L’articolo Idee per arredare il soggiorno: alcuni consigli pratici per la tua casa. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Il soggiorno è uno degli ambienti più importanti della casa, dove passiamo il nostro tempo libero in compagnia di familiari e amici e dove ci possiamo rilassare al termine di una lunga giornata lavorativa.

Rendere questa stanza accogliente e funzionale è fondamentale per garantire il massimo del comfort per la nostra casa e per questa ragione in questo articolo esploreremo diverse idee per arredare il tuo soggiorno, con un occhio al design e all’utilizzo intelligente dello spazio disponibile.

L’organizzazione dello spazio disponibile.

L’organizzazione dello spazio è essenziale per creare un ambiente confortevole e funzionale.

Il primo elemento da considerare è la disposizione dei mobili: cerca di non appesantire troppo l’area centrale, privilegiando invece le pareti e angoli per collocare una libreria, vetrine o mobiletti che non interferiscano con la circolazione delle persone.

Per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, specialmente se devi arredare un piccolo soggiorno, è consigliabile creare zone multifunzionali che possano essere adattate alle diverse esigenze quotidiane.

arredare il soggiorno
Foto di Pexels da Pixabay

Ad esempio, una parete attrezzata con elementi modulari può fungere sia da libreria che da mobile porta TV o come scrivania per lavorare o studiare. A tal proposito, possiamo subito suggerirti di dare un’occhiata a questi sistemi giorno con porta TV che puoi trovare sul sito web Rondadesign.it, particolarmente adatti se ricerchi un arredamento moderno per il soggiorno.

Un divano letto, invece, garantisce un comodo posto dove rilassarsi e una soluzione pratica per ospitare amici e parenti.

Un altro elemento importante da considerare è l’utilizzo dello spazio verticale: una libreria o un sistema di mensole possono essere utili per liberare spazio sul pavimento e organizzare oggetti, libri o soprammobili.

Altra soluzione molto intelligente può essere quella di appendere la TV al muro od optare per un proiettore per avere un’esperienza ancora più immersiva. In questo caso ti consigliamo anche di leggere questo articolo dove ti forniamo alcuni consigli molto utili per realizzare un cinema nel tuo soggiorno.

Non dimenticare poi di predisporre anche lo spazio per un tavolino da caffè e per due poltrone, che renderanno senza dubbio la stanza ancora più accogliente.

I tappeti, sebbene siano tornati di moda, come riferito anche in questa notizia, dovrebbero essere scelti con cura e avere colori e finiture che possano andare d’accordo con lo stile che sceglierai per la tua stanza living. Proprio in merito allo stile, nel prossimo paragrafo vedremo alcune idee che potrebbero diventare la tua fonte di ispirazione.

Scegliere lo stile giusto.

Lo stile dell’arredamento è fortemente legato ai gusti personali e alle esigenze di ciascuno di noi. Tuttavia, ci sono alcuni stili che si adattano particolarmente bene all’ambiente del soggiorno:

  • Arredamento per un soggiorno minimalista: privilegia la semplicità e l’essenzialità delle forme, con pochi elementi decorativi e colori neutri;
  • Scandinavo: caratterizzato dall’uso prevalente di legni chiari, tessuti naturali e tonalità pastello, offre un’atmosfera rilassante e accogliente;
  • Industrial: cerca di ricreare l’estetica dei vecchi loft industriali, utilizzando materiali grezzi come il cemento, il metallo e il mattone a vista. Questo stile si adatta particolarmente bene nel caso volessi creare l’arredamento per un soggiorno open space di grandi dimensioni.

Una volta scelto lo stile, è utile cercare l’armonia tra i vari elementi presenti nella stanza: dai mobili agli accessori, passando per i colori e le finiture.

Un’idea interessante per dare personalità allo spazio è focalizzarsi su un elemento dominante, come una parete dipinta in un colore accattivante o un pezzo d’arredo di grande impatto visivo, attorno al quale costruire l’intero ambiente.

Mobili, colori e materiali per il soggiorno: come valorizzarli grazie alla luce.

I colori giocano un ruolo importante nell’arredamento del soggiorno e possono influenzare l’atmosfera generale dell’ambiente.

Prediligi tonalità neutre o pastello per le pareti in quanto può essere una soluzione vincente per creare un’atmosfera intima e rilassante, mentre i colori vivaci possono essere utilizzati per dare carattere e rendere più dinamico lo spazio.

Anche l’illuminazione assume un ruolo fondamentale: luci soffuse, lampade da terra e faretti direzionabili permettono di creare diverse atmosfere a seconda delle esigenze, e valorizzano gli spazi e gli elementi d’arredo.

Su questo ultimo aspetto, tieni conto che nel caso avessi scelto lo stile minimalista la situazione potrebbe rivelarsi leggermente più complessa rispetto agli stili scandinavo o industrial e per questa ragione ti invitiamo anche a leggere la nostra guida dedicata alle migliori soluzioni che potresti sfruttare a tuo favore.

arredare il soggiorno
Foto di leemelina08 da Pixabay

Mobili e complementi innovativi.

Oggi il mercato offre una vasta gamma di mobili e complementi d’arredo che si adattano alle diverse esigenze e ai vari stili di arredamento.

I mobili modulari sono una soluzione intelligente e versatile per organizzare lo spazio a disposizione nel soggiorno.

Sono composti da diversi elementi combinabili tra loro, che consentono di personalizzare l’arredo adattandolo alle proprie esigenze. Tra i mobili modulari più comuni troviamo le pareti attrezzate, che possono includere librerie, cassetti e vani a giorno, e i divani componibili, ideali per chi desidera avere la massima flessibilità nella disposizione dei posti a sedere.

Per rendere il soggiorno ancora più funzionale e confortevole, non dimenticare di integrare gadget e accessori tecnologici: una soundbar per migliorare l’esperienza audio durante film e serie TV, prese USB incassate nei mobili per caricare in maniera pratica smartphone e tablet o persino un assistente vocale smart come Amazon Echo o Google Home per controllare luci e dispositivi con semplici comandi vocali.

Seguendo questi semplici consigli potrai essere certo di creare un arredamento per il tuo soggiorno che ti garantirà il massimo del comfort e al contempo permetterà di valorizzare al meglio gli spazi, rendendo questa stanza la vera regina della tua casa.

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4 Giugno 2024 / / Casa Poetica

Massimalismo e Minimalismo - Casa Poetica

Quando parliamo di Massimalismo e Minimalismo nell’organizzazione degli spazi, spesso l’immagine che salta alla mente è quella di due mondi diametralmente opposti.

