Quanti di voi stanno progettando le loro vacanze? E quanti invece stanno pensando a come creare un b&b accogliente? Oggi voglio dare qualche consiglio a chi sta cercando una vacanza low cost con tutti i comfort e a chi invece sta pensando di aprire un b&b e ha bisogno qualche dritta su come arredare un b&b accogliente.
Come arredare un b&b: cosa non può mancare
Intanto, sapete cos’è un b&b?
Un b&b è una struttura ricettiva gestita da privati a conduzione generalmente familiare,
che permette di soggiornare e di fare colazione.
Il fatto che sia a conduzione “ristretta” e familiare , per me è un vantaggio,
perché, a differenza di un grande albergo, può mettere a disposizione degli ospiti solo un certo numero di camere,
il che,
per quanto mi riguarda è un beneficio.
Io faccio parte di quei viaggiatori che cerca:
tranquillità, accoglienza e comfort,
per questo motivo,
quando organizzo le mie vacanze e trovo il luogo perfetto,
la prima cosa che faccio è cercare su internet informazioni sui vari b&b ,
ma soprattutto cerco le immagini delle stanze per capire se offrono ciò che sto cercando.
Come arredare un b&b: lista delle cose che non possono mancare
Chi mi segue e mi legge da un pò , sa che ho la tendenza a fare una lista delle cose ,
in questo caso ad esempio,
ho fatto una lista delle cose che non possono assolutamente mancare in un b&b .
Vi ho già detto che tranquillità, accoglienza e comfort sono le mie priorità,
dunque, per essere sicuri che voi viaggiatori possiate trovarle,
e che voi i nuovi prossimi all’apertura di un b&b possiate offrirle , ecco cosa non può mancare e come arredare un b&b d’effetto:
Qualità delle camere
una camera per essere accogliente deve avere una certa qualità,
non si può mettere in un b&b una camera scadente e di poco prezzo pensando di risparmiare,
intanto perché non si sa in che modo verrà usata dagli ospiti, ma soprattutto perché deve durare nel tempo.
Dunque,
per chi vuole arredare un b&b ed essere sicuro che i suoi clienti siano soddisfatti, la qualità dei materiali è fondamentale.
Stile
come arredare un b&b in maniera accogliente se non ha un proprio stile?
Per me la camera di un b&b non deve essere anonima,
quello che cerca un viaggiatore è una vacanza da ricordare,
e se nei ricordi resterà anche la camera in cui si alloggia, allora il b&b avrà successo.
ma non solo:
Tutto l’occorrente
e si,
perché oltre alla qualità e allo stile,
la camera di un b&b deve essere progettata nei minimi particolari,
Non basta pensare “metto un letto due comodini, una scrivania con l’armadio e il gioco è fatto.”
Ci sono tanti accessori in camera e in bagno che non possono mancare e gli arredi devono essere studiati per offrire tutto ciò che serve durate la permanenza.
Comodità
Avete idea di cosa può significare dormire in un letto scomodo anche per un solo giorno?
Dunque,
rete, materassi e guanciali devono essere al top,
io non sopporto essere in una location da sogno e avere il mal di schiena,
ma soprattutto sentire mio marito che si lamenta.
Un’ottima colazione
mangiare bene non è un’aspettativa di pochi,
anzi,
dunque una colazione con prodotti tipici del posto, ricca dei frutti del territorio e ben servita è nella cima alla lista delle cose che non possono mancare in un b&b di tutto rispetto.
Pulizia
se c’è una cosa che proprio non è ammissibile è una camera, una bagno e un sala colazione poco pulita,
quindi non basta arredare un b&b ma bisogna prendersene cura nei minimi dettagli,
si fa in fretta a fare una recensione negativa su una struttura poco pulita.
Bene,
ora gestori di b&b vi lascio qualche immagine per darvi un’idea su come arredare un b&b in modo accogliente mentre a voi viaggiatori do un consiglio: scegliete dei b&b che possono offrivi la qualità ed i servizi che cercate ,
guardate le immagini delle loro stanze e chiedete a qualcuno che ci è già stato.
Esplorare il concetto della piramide di Maslow in casa può trasformarsi in una straordinaria avventura che rivoluziona il modo in cui viviamo i nostri spazi. Se ti sei mai chiesta come potrebbe essere applicare una teoria psicologica all’organizzazione della tua abitazione, sei nel posto giusto. Non preoccuparti, non diventerà un seminario universitario, ma piuttosto un viaggio alla scoperta di come i diversi livelli di bisogni delineati da Maslow possano trovare rispecchiamento nei vari angoli della tua casa.
Partiamo dal principio: la piramide di Maslow è una teoria che classifica i bisogni umani in una gerarchia, partendo dai bisogni più fondamentali fino a quelli più elevati legati alla realizzazione personale. Questa gerarchia è spesso rappresentata come una piramide, con i bisogni di base alla base e quelli di autorealizzazione al vertice.
Ora, immagina di applicare questa struttura alla tua casa. Ogni livello della piramide può corrispondere a un aspetto differente della vita domestica, offrendo una prospettiva unica su come organizzare e arricchire ogni spazio. Dal creare un ambiente che risponda alle tue esigenze fisiologiche di base, come un riposo tranquillo e una nutrizione adeguata, fino a concepire spazi che promuovano la tua crescita personale e il benessere emotivo, la piramide di Maslow può essere una guida per rendere la tua casa un luogo che nutre ogni aspetto del tuo essere.
Livello 1: Bisogni Fisiologici
IL FONDAMENTO DEL NOSTRO BENESSERE
Iniziamo dalla base della piramide di Maslow in casa, i bisogni fisiologici. Questo strato rappresenta le esigenze più basilari: dormire, mangiare, e prendersi cura di sé. Ma come possiamo riflettere questi bisogni nell’organizzazione della nostra casa?
Camera da letto: Questo è il tuo santuario privato, dove il riposo deve essere sacro. Investi in un buon materasso, scegli lenzuola di tessuti naturali che invitano al tocco, e considera l’uso di colori rilassanti e illuminazione soffusa per promuovere un sonno riposante.
Cucina: Questo spazio non è solo per mangiare, ma per nutrirsi. Organizza la tua cucina in modo che sia invitante e funzionale, con gli alimenti sani più accessibili e gli utensili a portata di mano. Un ambiente ben organizzato qui può ispirare scelte alimentari più salutari e momenti di convivialità.
Bagno: Trasforma il tuo bagno in un luogo di rigenerazione. La pulizia e l’ordine sono fondamentali, ma anche piccoli tocchi come asciugamani morbidi, luci a intensità variabile o una piantina possono fare la differenza nel tuo rituale di cura personale.
Livello 2: Bisogni di Sicurezza
CREARE UN RIFUGIO SICURO CON LA PIRAMIDE DI MASLOW
Il secondo livello riguarda la sicurezza e la protezione. La tua casa dovrebbe essere il luogo dove ti senti più sicura, un rifugio dalle incertezze del mondo esterno.
Sicurezza fisica: Assicurati che la tua casa sia dotata di serrature affidabili, sistemi di allarme o altre misure di sicurezza che ti fanno sentire protetta.
Ordine e organizzazione: Un ambiente ordinato riduce lo stress e aumenta la sensazione di controllo. Crea un sistema di organizzazione che riduca il disordine e ti permetta di sapere dove ogni cosa si trova.
Stabilità finanziaria: Dedicare uno spazio per gestire le finanze, come un piccolo ufficio o angolo studio, può contribuire a sentirsi più sicuri sul piano economico.
Livello 3: Bisogni di Appartenenza e Amore
COLTIVARE RELAZIONI E CONDIVISIONE
Il terzo livello della piramide di Maslow si concentra sui bisogni sociali, l’amore e l’appartenenza. La tua casa può essere strutturata in modo da favorire le relazioni e la connessione con gli altri.
Spazi condivisi: Assicurati che il soggiorno o la sala da pranzo siano accoglienti e invitanti, con abbastanza spazio per riunirsi con familiari e amici. Una disposizione che favorisce la conversazione e l’interazione può fare la differenza.
Angoli personali: Anche se è importante avere spazi per condividere, è altrettanto cruciale avere angoli dedicati alla privacy e alla riflessione individuale, dove ogni membro della famiglia può ritirarsi per ricaricare le proprie energie.
Elementi decorativi: Incoraggiare l’espressione personale attraverso la decorazione può aiutare tutti in casa a sentirsi più connessi con lo spazio. Lascia che ogni persona contribuisca con qualcosa che rappresenti i propri gusti o passioni.
Livello 4: Bisogni di Stima
ELEVARE IL SENSO DI SÈ CON LA PIRAMIDE DI MASLOW
Il quarto gradino nella nostra piramide di Maslow in casa è dedicato ai bisogni di stima, che comprendono il rispetto di sé, l’autostima e il riconoscimento da parte degli altri. Ecco come il tuo spazio può riflettere e potenziare questi aspetti:
Spazi di lavoro o studio: Che si tratti di un ufficio a casa o di un angolo studio, questo spazio dovrebbe essere organizzato per riflettere i tuoi successi e aspirazioni. Decorazioni che rappresentano i tuoi traguardi, come diplomi, riconoscimenti o anche oggetti che ispirano motivazione e crescita personale, possono alimentare la tua autostima ogni giorno.
Aree personali: Le aree dedicate alla cura personale, come un angolo lettura o un’area hobby, dovrebbero essere arricchite con oggetti che riflettono i tuoi interessi e passioni, celebrando la tua unicità e i tuoi talenti.
Decorazione e stile: L’arredamento e la decorazione della tua casa dovrebbero parlare di te, rispecchiando il tuo stile personale e i tuoi valori. Questo non solo aumenta il tuo senso di appartenenza e identità ma anche il riconoscimento quando ospiti amici e familiari.
