il design e la scelta degli elementi d’arredo che compongono il salotto non vanno trascurati.
tappeto per salotto moderno: come sceglierlo?
Un tappeto per salotto moderno è un complemento d’arredo che può cambiare completamente l’aspetto della stanza,
per questo motivo o si odia o si ama .
Ne esistono tantissimi modelli ,
con diverse forme ,dimensioni, colori e materiali.
La prima cosa da fare per sceglierlo è quella di definire lo spazio e le misure della stanza,
non ad occhio però,
per aiutarvi con le misure bastano dei fogli di giornale o carta da pacco da stendere per terra in corrispondenza della zona che volete ricoprire con il tappeto,
In alternativa si può usare dello scotch carta per disegnare il perimetro,
Così facendo non si rischia di scegliere un tappeto troppo piccolo, che si può perdere nella stanza,
o un tappeto troppo grande, che al contrario la può soffocare.
Lo stesso vale per la forma.
rettangolare, quadrato o tondo?
Vediamo con qualche schema se riesco ad aiutarvi.
Quale materiale scegliere per il tappeto?
Lana, seta, cotone, juta, sisal sono le principali fibre naturali con cui vengono prodotti i tappeti.
Lana
È la fibra più pregiata, calda e morbida, è il materiale naturale che resiste meglio a fuoco e umidità.
Seta
È il materiale per i tappeti di lusso, i tappeti fatti in seta spesso sono dei pezzi unici.
Cotone
Il tappeto in cotone, come quello fatto con la lana vergine riesce a regolare l’assorbimento dell’umidità.
Juta e sisal
Entrambi prodotti biodegradabili, non attirano la polvere e sono facili da pulire.
Le fibre sintetiche invece,
tra cui poliammide e polipropilene,
permettono di ottenere prodotti performanti e di design resistenti allo sporco e facili da pulire.
Infine ,
esistono tappeti per salotto a pelo lungo e tappeti per salotto a pelo corto.
La differenza tra i due è data dalla lunghezza delle fibre di tessuto che li ricoprono,
perciò,
per rispondere alla domanda “tappeto per salotto moderno: come sceglierlo? “
bisogna considerare che i tappeti a pelo lungo sono più morbidi ma allo stesso tempo più impegnativi da pulire rispetto a quelli con pelo corto,
“sarà per questo motivo che in casa abbiamo un tappeto per salotto moderno in juta? “
si,
altrimenti le briciole dei cracker del mio bimbo chi le aspirava più?
Riscaldare, climatizzare e produrre acqua calda sanitaria con la massima efficienza per tutta la casa, parliamo della tecnologia della pompa di calore.
Tutti gli edifici devono essere a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, ma meno dell’1% degli edifici lo è oggi. Colmare questo divario richiederà una maggiore ambizione e realizzazione di edifici più efficienti e fornitura di energia rinnovabile.
Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni la tecnologia della pompa di calore avrà sviluppi rilevanti per effetto dei suoi vantaggi energetici a livello di riduzione di consumi di energia primaria rispetto a tutto il resto delle soluzioni.
Come funziona la pompa di calore
La pompa di calore, in inverno, preleva l’energia termica dai principali elementi presenti in natura (aria, acqua, terra) e, innalzandone la temperatura, la trasferisce all’acqua degli impianti di riscaldamento e idraulico, fornendo calore agli ambienti e acqua calda in bagno e in cucina. L’acqua calda sanitaria viene riscaldata in appositi serbatoi di accumulo e distribuita attraverso le normali tubazioni idrauliche esistenti all’interno degli edifici.
In estate, se la pompa di calore è di tipo reversibile, sarà in grado di invertire il ciclo di funzionamento trasferendo il calore interno all’esterno per ottenere il raffrescamento dei locali.
Quanto consuma una pompa di calore?
La pompa di calore è una tecnologia che premia i risparmi perché, anche se per funzionare ha bisogno di energia elettrica, la sua efficienza è tale che consuma meno elettricità rispetto alla quantità di calore che produce. Infatti, per ogni kWh elettrico che consuma, riesce a produrre 3-6 kWh di energia termica, garantendo un risparmio potenziale fino al 40%.
Come ottimizzare la resa della pompa di calore?
Per ottimizzare la resa della pompa di calore e avere un unico impianto di climatizzazione per il comfort invernale ed estivo, è consigliato collegarla a uno di questi sistemi di diffusione del calore:
pavimento radiante
fan coil
Il pavimento radiante è in grado di irraggiare un calore graduale, sano e uniforme assicurando un comfort ottimale anche quando l’acqua nel circuito viene riscaldata a soli 35-45°C, rispetto ai 60-70°C richiesti dai classici caloriferi degli impianti tradizionali.
I fan coil, apparecchi per la ventilazione di aria calda e fredda, oggi sono esteticamente più belli, silenziosi e ad alta resa grazie a motori tecnologici. Nei modelli più avanzati, l’aria viene filtrata, deumidificata e sanificata per rimuovere eventuali virus e batteri.
STØNE di INNOVA
Tipologie di pompe di calore
Le pompe di calore si dividono in diverse tipologie a seconda della fonte da cui prelevano energia:
aria-acqua
aria-aria
acqua-acqua
terra-acqua
La più diffusa per il riscaldamento domestico è la tipologia aria-acqua, che prende il calore dall’aria esterna e lo porta all’acqua dell’impianto di casa, riscaldandola. Il sistema si compone di un’unità esterna e dell’unità idronica da installare all’interno o all’esterno, in versione murale simile ad una caldaia, o basamento. Quest’ultima è più grande, in quanto al suo interno si trova un serbatoio per l’acqua calda.
Sistemi meno diffusi in pompa di calore sono aria-aria, che utilizzano la tecnologia dei climatizzatori, a split o canalizzati; perciò, i più diffusi per raffrescare gli ambienti. In riscaldamento sono molto utilizzati per spazi commerciali e uffici. Acqua-acqua, che estraggono calore da acque di falda, fiume, lago o mare; infine, terra-acqua, dal terreno, poiché hanno bisogno di impegnativi lavori di scavo e installazione. Inoltre, ci possono essere vincoli ambientali da rispettare.
Vantaggi della pompa di calore aria-acqua
Come detto, la pompa di calore aria-acqua è la più diffusa in ambito residenziale. Questa tipologia ha un costo di acquisto e installazione relativamente basso rispetto alle altre soluzioni e l’installazione è semplice. Inoltre, è apprezzata anche per la sua flessibilità in termini di spazio necessario.
Infine, per il suo acquisto e installazione è possibile usufruire dei benefici fiscali come l’Ecobonus al 65% fino al mese di dicembre 2024.
Quali sono gli svantaggi?
Le pompe di calore non hanno svantaggi. Come le soluzioni di riscaldamento a gas, sono legate all’andamento dei prezzi dell’energia elettrica. I costi relativi ai consumi di elettricità dipendono dal proprio fornitore di energia elettrica. Tuttavia, si tratta di un aspetto che può essere superato, ad esempio installando un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica al fine di coprire il più possibile il proprio fabbisogno.
3in1 Mono SH di INNOVA
Pompa di calore monoblocco 3in1 Mono di INNOVA
Efficiente, versatile, bella da vedere e ancora più sostenibile, 3in1 Mono di INNOVA è la pompa di calore monoblocco concepita per inserirsi con stile in qualsiasi spazio abitativo.
Come altri prodotti introdotti sul mercato da INNOVA (STØNE, 2.0, eHPoca GEO WW, ecc.) anche la nuova pompa di calore 3in1 Mono di INNOVA conferma il connubio fra design e tecnologia.
3in1 Mono di INNOVA è una pompa di calore aria/acqua monoblocco canalizzata con l’unità moto condensante integrata nel corpo macchina che necessita esclusivamente di due fori sulla parete esterna al fine di consentire un corretto scambio termico.
Un vero e proprio concept modulare in cui l’accurata disposizione dei componenti interni e una configurazione assolutamente flessibile hanno permesso di ottenere ingombri minimi simili a quelli di un elettrodomestico e un’estrema facilità di installazione.
Ma la principale innovazione è celata nel circuito frigorifero caricato con gas R32, un fluido refrigerante caratterizzato da basso GWP (Global Warming Potential = 632, pari a meno di un terzo rispetto ai fluidi tradizionali) e un ODP nullo (Ozone Depletion Potential = 0), senza alcun pregiudizio per le prestazioni in raffrescamento e riscaldamento.
Per le caratteristiche tecniche e la versatilità d’uso, 3in1 Mono di INNOVAè la pompa di calore più adatta per agevolare il passaggio alle energie rinnovabili ed è la soluzione ideale per le applicazioni residenziali e commerciali di piccola e media dimensione.
Una soluzione per tutte le esigenze
3in1 Mono S di INNOVA
Versione singola senza serbatoio, contiene la pompa di calore aria/acqua (in classe di efficienza A++), per il riscaldamento, raffreddamento e la produzione di acqua calda sanitaria, un compressore twin rotary DC inverter e il ventilatore modulante a garanzia del massimo comfort, di un minimo consumo elettrico e di una silenziosità senza paragoni.