Ma lascia che ti dica un segreto: non è necessariamente così! Sia che tu ti ritrovi a navigare tra un mare di cimeli affettivi, amando ogni singolo oggetto carico di storie e significati, o che tu preferisca la tranquillità visiva di un ambiente dove ogni elemento ha spazio per respirare, c’è una verità fondamentale che accomuna tutti noi: desideriamo un habitat che rispecchi chi siamo. E sì, anche tu che stai per decidere se quel vaso in stile barocco meriti il posto d’onore sul tuo scaffale minimalista, c’è spazio per il tuo stile unico.

Nel mio ruolo di Professional Organizer, ho imparato che ogni spazio, ogni oggetto ha la sua voce, e il mio lavoro è far sì che tutte queste voci cantino in armonia, rispettando la personalità e le esigenze di chi quel spazio lo vive ogni giorno.



 Definizione di Massimalismo e Minimalismo

Nel contesto dell’organizzazione degli spazi, massimalismo e minimalismo rappresentano due filosofie distintive, ciascuna con le proprie qualità uniche che possono essere valorizzate senza compromessi.

Il minimalismo si concentra sulla riduzione, sulla scelta deliberata di mantenere solo ciò che è essenziale. Questo stile enfatizza spazi aperti e linee pulite, dove ogni oggetto selezionato ha un motivo di essere e contribuisce a un senso di ordine e tranquillità. È ideale per chi cerca un rifugio dalla sovraccarico visivo e mentale del quotidiano.

D’altra parte, il massimalismo è una festa per gli occhi. Ama i colori vivaci, i disegni audaci e le molteplici texture che si mescolano per creare un ambiente pieno di vita e interessante. È il perfetto stile per chi non ha paura di esprimersi e ama circondarsi di oggetti che raccontano una storia. Nel massimalismo, ogni angolo ha qualcosa da scoprire e ogni pezzo contribuisce a definire la personalità dello spazio, rendendolo unico e accogliente.

Entrambi gli stili, se ben organizzati, possono riflettere e arricchire il modo in cui vivi, offrendo soluzioni personalizzate che vanno oltre il semplice aspetto estetico, toccando il cuore di come preferisci interagire con il tuo spazio personale.



Approccio Personalizzato nel Massimalismo

Nell’universo del massimalismo, ogni oggetto ha una storia da raccontare, e il mio compito come tua Professional Organizer è assicurarmi che ogni racconto trovi il suo posto perfetto. Non si tratta solo di sistemare; è un’arte curare le tue collezioni, le opere d’arte e gli elementi decorativi in modo che dialoghino tra loro senza sovrastarsi. Insieme possiamo decidere quali pezzi meritano di stare al centro della scena e quali possono supportare dallo sfondo, creando un ambiente che non solo è visivamente ricco, ma anche organizzato con intenzione.

La chiave sta nel bilanciare gli spazi, permettendo a ciascun oggetto di brillare senza che l’insieme risulti caotico. Può essere una scelta sapiente posizionare quella scultura accattivante in un angolo visibile ma non ingombrante, o appendere quel quadro colorato su una parete che ne esalti i toni senza competere con altri elementi. L’obiettivo è massimizzare l’impatto visivo e personale di ogni pezzo, trasformando la tua casa in una galleria personale che riflette il tuo spirito unico e vivace.



Approccio Personalizzato nel Minimalismo

Il cuore del minimalismo non si trova solo nell’essenzialità degli arredi, ma nell’intenzionalità con cui selezioniamo e organizziamo ogni oggetto. Come tua Professional Organizer, il mio ruolo è aiutarti a creare uno spazio che rifletta la tua personalità attraverso una scelta meticolosa e significativa degli elementi che conservi. Insieme valutiamo ogni oggetto, decidendo cosa ha davvero un valore personale e funzionale e cosa può essere eliminato per ridurre il disordine.

Questa attenzione alla selezione aiuta a mantenere uno spazio aperto e ordinato, dove ogni oggetto scelto ha uno scopo e contribuisce all’armonia dell’ambiente. Ad esempio, potremmo decidere di esporre solo alcuni pezzi d’arte che parliano direttamente al tuo stile, oppure organizzare i libri in modo che ogni titolo sia non solo accessibile ma anche parte integrante dell’estetica della stanza.

Il mio obiettivo è assicurarmi che ogni aspetto del tuo spazio sia curato e che ogni oggetto selezionato aggiunga valore alla tua vita quotidiana, mantenendo una sensazione di calma e ordine.



I Benefici di un Ambiente Ben Organizzato nel massimalismo e nel Minimalismo

Un ambiente ben organizzato, che segua i principi di Massimalismo e Minimalismo, va molto oltre l’estetica: ha il potere di trasformare significativamente la tua qualità di vita.

Adottare Massimalismo e Minimalismo nell’organizzazione degli spazi non significa solo scegliere uno stile di design, ma migliorare la tua produttività e ridurre lo stress, offrendo un habitat che rispecchia e supporta il tuo modo di vivere e lavorare.

Sia che preferisci la semplicità e la chiarezza del minimalismo che ti aiuta a focalizzare meglio l’attenzione e a ridurre le distrazioni, sia che ami l’energia e la creatività del massimalismo, dove ogni oggetto racconta una storia e stimola l’ispirazione, l’organizzazione attenta può elevare entrambi gli stili.

Questo approccio non solo migliora l’ambiente in cui vivi, ma influisce positivamente sulla tua vita quotidiana, permettendoti di vivere in uno spazio che veramente senti tuo.



Oltre l’Ordine: l’Arte dell’organizzazione Personale

In conclusione, il vero compito di un Professional Organizer va ben oltre il semplice ordinare oggetti. Il mio obiettivo è quello di trasformare i tuoi spazi in luoghi che non solo riflettano la tua personalità unica, ma che rispettino anche il tuo modo di vivere. L’organizzazione diventa così un’arte che arricchisce la tua esistenza quotidiana, rendendo ogni giorno più funzionale e piacevole.

Sia che tu sia incline al Massimalismo e Minimalismo, ogni soluzione che propongo è pensata per adattarsi armoniosamente al tuo stile di vita, assicurando che ogni elemento del tuo spazio abbia un significato e uno scopo.

Se desideri scoprire come l’organizzazione personalizzata possa migliorare non solo la tua casa ma anche la tua vita, contattami. Esploreremo insieme come trasformare il tuo ambiente in uno spazio che ti ispiri ogni giorno.

Non è solo una questione di trovare il posto giusto per le tue cose; è scoprire come rendere il tuo spazio un vero rifugio personale.





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L’articolo Massimalismo e Minimalismo nell’Organizzazione degli Spazi proviene da Casa Poetica.

1 Giugno 2024 / / diotti.com

Tutti ne parlano, tutti la vogliono: è la chaise longue, una speciale poltrona lunga che spopola tanto nei salotti moderni quanto negli ambienti contract più eleganti.

Nata nell’Antica Grecia e arrivata a noi grazie alle rivisitazioni dei più celebri designer internazionali – uno tra tutti, Le Corbusier – la sedia allungata ha attraversato secoli di storia affermando di volta in volta il suo potere decorativo, un valore che tuttora sfoggia abbinando alla speciale attenzione per il comfort una ricerca formale impeccabile.

