Layout scolastici circolari e un kit di montaggio che permette di smantellare l’edificio a fine vita riciclando i materiali costruttivi, la visione di C+S Architects diventa realtà: approvato il progetto dell’Istituto Tecnico Malignani.
Firmato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini di C+S Architects, studio con sede tra Treviso e Londra e recentemente premiato come miglior studio di architettura italiano, il progetto per il nuovo Istituto Tecnico Malignani di Cervignano del Friuli. Si tratta di uno dei tre prototipi di scuole circolari che lo studio ha recentemente sviluppato nell’ambito del proprio programma di ricerca sulla progettazione scolastica.
Tutti e tre sono edifici NZEB, (Nearly Zero Energy Building, ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica). Sono prototipi per tutti i livelli di istruzione:
asilo nido per il Comune di Venaria Reale (Torino)
scuola primaria a Conegliano (Treviso)
scuola secondaria a Cervignano del Friuli (Udine).
Questi prototipi sono tutti in costruzione. In Friuli sarà il Ministero dell’Istruzione, che ha finanziato il progetto, a gestire la gara d’appalto. Sono stati sperimentati nuovi layout scolastici circolari, differenti per le tre fasi di crescita dei ragazzi e costruttivamente, un kit di montaggio che permette di costruire l’edificio ‘a secco’ e smantellarlo a fine vita riciclandone i materiali costruttivi.
Il progetto C+S Architects per l’Istituto Tecnico Malignani a Cervignano del Friuli
Il nuovo Istituto Malignani di Cervignano del Friuli, recentemente approvato dal Comune, ospiterà due sezioni dell’ISIS Malignani, per 2.800 mq che saranno completate sul terreno adiacente inclusi tutti gli impianti sportivi. Il progetto è finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione) per un costo complessivo di 7,5 milioni di euro di cui 5,8 milioni sono i costi di costruzione di questa fase. Il Ministero dell’Istruzione gestirà direttamente il processo di costruzione. La scuola comprende 10 aule con una capacità totale di 250 studenti. La dimensione delle aule è più generosa di quanto previsto dalla normativa, 54 mq per aula anziché 49 mq. L’esperienza di C+S nella progettazione di edifici scolastici considera questa scelta un valore aggiunto alle potenzialità didattiche. Inoltre, permette di conformare lo spazio dell’aula posizionando i banchi in modo variabile a seconda della tipologia di lezione.
Layout semplice e funzionale
La forma circolare è storicamente un elemento di centralità e coesione sociale in ogni cultura.
Uno spazio centrale, aperto e circolare diventa una piazza interna coperta che è il centro del layout. Su questo spazio a doppia altezza, inondato di luce zenitale e coperto da un’elegante struttura in acciaio, si affacciano le aule e quelle funzioni pubbliche, che possono essere aperte alla comunità dopo l’orario scolastico: un auditorium polivalente, una piccola biblioteca, un’aula studio e i laboratori. Questi ultimi, disposti al piano terra, hanno il potenziale per diventare micro-incubatori che sono in grado di connettere gli studenti alle industrie locali, grazie all’organizzazione di laboratori e attività da svolgere durante o dopo l’orario scolastico. Lo spazio della piazza interna al piano terra è stato pensato per gli studenti come luogo di incontro informale, dove trascorrere del tempo studiando, scambiando esperienze o semplicemente rilassandosi.
Una scala a chiocciola e un ascensore (più una seconda scala di sicurezza in posizione opposta alla prima) conducono a un ballatoio al primo piano, che si affaccia sulla piazza centrale. Il ballatoio serve 10 aule, il blocco dei servizi igienici, le aule docenti e gli uffici amministrativi. Non avendo un andamento lineare, il ballatoio è stato pensato anch’esso come uno spazio di sosta informale, di relax o di studio in piccoli gruppi.
Il layout dello spazio è semplice e funzionale. Proprio perché si tratta di un istituto tecnico, il progetto esplora le potenzialità della forza di gravità nel dare forma allo spazio. I volumi liberi della grande piazza centrale diventano il supporto strutturale del sistema di copertura.
Certificazione NZEB
L’utilizzo di materiali industriali e materiali naturali permette di costruire un dialogo tra tradizione tecnica e innovazione nel rispetto dell’ambiente garantendo una certificazione NZEB. Le aule sono collocate al primo piano e sono tutte affacciate all’esterno con grandi vetrate everso il ballatoio. Le loro finestre permettono di garantire quell’intervisibilità che C+S ritiene un asset importante per la crescita degli studenti, stimolando la curiosità e l’interscambio.
Particolare importanza è stata data alla sostenibilità energetica del progetto, utilizzando materiali ecocompatibili e smontabili per garantire la circolarità costruttiva. Strutture metalliche, blocchi in cemento cellulare tipo YTONG, solai in X_LAM pannelli portanti, rivestimenti e pavimenti in sughero.
Oltre a Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, hanno lavorato al progetto Stefano Di Daniel (Project Manager) C+S Architects, lo studio Archest per il calcolo strutturale, la sicurezza e i computi, Seingim per il progetto impiantistico e le pratiche dei Vigili del Fuoco.
L’obiettivo primario dello studio di architettura è quello di realizzare
progetti in cui l’efficienza energetica si combini armoniosamente con
l’estetica e la funzionalità dell’edificio.
Nel caso di casa LCJN,
l’attenzione all’efficienza energetica è stata al centro del processo di
progettazione; un approccio che ha permesso di ottenere un comfort abitativo
superiore per gli occupanti e di ridurre l’impatto ambientale
dell’edificio.
La realizzazione di un edificio in Classe Energetica
A4 richiede una progettazione integrata che consideri tutti gli aspetti
dell’edificio, a partire dal rispetto dei principi fondamentali come la
corretta esposizione, l’orientamento rispetto al sole e l’adeguato
ombreggiamento.
Non è sufficiente adottare sistemi di pareti con stratigrafie complesse
o strati di isolanti sovradimensionati, né ridurre le dimensioni delle
finestre e tenerle costantemente chiuse. Al contrario, è necessario
trovare un equilibrio tra l’isolamento termico e l’illuminazione naturale,
utilizzando soluzioni intelligenti che consentano di massimizzare l’efficienza
energetica senza sacrificare il comfort e la qualità degli spazi abitativi.
La progettazione di un edificio in Classe Energetica A4 richiede una
valutazione attenta di tutti questi fattori e la scelta di soluzioni
costruttive e impiantistiche appropriate, in linea con gli obiettivi di
sostenibilità e risparmio energetico.
Orientamento e soleggiamento
Nel progetto di casa LCJN, l’orientamento e il soleggiamento sono stati
fattori primari per la progettazione. La forma del lotto ha permesso di
posizionare la casa quasi esattamente lungo l’asse equisolare a cui vi
rimandiamo per una lettura più approfondita, che rappresenta la
direzione ideale per massimizzare l’apporto solare desiderabile per gli
abitanti. Inoltre, gli sporti del tetto sono stati progettati in modo da
regolare l’ingresso dei raggi solari, facendoli penetrare in profondità nei
mesi invernali e ombreggiando la casa durante i mesi più caldi.
Una soluzione progettuale che permette di sfruttare al meglio l’energia
solare, riducendo la necessità di riscaldamento e raffreddamento artificiale,
migliorando così l’efficienza energetica complessiva dell’edificio e offrendo
agli occupanti una migliore qualità degli spazi abitativi.
Stratigrafia Semplice
Per la costruzione delle pareti esterne si è utilizzata una stratigrafia
semplice ma efficiente, abbiamo utilizzato i moderni blocchi da costruzione in
laterizio porizzati con farina di legno, una tecnologia che durante la
cottura crea alveoli d’aria all’interno del materiale conferendo al blocco
un’ottima capacità isolante sia dal punto di vista termico che acustico. Sono
“mattoni” molto efficienti che hanno permesso di ridurre lo spessore del
cappotto a soli 8cm. Sarebbero bastati 6cm per rispettare la normativa,
con 2 cm in più abbiamo massimizzato l’isolamento sia termico che acustico,
senza sovradimensionare l’isolamento.
