4 Dicembre 2024 / / Laura Home Planner

Fare un trasloco economico e senza stress può sembrare un’impresa impossibile, soprattutto se il trasloco economico lo dovrete fare a Milano..

Gli interrogativi sono sempre gli stessi:

  • Da dove comincio?
  • quanti scatoloni servono?
  • dove metto quello che non riesco a portarmi dietro?
  • quanto mi costerà ?

Niente panico è del tutto normale entrare in crisi per un trasloco,

il solo fatto di dover trasferire le proprie cose da una parte all’ altra mette ansia.

Con qualche accorgimento però, fare un trasloco economico e senza stress.. anche a Milano è possibile.

Trasloco economico e senza stress: da dove comincio?

Il primo consiglio che vi do (reduce da un trasloco impegnativo), è quello di partire in anticipo.

Programmate e organizzate il prima possibile il vostro trasferimento,

non pensate di avere abbastanza tempo perché mancano tre o quattro mesi.

Per poter fare un trasloco in modo economico e senza stress, il tempo è fondamentale,

ogni secondo è oro,

quindi iniziate dal tempo.

Per organizzarlo fatevi un elenco,

di quello che dovete portarvi dietro,

di quello che invece dovrete depositare da qualche parte,

e anche di ciò che dovete necessariamente smaltire perché non potete portarvi dietro.

Per tutto quello che dovrete depositare per un periodo più o meno breve, contattate un’ azienda che si occupa di noleggiare depositi,

meglio non affidarsi al caso,

si tratta delle vostre cose, dei vostri oggetti,

che,

preziosi o meno,

devono restare al sicuro senza che voi dobbiate preoccuparvene.

Per quello che invece dovete smaltire provate a :

  • chiedere a parenti e amici se occorre qualcosa,
  • vendere le vostre cose nei vari mercatini di usato o su internet nei vari siti di vendita di prodotti di seconda mano

(così facendo potreste guadagnare qualcosina utile per affrontare le spese del vostro trasloco)

oppure,

non meno importante,

  • aiutare qualche associazione benefica , che di sicuro apprezzerà il vostro gesto.

Una volta che avrete la lista di quello che sarà oggetto di trasferimento,

potete iniziare a considerare i costi e pensare a come organizzare il vostro trasloco economico a Milano.

Come fare un trasloco?

Fare un trasloco in modo economico a Milano e non solo a Milano,

è possibile.

A volte si pensa che per risparmiare soldi è bene fare tutto da soli in maniera autonoma,

dipende.

Siete in grado di considerare quanti scatoloni ci vogliono?

La loro misura?

Come catalogarli ed etichettarli per poi sapere cosa c’è dentro?

Se la risposta a tutte queste domande è si,

allora potrete aver bisogno di qualcuno che si occupa solo di organizzare il trasporto e l’eventuale montaggio dei vostri arredi,

se invece la risposta è no e non volete stressarvi , chiamate una ditta che si occupa di traslochi,

risparmierete tempo e denaro.

Certo,

potete cercare voi dove acquistare le scatole e gli imballi necessari,

ma se non volete occupavi di questo perché vi genera ansia e non sapete proprio da dove partire,

chiamare dei traslocatori sarà la cosa migliore.

Scatole e imballaggi : per fare un trasloco economico non risparmiate sull’imballo.

trasloco economico Milano

Se non volete che il vostro trasloco economico a Milano diventi all’improvviso il più costoso,

non risparmiate sull’imballaggio.

Le scatole devono essere in grado di contenere le vostre cose senza distruggersi al primo trasporto,

devono essere resistenti e contenitive.

La misura delle scatole da comprare va scelta in funzione di quello che ci andrà dentro.

Per piatti e bicchieri potrebbero andar bene scatole da 40×30 cm ,

per vestiti , borse , scarpe meglio quelle da 60 x50 cm ,oppure da 60×60 cm,

mentre per libri, riviste e altri oggetti piccoli , ma che possono essere pesanti se inscatolati insieme,

meglio optare per scatole più piccole.

Uno degli imballaggi che trovo decisamente utile per rendere il vostro trasloco più economico e meno stressante a Milano,

è il sacco sottovuoto.

Con il sacco sottovuoto potrete risparmiare sull’acquisto di qualche scatola,

e non solo,

sul volume e dunque sull’ingombro che i vostri pacchi occupano sul camion con cui verrà fatto il vostro trasloco.

Ma veniamo al dunque: quanto costa fare un trasloco a Milano?

Lo so,

vorreste già poter sapere quanto può costare il vostro trasloco,

ma per questo è necessario farsi fare un preventivo, confrontando le migliori aziende di traslochi a Milano.

Sappiate però che se seguirete questi consigli , potrete riuscire a fare il vostro trasloco economico a Milano, risparmiando davvero tempo e denaro:

  1. Partite in anticipo pianificando le date e organizzando il tempo
  2. fate l’elenco di tutto ciò che potete vendere , di quello che dovete portarvi dietro e di quello che dovete necessariamente depositare per qualche periodo.
  3. lasciate stare l’amico o il conoscente che forse potrà aiutarvi ma non si sa quando e come.. perderete tempo e di sicuro denaro
  4. cercate un’azienda in zona Milano dove poter depositare le cose che momentaneamente non potete portare con voi
  5. capite quante scatole servono, quale sarà il loro volume e cercare dei traslocatori in zona Miano che possono darvi il miglior prezzo.

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3 Dicembre 2024 / / Casa Poetica

Decluttering olfattivo - Casa Poetica

Il decluttering olfattivo è il primo passo per trasformare la tua casa in un rifugio accogliente e profumato. Non si tratta solo di eliminare i cattivi odori, ma anche di liberarsi degli oggetti che li causano, creando un ambiente più leggero e piacevole da vivere.



Perché il Decluttering Olfattivo è Importante?

Il nostro olfatto ha un impatto enorme sul nostro benessere: un ambiente profumato ci fa sentire più rilassati e felici, mentre odori sgradevoli possono causare stress e disagio. Ma spesso, questi odori sono causati da oggetti che ormai non servono più o che abbiamo dimenticato di avere. Fare un vero decluttering olfattivo significa non solo coprire gli odori con profumi piacevoli, ma affrontare il problema alla radice, liberando la casa da ciò che contribuisce al caos sensoriale.



1. Decluttering della Cucina: Via il Superfluo e i Cattivi Odori

Iniziamo dalla cucina, uno degli ambienti che può accumulare più odori indesiderati e oggetti inutili.

  • Decluttering degli utensili inutilizzati

    Quante volte ti capita di aprire un cassetto e trovare utensili che non usi mai? Scegli quelli che davvero utilizzi regolarmente e dona o ricicla il resto. Un cassetto meno affollato è anche meno incline a trattenere odori.

  • Elimina gli alimenti scaduti

    Controlla la dispensa e il frigorifero per eliminare alimenti scaduti o che non usi mai. Alcuni cibi, come spezie vecchie o alimenti aperti da troppo tempo, possono emanare odori persistenti. Liberati di tutto ciò che non è più fresco o utile.

  • Decluttering del lavello

    Non accumulare piatti sporchi o spugne usurate che emanano cattivi odori. Una regola semplice: pulisci subito dopo ogni uso e sostituisci regolarmente le spugne.



