L’articolo Muffa e umidità, nemiche delle nostre case: ma come combatterle? è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Muffa e umidità non sono semplici fastidi: rappresentano una minaccia seria per la salute degli abitanti e l’integrità strutturale delle nostre case. Questi problemi, comuni in molte abitazioni, possono ridurre significativamente la qualità dell’aria interna, peggiorando condizioni come asma e allergie, e diminuire il comfort abitativo oltre a incidere negativamente sull’efficienza energetica degli edifici. Di fronte a questa sfida, è fondamentale cercare soluzioni efficaci che possano prevenire e combattere la presenza indesiderata di muffa e umidità.

In questo contesto, la tecnologia offre un’alleata preziosa: la pittura termica antimuffa. Ma come funziona la pittura termica antimuffa? Questo innovativo approccio non solo risponde alla necessità di combattere la formazione di muffa ma contribuisce anche a migliorare l’isolamento delle pareti, trasformandosi in un’efficace barriera contro l’umidità e favorendo un ambiente domestico più sano e confortevole.

Umidità delle pareti: Insidie e Soluzioni

L’umidità delle pareti è un sintomo di problemi più profondi che affliggono l’edificio, quali isolamento insufficiente e carenze nel sistema di ventilazione. Questi fattori creano le condizioni ideali per la formazione di condensa, un terreno fertile per la muffa.

L’isolamento carente, in particolare, permette al freddo esterno di incontrare l’aria calda interna, generando umidità sulle superfici interne delle pareti. Allo stesso modo, una ventilazione inadeguata impedisce la corretta circolazione dell’aria, trattenendo l’umidità all’interno e contribuendo a un aumento del problema.

La presenza di umidità nelle pareti non solo danneggia la struttura dell’abitazione, causando macchie, sfaldamenti e danni al materiale costruttivo, ma ha anche impatti negativi sulla salute degli occupanti. La muffa, che prospera in ambienti umidi, è associata a una vasta gamma di problemi respiratori, allergie e irritazioni. Inoltre, compromette la qualità dell’aria interna, rendendo l’ambiente meno salubre e confortevole per vivere.

Risparmio energetico e Isolamento Termico

Il controllo dell’umidità e la prevenzione della muffa sono strettamente legati al concetto di risparmio energetico, poiché un efficace isolamento termico gioca un ruolo chiave in questo processo. Un isolamento adeguato impedisce il passaggio eccessivo di calore tra l’interno e l’esterno dell’edificio, riducendo così la condensa sulle pareti interne, terreno fertile per la muffa. Questa barriera non solo mantiene l’ambiente interno asciutto e salubre, ma contribuisce anche a un significativo risparmio energetico. Infatti, minimizzando la perdita di calore, si riduce la necessità di riscaldamento in inverno e di climatizzazione in estate, abbassando le bollette energetiche.

Una casa ben isolata è quindi una fortezza contro l’umidità e la muffa. Attraverso l’uso di materiali isolanti, come la pittura termica e il sughero isolante termico, è possibile creare un ambiente domestico che non solo è energeticamente efficiente ma anche protetto dai problemi legati all’umidità. In questo modo, il risparmio energetico diventa un alleato prezioso nella lotta contro la muffa, dimostrando che le pratiche sostenibili possono avere benefici tangibili sulla qualità della vita e sulla salute degli abitanti.

Soluzioni per Combattere Muffa e Umidità

La pittura termica e antimuffa rappresenta una soluzione all’avanguardia per contrastare efficacemente l’umidità e prevenire la formazione di muffa nelle abitazioni. Queste pitture specializzate offrono un doppio vantaggio: migliorano l’isolamento termico delle pareti riducendo la condensa, e contengono componenti antimicrobici che impediscono la crescita della muffa. Sono quindi ideali per ambienti esposti ad alta umidità come bagni e cucine, dove il rischio di formazione della muffa è maggiore.

muffa e umidità: pittura termica

La pittura anticondensa agisce creando una superficie che minimizza la formazione di goccioline d’acqua, un meccanismo essenziale per ridurre la condensa superficiale. Questo tipo di pittura è particolarmente utile in ambienti dove l’umidità dell’aria tende a condensare sulle pareti fredde, fornendo una protezione efficace che aiuta a mantenere asciutte le superfici e a prevenire l’insorgenza della muffa.

Il sughero isolante termico si distingue come una soluzione naturale per combattere l’umidità e migliorare l’isolamento delle abitazioni. Grazie alle sue proprietà uniche, il sughero funge da barriera contro l’umidità, contribuendo al tempo stesso a mantenere una temperatura interna stabile. Questo materiale ecologico è particolarmente apprezzato per la sua capacità di respirare, assorbendo e rilasciando umidità senza degradarsi, migliorando così la qualità dell’aria interna e contribuendo a un ambiente domestico più salubre.

Conclusioni.

Affrontare i problemi di muffa e umidità nelle nostre case non è solo una questione di estetica o di manutenzione; è una necessità vitale per garantire il benessere abitativo, preservare la salute degli occupanti e ottimizzare l’efficienza energetica dell’edificio. Questi problemi, se trascurati, possono avere impatti negativi significativi, trasformando la casa da un luogo di conforto a una fonte di stress e preoccupazioni per la salute.

Le soluzioni proposte, dalla pittura termica e antimuffa alla pittura anticondensa, fino al sughero isolante termico, offrono strumenti efficaci e sostenibili per combattere questi problemi alla radice. Implementando queste misure, non solo si combatte l’umidità e la muffa, ma si contribuisce anche a creare un ambiente domestico più salubre, confortevole ed energeticamente efficiente. È un investimento nel futuro della propria abitazione e nel benessere di chi la abita.

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7 Marzo 2024 / / Maconi

Quando si pensa ad un appendiabiti si immagina spesso un complemento utile ma ingombrante, indispensabile per appoggiare cappotti e soprabiti ma spesso difficile da collocare in un ambiente come una camera da letto dal gusto minimal e moderno.

Nell’articolo ti proponiamo 5 soluzioni che possono fare al caso tuo. Appendiabiti da parete o servomuto, anche con specchio integrato pensato come soluzione salvaspazio per ambienti piccoli.

Scopri di più nell’articolo!

 

#1 Servomuto in metallo da camera

Per mantenere giacche e camicie ben piegate, un servomuto da posizionare in un angolo e da utilizzare a fine giornata per riporre gli indumenti risulta essere estremamente comodo.
Le piantane a terra permettono di non forare il muro e di spostare a piacimento questo complemento quando serve.

 

 

Un appendino di metallo è ideale per i locali più moderni, e si sposa benissimo con i complementi in vetro e in acciaio. Questa soluzione, inoltre, si abbina armoniosamente a qualsiasi colore, in particolare al nero, al bianco e alle tinte fredde come il blu, il verde scuro e il viola. Il materiale in questione si inserisce con effetto decorativo anche negli ambienti total white, li ravviva e conferisce al tutto un notevole valore aggiunto.

L’estetica procede a braccetto con l’utilità e con il comfort: i tuoi abiti saranno conservati in condizioni perfette grazie a questo accessorio.

 

#2 Pomelli appendiabiti di design

Gli appendiabiti a pomello da parete offrono soluzioni moderne ed estremamente minimaliste da usare in una camera da letto matrimoniale, in una cameretta e perfino in una stanza d’albergo dove l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale per garantire il giusto comfort agli ospiti.

 

 

Il grande punto di forza di questo complemento salvaspazio sta nella possibilità di posizionare liberamente sulla parete quanti pomelli si necessitano, e creare così composizioni originali e funzionali.

Questi complementi risultano molto gradevoli alla vista tanto da fungere anche da elemento decorativo della stanza. I colori vivaci catturano l’attenzione e aggiungono personalità all’ambiente.

 

#3 Specchiera appendiabiti per la camera da letto

Sei un fan degli arredi multitasking? Hai una camera da letto piccola e ti serve un appoggio salvaspazio per i tuoi vestiti? Abbiamo trovato quello che fa per te.

 

 

Gli appendiabiti con specchiera integrata permettono di darsi un’ultima sistemata prima di uscire di casa tenendo a portata di mano giacche, cappotti, borse e cappelli sugli appositi ganci.

Perfetti per la camera da letto di una casa vacanze dove lo spazio è poco, le specchiere con appendino sono perfette da mettere anche a fianco di un armadio per completare un angolo guardaroba.

 

#4 Mobile appendiabiti con scarpiera

Ideali per le stanze di un B&B o di un hotel, ma perfetti anche in un ambiente privato come un monolocale o una casa piccola, i mobili appendiabiti integrano la funzione contenitiva potendo contare su vani portascarpe e cassetti.

 

 

La loro forma a “L” permette di nascondere nella parte posteriore cappotti, giacche, borse e zainetti.

Le essenze di legno e i colori laccati con cui vengono proposti si legano all’ambiente circostante creando piacevoli abbinamenti cromatici con gli arredi già presenti nella stanza. Questa caratteristica rende un complemento del genere decisamente personalizzabile in termini di finiture e composizione.

