai come piccoli accenti qua e là, anche proprio sotto forma di piante verdi.  


Ora hai capito bene a cosa serve la palette colori, ti senti pronto per creare la tua personale? Se vuoi una mano a creare la tua palette colori scrivimi oppure lascia un commento qui sotto. Sarà un piacere per me esserti di aiuto.

La moodboard è lo step successivo di ogni progetto, se desideri saperne di più ti invito a leggere questo articolo in cui parlo di come creare la tua moodbord.

Hai bisogno di altre idee e ispirazioni in ambito di colore per la casa? Allora dai un’occhiata alla mia guida gratuita in cui parlo degli 8 colori di tendenza e al mio ebook sul colore scritto e impaginato da me medesima! 😀

Ciao e alla prossima!


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20 Gennaio 2021 / / +deco

Eccoci qui, gia’ a meta’ Gennaio. Ho cominciato l’anno a passo lento: il lavoro e’ lento e io sono lenta. Mi sento distratta e letargica e le uniche cose che mi va di fare sono yoga e bere vino (mi rendo conto, una contraddizione). Sto cercando di darmi una scossa e sto tentando di trovare un po’ di concentrazione e vigore. Anche voi vi sentite un po’ sottotono?

Nel frattempo sogno ad occhi aperti interni che possano smuovermi dalla mia indolenza. Quello che vi faro’ vedere oggi e’ indecentemente bello: e’ un’eruzione di colori sfarzosi, motivi sofisticati e materiali sontuosi. Maison Souquet ripropone lo spirito originario della sua sede, una casa di piacere durante la Belle Epoque, nel quartiere Montmartre a Parigi. Insieme ad un’altra gemma, il Maison Athenee, Maison Souquet e’ parte della Maisons Particulières Collection fondata da Sylviane Sanz e Yoni Aidan. Ogni stanza e’ differente ma ugualmente incantevole e seducente.

Sono sicura che una notte a Maison Souquet mi scuoterebbe dal mio torpore.

Fotografie cortesia di Maisons Particulières Collection.

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20 Gennaio 2021 / / Idee

Dormire bene è fondamentale per la nostra salute. Nella nostra rubrica Home therapy affrontiamo l’argomento, dandovi alcuni suggerimenti su come arredare e decorare la camera da letto.

Dormire bene

Dormire bene è fondamentale per mantenere uno stato di salute ottimale: durante il sonno il battito cardiaco rallenta e si abbassano pressione e temperatura corporea. La pandemia e l’isolamento prolungato, hanno portato alla metà della popolazione disturbi del sonno e problemi ad addormentarsi.

La nostra capacità di dormire bene è merito del nostro cervello arcaico, che governa le funzioni primarie e involontarie. Quando il cervello arcaico non si sente al sicuro, entra in uno stato di allerta chiamato “fight or flight” (attacco o fuga) e prepara il  nostro corpo a rispondere a un attacco: fa alzare il nostro livello di adrenalina, aumenta il battito cardiaco e il respiro.

Quando dormiamo poco o male, i livelli di cortisolo si alzano, portando un forte aumento di stress e difficoltà di concentrazione. Se le condizioni ambientali producono continuamente questa reazione, la situazione può diventare pericolosa e indebolire il nostro sistema immunitario. 

Dormire bene: la camera da letto ideale

L’origine del concetto di casa e di camera da letto deriva dalla caverna, un luogo sicuro e riparato in cui tornare a riposare: la caverna consentiva di avere buona visibilità sul territorio ma anche le spalle coperte per aumentare il senso di sicurezza. Per quanto l’uomo e il concetto di casa si siano evoluti, cerchiamo ancora oggi nelle nostre abitazioni protezione e riparo, per noi e le nostre famiglie.

Sarebbe ideale che la camera da letto si trovasse nel punto più lontano dalla porta di ingresso e che il letto fosse posizionato in modo che la nostra testa sia lontana dalla porta della camera. Questo tipo di soluzione ci permette di tenere sotto controllo il territorio e quindi di far sentire al sicuro il nostro cervello arcaico, consentendoci di entrare dalla fase di sonno leggero a quella di sonno profondo.