Livello 5: Autorealizzazione
RAGGIUNGERE IL POTENZIALE PERSONALE
Al vertice della piramide di Maslow in casa si trova l’autorealizzazione, il desiderio di realizzare il proprio potenziale e di impegnarsi in attività che ci portano gioia e soddisfazione personale.
Spazi per la crescita personale: Che si tratti di un angolo per la pittura, una stanza dedicata alla musica o un tranquillo rifugio per la meditazione e lo yoga, è essenziale avere uno spazio che permetta di coltivare e esplorare i propri interessi e passioni.
Ambienti ispiratori: Circonda te stessa di elementi che stimolano la creatività e l’ispirazione. Ciò può variare da una biblioteca personale a un giardino interno, o qualsiasi ambiente che risvegli il tuo spirito e incoraggi l’esplorazione e l’apprendimento.
Flessibilità e adattabilità: Consentire agli spazi di evolversi insieme a te è fondamentale per l’autorealizzazione. Una casa che può adattarsi ai cambiamenti nei tuoi interessi e passioni è una casa che supporta il tuo viaggio verso la realizzazione personale.
La piramide di Maslow per organizzare la tua casa
Ecco, abbiamo percorso insieme la piramide di Maslow applicata alla tua casa, trasformando ogni gradino in un’opportunità per elevare la qualità della tua vita quotidiana. Ma ricorda, la teoria è solo l’inizio; l’arte sta nell’implementazione. Se senti che è il momento di trasformare la tua casa in un ambiente che non solo risponde ai tuoi bisogni, ma ti ispira a raggiungere la tua piena potenzialità, potrebbe essere il momento di chiedere una mano esperta.
Non devi farlo da sola. Se desideri che la tua casa rifletta la migliore versione di te, se ambisci a un luogo dove ogni spazio parla della tua storia, dei tuoi sogni e delle tue aspirazioni, allora ti invito a fare il primo passo. Contattami. Insieme, possiamo esplorare le potenzialità della tua abitazione, trasformando ogni stanza in un capitolo della tua vita, un luogo dove non solo vivi, ma prosperi.
La tua casa è il tuo rifugio, il tuo spazio personale nel vasto mondo: meritiamo entrambi di renderlo straordinario. Non è solo questione di mobili o decorazioni; è questione di creare un ambiente che risuoni con il tuo essere più profondo.
Sei pronta a intraprendere questo viaggio? Contattami, e insieme trasformeremo la tua casa in un capolavoro di benessere e ispirazione.
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Le sedie della cucina non solo soltanto i mobili su cui ti siedi a mangiare. Sono elementi che possono dare una connotazione molto personale al tuo spazio: grazie al design delle sedie puoi portare in casa quei materiali e quelle forme che ti fanno battere il cuore e che, abbinate agli altri mobili della cucina, creano quel contrasto che rende tutto più intrigante.
La cucina è uno spazio di lavoro, ma anche di creatività. Anche qui l’occhio vuole la sua parte. Le sedie perfette per la tua cucina combinano praticità ed estetica.
Ho raccolto le mie 10 sedie preferite, che non potevano essere altro che in stile Mid Century Modern e scandinavo.
Preparati a scoprire i modelli che uniscono eleganza, comfort e un pizzico di nostalgia vintage.
Ciao, sono Federica, home stylist e interior designer.
Attraverso immagini e articoli dettagliati, ti condurrò in un viaggio per trasformare la tua casa in un rifugio che ti rappresenta pienamente e se desideri un supporto più diretto, non esitare a chiedere una consulenza personalizzata o un progetto di interior design a distanza, per rinfrescare i tuoi spazi senza dover ricorrere a una ristrutturazione completa.
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Scegliere le sedie per la cucina: da dove partire
Oltre ad essere fedele alla gamma di materiali e colori che hai selezionato per la tua casa, affinché la scelta sia quella giusta è bene tenere a mente le caratteristiche fondamentali che dovrebbe avere una sedia per la cucina.
Se sogni un’atmosfera calda, accogliente e minimalista nella tua cucina, lo stile scandinavo è la scelta perfetta. Caratterizzate da linee pulite, materiali naturali e colori tenui, le case scandinaveevocano un senso di pace e armonia.
Le sedie in stile scandinavo, così come quelle iconiche, sono spesso realizzate in legno massiccio, con forme ergonomiche e dettagli semplici, ma raffinati.
Il fascino dei capolavori di design anni‘40, ’50 e ’60 ti incanta? Lo stile Mid-Century Modern fa per te. Caratterizzato da linee sinuose e materiali innovativi (per gli anni ‘50) come la plastica e il multistrato, questo stile è sinonimo di modernità e audacia. I colori del Mid Century sono vivaci: verdi acidi, pistacchio e petrolio, gialli avvolgenti come l’ocra, colori caldi come arancio e pesca, ma nella palette sono presenti anche tinte terrose e nuancespastello.
Le sedie mid-century modern sono spesso dotate di un design iconico, con dettagli come gambe oblique e affusolate, schienali ergonomici e finiture di legno scure, rossastre o aranciate.
Le sedie scandinave iconiche perfette per uno stile di vita moderno
Qui sotto trovi 10 sedie per la cucina in stile Mid Century o scandinavo. Questo vuol dire che sono sedie il cui design si ispira al design degli anni ‘50 e alle linee guida dettate dai capolavori dell’estetica nordica.
Ma quali sono, invece, le sedie simbolo del design scandinavo e Mid-Century Modern? C’è da dire che molte delle sedie scandinave che sono passate alla storia sono nate proprio tra gli anni ‘40 e gli anni ‘60, quindi appartengono sia al design nordico che al filone Mid Century. Sono sedie che appartengono al modernismo e che combinano funzionalità, qualità e un’estetica che non passa mai di moda.
Tra i modelli iconici e intramontabili ci sono le sedie CH24 di Hans J. Wegner, le DSR disegnate dai coniugi Eames, i modelli J104 e J77 di Hay (che derivano rispettivamente dalle sedie Pinnstolar e dalle sedie Windsor) e tanti altri modelli.
Ti ho già raccontato in modo più approfondito delle sedie più celebri del design nordico.
⮕ Quelle che trovi nell’articolo dedicato alle sedie scandinave originali sono tutte perfette per essere utilizzate in cucina.
10 modelli di sedie per la cucina in stile Mid Century e scandinavo
Le piccole premesse erano doverose, ma eccoci finalmente alla selezione di sedie per la cucina in stile scandinavo e Mid-Century Modern.
Sedia Alany di Kave Home. In rovere massiccio e corda, ricorda un modello danese creato da Niels Otto Møller negli anni ‘60, ma presenta dettagli del tutto inediti, come le gambe a spillo e la maggiore leggerezza delle linee. Elegantissima e sostenibile (il legno è certificato FSC®), si abbina molto bene con le linee pulite ed essenziali delle cucine minimal e dei tavoli moderni. È disponibile nelle finiture noce, naturale o nero. Su Kave Home, usa il codice AFFCHICCACASA per ricevere un piccolo sconto al checkout.
Sedia Trise di Kave Home. In legno massello di caucciù, la sedia Trise (che io stessa ho preso per il mio soggiorno) è una sedia eterna e facilissima da abbinare. Il modello di questa sedia a mezzaluna ha un nome: si chiama Windsor ed è originario della tradizione anglosassone (prende il nome dalla città di Windsor). Come le sue “consorelle” – i modelli con schienale di forma diversa, ma sempre contraddistinte dalla presenza dei listelli – ha avuto un boom di popolarità negli anni ‘50 nei paesi nordici, diventando un’icona del design nord-europeo. Questo genere di sedia è sulla cresta dell’onda dal sedicesimo secolo: qualcosa mi dice che non si tratta di una tendenza passeggera. Su Kave Home, usa il codice AFFCHICCACASA per ricevere un piccolo sconto al checkout.
Sedie richiudibili Rivia di La Redoute. La paglia di Vienna è un simbolo dell’arredamento concepito tra gli anni ‘30 e ‘60 e non può mancare in una casa ispirata al Mid Century Modern. Queste sedie in faggio massello e paglia di Vienna sono pieghevoli, quindi perfette per le cucine petite. Tuttavia, non si tratta della classica sedia pieghevole da grandi magazzini: ha un design molto raffinato e un’estetica che dura nel tempo. In più, la qualità è evidente, anche attraverso lo schermo. È venduta in set da due e disponibile nelle finiture noce o naturale.
Sedie Walford di Miliboo. Strizzano l’occhio al design delle sedie danesi Mid Century, ma lo schienale fusiforme ricorda l’estetica giapponese. In una parola: Japandi. Le sedie Walford sono un connubio perfetto tra attualità e anni ‘50 e tra oriente e occidente. La struttura è in legno di caucciù e la seduta, in contrasto in tutte le varianti di colore, è in poliuretano, facile da pulire.
Sedia Alix, Pazzo Design È contraddistinta da una delle tonalità più iconiche del design Mid Century: l’arancio. Le gambe a spillo e il design minimale rendono questa sedia contemporanea perfetta in abbinamento a un tavolo d’epoca in legno. Le gambe sono in metallo, mentre la scocca è in polipropilene: un connubio materico che la rende praticamente indistruttibile e semplicissima da pulire. È impilabile e venduta in set da 4.
Il verde acido è un’altra delle tinte che sta a meraviglia con i mobili anni ‘50. Questa sedia è in polipropilene, pensata anche per stare all’esterno, quindi robusta, facile da pulire e utile in quei casi in cui la cucina si apre sulla veranda (così puoi portare fuori le sedie della cucina). Il design richiama molto le sedie anni ‘60 e risulta fresco e attualissimo. Perfetta in abbinamento a un tavolo originale Mid Century o scandinavo in legno. Postilla: su Amazon c’è scritto “senape”, ma dalle immagini (eccone una ambientata) è chiaro che sia verde.
