Un arredo scandinavo autentico è quel pezzo forte di cui non ti penti proprio mai.
Il design è versatile e lo puoi combinare con oggetti di epoche e stili differenti, con colori più o meno scuri e più o meno saturi, con fantasie più o meno romantiche. Qualsiasi sia la tua personale interpretazione, manterrà la sua delicata e elegante bellezza.
La qualità è alta, sempre. È uno dei due fondamentali principi cardine su cui si basa la costruzione di un arredo scandinavo. Sono mobili fatti per durare.
La funzionalità è il secondo dei capisaldi degli arredi scandinavi: sono pratici, utili e fatti per essere usati e perciò sono belli anche con qualche segno del tempo addosso.
Insomma, un mobile scandinavo è un investimento.
La pensano così Martina e Daphni, i fondatori di CASAFIKA, lo spazio in cui stupendi arredi second hand (provenienti direttamente dai paesi scandinavi) cominciano un nuovo capitolo della loro vita.
Quegli arredi hanno già una storia e un vissuto, talvolta testimoniato da qualche segno del tempo. Arrivati da CASAFIKA, i mobili e i complementi vengono coccolati da Martina e Daphni, che effettuano un restauro volto a valorizzare la loro essenza, senza cancellare del tutto le tracce delle vite precedenti.
Il cuore pulsante di CASAFIKA si trova a Brescia. Puoi visitarlo nelle giornate di Magazzino aperto e perderti tra sideboard, sedie nordiche, poltroncine vintage, lampade, scaffali da parete, oggetti decorativi e tante, tante altre meraviglie in grado di trasportarti in un viaggio nella storia del design scandinavo.
In ogni caso, le porte del negozio online sono sempre aperte.
Basta aprire il sito di CASAFIKA per essere pervasi dalla magica atmosfera delle case scandinave. Le categorie in cui perdersi sono tantissime, una più magnetica dell’altra.
Gli arredi scandinavi second hand hanno dalla loro un’affidabile resistenza e una fattura spesso artigianale. Queste caratteristiche, unite al design moderno (anche quando si tratta di arredi disegnati quasi un secolo fa), fanno sì che i mobili e i complementi scandinavi siano sempre sulla cresta dell’onda. Non si tratta mai di mobili “a scadenza”, non incarnano una tendenza passeggera.
In questo scenario di immutabile attualità entra in gioco l’economia circolare, supportata dalla frase chiave che guida la progettazione degli interni scandinavi: less is more.
Allungare il ciclo di vita dei mobili è proprio uno degli obiettivi di CASAFIKA.
Meglio avere pochi oggetti dalle alte qualità estetiche e funzionali, che molti oggetti di bassa fattura.
Puoi trarre guadagno da un pezzo vintage scandinavo, se in futuro cambiano le tue esigenze. Così, il tuo mobile può diventare il mobile di qualcun altr*: la sua vita si allunga e tu sarai fier* di aver compiuto un gesto sostenibile, oltre che fier* del tuo bottino.
Gli arredi scandinavi must have, da comprare da CASAFIKA
Prendila come una mia personale selezione degli articoli più affascinanti attualmente sul sito, ma anche come un elenco degli arredi più iconici che non possono mancare in una casa in stile scandinavo.
Che la pausa Fika abbia inizio: prepara il caffè, gustati un dolcino, mettiti comod* e riempiti gli occhi di bellezza.
Sideboard
Forse il mobile più rappresentativo dello stile scandinavo è proprio questo: il sideboard.
Un sideboard è un mobile basso e allungato con i piedini, quello che in Italia siamo abituati a chiamare buffet (in realtà i mobili buffet hanno generalmente gambe più alte di un sideboard). Può avere ante, ante e cassetti o ante affiancate da una nicchia espositiva aperta. Di solito i sideboard sono rivestiti con impiallacciatura di legni pregiati come palissandro e teak.
Il bello dei sideboard è che non sono esclusivamente mobili da sala da pranzo. Si prestano per essere utilizzati come mobili tv in soggiorno, come archivi nell’home office o al posto del comò in camera da letto.
Tra le sedie scandinave più iconiche una menzione speciale va a questi modelli.
Sedie Pinnstolar
Nonostante l’associazione con lo stile nordico sia automatica, le sedie Pinnstol derivano dalle Windsor inglesi.
Prima di essere diffuse e prodotte in Scandinavia, hanno fatto un bel viaggio oltreoceano per poi tornare in Europa, come trofei dello stile di vita americano.
Oggi sono riprodotte in tantissime versioni e materiali, ma quelle vintage hanno un fascino inimitabile.
Diresti mai che sono state progettate nel 1920? Le sedie disegnate da Arne Jacobsen sono monoscocca e si distinguono per le gambe cromate. Il modello più celebre del designer danese è la 3107 (Serie 7).
Un altro esempio di design senza tempo è incarnato dallo scaffale da parete con i montanti a scaletta, che oltre ad essere sempre attuale è anche un complemento versatile. Trova una collocazione funzionale in ogni stanza della casa.
Si chiama Pernilla la famosa poltrona scandinava con la seduta e lo schienale costituite da fasce di canapa intrecciate. Disegnata da Bruno Mathsson, è una seduta ergonomica, pensata per mantenere il corpo in una posizione comoda mentre si riposa.
Si è diffusa a macchia d’olio dopo il boom dei mobili in compensato curvato, lanciati da Alvar Aalto a metà degli anni ‘30.
Pernilla è uno di quei pezzi che hanno reso celebre lo stile scandinavo nel mondo.
È una lampada massiccia, ma il suo design è semplice. Bumling significa roccia: è così che un amico del designer Anders Pehrson l’ha definita, vedendo il primo esemplare, che aveva un diametro di ben 60 cm.
Ed ecco spiegata la storia del suo nome.
La particolarità delle lampade Bumling è la dolce luce diffusa che emettono, grazie alla presenza di una griglia circolare sul fondo del paralume.
Adoro presentarti negozi e brand che meritano di essere scoperti e supportati, non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per i valori che muovono il quotidiano operato di chi li manda avanti.
CASAFIKA è una di queste realtà. Ho visto la luce negli occhi di Martina e Daphni e ho percepito l’amore e la cura che ogni giorno mettono nella loro missione. CASAFIKA ci spiega, con i fatti, che l’economia circolare nel settore dell’arredamento non è solo possibile, ma ne vale la pena, per salvaguardare pezzi eterni e di qualità.
La interior designer Susanna Cots presenta il suo ultimo progetto Natural Empordà
Eliminare gli strati di storia, di pittura, di pietra, di emozioni. Una casa di 300 anni finisce per sovrapporre gli strati del tempo, uno sopra l’altro. Muteranno in un modo molto diverso dall’originale.
Anche se il tempo ci ha portato ad affrontare esigenze diverse in termini di comfort, le emozioni sono le stesse: benessere, famiglia, rifugio.
È qui che siamo tornati con questo progetto. Siamo tornati a casa.
Rendere semplice il complesso progetto Natural Empordà
In questa casa di 300 m² a Empordà, il punto di partenza è stato l’autenticità: restaurarla e riconnettersi con essa. Si è trattato di un brief complesso in cui, oltre a lavorare in uno spazio che ha più di 300 anni, si cercava un design che permettesse connessione e intimità.