Dormire bene
Dormire bene

Il letto, inoltre, va poggiato su una superficie chiusa. Per quanto scenografico, avere la finestra dietro alla testa abbassa il nostro livello di sicurezza; da evitare anche carte da parati con decorazioni che danno il senso di vuoto.

Decorazioni e colori

La camera da letto è importante per dormire bene, ma è anche un luogo di intimità e privacy, quindi bisogna creare la giusta atmosfera

Dormire bene

Cerchiamo di abbassare gli stimoli visivi mettendo, oltre alle tende decorative, anche delle tende oscuranti per favorire il sonno. Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale, preferiamo luci soffuse e calde, utilizzando magari dei dimmer per regolarne l’intensità.

Dormire bene

Cerchiamo di ricreare il tema dell’abbraccio con materiali e colori, utilizzando tessuti morbidi, cuscini e tappeti che aiutino a ricreare l’effetto “cocooning”, un ambiente che sia come un bozzolo, rilassante e sicuro.

Evitiamo colori forti che iperstimolano e accelerano il battito cardiaco. Scegliete colori freddi, che invitano alla calma e al rilassamento, ma evitateli se siete freddolosi, poiché possono farci percepire la temperatura di 3° inferiore rispetto a quella reale. 

Dormire bene

I colori ideali per non sbagliare e  creare un ambiente caldo e confortevole, sono quelli che si avvicinano ai toni della pelle, che danno il senso dell’abbraccio, del prendersi cura e dello stare in connessione.

Dormire bene
Dormire bene
Credits Pianeta Design

Per saperne di più visita il sito https://www.sphomecoming.it/

20 Gennaio 2021 / / Design Ur Life

E’ meglio ristrutturare o costruire una casa da zero? Questa è una domanda che ricevo spesso sul mio Instagram. Finalmente, oggi ho deciso di approfondire questo argomento e vedere i pro e i contro. Dopo aver letto questo articolo saprai cosa fa al caso tuo.

Ristrutturare la casa

I vantaggi e gli svantaggi di una casa di nuova costruzione

1. Uno dei vantaggi di costruire casa da zero è proprio la personalizzazione della casa e farla fare su misura. Se compri casa su progetto puoi modificare e aggiungere tante cose come tipologia di pavimenti, rivestimenti, sanitari… Puoi modificare la disposizione interna, ovviamente senza modificare le parti strutturali come travi, pilastri e muri portanti.

Ristrutturare la casa

2. Secondo vantaggio di nuova costruzione è che non hai pensieri. Perché una impresa solida si occupa di tutto (qui parlo di come scegliere L’impresa edile). Puoi contare sull’impresa dalla burocrazia e fornitura di un capitolato dettagliato delle finiture.

3. Tecnologie che nei vecchi condomini spesso è difficile trovare. Tra quali: pompa di calore, aspirazione centralizzata, pannelli solari, fotovoltaico, ventilazione meccanica controllata, cappotto termico, riscaldamento a pavimento, i serramenti scorrevoli.

pannelli fotovoltaici

Svantaggi

Invece, uno degli svantaggi di una casa di nuova costruzione può essere la dimensione e gli spazi ridotti. Perché spesso il costruttore cerca di spremere al massimo la cubatura disponibile per ricavare due appartamenti anziché uno.

Se possiedi un terreno, puoi sempre valutare per una casa prefabbricata, ma di questo argomento poi parlerò in un articolo dedicato.

La dépendance nel giardino

Vantaggi di una casa da ristrutturare

1. Agevolazioni fiscali, Bonus ristrutturazioni, ecobonus, super bonus e tanti altri agevolazioni fiscali che rendono conveniente i lavori di ristrutturazione.