2. Decluttering Olfattivo del Salotto: Creare un’Atmosfera Fresca e Accogliente

Il salotto è il luogo dove ti rilassi e ricevi ospiti, quindi dovrebbe essere un ambiente fresco e invitante.

  • Elimina i tessuti non lavabili

    Cuscini, tende e tappeti accumulano odori nel tempo. Scegli tessuti facilmente lavabili e mantienili sempre freschi. Se hai tessuti vecchi o che non si abbinano più al tuo stile, considera di donarli.

  • Decluttering delle superfici

    Oggetti decorativi o riviste accumulate su tavolini e mensole possono trattenere la polvere e quindi contribuire agli odori stantii. Mantieni solo ciò che è essenziale o che ami davvero.

  • Fai spazio alla luce e all’aria

    Tende pesanti o mobili ingombranti possono impedire alla luce naturale e all’aria fresca di entrare. Valuta se è il caso di alleggerire l’arredamento per migliorare la ventilazione e l’illuminazione.



3. Decluttering della Camera da Letto: Odore di Fresco per Sonni Tranquilli

La camera da letto è un santuario di riposo e relax, e dovrebbe riflettere queste qualità anche nel suo profumo.

  • Decluttering degli armadi

    Armadi troppo pieni impediscono la circolazione dell’aria, favorendo l’accumulo di odori stagnanti. Fai un inventario dei vestiti e degli accessori che non usi più e liberati di ciò che non ti serve.

  • Sostituzione periodica dei tessili

    Oltre a lavare regolarmente lenzuola e federe, sostituisci coperte e trapunte che hanno visto giorni migliori. Elimina anche i cuscini vecchi che potrebbero trattenere umidità e odori.

  • Decluttering del comodino

    Riduci al minimo gli oggetti sul comodino. Una superficie più libera non solo ha un aspetto più ordinato ma riduce anche il rischio di accumulare polvere e odori.



4. Decluttering del Bagno: Un’Esperienza di Freschezza Completa

Il bagno è spesso un punto critico per gli odori, quindi un buon decluttering olfattivo qui è essenziale.

  • Rimuovi i prodotti scaduti o inutilizzati

    Controlla i cosmetici, i medicinali e i prodotti per l’igiene. Butta via tutto ciò che è scaduto o che non usi mai, e mantieni solo l’essenziale.

  • Decluttering degli asciugamani

    Asciugamani vecchi e umidi possono emanare cattivi odori. Mantieni solo quelli in buone condizioni e assicurati che siano sempre ben asciutti.

  • Riduci gli oggetti sulla superficie

    Evita di sovraccaricare il lavabo o le mensole con troppi prodotti. Meno oggetti significa meno polvere e più facilità nella pulizia quotidiana.



Il Decluttering Olfattivo Come Strumento di Benessere

Il decluttering olfattivo va oltre il semplice eliminare cattivi odori: è un processo di rinnovamento che coinvolge tutti i sensi e porta benessere nella tua casa. Liberarsi degli oggetti superflui non solo aiuta a migliorare l’odore degli ambienti, ma crea anche spazi più ordinati e armoniosi, dove vivere diventa un piacere.

Vuoi ricevere consigli personalizzati sul decluttering e l’organizzazione della tua casa?
Contattami per una consulenza personalizzata: sarò felice di aiutarti a creare uno spazio che rifletta al meglio la tua personalità e le tue esigenze!





Cover Photo by Tadeusz Lakota on Unsplash.





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3 Dicembre 2024 / / Laura Home Planner

Natale, una delle feste annuali più attese e suggestive, è alle porte e nell’attesa cresce il desiderio di rendere la propria casa un luogo accogliente e magico. Oltre al tradizionale albero addobbato e alle luci scintillanti, perché non arricchire la propria abitazione con tocchi di colore e profumi grazie alle composizioni floreali? Un modo originale, insolito, per portare la natura tra le mura domestiche rendendola tematica e in linea con il periodo festivo.

composizioni floreali natalizie laurahomeplanner.com
composizioni floreali natalizie

Fiori invernali: la natura si veste a festa 

Nonostante il freddo, l’inverno offre una vasta gamma di fiori bellissimi e profumati per realizzare bouquet natalizi particolari. Non è necessario andare a “caccia” di piante e fiori nei vivai, specie se si è sempre di corsa, divisi tra impegni famigliari e professionali. Basta un clic per scegliere le tue composizioni, pertanto visita il sito Interflora per cercare quello che meglio si adatta alla tua casa e al tuo stile. Facciamo alcuni esempi floreali per aiutarti nella scelta.

Euphorbia, la cosiddetta stella di Natale, fiorisce durante l’inverno e il suo colore rosso intenso è associato al periodo natalizio.  Elleboro,  noto anche come rosa di Natale, è un fiore resistente al freddo, al gelo, e dai colori delicati, ideale per creare atmosfere romantiche. Ciclamino, disponibile in una vasta gamma di colori, è un’altra ottima scelta per le composizioni natalizie. La sua forma particolare e i suoi colori vivaci regalano un tocco di allegria alla casa.

Amaryllis,  con i grandi fiori a trombetta, è una scelta perfetta per creare un’atmosfera lussuosa e sofisticata. Narcisi e crochi portano un delizioso tocco di primavera in casa, donando un’aria di freschezza e leggerezza.

Natale al profumo di pino e cannella 

Le composizioni natalizie non devono necessariamente essere sfarzose e costose.

A volte, basta poco per creare un’atmosfera calda e ospitale che faccia sentire le persone abbracciate, avvolte dal benessere. Un rametto di pino, qualche bacca rossa e un nastrino dorato o argentato possono essere sufficienti per abbellire casa con ghirlande natalizie semplici, ma d’effetto da appendere alla porta d’ingresso. 

Per un tocco più personale, puoi aggiungere alla tua composizione alcuni elementi naturali come pigne, rametti di bacche di rosa canina o scorze d’arancia essiccate, facili e veloci da realizzare. Questi elementi non solo donano un tocco rustico e autentico alla tua decorazione, ma sprigionano anche un delizioso profumo natalizio. 

Per quanto riguarda i colori per i tuoi decori, questi variano a seconda dell’impronta da dare ai festeggiamenti. Per un Natale classico prediligi effetti cromatici tradizionali come il rosso, il verde e l’oro.

Per un Natale romantico opta per tonalità pastello come il rosa, il bianco e il lilla. Se desideri un Natale country, allora utilizza materiali naturali come il legno, la juta e le pigne e combina i fiori con rami secchi e bacche. In caso di un Natale moderno gioca con i contrasti di colore e le forme geometriche.

Creatività senza limiti 

Per rendere le tue composizioni natalizie ancora più originali, puoi sbizzarrirti con i contenitori. Un vaso di vetro decorato con un nastro rosso, una tazza vintage o un barattolo di marmellata possono diventare dei contenitori originali per i tuoi fiori. 

Se sei appassionata di fai da te, realizza candele profumate fatte in casa e decorale con rametti di eucalipto o di rosmarino. L’effetto è molto suggestivo e crea un’atmosfera rilassante e avvolgente. 