 

#5 appendiabiti (colorati) per bambini/cameretta

Quale soluzione per la cameretta dei bambini? Un appendiabiti da parete a forma di matita si rivela pratico, originale ed ironico.

 

 

Il design particolare, insieme ai colori vivaci quali il rosso, il verde ed il blu dona un tocco di ironia alla cameretta e vivacizza gli spazi completando in modo divertente la stanza.

 

Dove mettere l’appendiabiti in camera da letto?

Se prendiamo il caso di un appendiabiti a servomuto possiamo pensare di collocarlo in un angolo della stanza dove possa non risultare troppo ingombrante. Se dotato di ruote, risulterà facile spostarlo a seconda delle necessità.

Per quanto riguarda gli appendiabiti a parete invece, trovare la giusta collocazione è fondamentale per rendere il loro utilizzo semplice e immediato. A seconda dei modelli, potrai scegliere di posizionare l’appendiabiti nell’angolo della camera più spazioso e adatto ad ospitare degli indumenti appesi.

Da parte al letto

Per avere sempre giacche e cappelli a portata di mano prima di uscire. Questa soluzione è pensata per stanze piccole dove è necessario concentrare in poco spazio tutto il necessario per dormire e per contenere i vestiti.

A fianco dell’armadio

Un’ottima idea per completare un angolo guardaroba dove poter riporre tutti gli indumenti una volta rientrati in casa. I pomelli e i ganci appendiabiti vanno ad arricchire la gamma di accessori presenti all’interno dell’armadio.

Dietro la porta della stanza

Una soluzione pensata per nascondere dietro di questa l’appendiabiti in modo da risultare di minor ingombro possibile. A ciò si prestano molto bene i pomelli a parete, poco profondi e pensati per massimizzare l’aspetto funzionale.

 

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Quando si parla di elettrodomestici, e più nello specifico di piani cottura, la domanda che ricevo più spesso è : “Laura ma, il piano cottura a induzione: come si usa? Pro e contro?,”

Insomma,

nonostante in alcuni paesi il piano cottura ad induzione sia l’unico piano cottura utilizzato,

in Italia

e non solo

il piano cottura ad induzione suscita ancora qualche dubbio,

perché?

Perché come al solito (o perlomeno questo è quello che penso io),

quando si propone qualcosa di nuovo, quando si mette sul mercato qualcosa di innovativo,

e si offre a disposizione qualcosa di moderno,

spesso ci si dimenticata di “Spiegarlo”.

Non sto dicendo che per ogni cosa che si annuncia ci vuole “un corso all’utilizzo”,

ma che perlomeno ci sia un modo consapevole di proporlo.

Ad ogni modo,

premessa a parte,

oggi vi darò qualche dritta per rispondere alla vostra domanda sul piano cottura a induzione: “come si usa?”

per focalizzare i pro e i contro (anche attraverso la mia esperienza personale)

e per cercare di aiutarvi a fare una scelta consapevole in base alle vostre esigenze.

Piano cottura a induzione: come si usa? come si cucina?

piano cottura a induzione : come si usa laurahomeplanner.com
Foto di Olayinka Babalola su Unsplash

Per qualcuno il primo dubbio nello scegliere un piano cottura ad induzione riguarda il modo in cui si usa per cucinare,

per qualcun’ altro invece,

l’esitazione nasce dall’aspetto estetico e dal materiale in cui è fatto il piano cottura a induzione.

Come si cucina con il piano cottura a induzione?

Partirò dalla mia esperienza personale,

anche perché alla fine,

lo scetticismo nel comprare un piano cottura a induzione sta nel fatto che magari non si è mai provato ad utilizzarlo,

pertanto non si ha un confronto con un piano cottura a gas.

Premesso che,

sono una a cui piace cucinare ,

a casa ho un piano cottura a gas 6 fuochi con le griglie in ghisa,

e il materiale di cui è fatto è ceramica lucida bordò,

ovvero,

l’opposto di un piano cottura a induzione.

esperienza personale:

Mi è capitato,

durante le vacanze o durante spostamenti di lavoro,

di usare il piano cottura ad induzione o quello elettrico,

e per quanto riguarda il piano cottura ad induzione, la prima cosa in assoluto in cui si differisce da un piano cottura a gas, è sicuramente il tempo di cottura,

ovvero,

a casa, quando riscaldo il latte con il mio piano cottura a gas, ci metto circa 6 minuti,

con il piano cottura ad induzione invece, il latte va in ebolizione dopo circa 3 minuti,

tant’è che,

al mio primo utilizzo del piano cottura a induzione, il latte si è rovesciato completamente sul piano.

Questa caratteristica è sicuramente il Pro del piano cottura a induzione,

siamo sempre di fretta e abbiamo i tempi talmente limitati a volte, che risparmiare qualche minuto,

soprattutto con i bambini,

non è male.

Ma il latte non è l’unica cosa per cui ho usato il piano cottura a induzione ovviamente,

ho provato a farci le cosce di pollo,

e aimè,

è stato un mezzo disastro,

perché abituata a cuocerle a fuoco lento sul piano cottura a gas,

nonostante io abbia impostato la potenza minima per il piano cottura a induzione,

il risultato è stato pessimo,

condimento quasi bruciato,

cosce di pollo mezze crude,

perciò,

i tempi di cottura vanno decisamente studiati,

ma questo vale per qualsiasi tipo di elettrodomestico.

Ovvio,

se pensate di poter cuocere la polenta o lo stufato sul piano cottura a induzione..

mi spiace deludere le vostre aspettative,

ma sarà decisamente difficile.

Piano cottura a induzione: meglio del gas?

Non c’è un meglio o un peggio,

tutto dipende da diversi apetti:

  • Da quanto e come cuciniamo

Come ho scritto prima,

il piano cottura a induzione non è adatto a cucinare determinati tipi di pietanze,

come la polenta, lo stufato,

insomma, quei piatti che richiedono una cottura lunga, lenta e a volte laboriosa.

  • Dall’aspetto energetico della casa

E’ ovvio che le case di nuova costruzione e quelle che sono state ristrutturate negli ultimi anni , hanno di sicuro una classe energetica superiore rispetto a quelle datate,

perciò il consumo di energia elettrica è ben diverso.

  • Dallo stile e dal design della casa

Una cucina moderna si presta molto bene ad accogliere un piano cottura a induzione, decisamente meglio di una country .

ma a parte questi aspetti,

quello principale è ” il piano cottura a induzione come si usa?”

Perché il piano cottura a induzione è in vetro,

e questo per qualcuno è un limite,

perché il vetro si può graffiare e perché può capitare che resti alonato,

insomma,

coniugare estetica e cottura a volte può sembrare difficile.

Come si usa, quali pentole servono e quanto consuma?

Se vi state chiedendo il piano cottura a induzione come si usa , quali pentole servono e quanto consuma, siete sicuramente tra quelli che, abituati al piano cottura a gas, hanno bisogno di capire in che direzione andare per il nuovo acquisto del piano cottura.

Intanto le pentole che servono per il piano cottura a induzione sono quelle con il fondo in ferro, in acciaio inox e in ghisa,

e comunque,

quando si acquistano delle pentole nuove,

per verificare che siano adatte al piano cottura ad induzione basta cercare questo simbolo

piano cottura a induzione : come si usa laurahomeplanner.com

Inoltre,

sappiate che non è vero che per il piano cottura a induzione si devono usare solto pentole rotonde,

perché ,

a seconda del tipo di piano cottura a induzione e della sua dimensione,

esistono dei modelli che permettono di utilizzare pentole rettangolari, quadrate o ovali come le pirofile.

Se vi state chiedendo quanto consuma,

vi consiglio di leggere l’articolo che vi lascio qui,

perché vi spiego la differenza tra consumo e assorbimento del piano cottura a induzione.

Infine,

se vi state chiedendo io cosa vi consiglio,

la mia risposta è dipende,

per questo , potete contattarmi qui.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

La creazione di un giardino non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e armonia con l’ambiente circostante. Una progettazione accurata deve tener conto delle proprie esigenze, ma anche delle caratteristiche del territorio e dello spazio a disposizione. Per questo la progettazione di un giardino è un’arte che richiede attenzione, creatività e competenza.

Sebbene il ricorso al fai da te sia sicuramente la soluzione più economica, affidarsi ad esperti in progettazione e design di giardini come ad esempio il team di esterni.net, garantisce risultati più soddisfacenti e duraturi. Gli esperti non solo hanno conoscenze approfondite delle piante e della loro disposizione, ma sono in grado di valutare il terreno, l’esposizione solare e altri fattori ambientali cruciali per la salute e la vitalità del giardino. Inoltre, grazie alla loro esperienza, possono suggerire soluzioni creative e innovative per ottimizzare lo spazio e creare un ambiente verde che si integri armoniosamente con l’architettura circostante.

Scopriamo quali sono i passaggi base per la progettazione di un giardino, dalle considerazioni iniziali sulle esigenze e sul contesto ambientale, fino alla scelta delle piante e degli arredi.