Sedia in metallo e rattan, Amazon. Oltre al legno, metallo, pelle e paglia di Vienna sono i materiali più utilizzati sia nel design Mid Century che in quello nordico. Questa sedia li contiene tutti, pertanto risulta esteticamente molto accattivante, pur mantenendo un aspetto leggero e sobrio. Se nella tua cucina ci sono dettagli in legno naturale o acciaio, questa sedia potrebbe essere quella giusta per te. È disponibile anche in altre colorazioni.
Sedia Marais, AM.PM. Disegnata da Emmanuel Gallina, questa sedia è contraddistinta da linee essenziali, ma presenta, allo stesso tempo un aspetto originale, grazie alle sue tre gambe: un vero spettacolo per gli occhi. Le curve e le sezioni cilindriche catturano l’attenzione. È in massello di rovere con finitura in poliuretano. Super-resistente e piena di carattere, rende molto bene anche accostata ai tavoli da due più piccoli e semplici.
Sedia etnica, Miliboo. Raffinata, robusta e dal design eterno, questa sedia è realizzata a mano, con legno di teak e rattan. Il teak è un legno pregiato tipico della tradizione scandinava. Il design di questa sedia trasporta subito negli anni ‘60, ma risulta comunque molto attuale e davvero elegante. Una scelta di cui non ci si pente. Unica accortezza: assicurati che i braccioli riescano ad infilarsi sotto il tuo tavolo.
Sedia Tobias, Miliboo. Incarna la semplicità, ed è l’elemento essenziale per una sala da pranzo senza tempo. Le linee sono slanciate e le curve generose. Realizzata in multistrato (un altro dei materiali iconici per il design scandinavo) con finitura noce e metallo nero, risulta leggera e confortevole.
Spero che questo viaggio attraverso il mondo del design ti abbia ispirato e ti sia stato d’aiuto per trovare la sedia perfetta per la tua cucina. Ricordati sempre di cercare un equilibrio tra stile, comfort e funzionalità e non avere paura di sperimentare e osare con l’arredamento.
Stai cercando le sedie della tua cucina?
Approfitta della consulenza Home Shopping Assistant, in cui trovo per te, in base al tuo budget e al tuo gusto personale, un arredo che non riesci a scegliere.
Consigli su come ottimizzare lo spazio quando soggiorno e cucina sono in un unico ambiente: disposizione dei mobili, scelta di elementi funzionali e soluzioni di design intelligenti.
Si dice che la cucina sia il cuore della casa, ma ci siamo accorti tutti che oggi, nella maggior parte delle case moderne, cucina e soggiorno sono open space, cioè sono spazi aperti gli uni agli altri, creando un unico ambiente dove si svolgono le attività quotidiane. (Credit photo: Hearst via MiCasa revista)
Siamo Anna e Marco e oggi, come esperti di architettura e interior design, ti consigliamo come arredare con soggiorno e cucina in un unico ambiente.
In questa guida ti daremo alcuni consigli pratici su come ottimizzare l’uso dello spazio in un soggiorno con cucina a vista, considerando la disposizione dei mobili, in modo da ottimizzare la funzionalità e il comfort. Esploreremo anche l’importanza di scegliere gli elementi d’arredo più importanti, i colori e alcune soluzioni di design intelligenti che consentano alla stanza di svolgere più ruoli, senza sacrificare lo stile.
Credit photo: Alvhem
Progettazione dello spazio di un soggiorno e cucina in unico ambiente
Se il soggiorno e la cucina condividono lo stesso ambiente, la progettazione intelligente dello spazio diventa fondamentale per diversi motivi. In primo luogo, un ambiente open space richiede una disposizione dei mobili che permetta un flusso funzionale tra le due aree principali (cucina e soggiorno), consentendoti di muoverti liberamente senza incontrare ostacoli. In secondo luogo, una corretta progettazione aiuta ad ottimizzare lo spazio, garantendo che sia sfruttato in modo efficace ogni singolo centimetro quadrato, che poi è il sogno di tutti, no?
Questo vale a maggior ragione per gli spazi piccoli. Quindi che cosa occorre fare in concreto?
Credit photo: Instagram / westcawthorne
Per quel che riguarda la cucina, a meno che non si effettui una ristrutturazione, la disposizione dei mobili è dettata dagli impianti esistenti (cioè dalla posizione degli allacci dell’acqua, gas, impianto elettrico ecc.). Quindi la posizione di dove andrà il lavandino e di conseguenza tutti gli altri elementi è per forza di cose già segnata. Comunque, anche in caso di ristrutturazione ci sono dei limiti tecnici di cui occorre tener conto, non si ha la possibilità di spostare gli scarichi ovunque.
Tuttavia, in entrambi i casi, c’è sempre un margine per poter studiare una corretta disposizione dei mobili, dove entra in gioco la buona capacità di progettare di architetti e interior design esperti come noi. Alcuni clienti ancora ci ringraziano, perchè siamo riusciti a trovare soluzioni intelligenti che hanno dato una svolta alla distribuzione interna degli spazi.
Credit photo: Leroy Merlin
Solo con una buona progettazione puoi avere un ambiente coeso, accogliente e armonioso, dove il soggiorno e la cucina si integrano perfettamente, senza creare una sensazione di disordine visivo. Ecco perché, se preferisci il fai da te, ti consigliamo di prendere subito carta, penna e metro e prendere con cura le misure di tutto. Anche se noioso, è il solo modo per poter pianificare attentamente la disposizione dei mobili, per massimizzare lo spazio e favorire i flussi. La forma della stanza, le dimensioni, la presenza di porte e finestre e la posizione degli impianti (elettrico, termico, idraulico) influenzeranno notevolmente la disposizione degli arredi, per cui occorre partire da lì.
Poter integrare la cucina nel soggiorno, senza l’utilizzo di pareti, può essere difficile, ma è anche una sfida interessante. Ecco alcune idee su come realizzare questa soluzione.
La prima è quella di adottare una disposizione della cucina con isola, che può fungere da punto focale, definendo visivamente lo spazio e dividendo apparentemente la cucina dal soggiorno. Un layout che una volta veniva chiamato “all’americana” e che ora è uno dei più ambiti anche qui in Italia.
L’isola, naturalmente ha un aspetto funzionale, non solo estetico: può essere utilizzata per la preparazione del cibo, se ha un piano snack può fungere da zona pranzo ed è anche utile come spazio contenitore aggiuntivo, per sopperire alla mancanza dei mobili che non possono essere appoggiati alle pareti.
Se si sceglie questa soluzione, assicurati che l’isola sia proporzionata rispetto allo spazio circostante e che permetta un flusso di movimenti naturale, altrimenti è meglio lasciar perdere e scegliere un’altra opzione.
In alternativa all’isola, quando lo spazio non lo consente, una disposizione della cucina con penisola può essere una soluzione intelligente. Eliminando una parte di passaggio rispetto all’isola, l’elemento penisola può essere utilizzato come prolungamento del piano di lavoro della cucina, offrendo le stesse funzioni dell’isola, ovvero essere impiegata per la preparazione dei pasti, per la colazione o per un pranzo informale e come spazio aggiuntivo per contenere utensili e pentole.
Credit photo: Instagram / dreamywhiteslifestyle
Se non c’è sufficiente spazio per un’isola o penisola, occorre cercare di progettare una cucina che abbia mobili contenitori per compensare l’assenza di una parete di chiusura. Quindi il consiglio migliore è quello di sfruttare lo spazio in verticale: usa le colonne e pensili a doppia altezza per massimizzare ogni centimetro.
Credit photo: Jordi Canosa via MiCasa revista
Se nessuna di queste soluzioni ti convince, perché ritieni che la cucina sia troppo a vista e non sopporteresti l’idea di vedere il disordine quotidiano, prendi in considerazione di inserire una quinta o una parete vetrata, che possano suddividere gli spazi, senza comprimere troppo lo spazio.
In tutti i casi, mantieni comunque una certa coerenza di stile, quindi scegli materiali per pavimenti, rivestimenti e arredi che si integrino armoniosamente tra cucina e soggiorno, creando continuità visiva. Questo ti aiuterà ad unire gli spazi e a creare un ambiente coeso e ben progettato.
Credit photo: Historiska hem
Scelta degli arredi in soggiorno
Abbiamo visto che con una pianificazione oculata e l’uso di soluzioni di design intelligenti, è possibile integrare la cucina nel soggiorno senza la necessità di pareti divisorie, creando uno spazio aperto e versatile adatto alle esigenze di una vita moderna e flessibile. Vediamo ora come poter scegliere gli altri arredi che compongono la stanza. Il divano, la libreria, il mobile per la tv, il tavolo e le sedie: tutti i mobili che concorrono all’arredamento della zona living.
Credit photo: H&M home
Il divano rappresenta spesso il fulcro del soggiorno, un luogo dove ci rilassiamo, leggiamo, guardiamo la TV e trascorriamo del tempo di qualità con familiari e amici. E’ importante fare una scelta oculata quando si tratta di scegliere il divano perfetto, visto che è anche uno degli arredi più importanti e costosi di una casa.
Prima di tutto, assicurati di misurare lo spazio disponibile nel soggiorno e di considerare la disposizione dei mobili circostanti per garantire una proporzione armoniosa nella stanza. Non c’è nulla di più antiestetico che un enorme divano ad angolo che opprime tutto l’ambiente. Piuttosto è meglio giocare con diverse sedute versatili, come divano, poltrone e pouf o anche chaise longue o panca, sono molte le possibilità.
In secondo luogo, valuta attentamente le esigenze specifiche della tua famiglia e del tuo stile di vita. La scelta del materiale del divano è fondamentale, specialmente se hai bambini piccoli o animali domestici. In questi casi, optare per tessuti resistenti e facilmente lavabili può essere una decisione più che saggia.