Le composizioni floreali possono essere utilizzate per decorare ogni ambiente della casa. Iniziamo dall’ingresso dove apporre una ghirlanda di fiori e bacche per dare il benvenuto ai tuoi ospiti con un tocco di calore e accoglienza. 

Il soggiorno può essere decorato con un centrotavola tematico adorno di candele e rami di pino per un’atmosfera intima e rilassante. La cucina, si sa, è l’ambiente più frequentato e qui un vaso con semplici narcisi o crochi colorati porta un tocco di vitalità in un contesto tipicamente invernale. Se vuoi abbellire anche la camera da letto realizza un bouquet di rose bianche o rosa pastello posizionato sul comodino. Rende tutto più romantico e sognante. 

Infine, realizza piccole composizioni da posizionare sui tavolini, sulle mensole o sui davanzali. Puoi realizzare scenografie natalizie con vasetti di vetro, teiere o tazze.

Se l’estro ha la meglio, quest’anno prova a costruire il tuo personalissimo albero di Natale floreale. Utilizza dei rami secchi per creare la struttura di un albero di Natale e decoralo con piccoli fiori, bacche e nastri. È più semplice di quanto pensi e, se in famiglia ci sono bambini, rappresenta un modo per impegnarli e renderli partecipi nella scelta delle decorazioni casalinghe.

Consigli utili per la cura dei fiori freschi 

Per far sì che le tue composizioni natalizie durino più a lungo, prediligi fiori di stagione, cambia l’acqua del vaso ogni due giorni, taglia gli steli in diagonale di circa 2-3 cm prima di metterli in acqua, elimina le foglie che si trovano al di sotto del livello dell’acqua e posiziona i fiori lontano da fonti di calore e da correnti d’aria. 

I fiori secchi e stabilizzati sono un’ottima alternativa ai freschi. Sono più duraturi e possono essere utilizzati per creare composizioni originali e personalizzate. Puoi formare ghirlande, centrotavola o quadri con fiori secchi e altri elementi naturali a tua discrezione.

Le composizioni floreali natalizie sono un modo semplice ed efficace per rendere la tua casa più accogliente e festosa. Libera la tua creatività e divertiti a creare bouquet ecologici, unici e personalizzati.

L’articolo Idee per decorare e preparare la casa al Natale con fiori proviene da Laura Home Planner.

1 Dicembre 2024 / / VDR Home Design

*tutte le immagini in questo post, se non diversamente scritto, sono prodotte con Adobe Firefly (AI)


Qual è quell’elemento di casa tua che è estremamente funzionale, indispensabile e che deve essere assolutamente stiloso?

Magari così su due piedi ti si azzera il pensiero e ti viene in mente tutto e niente. Ti do una mano: si usa per lavorare, mangiare, parlare… 

Capito? Ma sì dai, sto parlando di una delle protagoniste della casa: la sedia.

In particolare nella cucina, la sedia è praticamente un elemento fondamentale e fondante e va scelta con cura.

So però che sceglierle è tutt’altro che semplice, perché bisogna orientarsi tra materiali, forme, aziende…

In questo post vado a toccare gli aspetti fondamentali che ti permetteranno di compiere scelte più consapevoli unendo praticità ed estetica.

 

Stile eclettico: sedie per la cucina diverse tra loro, per creare un ambiente complesso e ricercato
Foto di Louis Hansel su Unsplash

Sedie per la cucina: le caratteristiche tecniche di cui tenere conto 

Cominciamo subito parlando dell’elefante nella stanza: le sedie per la cucina andrebbero scelte prima per le loro caratteristiche tecniche specifiche e solo poi per l’estetica.

Non è vero che solo le sedie da ufficio devono essere ergonomiche. Anche le sedie per la cucina devono esserlo. Sì, perché se pensi a quante ore ci passi sopra ti rendi conto che è necessario avere un oggetto pensato per il benessere del nostro corpo (questa è l’ergonomia in parole spicciole).

Quando una sedia è ergonomica quindi?

Quando ha lo schienale che segue l’andamento della colonna vertebrale, che è leggermente flessibile per seguire i movimenti della schiena e quando c’è supporto lombare, per sostenere l’ultima parte inferiore della schiena.

Ecco perché le sedie con gli schienali alti e semi rigidi ci piacciono tanto e possiamo starci su anche per ore. Perché la schiena è supportata e non soffre. Ed ecco perché quando un oggetto è studiato ad hoc ed è fatto con materiali specifici costa di più.

sala da pranzo in stile scandinavo, con tavolo e sedie in rovere e tessuto naturale

Quando si tratta di scegliere arredi (o in generale oggetto di vario tipo) che hanno a che fare con la salute del nostro corpo è bene non mettere il risparmio come primo criterio di scelta.

Scegliendo un elemento di valore si compra qualcosa che ci farà stare bene, che durerà tantissimo ed eviteremo così sprechi e rifiuti.

Torniamo però al punto fondamentale: le caratteristiche tecniche della sedia.

Prima di tutto l’altezza: di solito la seduta della sedia è alta 43-48 cm, per accordarsi con l’altezza dei tavoli da pranzo (alti circa 70-75 cm).

La larghezza: le sedie con braccioli sono più comode, è vero, ma ingombrano anche molto di più. Misurano circa 55-60 cm in larghezza e questo incide molto in spazi ristretti (diminuisce lo spazio intorno alla sedia per usarla senza intoppi) perché se ne potranno mettere di meno intorno al tavolo.

Quelle senza braccioli, di contro, sono 10 cm più strette (circa 45 cm) e permettono di aumentare il numero di posti a tavola.

Già questo primo fattore sarà importante per definire il tipo di sedia per la cucina da scegliere: con schienale chiuso o aperto? A poltroncina o con struttura in legno?

Altro fattore da studiare è il supporto alla seduta. 

Le gambe possono essere singole centrali o a quattro raggi, di metallo, legno o plastica.

La scelta di un tipo di supporto piuttosto che un altro comporta l’avere una sedia più performante per quanto riguarda il peso sopportato e quindi l’usabilità nel tempo.

Chiedi sempre i chili massimi retti, per evitare spiacevoli sorprese durante le cene in famiglia.

 

sedie per la cucina in stile contemporaneo, per una sala da pranzo elegante e raffinata

Sedie per la cucina: quali materiali scegliere?

Come per tanti altri arredi, anche per la sedia esistono differenti materiali da conoscere e valutare.

Il primo e usato fin dall’antichità è proprio il legno; di solito vengono usati la quercia, il faggio o l’acacia per la loro resistenza alle lavorazioni e all’usura.

Le sedie in legno possono avere forme differenti: curve, con inserti in paglia di Vienna, laccate, più lineari o più complesse nelle forme e nei decori.

Non è quindi detto che si debbano abbinare solo allo stile rustico. Se per esempio usi le sedie a sbalzo, le puoi inserire in un contesto classico, eclettico e anche industriale.

Abbiamo poi le sedie in metallo, usate in principio nelle fabbriche (proprio perché super resistenti) e arrivate poi nei contesti privati e residenziali.

Queste sedie sono più complesse da abbinare, in quanto profondamente connesse all’ambito industriale che le ha fatte nascere.

 

sala da pranzo con tavolo rettangolare in legno e ferro e sedie per la cucina in stile scandinavo

Si possono abbinare a sedie in legno o plastica per spezzare la monotonia e creare un ambiente dinamico ed eclettico.