Autenticità nella natura
Il ritorno alla purezza della natura ha comportato un processo di accettazione e di rispetto. Capire che questa casa non contiene nemmeno un angolo retto ci ha aiutato ad apprezzare e valorizzare la bellezza dell’imperfezione e a renderle omaggio.
Proprio come la natura stessa.
Cercando non solo l’ispirazione ma anche la praticità, per la pavimentazione continua è stata scelta la malta di calce, che permette ai pavimenti di respirare e impedisce l’umidità.
Anche le travi del soffitto e la volta catalana sono state restaurate e dipinte di bianco, per lavorare sul concetto di unità e dare luce a tutti gli ambienti. È un colore che rappresenta l’essenza di questo progetto.
Allo stesso modo, tutti i mobili, disegnati su misura da Susanna Cots, sono stati realizzati in legno massiccio di castagno, in linea con lo stile naturale delle pareti in pietra.
Simmetria e fuoco, sempre fianco a fianco
La caratteristica del progettista di creare spazi simmetrici che collegano l’interno con l’esterno si ritrova nella cucina. Uno spazio essenziale per la connessione familiare, che ha il suo alter ego nel portico del giardino.
L’altro elemento simmetrico che compare spesso nei progetti di questo studio sono i caminetti, collocati in diverse aree della casa. In questo progetto, il camino della suite padronale, situata al piano superiore, è l’essenza della casa.
Due spazi per la lettura e il benessere
Continuando con la dualità degli spazi, sia al piano inferiore che a quello superiore troviamo due salotti. Quello al piano terra è stato concepito come un angolo di lettura vicino al camino, mentre quello al piano superiore è circondato da una libreria e da scrivanie.
Nel collegamento tra gli spazi si nota una scala pensata per lo stoccaggio.
Al primo piano si trovano le tre suite rimanenti. Ogni camera ha il proprio bagno e uno stile individuale per dare ai bambini della famiglia il proprio spazio; ciascuno si è adattato all’evoluzione delle loro diverse età.
Abbinare le piastrelle per pareti e pavimenti è un compito delicato, soprattutto quando si tratta della stanza da bagno.
In questo caso le piastrelle devono rispondere a funzioni diverse e abbinarsi bene dal punto di vista estetico. Tuttavia, l’effetto complessivo può trasformare completamente la stanza. In questo articolo ti spiegheremo come abbinare le piastrelle in modo consapevole, quindi senza commettere errori.
Perché posare le piastrelle nei bagni
Durevoli, resistenti all’umidità, facili da pulire e altamente decorative, le piastrelle sono da sempre la finitura ideale per arredare il bagno. Scegliendo il giusto rivestimento, sia per l’aspetto che per la qualità, l’investimento durerà per molti anni. Considerando l’ampia scelta in commercio, è opportuno fare una ricerca approfondita e selezionare più opzioni in grado di adattarsi alle diverse zone del bagno.
Quali sono le differenze tra piastrelle per pareti e pavimenti?
Per abbinare i rivestimenti ai pavimenti è necessario comprendere le differenze tra i due. Le piastrelle del pavimento devono essere più robuste, resistenti e antiscivolo, soprattutto in ambienti umidi come il bagno. I rivestimenti devono essere resistenti all’umidità e fornire una superficie igienica di facile manutenzione. Quindi, puoi usare le piastrelle del pavimento anche per rivestire le pareti. In questo modo potrai dare un senso di continuità e chiusura tra le superfici orizzontali e verticali. Tuttavia, non è possibile utilizzare i rivestimenti per le pareti sui pavimenti perché solitamente non sono così robusti e, quindi, più soggetti a rotture.
Detto ciò, ora scopriamo come creare superfici ben coordinate tra loro.
Rivestimenti e pavimenti abbinati nei bagni: criteri di scelta
Ecco 6 criteri da seguire per aiutarti ad abbinare perfettamente le piastrelle bagno al pavimento.
1. Piastrelle abbinate di colori diversi
Colori contrastanti o complementari ti aiuteranno a conferire al tuo bagno l’estetica desiderata. Per i bagni in camera e per quelli di servizio, con illuminazione artificiale, puoi osare di più. Le piastrelle verdi, ad esempio, sono ideali per creare una parete d’accento nel tuo bagno o rivestirlo completamente, soprattutto se sono in contrasto con piastrelle neutre o bianche.
Scegli le tonalità pastello più chiare se lo spazio è poco luminoso. Non esitare ad abbinare i colori, seguendo queste semplici regole non commetterai errori.
Consiglio: Qualunque sia la scelta, ricorda di sfruttare al meglio la luce naturale a tua disposizione. In un bagno piccolo con finestra, le piastrelle più chiare aiutano a riflettere maggiormente la luce.
2. Mix di piastrelle con dimensioni e formati differenti
Posare a terra piastrelle più grandi con meno fughe faranno sembrare “visivamente” più grande un bagno piccolo. Abbina un rivestimento di dimensioni simili, a tutta altezza. Variare la dimensione e la forma delle piastrelle rende più accattivante lo spazio ed è fortemente consigliato. Una scelta funzionale per quanto concerne il pavimento, più estetica per le pareti.
3. Mescolare piastrelle di materiali diversi
Oggigiorno porcellana, ceramica, legno, marmo e vinile sono solo alcune delle opzioni disponibili per le piastrelle del bagno. Il gres porcellanato è sicuramente il più adatto per i pavimenti, gli altri materiali rappresentano una valida soluzione per creare l’abbinamento che più ti piace.
4. Abbinare vari tipi di piastrelle
I bagni di oggi si sono evoluti anni luce rispetto al passato. La varietà delle finiture trasformano il bagno moderno in un ambiente piacevole in cui rilassarsi e prendersi cura di noi stessi. La combinazione di diversi tipi di piastrelle conferisce profondità e migliora l’estetica, sottolineando l’idea del bagno come spazio di benessere.
5. Combinare piastrelle con texture e motivi diversi
La struttura delle piastrelle influisce sulla riflessione della luce e sulla percezione delle piastrelle. Il pattern, invece, è più superficiale, ma comunque altrettanto d’impatto. La combinazione di queste due tipologie di piastrelle, ovvero pattern per pavimenti e texture per pareti, può creare un arredamento sfumato e altamente contemporaneo.
6. Piastrelle abbinate con finiture diverse
Il classico lucido e l’opaco sono un po’ condizionati dalle esigenze del pavimento del bagno, cioè delle piastrelle antiscivolo. Tuttavia, i rivestimenti lucidi con le piastrelle opache del pavimento possono aggiungere un tocco di design a un bagno altrimenti squallido.
Mescola e abbina le piastrelle nei bagni per conferire carattere
È chiaro che non c’è mai stata così tanta scelta nelle piastrelle bagno come oggi. Mescolando e abbinando le piastrelle il bagno può essere più funzionale e più bello. I bagni più piccoli possono sembrare più grandi e le aree problematiche, come la zona doccia, sono meglio attrezzate per resistere all’umidità. Inoltre, anche la pulizia quotidiana può essere semplificata.
Ecco alcuni esempi che forniscono spunti pratici per abbinare le piastrelle nel tuo bagno nuovo o da ristrutturare.