Partire dalle proprie esigenze

Prima di iniziare a progettare un giardino, è cruciale definire gli obiettivi desiderati. Chiediti: “Quali sono i miei scopi? Come voglio utilizzarlo?”. Forse hai in mente di creare un’area dedicata al relax, un luogo accogliente per la famiglia dove poter pranzare all’aperto, un angolo tranquillo per la lettura, o magari uno spazio per svolgere attività sportive e promuovere il benessere personale. Ognuno ha la propria idea di armonia e di come vorrebbe che il giardino rispecchiasse il proprio stile di vita. Una volta identificate le esigenze principali, sarà più semplice valutare il contesto circostante e decidere come organizzare gli spazi in modo coerente e funzionale.

progettazione del giardino laurahomeplanner.com

Rispettare le specie del proprio territorio

Un’altra considerazione preliminare riguarda la scelta delle specie arboree native della propria zona. È essenziale rispettare la biodiversità del luogo in cui si vive e quindi scegliere piante che siano adatte al clima locale: ad esempio, striderebbe progettare un giardino in campagna utilizzando piante non autoctone. Le piante nel giardino devono essere strettamente legate all’ambiente circostante, perché contribuisce all’omogeneità delle forme e alla naturalezza del paesaggio.

Delimitare i confini

I confini della proprietà rappresentano un aspetto cruciale per godere della tranquillità e del piacere che uno spazio ben progettato può offrire. Delimitare il giardino con siepi e alberi richiede una selezione attenta, come accennato in precedenza, in base al contesto e allo stile desiderato. Si possono scegliere essenze sempreverdi, mescolate per colore e fioritura, oppure optare per una sola specie. Il risultato finale può essere un aspetto più naturale e informale, con varie essenze, oppure più formale ed ordinato, con una singola specie dominante.

Definire le zone

Un giardino ben progettato include sempre una zona erbosa, alcune aiuole delineate e un’area pavimentata per il passaggio. La dimensione del prato e della superficie pavimentata varia in base alle esigenze: in contesti rurali e naturali, è consigliabile lasciare spazio alla vegetazione, mentre in ambienti più moderni, una pavimentazione rustica può integrarsi bene con l’ambiente circostante. L’importante è che tutti gli elementi siano realizzati in modo armonico ed equilibrato.

Creare un’area ombreggiata

Ogni giardino deve includere una zona d’ombra, indispensabile per ripararsi dal caldo e dall’umidità durante le giornate estive torride, meglio ancora se posizionata vicino alla zona living per creare continuità con gli spazi interni. Poiché non tutte le piante tollerano bene il caldo e l’esposizione prolungata al sole, è utile creare artificialmente delle zone d’ombra con pergole, tende, ombrelloni o gazebi.

Scegliere i punti focali

Nel design del giardino, i punti focali sono elementi essenziali che catturano l’attenzione e guidano lo sguardo attraverso lo spazio. Oltre a questo, contribuiscono a instaurare un senso di ordine, equilibrio e coesione, conferendo al giardino un’atmosfera più armoniosa e accogliente.

Un punto focale può essere costituito da un elemento naturale, come un albero in fiore in primavera o un arbusto dai colori vivaci in autunno. Tuttavia, può anche essere di natura artificiale, come una statua elegante, una fontana o un pergolato ricoperto di rampicanti. Per esempio, un’opera d’arte in metallo o pietra può diventare un punto focale particolarmente suggestivo, soprattutto se opportunamente illuminata durante le ore serali. Una volta identificato il punto focale, è possibile organizzare gli altri elementi del giardino intorno ad esso, creando un flusso naturale e un design coerente.

Inserire gli arredi

Una volta creata la nostra area relax, è importante arredarla in modo armonioso e coerente con le specie vegetali che abbiamo piantato in precedenza. È fondamentale bilanciare la presenza di arredi artificiali in modo che non contrastino troppo con il design e i colori naturali delle piante. Un tavolino, delle sedie e dei divanetti imbottiti rappresentano una soluzione classica, con varie altezze da valutare in base alle preferenze personali e alla corporatura degli utilizzatori.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Vivere in spazi ridotti è una situazione sempre più attuale, e arredare spazi piccoli con open space lo è ancora di più.

A volte per qualcuno vivere in un bilocale da 50 mq o poco più, può essere davvero una sofferenza,

soprattutto per chi magari è abituato a vivere in una casa grande in cui gli spazi proprio non mancano,

qualcun’ altro invece esulta al pensiero di vivere in spazi piccoli , vuoi per mancanza di tempo da dedicare alla casa, per la necessità di avere costi più contenuti,

insomma per mille motivi.

Ad ogni modo,

qualunque siano le ragioni ,

per vivere con tutti i comfort in locali ridotti e arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno è necessario innanzitutto mettere in chiaro quali sono le proprie esigenze,

quelle di cui proprio non si riesce a fare a meno.

Come arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno ? i trucchi per non sbagliare

La prima cosa da fare , quando bisogna arredare spazi piccoli open space cucina e soggiono,

oltre ovviamente a verificare le misure,

è necessario :

  • esaminare la posizione di finestre, porte finestre, porte e aperture varie,
  • osservare l’esposizione dell’ambiente rispetto alla luce,
  • accertarsi della presenza di punti luce,
  • controllare la disposizione degli attacchi , delle prese e dei vari impianti.

fatto questo, si può procedere con il progetto.

Dunque,

cosa serve (eccezioni a parte) in una cucina?

  • il piano cottura
  • un lavandino
  • il frigorifero
  • un posto dove riporre le pentole, le stoviglie e il cibo

tutte cose di cui non si può fare a meno,

inoltre,

possibilmente,

un piano su cui mangiare,

ma nel caso di open space cucina e soggiorno, le opzioni per un posto in cui sedersi a mangiare sono diverse.

E in soggiorno invece? cosa serve?

se lo chiediamo a donne e uomini sfegatati di calcio e sport vari la risposta sarà la tv,

ma non è quello che intendevo,

in soggiorno non può mancare un piccolo spazio dedicato al relax,

sia esso un divano piccolo, delle poltrone, dei pouff,

insomma in soggiorno ci vorrebbe un minimo di comfort zone.

Perciò,

quali sono i trucchi per arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno e non sbagliare?

Sfruttare l’altezza “quando si può”

E già,

perché,

se oltre al fatto di arredare spazi piccoli open space , manca anche l’altezza, allora “sfruttarla” non è un consiglio di cui tener conto.

Se invece l’altezza c’è,

servirsene,

è uno dei modi migliori per ottimizzare lo spazio e aggiungerlo dove manca,

in che modo?

  • con pensili tutta altezza e doppi pensili
arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com
  • con colonne dispensa alte
arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

Come progetto la cucina?

Per arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno, la disposizione della cucina è fondamentale,

va sfruttata nel migliore dei modi ,

per questo motivo serve un buon progetto.

Prima di tutto bisogna organizzare e definire le zone,

soprattutto se in casa non si è da soli.

Una cucina ben organizzata è la soluzione migliore per arredare spazi piccoli open space,

non è obbligatorio dividerla in maniera definitiva dal soggiorno ,

una cucina con una piccola penisola o un’isola può essere la scelta per delimitare lo spazio in cui cucinare e pranzare , da quello destinato al relax.

arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

Ovvio,

se lo spazio lo consente.

In alternativa,

se gli spazi da arredare sono davvero piccoli e isola e penisola proprio no ci entrano,

per separare cucina e soggiorno open space,

si può posizionare alle spalle della cucina il divano,

arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

oppure,

lo spazio può essere fissato con delle librerie

Arredare spazi piccoli : open space ?basta usare i mobili trasformabili

Per arredare spazi piccoli, possono essere d’aiuto i mobili ed i complementi trasformabili.

Nel caso di open space cucina e soggiorno ad esempio,

quando lo spazio è talmente risicato che neanche un piccolo tavolo ci sta,

si può optare per una tavolo console

un tavolo a muro pieghevole

oppure un tavolo estraibile.

Lo stesso vale per le sedie,

se gli spazi sono piccoli , si possono acquistare quelle pieghevoli.

Una volta definita la composizione delle cucina, bisogna pensare al soggiorno.

Naturalmente per ogni casa ci vuole un progetto personalizzato,

ad ogni modo:

  • appendere la tv alla parete

questo permette di non avere ingombri a terra

  • scegliere un divano piccolo ma trasformabile
immagine samoa divani

okay,

magari ci sta un due posti, ma la seduta estraibile lo farà diventare un divano con penisola,

perfetto per sdraiarsi a leggere un libro o guardare un film in totale relax.

Infine,

se avete bisogno di una mano , mi trovate qui.

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Oggi affrontiamo un tema spesso sottovalutato ma di fondamentale importanza per l’armonia estetica della nostra villetta: la scelta del cancello. Questo elemento, oltre a svolgere una funzione pratica di sicurezza e privacy, è il primo biglietto da visita della nostra casa, capace di trasmettere all’istante il tono che caratterizza il nostro stile.