Ma nello specifico, a cosa ci riferisce con il termine “chaise longue”? Nell’articolo parliamo di significato del termine, di dimensioni, di modelli disponibili, di pro e contro.

Chaise longue: significato e storia

 

 

Definizione

La chaise longue è un arredo imbottito costituito da una seduta allungata senza braccioli, dotata di uno schienale inclinato e di un sedile lungo per il supporto di gambe e piedi.

È conosciuta anche con i sinonimi agrippina, greppina, sislunga o cislonga, quest’ultimo impiegato come forma italianizzata dal francese.

 

Origini

Quella della chaise longue è una storia tutt’altro che recente. Nata nell’Antica Grecia, dove veniva impiegata dai filosofi durante le lezioni impartite agli studenti, fu poi largamente adottata nell’Impero Romano come seduta da usare durante i convivi patrizi.

A lungo dimenticata, tornò in auge nella Francia del XVI secolo, periodo storico in cui nacquero le prime varianti formali: dalla bergère alla veilleuse, dalla récamière alla flaneuse, considerata il prototipo grezzo della celeberrima sedia a dondolo (o rocking chair).

Il ‘900 fu il secolo della consacrazione. Da un lato, un modello come il transatlantique, ovvero l’antenato delle moderne sdraio da outdoor, fu impiegato per arredare i ponti delle navi da crociera – una mossa che fece acquisire alla chaise longue un grande successo di pubblico.

Dall’altro, la sperimentazione dell’estetica moderna vide artisti e designer del calibro di Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Charles et Ray Eames forgiare prototipi che, dopo qualche anno, sarebbero stati internazionalmente riconosciuti come icone d’arredamento.

 

Dimensioni e misure

La dimensione standard di una chaise longue è di circa 160 cm, misura che corrisponde alla lunghezza della superficie di riposo. I modelli in commercio sono numerosi e la gamma dimensionale può variare a seconda del produttore, del design o delle caratteristiche proprie alla chaise longue (poggiatesta regolabile, inclinazione della seduta,…).

 

 DIMENSIONI CHAISE LONGUE
LUNGHEZZA INDICATIVA
Chaise longue small inferiore a 160 cm
Chaise longue standard tra i 160 e i 170 cm
Chaise longue large superiore a 160 cm / fino a 200 cm

 

A questa distinzione semplificata si aggiunge un quarto caso: le chaise longue richiudibili. Simili modelli presentano un ingombro minimo quando la chaise è in posizione poltrona e un ingombro massimo quando la superficie di riposo è completamente distesa.

 

IL CONSIGLIO DELL’ARREDATORE

In fase di scelta, non limitarti a considerare la lunghezza della chaise longue.
Ricorda di aggiungere alla profondità del piano di riposo uno spazio adeguato per muoversi con facilità attorno alla seduta e circolare senza ostacoli da una parte all’altra dell’ambiente.

 

Modelli

Dalle dimensioni alla forma, passando per gli accessori, la moderna chaise longue è il risultato di profonde trasformazioni che, con il passare del tempo, l’hanno resa un complemento d’arredo ricercato e di carattere.

Quella che un tempo era una semplice panca imbottita è ora diventata una seduta da salotto versatile e personalizzabile, volta alla sperimentazione formale e alla commistione di stili.

Dalle versioni alle originali alle repliche, i modelli disponibili sono numerosi ma tutti accomunati da un obiettivo comune: offrire una superficie di riposo comoda ed ergonomica per un’esperienza di relax ottimale.

Quanto alle varianti, le chaise longue possono differenziare:

  • per stile: moderna, classica, vintage, barocca, minimalista, nordico-scandinava, minimal, shabbu chic;
  • per dimensioni: piccola, grande, xxl, salvaspazio;
  • per rivestimento: in tessuto, vera pelle, similpelle, velluto, microfibra;
  • per lavorazioni: liscia, capitonné, con trapuntatura chester, con cuciture a vista;
  • per movimentazione: fissa, richiudibile, reclinabile, pieghevole.

Vediamo quali sono i modelli più diffusi.

 

Chaise longue imbottita

Come dice il nome, questa chaise longue abbandona la sinuosa silhouette delle cislonghe tradizionali per integrare una ben più generosa imbottitura in poliuretano espanso, anche a portanza differenziata. Questa caratteristica la rende uno dei modelli più amati dalle case di nuova generazione, che ne apprezzano sia la speciale attenzione dedicata al design sia la totale devozione al relax.

Nelle varianti imbottite, infatti, l’accoglienza della seduta è tutto: il piano di riposo è accogliente e i suoi volumi sono imponenti; lo schienale è confortevole e, in alcuni modelli può essere ribaltato all’indietro per favorire l’adozione di una posizione quasi completamente sdraiata; un cuscinetto poggiatesta o poggiareni è spesso presente a garanzia di un confort ottimale.

Per tutti questi motivi, certe chaise longue imbottite paragonano l’esperienza di comodità a quella di un divanetto senza spalliera o braccioli.

 

 

Poltrona chaise longue

Arredo 2 in 1, convertibile, richiudibile: tanto basta a descrivere la chaise longue trasformabile, un particolare modello di imbottito che combina il comfort di una seduta allungata all’originalità di una poltrona da salotto minimalista.

A differenza delle versioni fisse, le chaise trasformabili sono governate da meccanismi brevettati che modificano la lunghezza della seduta a seconda delle preferenze di comodità, dei momenti della giornata e, perché no, dello spazio disponibile nell’ambiente. Basta infatti srotolare il poggiapiedi per estendere completamente la superficie di riposo e godere così di piacevoli momenti di rilassatezza.

Perfetta per i piccoli spazi, la poltrona-chaise è a tutti gli effetti un arredo salvaspazio adatto a monolocali, bilocali, zone giorno di dimensioni ridotte, camere degli ospiti – e questo per la struttura pieghevole che riduce il suo ingombro una volta chiusa.

 

 

Chaise longue vintage

Richiama i classici ma li interpreta secondo il gusto contemporaneo, in un mix&match di geometrie e materiali capaci di infondere un tocco retrò a qualsiasi ambiente. Una chaise longue dallo stile vintage fa proprio questo: si ispira a modelli tradizionali e ne modernizza il design, attinge al paniere delle finiture moderne e le combina con fodere dall’aspetto patinato, invecchiato, d’antan.

E se si parla di effetto invecchiato, quale miglior occasione per sfoggiare rivestimenti in vera pelle e in morbido cuoio? Le sedute si vestono così di pellami in palette di colori neutri, terrosi e polverosi come l’avorio, il tortora o il taupe, tinte tradizionali che non escludono tuttavia grandi classici come il bianco, il nero o il marrone testa di moro.