Piastrelle del bagno abbinate
Come abbiamo visto, è chiaro che esistono numerosi modi per abbinare le piastrelle. Combinando colori, formati, dimensioni e finiture, il risultato finale non è solo più armonioso ma anche più pratico. La luminosità e le diverse zone del bagno possono essere valorizzate abbinando le piastrelle.
Che si tratti di bagni completamente rivestiti di piastrelle o solo in parte, ci sono numerose possibilità di abbinamenti. La zona doccia, l’area sopra il lavabo, il pavimento hanno esigenze specifiche diverse. Allora perché non utilizzare piastrelle diverse per soddisfare questi requisiti e creare uno spazio più accogliente?
Terratinta Group – Vibes
Colore rivestimento bagno
Il colore è il fattore più importante in termini di abbinamento delle piastrelle. La vista è il nostro senso più sviluppato, infatti tendiamo a concentrarci più sul colore che su qualsiasi altra cosa che ci circonda.
I colori vanno utilizzati con attenzione, soprattutto per i neofiti. Per questo motivo, il grigio è la scelta ideale per immergersi nel mondo del colore . È praticamente infallibile e fornisce un’alternativa al bianco sterile, inoltre aiuta anche a riflettere la luce in un bagno buio, soprattutto le tonalità di grigio più chiare.
Quali colori abbinare alle piastrelle grigie in un bagno
Innanzitutto, esiste un’ampia gamma di grigi, con sfumature più calde o più fredde. L’approccio migliore con il grigio è quello di non sovraccaricare la stanza ma di creare un po’ di contrasto.
Abbinamenti per un rivestimento grigio a parete:
I rivestimenti di colore grigio chiaro stanno bene con tonalità pastello sulle pareti e grigi più scuri sui pavimenti.
Pareti con piastrelle di colore grigio scuro richiedono un contrasto deciso con altri colori. Il consiglio è di puntare su tonalità calde del legno, fantasie cromatiche forti (dal chiaro allo scuro) e variazioni sulla pietra naturale.
Abbinamenti per un pavimento grigio:
Al grigio chiaro consigliamo di abbinare i toni neutri del crema, beige e legno. Per una combinazione di colori più sfumata, scegli i rivestimenti dai colori pastello più soft.
Per le piastrelle del pavimento grigio più scuro suggeriamo il nero, colori primari profondi come il blu notte, il giallo senape e il verde smeraldo. I colori forti possono reggere il confronto e aggiungersi allo spettro più scuro del grigio.
Aumenta il costo del gas e anche dell’ energia , e rinnovare la cucina che cade a pezzi sembra un miraggio, quindi ci si chiede “come spendere poco per arredare casa ” ? Basta seguire i miei 5 trucchi .
come spendere poco per arredare casa: trucco numero uno
Il primo trucco da seguire è quello di farsi aiutare e non fare di testa propria,
se non sapete come spendere poco per arredare casa la prima cosa da fare è questa.
Siete degli appassionati di arredamento?
Seguite tutti i programmi di HeG tv?
Pinterest è vostro alleato?
Sappiate che non basta,
bisogna sapere dove, come e soprattutto cosa comprare,
non basta dire “be tanto vado all’ikea o da tizio e caio “,
così facendo il rischio è solo quello di spendere di più.
Perciò,
regola numero uno affidarsi a qualcuno che sappia darvi qualche dritta, magari evitando tutti quei programmi gratuiti che fanno finta di lavorare per voi a gratis.
Il costo per la consulenza di un interior designer può variare a seconda della richiesta,
ci sono tantissimi interior designer che lo fanno online come me,
quindi basta sceglierne uno.
Trucco numero due:
Okay,
avete trovato chi vi segue ma,
a meno che non abbia la sfera magica o vi conosca benissimo, la seconda cosa da fare è identificare tutte le vostre esigenze,
e spiegare il vostro stile, quello che cercate, quello che vi piace, ma soprattutto quello che vi serve,
io ho clienti che mi tempestano su Whatsapp con immagini di Pinterest…
Se serve fate così,
ma solo all’inizio del progetto per farvi capire,
poi lasciate da parte internet per un po’ altrimenti rischiate di essere abbandonati a metà strada.
Come spendere poco per arredare casa? “Avere un budget “
Quanto volete spendere?
perché alla fine è di questo che si tratta,
volete arredare casa ma avete bisogno di spendere poco,
quindi il terzo trucco è questo: avere un budget.
Nessuno come voi sa quanti soldi avete a disposizione per questo progetto,
non dite come fanno in molti “non lo so”,
“a dire il vero non ci ho pensato “, ” dipende da cosa trovo “,
no,
fissate un budget, questo è tassativo.
quarto trucco: non pretendere ciò che non si può avere.
Mi è capitato due milioni e mezzo di volte.
“Laura ma non possiamo inventarci qualcosa per aggiungere una cassettiera? “
“magari se prendiamo il materasso un po’ meno caro riesco a prendere il letto con il contenitore “,
razionalità è la parola d’ordine.
Avete chi vi segue,
gli avete spiegato qual’ è lo stile che volete
vi siete fissati un budget,
ora siate razionali.
Come spendere poco per arredare casa? Fare la lista:
Non la lista della spesa,
fate questa lista:
esigenze (di cosa ho realmente bisogno)
quale stile? Classico, moderno, industriale..
budget
Tempo
A proposito del tempo,
Se volete spendere poco per arredare casa dovete avere tempo,
tempo da dedicare al progetto, tempo per fare le scelte giuste.
TEAM 7, pioniere nell’ambito dell’arredo naturaleedeldesign sostenibile, presenta le sue ultime innovazioni nella collezione di sedute. La gamma si espande con modelli esclusivi, progettati per completare non solo le sale da pranzo ma anche gli spazi home-office e le aree living. Queste nuove aggiunte riflettono l’impegno di TEAM 7 nel realizzare mobili che non solo rispondono alle esigenze funzionali, ma arricchiscono gli ambienti con un’estetica sofisticata e un comfort senza pari.
Le nuove collezioni di sedute di TEAM 7
Sedia lui léger: sedia da pranzo dal look disinvolto
Poche sedie offrono la versatilità che propone lui, la sedia TEAM 7. E non c’è da stupirsi, allora, se questa sedia tuttofare progettata dal designer Jacob Strobel, con le sue linee pulite e il suo speciale comfort, è diventata in breve tempo un’intera famiglia di sedute, che oggi accoglie un nuovo arrivo: lui léger, sorella minore della poltroncina grand lui, riconoscibile per la sua somiglianza con il resto della famiglia, ma che mantiene una personalità ben distinta.
I braccioli dell’ultima arrivata sono più bassi, ma rimangono comodi: la loro altezza è pensata per sostenere il braccio in una posizione comoda e rilassata. I braccioli, oltre a essere ridotti in altezza, degradano verso il basso, in modo da far scivolare lui léger sotto al tavolo per guadagnare spazio. In questo modo si risparmia spazio proprio grazie a una soluzione che si adatta benissimo alle zone pranzo più piccole. Oltre all’altezza ridotta, il bracciolo si contraddistingue rispetto alle forme di grand lui anche per il bordo anteriore più arretrato. Piccoli dettagli che assicurano interessanti distinzioni estetiche tra i componenti della famiglia e che regalano a questo nuovo progetto un carattere tutto suo.