Abbiamo poi la plastica, che segna tutto il periodo del 1960 in avanti.

Ad oggi le sedie in plastica sono le più prodotte e scelte, sia per motivi di costi che di design ma anche di comodità.

Se pensiamo alla Panton di Vitra o a tutte le sedie disegnate dagli Eames, abbiamo in mente proprio alcune delle sedie che hanno fatto la storia.

Queste tipologie di sedie sono dei passepartout per gli stili d’arredamento. Scegliendo il giusto colore e il tipo di sostegno è davvero possibile inserirle in ogni contesto.

Se ci sono bimbi o animali, queste sono le tipologie di sedie da considerare: indistruttibili e facili da pulire, non ti faranno rimpiangere i soldi spesi.

Tutte queste sedie possono essere integrate con una seduta imbottita rivestita in tessuto o ecopelle, che le rende comode oltre che belle da vedere.

La scelta del tipo di materiale di rivestimento segue gli stessi principi del divano. Valuta bene quanto le userai e chi le userà, quanto tempo gli vorrai dedicare per la pulizia e in che parte di casa staranno.

Ricorda: una sedia dovrebbe essere (quasi) per sempre 

 

sedie per la cucina in ambiente eclettico: via libera al mix di stili

Abbinare le sedie al tavolo: una guida essenziale per cominciare a scegliere

Questo è uno dei punti più richiesti e su cui si fa fatica a trovare la quadra. 

Come si abbinano sedie e tavoli? 

Non c’è una sola regola scritta nel marmo, come per molte cose che riguardano l’arredamento di casa. Ci sono alcuni principi da seguire, che ti permetteranno di avere un abbinamento vincente e che oltrepassa le mode del momento. 

In linea di massima sarebbe preferibile scegliere tavolo e sedie insieme, così da avere una visione globale. Bisogna partire dalla definizione dello spazio a disposizione per questi arredi, per scegliere forma e dimensioni del tavolo e delle relative sedie (vedi sopra per quanto riguarda le dimensioni). 

Ti riassumo qui alcune scelte che si possono fare: 

  • tavolo e sedie abbinate: in questo caso i due elementi “comunicano” per forma e stile. Tavolo rettangolare con sedie squadrate o dalle forme pulite e precise. Tavolo in essenza? Sedie con struttura uguale e seduta in tessuto o ecopelle. 
  • tavolo e sedie abbinate parzialmente: in questo caso si scelgono alcune sedie (di solito quelle a capotavola) diverse delle altre; di solito sono sedie più importanti, di solito a poltroncina, in un materiale completamente diverso (ad esempio in policarbonato trasparente). 
  • tavolo e sedie di stili diversi: qui bisogna selezionare molto bene i materiali che si abbinano. Sì, perché i materiali comunicano determinate sensazioni e anche quando si combinano bisogna tenerne conto. Se ad esempio hai scelto un tavolo con struttura in metallo e piano in ceramica, per scaldare un po’ l’insieme e renderlo più personale, potrai abbinare delle sedie a poltroncina in essenza e tessuto. 

Puoi anche decidere di avere una sedia diversa dall’altra, se hai uno stile eclettico e vuoi un ambiente informale. 

Ovviamente questi ultimi due passaggi sono più complessi, perché bisogna ricercare attentamente le sedie e valutarne gli accostamenti con il tavolo, ma è fattibile. E soprattutto renderanno la stanza più interessante visivamente, oltre che più complessa stilisticamente. 

Sedie abbinate o spaiate: qual è la scelta corretta?

Questo è uno dei punti fondamentali quando si parla di sedie e di conseguenza di tavoli.

In linea generale si sono sempre scelte le stesse sedie da usare in cucina o sala da pranzo. Questo perché avere le stesse sedie crea coerenza di stile in un ambiente, evitando confusione.

Negli ultimi anni però la tendenza è sempre più marcata verso le sedie spaiate: cioè sedie di differenti stili, insieme nello stesso ambiente.

Può sembrare una cosa semplice da fare, ma il pasticcio è dietro l’angolo.

Se ad esempio ami lo stile eclettico, questo tipo di scelta è un must per te.

Via libera a sedie diverse, ma accomunate nei materiali e nei colori. Questo ti permetterà di creare connessione e continuità anche in presenza di stili differenti.

Nei miei progetti mi piace usare sedie diverse e di solito metto le due a capotavola di un tipo (spesso sono poltroncine, sedie più ampie e comode) e nel resto del tavolo sedie di un altro tipo (di solito senza braccioli per aumentare i posti a tavola).

In questo modo c’è varietà ma non eccessiva, per cui si può applicare in tanti contesti.

Sedie per la cucina: gli ultimi aspetti da considerare 

Quali sono gli ultimi consigli che mi sento di darti?

Sicuramente di sceglierle di persona le sedie, se hai possibilità. 

In questo modo potrai provarle e tastare con mano i materiali e la stabilità della sedia.

Se però hai poco tempo, puoi tranquillamente sceglierle online. La cosa importante è leggere bene i materiali di cui sono fatte, le dimensioni (in modo da verificare che ci stiano nel tuo spazio) e i chili portati.

Valuta bene se intorno alla sedia hai almeno 50 cm (soprattutto dietro alla sedia), che sono i cm minimi per garantire a chi è seduto sulla sedia di potersi spostare (o di spostarla comodamente per potercisi sedere).

Come dicevo all’inizio, una sedia è un elemento importante su cui si passano tante ore al giorno. È fondamentale quindi non andare troppo a risparmio ma scegliere dei pezzi duraturi e di ottima fattura, per non farsi male e per evitare di buttare soldi inutilmente.

E per quanto riguarda lo stile, con un po’ di pazienza (e magari il mio aiuto) è possibile trovare la sedia adatta a te e il tuo stile: ne esiste davvero una per tutti!

 

L’articolo Guida completa alle sedie per la cucina: stili, materiali e come scegliere le migliori per la tua casa sembra essere il primo su .

30 Novembre 2024 / / Maconi

Quando si vive in un monolocale o in un appartamento piccolo dove gli spazi sono limitati, ogni angolo deve essere sfruttato al meglio.

Ricavare una zona pranzo accogliente e funzionale in soggiorno può sembrare una sfida difficile, ma con qualche accorgimento e con l’uso di mobili salvaspazio, ottenere un ambiente super pratico non è impossibile.

Una delle soluzioni più efficaci per ottimizzare lo spazio in living piccoli è l’utilizzo di consolle trasformabili in tavolo da pranzo.

In questo articolo proporremo alcune idee e suggeriremo consigli validi per sfruttare al meglio una consolle con piano integrato in modo da ricavare in un soggiorno piccolo una zona pranzo pratica e confortevole.

 

 

 

Cos’è una consolle trasformabile in tavolo?

Una consolle trasformabile è un arredo versatile che può essere usato come mobile da ingresso o come tavolino d’appoggio e che, grazie a meccanismi allungabili o a ribalta, permette in pochi secondi di trasformarsi in tavolo da pranzo.

 

 

Questa soluzione è particolarmente indicata per chi deve fare i conti con poco spazio in casa, ma non vuole rinunciare a una zona del soggiorno comoda dove poter pranzare.