Il tocco di modernità è portato da nuance più audaci come il grigio antracite o il rosso bordeaux, soprattutto se in abbinamento a strutture metalliche minimaliste laccate o bronzate.

 

 

Chaise longue regolabile

Chi dice chaise longue comoda, dice chaise longue reclinabile. Portando a un livello superiore l’idea stessa di comfort, questo modello di sedia allungata non si limita a offrire un piano di riposo accogliente, ma cerca di restituire un’esperienza di benessere il più possibile personalizzata.

E lo fa adottando un duplice stratagemma. Primo, il sistema recliner. Questi modelli integrano infatti un meccanismo che consente di regolare l’inclinazione della seduta. Secondo, la struttura orientabile. Che sia a destra o a sinistra, rivolta verso l’angolo lettura o il divano, con le spalle alla cucina o al soggiorno di un open space, poco importa. Grazie alla seduta girevole, la chaise longue si orienta verso il punto più adatto per guardare la televisione, leggere un libro godendo della luce che penetra da una finestra, ammirare il panorama in giardino.

Il tutto rendendo il sistema di movimentazione discreto, pressoché invisibile, perché perfettamente inserito nel design affusolato della seduta.

 

 

Chaise longue curva

Variazione sul tema, una chaise longue curvata che rivisita il concetto di ergonomia. Basta osservarla per capire cosa la differenzia da tutte le altre: la seduta è appoggiata a terra, e non viene sostenuta da una base centrale, due gambe a slitta o quattro piedi perimetrali.

Chaise longue di questo tipo sono delle vere e proprie sculture, che puntano tutto sulla sinuosità delle linee, la morbidezza dei volumi e l’accoglienza di una silhouette studiata per sostenere il corpo nei punti più delicati – la zona lombare e quella cervicale.

Belle da vedere, sono inoltre il risultato di un attento progetto formale che fa sì che delle curvature così pronunciate non agiscano negativamente sulla stabilità della struttura, che al contrario resta ben solida al pavimento.

 

 

Chaise longue replica

L’ultima distinzione riguarda le cosiddette repliche, ovvero le chaise longue ispirate a modelli diventati iconici.

In quanto repliche, appunto, queste sedute ripropongono fedelmente i prototipi originali, quelli che hanno segnato la storia dell’interior design. Un esempio fra tanti è la chaise longue disegnata da Mies Van der Rohe, con la sua tipica imbottitura ergonomica a cuscinetti trapuntati e la base cantilever in acciaio che collega braccioli e struttura in una soluzione di perfetta continuità formale.

L’obiettivo di queste moderne chaise è di arrivare a un pubblico più esteso senza fare sconti sulla comodità e la qualità, a maggior ragione se il prodotto è artigianale e di manifattura italiana.

 

Dormeuse o chaise longue?

Spesso si pensa che chaise longue e dormeuse siano sinonimi, e di conseguenza i due termini vengono utilizzati indistintamente per indicare l’uno o l’altro arredo. In realtà la differenza c’è, e non passa inosservata.

Per non confondere i due modelli, il trucco sta nell’osservare tre elementi: la struttura, i braccioli e la larghezza.

 

1) La struttura di una chaise longue è tipica e inconfondibile: la superficie di riposo è sinuosa, segue la naturale curvatura lombare del corpo e, in certi modelli, può essere regolata per adottare una posizione semi-seduta o più sdraiata.

Di contro, la dormeuse è un modulo statico, fisso e non basculante, che offre un piano relax orizzontale, non curvo.

 

2) Ad eccezione di alcune icone del design, la chaise longue è generalmente priva di braccioli.
La dormeuse è invece dotata di un unico bracciolo ispirato al classico triclinio romano, il letto da giorno usato nelle case patrizie per intrattenere ospiti e commensali.

 

3) Una dormeuse (ma anche un daybed) è più larga di una chaise longue. Se hai qualche dubbio e non sai per quale modello optare, ricorda che la differenza tra le larghezze può superare i 20 cm.

 

Chaise longue o daybed?

Un’altra doverosa distinzione è quella tra chaise longue e daybed. Chiamato anche letto da giorno, il day bed è un imbottito da salotto costituito da una superficie di riposo orizzontale.

Anche in questo caso, la differenza con una chaise è facilmente intuibile. Basta osservare con attenzione gli elementi costitutivi dell’uno e dell’altro imbottito per notare che:

 

1) la seduta di una chaise longue è curvata ed ergonomica, progettata per assumere una posizione semi-allungata, mentre quella di un daybed è perfettamente orizzontale.
Questo consente di impiegare un letto da giorno anche come divanetto da salotto, studio o camera degli ospiti, oltre che come letto singolo in più per amici o famigliari;

 

2) la struttura di una chaise prevede uno schienale su cui appoggiarsi, il daybed ne è sprovvisto.

Alcuni modelli offrono tuttavia dei comodi poggiatesta su cui posare la nuca una volta sdraiati, sia nella forma di cuscinetti rollò, sia nelle versioni cuscini zavorrati, antiscivolo e spostabili;

 

3) il daybed è un sistema di sedute polivalente: in termini di orientamento, posizionamento e fruizione, può infatti rispondere a molteplici esigenze dimensionali, pratiche o di utilizzo.
La chaise longue, invece, seppur altamente personalizzabile, è meno versatile.

 

Chaise longue: sì o no?

 

Divano, poltrona, pouf, tappeto, tavolino… elementi che, per loro natura, entrano di diritto nella zona giorno. Ma quando si parla di chaise longue da interno, la faccenda si complica.

Vuoi per una questione di abitudine o per il timore di valutazioni sbagliate, la seduta allungata non compare tra le prime scelte in materia di arredi da salotto. Eppure il suo potenziale è innegabile: sedute ergonomiche, poggiatesta confortevoli, rivestimenti di pregio e un design curato nei minimi dettagli sono solo alcuni dei fattori che dovrebbero far proprendere per l’inserimento di una chaise all’interno del living.

Al netto di impedimenti oggettivi – spazio a disposizione, limiti architettonici, necessità di comfort – i vantaggi di arredare il salotto con una chaise longue moderna (o più classica!) superano di gran lunga gli svantaggi.

Ecco alcuni dei motivi per cui dovresti avere una chaise longue in soggiorno.

 

  • Per arredare uno spazio polivalente.

    Angolo lettura, area TV, zona meditazione: con la sua natura ibrida e multitaskin, la chaise longue contribuisce ad organizzare uno spazio relax a tutto tondo, dove potersi abbandonare a un ozioso momento di riposo in un’atmosfera lounge rilassata e accogliente.
  • Come alternativa a un salotto con doppio divano.

    Soprattutto se la stanza non è abbastanza ampia da ospitare una soluzione con divano vis-à-vis a centro stanza – ovvero due divani posizionati in parallelo uno davanti all’altro.
  • Per chi non ama le soluzioni d’arredo definitive.