Alle latitudini italiane, infatti, il problema non è tanto il
contenimento dei consumi energetici invernali, quanto il surriscaldamento nei
mesi estivi: il calore accumulato di giorno non riesce a dissiparsi
durante la notte; la casa non fa che scaldarsi sempre di più rendendo
necessario l’utilizzo di sistemi di raffrescamento energivori.
Eliminare i Ponti Termici
l’intera struttura portante in cemento armato è rivestita con uno strato
di pannelli isolanti di spessore ridotto che la isolano dai laterizi e dal
cappotto per evitare la formazione di ponti termici.
Tetto Ventilato
Per la copertura del tetto è stato utilizzato un sistema di tetto ventilato
con pannelli sandwich di poliuretano e alluminio. Questo sistema
modulare offre numerosi vantaggi, come un migliore controllo termico, una
maggiore durata delle coperture e una riduzione del rischio di formazione di
umidità e condensa. Lo strato di poliuretano funge da isolante termico, mentre
l’alluminio protegge e riflette il calore, impedendo il surriscaldamento
estivo e mantenendo il calore interno. Inoltre, i pannelli creano uno
spazio vuoto dove circola l’aria, garantendo una corretta ventilazione.
Il cappotto riveste senza interruzioni anche il canale di gronda che raccoglie
e convoglia le acque piovane; l’elemento, progettato per accentuare
l’orizzontalità di casa LCJN e minimizzare l’impatto del tetto tradizionale
internamente è rivestito in lamiera.
Nonostante l’approccio altamente tecnologico, abbiamo mantenuto un aspetto
tradizionale utilizzando tegole a coppo per la copertura del tetto.
LCJN House 7: Orientation, Envelope, and Energy Efficiency
The primary objective of architectural design is always to create projects
where energy efficiency harmoniously combines with the aesthetics and
functionality of the building.
In the case of LCJN House,
attention to energy efficiency was at the core of the design process. This
approach allowed for superior living comfort for the occupants while
reducing the environmental impact of the building. Achieving an Energy Class
A4 building requires an integrated design that considers all aspects of the
building, starting with fundamental principles such as proper orientation,
sun exposure, and adequate shading.
It is not enough to adopt
complex wall systems or oversized insulation layers, nor to reduce the size
of windows and keep them constantly closed. Instead, it is necessary to find
a balance between thermal insulation and natural lighting, using intelligent
solutions that maximize energy efficiency without sacrificing comfort and
the quality of living spaces.
Designing an Energy Class A4
building requires careful evaluation of all these factors and the choice of
appropriate construction and system solutions in line with sustainability
and energy-saving goals.
Orientation and Sunlighting
In the LCJN House project, orientation and sunlighting were primary factors
in the design. The shape of the lot allowed for positioning the house almost
exactly along the solar axis, which represents the ideal direction to
maximize desired solar gain for the occupants. Additionally, the roof
overhangs were designed to control the entry of sunlight, allowing deep
penetration during the winter months and shading the house during the hotter
months to reduce heat accumulation. This design strategy maximizes the use
of solar energy, reducing the need for artificial heating and cooling and
improving the overall energy efficiency of the building, offering occupants
a better quality of living spaces.
Simple Stratigraphy
For the construction of the external walls, a simple yet efficient
stratigraphy was used. We employed modern porous bricks made with wood
flour, a technology that creates air pockets within the material during
firing, providing the bricks with excellent thermal and acoustic insulation
capabilities. These highly efficient bricks allowed for reducing the
thickness of the insulation layer to just 8 cm. While 6 cm would have been
sufficient to comply with regulations, the additional 2 cm maximized both
thermal and acoustic insulation without over-dimensioning it. In Italian
latitudes, the issue is not so much about containing winter energy
consumption but rather about overheating during the summer months. The heat
accumulated during the day fails to dissipate at night, causing the building
to heat up and necessitating the use of energy-intensive cooling systems.
Thermal Bridging
The entire reinforced concrete structure is covered with a layer of thin
insulation panels to isolate it from the bricks and the insulation layer,
preventing the formation of thermal bridges.
Ventilated Roof
A ventilated roof system with polyurethane and aluminum sandwich panels was
used for the roof. This modular system offers numerous advantages, such as
better thermal control, increased roof durability, and reduced risk of
moisture and condensation formation. The polyurethane layer acts as thermal
insulation, while the aluminum protects and reflects heat, preventing summer
overheating and maintaining internal warmth. Additionally, the panels create
an empty space where air circulates, ensuring proper ventilation. The
coat also seamlessly covers the gutter which collects and conveys rainwater;
the element, designed to accentuate the horizontality of the house and
minimize the impact of the traditional roof, is internally covered in sheet
metal.
Despite the highly technological approach, we maintained a
traditional appearance by using clay tiles for the roof covering.
Siamo arrivati alla fase di costruzione di Casa LCJN E’ stata
un’esperienza stimolante che ha richiesto una pianificazione dettagliata per
soddisfare le esigenze specifiche della committenza. L’obiettivo era
realizzare una casa a un solo piano, spaziosa e panoramica, che offrisse
privacy e protezione dagli sguardi indiscreti. Le prime proposte di una
casa “a mezza costa”, sono state scartate, si è optato per una soluzione che
prevedeva maggiori spazi pianeggianti e terrazzati con minori dislivelli,
scale e rampe. La soluzione scelta è stata quella di articolare la casa
in due volumi elementari, allontanandoli il più possibile dai muri controterra
per evitare eventuali problemi di movimenti del terreno e umidità, il sistema
di rampe e scale progettato per superare i dislivelli dei terrazzamenti poteva
portare acqua proprio dove era da evitare.
Come misura preventiva è stato realizzato un sistema di drenaggio dietro i
muri controterra, facendo un strato di ghiaia e posizionando sul fondo un tubo
drenante che raccoglie e fa defluire l’acqua di infiltrazione, ed è stato
realizzato un vespaio piuttosto alto sotto la casa. Il vespaio è un vuoto
realizzato con appositi “igloo” di plastica, che deve essere ventilato per
prevenire l’accumulo di umidità e gas Radon che in zone di rocce tufacee come
queste può raggiungere concentrazioni molto alte. Si crea un sistema di
ventilazione naturale passiva mediante delle tubazioni appositamente
dimensionate: posizionando le griglie di sfiato in basso vicino al pavimento
sul lato nord e più in alto sul lato sud si favorisce una leggera corrente
d’aria che aiuta ad eliminare l’umidità e prevenire l’accumulo del radon. Come
ulteriore precauzione tutta la fondazionè rivestita di guaina antiradon.
La struttura portante di casa LCJN, è in cemento armato; lavorando
a stretto contatto con l’ingegnere strutturista è stato possibile creare una
struttura solida e allo stesso tempo relativamente esile, la maglia
strutturale è ampia: i pilastri hanno un’interasse di 6,5×6,5 metri,
dando vita ad ambienti ampi e luminosi. Questo, unito ad una particolare
soluzione per la trave di bordo, ci ha permesso di consuguire tre obiettivi
cruciali:
Abbiamo potuto installare finestre ampie e a tutta altezza, abbiamo reso
possibile la chiusura delle finestre con avvolgibili blindati garantendo così
un involucro altamente sicuro, siamo riusciti a rispettare i vincoli
paesaggistici della zona, che impediscono la realizzazione di una facciata
completamente svetrata.