Disponibile nelle taglie 5M (potenza: 7,50 kWt; 8,11 kWf) e 7M (9,04 kWt; 10,28 kWf), 3in1 Mono S di INNOVA dispone di pompa circolazione del circuito primario, di un miscelatore termostatico, di uno schermo touch screen per visualizzare l’interfaccia comandi.
Grazie alle dimensioni estremamente compatte (larghezza 604 mm, profondità 608 mm, altezza 1.145 mm), al design minimale e all’assenza dell’unità esterna, anche 3in1 Mono S di INNOVA può essere installata praticando due soli fori a parete – necessari per l’immissione e l’espulsione dell’aria – e si inserisce senza alcun problema di ingombro in qualsiasi ambiente abitato.
A seconda delle esigenze, i fori possono essere situati sia sul retro (configurazione standard) o, a richiesta, sui lati destro o sinistro del modulo (i componenti per la canalizzazione sono tutti accessori da ordinare separatamente all’unità).
3in1 Mono SH di INNOVA
Questa è la versione per l’abbinamento orizzontale dei moduli per pompa di calore e per l’accumulo ACS da 200 L. che consente di alimentare non solo l’impianto idrico-sanitario, ma anche quello di climatizzazione. A parità di altezza e profondità, la larghezza complessiva è di 1.208 mm.
INNOVA – 3in1 Mono
3in1 Mono SV di INNOVA
Si tratta della versione per la sovrapposizione del modulo per l’accumulo ACS da 200 L. (inferiore) con quello della pompa di calore (superiore), anche in questo caso per alimentare gli impianti idrico-sanitario e di climatizzazione. A parità di larghezza e profondità, l’altezza complessiva è di 2.230 mm.
Sia per la versione SH che SV il serbatoio d’accumulo è realizzato in acciaio inox e dispone di resistenza elettrica di riserva (2 kW) e di vasi d’espansione.
Tutte le versioni della pompa di calore 3in1 Mono di INNOVA possono essere equipaggiate con BUTLER PRO, il web server semplice e intuitivo che ottimizza la gestione dal punto di vista ecologico ed economico, in locale e/o da remoto, con possibilità di impostare un calendario settimanale a fasce orarie e di creare scenari a zone con impostazioni differenti, per ottenere sempre il miglior livello di comfort in ogni locale.
Conclusioni
I Bonus previsti dal governo anche per il 2024potrebbero essere l’occasione per ripensare l’intero sistema di climatizzazione per passare a una soluzione unica, sia per l’invero sia per l’estate, con l’installazione di una pompa di calore.
Suite 201 di MU Architecture è un pied-à-terre situato nel centro storico della vecchia Montreal. Di fronte al fiume San Lorenzo, gli antichi edifici di questa strada testimoniano la nascita della città quasi 400 anni fa.
Questa affascinante “suite residenziale“, immaginata da MU Architecture, trae ispirazione proprio dal passato storico della sua posizione. Durante la metà del XIX secolo, lo spazio era occupato da Joe Beef, ex locanda che accoglieva lavoratori e marittimi dal vivace porto di Montreal. Venerato come il “Figlio del popolo”, il locandiere trasformò la sua taverna in un rifugio di conforto e vibrante cameratismo. Il pied-à-terre, costruito su queste fondamenta storiche, cerca di incarnare un’atmosfera accogliente e conviviale.
Entrando all’interno, un atrio offre una vista dell’ampia zona giorno attraverso un pannello di vetro leggermente fumé. In questo ambiente si respira un’atmosfera tranquilla. Gli elementi in legno e le pareti in pietra fungono da capsule del tempo, trasportando i visitatori in un’epoca passata.
Il soggiorno progettato come una taverna privata
Incentrato sul concetto di taverna, il soggiorno è diviso in tre zone distinte, ciascuna meticolosamente curata con la sua atmosfera e tavolozza di colori unici. Il soggiorno si integra perfettamente con la cucina, che presenta un grande e funzionale bancone bar. Questa fusione architettonica crea un’esperienza coinvolgente che trascende senza sforzo l’essenza residenziale della Suite. Per elevare ulteriormente questo concetto, la classica sala da pranzo viene abilmente omessa.
L’ampio spazio aperto è invaso dalla luce naturale che filtra attraverso le grandi finestre con vista sullo storico porto vecchio di Montreal. Con un semplice interruttore, una pellicola polarizzante rende i vetri delle finestre, garantendo la massima privacy.
Gli autentici muri di pietra, che riecheggiano il ricco patrimonio della zona, evocano un senso di storia. Il soffitto in legno, invece, emana un’atmosfera raffinata e discreta, che ricorda lo stile architettonico prevalente in quell’epoca.
La qualità delle lavorazioni è evidente nei dettagli, in particolare nella composizione dei cassettoni che integrano perfettamente due distinte finiture in rovere nero. Questi elementi ancorano i ripiani sospesi, dimostrando la meticolosa attenzione alla finezza architettonica e all’ingegnosità del design.
La cucina nero ebano del pied-à-terre
Continuando l’atmosfera sobria, la cucina e il bar incorporano elementi in legno più scuro, questa volta in una tonalità più profonda. Il legno tinto di nero, invece, lascia emergere sottilmente le venature, conferendo calore e profondità alla materia. Per un effetto assolutamente drammatico, ripiani in quarzo nero e pannelli metallici, abbinati alla combinazione di colori della cappa e dei ripiani, completano l’insieme.
I ripiani in metallo integrano con discrezione l’illuminazione ambientale, la cui fonte rimane impercettibile. Per controbilanciare l’aspetto scuro e minimalista della cucina, curve sottili e angoli arrotondati aggiungono morbidezza ai volumi e facilitano i passaggi. Un poggiapiedi e un rubinetto in ottone scandiscono lo spazio con un bagliore storico ma chic.
La zona benessere nascosta
Oltre a nascondere la lavanderia dietro una delle porte, una seconda porta segreta svela un’intera zona relax. Le strutture termali, il bagno turco, la doccia e le piattaforme relax creano un rifugio perfetto per rilassarsi.
L’illuminazione indiretta e le superfici ceramiche, che ricordano la pietra scura, ci trasportano in uno spazio tranquillo che sembra quasi scolpito nella roccia. I pannelli in vetro fumé insieme ai dettagli in legno iroko contribuiscono ulteriormente a creare un ambiente rilassante.
Le stanze private del pied-à-terre
Attraversando un altro ingresso nascosto, una porta si apre nella zona spogliatoio adiacente alla camera da letto principale. Ingegnosamente nascosto dietro uno specchio, questo portale conduce ad ampie pareti decorate da pannelli in legno meticolosamente lavorati. Dietro si celano ampi spazi di stoccaggio e un’uscita di emergenza.
Il fascino delle pareti divisorie in vetro fumé ci guida verso un bagno intimo. Qui, le finiture naturali evocano un’atmosfera piacevole e rilassante.
La zona notte, oltre ad ospitare una seconda camera da letto, dispone anche di un ulteriore bagno in comune. Lasciando la zona privata del pied-à-terre, si raggiunge nuovamente il soggiorno attraverso un layout labirintico ma affascinante. Questo progetto architettonico fatto di segretezza e funzionalità ha un fascino estetico che appaga i sensi.
La ricercatezza dei dettagli
Realizzato con meticolosa precisione, questo pied-à-terre si integra armoniosamente all’interno di un antico edificio storico, ponendo al centro una serie di dettagli ricercati. Ogni disposizione e collegamento sono stati meticolosamente studiati per rendere lo spazio elegante e raffinato. La selezione di mobili, l’integrazione di opere d’arte ed elementi decorativi danno vita all’ambiente, evocando ricordi delle serate leggendarie e indimenticabili dell’era dell’iconico Joe Beef.
Progetto: MU Architecture (Team: Charles Côté, Jean-Sebastien Herr, Tommy Chouinard, Céleste Main, Baptiste Balbrick, Rebecca Dubé, Thelma Lavieille)
Sei alla ricerca di idee per decorazioni natalizie naturali semplici e con un budget limitato? Quest’anno, rinuncia ai decori acquistati in negozio e abbraccia lo spirito festivo con decorazioni ecologiche realizzate con tutto ciò che la natura ci regala.
Invece di contribuire all’ondata di consumismo natalizio, entra nell’atmosfera creando decorazioni riciclabili a basso costo che non finiranno in discarica. Creare le tue decorazioni è un ottimo modo per generare nuovi ricordi e tradizioni durature per tutta la famiglia. Coinvolgi i bambini nella raccolta dei materiali come pigne e rami caduti e, prima che tu te ne accorga, la tua casa sarà invasa dal fascino rustico.
Quindi infilati gli stivali di gomma, prendi le cesoie ed esci in giardino o fai una passeggiata nel bosco più vicino per trovare tutto ciò che ti serve.