Credit photo: Sandra Rojo via MiCasa revista
Non c’è un solo modo per arredare soggiorno e cucina se sono un ambiente unico. Dalle foto che ti mostriamo, puoi già vedere come sia possibile personalizzare lo spazio, secondo i propri gusti e desideri.
I complementi d’arredo, come il tavolino, una credenza o madia e una poltrona possono aiutare questa personalizzazione dell’arredamento, aggiungendo carattere e funzionalità. Se vuoi seguire le ultime tendenze in fatto di soggiorno moderno, opta per tavolini di diverse altezze e una poltrona che aggiunga un tocco di varietà e interesse visivo al tuo spazio abitativo, quindi abbandona l’idea ormai superata di scegliere modelli coordinati al divano. Ci deve essere armonia visiva, ma anche un po’ di contrasto, altrimenti la casa sembrerà un residence o un catalogo e non crediamo sia quello che desideri ottenere.
In un ambiente open space che integra cucina e soggiorno, la zona pranzo diventa un elemento centrale e multifunzionale. Partiamo dalla sua collocazione, che chiaramente dipende da vari fattori: forma della stanza, posizione di porte e finestre, sistemazione degli impianti ecc. Solitamente viene ubicata strategicamente tra la cucina e il soggiorno, fungendo anche da naturale divisorio in zone funzionali.
Credit photo: Ikea
La zona pranzo, se ci pensi, è molto versatile: offre un luogo accogliente e pratico per consumare i pasti quotidiani, per trascorrere le occasioni conviviali con amici e pareti, ma può essere utilizzata anche come zona studio, per i compiti dei bambini, per le attività creative ecc. Quest’area multifunzionale può essere progettata in vari modi, la scelta dipende dalle esigenze, dallo spazio e dallo stile di vita degli abitanti della casa. Dal tradizionale tavolo (magari allungabile, se lo spazio è risicato), fino al bancone snack sull’isola della cucina con sgabelli, la zona pranzo crea un punto di unione dei diversi spazi in un open space e promuove l’interazione sociale.
Credit photo: Alvhem
Mantenere stile e coerenza
Come creare un’estetica coerente tra soggiorno e cucina se sono in unico ambiente pur mantenendo la loro funzionalità distintiva? In un ambiente di questo tipo, come se ne vedono molti nelle nostre case moderne, è importante considerare, non solo la funzione, ma anche l’aspetto estetico e lo stile complessivo della stanza. Ad esempio, scegliere la palette di colori è fondamentale. Ci sono così tanti bei colori, diverse sfumature e molte sono le domande che sorgono. Quali colori vanno con quali? Quanti colori diversi dovrebbero esserci in una stanza? Dovrebbero essere colori vivaci o tenui?
Partiamo dai punti fermi: hai scelto i materiali di pavimenti e rivestimenti? Se hai già una selezione di questi elementi o lavori sull’esistente, i colori principali sono già determinati, non devi fare poi molto altro. Se poi hai preso una decisione per le ante della cucina (probabilmente un colore neutro), potresti partire da quelle per vedere di uniformare insieme anche le pareti del locale. In questo modo la cucina non sembrerà messa lì in modo non intenzionale, ma verrà integrata al resto della stanza.
Per la scelta dei colori d’accento, invece, c’è un altro trucco da interior design che ti sveliamo: scegli un pezzo dell’arredamento che ritieni abbia una bella combinazione di colori, da questo estrapola due o tre colori che ami che puoi usare per alcuni accessori (cuscini, vasi, tavolini ecc.). Il pezzo d’arredo può essere un quadro, un plaid, un cuscino, un tappeto. Questo metodo, rende la scelta della combinazione di colori molto più semplice, perché c’è già qualcun altro che ha abbinato assieme i colori al posto tuo, così tutto è ben pensato.
Allo stesso modo occorre agire sullo stile, nessuno amerebbe vedere in un unico ambiente una cucina rustica con un divano e mobile soggiorno estremamente contemporanei. Non stiamo parlando che c’è un unico stile per arredare una casa dove cucina e soggiorno coesistono, ma occorre trovare un filo conduttore, per non avere troppo dissonanze. Quindi, per prima cosa ricerca il tuo stile personale, considera quello che ti piace e cerca dei punti comuni, in modo da rimanere coerente.
Credit photo: Pedro De Agustín Mayor via MiCasa revista
Illuminazione di un soggiorno e cucina in unico ambiente
E’ inutile che ti diciamo quanto sia importante l’illuminazione in un ambiente in cui soggiorno e cucina convivono. Assicurati che entrambi gli ambienti siano ben illuminati con un mix di luci ambientali, di lavoro e decorative. L’illuminazione sospesa sopra l’isola o la penisola, non solo può aggiungere un elemento decorativo, ma diventa anche funzionale, delineando ulteriormente lo spazio della cucina.
Distribuisci le fonti luminose pensando alle attività che vengono svolte nell’ambiente e pianifica di conseguenza il tipo di illuminazione necessaria. Guardati intorno e osserva la luce, sia di giorno che di sera. Dove rimangono angoli bui? Posiziona lì una fonte di luce: farà un’enorme differenza!
Quante fonti luminose dovresti avere? Una regola che puoi seguire è: almeno 5 punti luce per gli open space più piccoli, almeno 7 punti luce per quelli più grandi. Possono sembrare troppe, ma non è necessario che tutto sia illuminato allo stesso tempo. La luminosità della stanza dovrebbe essere regolata in base a tutte le esigenze. L’illuminazione generale (cioè la lampada a soffitto centrale), è un elemento che dovrebbe essere usato solo quando si necessita di una luce forte e molto buona nella stanza, ad esempio per le pulizie o per vedere dentro armadi e pensili. Per tutto il resto è meglio creare dei piccoli angoli luminosi, molto più adatti ad una casa moderna, calda ed accogliente.
Credit photo: Ikea
Mantenere l’ordine
In un ambiente open space, dove cucina e soggiorno si fondono armoniosamente, mantenere l’ordine e la pulizia può rappresentare una sfida, ma anche un’opportunità per creare uno spazio accogliente e funzionale. Investi in soluzioni intelligenti che sfruttino lo spazio verticale. Utilizza mensole, armadi, librerie o mobili alti che offrano spazio per riporre oggetti come libri, piatti, pentole e piccoli elettrodomestici. Puoi anche utilizzare mobili multifunzionali, che offrano spazio per riporre oggetti o che risultino più compatti quando non sono in uso, come tavolini con cassetti, panche contenitori, tavoli-consolle allungabili, pouf contenitori ecc.
Il consiglio generale poi è quello di ridurre al minimo l’accumulo di oggetti superflui nell’ambiente open space per evitare che diventi troppo caotico. Pratica il decluttering regolarmente, eliminando gli oggetti che non servono più e mantenendo solo ciò che è veramente utile e significativo per te e la tua famiglia. Il processo di decluttering ormai sappiamo come funziona, grazie a Marie Kondo e al suo libro “Il magico potere del riordino”. Usa scatole e cesti per mantenere tutto organizzato. Durante la preparazione dei pasti e le attività quotidiane, cerca di mettere ordine agli spazi di lavoro. Pulisci man mano che procedi e riponi gli oggetti al loro posto una volta terminato l’uso e incoraggia gli altri a fare lo stesso.
Seguendo questi consigli pratici, potrai progettare il tuo ambiente open space, creando un ambiente accogliente e funzionale in cui vivere e trascorrere del tempo di qualità con la famiglia e gli amici.
Per capire come scegliere le sedie per la cucina che fanno proprio al caso tuo basta seguire questa semplicissima, ma fondamentale checklist. Le sedie, in cucina, non sono solo elementi funzionali: possono trasformare completamente l’aspetto e l’atmosfera della stanza. Scopri tutti i segreti per scegliere quelle perfette per il tuo spazio.
1. Le sedie della cucina si scelgono in base al tavolo
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Tavolo e sedie non possono prescindere l’uno dalle altre. Si tratta di far caso ad alcune misure fondamentali e allo stile di entrambi.
Dimensioni
Dal bordo inferiore del tavolo alla seduta ci devono essere almeno 30 cm, meglio se di più, così puoi incrociare le gambe comodamente. Se la maggior parte delle sedie moderne hanno in media la seduta a circa 45 cm da terra, l’altezza dei tavoli può variare anche di molto. In particolare, se hai a che fare con un tavolo antico (realizzato artigianalmente, a volte su misura e comunque rispondente a standard dimensionali diversi da quelli odierni) questa misura è da tenere ancor di più in considerazione.
Sul piano del tavolo, ogni posto occupa 60 cm e le sedie poste sullo stesso lato del tavolo non devono mai toccarsi. Quindi, se hai adocchiato una sedia più larga di 60 cm, devi aggiungere almeno 5/10 cm per ogni lato della sedia e verificare che il piano del tavolo sia sufficientemente largo.
La sedia deve scorrere facilmente sotto il tavolo, quindi tieni conto di eventuali braccioli che possono ostacolare questa operazione.
Non fraintendere: abbinare non significa scegliere un set di tavolo e sedie combinate e uguali per colore, stile e materiale. Differenziare fa bene: hai l’opportunità di mescolare materiali, epoche, stili e colori per creare un look unico, che ti assomiglia.
Vuoi consigli personalizzati per abbinare tavolo e sedie? Approfitta delle consulenze home shopping.
2. I materiali da prediligere per le sedie in cucina
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Considera l’utilizzo pratico della tua cucina quando scegli i materiali delle sedie. Dal momento che il tavolo della cucina è spesso utilizzato per preparare cibi, tagliare e impastare, è essenziale optare per materiali facili da pulire, come il polipropilene, l’alluminio o il legno.
Evita le poltroncine e le sedie imbottite, più adatte alla sala da pranzo.
I materiali delle sedie si devono abbinare alla cucina?