L’utilizzo degli avvolgibili blindati
comporta ulteriori vantaggi, come la protezione solare e la regolazione
dell’illuminazione interna. È possibile regolare gli avvolgibili in base alle
preferenze personali, consentendo l’entrata della luce solare desiderata o
creando un’atmosfera più intima In definitiva, questa semplice soluzione
architettonica ha consentito di combinare finestre spaziose e dal grande
impatto visivo con la flessibilità di poterle chiudere con avvolgibili
blindati per garantire sicurezza e rispettare i vincoli paesaggistici.
La copertura è a padiglione, cioè a quattro falde inclinate, dalla
pendenza limitata e poco evidente che conferisce un aspetto discreto alla
struttura, garantendo un design architettonico in armonia con l’ambiente
circostante e nel rispetto delle restrizioni della Soprintendenza.
Questa soluzione ha consentito la realizzazione di un tetto con una
pendenza limitata e poco visibile, donando un aspetto gradevole e discreto
alla struttura.
La struttura padiglione si estende con uno sbalzo
suggestivo, creando una zona living esterna coperta, uno spazio piacevole per
trascorrere momenti di relax e godere della bellezza dei tramonti.
Casa LCJN 5: Construction Phases
We have reached the construction phase of Casa LCJN. It has been a
stimulating experience that required detailed planning to meet the specific
needs of the client. The goal was to create a single-story, spacious,
panoramic house that offered privacy and protection from prying eyes.
The initial proposals for a “half-slope” house were discarded in favor
of a solution that involved more flat and terraced spaces with fewer slopes,
stairs, and ramps.
The chosen solution was to articulate the
house into two basic volumes, distancing them as much as possible from the
retaining walls to avoid potential issues with ground movement and moisture.
The ramp and stair system designed to overcome the terracing elevations
could have directed water to where it needed to be avoided.
As a
preventive measure, a drainage system was installed behind the retaining
walls, with a layer of gravel and a draining pipe at the bottom to collect
and channel infiltration water. Additionally, a void space (vespaio) beneath
the house was constructed quite high. This void is created using special
plastic “igloo” modules, which must be ventilated to prevent the
accumulation of moisture and Radon gas, which in areas with tuffaceous rocks
like these, can reach very high concentrations. A passive natural
ventilation system is created through specially sized pipes: by placing the
ventilation grilles low near the floor on the north side and higher on the
south side, a gentle airflow is encouraged to help eliminate moisture and
prevent Radon accumulation. As an additional precaution, the entire
structure is covered with anti-radon membrane.
The load-bearing
structure of Casa LCJN is reinforced concrete; working closely with the
structural engineer, it was possible to create a solid yet relatively
slender structure. The structural grid is wide: the columns have a spacing
of 6.5×6.5 meters, resulting in spacious and bright rooms. This,
combined with a particular solution for the edge beam, allowed us to achieve
three crucial objectives: We were able to install large, full-height
windows and enable the closure of windows with armored shutters, thus
ensuring a highly secure enclosure. We managed to comply with the landscape
constraints of the area, which prohibit the construction of a fully glazed
facade.
The use of armored shutters brings additional benefits,
such as solar protection and internal lighting regulation. It is possible to
adjust the shutters according to personal preferences, allowing desired
sunlight to enter or creating a more intimate atmosphere. In
conclusion, this simple architectural solution allowed us to combine
spacious and visually impactful windows with the flexibility of being able
to close them with armored shutters to ensure security and comply with
landscape constraints.
The roof is pitched, with four gently
sloping pitches, giving a discreet appearance to the structure while
ensuring architectural harmony with the surrounding environment and
compliance with the restrictions of the Superintendency. This solution
allowed the construction of a roof with limited and inconspicuous slope,
giving a pleasant and discreet appearance to the structure.
The
pitched structure extends with an impressive overhang, creating a covered
outdoor living area, a pleasant space to spend moments of relaxation and
enjoy the beauty of sunsets.
La costruzione di
Casa LCJN
è stata un processo complesso ma gratificante, sono state affrontate diverse
sfide che hanno portato a soluzioni interessanti.
La prima fase è stata la ricostruzione in cemento dei vecchi muri controterra, che si erano rivelati instabili e composti da un insieme di blocchi di
tufo, porfido, mattoni e frammenti di pietra vari. Un intervento lungo e
impegnativo ma indispensabile per la sicurezza e la stabilità della
realizzazione.
Inoltre, il progetto dello studio di architettura Cafelab architetti ha previsto un
sistema di scale e rampe che media l’altezza dei terrazzamenti, creando una
transizione fluida e naturale tra di essi e la nuova casa. Questo ha permesso
di sfruttare al meglio il terreno complesso su cui sorge la residenza.
Un altro elemento significativo è la realizzazione di un muro a gabbioni, che
ha consentito di permesso l’area in cui sorge la Casa LCJN senza dover
affrontare ulteriori costose demolizioni e minimizzando i movimenti di terra.
È stato interessante progettare una terrazza strutturalmente svincolata dai
gabbioni sottostanti e a sbalzo, una soluzione che conferisce un forte senso
di orizzontalità lascia fluttuare il livello dell’abitazione su una solida
base di roccia.
E finalmente siamo pronti a passare allo step successivo, la costruzione
della casa!
Casa LCJN 5: Construction Phases
The construction of Casa LCJN was a complex yet rewarding process, as
several challenges were overcome with interesting solutions. The first
phase involved the reconstruction of the old retaining walls using concrete,
as they were found to be unstable and composed of a mix of tuff, porphyry,
bricks, and various stone fragments. This was a lengthy and demanding
intervention but crucial for the safety and stability of the
structure.
Furthermore, the architectural firm Cafelab architetti designed a system
of stairs and ramps that bridged the height difference between the terraces,
creating a smooth and natural transition between them and the new house.
This allowed for optimal utilization of the complex terrain on which the
residence stands.
Another significant element was the
construction of a gabion wall, which enabled the expansion of the Casa LCJN
area without the need for additional costly demolitions and minimizing earth
movements. Designing the terrace to be structurally independent from the
gabions and cantilevered was particularly intriguing. This architectural
feature imparts a strong sense of horizontality to the overall structure,
making the house appear to float above a solid rocky base.
And now, we are finally ready to move on to the next step: building
the house!
La progettazione di una casa non riguarda solo funzionalità o ottimizzazione
degli spazi, ma anche l’impegno di soddisfare desideri e esigenze espresse (e inespressi) dei committenti
I proprietari desideravano
una residenza moderna, minimalista e discreta, che si integrasse perfettamente
nella cornice naturale del lotto, garantendo la privacy richiesta. La
sfida consisteva nel progettare una casa luminosa, aperta all’ambiente
circostante ma anche riservata, su un unico piano ma in un terreno con altimetrie complesse
e non ultimo bisognava conciliare tutto questo con le prescrizioni della Piano
Paesaggistico dei Castellli Romani
La soluzione è stata quella di
sviluppare la residenza in senso longitudinale, articolandola in due volumi
elementari, cornicioni dalle dimensioni importanti e un profondo portico
a sbalzo accentuano l’orizzontalità della casa
Casa LCJN o si
articola in due corpi distinti: il volume principale, il più grande,
ospita la zona living, l’home office e la suite padronale; il lato
sud è quasi interamente vetrato e aperto verso il panorama e la terrazza a
sbalzo, spazio di connessione privilegiato tra ambiente interno ed esterno. il
secondo volume, che sorge al posto del casale preesistente, ospita le stanze dei due figli, ogni stanza affaccia su un lato diverso del
giardino che cirdonda la casa, una separazione che offre privacy a ogni membro
della famiglia.
Il progetto rinuncia alla tradizionale visione che
prevede una porta di ingresso e finestre da cui affacciarsi, quindi tutte le
finestre sono anche porte di accesso, senza distinzione alcuna, la casa è
permeabile da ogni apertura, il corridoio che collega i due volumi è inondato
di luce grazie a porte a tutta altezza in vetro e a lucernari che
garantiscono abbondanza luce zenitale.