L’importanza di un cancello piacevole e sicuro

Un cancello non è solo un semplice accesso. Pensateci: quando qualcuno visita per la prima volta la vostra casa, il cancello è il primo dettaglio che colpisce l’occhio, prima ancora del giardino o della facciata. È il primo messaggio che lanciamo sul nostro gusto e sulla nostra attenzione ai dettagli. Un cancello ben progettato e in armonia con lo stile della villa può aumentare notevolmente il suo appeal visivo, aggiungendo un tocco di classe e di eleganza che non passa inosservato.

Ma la funzione di un cancello va oltre l’estetica. Esso svolge un ruolo cruciale nella sicurezza, proteggendo la nostra casa da accessi indesiderati, e nella privacy, schermando lo sguardo curioso dei passanti.

Un buon cancello deve quindi bilanciare sapientemente design e funzionalità, diventando un elemento di connessione tra lo spazio interno e quello esterno.

3 design di un cancello per villetta

Ora che abbiamo compreso l’importanza di un cancello nell’ambito della nostra abitazione, è il momento di addentrarci nel cuore dell’argomento: i design che meglio incarnano l’eleganza e la funzionalità per una villa.

Ecco quindi una selezione dei 3 migliori design di cancelli per villette eleganti che possono fare al caso vostro.

Cancello moderno o minimalista

Per le ville dal design contemporaneo, un cancello minimalista è la scelta ideale. Linee pulite, geometrie semplici e l’uso di materiali moderni come l’acciaio inox o il PVC, possono creare un effetto visivo di grande impatto, sottolineando la modernità della struttura abitativa. Questi cancelli spesso giocano con la trasparenza e la luce, offrendo un senso di apertura pur garantendo sicurezza e privacy.

I cancelli in PVC si distinguono per la loro incredibile resistenza agli agenti atmosferici e la facilità di manutenzione. Questo materiale, leggero ma robusto, offre un’ottima durabilità nel tempo senza necessità di verniciature periodiche o trattamenti specifici contro la ruggine o il degrado. Sono anche la scelta più sensata per le villette in zone di mare, dove la salsedine tende a rovinare gli altri materiali.

Cancello classico in ferro battuto

Questo design senza tempo è l’emblema dell’eleganza. Il ferro battuto, con le sue linee sinuose e i dettagli ornamentali, si adatta perfettamente alle ville in stile classico o neoclassico, conferendo un tocco di raffinatezza. Ogni cancello può essere personalizzato con motivi floreali, stemmi o elementi geometrici, rendendolo un vero e proprio pezzo d’arte che accoglie i visitatori con stile.

cancello per villetta elegante laurahomeplanner.com

Il ferro battuto non è adatto per le ville al mare, perché potrebbe richiedere eccessiva manutenzione. Ma è invece super consigliato per villette in campagna o di città.

Cancello eclettico con elementi personalizzati

Per chi desidera un cancello veramente unico, la personalizzazione è la chiave. Elementi ispirati alla natura, alla storia locale, o persino aspetti ludici e artistici, possono essere incorporati nel design, creando un ingresso che riflette pienamente la personalità e i gusti dei proprietari.

Questa opzione richiede una progettazione attenta e una realizzazione artigianale, ma il risultato finale è un‘opera d’arte a tutti gli effetti. Facciamo un esempio:

Immaginiamo un cancello progettato per una villa immersa in un ambiente campestre. Il cancello è realizzato in una combinazione di ferro battuto e inserti in vetro colorato. La struttura principale del cancello presenta delicate sagome di alberi, fiori, farfalle e uccelli, creando un intreccio artistico che sembra danzare al ritmo della natura. Ogni elemento è curato nei minimi dettagli, dalle foglie accuratamente forgiate ai petali di fiori che sembrano quasi reali al tatto.

Incredibile come si può giocare con i vari materiali per ottenere effetti completamente diversi l’uno dall’altro, non credi?

Spero che in questo articolo di averti dato un po’ di ispirazione per rivoluzionare l’aspetto della tua villetta elegante. A volte basta poco per creare qualcosa di utile e raffinato allo stesso tempo!

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7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Ci sono diversi modi per rendere unica una parete vuota, uno tra questi è decorarla con degli specchi da parete particolari.

Con cornici particolari ,

forme strane , e colori per ogni stile,

esistono tantissimi modelli di specchi da parete particolari,

l’importante è saper scegliere quelli giusti,

per non far diventare la parete un pugno in un occhio della stanza.

specchi da parete particolari : come sceglierli?

Prima di tutto bisogna vedere quanto spazio si ha a disposizione,

quanto è grande la parete vuota,

ma soprattutto in quale ambiente si trova,

se in ingresso, in camera, in soggiorno e così via..

Gli specchi si sa,

oltre ad arredare una parete ,

hanno la capacità di ampliare lo spazio,

specchi da parete particolari per ingresso :

Se l’ingresso è stretto ad esempio,

aggiungere degli specchi alle pareti , lo renderanno visivamente più largo,

mentre se il corridoio è corto,

scegliere uno specchio da terra da posizionare sulla parete lo renderà più lungo,

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

se invece l’ingresso è un po’ anonimo,

gli specchi da design sono perfetti per creare un’entrata dall’ effetto wow.

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

specchi in camera: dove li metto?

Dipende,

Anche qui dalle dimensioni della stanza,

da come è arredata,

E dal suo stile,

certo è che uno specchio in camera fa sempre comodo,

Non solo per ampliare lo spazio nel caso di una camera da letto piccola,

ma anche perché ci aiuta a guardare il nostro outfit,

a me ad esempio , che sono un’ eterna frettolosa nel vestirmi,

serve per evitare di mettere le calze spiate..anche se per fortuna è una moda.

Calzini spaiati a parte,

ecco delle immagine per avere qualche idea per posizionare gli specchi della camera:

specchi in soggiorno:

Per qualcuno gli specchi nella sala da pranzo fanno un po’ retrò,

altri li adorano,

mentre qualcun’altro proprio non li sopporta.

Solitamente,

se nel soggiorno c’è una madia bassa ,

gli specchi possono fare da decoro alla parete a cui è appoggiata,

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

Stessa cosa se nel soggiorno il divano è appoggiato ad un muro,

la parete superiore si può abbellire con specchi da parete particolari.

specchi da parete particolari in bagno

Per rendere unica la stanza da bagno,

si possono aggiungere specchi particolari alle pareti.

Rotondi

quadrati e rettangolari

dalle forme particolari

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

Qualche dritta:

  • posizionare uno specchio in prossimità di una finestra fa riflettere la luce che filtra dall’ esterno ..

Perciò perfetto per una stanza piccola , la fa sembrare più luminosa e più grande

  • gli specchi sono utili in ambienti piccoli,

posizionarli a soffitto oltre ad essere una scelta di grande effetto , da una visione più ampia della stanza

  • evitare di mettere uno specchio di fronte al letto,

Disturba il sonno e si pensa attraggano energia negativa.

L’articolo Specchi da parete particolari : come rendere unica una parete vuota proviene da Laura Home Planner.

7 Marzo 2024 / / diotti.com

Salotto in stile quiet luxury con divano panoramico, tavolini e tappeto a centro stanza

 

Si chiama quiet luxury ed è una delle tendenze stilistiche che infiammeranno, nel 2024, il panorama dell’interior design e dell’home decor.

Quello che in America è già considerato un lifestyle approda finalmente in Europa proponendo una nuova visione del lusso, non più ostentato e ridondante ma sussurrato, discreto, raffinato.

Nato sulle passerelle, il trend è destinato a conquistare gli spazi abitativi contemporanei, alla continua ricerca di un perfetto equilibrio tra rigore formale, senso di accoglienza e perfezione estetica.

Leggi l’articolo: scoprirai il significato del quiet luxury e troverai idee e soluzioni per inserirlo in ogni ambiente.

Indice

Cos’è il quiet luxury?

Elegante tavolo con piano in ceramica effetto marmo


 

Letteralmente lusso discreto, il quiet luxury è una tendenza estetica che reinterpreta la tradizionale concezione di lusso per proporne una versione moderna, attuale, liberata dagli eccessi e promotrice di uno stile sobrio, elegante ed essenziale.

Alla base della filosofia risiede l’idea che l’opulenza non sia un valore aggiunto, ma uno strumento per ostentare una caratteristica effimera, scintillante e abbagliante. Al contrario, il pregio di un materiale o l’artigianalità di un complemento sono ora veicolati da un minimalismo autentico, essenziale e silenzioso ma non per questo meno incisivo.

 

Le origini del lusso discreto

Progetto per villa di lusso con cucina open space


 

L’origine del quiet luxury come filosofia estetica è tutto fuorché recente. Si tratta di una tendenza ricorrente, ciclica, che a più riprese è tornata alla ribalta come reazione all’uniformità dei costumi, alla banalizzazione di un savoir-faire cresciuto nel tempo grazie alla maestria e alle cure di professionisti esperti.

Per alcuni, le origini di questo lusso ricercato risalirebbero al Rinascimento italiano; per altri l’affermazione non sarebbe avvenuta prima del XXI secolo. Ma per parlare di una vera e propria consacrazione della tendenza bisogna tornare indietro di pochi mesi.

