Cerchi sedie per la cucina perfette? Scopri i migliori modelli e materiali per scegliere le sedie ideali per comfort e stile in cucina.
*tutte le immagini in questo post, se non diversamente scritto, sono prodotte con Adobe Firefly (AI)
Qual è quell’elemento di casa tua che è estremamente funzionale, indispensabile e che deve essere assolutamente stiloso?
Magari così su due piedi ti si azzera il pensiero e ti viene in mente tutto e niente. Ti do una mano: si usa per lavorare, mangiare, parlare…
Capito? Ma sì dai, sto parlando di una delle protagoniste della casa: la sedia.
In particolare nella cucina, la sedia è praticamente un elemento fondamentale e fondante e va scelta con cura.
So però che sceglierle è tutt’altro che semplice, perché bisogna orientarsi tra materiali, forme, aziende…
In questo post vado a toccare gli aspetti fondamentali che ti permetteranno di compiere scelte più consapevoli unendo praticità ed estetica.
Sedie per la cucina: le caratteristiche tecniche di cui tenere conto
Cominciamo subito parlando dell’elefante nella stanza: le sedie per la cucina andrebbero scelte prima per le loro caratteristiche tecniche specifiche e solo poi per l’estetica.
Non è vero che solo le sedie da ufficio devono essere ergonomiche. Anche le sedie per la cucina devono esserlo. Sì, perché se pensi a quante ore ci passi sopra ti rendi conto che è necessario avere un oggetto pensato per il benessere del nostro corpo (questa è l’ergonomia in parole spicciole).
Quando una sedia è ergonomica quindi?
Quando ha lo schienale che segue l’andamento della colonna vertebrale, che è leggermente flessibile per seguire i movimenti della schiena e quando c’è supporto lombare, per sostenere l’ultima parte inferiore della schiena.
Ecco perché le sedie con gli schienali alti e semi rigidi ci piacciono tanto e possiamo starci su anche per ore. Perché la schiena è supportata e non soffre. Ed ecco perché quando un oggetto è studiato ad hoc ed è fatto con materiali specifici costa di più.
Quando si tratta di scegliere arredi (o in generale oggetto di vario tipo) che hanno a che fare con la salute del nostro corpo è bene non mettere il risparmio come primo criterio di scelta.
Scegliendo un elemento di valore si compra qualcosa che ci farà stare bene, che durerà tantissimo ed eviteremo così sprechi e rifiuti.
Torniamo però al punto fondamentale: le caratteristiche tecniche della sedia.
Prima di tutto l’altezza: di solito la seduta della sedia è alta 43-48 cm, per accordarsi con l’altezza dei tavoli da pranzo (alti circa 70-75 cm).
La larghezza: le sedie con braccioli sono più comode, è vero, ma ingombrano anche molto di più. Misurano circa 55-60 cm in larghezza e questo incide molto in spazi ristretti (diminuisce lo spazio intorno alla sedia per usarla senza intoppi) perché se ne potranno mettere di meno intorno al tavolo.
Quelle senza braccioli, di contro, sono 10 cm più strette (circa 45 cm) e permettono di aumentare il numero di posti a tavola.
Già questo primo fattore sarà importante per definire il tipo di sedia per la cucina da scegliere: con schienale chiuso o aperto? A poltroncina o con struttura in legno?
Altro fattore da studiare è il supporto alla seduta.
Le gambe possono essere singole centrali o a quattro raggi, di metallo, legno o plastica.
La scelta di un tipo di supporto piuttosto che un altro comporta l’avere una sedia più performante per quanto riguarda il peso sopportato e quindi l’usabilità nel tempo.
Chiedi sempre i chili massimi retti, per evitare spiacevoli sorprese durante le cene in famiglia.
Sedie per la cucina: quali materiali scegliere?
Come per tanti altri arredi, anche per la sedia esistono differenti materiali da conoscere e valutare.
Il primo e usato fin dall’antichità è proprio il legno; di solito vengono usati la quercia, il faggio o l’acacia per la loro resistenza alle lavorazioni e all’usura.
Le sedie in legno possono avere forme differenti: curve, con inserti in paglia di Vienna, laccate, più lineari o più complesse nelle forme e nei decori.
Non è quindi detto che si debbano abbinare solo allo stile rustico. Se per esempio usi le sedie a sbalzo, le puoi inserire in un contesto classico, eclettico e anche industriale.
Abbiamo poi le sedie in metallo, usate in principio nelle fabbriche (proprio perché super resistenti) e arrivate poi nei contesti privati e residenziali.
Queste sedie sono più complesse da abbinare, in quanto profondamente connesse all’ambito industriale che le ha fatte nascere.
Si possono abbinare a sedie in legno o plastica per spezzare la monotonia e creare un ambiente dinamico ed eclettico.
Abbiamo poi la plastica, che segna tutto il periodo del 1960 in avanti.
Ad oggi le sedie in plastica sono le più prodotte e scelte, sia per motivi di costi che di design ma anche di comodità.
Se pensiamo alla Panton di Vitra o a tutte le sedie disegnate dagli Eames, abbiamo in mente proprio alcune delle sedie che hanno fatto la storia.
Queste tipologie di sedie sono dei passepartout per gli stili d’arredamento. Scegliendo il giusto colore e il tipo di sostegno è davvero possibile inserirle in ogni contesto.