House LCJN: Reserved and Panoramic
The design of a house goes beyond functionality and space optimization; it
also involves meeting the expressed (and unexpressed) desires and needs of
the clients.
>The owners desired a modern, minimalist, and discreet residence that
seamlessly integrated into the natural setting of the lot, ensuring the
required privacy. The challenge was to create a bright, open house that
remained reserved, on a single level, situated on a complex terrain, all
while adhering to the provisions of the Castelli Romani Landscape Plan.
The
solution involved developing the residence lengthwise, with two elementary
volumes. Prominent cornices and a deep cantilevered porch emphasized the
horizontal nature of the house. House LCJN is divided into two distinct sections: the larger main volume housing the
living area, home office, and master suite. The south-facing side is almost
entirely glazed, providing panoramic views and opening to the cantilevered
terrace, a privileged connection space between the interior and exterior.
The
second volume, replacing the pre-existing farmhouse,
accommodates the rooms for the two children, with each room overlooking a
different side of the garden surrounding the house, ensuring privacy for
each family member.
The design deviates from the traditional
concept of a front door and windows, as all the windows also serve as access
doors, without distinction. The house is permeable from every opening. The
corridor connecting the two volumes is flooded with light, thanks to
full-height glass doors and skylights that provide abundant zenithal
light.
L’intervento ha previsto la demolizione di una vecchia costruzione di
campagna che sorgeva sullo stesso terrazzamento dove si trova oggi la nuova
casa. Essendo stata costruita in aderenza al muro controterra, aveva
grossi problemi di umidità di risalita; le pessime condizioni di
manutenzione rendevano l’edificio inutilizzabile e richiedevano una nuova
visione architettonica.
Mentre esploravamo il sito, abbiamo
scoperto un particolare affascinante: un precedente proprietario aveva
realizzato un piccolo portico sorretto da due eleganti colonnine in ghisa in
stile Art Nouveau.
Queste colonnine, in ghisa, alte e snelle, scanalate, iconiche, con il
capitello simil-corinzio e una decorazione floreale sul basamento e a mezza
altezza, sono sopravvissute al passare del tempo e sono ancora in perfette
condizioni.
Sono elementi che raccontano la storia del sito,
abbiamo deciso di recuperarli a nuova vita, riutilizzandoli come lampioni per
il parco, creando un legame di continuità tra la vecchia costruzione di
campagna e la nuova residenza moderna. un tempo parte integrante del
portico, ora illumineranno con eleganza il paesaggio notturno circostante.
Inoltre,
abbiamo mantenuto per la nuova costruzione la forma a capanna del tetto che
contraddistingueva il casale casa LCJN si articola in due corpi
collegati, uno dei due, il più piccolo sorge proprio dove si trovava la
precedente costruzione.
House LJCN 3: A Tribute to the Past
The intervention involved the demolition of an old countryside building
that stood on the same terrace where the new house is now located. Being
built against the retaining wall, it suffered from significant rising damp
issues. The poor maintenance conditions rendered the building unusable and
called for a new architectural vision.
While exploring the site,
we discovered a fascinating detail: a previous owner had created a small
porch supported by two elegant cast iron columns in the Art Nouveau
style.
These iconic cast iron columns, tall and slender, fluted,
with Corinthian-like capitals and floral decoration at the base and
mid-height, have withstood the test of time and are still in perfect
condition.
These elements tell the story of the site, and we
decided to give them new life by repurposing them as park lampposts,
creating a sense of continuity between the old countryside building and the
new modern residence. Once integral to the porch, they will now gracefully
illuminate the surrounding nighttime landscape.
Furthermore, we
maintained the characteristic pitched roof shape that distinguished the
farmhouse. House LCJN is divided into two connected sections, and one of
them, the smaller one, now stands exactly where the previous structure was
located.
I divani moderni e di design ti fanno strabuzzare gli occhi, ma trovare quello perfetto sembra un’impresa. Niente panico, sei nel posto giusto. Ti sto per condurre attraverso un’attenta analisi di tanti modelli diversi, tra cui, giuro, c’è anche quello che cerchi.
Fai bene a ponderare.
Nella zona giorno, se c’è un arredo su cui vale la pena puntare, dal punto di vista estetico e pratico, quello è proprio il divano, protagonista indiscusso del salotto.
Il divano si fa ammirare e accarezzare, indipendentemente dal materiale che lo riveste. A lui sta il compito di accogliere gli ospiti, invitandoli, attraverso il suo aspetto confortevole, ad accomodarsi.
No, non si può proprio trattare la scelta del divano con superficialità, ma trovare il modello che fa per te richiede una paziente ricerca.
Ho preparato per te una succulenta selezione. Di seguito trovi prima 8 divani moderni con prezzi democratici e poi 8 divani di design iconici e intramontabili, a cui vale la pena dedicare una buona fetta del tuo budget.
8 divani moderni a prezzi accessibili
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Il mercato dell’arredamento, in fatto di divani, oggi ci riserva le più vantaggiose condizioni di tutti i tempi: materiali innovativi, possibilità di personalizzazione, modulabilità; il tutto a prezzi democratici.
Ora più che mai è possibile acquistare anche i divani più grandi con un budget medio-basso.
Ecco una selezione di otto divani moderni acquistabili con un click. Ognuno ha caratteristiche particolari, capaci di far innamorare. Guardiamoli nel dettaglio uno alla volta.
Divano stondato Martina di Kave Home
Le linee sono morbide: lo schienale e i braccioli sono costituiti dallo stesso blocco curvo. Il divano Martina è essenziale e avvolgente.
Il tessuto (certificato Oeko Tex®) che sembra lana bouclé è, in realtà, ricavato dal riciclo di decine di bottiglie di plastica da mezzo litro.
Il segno distintivo del divano Plano è il bracciolo trapezoidale smussato, che incornicia le sedute dando carattere alla struttura. Degni di nota sono anche i piedi a spillo in acciaio cromato.
Il tessuto in microfibra tecnica smacchiabile può essere rimosso e lavato a 30°.
Il divano Plano è made in Italy, disponibile in ben tredici varianti di colore e ben quattro misure diverse.
Il vantaggio pratico di un divano curvo è di aumentare i posti a sedere, risparmiando sulla lunghezza.
Questo non significa che tu e i tuoi amici starete stretti sul divano, ma che potrete sedervi comodamente in cinque nello stesso spazio che occuperebbe un divano da 4. Il trucco sta nella forma tondeggiante della struttura.
Rosebury è il divano curvo in velluto concepito dal pluripremiato designer Emmanuel Gallina e firmato AM.PM (un brand molto interessante, che ti consiglio di tenere d’occhio su La Redoute).
Misura 240 cm e incarna una rivisitazione contemporanea degli iconici divani Art Decò. È il divano perfetto per una casa anni ‘20 – ‘30 o ‘40 ristrutturata, che non vuole del tutto dimenticare il proprio storico passato. Tuttavia, sta divinamente anche in un contesto contemporaneo.
A proposito di Art Decò, se sei alla ricerca di altre ispirazioni, nell’articolo dedicato a come abbinare un pavimento in marmo rosa c’è una moodboard tutta ispirata a questa corrente stilistica.
4. Divano beige moderno con bordure e piedini neri, Almar
Almar è elegante, ma sa soddisfare anche i gusti più eclettici, pur mantenendo un eterno aspetto moderno.
Insomma, raffinato sì, ma niente di troppo formale. La bordura sui braccioli e sui cuscini è solo uno dei dettagli che fanno innamorare di questo divano. I piedini tubolari neri, sono la ciliegina sulla torta e, proprio per questo, sono esaltati dal design che li rende sporgenti rispetto alla struttura del divano.