È il 2023, stagione moda primavera/estate: il quiet luxury sfila sulle passerelle sotto forma di abiti dalla semplicità soprendente, poco sfarzosi e per nulla opulenti.

Il messaggio era chiaro: era finita l’epoca dei marchi ben in vista e dei loghi appariscenti. A partire da quel momento, il lusso sarebbe stato affidato a finiture di alto livello, a palette di colori neutri e a un’estetica rigida ma rassicurante.

 

Il quiet luxury in interior design

Progetto per una moderna camera matrimoniale


 

Quello dalla moda all’home decor è stato, per il lusso moderno, un passaggio naturale, quasi obbligato. Il design di interni non solo ha intercettato il potenziale di questo riscoperto trend d’arredo, ma lo ha reso lo stile d’elezione dei contesti abitativi contemporanei.

 

L’arredamento

Progetto d'arredo per un lussuoso salotto bianco


 

Il quiet luxury propone uno stile d’arredo lussuoso e garbato, in cui i dettagli – ben riconoscibili a un occhio attento – sembrano perdersi nella visione d’insieme.

Pur non appartenendo a una branca estetica predefinita, questa versione di lusso modesto lascia trasparire una spiccata inclinazione verso il minimal chic, estetica che fa del less is more la sua chiave interpretativa.

Mobili e complementi sono scelti con cura, selezionati in quantità e per qualità al fine di non riempire il vuoto e di consentire alla luce (possibilmente naturale) di diventare parte attiva e integrante del progetto d’arredo.

 

Forme e design

Il design del quiet luxury promuove un’estetica senza tempo, semplice e spontanea, che punti sul rigore formale senza tuttavia rinunciare a silhouette morbide e arrotondate che suggeriscono un’idea di serenità e appartenenza.

Via libera dunque a grandi divani accoglienti dalle forme curvate, anche panoramici; poltrone sinuose ispirate al vintage; tavolini da salotto rotondi e ovali impiegati per creare originali composizioni a centro stanza.

 

Accessori e home decor

In nome del negative space, anche la decorazione è ridotta allo stretto necessario. Il segreto è non eccedere con suppellettili e accessori affinché l’ambiente restituisca una sensazione di pulizia e ordine.

Questo aspetto è valido soprattutto negli spazi piccoli, spesso sovrappopolati di oggetti che si rivelano poi inutili o inutilizzati.

 

Funzionalità e sostenibilità

Ciò che è bello ora deve essere anche pratico e avere un occhio di riguardo per l’ambiente. Dai cuscini ai pouf, passando per tappeti e lampade, ogni oggetto dovrà avere il suo posto nel sistema casa, svolgere un compito preciso, essere utile.

Il quiet luxury fa tesoro di una profonda consapevolezza: limitarsi a possedere lo stretto necessario, soprattutto se durevole perché di qualità, non deve essere vissuto come una rinuncia ma come un’occasione di arricchimento.

 
 

I materiali

Materie eccellenti e finiture di pregio: il quiet luxury suggerisce di investire in materiali di qualità che possano durare nel tempo senza perdere il loro fascino.

 

Legno e marmo

Torna il vero legno, sia massello che impiallacciato, in una varietà di essenze chiare e scure, lisce o decorate da venature, che spaziano dal rovere al frassino, passando per il noce.

Inoltre regna indisturbato il marmo, che conferma la sua stretta affinità con il lusso. Quest’ultimo è impiegato soprattutto nelle varianti bianche venate e grigie, più idonee a decorare una cucina, un ingresso o una camera senza risultare opprimenti.

 

Tessuti d’arredo

Ampio spazio è riservato ai tessili d’arredo, con un occhio di riguardo per i rivestimenti naturali e organici, anche riciclati.

Sì a cotone, lino, lana e filati misti per ricoprire piccoli imbottiti, realizzare tappeti shaggy o confezionare tendaggi dal look informale, solo in apparenza stropicciato.

 

Pelle e nabuk

Sì anche ai pellami morbidi, che hanno nel nabuk dall’effetto scamosciato il loro maggiore rappresentante. Da sempre sinonimo di raffinatezza, la pelle è adatta a lavorazioni di prestigio come il capitonné, tuttora realizzato da sapienti mani artigiane.

Nel campionario del quiet luxury non mancano i velluti setosi e cangianti, che contribuiscono a conferire un tocco di matericità all’insieme. Le tinte più gettonate sono quelle neutre, in particolare le palette di bianchi, beige e marroni.

 

I colori

Fautore di un cosiddetto minimalismo caldo, il quiet luxury punta tutto su palette cromatiche delicate, con una tendenza all’uso di sfumature ton sur ton.

Con accenni agli stili nordico e scandinavo, la tendenza eleva la casa a oasi di pace, rendendola – anche attraverso la scelta di tinte chiare – un luogo in cui annullare, per quanto possibile, il caos e la frenesia della modernità. Il tutto senza rinunciare a una dimensione abitativa di estremo prestigio.

 

Beige, panna e avorio

Neutri e naturali, i colori tipici del quiet luxury condividono un potere calmante e distensivo capace di agire sia nella zona notte, sia nella zona giorno.

Beige, panna, avorio e crema, la gamma dei grigi, il tortora e il marrone trionfano su cromie sature e vibranti, troppo dirompenti per una tendenza che ambisce a ricreare il senso di benessere e quiete tipico del trend hygge.

 

Sfumature pastello e d’accento

Nonostante la marcata preferenza per le palette naturali, anche le sfumature pastello si inseriscono nella tendenza. Non è raro trovare pennellate di rosa cipria, carta da zucchero, verde acqua o giallo paglia dissimulati in fodere per cuscini, stampe decorative o poggiapiedi.

Sono concessi anche rari tocchi di nero, blu scuro, verde petrolio, senape o mattone, a condizione che le macchie di colore siano limitate a pochi e precisi dettagli d’arredo.

 

Adottare lo stile quiet luxury in casa

Elegante soggiorno dai colori neutri


 

Grazie alla sua versatilità, il lusso discreto è uno stile che facilmente si adatta a qualsiasi angolo della casa, dalla zona giorno alla camera, dal bagno padronale all’ingresso.

Per ottenere un risultato senza pari, basta seguire qualche semplice regola:

  1. 1. abbracciare il minimalismo
  2. 2. scegliere colori chiari e tenui
  3. 3. investire in prodotti di alta qualità
  4. 4. selezionare con cura i materiali
  5. 5. arredare con la luce naturale
  6. 6. lasciare ampi spazi vuoti
  7. 7. non eccedere nella decorazione

Chiarita la teoria, non resta che passare alla pratica. Come inserire il quiet luxury nello spazio domestico? Dai un’occhiata alle nostre proposte.

 

Quiet luxury in salotto

Grande e luminoso salotto con divano angolare e tavolino centrale

Salotto con divano curvo a centro stanza

Angolo relax con mobile porta TV in legno e ceramica

Soggiorno open space con divano circolare panoramico

Luminoso soggiorno con divano componibile grigio tortora


 

 

Quiet luxury in soggiorno

Moderna sala da pranzo in palette di marrone, oro, legno, bianco

Lussuosa parete attrezzata con camino, mensole e porta a soffietto

Grande soggiorno open space con libreria divisoria passante


 

 

Quiet luxury in cucina

Cucina contemporanea con isola in marmo bianco venato

Grande cucina angolare con isola centrale in acciaio

Elegante cucina abitabile in affaccio sulla terrazza


 

 

Quiet luxury in camera

Grande camera da letto padronale con boiserie murale

Moderna camera bianca con letto di design in legno

Lussuosa zona guardaroba con cabina armadio e isola cassettiera


 

 

Quiet luxury in bagno

Luminoso bagno in stile nordico con arredi in legno chiaro

Moderno mobile bagno laccato in colori pastello

Bagno con mobile sospeso in legno e pensili coordinati


 

 

Quiet luxury nell’ingresso

Raffinato ingresso con credenza bassa in effetto marmo chiaro

Mobile ingresso usato come divisorio in un monolocale open space


 


7 Marzo 2024 / / diotti.com

Cerchi una sedia moderna da abbinare al nuovo tavolo? Devi trovare una seduta accattivante che elevi il gusto estetico del tuo living o semplicemente vuoi un complemento di design che completi la sala da pranzo?

Una sedia con gambe in metallo può essere la soluzione a ciò che cerchi.

 

Sedie cantilever rivestite in pelle Dalila

 

In varie finiture che spaziano dal satinato fino al cromato, dal goffrato al laccato lucido od opaco, le sedute con struttura in metallo possono essere facilmente inserite anche in ambienti già arredati per le molteplici possibilità di personalizzazione che sono in grado di offrire.

In questo articolo ti proponiamo una serie di varianti, idee e soluzioni di sedie in metallo moderne e dal design accattivante per completare sale da pranzo, cucine e angoli studio dove passare le giornate in smart-working.

Continua la lettura per saperne di più!

 
 
 

Indice

 

Le finiture del metallo

Satinato, laccato o cromato … tre parole che indicano diverse finiture del metallo capaci di caratterizzare inconfondibilmente la resa estetica della struttura di seduta.