Cosa raccogliere per i tuoi addobbi naturali
Il giardino è un ottimo punto di partenza per andare alla ricerca di elementi adatti a creare originali decorazioni natalizie naturali. Piante sempreverdi come l’agrifoglio, l’edera e l’eucalipto aggiungeranno consistenza, mentre le bacche invernali offrono vivaci tocchi di colore. Se coltivi erbe aromatiche, prendi qualche rametto profumato di rosmarino e alloro da intrecciare in ghirlande e festoni. Se stai andando a fare una passeggiata nei boschi, tieni d’occhio i ramoscelli caduti, le pigne e i pezzi di corteccia che troverai lungo il sentiero. Ricorda solo di procurarti il necessario in modo responsabile: prendine solo un po’ e assicurati di chiedere il permesso prima di tagliare qualsiasi cosa su una proprietà privata.
Vale anche la pena fermarsi dai fioristi e chiedere se è possibile raccogliere eventuali ritagli caduti che potrebbero avere a disposizione.
Mescola tutto ciò che hai raccolto con prodotti che potresti avere in cucina, come chiodi di garofano, cannella e frutta per creare decorazioni profumate ed ecologiche.
Quali decorazioni natalizie puoi creare con la natura
depositphotos
Crea una decorazione per il caminetto
Decora il tuo caminetto con una ghirlanda festosa. Raccogli ritagli di pino, pigne ed eucalipto profumato per creare un punto focale verde strutturato. Lega insieme il fogliame appena tagliato, quindi drappeggialo lungo la lunghezza del camino. Decorare con qualche rametto di agrifoglio per un tocco di colore e aggiungere un filo luminoso per creare l’atmosfera.
TineKHome
Crea una decorazione con rami sospesi come centrotavola
Per la tavola di Natale crea uno straordinario punto focale naturale utilizzando dei rami sospesi sopra il tavolo. Puoi ricoprirlo con edera, eucalipto o agrifoglio e fissarlo al soffitto con filo in nylon trasparente e un gancio.
westwing
Metti dei rami di pino in un vaso di vetro
Una semplice esposizione di rami di pino è uno dei modi più semplici per portare lo stile stagionale nella tua casa. Raccogli qualche ramo e tagliali a misura prima di inserirli in un vaso di vetro trasparente. L’aroma legnoso e le texture organiche costituiranno una decorazione natalizia semplice ma sorprendente. Se vuoi, puoi completare la composizione realizzando delle decorazioni in carta da appendere ai rami.
zara home
Crea una mise en place invitante per la tavola di natale
Sistema lungo tutto il centro della tavola del muschio e aggiungi dei vasetti con bellissimi giacinti sbocciati. Infine, aggiungi un filo luminoso per illuminare la tavola. I tuoi ospiti resteranno piacevolmente colpiti da tutti questi dettagli ispirati alla natura.
TineKHome
Crea delle ghirlande con rami di eucalipto
Semplice ma raffinata, una bella ghirlanda fatta con rami di eucalipto da appendere sulle porte. Per completare la decorazione, aggiungi un nastro di velluto.
immagine via TineKHome
Abbellisci i regali con gli avanzati
Infine, dopo aver realizzato le ghirlande e le altre decorazioni, avrai sicuramente qualche avanzo. Non gettare nulla, perché puoi utilizzarli per abbellire i pacchetti regalo. Decora i regali avvolti con rametti di pino, agrifoglio o eucalipto oppure annoda bastoncini di cannella o pigne con un nastro di velluto. I tuoi regali decorati con cura sembreranno speciali come quello che contengono!
Per concludere
Questo Natale torniamo alle origini con decorazioni natalizie naturali fatte in casa. Una passeggiata all’aria aperta nel verde, un pizzico di creatività e avremo una casa piena di fascino e calore festoso.
Tutto pronto per le feste? La scorsa settimana qualcuno mi ha chiesto consiglio per acquistare Il tavolo da cucina in previsione dei vari pranzi , meglio allungabile rotondo o rettangolare?
Per me il tavolo da cucina è allungabile rotondo ,
soprattutto se si parla del pranzo di Natale.
Lo so,
molti di voi sono scettici sul tavolo da cucina allungabile rotondo,
sento già i vostri commenti…
“Poi non ho la tovaglia giusta“,
“non ci stiamo siamo in tanti “,
insomma,
il tavolo da cucina allungabile rotondo non entra facilmente nel Dna di tutti,
ma non è forse bello poter mangiare guardando tutti in faccia senza doversi girare?
Sono sicura che dopo aver letto questo articolo qualcuno di voi cambierà idea.
Tavolo da cucina allungabile come scegliere la forma? Rotondo o…
Tralasciando per un attimo il tavolo da cucina allungabile rotondo,
quello che serve per ospitare un po’ più di persone a tavola, soprattutto in questo periodo dell’anno, è un tavolo allungabile .
Il tavolo da pranzo è un elemento importante della casa,
ne esistono tantissimi modelli,
con forme, misure e design differenti,
Prima di tutto bisogna individuare lo spazio dove sistemarlo,
non basta avere un bel tavolo da cucina allungabile, se poi non si può sfruttare.
Una volta definita la stanza, si può pensare alla forma e al colore più adatto,
è indispensabile infatti, che una volta posizionato, questo abbia intorno almeno 120 cm,
60 cm per la seduta e 60 cm per spostare la sedia,
dovrete pur avere un po’ di agio per muovervi!
Lo stesso vale per lo spazio che occupa in larghezza ogni persona,
almeno 60 cm tra un braccio e l’altro,
insomma,
lo spazio che serve per mangiare comodamente.
Ecco,
ora che avete le misure che servono, parliamo di forma.
come scegliere il tavolo da cucina allungabile? Rotondo o no?
Deciso che il tavolo da cucina allungabile è una priorità per i pranzi e le cene numerose,
Il tavolo rettangolare è tra i modelli più gettonati,
questo perché è il classico tavolo ,
non fraintendetemi ,
per classico non intendo in legno o in arte povera,
intendo semplicemente il solito,
si perché
quando parlo con un cliente di tavolo da pranzo,
quasi sempre il riferimento è il tavolo rettangolare.
Dunque,
il tavolo rettangolare parte dalla misura minima di 70 cm di profondità per un 1 metro di lunghezza
per arrivare anche a profondità 1mt, con lunghezza anche 2 metri,
tutto dipende dal famoso spazio che abbiamo e da quante persone ci devono mangiare.
A tal proposito,
lo sapete che esistono diverse tipologie di apertura per allungare i tavoli?
Si perché non è importante solo che il tavolo sia allungabile, ma anche il modo in cui si apre.
Quante volte vi è capitato di essere a pranzo da qualche amico o parente e di avere la gamba del tavolo in mezzo alle vostre di gambe?
una scomodità pazzesca.
ecco allora qualche dritta per scegliere il tipo di apertura per il vostro tavolo allungabile:
Apertura con maniglia
Per allungare il tavolo basta tirare la maniglia dal lato del capotavola e alzare la prolunga, il meccanismo porterà automaticamente l’allunga in battuta con il piano.
Questa tipologia è tipica dei tavoli con basamento centrale.
A binario scorrevole e alzabile
Le allunghe sono sotto il piano del tavolo, alle estremità di un binario scorrevole,
il tavolo si allunga facendo scorrere il binario verso l’esterno e alzandolo leggermente,
così facendo, le allunghe si posizionano a filo del piano
Apertura telescopica
la struttura del tavolo si apre interamente lateralmente con un movimento scorrevole ,
all’interno del tavolo si trovano le allunghe che permettono di allungarlo in più misure.
Tavolo da cucina allungabile rotondo, ovale o ad ellisse?
Il tavolo da cucina rotondo allungabile generalmente ha diametro minimo 80 cm,
quello ovale e quello ad ellisse invece 110cm di lunghezza.
A differenza dei tavoli rettangolari, questi tavoli hanno più spazio per sedersi già quando sono chiusi,
e questo è sicuramente un punto a loro vantaggio,
perché,
per chi non ha lo spazio per un tavolo allungabile, non deve necessariamente rinunciare ad invitare persone a cena,
inoltre,
non smetterò mai di dirlo,
la loro forma arrotondata e senza spigoli oltre a dare più armonia all’ ambiente,
Li rende a prova di bambini,
insomma,
magari non ci crederete,
io che sono tanto amante dei tavoli rotondi, ho in casa due tavoli rettangolari (causa forza maggiore)
e avendo un bambino piccolo, mi sono dovuta munire di paraspigoli,
se avessi avuto il mio tavolo rotondo invece…
Comunque ,
ecco alcuni sistemi di apertura per questa tipologia di tavoli:
binario scorrevole e alzabile
Con una allunga per ogni lato del tavolo, basta far scorrere il binario verso l’esterno e alzarlo,
immagine sedit
rotazione del piano
Con una semplice rotazione del piano il tavolo si allunga.
IMMAGINE SEDIT
apertura telescopica con allunga a libro
senza dover far scorrere le gambe, il meccanismo di apertura è centrale
IMMAGINE SEDIT
Dunque.. Qual’ è la forma giusta per voi?
Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo su come arredare la sala da pranzo, lo potete leggere cliccando qui.
In quell’occasione molti di voi mi hanno ringraziato per aver fatto questo schemino :
Cosa ne pensate?
Un pochino vi ho convinto sul tavolo rotondo?
Ad ogni modo,
Le feste stanno arrivando,
ho selezionato qualche immagine di tavolo da cucina allungabile rotondo e non per darvi l’ispirazione .
FRIUL MOSAIC con il suo laboratorio di mosaico su misura rappresenta indubbiamente un’eccellenza italiana ed è stata scelta dallo studio Nespoli e Novara per interpretare al meglio un progetto luxury di una villa a Majorca.
La villa domina una suggestiva altura nell’entroterra di Majorca e la vista panoramica si apre sul paesaggio agreste e sul Mediterraneo all’orizzonte. Per renderla una ricercata dimora estiva, gli architetti Nespoli e Novara hanno riservato al mosaico il ruolo di protagonista assoluto dell’intero progetto.
Contraddistinta da una continuità estetica fra esterno e interno, la villa è in piena armonia con la palette cromatica del paesaggio e della regione. L’ampio ed elegante patio dell’abitazione ospita una piccola piscina, interamente rivestita in mosaico. Questa esotica oasi di relax rappresenta il centro del legame che unisce la residenza privata al mare. Il leitmotiv che elegantemente caratterizza gli interni della villa è rappresentato dalla coesistenza e dal dialogo che si instaura tra classico e contemporaneo.
I mosaici di FRIUL MOSAIC per la villa a Majorca
Per il rivestimento della piscina, è stata realizzata una composizione ESAGONI nella variante Nero Marquina e Carrara, una delle proposte contemporanee di Friul Mosaic per riproporre le forme essenziali del gusto classico e contemporaneo, con texture scandite da passaggi cromatici netti. Per la zona living interna della villa è stato scelto invece TRACCIA, decoro senza tempo della collezione TESSERE di Luisa Bocchietto nella variante Bianco Thassos, Carrara e Nero Marquina.
Il nome della collezione TESSERE corrisponde sia a un fare, il tessere appunto, sia al prodotto finale, costituito dalle tessere di un nuovo mosaico.
Frutto di uno studio approfondito di tessuti e trame nella loro costruzione e composizione formale, TESSERE è la sintesi dell’arte musiva che si unisce all’antica arte tessile in una collezione di superfici artigianali sotto ogni punto di vista. Tessere è infatti ispirata al mondo dei tessuti storici dell’azienda biellese Piacenza1733, leader nella lavorazione dei filati di altissima qualità. La collezione include 7 pattern che trovano la loro origine negli archivi del lanificio.
RETE, sempre nella variante Bianco Thassos, Carrara e Nero Marquina, decora i terrazzi della villa nell’ala est destinata agli ospiti. RETE è la linea di FRIUL MOSAIC del catalogo Contemporaneo che prende vita dall’incontro di geometrie e origina un reticolo di maglie sovrapposte.
Mosaici fatti a mano e su misura
FRIUL MOSAIC che ha saputo unire tradizione e innovazione oggi incarna l’evoluzione dell’arte musiva ed è un partner affidabile di studi di architettura, arredatori e progettisti in tutto il mondo. Opera nel settore dell’Hospitality e nel residenziale, ma può vantare anche collaborazioni con importanti marchi della moda internazionale: dalla cupola della grande basilica di Aparecida, nello stato di San Paolo in Brasile, alle boutique di Dolce & Gabbana nel mondo, agli esclusivi hotel in Italia e all’estero, quali ad esempio il Cipriani di Milano, lo storico Hotel de Paris di Montecarlo o l’elegantissimo Hotel Bulgari a Roma, recentemente inaugurato.
Tutto rigorosamente fatto a mano e su misura all’interno dell’azienda con l’uso della tradizionale martellina.
È possibile scegliere colori, materiali e dimensioni, pur mantenendo le caratteristiche di continuità o ripetibilità modulare del mosaico. In questo modo il progettista è libero di esprimere al massimo la sua creatività nel modo che più si addice al disegno. Il risultato è una superficie senza interruzioni personalizzata e unica, perché ogni mosaico è un’opera d’arte irripetibile.
Il colore Pantone 2024, Peach Fuzz cattura il nostro desiderio di nutrire noi stessi e gli altri. È una tonalità di pesca delicata e morbida il cui spirito onnicomprensivo arricchisce l’anima, il corpo e la mente. Conosciuto con il nome in codice di PANTONE 13-1023, Peach Fuzz è un colore che irradia calore ed eleganza moderna. Una tonalità che risuona con la compassione, offre un abbraccio tattile e unisce senza sforzo la giovinezza con l’intramontabilità.
“Peach Fuzz indica appartenenza, ispira ricalibrazione e opportunità di crescita. Traendo conforto dal PANTONE 13-1023 Peach Fuzz, possiamo trovare la pace interiore, con un impatto positivo sul nostro benessere”, ha dichiarato la direttrice esecutiva di Pantone, Leatrice Eiseman.
“Trasmettendo un messaggio di tattilità che si manifesta in texture scamosciate, vellutate, trapuntate e pelose, lussuosamente rilassanti e morbide al tatto, il PANTONE 13-1023 Peach Fuzz è un’avvolgente tonalità pesca che risveglia i nostri sensi alla confortante presenza di tattilità e calore avvolgente”, si legge nel comunicato stampa.
I colori Pantone dal 2000 ad oggi
La storia inizia nel 2000, quando l’azienda statunitense Pantone Inc., nota nel mondo della grafica e del design per aver inventato negli Anni 50 un sistema di catalogazione dei colori, decide di decretare il Colore dell’anno che sarà protagonista per l’anno successivo. Il colore scelto diventa, così, una vera e propria fonte d’ispirazione cromatica per il mondo della moda, del design e della creatività in generale.
Come inserire il colore Peach Fuzz nella propria casa
Come può essere integrato questo colore nella propria abitazione? Sicuramente quello che serve fra i vari elementi e tonalità di colore già presenti è un buon equilibrio.
Se amate le tonalità pastello, via libera ai complementi d’arredo di grandi dimensioni in questa tonalità di colore. In alternativa potete puntare a rinnovare solo alcuni accessori, scegliendoli nella nuova tonalità peach fuzz. Tende, tappeti ma anche cuscini e addirittura quadri che abbiano come colore principale proprio quello indicato da Pantone per il 2024.
poltroncine Aretha di Bross
La personalizzazione è la chiave di un arredamento vincente: disseminare qua e là dei tocchi di peach fuzz nei vari ambienti della casa esprime una forte volontà di mostrare i nostri gusti e la nostra personalità attraverso gli elementi di arredo scelti per la nostra casa.
Arredare con peach fuzz il soggiorno
Puntare su un abbinamento tono su tono è sempre un’altra valida opzione: insieme al rosa conchiglia, nude e color salmone. O ancora accostato a colori pastello di media intensità, come l’azzurro carta da zucchero, il verde menta, che si accordano alla palette pesca senza oscurare la sua delicatezza e sono schemi adatti a comporre un salotto dal gusto contemporaneo. Inoltre, Peach Fuzz è una nuance in grado di risolvere i problemi legati all’esposizione e alla poca luminosità e a dare nuova vita alle sfumature più spente.
collezione di sedute modulari Waves, disegnata da Constance Guisset per LaCividina
Nel soggiorno si può puntare su abbinamenti tono su tono accostando al peach fuzz un rosa nude, salmone o conchiglia. In alternativa, stanno bene anche le tonalità pastello come verde menta, carta da zucchero. Dipingere un’intera parete color peach fuzz? Va bene, a patto che le altre siano di una tonalità in contrasto. Aggiungendo qualche elemento decorativo, come un tappeto di grandi dimensioni o un vaso voluminoso color peach fuzz si otterrà un effetto di rinnovamento particolarmente piacevole da vivere.
carta da parati Australian Dots di SpaghettiWalls
In alternativa alla pittura, si può optare per una bella carta da parati nel colore pantone 2024. Potete applicarla su una sola parete, trasformandola così nel punto focale della stanza. Se il soggiorno ospitasse anche la sala da pranzo, allora potreste decidere di rinnovare le sedie del tavolo optando per un modello declinato in questa raffinata tonalità.
Il colore pantone 2024 in camera da letto
copripiumino Ethos Zen di Gabel 1957
Il peach fuzz è un colore morbido e avvolgente, perfetto per aggiungere personalità agli ambienti più privati della propria abitazione, come per esempio la camera da letto oppure il bagno. Si abbina alla perfezione alle gradazioni naturali della terra. Per vivacizzare un angolo o un ambiente un po’ anonimo, si possono scegliere oggetti di design in questo nuovo colore. Nella camera da letto questa tonalità grarantirà un effetto distensivo e rilassante.