Gli abbinamenti top? Mobili danesi in legno scuro econtrasti forti. Sta benissimo in un living eclettico in cui antico e moderno si mescolano per creare meraviglia negli occhi di chi osserva.
La tendenza dei divani massicci (sulla cresta dell’onda ormai da quasi un lustro) ha dato sfogo alle fantasie di comfort assoluto attraverso sofà super imbottiti.
Blok di Kave Home è stato uno dei primi modelli in grado di rendere accessibile il desiderio di un divano massiccio comodo e di qualità, aggiudicandosi un posto fisso nel catalogo dell’azienda.
La versione in velluto a coste è sicuramente la più iconica, quella che rende Blok riconoscibile e unico, ma non è di certo la sola opzione disponibile. Oggi Blok è un articolo personalizzabile: puoi scegliere tra 67 tessuti diversi da applicare su più di una dozzina di design (angolare, con chaise longue, a due posti e tanto altro).
6. Divano a 4 posti dalle linee stondate e bordato, Foca
Foca è il divano di La Redoute che sta bene praticamente ovunque. Le linee dolci rubano il cuore, insieme alle bordature che ne definiscono i contorni, aggiungendo carattere al design.
È incredibile come, cambiando il colore,Foca assuma una connotazione stilistica diversa: in senape, fa pensare un po’ ai divani degli anni ‘70; in bianco, assume un aspetto candido perfetto per una casa al mare in stile mediterraneo. Nelle sfumature di verde e nel colore Praline, è l’ideale per interni di ispirazione naturale (anche mescolata con boho e jungle).
234 cm di divano minimal, grigio chiaro e a meno di mille euro. Un sogno? No, si chiama Sybille ed è un vero e proprio passe-partout che apre le porte di ogni living, qualsiasi sia il suo stile.
Il design essenziale e moderno, starebbe bene persino in un ambiente di stampo retrò. E diciamolo, Sybille brillerebbe in un living in stile scandinavo, diventandone la star indiscussa.
È rivestito in tessuto grigio chiaro (anche questo, facile da matchare con tanti colori) e si distingue per i quattro piedini neri in metallo, che aggiungono un tocco di personalità.
Saliamo di budget ed esploriamo otto modelli tra i più iconici divani di design, quelli storici che non passano mai di moda e che, con il tempo, acquistano valore.
Un divano di design è a tutti gli effetti un investimento. Dopo anni dal tuo acquisto può davvero valere una fortuna! Il design vintage, infatti, ha un valore economico maggiore del nuovo.
Disegnato dallo studio Doshi Levien, il divano Shaal ha un design gentile, delicato, pulito.
La particolarità sta nel guscio esterno in multistrato rivestito, che fa da solido sostegno al cuore morbido delle imbottiture. La configurazione permette di mantenere lo stesso rivestimento sia per i tessuti che per il guscio, oppure di studiare particolari combinazioni di tessuti, diversificando i pannelli dai cuscini.
In ogni caso, si può scegliere tra pelle, tessuto, tessuto spalmato oppure un rivestimento fornito proprio da te o suggerito dal tuo stylist di fiducia. I tessuti dei cuscini sono sfoderabili, pertanto possono essere sostituiti nel corso del tempo per prolungare la vita del divano o, semplicemente, per adattarlo a nuovi mood o nuovi spazi abitativi.
Sedersi sul bracciolo del divano diventa un atto lecito. Così si creano due posti, seppur temporanei, in più.
Il designer del divano Fender, Francesco Favaretto, ha estremizzato volontariamente le dimensioni dei braccioli, rendendoli due punti di appoggio comodi e spaziosi.
Fender Sofa fa parte di una collezione di sedute avvolgenti dalle forme generose, pensate per gli spazi abitativi o per il retail. Oltre al design, la versatilità di questo arredo è merito anche della gamma di rivestimenti (lana, bouclè, velluto, cotone…) disponibili.
Se sei fan dei Beatles, probabilmente la starai già canticchiando: il divano Get Back prende il nome dalla celebre canzone e non è una novità per i designer Palombi Serafini. Get Back arriva, infatti, dopo il successo delle sedute Come Togheter e Let It Be, come risultato di un accurato processo di ricerca sul comfort.
Get Back è un divano pratico, pensato per il relax. Gli schienali sono inclinati, le chaise longue sono spaziose e il layout è versatile. Il design risulta moderno, visivamente leggero e molto appagante nelle combinazioni materiche e cromatiche.
Una nota d’eccellenza sta nell’uso dei materiali, non sono esterni, ma anche strutturali. Altro punto notevole, è l’attenzione, quasi maniacale, ai dettagli, che ti invito a scoprire nelle foto e nella descrizione accurata sul sito di Archiproducts.
4. Divano Nuvola 10 di Gervasoni
Dall’estro della designer eclettica Paola Navone, autrice di altri iconici successi (uno tra tutti il divano Ghost), nasce Nuvola, distribuito dall’azienda friulana Gervasoni.
Nuvola è un divano simbolo del buon design italiano, che, per capirci, è presente nei libri e nei corsi di design.
Mai naming fu più azzeccato: l’imbottitura in poliuretano espanso differenziato crea una vera e propria nuvola su cui accomodarsi. Lo strato sottostante il rivestimento esterno è in trapuntino imbottito con piuma d’oca e fiocco di fibra di poliestere.
Impossibile non citare un altro pezzo forte di questa icona di design: i rivestimenti sfoderabili. Tessuti e pattern dalla forte personalità in grado di trasformare il divano nel punto focale della stanza.
Quello che meglio richiama la texture di una nuvola è il trapuntato (che vedi in foto), ma nella collezione compaiono sia tessuti a tinte tenui, dalla piacevole componente materica, che rivestimenti fluo o silver.
Nota della – sottoscritta – autrice: Fly FC2 è indubbiamente nella top 10 dei miei divani preferiti.
Il suo successo è legato alle forme nostalgiche e dall’autenticità dei materialie dei colori. Fly FC2 ci mette davanti a forme note, ma lo fa senza cadere nel banale e incentrando il design sulla funzionalità.
Insomma, risponde perfettamente ai fondamentali del design scandinavo: funzionalità, estetica essenziale e autenticità del materiali.
Lo schienale a doghe ricorda le classiche sedie scandinave Windsor, mentre i cuscini sono dinamici: possono essere spostati per adattarli al comfort individuale.
La struttura è in rovere oliato e per realizzarla l’azienda ricorre a tecniche di lavorazione tradizionali. Proprio per questo è possibile richiedere Fly FC2 con dimensioni personalizzate (puoi personalizzare anche l’altezza dei piedini).
6. ZA:ZA, il divano di Zanotta in collaborazione con Zaven
ZA:ZA è un divano dalla struttura atipica. Si basa sul principio dell’amaca, anche se la sua imbottitura è stabile.
Una base in tubolare d’acciaio è la struttura portante del divano e si può scegliere in due varianti di colore: nero oppure rosso. Alla base sono fissate delle cinghie in tensione, che reggono l’imbottitura, che a sua volta calza sulla struttura tubolare in corrispondenza dei braccioli.
Potremmo definire l’imbottitura “XXL”, perché è massiccia e morbida, per una comodità assoluta.
Zanotta e Zaven hanno ideato ZA:ZA prestando particolare attenzione agli effetti della produzione sull’ambiente: non sono stati usati collanti e i materiali utilizzati sono tutti o riciclati o riciclabili distintamente.
Soriana è unico nel suo genere: il design sinuoso e originale è stato la chiave del suo successo, che dura dal 1970.
Progettato da Afra e Tobia Scarpa, nasconde una vera e propria innovazione progettuale: è il primo divano in cui l’imbottitura in poliuretano non è sorretta da strutture rigide. È la morsa in metallo che tiene insieme il tutto.