 

Sedie in metallo cromato

Le sedie in metallo cromato sono una soluzione pensata per i veri amanti dell’effetto acciaio. Il particolare colore luccicante derivato dalla galvanizzazione del ferro tramite la fissazione di uno strato di cromo per deposizione elettrolitica dona quell’effetto brillante che cattura l’occhio ed esalta la struttura della sedia.

Pensata per ambienti moderni, le sedie cromate sono capaci di spiccare anche sotto il piano in marmo o in pietra ceramica di un tavolo originale.

Se stai pensando ad una soluzione del genere devi quindi considerare il forte impatto visivo che comporta l’abbinamento del metallo cromato con gli altri complementi in stanza. Attenzione quindi al legno essenza dalle tonalità calde, che può entrare in contrasto con lo stile industriale dell’acciaio.

 

Sedie in metallo satinato o spazzolato

Vediamo ora un’altra particolare finitura: il metallo satinato.

Questa lavorazione del metallo prevede un processo di finitura dei metalli che viene eseguito per conferire al prodotto un aspetto opaco o semilucido omogeneo, rimuovendo eventuali irregolarità o residui superficiali.

Le sedie con gambe satinate si inseriscono spesso in contesti caldi ed eleganti dove i colori quali l’oro, il bronzo e il piombo non stonano con il contesto.

 

Sedie in metallo laccato o verniciato

Ultime ma non meno importanti le sedute in metallo verniciato, le più amate negli ambienti moderni.

Questa finitura è estremamente versatile e permette di poter scegliere tra i colori più chiari come il bianco e l’oro fino a quelli più scuri come il nero e il bronzo. A ciò si aggiunge la possibilità di poter abbinare un’ampia gamma di rivestimenti, dal tessuto al velluto fino alla pelle.

Le sedie in metallo laccato sono ideali da inserire in contesti moderni e possono essere utilizzate in diversi ambienti, dalla cucina alla sala da pranzo, fino all’angolo studio in una cameretta per ragazzi.

 

Le tipologie di sedie in metallo

Passiamo ora in rassegna le sedute in ferro per tipologia di basamento e vediamo cosa scegliere a seconda delle diverse esigenze.

Sedie con base a razze o a stella in metallo

Vediamo ora le sedie con struttura metallica e con base a razze, spesso proposta girevole con le ruote per poter essere comodamente spostata all’occorrenza.

 

Sedia con braccioli e base a razze con ruote Gladys


 

Questo complemento si presta ad essere inserito in un angolo studio di una camera da letto o in una zona home-office del salotto.

La base dallo stile industrial in metallo a razze sostiene con una sola gamba la seduta e dona un effetto sospeso alla parte alta facendo trasparire lo stile slanciato che caratterizza il modello.

 

Sedia imbottita girevole a 4 razze Kelly di Cattelan


 

Sedie con base cantilever

Un modello di sedia particolarmente apprezzato è poi quello con base cantilever in metallo, detta anche “a sbalzo” o “a pensilina”, che con la particolare struttura a soli due montanti ripiegati a livello del pavimento e del sedile riesce a sostenere la seduta mediante un tubo continuo che sfida gli equilibri.

 

Sedia di design S 33 di Mart Stam


 

Questa forma speciale fu disegnata per la prima volta dall’architetto olandese Mart Stam nel 1926 e presentata nel 1927 in occasione dell’esposizione del Werkbund Die Wohnung per la Weissenhof di Stoccarda.

 

Sedia con base cantilever Monica


 

Un complemento di questo genere è ideale accanto a tavoli da pranzo moderni in living di alto profilo, ma può essere inserito anche in contesti professionali vista la notevole eleganza in termini di forme e materiali impiegati.

Sedie con con base a slitta

Simili alle cantilever, le sedie con piede a slitta o eiffel sono un’altra idea per completare la zona pranzo.

 

Sedia di design con gambe a slitta JennyB


 

Le gambe sono un esempio di arredo minimal, costruite con un tubo metallico ripiegato che va a disegnare una forma somigliante proprio ai pattini di una slitta.

 

Sedia in metallo con gambe a slitta Stitch Plus


 

La scelta di rivestimenti audaci come la pelle e il velluto e la decisione di optare per colori forti come i tessuti blu, verdi e rossi è azzeccata per stupire con un tocco di stravaganza.

Sedie a bacchette

Mai sentito parlare delle sedie a bacchette? Eleganti, raffinate e signorili, queste sedute trovano il loro “habitat naturale” in ambienti classici dove colori quali oro argento e piombo sono ampiamente utilizzati per elevare il pregio della stanza.

 

Sedia in metallo con schienale a bacchette Aurora


 

In questi complementi la lavorazione del metallo trova la massima espressione nelle tecniche di conifica dei tubolari e nella saldatura quasi invisibile delle bacchette.

Sedie con o senza braccioli

Con o senza braccioli? È una questione da valutare attentamente. Una sedia in metallo con l’appoggio per le braccia offre inevitabilmente maggior comfort di seduta che non prevede questo optional, ma spesso bisogna considerare l’altezza del tavolo a cui si vuole abbinare il set di seggiole.

Considerando infatti che l’altezza dei braccioli dalla seduta è di circa 15/20 cm, bisogna fare attenzione che questi non superino il piano del nostro tavolo.

 

Sedia imbottita girevole con braccioli Bombè


 

La comodità cede il passo alla praticità nel momento in cui si considera la maggior mobilità che consentono le sedie senza braccioli. Se hai bisogno di una grande libertà di movimento, che sia per spostarti da una postazione all’altra o per maneggiare gli strumenti del mestiere (un esempio per tutti: chi lavora in sartoria), puoi considerare l’acquisto di una sedia da ufficio senza braccioli, apprezzata anche come complemento salvaspazio in ambienti dove serve sfruttare al massimo ogni centimetro a disposizione.

 

Sedia in pelle senza braccioli Dama


 

Le sedie senza braccioli presentano anche altri due vantaggi: primo, non avrai nessun problema a collocarle sotto un piano di lavoro basso; secondo, sono i modelli giusti per chi, al di là delle necessità operative, vuole una seduta ampia. Molti si interessano a questo tipo di sedie che non ha nulla da invidiare alle sedie da ufficio con braccioli.

Sedie in metallo e legno

Una vera e propria chicca per gli amanti del design. Le sedie in metallo con seduta in legno sono un’ottima soluzione per quegli ambienti dai toni caldi che non vogliono peccare in termini di stile.

 

Sedia poltroncina girevole con gambe a razze Stone


 

A cosa abbinare queste sedie? Un tavolo con piano in rovere tinto va a nozze con queste sedute, ricreando una zona pranzo coordinata per colori e materiali impiegati.

Sedie in metallo e plastica

Moderne, pratiche e originali, le sedie in plastica con struttura in metallo si integrano sia nell’ambiente casa che nell’ambiente contract con estrema flessibilità.

 

Sedia in plastica trasparente e metallo Aria


 

Il sedile in polipropilene trasparente o verniciato è leggero facile da pulire. Si può stare tranquilli se si condivide la casa con bambini o animali.

 

Sedia in plastica e metallo Nicole


 

Inoltre, Il materiale plastico si abbina ad una vasta scelta di finiture dei piani che spaziano dal legno alla pietra ceramica, fino al marmo per gli amanti dei contrasti audaci e degli abbinamenti cromatici che rubano la scena.

Dove mettere le sedie in metallo?

In soggiorno, nella sala da pranzo, in cucina o nell’angolo scrivania, le sedie in metallo sono estremamente versatili e possono rispondere a diverse esigenze in contesti differenti. Prosegui nella lettura per vedere come.

Sedie in metallo per soggiorno e sala da pranzo

Se abiti in un ambiente open space e stai cercando le giuste sedie per uno spazio condiviso tra il living e la cucina, ti consigliamo di optare per una seduta comoda e imbottita che permetta di essere utilizzata per un pranzo veloce ma, all’occorrenza, anche per una cena di più tempo con amici.

 

Sedia in metallo rivestita in tessuto per il living Lollipop


 

Le soluzioni offerte permettono un’ampia gamma di rivestimenti e stili che spaziano dal trapuntato fino a particolari motivi che giocano con i profili del sedile e permettono accostamenti bicolore.

Sedie in metallo per la cucina

Se stai cercando una seggiola per la cucina sei sicuramente alla ricerca di una seduta che sia pratica, leggera e durevole.

Perchè non optare per una sedia in plastica con struttura in metallo?

 

Sedia con gambe in metallo per la cucina Lollipop Young


 

Queste sedie sono perfette per chi deve condividere la casa con i bambini. Facili da pulire con un panno umido e pratiche da spostare da una parte all’altra del tavolo, questi complementi sono disponibili in più colori dal trasparente al laccato opaco nero, bianco, rosso o verde per abbinarsi agli ambienti in maniera totalmente naturale.

Sedie in metallo per l’angolo studio

Cosa scegliere invece per l’angolo scrivania? Una sedia con basamento a razze in metallo provvista o meno di ruote può certamente fare al caso tuo. Con o senza braccioli è il complemento perfetto per completare l’angolo home-office nel living o in cameretta.