Le consolle trasformabili sono progettate per essere allungate o aperte, così da ottenere lo spazio necessario per far sedere 2, 4 o addirittura 6 persone al tavolo.

 

 

Quali sono i vantaggi?

I mobili con tavolo a scomparsa offrono diversi vantaggi, soprattutto per chi ha necessità di ottimizzare al meglio gli spazi nella propria casa.

Questi complementi multifunzionali uniscono praticità e versatilità in un unico complemento da inserire in un soggiorno che deve servire anche come zona pranzo.

 

 

Vediamo nel dettaglio i principali vantaggi:

Ottimizzazione dello spazio

Una consolle trasformabile in tavolo da pranzo è l’alleato perfetto per sfruttare ogni centimetro di spazio in un soggiorno piccolo.
Quando non è in uso si presenta come un mobile a parete compatto, quando è il momento di pranzare o cenare si trasforma in una soluzione per accogliere da 2 fino a 6 persone a seconda del modello scelto.

Versatilità

Questi complementi possono essere utilizzati in tanti modi diversi, a seconda delle esigenze del momento. Oltre a fungere da tavolo da pranzo, possono essere impiegati anche come tavolo da lavoro, scrivania o mobile da ingresso.

 

 

Design e finiture

Esteticamente accattivanti, questi arredi salvaspazio sono disponibili in vari stili e finiture per potersi inserire anche in ambienti già arredati. Legno, metallo e laccati sono i materiali principali di complementi che puntano a contribuire all’estetica dell’ambiente con linee pulite e moderne.

Facilità di utilizzo

I meccanismi che si nascondono all’interno di un mobile trasformabile in tavolo da pranzo sono pratici e intuitivi. Senza alcuna competenza tecnica e in pochi semplici passaggi, si estrae il tavolo dalla consolle per essere pronto all’uso.

 

 

Come integrarla in una zona giorno piccola?

Come già detto prima, inserire una consolle trasformabile all’occorrenza in un tavolo da lavoro o da pranzo è un’ottima soluzione per ottimizzare lo spazio in una zona giorno piccola. Per massimizzare la sua funzionalità è però opportuno prestare attenzione ad alcuni accorgimenti.

 

 

È consigliabile collocare la consolle trasformabile a ridosso di una parete. Preferibilmente vicino all’ingresso, sotto una finestra o in un angolo. In questo modo, quando non è in uso come tavolo, non occupa spazio prezioso al centro della stanza.

In alternativa, un complemento multifunzione così versatile può essere posizionato anche nella zona salotto del living, da usare come piccola credenza vicino ad un divano o ad una poltrona e come tavolo da lavoro o da pranzo quando necessita.

 

Errori da non fare

Nel momento in cui si decide che una consolle con tavolo a scomparsa è la soluzione ideale per una casa piccola bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti per evitare di commettere errori che potrebbero indurre a pentirsi della scelta fatta.

 

 

Prima di tutto, bisogna considerare lo spazio a disposizione per l’apertura del tavolo. La consolle ha infatti bisogno dello spazio sufficiente per essere estesa. Se l’ambiente è troppo stretto o pieno di mobili, il tavolo potrebbe risultare ingombrante e poco pratico.

Un errore frequente è poi quello di non scegliere il modello in base alle proprie esigenze. Se la consolle che viene scelta si trasforma in un tavolo per due persone, ma si ha bisogno di almeno quattro posti a tavola, potrebbe non essere la soluzione ideale. È quindi importante scegliere un complemento che soddisfi le proprie esigenze di spazio e funzionalità.

Infine, è importante non sottovalutare un’illuminazione adeguata. Un errore comune è non considerare la luce presente nella zona, che potrebbe essere insufficiente per creare un’atmosfera accogliente e funzionale durante i pasti.

 

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

28 Novembre 2024 / / A forma di casa

Quando si tratta di arredare casa, gli abbinamenti colori arredamento sono un aspetto fondamentale per creare un ambiente armonioso e invitante.

Scegliere la giusta combinazione di colori per arredamento richiede un po’ di creatività e conoscenza delle basi della teoria del colore. Vediamo come procedere e come abbinare i colori in casa in modo efficace e con stile.

Questi consigli possono essere applicati sia per la propria abitazione, e quindi per soggiorni classici eleganti o soggiorni moderni o in camera, oppure per uffici, studi, saloni e molto altro.

Le fondamenta dell’abbinamento dei colori arredamento

Prima di iniziare a scegliere i colori per gli interni di casa, è importante capire alcuni principi di base. L’abbinamento dei colori arredamento si basa su concetti come il contrasto, la complementarietà e l’armonia.

Utilizzando una palette colori arredamento ben pianificata, puoi creare ambienti che riflettono il tuo stile personale e migliorano la vivibilità dello spazio.

ruota colori

Colori e arredamento: la regola del 60-30-10 e il cerchio cromatico di Itten

Come abbinare i colori nell’arredamento in maniera strategica

Alla domanda: come abbinare i colori nell’arredamento?, rispondiamo che una delle tecniche più utilizzate per scegliere i colori per arredare casa è la regola del 60-30-10. Questo criterio suggerisce di utilizzare:

  • 60%: un colore principale, solitamente neutro, che costituisce la base dell’ambiente. Colori come bianco, grigio o beige sono ottime scelte.
  • 30%: un colore secondario che crea contrasto e vivacità. Può essere un colore più intenso come il blu o il verde oliva.
  • 10%: un colore d’accento, utilizzato per dettagli decorativi come cuscini o opere d’arte. Qui si possono osare tonalità vivaci come il giallo o il rosso.

Questa proporzione aiuta a mantenere l’equilibrio visivo e a evitare che l’ambiente appaia troppo caotico.

Utilizzare il cerchio cromatico di Itten per l’ abbinamento colori arredo

Il cerchio cromatico di Itten è uno strumento utile per comprendere l’abbinamento colori arredo per diversi contesti. Esso include:

  • Colori primari: giallo, blu e rosso.
  • Colori secondari: ottenuti mescolando i primari.
  • Colori complementari: posizionati opposti nel cerchio, creano contrasti forti e dinamici.

Utilizzando questo cerchio, è possibile scegliere combinazioni di colori analoghi (vicini tra loro) o complementari (opposti) per creare armonia o contrasto nel proprio arredamento.

Abbinamenti colori arredamento cucina

Colori arredamento: palette perfette per ogni stile

Se stai arredando, puoi scegliere una palette colori arredamento che combini toni neutri con colori vivaci per pareti o dettagli.

I colori arredo neutri, come il bianco, il grigio e il beige, sono ottimi per creare un’atmosfera tranquilla e rilassante, mentre dettagli colorati come il giallo senape, il blu petrolio o il verde oliva aggiungono un tocco di freschezza e modernità.

Abbinamento colori mobili e pareti: consigli su come scegliere

Quando si abbinano i colori per arredamento e pareti, è importante scegliere tonalità che si completano.

Ad esempio, per un effetto elegante, puoi abbinare mobili in legno scuro con pareti dai toni chiari, come bianco o beige. In alternativa, se desideri un look più contemporaneo, sperimenta con accostamenti colori arredamento audaci come il moka e il verde smeraldo.