Il peach fuzz per arredare il bagno
Il colore Pantone 2024 trova il suo spazio anche in bagno: oltre ad asciugamani, accappatoi, tappeti e tende che possono essere scelte in questa sfumatura cromatica, si possono scegliere anche i rivestimenti a parete dalle piastrelle alla carta da parati.
Tbrick di Sartoria by Terratinta Group
Inoltre, da non dimenticare anche tutti gli accessori e i complementi di arredo presenti in questo ambiente, come mensole, dispenser per il sapone, porta spazzolini e tanto altro. E’ un colore che invita al relax, quindi perché non inserirlo nella stanza dedicata al nostro benessere?
Proposte di design in peach fuzz
Per idee e spunti d’arredo, ecco alcune proposte di design in questo colore gentile, dolce e arioso.
CH24 Wishbone di Carl Hansen & Søn
La CH24 Wishbone di Carl Hansen & Søn è un classico senza tempo, progettato dal famoso “Maestro delle sedie”, Hans J. Wegner, nel 1949. Ancora più confortevole e lussuosa, questa icona del design in rovere olio si può impreziosire con il cuscino originale Carl Hansen & Søn. Questo cuscino è disponibile sia in pelle che in tessuto e in un’amplia varietà di colori, consentendovi di personalizzare la vostra esperienza di seduta. Carlhansen.com
Tappeto In-Touch, G.T.Design
In-Touch di Deanna Comellini è una delle proposte più sostenibili del brand pioniere del tappeto contemporaneo G.T.DESIGN. Realizzato a mano in TencelTM, una delle fibre più eco-compatibili attualmente sul mercato che crea un tessuto super-morbido composto da fibre derivate dalla cellulosa ottenute da un processo di produzione a basso impatto ambientale, offre un’esperienza tattile che non ha paragoni. In casa crea un’oasi di colore, calore, lucentezza e morbidezza che costruisce l’atmosfera intima e domestica perfetta. Gtdesign.it
radiatore Loft di Antrax
Loft di Antrax IT
Ideato ed ingegnerizzato da Andrea Crosetta, Loft è un moderno ed eclettico radiatore lineare, semplice ma allo stesso tempo sofisticato pensato per chi abita loft cittadini e appartamenti metropolitani. Il radiatore è realizzato in alluminio, la superficie è caratterizzata da una “texture” di piccole onde che creano un effetto sorprendente e lo rendono morbido e piacevole al tatto. Grazie alla sua versatilità può essere installato sia in orizzontale che in verticale e possono essere accostati fino a tre elementi. Un radiatore che per le sue caratteristiche formali trova la sua ideale collocazione in ambienti dallo stile contemporaneo. L’elemento singolo è largo 20cm e l’altezza può variare tra 150cm, 170cm e 200cm. www.antrax.it
Dalla collezione Binaria fino alla nuova collezione di sgabelli Hug di Giulio Iacchetti: Fantin conferma la sua vocazione a un interior giovane, dalle linee epurate e funzionali, come da tradizione per l’azienda italiana che da 55 anni ha fatto della raffinata lavorazione del metallo e del colore i suoi punti saldi.
Lasciatevi abbracciare dalla colorazione declinata nel delicato Peach Fuzz. Fantin.com
Coral di Talenti Outdoor Living introduce alla leggerezza. Il tema della corda è preponderante e lo si ritrova anche come dettaglio nelle impugnature delle sedute, nel side table o nei pouf. I divani sono caratterizzati da un volume solido ma essenziale, che rimane neutra nei colori e nelle forme, addolcita dai cuscini decorativi in tessuto intrecciato color pesca, in contrasto con il bianco caldo delle cuscinerie. Sfumature pastello che contribuiscono a rendere gli ambienti ancor più luminosi e accoglienti. talentispa.com
Ad ogni cambio stagione sentiamo il bisogno di sistemare e organizzare una parte della casa, o perlomeno per me è così, in questo momento sono alle prese con la scarpiera per ingresso: come organizzare le scarpe?
A volte penso,
per fortuna che in casa siamo in tre, altrimenti altro che la cabina armadio di Carrie Bradshaw in sex and the city,
ci vorrebbero due mega scarpiere per tutte le scarpe che abbiamo in giro,
non tanto mio marito, quanto io e mio figlio,
Lui ha cinque anni, cresce e compriamo un paio di scarpe ogni tre mesi,
così teniamo da parte ,
ci dispiace buttare le scarpe nuove ..e la scarpiera si riempie.
Perciò ora sono alle prese con l’organizzazione della scarpiera
ma il punto è sempre lo stesso,
“Come organizzare le scarpe con una scarpiera per ingresso?”
L’ingresso si sa , è il biglietto da visita della casa,
dunque scegliere la scarpiera per ingresso per organizzare le scarpe non è proprio semplice,
alta , bassa, stretta, laccata, con specchi…
Scarpiera per ingresso : come organizzare le scarpe ? Partiamo dallo spazio
Innanzitutto bisogna valutare lo spazio e pensare bene a dove posizionare la scarpiera ,
da parte alla porta, davanti, lontano, in una nicchia.
Se l’ ingresso è lungo e stretto sarà utile scegliere una scarpiera con una profondità ridotta, magari che si integri con il mobile per i cappotti o lo specchio,
Anzi, magari proprio la scarpiera potrebbe essere fatta con delle ante a specchio,
lo so cosa state pensando…
che sono pazza perché vedete già tutte le ditate appiccicate alla scarpiera..
Si ma…non crediate che con un modello laccato o laminato cambia tanto,
se il laminato della scarpiera è liscio e non un materico è più difficile da pulire di uno specchio…
invece,
se l’ingresso ha uno spazio più generoso,
si può pensare ad una scarpiera abbinata ad una panca, utile per sedersi a indossare e togliere le scarpe comodamente,
Definito lo spazio a disposizione, scegliere il modello più adatto all’ingresso sarà più semplice,
si perché di scarpiere ce né di ogni tipo,
dalla classica anta a ribalta,
alle ante scorrevoli,
con le ante battenti.
Inoltre,
per chi di spazio ne ha da vendere,
si può pensare ad una scarpiera/ credenza /mobile appoggia tutto,
tipo quelle delle immagini qui sotto
Scarpiera per ingresso come organizzare le scarpe?
La prima cosa da fare per organizzare da zero la scarpiera è quella di svuotala (nel caso di scarpiera già in uso ovviamente)
e pulirla, per poi mettersi al lavoro.
Il profumo di fresco pulito aiuta sempre in questi casi,
da la spinta per partire..
Punto primo,
una volta che le scarpe saranno accatastate li davanti ai vostri occhi dovrete fare una selezione,
Al momento siamo in inverno,
insomma,
quali scarpe state usando frequentemente?
Non credo che siate in giro con i sandali o le infradito,
per cui,
quelle che state usando dovranno essere posizionate in modo tale che siano a vostra disposizione,
mentre,
quelle che non mettete da qualche tempo,
bé,
sarebbe meglio eliminarle senza ripensamenti.
Punto due ,
Scatole o a vista?
Qui è un bel problema.. almeno per me ,
mi piace averle nelle scatole ordinate ,
ma le scatole delle scarpe non sono mica tutte uguali e della stessa misura,
perciò è un po’ dura sistemarle in maniera organizzata sugli scaffali,
dunque,
perché non comprare delle scatole della stessa dimensione, magari trasparenti o con il porta etichetta davanti?
Sono sincera,
io non sono tra quelli che lo fa ,
non ho tempo,
perciò dedico metà della profondità davanti della mia scarpiera ( io ho una scarpiera profonda 60 cm),per le scarpe della stagione in corso,
e nell’altra metà lascio le scarpe che userò la stagione dopo.
Il consiglio
Se siete alle prese con la scelta della scarpiera per ingresso e non sapete come organizzare le scarpe ,meglio optare per una scarpiera dove le scarpe possono essere posizionate frontalmente,
Insomma ,dove le potete vedere bene senza dover aprire da tutte le parti,
è vero, magari non è il massimo esteticamente,
ma se sono ben ordinate non daranno fastidio a nessuno,
ma soprattutto, la casa è di chi ci abita…non di chi la visita ogni tanto
e comunque,
a parer mio l’ingresso e il garage sono gli ambienti migliori per sistemare la scarpiera,
si evita così di portare in giro per casa lo sporco dell’esterno.
Infine,
ecco qualche trucco per mantenere le scarpe sempre belle e pulite:
organizzate le scarpe in uno spazio fresco e asciutto per evitare umidità e conseguente muffa che le possono rovinare
se siete amanti degli stivali come me , quando li mettete via, meglio inserirci dentro della carta da giornale per non lasciare che si deformino.
ogni tanto fate pulizia, selezione ed eliminate il superfluo.
L’arredamento senza tempo è un’elegante fusione di praticità e eleganza, capace di integrarsi armoniosamente con molti stili. Qui di seguito, ti forniremo alcuni consigli preziosi e realizzabili per inserire nella tua casa quel tocco di eleganza senza tempo. Prendi nota.