Sgabello bar lui: rilassati al banco
Pieghe morbide su una sottile base in tondino: il nuovo arrivato nella famiglia lui è la versione sgabello da bar lui, con l’immancabile look rilassato e disinvolto che caratterizza tutta la serie. Il progetto a firma del designer Jacob Strobel è pensato in particolare per gli open space nei quali lo sgabello si abbina alle sedie lui, lui plus, lui léger e grand lui creando continuità tra le stanze di casa, per un risultato uniforme tra cucina e zona pranzo.
La scocca dello sgabello lui ha una forma studiata per adattarsi perfettamente al corpo. Un’imbottitura modellata tridimensionalmente e costituita da due elementi in schiuma garantisce un comfort eccellente sia per la seduta che per lo schienale alto. L’elegante base in tondino riprende la versione dedicata alla zona pranzo, regalando allo sgabello una speciale leggerezza e, al tempo stesso, un aspetto dinamico.
Un’altra chicca di design? La barra poggiapiedi è perfettamente integrata nella base grazie a linee raffinate, ed è collocata a un’altezza che garantisce ulteriore comfort. L’altezza della seduta è di circa 67 cm; la base in tondino è disponibile nelle finiture nero opaco, cromato lucido o effetto inox. Lo sgabello bar lui può essere configurato in pelle o tessuto in tutti i colori TEAM 7, per la massima versatilità: l’interno e l’esterno della scocca possono infatti presentare materiali e colori diversi.
Sedia girado: un grande classico dall’aspetto scultoreo, ridisegnato
Comfort aggiuntivo e aspetto più leggero e al passo con i tempi: la sedia girado, con il suo inconfondibile carattere scultoreo e la sua eleganza senza tempo, è diventata un classico del design. Ora si prepara ad abitare le nostre sale da pranzo con un nuovo look. Alcuni dettagli sono stati affinati per dare al design maggiore linearità, senza però perdere di vista l’estetica caratteristica di questo prodotto, a firma del designer Martin Ballendat.
L’aspetto della sedia girado si caratterizza in particolare per lo schienale curvato dalle linee morbide e organiche. Grazie alle forme attentamente studiate, lo schienale offre un sostegno confortevole, avvolgendo il busto e favorendo una posizione corretta. Anche l’imbottitura in schiuma, abbinata a un innovativo sistema di tensionamento a cinghie su due livelli, contribuisce all’elevato comfort di seduta.
La struttura dell’imbottitura è stata in effetti migliorata per aumentare la comodità della sedia, pur rimanendo sottile e conservando un look contemporaneo e dinamico, grazie al piping che la circonda e allo spessore ridotto nella parte anteriore. La nuova base girevole in alluminio, in finitura nera opaca o cromata lucida, conferisce leggerezza e una speciale eleganza alla sedia.
Niente più disordine attorno al tavolo grazie a uno speciale meccanismo di ritorno che riporta la sedia nella posizione iniziale dopo che ci si è alzati. Nella versione girevole da ufficio, girado è anche regolabile in altezza. Inoltre, grazie al meccanismo mobile nelle tre dimensioni, permette di sedere in modo attivo e benefico per la schiena, con sensazione piacevole a lungo termine.
Per il rivestimento della seduta, sono disponibili le pelli e i tessuti TEAM 7 in tutti i colori. Senza rinunciare a praticità e sostenibilità: tutti i componenti, infatti, possono essere sostituiti in caso di necessità.
L’annuncio che aspettavamo è finalmente arrivato: il colore Pantone dell’anno 2024 è Peach Fuzz 13-1023.
Scandita da uno scenografico conto alla rovescia, l’attesa è finita quando, il 7 dicembre 2023, il Color Institute ha rivelato che le tendenze dei prossimi mesi saranno influenzate da una delicatissima sfumatura di rosa-arancio, una tinta vellutata che funzionerà da trend setter nell’Interior Design, nella moda, nel settore beauty e nel panorama decorativo.
Leggi il nostro articolo: approfondiamo il significato cromatico del COY 2024 e ti proponiamo una selezione di palette con abbinamenti e combinazioni originali per le tue idee d’arredo.
Che colore è Pantone 13-1023 Peach Fuzz?
Letteralmente pelle di pesca, Peach Fuzz è una tonalità pastello che racchiude note di arancione chiaro e rosa corallo, una tinta vibrante e luminosa connotata di tratti setosi e morbidi capaci di suscitare emozioni e percezioni tattili.
Citando il Color Institute, la scelta del 25° Color of the Year è ricaduta su una “tonalità di pesca il cui spirito avvolgente arricchisce mente, corpo e anima”. In apparenza delicato, Peach Fuzz rivela invece uno spirito energico e stimolante, che fa vibrare il nostro naturale istinto di relazione con il mondo e con gli altri.
Nelle parole di Leatrice Eiseman, Executive Director di Pantone,
cercando una sfumatura che rappresentasse il nostro desiderio innato di vicinanza e connessione, abbiamo scelto un colore che irradia calore e un’eleganza moderna. Una sfumatura che risuona con la compassione, offre un abbraccio tattile e combina senza sforzi giovinezza ed eternità.
[fonte: sito Pantone]
Peach Fuzz emana una sensazione di gioia e accoglienza, restituisce un senso di appartenenza e condivisione. Forte di questo spirito, diventa il colore ideale per personalizzare un ambiente domestico che dona calma, comfort e serenità.
Arredare con il color rosa pesca: palette e abbinamenti
Con l’annuncio del COY 2024 assistiamo a un netto cambio di tendenza. Dopo il meritato successo del Pantone Viva Magenta, i colori scuri fanno un passo indietro per restituire lo scettro alle precedenti, ma mai superate, tinte pastello.
L’inversione di rotta investirà anche il campo dell’arredamento, dove abbinamenti classici o nuovi esperimenti troveranno un terreno fertile nel quale propagarsi. Perfetto come tinta di una pittura murale, di una carta da parati a motivi, di accessori decorativi o di un arredo principale, Peach Fuzz saprà esprimere tutto il suo potenziale in combinazione con altre sfumature.
Tinte calde e terrose come marrone, argilla, mattone, nuance in palette come gli arancioni albicocca e papaya o i rosa cipria e antico, tonalità fredde o neutre come verde petrolio, grigio-blu, avio sono solo alcuni esempi di associazioni possibili.
Queste sono le nostre previsioni: scopri in immagini le nostre idee di abbinamento con speciali moodboard cromatiche da cui prendere ispirazione.
Rosa pesca nel soggiorno
LA PALETTE: osare o non osare? Osare… ma con moderazione. Rosa e pesca occupano il centro della scena in una palette cromatica che gioca su un doppio equilibrio: la stretta connessione tra le tonalità pastello, da un lato; l’indispensabile presenza dei colori neutri, dall’altro. Tutte le sfumature si sovrappongono tra loro mantenendo intatta la loro integrità: una base color legno, del grigio sullo sfondo, un’esplosione di arancione in primo piano.
I COLORI: Peach Fuzz, Rosa Confetto, Grigio Azzurro, Grigio Pietra, Noce Americano.
IDEE D’ARREDO: gioioso e vitale, il rosa pesca trova nel living il suo luogo d’elezione. È in grado di rivoluzionare l’aspetto del soggiorno – soprattutto quando in open space – se scelto come colore d’accento per un tavolo dal design contemporaneo.