Anche in questo caso, io ti consiglio di differenziare, ma puoi richiamare materiali e colori presenti nei mobili della cucina.
Per spiegarmi meglio, ecco qualche esempio:
Cucina nera, gambe delle sedie nere (anche se sono di due materiali diversi, si creerà una continuità interessante).
Maniglie della cucina in legno, sedie in un legno simile.
Mensole della cucina bianche, sedie bianche.
Ovviamente, queste non sono regole, ma idee da cui puoi prendere spunto se sei indecisə.
A incidere sull’abbinamento delle sedie con la cucina sono anche l’aspetto del tavolo e la distanza delle sedie rispetto al tavolo.
3. In cucina si lavora : scegli sedie dinamiche e leggere
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Ti vedo che fai le pulizie della cucina arrampicandoti, spostando tutto e detergendo come se non ci fosse un domani.
Meglio avere sedie leggere e facili da spostare e, se è possibile, anche idonee all’“arrampicamento”. Se lo spazio è piccolo, cerca delle sedie richiudibili che possano lasciare più spazio per muoverti, all’occorrenza.
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4. Tipologie di sedie che sarebbe meglio evitare in cucina
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Abbiamo parlato delle cose da fare, ma non abbastanza di quelle da non fare. Ecco alcuni modelli di sedie che in cucina potrebbero scontentarti.
Evita le sedie con schienale alto. Il top della cucina si trova a circa 90 cm da terra. Se mentre cucini dai le spalle al tavolo e ti volti velocemente per portare in tavola una pietanza (magari anche bollente), sarà scomodo sorpassare con le braccia una sedia con lo schienale alto. Quindi, meglio che le sedia abbiano un’altezza complessiva pari o minore rispetto a quella del piano della cucina.
Evita poltroncine e sedie imbottite. Come anticipato, i tessuti potrebbero macchiarsi spesso (è normale, siamo in cucina) e durerebbero, forse, meno del previsto. Piuttosto che coprirle con obsoleti coprisedia che ne cambiano totalmente i connotati, meglio selezionare direttamente una sedia pratica e facile da pulire.
Evita braccioli ingombranti: braccioli eccessivamente larghi possono ostacolare il movimento intorno al tavolo, rendendo scomoda l’esperienza durante i pasti.
Sedie Thonet senza braccioli. Le sedie Thonet come la N.18 o N.14 rappresentano un’elegante fusione tra design e storia. Progettate da Michael Thonet nel XIX secolo, queste sedie sono celebri per la loro struttura curva in legno piegato. La loro forma leggera e compatta le rende perfette per gli spazi più piccoli.
Artek Stool. Lo sgabello di Alvar Aalto è un’opera d’arte di design minimalista e funzionale. Rappresenta l’essenza della tradizione artigianale nordica. La circonferenza di soli 38 cm lo rende perfetto anche per gli spazi micro.
Sedie Serie 7 di Arne Jacobsen: Le sedie Serie 7 di Arne Jacobsen incarnano l’essenza del design moderno. Lanciate sul mercato nel 1955, queste sedie si sono guadagnate un posto d’onore nella storia del design. Con la loro silhouette iconica e la forma ergonomicamente studiata, le sedie Serie 7 sono un simbolo di stile e funzionalità.
Sedie Vecchia Milano o da Bistrot. Evocano l’atmosfera accogliente dei caffè europei di un tempo. Con il loro design classico e le linee sinuose, queste sedie sono un omaggio al periodo d’oro del design italiano. Perfette per gli spazi più piccoli, le sedie Vecchia Milano aggiungono un tocco di nostalgia e autenticità a qualsiasi arredamento.
Stai cercando le sedie della tua cucina?
Approfitta della consulenza “Home Shopping Assistant”, in cui trovo per te, in base al tuo budget e al tuo gusto personale, un arredo che proprio non sai scegliere.
Arredare un monolocale di 30 mq: come si possono dividere gli spazi? Sarà possibile avere sia un piccolo soggiorno che una camera da letto? Rispondo a queste domande facendoti vedere un mio progetto.
Ormai lo sappiamo: le ricerche di mercato e le statistiche lo dicono da un po’, che le case in affitto e vendita sono sempre più piccole.
Un po’ perché potersi permettere l’affitto o il mutuo anche solo per 60 mq è un costo folle, un po’ perché soprattutto chi abita nelle grandi città, in realtà non ha bisogno di grandi spazi.
Fatto sta che anche se sui social si vedono case sempre più grandi, la realtà è diversa. Spesso si vive in due o tre in anche solo 50 mq (non sempre in case a norme di legge).
A questo proposito mi sembrava interessante condividere un progetto che ho seguito l’anno scorso, in provincia di Milano. Arredare un monolocale di 30 mq, tutto da reinventare.
Monolocale di 30 mq: dalla pianta alla nuova distribuzione degli spazi
Metri quadri: 31
Tipologia: Monolocale
Luogo: Cernusco sul Naviglio (Milano)
Stato: consegnato
Personalmente quando guardo un progetto di arredamento di interni, una delle prime cose che cerco è la pianta dello spazio. Sarà anche una deformazione personale lo ammetto, però vedere tutto dalla pianta mi da un senso di chiarezza e orientamento che solo dalle foto faccio fatica a percepire.
Spesso infatti, le foto degli interni sono scattate per emozionare e far arrivare determinati dettagli a chi guarda e il fatto di fare foto in sequenza, che permetta di capire lo sviluppo dello spazio, non sempre è una priorità.
Ecco perché per questo progetto che ti sto raccontando, voglio partire da questo. La pianta del progetto e le foto del prima, di come si presentava la casa al momento del rilievo.
monolocale 30 mq pianta progettoPrima monolocale 30 mqPrima – stato di fatto monolocale 30 mqPrima – stato di fatto monolocale 30 mq
Guardando la pianta dello stato di progetto e le foto dello stato di fatto già si possono vedere delle evidenti differenze.
L’unico elemento che è rimasto è il pavimento, un laminato che era stato posato dal precedente proprietario e che non presentava grandi problemi o difetti. Non sono state apportate modifiche di nessun tipo (né elettriche, né costruzioni di cartongesso) proprio per limitare il budget e lavorare solo sugli arredi e la struttura della casa.
Come sempre nei miei progetti, la soluzione che ti faccio vedere è quella finale, a cui si arriva dopo un percorso anche lungo, con una serie di revisioni e cambi che si concordano con il cliente.
Come organizzare una casa piccola: la distribuzione funzionale degli spazi
Le esigenze di Ambra erano chiare: avere una cucina si piccola, ma non così sacrificata e scomoda. Il precedente proprietario aveva posizionato la micro cucina proprio a destra dell’ingresso, sacrificando ergonomia, estetica ed effettiva concretezza della zona.
La cucina è stata spostata nella posizione prevista anche da costruzione originale, cioè dietro la parete del bagno (così da condividere le tubature dell’acqua) e vicino alla finestra. Dato lo spazio a disposizione si è trattato di progettare una piccola cucina con il necessario per ospitare qualche amico, creando una zona dispensa che sfrutta lo strano angolo vicino alla finestra.
L’attenzione in questi casi va alla funzionalità, ragionando sugli elementi che devono per forza trovare posto in situazioni del genere (in questo caso la lavastoviglie è standard da 60 cm, ma volendo si poteva optare per quella da 45 cm) e sulle finiture.
In case piccole con uno spazio continuo i colori e le finiture sono fondamentali. Bisogna trovare uno schema colori che si applicherà in tutti i dettagli, che contribuirà a far fluire uno spazio nell’altro, creando armonia e ampliando otticamente l’ambiente.
Per la cucina sono stati scelti materiali come i laminati e le ceramiche per i piani di lavoro; materiali resistenti e performanti, che permettono di avere un budget tutto sommato contenuto.
Parete divisoria tra ingresso e soggiorno: creare funzioni dove non c’erano
Di solito in case così piccole la domande è una: come creo e divido le diverse “stanze” e quindi funzioni, di modo che sia tutto organizzato e non confuso?
Ci sono alcuni metodi che si possono usare nell’arredare un monolocale di 30 mq e di solito è bene metterne in pratica quanti più possibile. Un modo per dare una divisione visiva in uno spazio è giocare con il colore alle pareti. Imbiancare porzioni di parete in diversi colori fa subito capire che qualcosa finisce e qualcosa inizia dove ci sono questi stacchi.
In questo caso l’ho fatto dove c’è la zona con il divano, per definire la zona soggiorno e relax. Come zona di filtro tra cucina e soggiorno c’è il piccolo tavolo da pranzo, che può tranquillamente ospitare 4 persone ed essere usato anche come zona lavoro.
Un altro modo sono i tappeti: questi complementi creano dei perimetri ben visibili, che la nostra mente percepisce come zone effettive. L’unica nota è di prenderli in materiali che seguono le tue abitudini: se hai poco tempo per pulirli, prendili a setole cortissime e in tessuto sintetico. Così potrai metterli in lavatrice e il gioco è fatto.
Infine, il modo più complesso è dividere gli ambienti con arredi autoportanti. Ovviamente il costo per realizzare questi elementi è alto, ma se si tratta della tua casa (che hai comprato), è un ragionamento da valutare. Anche perché arredi di questo tipo trovano facilmente collocazione anche in case più grandi.
In questo monolocale, per creare una zona ingresso e allo stesso creare una zona notte, è stata inserita una parete di listoni di legno, da pavimento a soffitto. Ci saranno dei piedini regolatori che permetteranno di installare la parete seguendo i fuori squadra della casa e sarà di un colore rosa cipria opaco che segue la palette della casa.
Questa parete ad angolo servirà anche per appendere la TV, regolabile grazie ad un braccio estensibile.
Arredare un monolocale di 30 mq: creare la camera da letto dove non c’era
A questo punto ti starai chiedendo dove sia la camera da letto. Un altro punto molto chiaro era che Ambra (giustamente) non voleva dormire su un divano letto, da aprire e chiudere tutti i giorni.