Parliamo spesso delle ultime tendenze nel design degli interni, ma purtroppo non sempre possiamo permetterci di spendere una fortuna per rinnovare il nostro spazio abitativo. I mobili di design hanno un costo elevato, a volte persino proibitivo. Ecco perché vogliamo offrirti consigli su come arredare la tua casa in modo che resista meglio al mutevole susseguirsi delle tendenze, poiché la vita è già abbastanza costosa di per sé.
Indipendentemente da quanto siamo appassionati degli ultimi trend, un divano rosa alla moda può costare quanto l’affitto mensile, ma certo non vogliamo che tu finisca a dormire sul divano! Considerando le numerose spese quotidiane, investire in un arredamento senza tempo non è un lusso superfluo, piuttosto una scelta saggia.
Arredare con stile “senza tempo” significa creare un ambiente che sia attraente, elegante e resistente al passare delle mode e delle tendenze nel corso degli anni. Questo tipo di arredamento si basa su principi di design e estetica, che sono intramontabili e non dipendono dalle tendenze del momento. Come direbbe Coco Chanel, “La moda passa, lo stile resta”.
Se sei attenta alle ultime tendenze (ovvero se ti piace seguire ogni novità che vedi in giro), potresti scoprire che la tua casa diventerà presto un peso finanziario significativo. Al contrario, un arredamento senza tempo è un investimento a lungo termine, che non stanca mai, non passa mai di moda ed è la base perfetta per il tuo arredamento. Per mantenere un arredamento senza tempo, è possibile apportare aggiornamenti occasionali attraverso piccoli dettagli, invece di cambiare completamente l’arredamento.
In sostanza, l’arredamento senza tempo è un approccio al design d’interni che mira a creare uno spazio elegante, raffinato e duraturo nel tempo, evitando scelte di stile troppo legate alle mode effimere.
Ecco otto consigli per adottare questo stile con successo.
1. Investi in Classici e icone di design:
L’arredamento senza tempo spesso si basa su elementi di design definiti dei “classici” o icone di design. Questi arredi sono stati apprezzati da generazioni e mantengono la loro bellezza anche nel corso degli anni. I veri classici sono intramontabili. Investi in mobili di qualità che saranno ancora amati tra 50 anni. L’arredamento senza tempo quindi, dovrebbe includere almeno uno dei pezzi di design che hanno dimostrato la loro longevità nel corso degli anni, come le sedie Eames, le lampade Fontana Arte o il divano Chesterfield, giusto per fare degli esempi. In fondo al post trovi una selezione dei più famosi.
Inoltre, se si vuole mantenere i costi sotto controllo, è utile sapere che molte icone di design hanno visto scadere i loro brevetti nel corso del tempo. Questo significa che pezzi classici e senza tempo, una volta soggetti a prezzi elevati, sono ora più accessibili, consentendo a un pubblico più ampio di introdurre autentici capolavori di design nelle proprie case senza gravare eccessivamente sul bilancio.
2. Scegli Colori Neutri:
I colori neutri sono la quintessenza dello stile senza tempo. Funzionano bene con qualsiasi colore o stile e conferiscono una sensazione di pulizia e freschezza, che non passa mai di moda. Per questo motivo, la scelta di colori neutri, come il bianco, il beige, il marrone, il grigio e il nero, è comune nell’arredamento senza tempo. Questi colori tendono a essere versatili e possono essere facilmente abbinati a diversi stili e ad altri accenti di colore più di tendenza.
Attenzione: non stiamo dicendo che occorra dipingere tutte le pareti di bianco, ma opta per colori neutri che creino una solida base per tutto l’arredamento della casa. I colori vivaci possono sembrare belli e attraenti ora, ma potrebbero rapidamente diventare datati, richiedere un impegno e spese costanti per aggiornali e abbinarli. Il trucco sta nell’usare questi colori di tendenza in elementi, che sono facili da ridipingere o sostituire, senza richiedere un grosso dispendio economico. Evita di dover cambiare tutto solo perché ti stufi di un colore vivace.
3. Mantieni Linee Pulite:
Le linee pulite e i mobili ben definiti e semplici sono una caratteristica distintiva dell’arredamento senza tempo. Non per nulla sono considerati dei classici del design molti arredi Mid-Century Modern. Evitare eccessi di dettagli, decorazione o forme eccentriche è una scelta perfetta, se si vuole uno stile che possa durare nel tempo. Per mantenere un ambiente senza tempo, evita elementi troppo estrosi e eccessivi. Linee pulite e un design minimale mantengono un aspetto coerente nel tempo.
4. Investi in Materiali di alta qualità:
La qualità dei materiali utilizzati è fondamentale nell’arredamento senza tempo. Si preferiscono materiali durevoli e di alta qualità, come il legno, il marmo, il vetro e i tessuti resistenti. Anche se siamo inclini a risparmiare e a scegliere il low cost, gli oggetti economici a volte si rivelano costosi a lungo termine, se li dovrai sostituire o sistemare spesso. Dedica cura alla scelta del pavimento, ad esempio, optando per materiali duraturi, resistenti e di facile manutenzione.
Almeno per i pezzi di arredo importanti, investi in elementi chiave come un comodo divano o un letto di qualità che dureranno nel tempo.
Nell’arredamento senza tempo si preferisce possedere pochi pezzi di alta qualità rispetto a riempire lo spazio con oggetti di scarsa qualità e di poca durata.
Credit photo: Romain Ricard
5. Attenta selezione dei complementi d’arredo:
Gli elementi decorativi e gli ornamenti sono facili da sostituire e cambiare , non richiedono un grande investimento, quindi ideali se desideri sperimentare nuovi trend senza impegni a lungo termine. Parliamo di cornici, lampade, specchi, tappeti e altri complementi d’arredo che aggiungono carattere all’ambiente. Il “senza tempo” non implica necessariamente monotonia. Per introdurre colori, fantasie o materiali specifici, si può facilmente ricorrere ai complementi di arredo e agli accessori. Segui pure le ultime tendenze, ma fallo attraverso elementi facilmente sostituibili. È un modo più pratico ed economico di restare al passo con i tempi senza dover rinnovare l’arredamento principale.
6. Attenzione alla funzionalità:
Anche se l’aspetto estetico è importante, l’arredamento senza tempo tiene conto anche della funzionalità. I mobili e gli accessori devono essere comodi e pratici per l’uso quotidiano. L’arredamento senza tempo implica l’uso di materiali e tessuti che sfidino il vissuto di ogni giorno, quindi devono essere, prima di tutto mobili pratici e confortevoli. Se prevedi di mantenere a lungo una poltrona o un divano, assicurati che siano accoglienti e realizzati con materiali adatti alle esigenze della casa e di chi la abita. Opta per pezzi realizzati con tessuti pratici, adatti alla vita quotidiana.
7. Un Tocco Personale:
Quando pensi a un arredamento senza tempo, potresti immaginare qualcosa di noioso e privo di personalità. Niente di più sbagliato. Il trucco sta nel completare il tuo spazio con mobili ed oggetti personali, che rispecchiano il tuo stile unico. È questo tocco distintivo che trasforma un semplice ambiente domestico in un rifugio personale. Inoltre, mobili e complementi d’arredo con un significato affettivo resistono spesso alle oscillazioni delle tendenze, integrandosi perfettamente con l’estetica senza tempo.
Per questo, la personalizzazione rende gli acquisti più significativi nel tempo. La tua casa deve rispecchiarti, quindi arricchisci gli interni con oggetti amati o ereditati. Dal comò della nonna, al tavolino della vecchia zia, questi elementi hanno meno probabilità di stancarti nel tempo. Si tratta di elementi significativi, non di acquisti impulsivi!
Credit photo: Blumenthal hoffman
8. Spazio e Ordine:
Un ambiente senza tempo si distingue per la sua ordinata disposizione e attenzione al dettaglio. Evita l’aspetto caotico, mirando a creare un insieme armonioso di elementi. Nell’arredamento senza tempo, è consigliabile optare per pochi pezzi di arredamento di alta qualità, disposti con ordine, piuttosto che sovraccaricare lo spazio con eccessivi arredi e decorazioni. La chiave risiede nella cura, nella selezione e nell’adesione al minimalismo, dove la filosofia “less is more” si traduce in una raffinata estetica senza tempo.
Le tendenze nel mondo dell’interior design sono effimere, ma con un arredamento senza tempo, ciò che crei sarà sempre al passo con lo stile. Questo significa dire addio alla preoccupazione che gli oggetti perdano improvvisamente il loro fascino.
Icone di design
Come direbbe Charles Eames, “I dettagli non sono dettagli, sono il design”. Ecco un elenco di alcune icone del design del passato, mobili che hanno resistito alla prova del tempo e sono ancora considerati modelli di eleganza e stile senza tempo:
1. Poltrona Barcelona di Ludwig Mies van der Rohe (1929):
Questa poltrona iconica con la sua struttura in acciaio cromato e cuscini in pelle è un classico del design moderno.