LA PALETTE: a primo impatto quasi discordante, questa combinazione di colori finisce per conquistare ogni sguardo. Incuriosisce per l’inserimento di Peach Fuzz in una palette di colori così ben assortiti da bastare a loro stessi. Eppure, i toni freddi ma vibranti, profondi e saturi, che caratterizzano grigio, marrone e nero trovano nuova linfa nella gioiosità del rosa pesca, nella sua luminosità, nel suo conforto.
I COLORI: Peach Fuzz, Ghiaccio, Tortora, Moka, Inchiostro.
IDEE D’ARREDO: una macchia di colore concentrata in un angolo del soggiorno, come una pennellata cromatica su una tela bianca. Una coppia di madie dai frontali laccati trasforma il living in un ambiente originale, pronto a non prendersi troppo sul serio.
LA PALETTE: un mix di gradazioni e una combinazione di colori che gioca sugli antagonisti. Pesca e grigio si pongono agli opposti di una scala cromatica che trova nell’oro un luminoso punto di incontro. Il carattere sempre attuale dei grigi chiari e scuri è ancor più modernizzato dal rosa-arancio, che con la sua leggerezza ne sdrammatizza l’aspetto serioso. Strategico l’inserimento di un elemento dorato, che illumina e impreziosisce l’intera palette.
IDEE D’ARREDO: un solo elemento di contrasto, che attira lo sguardo senza alterare l’equilibrio formale dell’ambiente. Questo è quello che abbiamo pensato per un soggiorno già arredato, che cambia aspetto con l’inserimento di un pensile a vetrina dallo schienale colorato.
LA PALETTE: una combinazione che, contro ogni previsione, esalta tutti i componenti della palette – pesca, grigio, blu e marrone chiaro. In superiorità numerica, i colori freddi sono controbilanciati dalle note aranciate di Peach Fuzz, che ne smorza l’intensità senza intaccarne il vigore decorativo. A sua volta, la sfumatura rosa trova una solida base sui cui innestarsi per poter, a piccoli tocchi o per grandi pennellate, affermare la sua presenza.
I COLORI: Peach Fuzz, Ghiaia, Blu Distante, Fango, Metal Brown.
IDEE D’ARREDO: il rosa pesca fa da sfondo a una grande parete attrezzata composta da elementi aperti e chiusi. Scelto come pittura murale, traspare dai vani a giorno facendo emergere, con la sua delicatezza, il rigore formale dell’intera composizione TV.
Rosa pesca nel salotto
LA PALETTE: un abbinamento ton sur ton dove l’arancione chiaro è protagonista assoluto pur mantenendo una certa discrezione. La luminosità vibrante di Peach Fuzz trova vigore nelle varianti cromatiche dell’albicocca e del papaya per evocare, come da intuito di Pantone, sensazioni tattili e materiche. A fare da contorno a questo trionfo di toni pastello arrivano due tinte terrose che contengono la vivacità, seppur moderata, del color pesca.
I COLORI: Peach Fuzz, Albicocca, Papaya, Rosa Spento, Nocciola.
IDEE D’ARREDO: la parola d’ordine è osare. Scelto come colore d’accento per un angolo relax moderno, il rosa pesca modula lo spazio con il semplice accostamento di gradazioni chiare e scure, diventando così il fulcro cromatico del salotto.
LA PALETTE: variazione sul tema, ma con un twist inaspettato. La presenza massiccia e variegata dell’arancione trova nel nero il suo antagonista, creando un contrasto cromatico che smorza la luminosità dei colori caldi a favore della freddezza del color inchiostro. Ben amalgamate tra loro, pesca, mango e melone sembrano evocare anche le sfumature assenti – rosa salmone e albicocca, ad esempio – prima di essere riportate all’ordine da un elegante color nocciola.
I COLORI: Peach Fuzz, Melone, Mango, Guscio d’Uovo, Kajal.
IDEE D’ARREDO: un salotto con camino, rappresentazione del focolare moderno, diventa il luogo principe in cui sperimentare con il potere decorativo del rosa pesca. Incarnato da un rivestimento vellutato, sfoggia il suo potenziale nelle forme morbide di una poltrona lounge.
Rosa pesca nella camera da letto
LA PALETTE: una tonalità di pesca che ci porta, in maniera istintiva, a porgere la mano e a toccare. Le parole del Color Institute trovano conferma in questa palette, una combinazione ricercata di sfumature setose, vellutate, rotonde. Peach Fuzz fa da apripista all’arancione saturo, al rosa antico e al grigio, un terzetto cromatico che si compensa alla perfezione. A fare da collante c’è un grigio-nero accattivante, dosato in piccoli tocchi per non interferire nell’equilibrio delle tinte pastello.
I COLORI: Peach Fuzz, Albicocca, Rosa Antico, Grigio Violaceo, Tartufo.
IDEE D’ARREDO: un azzardo cromatico volto a rendere la zona notte un nido sereno. Pareti, decorazioni a muro, lampade, cuscini e biancheria – tutti rigorosamente scelti in color pesca – fanno da complemento a un letto di design che si lascia ammorbidire dalla rotondità del rosa.
LA PALETTE: una proposta cromatica che celebra, in tutto il loro splendore, i colori pastello. Tre rappresentanti per l’intera categoria – pesca, rosa e grigio – che partecipano in qualità di attori secondari in uno scenario dominato dalla profondità del marrone. Sobria ed elegante, né maschile né femminile, la combinazione cromatica strizza l’occhio alla contemporaneità con una soluzione decorativa dal carattere forte e deciso.
I COLORI: Peach Fuzz, Rosa Pastello, Conchiglia, Grigio Seta, Terra.
IDEE D’ARREDO: solo accennato ma comunque presente, il rosa pesca mantiene la sua importanza anche se impiegato come colore secondario in una palette dedicata alla camera. Usato in un cuscino di testiera, addolcisce il rigore formale di un letto dallo stile minimalista.
LA PALETTE: un abbinamento che non lascia indifferenti, che evoca l’ambiente naturale, che invita il mondo vegetale a entrare all’interno della casa. La palette affascina per il perfetto equilibrio di rosa e verde, di pesca e muschio, che – come gli opposti – si attraggono e si completano. Peach Fuzz dialoga con il marrone scuro, il beige e il grigio, tinte proprie alla terra, ai sassi, alle rocce, e ne enfatizza la presenza illuminandone la resa finale.
I COLORI: Peach Fuzz, Hummus, Grigio Agata, Verde Muschio, Carrubba.
IDEE D’ARREDO: usato per sottolineare contrasti e creare richiami cromatici, il rosa pesca diventa il fil rouge che lega la parete dietro al letto agli accessori che definiscono la zona notte. Il ricamo di un cuscino, la trama di una coperta o un vaso decorativo sottolineano, per tocchi microscopici, la matericità di un moderno letto in legno.
LA PALETTE: grigio, blu e marrone – abbinamento che non ha bisogno di presentazioni – sono rivisitati in una palette moderna e irriverente, che mette in discussione l’armonia dei colori freddi inserendo un inaspettato tocco di rosa pesca. Da nota stonata di una sinfonia già scritta, Peach Fuzz concede la possibilità del cambiamento, offrendo luminosità e leggerezza all’aspetto profondo e algido del quarzo, dell’azzurro e del polvere.