 

Sedia imbottita con base in metallo per l'angolo studio Kelly


 

Le moderne tecniche di costruzione della seduta garantiscono ergonomicità anche se usata per più ore. A questo si aggiunge la possibilità di scegliere modelli con una generosa imbottitura che aumentano il comfort del sedile.


7 Marzo 2024 / / diotti.com


Lampada a sospensione stilizzata in vetro artistico trasparente

 

Artistici o essenziali, minimalisti o importanti, purché di tendenza: i lampadari moderni contribuiscono a definire lo stile d’arredo degli spazi abitativi contemporanei.

Al pari di Peach Fuzz, colore dell’anno 2024 secondo Pantone, anche pendel, pendenti e lampade a sospensione si candidano come elemento decorativo capace, con giochi di luci, riflessi e trasparenze, di trasformare l’aspetto e il carattere di qualsiasi ambiente.

Leggi le nostre previsioni: scopriamo quali saranno le soluzioni, le idee e i trend che influenzeranno l’universo dell’illuminazione per interni.

 

I materiali


Dettaglio di una sospensione circolare con tasselli di vetro lavorati a mano e cintura in acciaio

 

Quiet luxury: questo è il nome della nuova tendenza presa in prestito dalla moda e adottata dall’interior design. È una forma di lusso discreto, una filosofia di stile che passa per forme sofisticate, sfumature delicate e materie selezionate.

Non è un caso che proprio il quiet luxury consideri i lampadari – e i materiali con cui sono realizzati – come complemento rappresentativo del nuovo trend.

Legno, ceramica, plastiche e metalli competono con il più nobile dei materiali: il vetro. Trasparente, colorato, iridato, satinato, fumé, ambrato: il cristallo si declina in tutte le sue varianti per plasmare spettacolari diffusori dalla resa scenica importante.

 

Lampadari in vetro e cristallo

Evocatrici di epoche passate, le sospensioni in cristallo sembrano immuni all’inesorabile trascorrere del tempo. Dal classico al liberty, dall’ultra contemporaneo al minimalista, ogni stile decorativo resta ammaliato da un successo di pubblico che, lungi dal terminare, viene alimentato da sperimentazioni inedite e contaminazioni originali.

Dal canto suo, il vetro è un materiale che non si può non apprezzare. Duttile e malleabile, è capace di sopportare delicati ma profondi processi di trasformazione per restituire un prodotto finale di grande valore artistico.

Basti pensare alla soffiatura del vetro, una tecnica di antica memoria che ancora oggi – grazie alla sapienza dei mastri vetrai – dà vita a complementi d’arredo di altissimo livello. I lampadari in vetro di Murano, riconosciuti a livello mondiale come una delle eccellenze del Made in Italy, ne sono la prova.

Il tradizionale vetro liscio, ideale per emettere una luminosità uniforme, è affiancato a una serie di lavorazioni decorative che ne alterano la texture e la superficie. I trend attuali stanno riscoprendo i lampadari in vetro rigadin o scanalato (motivo a sottili costolature dritte o ritorte), le sospensioni in vetro balloton (effetto a rilievo incrociato), le lampade in vetro alveolare e i diffusori in vetro irregolare.

 

Lampadari in metallo

A lungo associato all’industrial style, il metallo ha guadagnato un posto di rilievo nel light design contemporaneo, che lo ha elevato a materiale d’elezione per la creazione di lampadari semplici e minimalisti.

Sembra infatti remota la percezione che faceva del metallo un materiale rigido, statico, pesante. Nella concezione attuale, la materia grezza è ingentilita e modellata per creare filamenti delicati, reticoli intricati e lamine sottili da utilizzare come paralumi e corpi illuminanti.

Rientrano nella famiglia delle sospensioni metalliche anche i lampadari in acciaio, declinato nelle varianti inox, satinato, lucidato, laccato, verniciato e goffrato per offrire infinite possibilità decorative, soprattutto in abbinamento a legno e cristallo.

 

Lampadari in tessuto

All’apparenza semplici e discrete, le sospensioni in tessuto nascondono un grande potenziale decorativo. Non danno nell’occhio, spesso si fondono con l’ambiente che le ospita, di rado stupiscono con forme stravaganti (i paralumi sono per la maggior parte cilindrici o trapezoidali) e finiture appariscenti.

Ed è proprio questo che consente loro di avere un posto nella tendenza.

Di norma rivestiti in tessuti compatti come il lino, i lampadari in stoffa attingono a palette di sfumature neutre come bianco, beige, panna, avorio e grigio chiaro, con qualche licenza cromatica che interessa i marroni caffè, nocciola e fango o le ben più scure tonalità di nero e grigio antracite.

Tutto fuorché limitata, la selezione di colori naturali diventa l’occasione per richiamare cromaticamente i tessili presenti nell’ambiente – tendaggi, tappeti e cuscini – e realizzare, senza sforzi, un progetto decorativo coerente e uniforme.

 

Lampadari in plastica

Lontane anni luce dalle influenze degli anni 70, le sospensioni in plastica dell’era moderna puntano sulla sobrietà.

Pur non prendendosi troppo sul serio, stemperano i colori pop e le silhouette futuristiche per orientarsi verso un design essenziale, alle volte minimalista, e una gamma di materiali selezionati per le loro performance di durevolezza, solidità e resistenza.

Policarbonato, polimetilmetacrilato, polietilene, polipropilene e poliuretano danno forma a diffusori sferici, a cupola, a piatto o a disco, resi eleganti da volumi contenuti e una gamma cromatica che ha tra le opzioni più spendibili rosso, giallo, blu, nero e bianco.

 

Lampadari in ceramica

Cupolette, piatti smerlati e dischi ornati da motivi floreali: quando si parla di sospensioni in ceramica, è impossibile non pensare a silhouette classiche, decori opulenti e ambienti rustici che, con i trend attuali, sembrano avere poco a che vedere.

E non è un caso che il design contemporaneo ne abbia modificato profondamente l’aspetto, trasformando il tradizionale lampadario della nonna in un elemento decorativo adatto sia a spazi domestici, sia a sofisticati ambienti contract.

Alleggeriti nella decorazione e svecchiati nelle forme, i moderni lampadari in porcellana sfoggiano diffusori smaltati che, da soli, bastano a decorare una cucina, un soggiorno o una camera da letto dallo stile contemporaneo.

 

 

I colori

Dettaglio di un lampadario con diffusore cilindrico in vetro ambrato a coste diagonali


 

Secondo le previsioni, il 2024 sarà dominato dalla costante presenza dei colori pastello, capitanati dal rosa pesca che Pantone ha scelto come colore dell’anno.

La predominanza di tinte delicate, sobrie e neutre non deve però far dimenticare il resto dello spettro cromatico, fatto di sfumature accese e vibranti capaci di decorare, arricchire, dare carattere all’ambiente.

Quanto ai colori dei lampadari, ogni via è percorribile. Un loft industriale opterà per lampadari neri in perfetto stile urban; una casa dallo stile eclettico preferirà luci dalle tinte stravaganti; un’abitazione minimal suggerirà l’impiego di bianco, grigio e palette naturali; un appartamento elegante e glamour richiamerà punti luce dorati o bronzati.

Per gli accostamenti cromatici, valgono le sperimentazioni: la soluzione migliore suggerisce l’abbinamento di lampadari, applique e abat-jour coordinati, ad esempio, ma nulla vieta di puntare sui contrasti per dare un twist allo stile d’arredo.

 

Lampadari bianchi

Composizione di lampadari bianchi a sfera accessi


 

Sono la scelta ideale per chi è alle prese con una decorazione minimal, scandinava o shabby, ma anche degli ambienti dai colori pop che necessitano di un elemento neutro, capace di alleggerire il peso cromatico d’insieme.

Le sospensioni bianche sfruttano la lucidità del metallo, il calore del tessuto e la raffinatezza del vetro, quest’ultimo impiegato nella sua versione meno comune – quella non trasparente. Vetri opalini, satinati, color latte o bianco-rosa diventano il materiale d’elezione di sofisticati e intriganti diffusori sferici.

 

Lampadari colorati

Composizione di lampadari cilibrici colorati | Oxygen


 

Valida alternativa ai complementi total white, le lampade a sospensione colorate sono l’elemento che può fare la differenza nel progetto formale di un ambiente.

Più o meno discrete a seconda della sfumatura scelta, possono diventare il trait d’union che lega, almeno cromaticamente, un tappeto, qualche cuscino, dei tessili alla fonte luminosa della stanza.

La gamma di colori trend setter conta il verde, l’azzurro, il blu, il giallo, il grigio e il color ambra, che trovano nel vetro soffiato la massima espressione dell’eleganza.

 

Lampadari dorati

Lampada a sospensione in fili di metallo dorati | Mandala


 

È già passato qualche anno dal ritorno della tendenza, ma il color oro non sembra voler cedere il testimone. Un tempo sinonimo di opulenza, è ora impiegato – a piccole dosi – per diffondere nell’ambiente un senso di ricercatezza e, perché no, di lusso moderato.