Credit photo: Romain Ricard
2. Poltrona Eames Lounge Chair di Charles e Ray Eames (1956):
Una delle poltrone più riconoscibili e confortevoli al mondo, con la sua elegante combinazione di legno e pelle. Fa parte del catalogo Vitra.
3. Tavolo Tulip di Eero Saarinen (1956):
Con la sua base distintiva, questo tavolo ha uno stile minimalista e moderno che si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente. Prodotto da Knoll.
Credit photo: Ahre
4. Lampada da terra Arco di Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1962):
Questa lampada, prodotta da Flos, con la sua struttura curva e la grande cupola del paralume, è un’icona di stile moderno e funzionalità.
5. Sedie Eames Plastic Chairs (1950):
Progettate da Charles e Ray Eames e prodotte dalla Herman Miller a partire dal 1950, queste sedie sono diventate rapidamente iconiche e rappresentano ancora oggi un classico del design moderno. Le più diffuse sono: il modello DSW (Dining Height Side Chair Wood Base), che presenta una base in legno, il modello DSR (Dining Height Side Chair Rod Base), Il modello DSX (Dining Height Side Chair X-Base) con una base a X.
6. Divano Chesterfield (metà del XIX secolo):
Un classico intramontabile, con i suoi braccioli arrotondati e il caratteristico rivestimento trapuntato in pelle è ancora uno dei divani più presenti negli ambienti classici o caratterizzati dallo stile industriale.
7. Poltrona Wassily di Marcel Breuer (1925):
Realizzata con tubi d’acciaio piegati, questa sedia è un’icona del design Bauhaus, combinando forma e funzione in modo unico. Prodotta da Knoll.
8. Tavolino Noguchi di Isamu Noguchi (1947):
Caratterizzato da una forma organica e da una combinazione di legno e vetro, questo tavolino è un esempio di design scultoreo. Si trova nel catalogo Vitra.
9. Contenitori Componibili di Anna Castelli Ferrieri (1969):
Con il suo design modulare e moderno, questa serie di comodini/contenitori di Kartell è ancora ampiamente utilizzata e apprezzata oggi, come negli anni ’70.
10. Sedia Wishbone di Hans J. Wegner (1949):
Con la sua forma distintiva e il sedile intrecciato, questa sedia, chiamata anche Y chair, è un classico del design danese che conserva la sua eleganza senza tempo, una delle sedie più amate dagli architetti, compresi noi di Case e Interni.
Credit photo: Blumenthal hoffman
11. Sedia Thonet n. 14 (1859):
Conosciuta anche come la “sedia da caffè” o “sedia da bistrot”, questa sedia in legno curvato è un capolavoro di Michael Thonet, che ne ha realizzate varie versioni, compresa quella in paglia di Vienna. La sua forma semplice, ma elegante è diventata un prototipo del design industriale.
12. Sedia Superleggera di Gio Ponti (1957):
Progettata da Gio Ponti, questa sedia leggera e sottile è un esempio di design italiano degli anni ’50, con una struttura caratteristica, che piace ancora oggi. Edita da Cassina.
13. Divano Ghost di Paola Navone (2008):
Un moderno classico italiano, il divano Ghost è caratterizzato da linee pulite, cuscini generosi e una struttura comoda. Prodotto da Gervasoni.
14. Sedia Cesca di Marcel Breuer (1928):
Una sedia con struttura in acciaio tubolare e seduta intrecciata in paglia di Vienna, la Cesca è un’icona del design moderno e funzionale, che non passa mai di moda.
15. Lampada da tavolo Atollo di Vico Magistretti (1977):
Con la sua forma tipica, la lampada Atollo è un’icona del design italiano e offre un’illuminazione diffusa che aggiunge un tocco di eleganza a qualsiasi ambiente.
16. Sedia Panton di Verner Panton (1967):
Una sedia modellata da una singola scocca di plastica, con una forma organica e fluida, che sembra sfidare la gravità. Un’icona del design pop degli anni ’60, che si inserisce in ogni ambiente.
17. Tavolo con ruote di Gae Aulenti (1980):
Un tavolo in vetro con ruote con un design moderno, ma senza tempo, progettato per Fontana Arte da una delle più importanti designer italiane.
18. Lampada Costanza di Paolo Rizzatto (1986):
La lampada Costanza (by Luceplan) è un classico esempio di design italiano contemporaneo, con la sua elegante struttura in alluminio e il paralume facilmente montabile, che crea un’illuminazione diffusa e accogliente.
E potremmo citarne molti altri, ma ci fermiamo qui. Questi mobili sono solo alcune delle icone del design che continuano a ispirare e ad essere apprezzate per la loro bellezza e funzionalità senza tempo.
Contattati per restituire una soluzione d’arredo completa, moderna e originale, i professionisti si sono dedicati ad accogliere le richieste specifiche dei Committenti – una giovane coppia amante del design, degli interni di pregio e dei colori d’accento.
Queste sono state le loro parole:
Abbiamo da poco acquistato una proprietà in un complesso di nuova costruzione alle porte di Milano.
Si tratta di un appartamento di 80 metri quadri con open space, due stanze e due bagni, rifinito con parquet chiaro a spina di pesce e infissi bianchi. Vi forniremo la planimetria per avere un’idea della disposizione dei locali.
Richiediamo la vostra consulenza per arredare la zona giorno e la zona notte, a eccezione della seconda camera e del bagno di servizio, già dotato di mobili.
Le nostre preferenze cromatiche ricadono sulle sfumature vivaci e sature, e siamo aperti all’inserimento di complementi di alto livello, eleganti ma di carattere.
Il briefing ha dato il via alla realizzazione di un progetto ad hoc e su misura, sviluppato sulle disponibilità dimensionali dell’abitazione ma attento alle inclinazioni stilistiche dei Clienti, seguaci dei trend estetici più attuali.
Il progetto: arredamento moderno per un appartamento di 80 mq
Come richiesto dei Committenti, la soluzione ha interessato l’intero appartamento a esclusione di due ambienti: la seconda camera e il bagno di servizio.
La stanza aggiuntiva, su volontà dei Clienti, è stata lasciata vuota in attesa di individuare una destinazione d’uso definitiva – uno studio, una camera per gli ospiti, una cameretta. Il secondo bagno, invece, è stato escluso dal progetto in quanto già parzialmente arredato.
Gli 80 metri quadrati dell’abitazione, che si sviluppa secondo una pianta regolare di forma rettangolare, sono suddivisi tra:
un ingresso con accesso alla zona giorno;
un living open space con cucina a vista;
una camera padronale con bagno en suite;
una seconda camera polivalente;
un bagno di servizio con zona lavanderia.
La proprietà include anche un giardino a uso esclusivo, visibile dalle grandi portefinestre che servono il soggiorno.
La collaborazione tra Clienti e Arredatori è stata determinante in ogni fase della progettazione. Dal colloquio iniziale agli interventi sullo stato di fatto dell’appartamento, i desideri dei Committenti hanno incontrato i consigli dei Professionisti, che hanno cercato di assecondare richieste e risolvere eventuali dubbi.
Un esempio è rappresentato dall’impianto d’illuminazione integrato nell’abbassamento in cartongesso del soffitto. L’opinione degli Arredatori ha aiutato la giovane coppia a scegliere una combinazione di strisce LED e faretti incassati, opzione rivelatasi vincente e in grado di restituire un’atmosfera calorosa ed elegante all’intero appartamento.
Ingresso-corridoio con guardaroba
Varcata la porta d’entrata si è accolti in un ingresso con accesso alla zona giorno, a una delle due camere e a un disimpegno collegato al bagno di servizio.
Considerata la conformazione stretta e lunga dell’ambiente, gli Arredatori hanno optato per una soluzione semplice ma funzionale, concentrata su una sola parete per non occupare troppo spazio in profondità né ostacolare la circolazione.
Si è deciso di proporre un mobile da ingresso composto da un armadio a due ante battenti e un modulo sospeso da usare come svuotatasche o piano d’appoggio.
Lo spazio contenitivo è offerto sia dalla cappottiera, internamente dotata di tubi appendiabiti e ripiani, sia dal cestone a parete, che si trasforma in un elemento polivalente in cui riporre chiavi, corrispondenza e documenti.
La scelta di una finitura in colore neutro è stata determinante per due ragioni. Da un lato, l’ambiente risulta luminoso e accogliente, tutt’altro che angusto o claustrofobico; dall’altro, l’assenza di cromie d’accento mimetizza l’arredo sulle pareti e attira l’lo sguardo verso lo scorcio aperto sulla zona giorno.
Superato l’ingresso, si accede al cuore pulsante della casa: un soggiorno con zona relax e angolo pranzo in affaccio su una cucina a tutta parete con isola centrale.
Di dimensioni modeste ma ottimizzato fino all’ultimo centimetro, l’open space è un ambiente estremamente luminoso, reso ancora più gradevole dalla presenza di due grandi portafinestre che consentono di accedere al giardino di pertinenza.
A causa di vincoli strutturali – rientranze murali e installazione degli impianti – la zona giorno è stata sottoposta a un’attenta fase di progettazione che ne ha influenzato l’assetto.