    Una chaise longue indipendente può infatti essere spostata da un angolo all’altro del salotto e, nel modello richiudibile, essere addirittura impiegata come poltrona. La libertà progettuale che offre è maggiore rispetto alle tradizionali configurazioni bloccate, ad esempio un divano a L con penisola non reversibile.
  • Convivialità in un open space.

    Priva di schienale, la seduta lunga consente non solo di avere una visione completa dell’ambiente, ma – nel caso dei modelli daybed, permette anche di sedersi sul lato più comodo a seconda che ci si debba orientare verso il divano o la cucina.
  • Per dare un twist al tuo progetto d’arredo.

    Dai colori ai rivestimenti, passando per le forme sinuose, il design di una chaise longue può diventare l’elemento di rottura in un progetto estetico coerente e coordinato. Il tutto senza rinunciare al relax, ovviamente.

 


1 Giugno 2024 / / Maconi

Trasformare il soggiorno in una camera da letto: una soluzione salvaspazio ideale per chi non sa come aggiungere posti letto in casa.

In un monolocale, in un appartamento per le vacanze o in un’abitazione con una sola stanza, fondere zona giorno e zona notte è un’idea originale per superare il problema della mancanza di spazio a disposizione.

Ma come fare? Come aggiungere un letto in casa quando non si ha una camera libera?

La soluzione migliore è quella di optare per un mobile trasformabile con letto a scomparsa, facilmente apribile per essere utilizzato la notte e richiudibile in pochi secondi per non occupare spazio durante la giornata.

Leggi l’articolo per scoprire i modelli singoli, matrimoniali, a castello, a soffietto o ribaltabili, ottimi alleati per sfruttare al meglio case piccole.

 

Letti singoli salvaspazio

Veri e propri campioni del trasformismo, i letti singoli permettono di allestire un angolo notte senza utilizzare un divano trasformabile, un pouf letto o, peggio ancora, una brandina d’emergenza.

Estremamente versatili e funzionali, sono disponibili in diversi modelli: a ribalta verticale od orizzontale, con apertura a paggetto o pieghevole.

 

Letto singolo con apertura a ribalta verticale

Un letto che scompare in un armadio alto e stretto a muro: è questo il punto di forza principale dei letti singoli a ribalta verticale. Ideali da collocare in angoli di una stanza piccola o di un living con poco spazio, questo complemento fa della funzionalità e del comfort i principali vantaggi.

 

 

Risulta confortevole in quanto è possibile allestire in giornata il materasso con lenzuola, coperte leggere e poi richiuderlo per poterlo poi utilizzare la sera già pronto.

 

 

La funzionalità, invece, è motivata dalla movimentazione assistita che consente di aprire e chiudere la rete rapidamente e senza sforzo, in pochi istanti e in totale sicurezza.

 

 

 

Letto per una persona con ribalta orizzontale

Un letto con apertura orizzontale è un ottimo alleato per chi ha davvero poco spazio a disposizione, anche per ribaltare il piano di riposo.

 

 

Il punto di forza di questo complemento sta nel meccanismo a ribalta che, una volta aperto, occupa una profondità inferiore al metro e permette quindi di utilizzare il letto anche in ambienti lunghi e stretti.

 

 

Quando è chiuso il mobile contenitore può essere usato a mo’ di credenza in salotto con il top che diventa piano d’appoggio per una lampada, qualche rivista o alcuni soprammobili.

 

Mobile letto con apertura a paggetto

Il fiore all’occhiello dell’arredo poco ingombrante, i letti con apertura a paggetto sono complementi estremamente versatili e pratici.

 

 

La versatilità deriva dalla profondità del mobile contenitore sostanzialmente ridotta grazie alla quale può essere inserito in spazi altrimenti inutilizzati: un sottoscala, una cabina armadio, una nicchia tra armadio e parete, uno spazio libero dietro a una porta.

 

 

Le loro pratiche rotelle telescopiche permettono invece un’agevole movimentazione all’interno della stanza o da un’abitazione all’altra.

 

 

Questo letto è pensato per completare l’arredamento di una cameretta o semplicemente per avere un posto letto aggiuntivo da estrarre solo all’occorrenza.

 

Letto a castello richiudibile e salvaspazio

Parola chiave: salvaspazio. Completamente nascosti dietro un armadio a due ante, i letti a castello sono da considerarsi la migliore soluzione per chi dispone di uno spazio piccolo nella zona living, ma non vuole rinunciare a due posti letto per i figli o per una coppia di amici.

 

 

I moderni meccanismi di apertura, costruiti per durare nel tempo, consentono in pochi secondi di aprire e di chiudere i due letti simultaneamente senza troppo sforzo. La scaletta integrata permette poi di raggiungere il letto superiore senza difficoltà.

 

 

I due letti a scomparsa verticali non solo possono essere posizionati in un piccolo appartamento, ma anche in casi ancora più estremi come una mini cameretta, una studio o un monolocale piccolissimo dove si vuole aggiungere una superficie di riposo per gli ospiti.

 

 

La larghezza di solo 1 metro e la profondità di soli 60 cm permette inoltre di posizionare l’armadio contenitore anche in un angolo della zona giorno.

 

 

 

Letto matrimoniale ribaltabile in pochi secondi

Se si vogliono ospitare due persone dove manca una camera aggiuntiva o per condividere una casa piccola, un letto matrimoniale ribaltabile è un’idea vincente.

 

 

Per sfruttare un mobile trasformabile in letto a due posti è sufficiente ribaltare verticalmente il frontale e accompagnare la struttura fino al pavimento. La parte alta diventa l’appoggio a terra dell’intero letto.
Una volta richiuso, il letto matrimoniale a scomparsa si presenta come un alto mobile contenitore dello spessore minore di 50 cm.

 

 

Di giorno un insospettabile armadio a muro e di notte un letto a 2 posti che massimizza la funzionalità dell’ambiente.

 

 

Questo arredo, se scelto con finiture e colori simili a quelli del muro sul quale poggia, riesce a mimetizzarsi con l’ambiente nel quale viene inserito, risultando poco impattante a livello visivo.

 

Tavolini da salotto che si trasformano in comodini

Per rendere funzionale e accogliente un ambiente unico con zona giorno e zona notte, i letti a scomparsa non sono l’unico complemento che può tornare utile.

 

 

Perfetti da abbinare a un guardaroba trasformabile in letto, i tavolini da salotto nascondono una doppia funzionalità.

 

 

Durante il giorno sono perfetti davanti al divano, dove possono essere utilizzati come portariviste o come piano d’appoggio per un vassoio. Durante la notte invece possono essere affiancati al letto e utilizzati come comodino.

 

 

Questa doppia possibilità di utilizzo è consentita anche dalla leggerezza della struttura in metallo sottile che rende il complemento ergonomico e facile da spostare.