Sappiamo però che i letti matrimoniali sono larghi minimo 160 cm (il 140 cm è davvero molto stretto) e lunghi circa 190 cm, scegliendone uno senza testiera.
In questo caso il letto senza testiera è un obbligo, perché comunque 10 cm possono fare la differenza. Il letto ha anche 4 capienti cassettoni al di sotto, ed è il modello Mandal di Ikea, tra i più belli e conosciuti del colosso svedese.
A parete ci saranno delle piccole mensole per appoggiare bicchieri, quadri e piccoli vasi; un modo sia per decorare la parete che renderla funzionale.
Di fronte al letto, dietro la parete di listoni, ci sarà un armadio autoportante con un piccolo vano a ponte, sotto cui trova posto una zona trucco.
L’interno degli armadi, così come la parte inferiore dell’armadio ponte può essere accessoriata con led, di modo da avere una fonte di luce aggiuntiva.
Oltre alla parete di listoni, la zona notte è schermata con tende bianche e filtranti, che scuriscono la zona letto dalla luce della finestra ma che chiudono anche la camera se ci sono ospiti in casa.
La zona contenimento c’è anche all’ingresso, dove ci sono altri due armadi a profondità standard di 60 cm. Una parte sarà occupata dalla lavatrice e dal necessario per questa funzione, il resto sarà attrezzato con cassetti e appendiabiti, avendo la possibilità di fare armadi alti anche 250 cm.
Come rendere accogliente un monolocale: le mie ultime considerazioni
Cosa rende uno spazio abitativo così piccolo, accogliente e meno soffocante? Sicuramente una progettazione accurata, ragionata sulle abitudini di chi poi lo abiterà. Capire bene le funzioni che servono e quindi dove metterle, anche in funzione della struttura della casa.
I flussi di passaggio sono molto importanti, così come avere il giusto spazio per muoversi e fare meno passaggi inutili possibili.
Anche i colori e i materiali sono più decisivi di quello che si crede. Io studio sempre uno schema colori che sia coerente per tutta la casa e che possa funzionare anche a distanza di tempo. Uno schema insomma che sia una guida che permetta ai miei clienti di muoversi in autonomia sempre.
Spero che questo progetto ti abbia chiarito le idee e ti abbia aiutato a comprendere meglio perché molte volte l’aiuto di un professionista può risultare ottimale. Contattami per qualsiasi dubbio o domanda, è sempre un piacere poterti aiutare.
Quando si è a casa si fa una gran fatica a rilassarsi per il semplice fatto che ci sono troppi rumori che provengono dall’esterno e che vi danno fastidio. Si tratta di una situazione che deve essere affrontata, anche con una certa tempestività, dal momento che la qualità di vita tende, altrimenti, ad abbassarsi notevolmente. A maggior ragione se tali rumori fastidiosi che provengono dall’esterno sono presenti anche durante le ore notturne.
Proprio per questa ragione, conviene informarsi su quelle che sono le soluzioni più utili e pratiche per cercare di aumentare l’isolamento acustico di una o più stanze della propria abitazione, magari partendo proprio da quelle in cui di solito si riposa, come ad esempio la camera da letto oppure il soggiorno.
Isolamento acustico: a cosa si fa riferimento
Quando si parla di isolamento acustico si fa riferimento a una molteplicità di operazioni e interventi il cui intento primario è quello di limitare il più possibile la diffusione di tutti quei rumori che arrivano dall’esterno. Gran parte dei rumori più comuni che provengono da fonti esterne superano decisamente il limite di comfort acustico. La percezione ottimale dei rumori esterni in un’abitazione normale non dovrebbe superare i 40-55 dB. Basti pensare come una chiacchierata a toni normali arriva tranquillamente a 60-70 dB, mentre il phon già arriva a 80 dB. Sale ancora la percezione degli abbaiati di un cane, visto che si arriva a 90 dB, lo stesso valore del passaggio di un camion in strada.
L’uso di pannelli fonoassorbenti
Una delle proposte più interessanti ed efficaci sotto ogni punto di vista per cercare di raggiungere tale obiettivo è quella che prevede l’installazione di appositi pannelli fonoassorbenti. E se una delle vostre principali preoccupazioni è anche quella di non rovinare troppo l’estetica degli ambienti in cui i pannelli verranno collocati, c’è una soluzione molto interessante. Stiamo facendo riferimento aipannelli acustici di design, una proposta che porta in dote un gran numero di vantaggi.
Optando per i giusti pannelli acustici fonoassorbenti, ovvero realizzati con dei materiali di qualità si può raggiungere un doppio obiettivo. Da un lato, infatti, si possono ridurre in maniera estremamente efficace i vari rumori di riflessione, così come l’eco e i riverberi che provengono dall’esterno. D’altra parte, però, si potrà contare anche su un elemento di design, in grado di integrarsi nell’arredamento di un’abitazione senza particolari problemi, e al contempo anche dotato di un’anima ecosostenibile, dato che viene realizzato con una struttura in feltro riciclato.
L’isolamento acustico grazie ai serramenti
Altrimenti, si può pensare di intervenire anche sugli infissi. Sappiamo perfettamente che buona parte delle fonti di rumori molesti esterni provengono dalla strada. Uno dei sistemi più diffusi per evitare questo problema o risolverlo del tutto è quello di cambiare i vecchi infissi, puntando invece sull’acquisto di serramenti isolanti realizzati con materiali di una certa qualità.
Il fatto di installare dei nuovi serramenti, dotati di un maggiore potere fonoassorbente, rappresenta un gran bel vantaggio. Tra i materiali maggiormente utilizzati per tale obiettivo troviamo l’alluminio e il pvc, entrambi in grado di garantire delle prestazioni dal punto di vista isolante di tutto rispetto. Merito, non c’è dubbio, anche del grande lavoro di ricerca e sviluppo che è stato fatto nel settore. Per quanto riguarda gli infissi che vengono realizzati in legno, invece, la differenza a livello di isolamento acustico la fa la qualità del legno. Nel caso dell’abete, giusto per fare un esempio, si ha la sicurezza di poter contare su un tipo di legno in grado di garantire un buon isolamento acustico. L’unico neo del legno è relativo allo spessore del profilo, visto che serve un telaio di dimensioni maggiori rispetto a quello in alluminio o pvc.
Se volete arredare un B&B di successo, ogni dettaglio deve essere pensato per regalare un’esperienza indimenticabile! Un ambiente accogliente e ben curato può fare la differenza nell’esperienza degli ospiti, trasformando un semplice soggiorno in un ricordo indimenticabile.
Se state pianificando l’apertura di un B&B, qui troverete una guida completa che spazia dalla definizione dello stile, alla scelta dei mobili e dei complementi d’arredo, senza dimenticare accessibilità e comfort. È tutto quello che vi serve per realizzare un ambiente accogliente e confortevole!
Definire lo stile e l’atmosfera.
La prima cosa a cui pensare per arredare un B&B di successo è quella di definire uno stile per il suo allestimento. È un passo fondamentale perché sarà l’elemento guida per scegliere in modo coerente non solo i mobili, ma tutti gli accessori e i dettagli che faranno del vostro B&B un luogo bello e accogliente. Potete scegliere lo stile che vi piace di più, l’importante è che rispecchi la vostra personalità e che si intoni con l’ambiente circostante.
Stile Moderno: si realizza con mobili dalle linee essenziali e pulite, colori neutri, materiali come acciaio, vetro e pelle, tecnologie all’avanguardia. Un B&B in stile moderno è perfetto per contesti urbani e per chi ama il design e la funzionalità.
Classico contemporaneo: costituito essenzialmente da mobili lineari con richiami classici. Le finiture sono rigorosamente in legno, i tessuti e le pelli pregiate, i colori caldi e le decorazioni eleganti. È lo stile perfetto per un B&B in campagna o in un borgo antico.
Rustico: immagina travi in legno a vista, pietra naturale, tessuti naturali come lana e lino, mobili in legno grezzo, colori caldi e terrosi. Uno stile adatto esclusivamente a contesti agricoli.
Industriale: uno stile adatto per un B&B cittadino e contemporaneo dal carattere deciso. Uno stile per gli amanti del design metropolitano fatto di mattoni a vista, tubi metallici, legno grezzo e complementi d’arredo vintage industriali.
L’arredamento delle camere.
Definito lo stile e l’atmosfera che avrà il vostro B&B, il passo successivo sarà quello di pensare all’allestimento delle singole camere. L’arredamento di queste è uno degli elementi chiave per arredare un B&B di successo: sono la prima cosa che il cliente visualizza nei portali di prenotazione online. Al loro aspetto è demandata la prima promozione della vostra attività, ed è indispensabile che le camere da letto per B&B, siano esteticamente gradevoli e comunichino fin da subito un’idea di comfort, ordine e pulizia.
La scelta del letto e dei suoi accessori.
Riguardo al comfort delle camere, particolare attenzione va prestata alla scelta del letto, del materasso e della sua biancheria:
Scegliete un comodo e robusto letto di dimensioni adeguate corredato di un materasso di qualità: in particolare assicuratevi che il materasso sia realizzato con materiali ignifughi al fine di garantire la vostra sicurezza e quella dei vostri ospiti.
Optate per una biancheria di alta qualità: scegliete lenzuola, federe e asciugamani in cotone morbido e di colore bianco candido.
Aggiungete cuscini extra e plaid caldi: offrite ai vostri ospiti diverse dimensioni e tipologie di cuscini, per garantire loro un sonno ristoratore e soddisfare ogni esigenza.
Scegliete mobili di qualità: investite in mobili che durino nel tempo, non sempre i clienti tratteranno bene i vostri mobili e un mobile danneggiato, benché nuovo, comunica un’impressione di incuria.