I COLORI: Peach Fuzz, Quarzo, Carta da Zucchero, Blu Polvere, Castagna.
IDEE D’ARREDO: se la camera ha pareti tinteggiate di rosa pesca, approfittane. Sfruttane la luminosità per osare con dei comodini moderni personalizzati con colori saturi, sfumature fredde, laccature polverose, finiture materiche.
LA PALETTE: una combinazione dove la delicatezza è tutto. Rosa e grigio creano un connubio estremamente femminile, che evoca l’aspetto polveroso degli ombretti e delle ciprie. La palette gioca con’abbinamento di sfumature molto simili tra loro, che solo la presenza di una punta di viola o arancione permette di differenziare. La prorompenza delle tinte chiare è frenata dal grigio scuro, inserito in minime dosi per mimetizzare, o quasi nascondere, la sua presenza.
I COLORI: Peach Fuzz, Rosa Confetto, Gainsboro, Grigio Violaceo, Antracite.
IDEE D’ARREDO: sinonimo di femminilità, il rosa pesca è la tinta ideale per allestire un piccolo ma prezioso angolo toeletta. Scelto come cromia di fondo, rischiara una parete intera o una parte di essa, soprattutto nel caso in cui si usi la tecnica del color blocking. A supportarlo, una composizione di cassetti asimmetrici per finitura, altezza e posizionamento.
Rosa pesca nel bagno
LA PALETTE: una combinazione cromatica raffinata, eterea, glamour, che evoca ambientazioni intime e sofisticate. Pesca, rosa nude e cipria si susseguono in una scala di colori che prende vigore con l’arrivo del color tanno, una gradazione chiara di marrone che ricorda il beige e il tortora. La palette gioca il suo asso nella manica: un verde scuro profondo, freddo e vibrante, che rinvigorisce la delicatezza delle tinte naturali.
I COLORI: Peach Fuzz, Nude, Cipria, Tan, Verde Bottiglia.
IDEE D’ARREDO: il rosa pesca è di tendenza anche nell’ambiente bagno, pronto ad accoglierlo per le sue proprietà rilassanti. Qui gioca un ruolo chiave nell’equilibrare scelte cromatiche nette, ad esempio un mobile contenitore dalla laccatura d’accento.
Cromoterapia e Feng Shui
Al rosa vengono riconosciute grandi virtù distensive. È in grado di agire sullo stress, stimola la calma e contribuisce a contrastare emozioni negative come la tristezza. In parte ha proprietà simili al rosso, ma se ne discosta perché non suscita rabbia o aggressività.
Composto da giallo, arancione, bianco e rosso miscelati in diverse quantità, a seconda della tonalità il color pesca può suscitare emozioni diverse, in parte più vitali, in parte più contenute. Nello specifico:
le sfumature chiare sono dolci, rassicuranti, accoglienti e suscitano serenità
le sfumature scure sono energizzanti, gioiose, ricche di personalità e di carattere
Il Feng Shui considera il rosa pesca come un colore capace di portare equilibrio e di preservare il calore tipico del focolare familiare. Non a caso, in numerose abitazioni questa sfumatura tiene ancora banco nella tinteggiatura di soggiorni, salotti o corridoi.
Ispirazioni celebri
Nessu colore Pantone nasce e muore nell’arco dello stesso anno. Anche se diminuisce il potere della sua influenza, un COY resta per sempre speciale, e addirittura può diventare fonte di ispirazione nella scelta delle sfumature a venire.
Nella famiglia dei suoi predecessori, Peach Fuzz annovera almeno tre esempi in cui il rosa o l’arancione sono stati eletti come indiscussi protagonisti del panorama decorativo. In particolare si ricordano
Living Coral 16-1546, Pantone dell’anno 2019
Tangerine Tango 17-1463, Pantone dell’anno 2012
Honeysuckle 18-2120, Pantone dell’anno 2011
[image credits: sito Pantone]
L’universo Pantone ti appassiona? Leggi i nostri articoli:
Ci sono delle differenze sostanziali tra gli uffici di diversi anni fa con quelli che vediamo oggi in determinati spazi? Sì, specialmente se si pensa alla concezione dei nuovi luoghi di lavoro. Nei tempi moderni, infatti, è possibile imbattersi in un ufficio in pieno stile open space in cui ogni dipendente potrà trasformare la propria scrivania con il gusto e l’esigenza che desidera. Un biglietto da visita da presentare ai colleghi o semplicemente uno specchio della propria personalità. Sono più belli quelli di oggi o gli uffici del passato? Ognuno di noi avrà una risposta che lo soddisfa.
La casa per il privato, l’ufficio per il lavoro
Se da una parte è vero che la nostra casa è il luogo per eccellenza per il riposo e in cui passare molto del nostro tempo, dall’altra è altrettanto vero che l’ufficio è il luogo dove passiamo gran parte della giornata. Dal mattino alla sera, ogni giorno per lunghi anni, il luogo di lavoro diventa un tutt’uno con noi, con la nostra personalità e con il nostro modo di essere. In questo si rispecchia anche l’arredo di questo spazio di lavoro. Se ci sono uffici in cui regna uno stile senza particolari segni distintivi, ci sono anche altri luoghi di lavoro che identificano la persona che li vive quotidianamente.
Una scelta tra oggetti che non passeranno inosservati
Un ufficio di lavoro non vuole uno stile preimpostato, molto farà come abbiamo detto il gusto di chi lo frequenta o anche dell’azienda che lo gestisce. Molti dipendenti invece hanno maggiore autonomia e possono “plasmare” questo spazio a seconda del gusto e dello stile, magari anche della moda del momento. Basti pensare a tutte le componenti che riempiono e danno vita a qualsiasi ufficio. Bisognerà scegliere tra poltrone ufficio, sedie, armadi e così via. Di certo non passeranno inosservate tutte quelle soluzioni che vanno al di là degli schemi classici così come quelle un po’ retrò che comunque hanno caratterizzato gli uffici italiano fino a pochi anni fa.
Open Space, la nuova concezione dello spazio di lavoro
Un esempio, prima che nello stile, sta nella composizione dell’ufficio stesso. In passato era impensabile immaginare un ufficio come un open space, oggi invece questa soluzione è sempre più attuata da molte aziende. Qui sarà più difficile arredare secondo uno stile complementare, tuttavia ognuno potrà impostare uno stile specifico e personale sulla propria scrivania, in riferimento all’armadio personale, magari a qualche poltrona lì accanto e così via.
Lo stile italiano, classico negli anni
Prima lo stile italiano degli uffici era più identificabile: classica scrivania, sedie di un certo materiale, poltrone retrò, magari una pianta. Si rischiava però di ottenere un effetto identico in diversi spazi di lavoro. Pensate anche ai vari oggetti e materiali. La classica poltrona poteva far pensare ai livelli più alti di dirigenza, oggi invece ogni dipendente alla propria scrivania può avere una poltrona magari ergonomica, utile per i diversi fastidi della colonna per una giusta postura nelle ore di lavoro.