 

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

29 Maggio 2024 / / Romina Sita

Quando si arreda un bagno ci sono tante scelte da compiere: piastrelle, sanitari, mobili, rubinetteria, ecc… svariati elementi che devono combinarsi insieme, per ottenere un effetto coerente, armonico e certamente funzionale. In questo articolo ti racconto tutti gli step che ho compiuto per arredare il bagno (in realtà, i bagni) di casa mia, un bagno di tipo moderno e che rispecchia la personalità della casa.

INDICE DEI CONTENUTI
Ma quanto è difficile arredare un bagno?!
La scelta di tutti gli elementi che compongono il bagno
#1 Ricerca

#2 Tira le somme: la material board
#3 Caratteristiche della stanza
#4 Pavimenti e rivestimenti
#5 Sanitari e rubinetteria
#6 Mobile del lavandino
#7 Complementi
#8 Elementi decorativi e tessili
Gli altri 2 bagni di casa mia
I prodotti scelti per i miei bagni

Ma quanto è difficile arredare un bagno?!

Non so se ti è mai capitato di dover arredare un bagno in vita tua, ma è davvero facile cadere nella trappola di non dare il giusto peso a certi elementi di arredo. Ti sarà capitato di concentrare molte energie sul mobiletto del bagno, oppure solo sulla scelta di pavimenti e rivestimenti. La realtà è che in un bagno ci sono tanti elementi da scegliere e ognuno di loro svolge una funzione importantissima, per il risultato che (solitamente) si vuole ottenere: un bagno funzionale, pratico da pulire e bello da vedere.

“Il bagno è uno spazio funzionale complesso e delicato, destinato a ospitare attività sempre più lontane dall’originaria ed esclusiva esigenza fisiologica. Fondamentale è il requisito di pulibilità delle superfici, nonché l’illuminamento e l’arieggiamento del locale (naturale o artificiale).”

Uno spettacolo di casa di Romina Sita, pag. 84

Il bagno è lo spazio privato di chi ne usufruisce in quel determinato momento, è lo spazio delle coccole per se stessi, del “chiudo la porta e finalmente mi dedico solo a me” (se hai figli comprenderai ancor di più questo concetto).

Deve essere un piacere usufruire e permanere del bagno. Ma, allo stesso tempo, essendo una stanza soggetta a sporco e che richiede un’attenzione particolare per l’igiene, deve essere facile e veloce da pulire (soprattutto se non ami fare le pulizie come me!). 

Come spiego nel mio libro “Uno spettacolo di casa”, quando racconto a pag. 17 di quanto è fondamentale porsi le giuste domande in fase di ricerca, prima di ogni progetto bisogna fare chiarezza e comprendere nel profondo le proprie esigenze. 

Ad esempio dovremmo chiederci:

  • Che sensazioni desidero provare quando entro in bagno?
  • Dove voglio compiere determinate azioni?
    Esempio pratico: dove voglio vestirmi appena uscita dalla doccia?
    Può essere comodo avere in bagno un vano dedicato agli slip? Quindi potresti valutare un mobile contenitore vicino alla doccia. È un esempio, eh? Ma noti come da domande apparentemente semplici, possono nascere ragionamenti specifici sulle tue abitudini?
  • Cosa mi piace?
  • Cosa non mi piace?

Ecco, in riferimento a quest’ultima domanda e a ciò che ti ho detto poco fa, cioè che non amo fare le pulizie, molte scelte compiute per l’arredo del mio bagno, sono state condizionate da come posso rendere più facili le pulizie e quindi alleviare in un qualche modo “la sofferenza” delle pulizie del bagno.

Come? Più tardi te lo spiego meglio, ma intanto ti dico che alcune scelte progettuali sono state compiute tenendo conto proprio di questo fatto, ad esempio ho scelto sanitari e rubinetterie facili da pulire e una montatura del box doccia praticamente inesistente (quindi meno superfici, gradini, guarnizioni da pulire!).

La scelta di tutti gli elementi che compongono il bagno

Fatta questa primissima operazione di ricerca siamo pronte per procedere col progetto.

Ora ti racconterò tutte le scelte che ho compiuto per casa mia.

In verità ho ben 3 bagni qui nella casa nuova, ma seguono lo stesso filo conduttore, quindi prenderemo in esame solo uno di questi e in fondo ti farò vedere anche una foto degli altri 2. Così, se anche tu hai più di un bagno, puoi prendere ispirazione da questo concetto.

Ora elencherò tutti gli step che ho compiuto quando ho progettato e arredato i miei bagni di casa. 

Ricerca

Ebbene sì, si parte sempre da una ricerca (a meno che tu non abbia già le idee chiare). Il nostro amico Pinterest è un grande alleato in queste situazioni. Seleziona immagini di bagni e di dettagli che catturano la tua attenzione.

ricerca-bagno-moderno-pinterest

A CASA MIA:

Quando ricercavo idee e immagini di ispirazione, i miei occhi cadevano sempre su situazioni con motivi geometrici, tropicali, colori caldi e colori neutri scuri.

Tira le somme: la material board

Selezionate a grandi linee le caratteristiche estetiche, puoi abbozzare una material board, un collage di materiali che comporranno il tuo bagno. Questo ti sarà di grande aiuto quando andrai a selezionare nel dettaglio ogni elemento.

La material board che vedi qui sotto l’ho realizzata con Canva, semplicemente andando a caricare delle immagini prese dal web. In questo eBook ti spiego esattamente come fare step by step.

A CASA MIA:

I miei interessi cadevano molto sulle forme geometriche, ma anche quelle tropicali. Non potendo combinarle insieme nello stesso bagno (perché non stavano troppo bene) ho deciso di arredare i bagni di casa in 2 varianti, una geometrica (bagno dei bimbi e bagno ospiti) e una tropicale (bagno della mia camera).

Caratteristiche della stanza

Forma, dimensioni, attacchi idrici, finiture esistenti, valuta attentamente ogni dettaglio. Queste caratteristiche ti aiuteranno a studiare la configurazione più ottimale alle tue esigenze.

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A CASA MIA:

Appena entrati nel bagno, sulla destra c’è un lunga doccia walk-in, che ho fortemente desiderato. In fondo al bagno, da un lato c’è il lavandino e dall’altro i sanitari: water e bidet.

Pavimenti e rivestimenti

Da qui in poi diciamo che gli step viaggiano in parallelo, in quanto la scelta di uno condiziona la scelta dell’altro, ma per semplicità ho preferito separarli.

Qui si apre un capitolone, ci sarebbe da parlare per ore di pavimenti e rivestimenti! Proprio perché ne esistono di infinite tipologie, dimensioni e decorazioni. Diciamo che, dalla ricerca iniziale, dovrebbe essere emerso un motivo ricorrente di tuo gradimento.

Ci sono altre considerazioni da fare sulla scelta delle piastrelle, oltre che guardare all’estetica (ne ho parlato nel dettaglio in questo articolo in cui parlo dei pavimenti in gres in generale per la casa.)