Inserite dei comodini comodi e funzionali: posizionati ai lati del letto, devono essere di dimensioni adeguate per appoggiare comodamente un punto luce, una sveglia, un libro, degli occhiali o un bicchiere d’acqua.
Pensate alla funzionalità: oltre all’estetica, è importante considerare la funzionalità dell’arredamento. Assicuratevi che ci sia spazio sufficiente per i bagagli e per riporre gli effetti personali degli ospiti. Scegliete armadi spaziosi.
Cura dei dettagli.
Prestare attenzione ai dettagli fa davvero la differenza per arredare un B&B di successo. Curate ogni particolare che possa contribuire al comfort e alla privacy dell’ospite e a rendere accogliente il vostro B&B.
Privacy: assicuratevi che le stanze siano progettate per garantire la privacy degli ospiti. Utilizzate tende oscuranti per garantire una buona qualità del sonno e assicuratevi che le porte siano dotate di serrature idonee a garantire la sicurezza dei vostri ospiti.
Comfort: offrite ai vostri ospiti tutti quei comfort moderni irrinunciabili come TV a schermo piatto, Wi-Fi gratuito e prese USB per ricaricare i loro dispositivi elettronici. Inoltre assicuratevi che riscaldamento e aria condizionata siano perfettamente funzionanti ed efficienti affinché la temperatura nelle camere sia sempre confortevole.
Accessibilità: se nel vostro B&B accogliete ospiti con disabilità, è importante garantire l’accessibilità alle camere. Questo significa che la porta d’ingresso deve essere sufficientemente ampia e che la disposizione dei mobili consenta il passaggio agevole di una sedia a rotelle. Inoltre il bagno dovrà essere attrezzato con maniglie e supporti adeguati per facilitare la mobilità.
Illuminazione adeguata: una buona illuminazione può migliorare di molto l’atmosfera complessiva del vostro B&B. Utilizzate una combinazione di illuminazione naturale e artificiale. Scegliete tendaggi che permettano di regolare l’entrata di luce naturale nelle stanze. Utilizzate lampade da tavolo, applique e lampade a sospensione per creare un’illuminazione variegata, accogliente e rilassante.
Personalizzare le camere: ogni camera del vostro B&B dovrebbe avere un suo carattere unico. Scegliete quadri, stampe o fotografie che si adattino allo stile del vostro B&B, ma soprattutto incorporate nell’arredamento elementi caratteristici della zona, come ceramiche locali od opere d’arte di artisti del luogo. Esponete fotografie, mappe o cartine che raccontino la storia e le bellezze del territorio. Aggiungete anche elementi decorativi come cuscini, tappeti o vasi di fiori freschi per creare un ambiente accogliente e invitante.
L’arredamento della cucina.
La cucina di un B&B non è solo un luogo dove gli ospiti preparano la colazione, ma anche un ambiente di condivisione e convivialità. Arredatelo con mobili funzionali e aggiungete piccoli dettagli come una macchina per il caffè di alta qualità e una selezione di tè e caffè. Una cucina per B&B funzionale, con un’atmosfera accogliente e conviviale, è una mossa vincente per arredare un B&B di successo.
Spazio adeguato: la cucina deve essere sufficientemente grande per ospitare comodamente gli ospiti, considerando il numero massimo di persone che possono soggiornare contemporaneamente nel vostro B&B.
Piani di lavoro: scegliete materiali resistenti e facili da pulire, come granito o laminato. Assicuratevi che siano ben illuminati e che dispongano di prese elettriche a portata di mano.
Mobili: scegliete mobili resistenti e capienti con ante e cassetti che si aprano e si chiudano bene.
Elettrodomestici: dotate la cucina di tutti gli elettrodomestici necessari per la preparazione della colazione, come un frigorifero, un forno a microonde, un piano cottura, un tostapane, un bollitore elettrico e una macchina del caffè.
Zona colazione: create un’area dedicata alla colazione, con un tavolo e delle sedie comode. É una buona idea offrire prodotti tipici locali per la prima colazione, come torte, dolci, marmellate, yogurt, o pane fatto in casa.
Oltre alle camere e alla cucina, anche le aree comuni del B&B, come la sala da pranzo e la zona relax, devono essere accoglienti e invitanti. Arredare un B&B di successo significa anche realizzare spazi comuni confortevoli dove i vostri ospiti possono rilassarsi e socializzare.
Poltrone e divanetti: per concedersi momenti di lettura o relax. Scegli modelli in linea con lo stile della camera, comodi e accoglienti, con rivestimenti in tessuto, o finta pelle più igienica e pratica da pulire. Se lo spazio lo permette, un piccolo angolo conversazione con divanetto e tavolino sarà molto apprezzato dagli ospiti.
Le luci ideali per la zona living: sono i lampadari a sospensione o delle lampade da lettura dal design accattivante.
Spazi esterni: se sono presenti nella casa degli spazi esterni, come un giardino o una terrazza, arredateli con sedie e tavolini in modo che gli ospiti ne possano usufruire per rilassarsi all’aperto.
Arredare un B&B di successo richiede cura, attenzione ai dettagli e una buona dose di creatività. Spero che questi consigli vi abbiano fornito un’idea precisa di come arredare il vostro B&B in modo accogliente, vi basterà una buona pianificazione e un po’ impegno per creare un “rifugio accogliente” che i vostri ospiti ameranno e ricorderanno per sempre!
Ti è mai capitato di guardare la tua libreria sovraccarica e pensare “dove portare i libri usati per fare spazio”, ma poi sentirti in colpa all’idea di disfarti di vecchi libri?
Sei nel posto giusto!
In questo post, esploreremo insieme come riorganizzare la tua libreria e dare nuova vita ai libri usati, mostrandoti che decluttering non è solo necessario, ma può essere anche un atto di generosità e cura. Preparati a scoprire quanto può essere gratificante liberare spazio sui tuoi scaffali!
Perché fare decluttering dei libri non è un’onta alla cultura
So che può sembrare difficile separarti da quei volumi che hanno occupato per anni un angolo della tua casa. Forse ti preoccupi che liberarti di libri possa essere visto come una mancanza di rispetto verso la letteratura o il sapere.
Ma lascia che ti rassicuri: decluttering non significa disprezzare i libri, bensì rispettare il loro valore dando loro la possibilità di essere letti e apprezzati da qualcun altro.
Inoltre, tenere sugli scaffali libri che non ti sono piaciuti o che sai non rileggerai è semplicemente uno spreco di spazio prezioso (oltre che accumulo di polvere). Fare spazio ti permette di accogliere nuove storie e idee, mantenendo viva la tua passione per la lettura in un flusso costante di novità e scoperte.
Pensa a questo processo come a un rinnovo, non solo per la tua casa, ma anche per la vita dei libri che hai amato. E ricorda, i libri che decidi di rimuovere possono trovare diverse e nobili destinazioni, contribuendo all’arricchimento culturale e educativo di altri individui.
Educazione e Cultura: Contribuisci con i tuoi libri usati a biblioteche e scuole
Donazioni a biblioteche locali
Quando pensi a ‘dove portare i libri usati’, una delle prime opzioni che potrebbe venirti in mente sono le biblioteche locali. Questi luoghi non solo arricchiscono la comunità fornendo accesso gratuito alla conoscenza e all’intrattenimento, ma molte volte accettano anche libri usati per espandere la loro collezione.
Questo non solo aiuta a mantenere fresco l’assortimento di materiale disponibile, ma in molti casi, i libri che non entrano nelle raccolte permanenti vengono venduti in mercatini di beneficenza organizzati dalla stessa biblioteca. I fondi raccolti vengono spesso reinvestiti per supportare programmi locali e servizi bibliotecari.
Se hai dei libri in buono stato che credi possano arricchire gli altri, considera la tua biblioteca locale come una splendida destinazione per loro.
Donazioni a scuole
Un’altra opzione eccellente per i tuoi libri usati sono le scuole locali. Spesso, le scuole hanno bisogno di rinnovare o ampliare le loro biblioteche scolastiche, ma possono trovarsi di fronte a limitazioni di budget che rendono difficile l’acquisto di nuovi volumi.
Donando i tuoi libri, potresti contribuire significativamente all’educazione degli studenti, fornendo loro nuove risorse didattiche e letterarie. Che si tratti di romanzi classici o di manuali scientifici aggiornati, i libri che doni possono fare una grande differenza nel supportare sia l’apprendimento che la passione per la lettura tra i giovani studenti.
Contatta le scuole della tua zona per scoprire se hanno bisogno di libri specifici che potresti offrire.
Supporto sociale e cura: Dove portare i libri usati per aiutare ospedali, case di cura e carceri
Quando pensi a “dove portare i libri usati”, considera il potente impatto che possono avere in contesti meno convenzionali come ospedali, case di cura e istituti di detenzione. I libri non sono solo strumenti di fuga dalla realtà; possono essere veri e propri alleati nel processo di guarigione e riabilitazione.
Ospedali e case di cura
Nei momenti di convalescenza o per chi vive in una casa di cura, i libri offrono una forma preziosa di intrattenimento e un modo per stimolare la mente. Possono essere una finestra sul mondo per chi è confinato in un ambiente, offrendo storie che sollevano il morale, informazioni che tengono compagnia, e narrazioni che stimolano la memoria e l’immaginazione.
Donare libri a queste strutture può migliorare significativamente la qualità della vita dei loro ospiti, portando sollievo e distrazione attraverso le pagine di romanzi, raccolte di poesie o saggi illuminanti.
Carceri
Nel contesto delle carceri, i libri svolgono un ruolo cruciale nell’educazione e nella riabilitazione dei detenuti. Offrono opportunità di apprendimento e sviluppo personale, aiutando i detenuti a costruire un futuro migliore sia dentro che fuori dalle mura del carcere.