Se ci sono bimbi o animali, queste sono le tipologie di sedie da considerare: indistruttibili e facili da pulire, non ti faranno rimpiangere i soldi spesi.
Tutte queste sedie possono essere integrate con una seduta imbottita rivestita in tessuto o ecopelle, che le rende comode oltre che belle da vedere.
La scelta del tipo di materiale di rivestimento segue gli stessi principi del divano. Valuta bene quanto le userai e chi le userà, quanto tempo gli vorrai dedicare per la pulizia e in che parte di casa staranno.
Ricorda: una sedia dovrebbe essere (quasi) per sempre
Abbinare le sedie al tavolo: una guida essenziale per cominciare a scegliere
Questo è uno dei punti più richiesti e su cui si fa fatica a trovare la quadra.
Come si abbinano sedie e tavoli?
Non c’è una sola regola scritta nel marmo, come per molte cose che riguardano l’arredamento di casa. Ci sono alcuni principi da seguire, che ti permetteranno di avere un abbinamento vincente e che oltrepassa le mode del momento.
In linea di massima sarebbe preferibile scegliere tavolo e sedie insieme, così da avere una visione globale. Bisogna partire dalla definizione dello spazio a disposizione per questi arredi, per scegliere forma e dimensioni del tavolo e delle relative sedie (vedi sopra per quanto riguarda le dimensioni).
Ti riassumo qui alcune scelte che si possono fare:
-
tavolo e sedie abbinate: in questo caso i due elementi “comunicano” per forma e stile. Tavolo rettangolare con sedie squadrate o dalle forme pulite e precise. Tavolo in essenza? Sedie con struttura uguale e seduta in tessuto o ecopelle.
-
tavolo e sedie abbinate parzialmente: in questo caso si scelgono alcune sedie (di solito quelle a capotavola) diverse delle altre; di solito sono sedie più importanti, di solito a poltroncina, in un materiale completamente diverso (ad esempio in policarbonato trasparente).
-
tavolo e sedie di stili diversi: qui bisogna selezionare molto bene i materiali che si abbinano. Sì, perché i materiali comunicano determinate sensazioni e anche quando si combinano bisogna tenerne conto. Se ad esempio hai scelto un tavolo con struttura in metallo e piano in ceramica, per scaldare un po’ l’insieme e renderlo più personale, potrai abbinare delle sedie a poltroncina in essenza e tessuto.
Puoi anche decidere di avere una sedia diversa dall’altra, se hai uno stile eclettico e vuoi un ambiente informale.
Ovviamente questi ultimi due passaggi sono più complessi, perché bisogna ricercare attentamente le sedie e valutarne gli accostamenti con il tavolo, ma è fattibile. E soprattutto renderanno la stanza più interessante visivamente, oltre che più complessa stilisticamente.
Sedie abbinate o spaiate: qual è la scelta corretta?
Questo è uno dei punti fondamentali quando si parla di sedie e di conseguenza di tavoli.
In linea generale si sono sempre scelte le stesse sedie da usare in cucina o sala da pranzo. Questo perché avere le stesse sedie crea coerenza di stile in un ambiente, evitando confusione.
Negli ultimi anni però la tendenza è sempre più marcata verso le sedie spaiate: cioè sedie di differenti stili, insieme nello stesso ambiente.
Può sembrare una cosa semplice da fare, ma il pasticcio è dietro l’angolo.
Se ad esempio ami lo stile eclettico, questo tipo di scelta è un must per te.
Via libera a sedie diverse, ma accomunate nei materiali e nei colori. Questo ti permetterà di creare connessione e continuità anche in presenza di stili differenti.
Nei miei progetti mi piace usare sedie diverse e di solito metto le due a capotavola di un tipo (spesso sono poltroncine, sedie più ampie e comode) e nel resto del tavolo sedie di un altro tipo (di solito senza braccioli per aumentare i posti a tavola).
In questo modo c’è varietà ma non eccessiva, per cui si può applicare in tanti contesti.
Sedie per la cucina: gli ultimi aspetti da considerare
Quali sono gli ultimi consigli che mi sento di darti?
Sicuramente di sceglierle di persona le sedie, se hai possibilità.
In questo modo potrai provarle e tastare con mano i materiali e la stabilità della sedia.
Se però hai poco tempo, puoi tranquillamente sceglierle online. La cosa importante è leggere bene i materiali di cui sono fatte, le dimensioni (in modo da verificare che ci stiano nel tuo spazio) e i chili portati.
Valuta bene se intorno alla sedia hai almeno 50 cm (soprattutto dietro alla sedia), che sono i cm minimi per garantire a chi è seduto sulla sedia di potersi spostare (o di spostarla comodamente per potercisi sedere).
Come dicevo all’inizio, una sedia è un elemento importante su cui si passano tante ore al giorno. È fondamentale quindi non andare troppo a risparmio ma scegliere dei pezzi duraturi e di ottima fattura, per non farsi male e per evitare di buttare soldi inutilmente.
E per quanto riguarda lo stile, con un po’ di pazienza (e magari il mio aiuto) è possibile trovare la sedia adatta a te e il tuo stile: ne esiste davvero una per tutti!
L’articolo Guida completa alle sedie per la cucina: stili, materiali e come scegliere le migliori per la tua casa sembra essere il primo su .