Generalmente, in base anche alla mia esperienza, le opzioni che vanno per la maggiore per un bagno moderno sono 3:

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Foto by Pinterest

#1
Pavimenti e rivestimenti della stessa texture e di colore neutro, più un motivo decorativo su una parete, solitamente quella del lavandino o della doccia. Il formato del pavimento può essere diverso da quello del rivestimento (intendo quello non decorato), ad esempio può essere un 60×60 a pavimento e un 30×60 a rivestimento.

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Foto by Ceramiche Marazzi

Una variante a questa opzione, se il decoro contiene un colore deciso, puoi riprendere quel colore e applicarlo solo al pavimento o solo al rivestimento. Un esempio è l’immagine qui sopra.

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Foto by Ceramica Fondovalle

#2
Pavimenti e rivestimenti con una trama leggera, ma con un gioco di 2 colori che si combinano bene tra loro, può essere un neutro e uno più acceso. In questo foglio di lavoro ti spiego come abbinare 2 colori insieme. Per il bagno, specialmente per la parete che si riflette nello specchio quando sei posizionata davanti ad esso, eviterei colori gialli, verdi per non far sembrare il colorito del viso spento e sgradevole da vedere (non vorrai mica svegliarti la mattina col cattivo umore?). Prediligi piuttosto colori pescati, valorizzeranno il tuo incarnato e sembrerai addirittura più abbronzata.

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Foto by Pinterest

#3
Pavimento con un motivo decorativo e rivestimento in tinta unita.

So già che ti stai chiedendo: a che altezza posare il rivestimento?

Il rivestimento fino a soffitto ormai è una cosa antica, a meno che non ci sia un bel decoro o una grande lastra o carta da parati da esibire.

Per arredare un bagno moderno suggerisco l’altezza a 120 cm su tutte le pareti, tranne nella doccia dove mi allineerei all’altezza della porta, se si trova lì di fianco, o comunque 210-220 cm (dipende un pò anche dalla dimensione della piastrella, cerca, se possibile, di far venire meno tagli possibile, specialmente se si tratta di una piastrella di formato piccolo)

cantiere-bagno-2

A CASA MIA:

Ho scelto la casistica numero 1, ovvero permanenti e rivestimenti grigio molto scuro e rivestimento della doccia decorato.

Il bagno degli ospiti, essendo piccolino e senza doccia, ho optato per inserire il decoro geometrico sulla parete del lavandino e pure a pavimento: molto fico!

Per quanto riguarda le altezze invece, nel bagno dei bimbi ho seguito il suggerimento che ti ho dato poco fa; nel bagno degli ospiti ho tenuto a tutt’altezza il rivestimento decorato dietro al lavabo (essendo decorato e comunque abbastanza coperto dagli arredi, ci sta); nel bagno della mia camera invece, essendoci il soffitto basso, inclinato e in legno, ho optato per rivestire tutto, per creare come una sorta di scatola accogliente e confortevole: sembra di essere in una piccola baita (dopo te lo faccio vedere).

Sanitari e rubinetteria

Sanitari appoggiati o sospesi, in ceramica lucida o opaca? E la rubinetteria?

Ci sono diverse finiture e diversi costi. Diciamo che se vai sulle finiture più comuni, come la ceramica bianca lucida per i sanitari e l’inox cromato per la rubinetteria, sicuramente adotti la soluzione più a basso costo. Se invece ti piace un bagno più fighino con sanitari e rubinetteria più ricercati, ecco che qui i prezzi salgono un pochettino.

bagno-moderno-rubinetteria

A CASA MIA:

La praticità per me era un requisito imprescindibile, perciò i sanitari sono tutti in ceramica bianca lucida e invece il piatto doccia (sempre in ceramica: non volevo un materiale acrilico che, col tempo e i prodotti aggressivi, si rovinasse) è nero, per creare una sorta di continuità col pavimento, e opaco perché antiscivolo.

Ho eliminato il più possibile i “gingilli”: doccia walk-in con piatto doccia a filo pavimento (quindi niente gradini e guarnizioni) e nicchia portaoggetti (al posto di quegli accessori scomodi e complessi da pulire).

Per la rubinetteria invece ho scelto il giusto compromesso tra estetica, praticità di pulizia e prezzo. Ho scelto una linea dal design semplice, ma moderno (Up+ di 3M) e con finitura nickel spazzolato (diverso dal classico cromo lucido e dal costo più accessibile rispetto a un ottone spazzolato).

Ho preferito investire qualcosa di più piatto doccia, piuttosto che sulla rubinetteria. Questo perché, secondo i miei canoni, hanno valenza differente.

Trova le tue priorità, definisci cosa importa davvero per te e le tue esigenze e su cosa preferisci investire di più il tuo budget e a cosa invece potresti, nel caso, rinunciare.

Mobile del lavandino

Ahhh… qui viene il bello! Se di piastrelle ce ne sono tante, di tipologie di mobili per il lavandino, ce n’è ancor di più. Qui puoi trovare una vasta gamma di opzioni disponibili in una varietà di tipologie e fasce di prezzo. Ti suggerisco di navigare sul web per fare un pò di ricerca, ma quando sarà il momento di tirare le somme, affidati a massimo un paio di rivenditori per compiere la tua scelta finale, se no non ne esci viva!

Sulla tipologia, colore e materiale, affidati molto alla ricerca iniziale svolta, prendi ispirazione da essa e cerca di seguire la tua material board senza scostarti troppo da essa. 

Pensi che per te sarebbe più comodo e pratico un lavandino da appoggio o da incasso? Con un mobile contenitore sotto o una lunga mensola? Pensa alle tue attuali abitudini, a come usi il bagno, in particolare la zona del lavandino. Le risposte a queste domande risulteranno più facili di quello che sembrano.

Per quanto riguarda il colore del mobile, hai 2 strade: 

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Foto by Pinterest

#1
Scegliere qualcosa di neutro e sobrio che si adatti al contesto.

bagno-moderno-mobile-colorato
Foto by Pinterest

#2
Scegliere un colore di accento che si sposi bene al contesto (generalmente neutro) e magari riprendere/abbinare quel colore ne/con gli elementi decorativi e tessili (vedi step 8)

bagno-moderno-mobile-lavabo

A CASA MIA:

Volevo un mobile pratico, di costo medio-basso (tanto la qualità dei materiali con cui vengono realizzati i mobili, bene o male è molto simile!) e non mi importava più di tanto se fosse da appoggio o da incasso. Quindi semplicemente sono andata da Ikea è ho scelto un tipo di mobile, molto basico, dalle linee semplici, bianco e con il top in legno di bambù, un materiale resistente, semplice da pulire e naturale (avevo bisogno di scaldare un pò… con tutti questi colori neutri scelti) e uguale per tutti i bagni.