Ristrutturare la casa

2. Il secondo vantaggio è sicuramente la personalizzazione dell’immobile. Con pazienza, risorse e le giuste condizioni puoi anche sventrare un’immobile e rifare tutto.

3. Vantaggi ambientali del recupero, il riuso offre una maggiore salvaguardia. Per superare le emissioni negative generate dall’impatto ambientale di una nuova costruzione, anche se realizzata secondo i criteri dell’efficienza energetica e dell’architettura sostenibile, occorrono dai 10 agli 80 anni circa

4. Spazi più ampi, ad esempio nelle case anni 60, 70 spesso si usavano ingressi con ripostiglio e soggiorni enormi. I soggiorni a volte sono tanto grandi da poter ricavare una camera oppure uno studio.

Gli svantaggi di una ristrutturazione

1. Bisogna avere più referenti, come il tecnico per la parte di burocrazia, titolare ditta e l’interior designer. Ma possono essere anche molti di più.

ristrutturare casa

2. Lo stress di lavori di ristrutturazione è sicuramente uno svantaggio. Perché devi controllare quasi tutti i giorni e chiedere spiegazioni quando hai dei dubbi. Non trascurare e dimenticare mai il cantiere altrimenti dovresti aspettare solo le rogne.

Se hai delle domande su ristrutturare o costruire scrivimi un commento cerco di rispondere prima possibile.


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L’articolo meglio ristrutturare o costruire una casa da zero proviene da Design ur life blog.

19 Gennaio 2021 / / Laura Home Planner

La Scelta controcorrente del brand

Con 2,5 milioni di followers, l’azienda italiana Bottega Veneta ha deciso di iniziare l’anno nuovo col botto, tagliando i ponti coi social. 

Ebbene sì. L’azienda guidata da Daniel Lee ha dato un taglio ai social networks – tra cui i big della comunicazione Facebook, Instagram e Twitter –

lasciando tutti a bocca aperta, innescando fin da subito perplessità negli utenti followers del brand.

Molti gli humor, sulla nascita di una strategia marketing controcorrente agli standard utilizzati non solo dal fashion system ma dal mondo business per intero.

Trovandoci oggi in un’era in cui i social sembrano essere essenziali per un efficace strategia marketing, la mossa del marchio ha fatto scalpore richiamando a sé – la probabile – attenzione sperata.

Ma facciamo un passo indietro: da cosa sembra essere scaturita questa mossa radicale anti-social?

Essenzialmente dalla presentazione Salon 01 London avvenuta lo scorso dicembre e annunciata dal marchio a Londra, alla quale solo un illustre gruppo di celebrità ha avuto accesso.

Insomma, fin qui oserai dire nulla di strano… eccetto il divieto dato da Lee ai propri ospiti ad interagire con qualsiasi tipo di social media, segnalando una possibile uscita di scena dalle reti sociali online tanto temute da Lee.

Nonostante l’avvertimento, nessuno si sarebbe mai aspettato che il marchio italiano sarebbe divenuto offline in breve tempo.

Ma come possiamo interpretare questa iniziativa portata avanti da Bottega Veneta?

Come anticipato precedentemente, questa decisione potrebbe rappresentare la nascita di una strategia marketing offline verso obbiettivi aziendali differenti.

Sicuramente tra i primi, l’affermazione di unicità della maison italiana, dunque, allo sviluppo di un’aura misteriosa volta alla crescita del valore del brand. A tal proposito, è d’obbligo menzionare il marchio Martin Margiela: pioniere di una gloriosa assenza.

Tra gli altri, la diversificazione dunque l’affermazione del marchio ad un target di pubblico offline, fuori dalla presenza social.

Concludendo, la scelta del brand, potrebbe tracciare la nascita di un nuovo trend nel settore moda, oppure rimanere un rumore in mezzo alla caotica follia dei social.

Ovviamente, solo il tempo ci darà nuove risposte e chissà, forse Bottega Veneta tornerà in auge sulle reti sociali online, abbattendo nuovamente gli stereotipi mediatici ad oggi tanto lodati.