Sedie per una giusta postura
Oggi è cambiato anche lo stile di lavoro, si passano spesso ore dinanzi al pc in moltissime attività e ne risente la salute del dipendente. Ecco perché sul mercato di riferimento troverete sempre più sedie, poltrone, divani utili a migliorare questa situazione. Oggi molta importanza si dà anche alle sale di aspetto o a quelle di anticamera, magari in attesa di essere ricevuti per un appuntamento. Lo stile dell’azienda o del responsabile di quel determinato ufficio sarà rispecchiato anche in queste stanze, un modo per trasformare l’attesa in una nuova esperienza.
Uno spazio rinnovato nel tempo
Quante volte vi sarà capitato di entrare in un ufficio con queste particolarità? O meglio, quante volte vi sarà capitato di cambiare lo stile del vostro ufficio? Magari trasportati dall’emozione del momento, dalla moda o da esigenze di spazio o fisiche. Sì, perché anche lo spazio recita un ruolo fondamentale. Se fino a pochi anni fa le misure ridotte potevano rappresentare un problema, oggi non è più così. Diverse sono infatti le soluzioni che possono trasformare spazi esigui in opportunità di muove idee, forme, funzionalità. Gli uffici moderni si basano anche su questa possibilità. Se togliamo gli uffici Istituzionali in cui reggono ancora oggi un certo schema e impostazioni, possiamo trovare negli altri spazi di lavoro un insieme di fantasia, personalità e voglia di identificarsi, dalle forme agli oggetti passando per il colore.
Il vostro ufficio è cambiato nel corso degli anni?
E così negli anni tra i tanti stili che si sono alternati ci sono quelli degli uffici che hanno cambiato volto in maniera importante. Lo stile moderno sta caratterizzano gli spazi di lavoro di un numero sempre maggiore di persone che possono “modellare” quel luogo particolare. E voi? Avete uno stile stabilito o negli anni è cambiato qualcosa? Trasformate il luogo di lavoro in un vostro personalissimo biglietto da visita!
Minimalisti ma di classe: il potere dei colori neutri
Ti stai preparando a rinnovare il soggiorno o a cambiare colore alle pareti della camera da letto? Il nostro consiglio è di prendere in considerazione i colori neutri.
Queste tonalità sono tutt’altro che noiose, e sceglierle ti faciliterà nel restyling della casa. Infatti, sono la base migliore per sperimentare l’accostamento di tessuti e accessori dai colori più audaci e vivaci. Ma non solo, perché l’uso di colori neutri più luminosi può dare alla tua stanza un aspetto più aperto, pulito e fresco.
Inoltre, se stai pensando di vendere la tua casa, i toni neutri sono la scelta giusta in quanto sono rilassanti e consentono agli acquirenti di vedere il potenziale delle stanze.
appartamento di Fantastic Frank
Colori neutri, quali sono?
Nel mondo dell’interior design, neutro significa senza colore. I neutri come beige, avorio, tortora, nero, grigio e le gradazioni di bianco sembrano essere senza colore. In realtà queste tonalità spesso hanno delle sfumature.
Quando si abbinano i colori o si sceglie la vernice è opportuno valutare le diverse gradazioni di ciascun colore per trovare quello giusto. C’è chi preferisce i colori neutri caldi, oppure nuance più fredde. Ad esempio, il beige potrebbe avere un sottotono rosato, marrone chiaro, oro o grigio, che costituisce il greige, un neutro più nuovo e molto apprezzato. Il bianco potrebbe essere leggermente avorio, giallo, bluastro o pesca.
I neutri possono essere utilizzati nell’arredamento in due modi: completamente neutro o come colore di sfondo per contrasti d’effetto.
immagine via Fantastic Frank
Arredare solo con i toni neutri
Se desideri donare alla tua casa un look completamente neutro, sovrapponi diverse tonalità dello stesso colore. Così facendo otterrai un effetto elegante e coerente. Questa combinazione di colori si abbina perfettamente con tutto ciò che è in legno (arredi e finiture) ma anche mattoni e pietra a vista. Elementi, questi, che aggiungeranno una nota di calore all’ambiente neutro.
Ecco alcuni suggerimenti per la scelta e l’accostamento dei colori neutri:
Scegli una tonalità più chiara per le pareti e più scura per i pavimenti.
Aggiungi un tappeto in un colore che si abbini al pavimento ma che non sia troppo più scuro rispetto alla tonalità delle pareti. In questo modo si valorizzeranno gli arredi.
Crea armonia nella stanza con accessori che includano alcune o tutte le tonalità che hai utilizzato.
appartamento di Fantastic Frank
Colori neutri come base
In questo caso, come per l’ambiente completamente neutro, parti dalle pareti. Scegli la tonalità neutra tenendo presente quali altri colori desideri utilizzare, la quantità di luce naturale presente nella stanza e al tuo gusto personale. Preferisce pareti più chiare o più scure? Tieni presente che le pareti più scure sono adatte a spazi luminosi perché fanno sembrare più piccoli gli ambienti. Quindi, se la tua stanza è ampia e luminosa, puoi valutare qualsiasi tonalità. Se, invece, la stanza è piccola e poco luminosa, una tonalità neutra più chiara sarà la scelta migliore.
Se ti piace il grigio, decidi se preferisci puntare verso una tonalità calda o fredda. Lo stesso vale per le sfumature del bianco.
immagine Depositphotos
Supponiamo che tu scelga un grigio chiaroper dipingere le pareti, puoi valorizzarlo inserendo una poltrona o un divano colorato, ad esempio verde bosco. Aggiungi un tappeto bianco o nella stessa tonalità di grigio delle pareti (va bene anche un po’ più chiara). Abbina le tende al colore delle pareti per un look coerente. Inserisci qualche oggetto decorativo o complementi in verde per aggiungere ulteriori tocchi di colore alla stanza. In questo modo, le pareti di colore grigio e il tappeto bianco sono la base neutra alla quale aggiungere dettagli colorati in verde.
Gli arredi Gervasoni sono i protagonisti del Boutique Hotel Nils am See.
Nelle campagne austriache, affacciato sul Lago di Neusiedl, il nuovo hotel punta a divenire un luogo per l’esaltazione dei sensi. Materiali morbidi, colorazioni del beige, del crema e del grigio, luci filtrate da drappi di lino e cotone trasmettono la sensazione di una moderna casa sulla spiaggia arredata con decorazioni in stile boho marittimo.
Gli arredi indoor e outdoor firmati Gervasoni scandiscono gli ambienti dell’hotel con coerenza ed eleganza. La collezione Gray, definita da animo vintage e design contemporaneo, si inserisce perfettamente in tutti gli spazi. Grazie alla sua estetica dal design nordico la troviamo infatti nell’area lounge e nella sala dedicata al ristorante, così come nelle camere da letto.
Gli imbottiti Ghost, definiti dal rivestimento sfoderatile che cade fino a terra come un velo, i tavolini Log e Brick, i pouf Brick e le lampade Bolla decorano gli ambienti, risaltando per l’accattivante estetica dei materiali utilizzati.
Lo spazio esterno viene esaltato dalla collezione Inout, che combina suggestioni esotiche e elementi di sofisticata essenzialità. I tavolini Heiko in Argilla, con le loro forme morbide e sinuose si inseriscono armoniosamente nel contesto naturale.