Colori vivaci per pareti: come usarli senza esagerare

I colori vivaci per pareti come il giallo, l’arancione o il verde brillante possono essere un’ottima scelta per aggiungere energia alla casa o all’ambiente d’interesse.

Tuttavia, è consigliabile utilizzarli con moderazione, preferibilmente in una sola parete o attraverso dettagli decorativi. Ad esempio, un soggiorno moderno può avere una parete arancione abbinata a mobili bianchi e accessori in legno chiaro per bilanciare il look.

Abbinamenti colori arredamento camera

Colori arredamento e psicologia dei colori

La psicologia dei colori ci offre una guida utile per abbinare tonalità in base agli effetti emotivi che desideriamo ottenere .I colori che scegliamo per arredare la casa influenzano l’atmosfera di ogni ambiente e possono avere un impatto diretto sull’umore, creando sensazioni specifiche che rendono ogni spazio più accogliente e funzionale

Il blu è il colore del relax e della calma. La sua tonalità fresca e tranquilla è ideale per la camera da letto, dove promuove il riposo e riduce lo stress, rendendo l’ambiente un rifugio di serenità.

Il verde, invece, evoca freschezza e connessione con la natura. È perfetto per il soggiorno o la zona giorno, dove crea un’atmosfera rigenerante e rilassante, favorendo la socialità e il benessere.

Il rosso, un colore caldo e vivace, stimola l’energia e l’appetito, rendendolo ideale per la cucina o la sala da pranzo. Questa tonalità accesa aggiunge vitalità, creando un ambiente conviviale e accogliente.

Il rosa è associato a serenità e dolcezza; i toni pastello di questo colore sono ideali per creare una zona relax o una camera da letto dall’atmosfera romantica.

Il beige, con la sua neutralità calda, aggiunge accoglienza a soggiorni e aree comuni, creando una base versatile.

Il grigio dona eleganza e calma ed è perfetto per ambienti moderni, specialmente se abbinato a toni caldi.

Infine, il lavanda è rilassante e delicato, ideale per camere da letto e spazi meditativi, dove favorisce una sensazione di armonia e serenità.

Scegliere i colori giusti in base alla loro influenza psicologica consente di personalizzare la casa, adattando ogni spazio alle attività e alle emozioni che vogliamo vivere.

In collaborazione con Intercasa Arredamenti


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L’articolo Abbinamenti colori arredamento: consigli per i giusti accostamenti in ogni ambiente proviene da A forma di casa.

28 Novembre 2024 / / ChiccaCasa

I colori neutri in casa, in molti casi sono visti come una scelta sicura, elegante e senza tempo.

Siamo, sempre più spesso, spettatori di abitazioni totalmente neutre. Sembra che il colore stia via via scomparendo dalle case.
Mi chiedo se questa tendenza dipenda dal bisogno di alleggerire le nostre vite frenetiche o, forse, dalla paura di osare.

La neutralità è rassicurante, ma può facilmente trasformarsi in monotonia o anonimato.
Esploriamo insieme perché i colori neutri non sono sempre la soluzione migliore, come evitarne gli errori più comuni e come valorizzarli senza rinunciare a personalità e carattere.

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Perché scegliere colori neutri non è sempre la soluzione migliore

Molti adottano esclusivamente colori neutri nell’arredamento, con l’idea che siano universali e “a prova di errore”.

Tuttavia, questa percezione può essere limitante e portare a risultati deludenti. Vediamo i motivi principali.

  1. Mancanza di personalità

Una casa decorata interamente con tonalità neutre – beige, grigi, tortora – rischia di sembrare un catalogo, priva di carattere e autenticità.

La casa, però, dovrebbe raccontare chi la vive: i suoi gusti, le sue esperienze, i suoi sogni.

Inserire accenti di colore – come, ad esempio, una poltrona senape, una parete color carta da zucchero o cuscini verde bosco – aiuta a creare un’atmosfera viva e coinvolgente.

2. Il rischio dell’anonimato

Se i neutri non vengono sapientemente bilanciati, gli ambienti possono risultare anonimi e privi di personalità.

Un tortora medio e un grigio medio, se ripetuti su ogni superficie della stanza, creano un ambiente piatto.
Anche i neutri vanno abbinati con criterio, facendo attenzione ai contrasti di chiaro-scuro e di caldo e freddo.

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Colori neutri: davvero facili da abbinare?

Contrariamente a quanto si crede, i colori neutri non sono sempre facili da combinare. La loro apparente semplicità nasconde complessità cromatiche che possono generare contrasti indesiderati o far emergere tonalità indesiderate.

Ecco un paio di combinazioni molto comuni, che secondo me sarebbe meglio evitare.

Grigi freddi e legni caldi: un abbinamento insidioso

I grigi freddi (tendenti verso il blu) molto amati negli ultimi anni, spesso si scontrano con pavimenti in legno caldo, come rovere o ciliegio, creando una sensazione di disarmonia. Per evitare questo effetto, scegli grigi più morbidi o caldi, come il greige.

Beige datati? Non con il giusto accostamento

Il beige è un classico, ma se utilizzato senza accenti contemporanei può risultare antiquato.

Per modernizzarlo, abbinalo a colori come il cammello o il ruggine, o gioca con texture materiche o cangianti come il velluto o il lino grezzo.

Illuminazione sbagliata che altera i colori

Se hai accostato sapientemente delle tinte neutre, potrebbe andare tutto in fumo quando accendi la luce.
Ricordati di scegliere lampadine a luce calda o neutra (mai sopra i 3000 k per la camera e il soggiorno e mai sopra i 4000 per bagno, cucina e lampada da scrivania) e fai attenzione alla voce CRI (indice di resa cromatica) sulla scatola della lampadina, che, per mostrare fedelmente i colori senza alterarli, deve essere maggiore di 90 (>90).

⮕ Se vuoi approfondire la questione dell’illuminazione, leggi anche Quali lampade usare in casa? Ecco perché un solo punto luce non basta mai.

 

Quando i colori neutri funzionano (e come usarli al meglio)

Nonostante i rischi, i colori neutri rimangono una scelta versatile e raffinata, purché vengano utilizzati con criterio.
Ecco alcune strategie per sfruttarli al meglio.

Gioca con le texture

Un ambiente neutro non deve essere monotono.
La varietà di texture – legno grezzo, ceramica lucida, tessuti come velluto o lino – può aggiungere profondità e carattere anche a una palette minimalista.

Introduci contrasti

Anche una palette neutra può risultare dinamica con i giusti contrasti. Un divano color panna può essere arricchito da cuscini marrone cioccolato o grigio antracite. Un pavimento chiaro può essere valorizzato da un tappeto scuro.

Se non te la senti di addentrarti nel mondo del colore, per gli accenti, prova ad esplorare la palette dei marroni, o meglio, dei colori terrosi: cannella, terra di Siena bruciata, Testa di Moro, ruggine, seppia… Queste tinte scaldano la neutralità e danno personalità all’ambiente.

Accenti metallici e naturali

Rame, oro, argento e ottone si abbinano perfettamente ai toni neutri, donando raffinatezza e luminosità.
Scegline uno e utilizzalo su lampade, pomelli e maniglie, candelabri e altri accessori.