B.

L’articolo BOTTEGA VENETA DICE NO AI SOCIAL proviene da Laura Home Planner.

17 Gennaio 2021 / / Case e Interni

Gusto e ricercatezza per questa casa colorata e accogliente, con molte ispirazioni retrò che aiutano ad arredare con creatività e anche spendendo poco. La casa dell’home tour di oggi appartiene alla home stylist e blogger svedese Johanna Flyckt Gashi. Fotografato da Lina Östling, il cottage di famiglia nella Svezia meridionale, è stato arredato utilizzando un meraviglioso mix di preziosi

15 Gennaio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Stando ad alcune ricerche, i Danesi sono spesso tra i primi posti nelle classifiche dei popoli più felici al mondo. Questo nonostante il pessimo clima (piove per sei mesi l’anno), la poca luce e le alte tasse. Allora qual è il loro ingrediente segreto?

Hygge
Via Alvhem.com

Pare che la risposta si trovi nel concetto di “Hygge”, un termine intraducibile che indica più che altro una sensazione che si prova. Può essere descritta come quell’atmosfera confortevole e accogliente allo stesso tempo, quel senso di estrema comodità e insieme di tepore. È anche il riuscire a vivere il momento – nel qui e ora – godendo delle piccole cose; è il coccolarsi concedendosi qualche strappo alle regole, un modo per staccare la spina e rilassarsi. Per descriverla con un’immagine, la Hygge è quella sensazione di sicurezza e protezione che si prova con una tazza di cioccolato caldo tra le mani, avvolti da una calda coperta mentre fuori piove.

Hygge
Pixabay

Suggerimenti per ricreare la Hygge in casa

La Hygge è una sensazione che, per la maggior parte delle persone, si prova all’interno di casa. Ecco quindi alcuni modi per ricrearla.

1) Realizzate un Hyggekrog. Si tratta diun posticino dove stare accoccolati sotto una coperta, meglio ancora se collocato vicino a una finestra. Sarà qui che potrete rilassarvi e ricaricarvi. 

Hygge
Studio McGee

2) Inserite il legno. I materiali naturali rivestono una grande importanza in una casa arredata secondo lo stile nordico, perché hanno accompagnato la nostra evoluzione e contribuiscono a confortarci e a fare compagnia. Il legno, materiale per eccellenza, ci fa sentire più vicini alla natura e richiama quella semplicità e naturalezza insite nel concetto stesso della Hygge.

3) Puntate sui tessuti. Per rendere la casa ancora più confortevole, sceglieteli morbidi e corposi, soprattutto nei mesi invernali. Largo a coperte di lana in cui avvolgersi e a tanti cuscini che possano ammorbidire gli spazi.

Altri consigli sull’illuminazione

Potete creare un istantaneo effetto di atmosfera accogliente e calda semplicemente accendendo delle candele, primo elemento che la maggior parte dei Danesi associano alla Hygge e fondamentali per raggiungerla.

La luce giusta è anche data da lampade artificiali. Aggiungete piccole abat-jour in casa, sopra qualche mobile o su un tavolino, e accendetele al posto dell’illuminazione generale di quella stanza, di solito posizionata a soffitto. Scegliete però delle lampadine dalla luce calda.

Che sia in un angolo della stanza, come nella maggior parte dei casi, o libero su una parete, un camino servirà a creare la giusta atmosfera. Rendetelo ancora più accogliente integrando delle panche con morbidi cuscini. Il suono dello scoppiettare della legna è molto Hygge e aiuta a rallentare.

Foto 7a

Hygge
Danielle Verhelst Interior Design

Se non lo avete, sappiate che esistono bellissimi camini e bruciatori a bioetanolo che non hanno bisogno di canna fumaria e possono essere posizionati dove preferite. 

Hygge
Onor&Borin caminetti

Desiderate un’atmosfera Hygge per la vostra casa? Consultate il sito https://zeumadesign.com.