Ghost collection, design by Paola Navone per Gervasoni
Comfort e versatilità sono le parole chiave che definiscono Ghost, collezione di sedute comode e avvolgenti proprio come i loro rivestimenti. L’ampia collezione di sedute Ghost si sviluppa attorno ad una leggera scocca dai volumi essenziali che contiene soffici cuscini. Caratteristica principale è il rivestimento: una housse oversize il cui profilo è sottolineato dalle cuciture a vista. Divani, poltrone, pouf, sedie e letti si svestono e rivestono in un baleno, come un cambio d’abito, assumendo un’immagine ogni volta diversa, semplice o sofisticata, a seconda della personalità di chi li sceglie e li vive.
Gray collection, design by Paola Navone
Animo vintage e design contemporaneo caratterizzano Gray, un’articolata collezione di sedie, poltrone, divani, tavoli e tavolini che mescola l’eleganza austera degli arredi classici alla semplicità delle forme nordiche. Una collezione in legno massello di noce o rovere impreziosito da lavorazioni e sagomature e da materiali inusuali come pietra, porcellana, alluminio e marmo.
Log collection, design by Paola Navone
La collezione Log evoca il legno nella sua purezza. Sezioni di tronco di faggio, scortecciati e laccati all’esterno danno vita ad una collezione di tavolini e pouf non convenzionali che donano un fascino naturale ad ogni interno. Disponibili in tre dimensioni, sono caratterizzati da spaccature, tipiche del legno vivo, che esaltano il rispetto di Gervasoni verso la naturalezza dei materiali e delle loro qualità.
Brick collection, design by Paola Navone
Mix di suggestioni asiatiche, influenze nordiche e tocchi industriali per la linea di arredi Brick. Una collezione che si trasforma: giovane, contemporanea ma dal fascino ever green. L’eclettismo di Gervasoni in una collezione: sezioni di tronco di carpino scortecciato e intagliato a mano diventano suggestivi tavoli e pouf.
Inout collection, design Paola Navone
Una collezione ampia e variegata di sedie, sgabelli, poltrone, divani, tavoli, tavolini e complementi che racconta i tanti modi di Gervasoni di immaginare il tempo all’aria aperta. Suggestioni esotiche si alternano a elementi di sofisticata essenzialità. Ai tradizionali materiali da outdoor, come il legno, lavorato per esaltare le sue naturali qualità, si affiancano materiali di ultima generazione appositamente sviluppati per resistere agli agenti atmosferici ma non per questo meno seducenti e poetici.
Heiko collection, design by David Lopez Quincoces per Gervasoni
Dal giapponese equilibrio, stabilità, Heiko evoca la forma dei tavolini, definiti da line tondeggianti, con una base arrotondata che sembra galleggiare sulle superfici. Geometrie semplici e volumi pieni vengono combinati e sovrapposti, dando vita ad architetture morbide in cui ogni elemento coesiste con gli altri.
Quattro dimensioni caratterizzate da colori naturali che richiamano alla matericità della terra, e che riportano la mente ad un immaginario orientale.
Un esclusivo progetto di innovazione strategica e concettuale ideato a quattro mani dall’architetto Franco Driusso e dallo chef Andrea Berton per trasferire in ambito domestico le funzionalità della cucina professionale arricchite da un design contemporaneo.
Il nome è AkB_08 (Arrital Kitchen Berton_08) dove la “B” indica la partnership tra l’azienda friulana Arrital Cucine con lo chef Andrea Berton.
Una cucina da chef per uso domestico
Per la prima volta una cucina domestica è progettata e realizzata assecondando le esigenze di efficienza e funzionalità proprie di un professionista dell’alta cucina. Il tutto, senza rinunciare alla pulizia delle forme e all’eleganza compositiva che contraddistinguono il design Arrital.
Elettrodomestici e organizzazione degli spazi, accessori e materiali sono scelti accuratamente come sintesi dello sguardo attento dello chef e del designer. Insieme hanno condiviso ogni singola fase della progettazione offrendo ciascuno il proprio prezioso e unico contributo creativo.
Il progetto AkB_08 è stato insignito del prestigioso riconoscimento Good Design Award 2016, il più importante premio internazionale per le eccellenze del design assegnato dal Chicago Athenaeum: Museum of Architecture and Design and The European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies.
La funzionalità della cucina professionale AkB_08
Tra gli elementi caratteristici e innovativi di AkB_08 troviamo il piano di lavoro multifunzione “Twice”, una soluzione che consente all’occorrenza di ampliare il piano di lavoro; oppure, sollevandosi, di sfruttare il vano attrezzato ed ergonomico in acciaio inox con accessori e strumenti fondamentali per le varie fasi di preparazione di un piatto.
Una creazione del tutto unica, ispirata alle esigenze funzionali dello chef è il tagliere-vassoio estraibile “AKB_Board”, un sistema intelligente con un tagliere in legno o Teflon che poggia su un vassoio in acciaio, removibile e utilizzabile per servire in tavola nonché facile da pulire. Il sistema prevede degli spazi di alloggiamento destinati a coltello e spatola.
Per garantire un’illuminazione capace di seguire le esigenze dello chef nelle diverse fasi dell’attività in cucina, AkB_08 presenta un sistema di lighting design “Focus on” che offre una movimentazione dinamica dell’illuminazione della zona lavoro grazie ad un binario di scorrimento. La batteria della lampada a LED può essere comodamente ricaricata una volta posizionata all’estremo del binario in posizione di switch off.
Funzionale per chi necessita di spazio è il vano “AkB Case”, un elemento contenitivo su due livelli che può fungere anche da divisorio.
Ispirato alle cucine professionali, è l’inserimento di alcuni particolari elettrodomestici, preziosi per coloro che prendono la cucina sul serio, come la “Salamandra” che consente di mantenere le vivande a una temperatura determinata o di gratinare o tostare i cibi, o l’abbattitore di calore, in grado di portare velocemente la temperatura di un piatto da quella di cottura a quella idonea al frigorifero o al congelatore.
Il design della cucina AkB_08
Come in ogni sistema cucina Arrital, protagonista assoluta è sempre l’anta, dettaglio fondamentale che caratterizza lo stile e la funzionalità di una cucina. Anche in questo nuovo progetto il designer Franco Driusso è ricorso al concept dell’anta a telaio, sviluppandone il design in una nuova soluzione “Floating core”. La leggerezza estetica si sposa alla solidità della struttura per un design contemporaneo che diventa caratteristico dei diversi accessori. Tra questi il vassoio “AkB_Board”, i piani e le mensole fino a l’innovativa soluzione “Majestic” della cappa aspirante. La cappa è pensata appositamente per la soluzione a isola e coordinata con il lavello con bordo in rilievo, che attribuisce grande forza espressiva alla zona di lavaggio e un utile accorgimento funzionale per la raccolta di acqua e schizzi.
Ed è proprio pensando alla comodità di chi opera in cucina che le proposte compositive di AkB_08 sono caratterizzate da zone di lavoro e ripiani di grandi dimensioni, avvicinandosi maggiormente alle esigenze delle cucine professionali.
L’azienda trasforma la cucina in teatro di rappresentazione dove l’arte del saper creare diventa design formale e funzionale ma anche sapore, gusto, stile ed eleganza toccando le più acute sensibilità e capacità espressive.
Per saperne di più vista sulle cucine moderne firmate Arrital visita www.arrital.it