Piante verdi

Allo stesso modo, piante verdi rigogliose spezzano la monotonia cromatica e portano vitalità.

Arredamento colori neutri: rispondo alle domande più comuni

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I colori neutri sono adatti a ogni stanza?

Sì. In cucina, possono risultare piatti senza accenti vivaci, mentre in bagno possono essere valorizzati dalla texture di piastrelle decorative.
In soggiorno o camera da letto, funzionano meglio se combinati con tessuti materici o a fantasie e dettagli caldi o contrastanti.

Quali sono i neutri più moderni?

Oltre ai classici beige e grigi, tonalità come il greige (mix tra grigio e beige), il bianco avorio e il tortora chiaro sono particolarmente in voga. Questi colori si prestano a combinazioni contemporanee.

Come evitare che una stanza neutra sembri fredda?

Giocando con tessuti morbidi, dettagli in legno e illuminazione calda.

Aggiungere un tappeto, tende leggere o una coperta di lana può fare una grande differenza.

Il tuo consiglio da un occhio esperto

Vuoi includere un colore nuovo nel tuo spazio e non sei sicur* che stia bene con il resto?
Non hai idea di quali siano i colori che ti fanno sentire bene?

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Conclusione: i colori neutri sono un’arma a doppio taglio

I colori neutri possono essere una base raffinata per qualsiasi casa, ma non devono diventare un limite.

Usarli senza creatività può trasformare gli spazi in ambienti anonimi e senza anima.

Al contrario, se sapientemente abbinati ad accenti di colore, texture variegate e dettagli unici, possono dar vita a interni accoglienti, eleganti e ricchi di personalità.

Ricorda: la tua casa non deve essere solo bella, ma deve raccontare la tua storia.

27 Novembre 2024 / / Laura Home Planner

Il soggiorno è forse la stanza della casa più Ibrida : Si cena, si chiacchera con gli amici, si lavora, ma come renderlo bello e allo stesso tempo funzionale? Oggi vi darò alcune idee per arredare il vostro soggiorno e renderlo bello .

Idee per arredare il soggiorno: partiamo dalle misure

Ancor prima di pensare allo stile che volete dare al vostro soggiorno è bene munirsi di :

carta,

penna,

metro

e prendere le misure della stanza,

ogni parete mi raccomando.

Per farlo in modo semplice e non sbagliare fate così:

Prendete un foglio,

disegnate la forma della stanza e date delle lettere ad ogni punto, come in questo esempio qui sotto:

idee per arredare il soggiorno laurahomeplanner.com

Non serve farlo a computer come ho fatto io,

si può fare a mano,

l’importante è indicare le lettere per ogni punto,

così facendo sarà più semplice individuare le pareti.

Fatto questo siete a metà del lavoro.

Individuare le misure serve ad avere la percezione dello spazio e capire quello che potete inserire nella stanza.

Idee per arredare il soggiorno: cosa serve?

Per arredare il soggiorno è importante sapere quali sono le funzionalità che deve avere,

non basta pensare di volerlo bello.

Dunque cosa vi serve?

Una TV e un salotto?

Serve il tavolo?

E se si , per quante persone?

È indispensabile un angolo per lavorare?

Insomma,

fate un elenco di quello che il vostro soggiorno (misure permettendo) deve essere in grado di offrire.

Ci sono davvero mille idee per arredare il soggiorno e renderlo bello,

ma se è bello e poco funzionale allora servirà a poco,

pertanto,

le vostre esigenze vanno al primo posto.

Funzionalità e stile vanno di pari passo.

Lo stile di un ambiente è fondamentale per il suo utilizzo.

Un soggiorno troppo sciccoso ad esempio, si addice poco ad un ambiente in cui ci deve stare anche l’angolo giochi dei bambini,

con questo non voglio dire che un soggiorno utilizzato anche dai bambini non può essere bello,

dico solo che uno stile in cui si predilige l’utilizzo del vetro ad esempio, del laccato lucido, dei tessuti guardare ma non toccare, è adatto ad un living con altre funzioni.

Pertanto,

lo stile e la funzionalità devono andare di pari passo.

Idee per arredare un soggiorno scegliamo lo stile e la palette colori

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Moderno con colori eclettici
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Moderno contemporaneo
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rustico moderno
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Stile Jungle
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Moderno contemporaneo industriale e rustico

Ovviamente ci sono tantissimi altri stili d’arredamento, palette colori e materiali che si possono combinare tra di loro per rendere bello il vostro soggiorno,

quale tra queste è la vostra preferita?

Se vi va scrivetemelo nei commenti,

ma sopra tutto ricordatevi che uno spazio è bello quando è organizzato e curato,

non deve essere perfetto,

la casa va vissuta,

bambini, animali domestici, cene, amici, lavoro,

quello che serve è solo un pò di organizzazione.

L’articolo Idee per arredare il soggiorno: come renderlo bello? proviene da Laura Home Planner.

26 Novembre 2024 / / Casa Poetica

Decluttering e oroscopo - Casa Poetica

Decluttering e oroscopo: chi avrebbe mai detto che le stelle potessero influenzare il modo in cui organizzi la tua casa?

Dopo aver esplorato come i segni della Bilancia, Scorpione e Sagittario affrontano il decluttering, è arrivato il momento di scoprire come i segni del Capricorno, Acquario e Pesci possono liberarsi del superfluo in modo efficace e divertente. Preparati a scoprire come sfruttare al meglio le tue caratteristiche astrologiche per organizzare i tuoi spazi con successo!



Capricorno: Decluttering e Oroscopo per una Gestione Efficiente

Caratteristiche del Capricorno in rapporto al decluttering

Il Capricorno è noto per la sua disciplina e il suo approccio pragmatico alla vita. Questo segno è orientato agli obiettivi, quindi ama l’efficienza e l’organizzazione. Tuttavia, può avere una tendenza a trattenere oggetti che considera utili per il futuro o che rappresentano traguardi professionali.

Consigli per il Capricorno: decluttering strutturato e produttivo

  • Pianifica come un progetto: Affronta il decluttering come faresti con un progetto lavorativo. Crea un piano dettagliato, con scadenze e obiettivi specifici, per rendere il processo più efficace.
  • Concentrati sull’utilità: Mantieni solo gli oggetti che hanno un’utilità chiara o che sono essenziali per raggiungere i tuoi obiettivi a lungo termine. Questo ti permetterà di liberare spazio mantenendo il focus sulle tue priorità.
  • Decluttering come investimento: Vedi il decluttering come un investimento nel tuo futuro. Liberarti del superfluo ti aiuterà a creare un ambiente più produttivo e adatto al raggiungimento dei tuoi traguardi.



Acquario: un Approccio Innovativo

Caratteristiche dell’Acquario in rapporto al decluttering

L’Acquario è il segno dell’innovazione e dell’originalità. Ama le idee nuove e può essere attratto da oggetti unici o eccentrici. L’Acquario può avere una casa piena di cose interessanti, ma a volte manca di un piano organizzativo chiaro.