Ricercato ed eccentrico, il divano Soriana non può che catturare lo sguardo e lasciare a bocca aperta.
Confesso, anche Soriana è nella top 10 dei miei divani dei sogni. Ricercatissimo in versione vintage (e pagato cifre strabilianti), il due posti costa intorno ai 7.000 euro.
L’imbottitura delle nuove Soriana è realizzata in PET 100% riciclato, che ne ha migliorato la comodità.
Tra i divani moderni massicci ed essenziali più celebri c’è Mags Soft di Hay. Un divano versatile e modulare. Minimale, ma di carattere, Mags Soft esalta le forme semplici, contrapponendo volumi simili con giochi dimensionali interessanti.
Lo schienale emerge dalla seduta sporgendo verso l’alto rispetto ai braccioli. Anche la seduta si fa notare, essendo più profonda della struttura del bracciolo.
Mags Soft si presta a diventare protagonista dei contesti più disparati: dai loft, alle abitazioni di ispirazione scandinava, passando per contesti moderni, industrial, minimal o japandi.
I rivestimenti sono disponibili in decine di varianti, tra cui anche quella in pelle.
È successo: il 2024 è appena diventato l’anno corrente. Tra la corsa ai regali e la lista dei buoni propositi, ti sei dimenticat* di comprare il nuovo calendario, vero?
Bene, non farlo prima di aver dato uno sguardo a questi 3 calendari di design che durano per sempre.
Hai capito bene, non dovrai cambiare calendario ogni anno e impazzire per trovarne uno che ben si sposa con il design della tua casa.
Timor è il calendario perpetuo da scrivania di Danese Milano
Iconico, inimitabile, sempre attuale. Timor è un calendario perpetuo da appoggiare su un piano, che sia questo una scrivania, un mobile contenitore o uno scaffale.
Le linguette in pvc indicano data, giorno della settimana e mese e ruotano a ventaglio, per lasciare spazio allo scorrere del tempo.
Il design di Timor è ispirato ai cartelloni dei treni che ruotavano nelle ferrovie negli anni ‘40. Il ricordo di quei cartelloni è stato l’assist perfetto per Enzo Mari, che nel 1967 fece la storia progettando un calendario che dura per sempre.
L’intento principale del progetto era proprio combattere gli sprechi e contrastare il concetto di usa e getta.
I Timor autentici sono solo in verde, bianco e nero. Le linguette sono sempre bianche, con i testi neri in Helvetica. Le lingue disponibili sono inglese, italiano, tedesco e francese.
2. Il calendario perpetuo da parete più iconico: Formosa
Con Timor ha in comune il designer, Enzo Mari, e il font, l’Helvetica.
Tuttavia, Formosa è un calendario perpetuo da parete, anzi, il più iconico calendario da parete mai esistito.
Ha una base in alluminio anodizzato. L’anodizzazione è un processo chimico (acido + corrente) che permette alla superficie di non essere soggetta alle ditate. Su questa sono agganciati quattro fogli mobili in pvc, che indicano le due cifre della data, il giorno della settimana e il mese.
Ogni foglio è dotato di un foro e si può semplicemente estrarre e sostituire quotidianamente.
I calendari formosa originali possono avere il testo in rosso o in nero e la base in metallo grezzo o nero.Le lingue disponibili sono inglese, italiano, tedesco e francese.
Formosa è uno dei pezzi più iconici della produzione di Mari ed è distribuito da Danese Milano.
3. Un anello per segnare la data: Ring a date è il calendario infinito Space Age
Come direbbe Beyoncè, put a ring on it. Gli anelli colorati sono alla base dell’utilizzo di Ring a date, il calendario perpetuo firmato Giorgio Della Beffa.
Progettato nel 1970, Ring a date racconta la storia delle prime sperimentazioni con la plastica in Italia e ha il sapore tipico del design Space Age.
Si tratta di un calendario da parete in plastica, quadrato. Sulla superficie sono presenti dei cilindri che indicano i giorni della settimana, il numero e il mese. Per indicare la data del giorno basta, letteralmente, cerchiare il cilindro giusto, bollandolo con l’anello.
La struttura del calendario perpetuo Ring a Date è disponibile in bianco, giallo e verde. Gli anelli, invece, sono presenti in ventuno varianti di colore e si possono acquistare in set da tre pezzi.
Abbiamo dato uno sguardo a 3 calendari perpetui, firmati da designer italiani:
Timor;
Formosa;
Ring a date.
Se il design tipico degli anni ‘70 ti affascina, scegliere un calendario perpetuo tra questi, sarà tutt’altro che semplice. Se, invece hai le idee chiare, fammi sapere qui sotto, con un commento qual è il tuo preferito.
Quando si arreda casa è facile cadere vittima di luoghi comuni, ma quello che ti hanno detto è sbagliato. Sfatiamo i più diffusi miti dell’interior design.
Arredare casa è un’arte che richiede pazienza e abilità per riuscire a creare spazi funzionali ed esteticamente gradevoli. Purtroppoin giro circolano ancora luoghi comuni e false credenze sorpassate, che potrebbero affossare la tua creatività, mettendo a rischio il risultato finale.
Queste idee preconcette influenzano le tue scelte, ma quello che ti hanno sempre detto è sbagliato. Ecco perché siamo qui: per aiutarti a infrangere questi luoghi comuni e guidarti verso la realizzazione di una casa, che rifletta veramente il tuo stile e la tua personalità.
Siamo Anna e Marco, professionisti dell’interior design, ed oggi siamo qui a svelarti quali sono i miti più comuni da sfatare per arredare la casa.
Come architetto e interior designer, abbiamo deciso di condividere i nostri migliori consigli: oggi esploriamo alcune convinzioni radicate nell’immaginario collettivo sull’arredamento, sfatando cliché e miti, per guidarti verso una visione più personale e creativa del processo di arredare casa.
Vuoi scoprire la verità dietro i falsi miti? Ribaltiamo le false convinzione, dimostrando che rompere con i vecchi cliché può portare a risultati sorprendentemente migliori.
Credit photo: Instagram / huizehagedoorn
1- LE PARETI SCURE RENDONO UNA STANZA PIÙ PICCOLA E CUPA
Se temi che dipingere una stanza con un colore scuro possa farla sembrare più piccola, è tempo di superare questo luogo comune dell’interior design. Spesso sentiamo i nostri clienti esprimere preoccupazione riguardo alla scelta di tonalità scure o troppo intense, eppure i colori scuri possono dare un fascino unico, difficile da ottenere con toni chiari o tenui. Questo vale in particolare, per le camera da letto, gli ingressi e i bagni.
Le pareti scure non solo aggiungono carattere, ma aumentano il senso di intimità e comfort. Certo, le pareti dipinte con colori scuri si integrano meglio in stanze illuminate da una buona dose di luce naturale e con una luce artificiale ben studiata. Se ti piace il blu navy, il verde bosco, il grigio scuro o il borgogna, non c’è motivo per cui tu non debba usarli per le pareti della tua stanza. Una scelta molto raffinata è creare un ambiente avvolgente dipingendo con lo stesso colore anche la porta, i termosifoni e magari scegliendo tende sulla stessa tonalità, sempre ricordandosi di aggiungere texure differenti; oppure, per aumentare la luminosità e il contrasto, puoi optare per biancheria e mobili chiari, materiali metallici o dalle superfici riflettenti e cuscini in tonalità più tenui.
In breve: se stai cercando qualcosa di diverso dal solito, osa anche in stanze piccole! Ricerca l’intimità e il fascino avvolgente, che solo le tonalità più scure possono offrire.