Gli allacci dell’impianto idraulico ed elettrico hanno determinato l’installazione della cucina sulla parete a destra, mentre la presenza di una nicchia sul lato opposto del soggiorno ha incentivato il posizionamento di un parete attrezzata modulare.
Sulle pareti lunghe è stato individuato lo spazio per la sistemazione di un divano e di un mobile porta TV sospeso, mentre un tavolo rotondo con quattro sedie ha occupato una porzione del centro stanza.
Più nel dettaglio, la zona pranzo è stata organizzata nei pressi di un grande lampadario a sospensione, elemento che consentirà ai Committenti di utilizzare, oltre al chiarore naturale che penetra dalle finestre, una fonte di luce artificiale diretta sul tavolo.
Cucina lineare con isola bifacciale
La cucina proposta appartiene a una delle collezioni di punta del catalogo diotti.com: la gamma Six. Si tratta di un programma modulare altamente personalizzabile per dimensioni, finiture e accessori, e particolarmente adatto alla realizzazione di pratici angoli cottura dal fascino contemporaneo.
A filo muro con le pareti, la soluzione definitiva risulta composta da:
una colonna con frigorifero e congelatore;
un’ampia zona centrale con moduli chiusi e lavello sottopiano;
una colonna con forno a incasso e contenitori.
Posizionate alle estremità della composizione, le due colonne a tutta altezza fanno da cornice a un ampio piano sormontato da una serie di pensili a profondità ridotta in legno di rovere scuro. Il top integra un lavello decentrato da 67 cm ed è illuminato da un innovativo sistema di LED sottopensili.
La finitura del piano, una pietra Laminam lucida in finitura Noir Desir, è stata utilizzata anche per la realizzazione di uno schienale di protezione retrostante il top.
Questa scelta, motivata da ragioni pratiche e di manutenzione, si è rivelata vincente anche dal punto di vista dell’estetica: in perfetto abbinamento, il top e i pannelli paraschizzi definiscono una precisa area di lavoro.
Ulteriore coerenza traspare dal piano dell’isola, anch’esso proposto in Laminam lucido per restituire un’impressione di continuità visiva tra il corpo principale e l’elemento separato.
Il modulo centrale è il vero protagonista dell’ambiente cucina. Profonda 60 cm, l’isola è una struttura bifacciale e come tale è in grado di accogliere simultaneamente cestoni e ante su un lato, sgabelli alti per snack sull’altro.
Le aree funzionali tipiche dello spazio cucina – preparazione, cottura, consumo – sono preservate dall’inserimento di un blocco cottura a induzione e di una scenografica cappa decorativa in laccato opaco Visone che pende dal soffitto.
Proseguendo oltre la cucina, il living è idealmente suddiviso in due spazi: un angolo relax con divano e TV; un’area pranzo con tavolo, sedie e parete attrezzata.
I metri quadri a disposizione sono stati ottimizzati per prevedere l’inserimento di più aree funzionali tra loro comunicanti, lasciando tuttavia ampio spazio a centro stanza per evitare di saturare l’ambiente.
L’angolo relax propriamente detto occupa la porzione mediana dell’open space. Ai Committenti è stato proposto l’inserimento di un pannello a muro retroilluminato abbinato a una base sospesa con sistema di apertura push-pull.
Se lo schienale a parete è pensato per accogliere un televisore a schermo piatto, il contenitore sospeso a tre vani fornirà spazio a sufficienza per nascondere telecomandi e dispositivi elettronici.
La parete finestrata ospita invece un originale divano lineare in velluto verde, un complemento di design che segna il carattere dell’intero ambiente. Lungo circa 240 cm, il sofà è proposto in un modello con schienale basso e regolabile in profondità per adattarsi al meglio alla conformazione dell’open space.
Infatti, la spalliera di dimensioni contenute non solo è ideale per un posizionamento a ridosso di una finestra, ma regolando il comfort di seduta con il movimento manuale dello schienale non incide sull’ingombro a centro stanza.
Il velluto è il trait d’union scelto per collegare idealmente angolo relax e zona pranzo. Verde per il divano e rosa fucsia per le sedie posizionate intorno al tavolo, questo rivestimento di pregio strizza l’occhio alle tendenze contemporanee che ne premiano il lusso e la ricercatezza.
Accoglienti grazie al loro schienale arrotondato, ma allo stesso tempo poco ingombranti per la mancanza di braccioli, le quattro sedie si dispongono attorno a un tavolo rotondo da 140 cm con piano in pietra ceramica lucida a effetto marmo e gambe in metallo color ottone.
Metallica è anche la struttura delle sedute, che crea con il sedile imbottito un abbinamento glam-chic particolarmente raffinato.
Per l’ultima parete, quella in nicchia, è stata progettata una soluzione su misura composta da due colonne dispensa, un cassettone sospeso e una pannellatura con mensole lineari.
Considerata la sua versatilità, la composizione può essere usata come mini libreria, angolo bar o mobile da soggiorno in cui riporre anche biancheria e servizi per la tavola.
La seconda parte del progetto ha interessato la zona notte, più precisamente la camera padronale con bagno di pertinenza. L’accesso tra i due ambienti avviene tramite un corto corridoio che, in un’ottica salvaspazio, è stato trasformato in un vero e proprio guardaroba passante.
Nel dettaglio, gli Arredatori hanno deciso di collocare due armadi su misura con ante battenti in vetro riflettente nell’intento di organizzare un’originale cabina armadio specchiata.
Apprezzata dai Committenti, la soluzione ha consentito di ottimizzare il corridoio – ambiente che altrimenti sarebbe andato sprecato – e di ripensare la distribuzione degli arredi all’interno della camera matrimoniale.
La nicchia originariamente dedicata al guardaroba è stata in un secondo momento trasformata in un piccolo angolo studio con scrittoio a mensolone, sedia da ufficio con ruote e cassettiera sottopiano spostabile.
Il centro della stanza padronale è occupato da un letto matrimoniale con contenitore, cordoncino in tessuto azzurro/grigio, piedi alti cilindrici e testiera con ali laterali. Il modello è stato scelto per la particolarità della sua spalliera, dotata di alette orientabili ispirate alle orecchie delle poltrone bergère, e per la funzionalità del giroletto con box.
Se, da un lato, il meccanismo ad alzata semplice consente un accesso rapido al contenuto, dall’altro la struttura sollevata da terra rende agevole le operazioni di pulizia del pavimento sottostante.
Un dettaglio da non sottovalutare per garantire ordine e salubrità nella zona notte.
Ai lati e ai piedi del letto trovano posto rispettivamente due comodini sospesi e un comò a tre cassetti con mensola contenitore. Il gruppo letto è stato proposto in finitura laccata opaca color Azalea, una tonalità di rosa che si sposa alla perfezione al colore blu individuato per il rivestimento dell’imbottito, il vano a giorno e gli arredi dell’angolo studio.
L’ambiente è completato da due lampade a sospensione cilindriche di design che pendono ai lati del piano di riposo illuminando la testiera.
Nel corso della progettazione è stata dedicata una particolare attenzione all’uso del colore, che partecipa attivamente a definire lo stile dell’ambiente. Come da preferenze dei Clienti, si è optato per la combinazione di sfumature sature come blu e rosa, dosate con sapienza e rischiarate dall’inserimento di complementi e dettagli color oro.
L’equilibrio cromatico è stato confermato dalla carta da parati che ricopre la parete del letto: un rivestimento blu notte movimentato da un motivo astratto a fili dorati.
Copia lo stile: la moodboard della camera da letto
La camera matrimoniale conduce a un delizioso bagno padronale a servizio esclusivo della stanza. Finestrato e sviluppato in lunghezza, l’ambiente è dotato di un’ampia doccia collocata sulla parete corta, sanitari fissati sul muro lungo e una soluzione d’arredo bagno installata in corrispondenza della finestra.
La larghezza ridotta è stata ottimizzata con un mobile sospeso dotato di doppio lavabo tuttofuori in ceramica lucida, top in nobilitato effetto resina e cassettoni con frontali effetto legno con maniglie sottili.
Compatta nelle dimensioni e curata nei minimi dettagli, la composizione è stata arricchita da due specchiere ovali con cornice in metallo nero.
Oltre a conferire luminosità e profondità all’ambiente, la superficie specchiante crea un legame formale con i lavandini rotondi e richiama il colore scuro scelto per i miscelatori di design.
Ultimo ma non meno importante, il disimpegno. La nicchia che dal corridoio principale conduce al secondo bagno è stata utilizzata per l’allestimento di un pratico angolo lavanderia con lavatrice e asciugatrice nascoste.
Per dissimulare gli elettrodomestici è stato necessario ricorrere a una colonna armadio con ante battenti che celano quanto è contenuto all’interno della struttura. Ulteriore funzionalità è garantita dai ripiani lineari che completano il vano verticale.
La soluzione è stata realizzata in finitura bianco gesso per risultare esteticamente discreta e fondersi in armonia con i colori delle pareti.