Programmi di lettura nelle prigioni hanno mostrato di ridurre il tasso di recidiva e di migliorare il comportamento dei detenuti, fornendo loro strumenti per una riflessione critica e un miglioramento continuo. Donare i tuoi libri a queste istituzioni può essere un contributo diretto al supporto di questi sforzi, facendo una differenza tangibile nella vita di molte persone.
Donando i tuoi libri usati a ospedali, case di cura e carceri, non solo contribuisci al benessere individuale, ma sostieni anche comunità più ampie, aiutando a costruire ambienti di supporto e cura attraverso il potere della lettura.
Sostenibilità e comunità: Dove portare i libri usati per promuovere la circolazione e il supporto comunitario
Nel percorso di decluttering, considerare “dove portare i libri usati” può anche significare pensare a come questi libri possano supportare la sostenibilità ambientale e rafforzare le comunità locali.
Rivendere o scambiare libri, nonché donarli a organizzazioni benefiche, sono modi eccellenti per dare ai tuoi libri una seconda vita, riducendo gli sprechi e sostenendo cause meritevoli.
Rivendita o scambio
Promuovere la circolazione dei libri tramite vendite comunitarie o eventi di scambio di libri è un’ottima strategia per ridurre gli sprechi e favorire una cultura del riutilizzo. Queste attività non solo permettono ai libri di trovare nuovi lettori, ma creano anche momenti di incontro e di scambio culturale all’interno della comunità.
Organizzare un mercatino del libro usato o partecipare a un evento di scambio può trasformarsi in un’occasione sociale, stimolando discussioni e condivisioni intorno ai libri e ai loro contenuti.
Organizzazioni benefiche
Le donazioni a organizzazioni benefiche che distribuiscono libri a chi ne ha più bisogno sono un altro modo efficace per assicurare che i tuoi libri continuino a essere utili. Queste organizzazioni spesso operano sia a livello locale che internazionale, garantendo che i libri raggiungano biblioteche scolastiche, comunità svantaggiate e anche paesi in via di sviluppo dove il materiale di lettura è scarsamente disponibile.
Contribuire con una donazione di libri non solo aiuta a ridurre il disordine nella tua casa, ma sostiene anche l’istruzione e l’accesso alla cultura in contesti meno privilegiati.
Attraverso queste pratiche di sostenibilità e di supporto comunitario, i tuoi libri usati possono avere un impatto significativo ben oltre i confini della tua libreria domestica, contribuendo a costruire un mondo più connesso e consapevole.
Creatività e spazi comuni: Nuove vite per i libri usati in ambienti creativi e sociali
I libri che non sono più in condizione di essere letti possono trovare nuova vita in progetti artistici, mentre quelli ancora leggibili possono arricchire piccole biblioteche in luoghi di ritrovo.
Riciclo creativo
I libri che hanno subito danni possono essere trasformati in oggetti d’arte, diventando parte di installazioni, sculture o decorazioni. Questo tipo di riciclo non solo evita che i libri finiscano in discarica, ma offre anche un modo originale di preservarne la bellezza in forma nuova e sorprendente.
È un’opportunità per gli artisti o per chiunque ami il fai-da-te di esplorare la propria creatività.
Caffè del libro e spazi comuni
Creare mini-biblioteche in caffè, ostelli e altri spazi pubblici è un altro modo meraviglioso per far circolare i libri usati. Questi angoli di lettura invitano la gente a fermarsi e sfogliare, offrendo una pausa di relax e arricchimento.
È un modo per i gestori di questi spazi di offrire valore aggiunto ai loro clienti e per i visitatori di scoprire nuovi libri e autori in un ambiente accogliente.
Sia attraverso il riciclo creativo che la creazione di spazi di lettura comuni, i tuoi libri usati possono stimolare la creatività e favorire la condivisione culturale in contesti innovativi e inclusivi.
Dai ai Tuoi Libri una Nuova Vita
Concludo questo viaggio esplorativo sulle diverse destinazioni per i tuoi libri usati, ricordandoti che fare spazio nella tua libreria non è solo una questione di organizzazione, ma anche un’opportunità di dare nuova vita ai tuoi libri e di contribuire positivamente alla comunità e all’ambiente.
Se l’idea di separarti dai tuoi libri ti sembra ancora ardua, o se non sai da dove iniziare per organizzare la tua libreria, non preoccuparti. Capisco che possa essere una decisione emotivamente complessa e logisticamente impegnativa. Per questo sono qui per aiutarti a navigare in questo processo con cura e attenzione, rendendolo il più semplice e gratificante possibile.
Contattami per scoprire come posso assisterti nel riordinare la tua libreria, nel trovare le destinazioni più adatte per i tuoi libri usati, e per trasformare quel senso di colpa in un’azione positiva. Insieme, possiamo creare uno spazio che rifletta i tuoi gusti attuali e supporti i tuoi obiettivi di lettura futuri, mentre contribuiamo a diffondere la gioia e la conoscenza attraverso i libri.
Non lasciare che i libri non letti occupino spazio prezioso—trasforma la tua libreria in un luogo di ispirazione e di beneficio per gli altri. Sono qui per guidarti in ogni passo!
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Scopri il segreto per trasformare il tuo appartamento in uno spazio elegante e accogliente. Con pareti e porte dipinte dello stesso colore, questo piccolo appartamento mostra come un semplice cambio di colore possa rivoluzionare l’aspetto della casa. Lasciati ispirare da questa audace scelta di design e aggiungi un tocco di stile al tuo ambiente.
Benvenuti ad un nuovo home tour delle piccole case dalle grandi idee. Nell’incantevole cornice del centro storico di Barcellona troviamo un appartamento di 48 mq, nascosto in un antico edificio del 1936. Dopo la ristrutturazione dell’intero edificio, sono stati ricavati diversi bilocali o piccoli appartamenti come questo, perfetti per chi cerca comfort e stile in una dimensione più intima, nel cuore della città catalana.
Un grazioso appartamento, insomma, che offre idee e spunti a chi deve risistemare una casa di poca metratura. La distribuzione è semplice: un open space soggiorno e cucina diviso da una porta vetrata dalla camera da letto principale, molto accogliente. La descrizione parla anche di una camera singola (non visibile nelle foto) che può fungere da studio o seconda camera, oltre a un bagno completo di tutto. Un’atmosfera accogliente, ideale per rilassarsi dopo una lunga giornata in città.
Una parete di mattoni a vista originali, aggiunge un tocco di autenticità e charme rustico al design contemporaneo dell’appartamento. Le altre pareti del soggiorno sono dipinte in un delicato grigio-azzurro, che diventa più azzurro nella camera. Alcune modanature aggiungono una nota classica ed elegante. Questo sfondo fa risaltare il divano di velluto verde mela, che aggiunge dinamismo all’arredamento del soggiorno, tutto nei toni neutri e alla cucina di tono più scuro.
La tinteggiatura è la soluzione ideale quando si cerca un rapido cambio di look per la casa. In generale il colore più gettonato è il bianco. Ma optare per colori chiari diversi o tonalità più intense o più scure è un’opzione che consente di ottenere risultati spettacolari, come nel caso di questo piccolo appartamento.
Da quando abbiamo pubblicato l’articolo “Guida alla scelta dei colori ideali per la tua casa”, abbiamo perso il conto del numero di email e messaggi che abbiamo ricevuto. In effetti, gran parte delle persone dà per scontato che il colore ideale per verniciare le pareti di casa sia il bianco, ma se guardi il catalogo dei colori nel colorificio più vicino noterai la gamma infinita di tonalità.
Nella scelta dei colori in una casa, il criterio dominante, che consigliano nei negozi, è quello di unificare il battiscopa al pavimento, sia esso in parquet o in piastrelle di gres. Una soluzione che noi, nel nostro studio di architettura, non amiamo troppo, anzi per niente. Noi troviamo molto più elegante abbinare il battiscopa alle porte. Soprattutto se sono bianche, con un colore chiaro diverso, si fa risaltare questi elementi architettonici, donando all’ambiente un’aria più sofisticata.
Se, però vuoi fare una scelta di design, basta osare un po’ di più: applica lo stesso tono delle paretisia alle porte che al battiscopa, otterrai uno sfondo quasi teatrale su cui far risaltare pavimento, mobili e illuminazione.
Il “Colour Drenching”, è proprio questa una nuova tendenza nell’ambito della decorazione di interni, che offre un modo audace per ampliare visivamente gli spazi. Cosa prevede questa tecnica? E’ semplice, si utilizza lo stesso colore su tutti gli elementi principali di una stanza, dai muri al soffitto, dai mobili ai dettagli architettonici (persino i caloriferi!). Che si opti per tonalità pastello, scure o vivaci, il risultato è sempre suggestivo e mai monotono. Questo approccio può rendere una stanza più ampia e ordinata, soprattutto se si applica alle porte e ai battiscopa e talvolta anche ai soffitti. L’uso di colori scuri, come il blu navy o il verde bosco può aggiungere un tocco di eleganza e intimità agli ambienti, mentre l’impiego di tonalità più chiare, come l’azzurro polvere o il terracotta chiaro, può creare un’atmosfera rilassante e accogliente.
Dai un’occhiata alle foto di questa casa: pareti e porte sono proprio tinti allo stesso modo, creando un effetto molto suggestivo.
CONSIGLIO: Se stai pensando di fare un reloking alla tua casa, considera l’idea di dipingere le pareti e le porte dello stesso colore. Questa tecnica, utilizzata con successo in questo appartamento, crea un effetto di continuità e spazialità, facendo sembrare l’ambiente più ampio e armonioso.
L’appartamento di Barcellona è un esempio perfetto di come un piccolo spazio possa essere trasformato con un buon progetto di interior design: con la giusta combinazione di colori, materiali e arredi, è possibile creare ambienti accoglienti e sofisticati, che rispecchiano il tuo stile e la tua personalità.