Alcune nostre clienti, quando vengono da noi, sono terrorizzate dall’idea che quel certo mobile, che hanno visto in un negozio o mercatino dell’antiquariato che le hanno particolarmente colpite, non corrisponda allo stile della loro casa. In effetti, in giro nel web e sulle riviste, molto spesso si legge questo luogo comune, ma avere uno stile coerente per tutta la casa è diverso da seguire un solo stile.
Certo, potrebbe sembrare che arredare con un unico stile di arredamento, sia esso Moderno o Classico, Country o Industriale, Boho Chic o Scandinavo, sia fondamentale per garantire una casa ben arredata e armoniosa. Tuttavia, contrariamente alla credenza comune, i mobili che seguono un unico stile non necessariamente rendono una casa più accogliente e affascinante, anzi, potrebbero renderla un po’ anonima e monotona o comunque uguale a quella di tanti altri. Ognuno di noi ha un carattere sfaccettato e un umore variabile, perché dovremmo seguire un unico stile?
La verità è che mescolare stili e pezzi di arredamento differenti è il solo modo per dare un aspetto più personale e unico alla tua casa. Questo approccio non solo è di tendenza negli ultimi anni (e lo sarà anche nel 2024), ma crea la possibilità di avere diversi punti di interesse nella tua casa. Mescolare e abbinare gli stili richiede poco sforzo in più ed è molto più gratificante e stimolante, che optare per un set precostituito comprato in negozio. Trovando un equilibrio e ripetendo determinati colori e fantasie, puoi creare un ambiente armonioso e visivamente interessante, anche se utilizzi stili differenti.
Visitando i negozi di arredamento molto probabilmente ti avranno detto che i comodini devono essere dello stesso modello del letto, che le poltrone si abbinano tassativamente al divano, che tavolo e sedie devono essere coordinate ecc. Certamente acquistare interi set di mobili coordinati per arredare una stanza della tua casa, è un metodo facile per avere in poco tempo un arredo che almeno sulla carta “funziona”. Tuttavia quanto c’è di tuo? Il problema è che, se tendi ad acquistare mobili completamente coordinati o della stessa serie, il tuo appartamento, acquistato con tanto sacrificio, assomiglierà più a uno show room o a un catalogo, che a una casa accogliente. Come un appartamento di un residence, potrebbe essere la casa di chiunque, ma non la tua. Non crediamo che sia quello che vuoi ottenere.
Come architetti, ti consigliamo di evitare di acquistare un set completo per la camera da letto o il soggiorno. Le case più accoglienti sono quelle che raccontano una storia unica, un’esperienza che difficilmente si ottiene con i set di mobili coordinati. Invece, opta per uno o due elementi del set e aggiungi altri pezzi che abbiano un certo sapore o un’estetica più vicina al tuo stile. Sperimentando con diverse forme e texture potrai creare piccoli contrasti in armonia, che rendono la casa più interessante.
Se già possiedi un set completo, non preoccuparti. Prova a “smontare” i set, spostando qualche pezzo in altre stanze o se sono di piccole dimensioni e il budget lo permette, sostituiscili. I tuoi spazi sembreranno più affascinanti, quando saranno arricchiti da una varietà di finiture e forme.
Questo è un altro mito da sfatare e ti spieghiamo subito perché: se riempi una stanza piccola con tanti mobili piccoli, rischierà di apparire ancora più ristretta, disordinata e trascurata. Se l’ambiente è sovraccarico di elementi, il nostro sguardo potrebbe avere difficoltà a cogliere l’atmosfera che desideri comunicare. È, invece, importante selezionare con attenzione gli arredi principali per garantire un ambiente armonioso e bilanciato.
Nelle abitazioni di dimensioni ridotte, la progettazione diventa fondamentale per concentrarsi sull’essenziale e sfruttare al massimo gli spazi. Il consiglio giusto da dare, in questi casi, è di utilizzare mobili, sì proporzionati alla stanza, ma di dimensioni normali. Questo ti permetterà di avere i giusti contenitori per nascondere il disordine e aggiungere carattere con qualche accessorio.
Se poi inserisci dei mobili multifunzionali (tavolo-consolle ampliabile, pouf contenitore, panca contenitore ecc.), questi ti aiuteranno ancora meglio a ottimizzare lo spazio, senza appesantire l’ambiente e farlo sembrare troppo carico di ingombri. Quindi utilizzando pochi selezionati mobili di dimensioni normali (e non piccole!) è possibile dare l’impressione che la stanza sia più ampia.
Che siano le righe o i quadretti, il pied de poule o il tartan, i motivi floreali o le stampe animalier, non c’è modo più semplice per aggiungere carattere e vivacità alla tua casa (ma anche al tuo guardaroba). Tuttavia, non si sa come, qualcuno ha deciso che mescolare fantasie diverse non sia una buona idea. Si è diffusa la convinzione che sia meglio accostare un solo pattern con un colore neutro, per evitare di sbagliare. Quindi, è meglio optare per la sicurezza o spingersi verso la personalizzazione?
Le fantasie e i motivi rappresentano un modo eccellente per infondere carattere ad una casa ed è anche un metodo economico per farlo. Abbinare lo scozzese a tessuti floreali o ai pois attira l’attenzione e rende l’insieme più interessante, soprattutto quando si rimane all’interno di una combinazione di colori studiata a priori. Quindi sperimenta con le fantasie, i cuscini sono un ottimo modo per iniziare!
6- TUTTI I MOBILI DOVREBBERO STARE CONTRO LE PARETI
Se c’è un’abitudine comune nell’arredamento delle case, è quella di spingere i mobili contro le pareti. Non si può generalizzare, perché ogni casa e ogni stanza è un piccolo mondo, tuttavia, questo approccio, operato in default, potrebbe rendere gli ambienti privi di dinamicità e poco accoglienti. Distribuire i mobili principali del soggiorno contro le pareti, lasciando la zona centrale della stanza vuota non è sempre la migliore soluzione possibile.
La verità è che, soprattutto negli ambienti ampi o dispersivi, spostare i mobili lontano dalle pareti può dare alla tua area living un’atmosfera più avvolgente e intima. Ma anche gli ambienti piccoli potrebbero giovare di questa disposizione, poiché i mobili non definirebbero più il perimetro della stanza. Spostare i mobili lontano dalle pareti crea profondità visiva, rendendo la stanza più interessante e accogliente. Se hai spazio sufficiente davanti alla finestra, prendi in considerazione di spostare il divano e le poltrone proprio lì, per catturare tutta la luminosità del giorno. Spesso, ci sono ampi tratti di parete che rimangono inutilizzati: spostare i mobili verso il centro della stanza permette di avere spazio in più per inserire librerie, consolle o madie e rendere l’ambiente più confortevole, oltre che più ordinato ed organizzato.
In conclusione, spostare i mobili lontano dalle pareti è un modo efficace per trasformare la tua area living, rendendola più invitante, dinamica e funzionale. Rompi gli schemi convenzionali. Sperimenta con diverse disposizioni, per adattare lo spazio alle tue esigenze in continua evoluzione.
7- LA SIMMETRIA È LA BASE DI UN BUON ARREDAMENTO D’INTERNI
Anche questo è un mito molto diffuso, un po’ difficile da abbandonare perché molto radicato e semplice da mettere in pratica. La simmetria è un concetto antico, tipico dell’arredamento dei secoli scorsi e per questo è spesso associata ad una sensazione di eleganza. Nell’interior design, la simmetria si riferisce alla corrispondenza esatta delle forme su entrambi i lati di un asse centrale. Ad esempio, una stanza con una disposizione simmetrica potrebbe avere due divani uguali frontali oppure due sedie identiche posizionate su entrambi i lati di una madia o parlando di oggetti due candelabri ai lati di uno specchio.
Per quanto la simmetria sia armoniosa, non è necessario avere un arredamento o una distribuzione degli arredi completamente simmetrici, per creare un ambiente bilanciato e raffinato. Rimane il fatto che molte persone sono riluttanti a tollerare mobili o oggetti, che non siano perfettamente simmetrici. Ad esempio, le nostre mamme, di un’altra generazione, tendono a seguire questo concetto classico.