Consigli per l’Acquario: decluttering creativo e fuori dagli schemi

  • Organizza in modo non convenzionale: Invece di seguire le solite regole, trova modi creativi per organizzare i tuoi oggetti. Pensa fuori dagli schemi e utilizza soluzioni di archiviazione innovative come contenitori sospesi o mobili multifunzionali.
  • Mantieni l’essenziale ma interessante: Tieni solo ciò che ti ispira o che ha una storia da raccontare. Lascia andare tutto ciò che è noioso o che non riflette la tua personalità unica.
  • Sperimenta nuove tecniche di decluttering: Prova il decluttering per aree insolite, come declutterare il digitale o riorganizzare gli spazi esterni. Trova nuovi modi per liberarti del superfluo mantenendo il tuo spirito innovativo.



Pesci: Decluttering e Oroscopo per un Ambiente Calmo e Sereno

Caratteristiche dei Pesci in rapporto al decluttering

I Pesci sono noti per la loro sensibilità e immaginazione. Sono spesso emotivamente legati agli oggetti e possono avere difficoltà a lasciarli andare, specialmente se evocano ricordi o sentimenti profondi. Tuttavia, un ambiente troppo pieno può diventare opprimente per questo segno.

Consigli per i Pesci: decluttering dolce e compassionevole

  • Decluttering intuitivo: Segui il tuo istinto mentre fai decluttering. Se un oggetto non ti trasmette più emozioni positive o ti sembra pesante, lascialo andare.
  • Crea spazi rilassanti: Concentrati sulla creazione di un ambiente che promuova la calma e la serenità. Mantieni solo gli oggetti che ti aiutano a rilassarti o che ispirano la tua creatività.
  • Decluttering come pratica meditativa: Trasforma il decluttering in una sorta di meditazione. Prenditi del tempo per respirare profondamente e riflettere su ogni oggetto prima di decidere cosa fare.



Conclusione

Decluttering e oroscopo sono due mondi che si incontrano per rendere l’organizzazione della tua casa più in linea con la tua personalità. Che tu sia un Capricorno metodico, un Acquario creativo o un Pesci sensibile, c’è un approccio al decluttering fatto su misura per te!

Ti piacerebbe avere un aiuto personalizzato per organizzare i tuoi spazi in armonia con il tuo segno? Contattami per una consulenza e insieme trasformeremo la tua casa in un luogo che rispecchia davvero chi sei





Cover Photo by Jakub Pabis on Unsplash.





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L’articolo Decluttering e Oroscopo: Capricorno, Acquario e Pesci proviene da Casa Poetica.

25 Novembre 2024 / / Coffee Break

Oggi vogliamo condividere con voi un progetto rimasto per qualche tempo nel
cassetto, ma che ci sta particolarmente a cuore: la proposta di cafelab
architetti per il concorso
“Programma di valorizzazione patrimoniale del complesso di Santa Maria della
Pietà”
. Promosso su proposta dell’Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e
Demanio del Comune di Roma.

Il progetto si concentra sul recupero e la riqualificazione del Padiglione 28,
uno dei più grandi del complesso, per trasformarlo in una nuova sede per la
Scuola di Danza Balletto di Roma, con ambienti dedicati a sale danza, spogliatoi, foresteria e spazi
polifunzionali per eventi e attività culturali, recuperando l’identità unitaria,
frammentata dalle molteplici modifiche e offrendo una nuova fruibilità
contemporanea nel rispetto della storia architettonica e funzionale del
padiglione.

Breve storia del manicomio

Il Manicomio di Santa Maria della Pietà fu progettato e realizzato tra il 1910 e
il 1924 da Edgardo Negri, Silvio Chiera e Saverio Guidi, con la collaborazione
dell’ingegnere Chiera per le strutture in cemento armato.
L’ospedale fu costruito su una collina, vicino alla via Trionfale e concepito
come un sistema aperto di edifici disposti su un percorso anulare, integrato nel
paesaggio circostante come un complesso a villaggio, con annessa colonia
agricola facendo sì che, come dichiarato dagli stessi progettisti, si allontani
“sempre più per i poveri reclusi l’idea del reclusorio”.
Ogni padiglione, indipendente dagli altri, ospitava diversi servizi, favorendo
l’autosufficienza dei malati. Nel 1937 la struttura accoglieva circa 2300
pazienti. Dopo la legge 431/1969 e la Riforma Basaglia del 1978, il manicomio fu
progressivamente chiuso, con l’ultimo paziente dimesso nel 1999.
Oggi, parte degli edifici ospita uffici e associazioni e la zona è tutelata
come bene culturale.


immagine da ArchiDIAP

Analisi e Strategia Progettuale

Costruito tra il 1910 e il 1924 come parte di un manicomio a villaggio,
il Padiglione 28 si distingue per la sua sobria architettura e la presenza di un
cortile interno. Tuttavia, le trasformazioni subite nel tempo ne hanno
frammentato gli spazi, compromettendo l’identità originaria dell’edificio. Il
nostro intervento mira a restituire leggibilità e coerenza al volume, mantenendo
al minimo le modifiche alle strutture esistenti.

La nuova funzione del Padiglione 28

L’edificio si sviluppa attorno a un salone centrale a doppia altezza e a un cortile interno, elementi chiave del progetto.

Il salone a doppia altezza viene recuperato nella sua vocazione aggregativa e diventa il fulcro dei flussi distributivi:
uno spazio polifunzionale destinato, a seconda delle necessità, a sala danza per saggi e spettacoli, spazio per esposizioni artistiche, convegni ed eventi culturali.

Su questo salone si affacciano due ingressi principali: uno collega le attività quotidiane della Scuola di Danza del Balletto di Roma, i cui uffici e sale danza si articolano ad anello attorno allo spazio, mentre l’altro conduce al foyer, dotato di un’area accoglienza con caffetteria.

Sul terzo lato, il salone si apre verso il cortile interno, uno spazio flessibile pensato per collegarsi alle terrazze panoramiche concepite come luoghi di relax per la cittadinanza.

Gli ambienti interni, distribuiti su tre livelli, si conformano alla struttura esistente attraverso interventi minimi e reversibili.
Al primo piano si trovano le sale di danza e una foresteria, servita dagli ascensori esistenti, mentre il piano seminterrato ospita gli spogliatoi, un’area benessere e un ristorante ricavato negli spazi dell’ex centrale termica.

Interventi Architettonici e Tecnici

Il progetto si basa su interventi leggeri e reversibili, privilegiando la
conservazione delle strutture originarie:

  • Conservazione storica delle facciate esterne e degli elementi
    decorativi, basato su analisi diagnostiche approfondite per preservare i
    materiali originali e demolizioni limitate per adattare gli spazi interni
    alle nuove funzioni senza alterare le murature portanti.
  • Sostenibilità: con soluzioni tecnologiche non invasive e
    l’integrazione di sistemi di illuminazione e climatizzazione a basso impatto
    ambientale. Il progetto include pannelli fotovoltaici per la produzione di
    energia e un sistema per il recupero delle acque piovane.
  • Accessibilità: un’attenzione particolare è stata dedicata
    all’accessibilità, con percorsi privi di barriere architettoniche  e i
    flussi di utenti studiati per evitare interferenze tra le diverse attività.

Un nuovo futuro per il Padiglione 28

Con questa proposta, il Padiglione 28 è restituito alla comunità come fulcro
culturale e sociale, integrato armoniosamente nel Parco di Santa Maria della
Pietà, preservando la memoria storica e valorizzandola per le generazioni
future.

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