Trova nei lampadari dei complici d’eccezione, di cui ricopre diffusori, portalampada o rosoni senza tuttavia evocare la ricchezza estrema propria dello stile barocco.

All’oro si aggiungono altre finiture decorative, tutte accomunate dalla luminosità che conferiscono ai materiali: color ottone, bronzo, rame, cromo, acciaio, sia nelle versioni satinate sia nelle varianti lucide.

 

 

I modelli

Lampadario con tante luci dotate di diffusori di forma diversa in vetro grigio


 

Silhouette particolari, profili stilizzati e dimensioni grandi, per non dire grandissime: i lampadari iscritti nella tendenza contemporanea oscillano tra lusso e design in un perfetto equilibrio tra forma e funzione.

Corpi illuminanti indipendenti o sospensioni multiple delineano complementi visivamente leggeri ma scenografici, appositamente progettati per modulare i volumi degli spazi abitativi moderni.

 

Lampadari a luce singola

Si tratta delle lampade a sospensione composte da un solo corpo illuminante racchiuso, circondato o coperto da un diffusore o un paralume singolo. Appartengono a questa famiglia i lampadari

  • a gabbia
  • a palla
  • a cono
  • a cilindro
  • a piatto
  • a cupola
  • a campana
  • ad anello
  • a tubolare.

 

Lampadari a gabbia

Lampadario a forma di gabbia | Jengo


 

Come dice il nome, il lampadario a gabbia nasce dall’idea di simulare la forma delle voliere per uccelli. Il corpo illuminante è racchiuso da una struttura con sottili filamenti metallici che lasciano filtrare una grande quantità di luce.

 

Lampadari a palla

Lampada sospensione a palla | Oh!


 

Detta anche a globo, la sospensione a palla è tra i modelli più apprezzati dal design contemporaneo, che premiano la semplicità della forma e la resa estetica sofisticata. A seconda delle versioni, il diffusore può essere costituito da una sfera grande o piccola, opaca o trasparente, bianca o colorata.

 

Lampadario a sfera in vetro colorato | Bon Ton di Bonaldo


 

Lampadari a cono

Lampadari a cono in vetro bianco opalino | Shuttle


 

La sospensione a cono è costituita da un portalampada pendente di forma triangolare disegnato per far confluire la luce in una direzione specifica. Il paralume può mascherare la fonte luminosa oppure, nei modelli più originali, diventare esso stesso la fonte luminosa.

 

Lampadari a cono in vetro a coste | Bluebell


 

Lampadari a piatto

Lampadario a forma di piatto con diffusore in vetro liscio | Tread


 

Chiamato anche a disco, il lampadario a piatto è costituito da un diffusore largo e sottile che ospita al suo centro il corpo illuminante, sia esso un led o una lampadina tradizionale. Prende ispirazione dai modelli vintage, resi moderni da una rivisitazione formale e materica.

 

Lampadario piatto in polietilene bianco | Equilibre


 

Lampadari a cupola

Lampadario a cupola con montante in color ottone | Sunset


 

La sospensione a campana si contraddistingue per la forma del suo diffusore: una semisfera cava, talvolta lavorata internamente, che dissimula la lampadina.

Le reinterpretazioni sono numerose, al punto che la cupola – di solito perpendicolare al pavimento – può essere posizionata in diagonale e rendere così visibile il suo corpo illuminante.

 

Lampadario a cupola stilizzata in vetro soffiato nero | Lagoon


 

Lampadari ad anelli

Lampadario circolare in metallo | Magellano


 

Sono così definite le sospensioni di forma circolare, regolare o irregolare, costituite da una struttura piatta ad anello. Il led corre lungo la parte interna del corpo illuminante, diffondendo una luce d’ambiente moderata e gradevole, anche regolabile.

 

Lampadario ad anello asimmetrico con luce LED | Heaven


 

Lampadari tubolari

Lampadario di design a forma di cilindro lungo | Stilo


 

La sospensione tubolare è un tipo di lampadario dallo stile minimalista, poco ingombrante e dalla presenza discreta. Il diffusore è costituito da un tubo cilindrico in metallo, reso accattivante da finiture cromate e satinate o da piccole incisioni da cui si irradia la luce.

Sono perfetti usati singolarmente, ma si prestano anche alla creazione di sofisticate composizioni con più elementi installati ad altezze diverse.

Lampadario tubolare di design | Crossroad di Bonaldo


 

Lampadari a luce multipla

Per definizione, si tratta dei lampadari che integrano tanti punti luce. A seconda dei casi, i corpi illuminanti possono essere indipendenti – ma fare capo a un rosone unico – oppure dipendere da una struttura decorativa che li integra al suo interno.

Sono considerate sospensioni a luci multiple i lampadari

  • a cascata
  • a pioggia
  • a grappolo
  • con bocce
  • con bolle
  • chandelier
  • a candelabro
  • a bracci
  • a ragno
  • con ampolle
  • con lampadine a vista.

 

Lampadari a cascata

Lampadario a cascata con cristalli | Venezia


 

È uno tra i modelli più scenografici del light design, per non dire il più iconico. Si tratta della sospensione a caduta, un’imponente lampada da soffitto composta da una struttura rigida su cui si innestano decine di cristalli pendenti.

L’effetto è quello di una pioggia di luce in cui ogni goccia contribuisce a diffondere la luminosità.

 

Lampadario di grandi dimensioni con pendagli | Giogali


 

Lampadario rettangolare con pendenti | Venezia


 

Lampadari a grappolo

Lampadario a grappolo con paralume in vetro soffiato | Bio-S


 

Il lampadario a grappolo è una sospensione multiluce in cui da un singolo rosone si irradiano più corpi illuminanti. I diffusori possono essere collocati alla stessa altezza, oppure essere fissati a cavi di altezze diverse per creare un effetto sfalsato estremamente dinamico.

Il numero di corpi illuminanti varia da 3, 6, 12 a 24 luci e oltre.

 

Lampadrio a grappolo con diffusori rotondi e fili a vista | Lola


 

Lampadario rettangolare a grappolo con diffusori in vetro irregolare | Puppet


 

Lampadari con sfere

Lampadario con sfere in vetro bianco latte e struttura in metallo | Hope


 

Tra i lampadari a più luci sono annoverate anche le sospensioni a sfere che, come la versione a luce singola, sono caratterizzate da diffusori rotondi dal diametro variabile.

Di norma, le bocce sono realizzate in vetro bianco liscio o lavorato e sono abbinate a strutture metalliche essenziali che ne sottolineano la geometria sinuosa.

Lampadario con globi bianchi | Oh!


 

Sospensione ad anello con bocce di vetro | Puppet Ring


 

Lampadari con bolle

Lampadario con 11 diffusori sferici in vetro ambrato | Bon Ton di Bonaldo


 

La sospensione a bolle è un’alternativa al lampadario a sfere, che da questo si differenzia per il tipo di diffusori che integra.

La forma arrotondata è preservata, mentre a cambiare è l’aspetto formale dei corpi illuminanti: il vetro opaco è infatti sostituito da cristallo azzurro, ambrato o fumé che contribuiscono a mantenere un chiaro effetto di trasparenza.

 

Lampadario a sfere in vetro verniciato e trasparente | Apollo


 

Lampadari chandelier

Chandelier moderno con tanti punti luce | Puppet


 

Ispirati ai tradizionali candelieri, i chandelier moderni reinterpretano il classico lampadario candelabro per offrirne una versione contemporanea, attualizzata. Catene, riccioli e candele sono sostituiti da montature lineari, tiranti sottili e diffusori in vetro soffiato dall’innegabile leggerezza formale.

 

Lampadario chandelier a pendagliera in cristallo | Cristal


 

Lampadari con bracci

Lampadario con bracci in metallo cromato | Oktopus


 

Simili ai chandelier, le sospensioni con bracci sono lampadari a luci multiple fissate a una struttura a raggiera. Dal corpo centrale si dipanano numerose braccia metalliche che, a seconda del design, possono essere orientate a piacere perché flessibili e regolabili.

Il risultato finale ricorda i tentacoli di un polpo, le spire di una pianta, l’esplosione di un fuoco d’artificio.

 

Lampadari a ragno

Lampadario a ragno con montatura dorata | Bulle


 

Sono lampadari di modeste dimensioni che devono il nome allo speciale design che li caratterizza. In senso figurato, un rosone centrale (o decentrato) costituisce il corpo del ragno, mentre i fili – detti calate – danno forma alle zampe.

Ogni cavo sostiene un singolo diffusore, e maggiore la distanza tra i tiranti maggiore sarà la superficie illuminata.

 

Lampadario a ragno nero con 7 pendel | Sofì


 

Lampadari con lampadine a vista

Sospensione moderna con lampadine a bulbo | Oriani


 

Presi in prestito dalla tendenza industriale, i lampadari con lampadine a vista sono un modello iconico che ancora raccoglie un certo successo di pubblico.

Possono avere l’aspetto di una sospensione orizzontale, di un chandelier compatto o di lampadario a cadute con corde, ma quello che non deve mancare è la forma a bulbo del corpo illuminante.