Sfatiamo questo mito: l’asimmetria può essere utilizzata in modo creativo per aggiungere particolarità e dinamicità a uno spazio, rompendo la monotonia e creando punti focali che attirino l’attenzione. Da diversi anni si è imparato che, per avere una casa di carattere, occorre rompere le regole classiche, come la simmetria e creare qualcosa di inaspettato. Questo si può fare soprattutto attraverso la disposizione dei mobili. Solo così puoi conferire quell’aspetto unico che stavi cercando per la tua casa. Anche gli elementi decorativi come lampade, specchi o quadri possono essere disposti in modo asimmetrico.
Per questo ti invitiamo a esplorare le sensazioni che una singola sedia può suscitare rispetto a una coppia ai lati di un mobile o magari un grande quadro sfalsato anziché il tradizionale pezzo posizionato al centro o ancora usare due comodini differenti invece di una coppia coordinata. Questa asimmetria intenzionale, in molte circostanze, può portare un miglioramento.
Nell’interior design, ogni giorno emerge una nuova tendenza. Tendenzialmente, siamo attratti da queste novità, perché promettono straordinarie trasformazioni per i nostri ambienti. Un trend diventa virale su Instagram e improvvisamente lo vediamo diffondersi nelle case di tutto il mondo. Tuttavia, avere una casa alla moda non è sempre la mossa vincente. Mantenere il passo con ogni nuova tendenza può essere stressante e soprattutto molto costoso. A questo proposito, che fine ha fatto lo stile Shabby Chic? E’ stato soppiantato dallo Scandi Boho, che a sua volta ha lasciato il posto alle ultime tendenze più colorate dello stile Massimalista!
Noi di Case e Interni, crediamo fermamente nell’importanza di trovare il proprio stile distintivo e che questo non debba per forza ricercare l’ultima tendenza in atto, non solo almeno. Un compito, questo, che può risultare più facile a dirsi che a farsi, tuttavia è uno dei motivi per cui molte persone si rivolgono a un architetto per ricevere aiuto. Scoprire il proprio stile di arredamento, permette di avere una casa unica, affascinante e con un’estetica che difficilmente passerà di moda. Le tendenze, al contrario, hanno spesso una scadenza, come lo yogurt! Potresti ritrovarti ben presto con una casa fuori moda o provare la noia di vedere quel particolare trend ovunque. Ecco perché, come abbiamo già detto nei punti precedenti, è importantetrovare il proprio stile, perché è questo che, alla fine, porta felicità e soddisfazione a lungo termine.
Nell’arredamento della tua casa si tratta di esprimere la tua personalità e creare uno spazio che, alla fine, ti renda felice. Sia che tu viva in un bilocale o in una villetta autonoma, trova ispirazioni sul nostro blog per ricevere consigli più puntuali su come progettare la casa dei tuoi sogni.
Tutto dipende da te! Decora il soggiorno con un comò d’epoca, aggiungi una vivace stampa in cucina per iniziare la giornata con ispirazione, applica una carta da parati nella tua camera da letto per conciliare il relax o rinnova il tuo bagno con una pittura che si armonizzi con le piastrelle. Se hai domande o necessiti di assistenza professionale, non esitare a contattarci: siamo qui per aiutarti!
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Ikea e Raw Color hanno collaborato per creare “Tesammans”‘, una vivace collezione che unisce un design giocoso a colori allegri e alla moda.
Ikea e lo studio di design olandese Raw Color si sono uniti per dare vita a “Tesammans”, una collezione che celebra il vibrante mondo dei colori e del design. Presentata come una nuova forma di espressione per gli ambienti domestici, la collezione offre una gamma di mobili, tessuti e decorazioni progettati per portare una nota di gioia e vitalità nella vita quotidiana.
I colori nei nostri ambienti non solo aggiungono carattere e stile, ma influenzano profondamente il nostro stato d’animo e le nostre emozioni, creando un impatto psicologico significativo sulla nostra esperienza quotidiana.
Sulla scia di un processo di ricerca durato due anni, Tesammans si distingue per il suo design giocoso e l’uso creativo del colore, con una palette di toni che accosta tonalità sature a sfumature più delicate e polverose.
Mentre i colori saturi catturano l’attenzione con la loro vivacità e intensità, quelli insaturi offrono una sensazione di calma e tranquillità, creando un’atmosfera più delicata e rilassante. Gli uni compensano gli altri.
Credit photo: Courtesy of Ikea and Raw Color
Diversi prodotti della serie presentano più di due colori. La gamma comprende 15 colori diversi per 18 pezzi di arredamento, articoli per la casa e illuminazione. Probabilmente la collezione di Ikea più variegata di sempre.
Le due lampade della collezione sono caratterizzate da paralumi in metallo a tre livelli, dipinti in tre diverse sfumature dello stesso colore, con la tonalità più chiara alla base, dove la luce è più intensa. Troviamo poi un mobile contenitore scultoreo e un carrello a griglia, che creano ombre diverse in base a come vengono illuminati. I vasi e le ceramiche sono decorati con ampie strisce di colore e possono essere ruotati per evidenziare diverse tonalità, complementari o contrastanti con le piante che contengono. Inoltre, la collezione include tappeti e plaid progettati per creare illusioni ottiche. Molti degli oggetti sono composti da più parti che possono essere combinate per ottenere effetti diversi, come una caraffa di vetro con due bicchieri di colori differenti che funzionano anche come coperchi, o vassoi in metallo a griglia che creano motivi unici quando vengono sovrapposti.
Se la combinazione di colori è piuttosto inaspettata per Ikea, non è comunque priva di fondamento, in quanto l’inserimento di palette variegate nelle case è una delle tendenze del 2024. La riflessione infatti, nasce dalla costante sfida di trovare un equilibrio cromatico negli spazi interni, spesso risolta con soluzioni conservative che privilegiano tonalità neutre.
Credit photo: Courtesy of Ikea and Raw Color
Lo studio Raw Color, con sede a Eindhoven e fondato da Christoph Brach e Daniera ter Haar, ha avuto diversi riconoscimenti negli ultimi anni. E’ stato scelto da Ikea perché «possiede una comprensione distintiva della potenza del colore, del suo impatto emotivo e del suo ruolo nel modellare i nostri ambienti di vita», afferma il leader creativo presso Ikea svedese. «Il colore non è mai solo, il colore ha bisogno di compagnia», afferma il duo olandese e infatti il termine svedese “ Tesammans” si traduce “insieme” o “in compagnia”.
Credit photo: Courtesy of Ikea and Raw Color
La collezione è stata presentata in occasione della fashion week a Parigi e non è ancora disponibile in in negozio, dove uscirà in aprile e probabilmente sarà presentata anche in occasione della design week milanese.
Credit photo: Courtesy of Ikea and Raw Color
Se dalle immagini presentate lo spirito allegro e dinamico potrebbe essere considerato eccessivo per la maggior parte delle persone, nulla ci vieta di scegliere solo alcuni elementi che si integrino armoniosamente con ciò che già possediamo, aggiungendo un tocco di allegria benefica ai nostri interni. Infatti, focalizzandosi principalmente su mobili e accessori per la casa di piccole dimensioni, Raw Color mira a offrire agli acquirenti un modo semplice e accessibile per abbracciare il colore anziché aderire a una palette limitata di nero, bianco e grigio.
Credit photo: Courtesy of Ikea and Raw Color
La collezione, disponibile in edizione limitata, include una ventina di prodotti per la casa, su cui i designer si sono concentrati sull’interazione delle diverse tonalità cromatiche. Puoi approfondire tutto sul link ufficiale di IKEA qui.