Complementi

Per complementi intendiamo: lo specchio, l’illuminazione, il termoarredo e gli accessori (porta asciugamani, portarotolo, portascopino, pattume).

Il grosso diciamo che lo abbiamo fatto, non rimane che definire tutti quei piccoli elementi che hanno uno scopo specifico e che fanno da completamento alla funzionalità dell’interno bagno.

Qui andrai a scegliere tutti i complementi in funzione delle scelte già compiute, prediligendo forme e colori che si abbinano ad esse.

bagno-moderno-accessori

A CASA MIA:

Ho scelto tutti gli accessori in legno di bambù sia per abbinarlo al top del mobile del bagno sia per ampliare quella punta di colore marroncino, che altrimenti sarebbe stata presente solo in un unico punto preciso del bagno (zona lavabo). 

Lo specchio e le lampade sono abbastanza essenziali, come il resto del bagno.

Il termoarredo (in commercio esistono tantissimi colori che escono dal classico bianco lucido) l’ho scelto nero lucido, per abbinarsi a tutti gli altri elementi neri presenti (cornice specchio, lampade, placca interruttori, piatto doccia e rivestimento).

Elementi decorativi e tessili

Lo so che stai pensando di aver già finito di progettare il tuo bagno, invece no. Manca il tocco finale, quello che molti danno per scontato o addirittura non sanno nemmeno che esiste.

Gli elementi decorativi sono quelli che aggiungono personalità ad uno spazio e lo rendono accogliente e bello da vivere.

Proprio perché ritengo che siano un elemento fondamentale della casa, ho dedicato un video corso alla scelta e posizionamento degli elementi decorativi: “Da Abitazione a Casa. Diventa la stylist di casa tua”

Ora che abbiamo definito l’arredo principale andiamo a definire gli elementi decorativi. Di questa categoria, e nel caso specifico del bagno, fanno parte tutte le decorazioni a parete, gli oggetti sul piano del lavandino, i tessili ed eventuali pareti colorate.

bagno-moderno-home-decor

A CASA MIA:

Avendo un contesto molto neutro mi sono permessa di giocare col colore (un pò perché ho mantenuto i tessili della casa vecchia e un pò perché effettivamente, senza prevederlo, ci stanno bene!). Blu e verde sono i colori degli asciugamani dei bimbi, ognuno ha il suo e ognuno sa qual è il suo.

Nella foto vedi un altro asciugamano grigio (non ho capito perché, ma mio marito ha scelto di usare anche questo bagno… forse perché sto troppo tempo in bagno io!), ma essendo un colore neutro di certo non disturba nel contesto.

Alle pareti ho aggiunto delle mensole, che fungono anche da porta asciugamani, che ho decorato a mio piacimento. Nella zona bidet, personalmente non sopporto il sapone appoggiato sul bidet stesso, è per questo che ho preferito aggiungere una mensolina portaoggetti con doppia funzione anche qui.

Sul piano del lavandino c’è il minimo necessario: il dispenser del sapone liquido e i bicchieri con gli spazzolini da denti. Stop, nient’altro… se non eventuali elementi decorativi. Il dispenser del sapone ne ho scelto uno carino, da tenere fisso e da ricaricare ogni volta che si esaurisce: un tocco estetico, ma anche ecologico.

Gli altri 2 bagni di casa mia

Bene! Questi sono gli 8 step che mi hanno permesso di arredare il bagno con consapevolezza, un bagno moderno che si adatta alle mie esigenze (e quindi anche alle tue, grazie ai suggerimenti appena letti) e personalità. Ora ti mostro le foto degli altri 2 bagni.

Questo è quello piccolo per gli ospiti che ti dicevo.

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E questo è il bagno della mia camera, la mia piccola baita!

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I prodotti scelti per i miei bagni

Se può esserti utile, ti condivido l’elenco di tutti i prodotti scelti:

Siamo arrivati alla fine di questo lunghissimo articolo.

Fammi sapere qui sotto nei commenti se ci sono tematiche specifiche che desideri approfondire (ad esempio sul tema delle piastrelle ci sarebbe tanto da dire) e se l’articolo ti è stato utile. Mi farebbe super piacere saperlo.

Ciao e alla prossima.

P.S. Hai già scaricato la guida in formato PDF per valorizzare la tua casa fin da subito? Te la lascio qui.

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L’articolo Come arredare un bagno moderno: la soluzione realizzata a casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

28 Maggio 2024 / / Casa Poetica

Progettare un armadio - Casa Poetica

Quando si tratta di progettare un armadio, affidarsi a soluzioni standard è un errore comune che molti commettono.

Ma immagina un armadio che sia progettato specificamente per te, basato sugli abiti che realmente indossi e ami.

In questo post, ci divertiremo a trasformare un semplice spazio di stoccaggio in un angolo tutto tuo, perfettamente sintonizzato sul tuo stile unico e sulle tue esigenze di tutti i giorni.



Decluttering: Un Processo di Scoperta e Riallineamento

Il primo passo per progettare un armadio che rifletta veramente il tuo stile personale va oltre il semplice fare spazio.

Il decluttering diventa un’opportunità per esplorare e riscoprire ciò che possiedi, permettendoti di fare scelte consapevoli su cosa tenere e cosa lasciare andare.

Durante questo processo, è essenziale valutare ogni capo non solo per il suo valore sentimentale o estetico, ma anche per la sua condizione, taglia e quanto bene rispecchia i tuoi gusti attuali.

Ogni pezzo che decidi di conservare dovrebbe essere in buono stato, adattarsi bene e farti sentire a tuo agio e anche un po’ wow, diciamocelo.

Questo non solo libera il tuo spazio, ma affina anche la tua sensibilità verso ciò che effettivamente ti serve e ti piace.

Ogni pezzo che decidi di conservare dovrebbe avere un posto ben definito nel tuo armadio, garantendo che ogni scelta sia intenzionale e ben ponderata.



Organizzazione Interna: Adattare l’Armadio ai Tuoi Capi Appesi

Nel prossimo passo verso il progettare un armadio che sia perfetto per te, è cruciale focalizzarsi sulla struttura interna, che deve essere attentamente pensata per adattarsi ai tipi di capi che possiedi.

Prima di passare alla configurazione delle barre per i capi appesi, è essenziale fare un’attenta analisi dei capi che possiedi. Questo passaggio è cruciale per capire esattamente quanto spazio dedicare alle diverse altezze delle aste nel tuo armadio. Misura il numero e il tipo di vestiti che necessitano di essere appesi, come camicie, pantaloni, giacche e abiti lunghi.

Le camicie, le giacche, i pantaloni che non vuoi piegare – che non si dovrebbero piegare, detto meglio – e naturalmente i vestiti, hanno tutti bisogno di spazio per pendere liberamente, evitando così pieghe indesiderate e mantenendoli in condizioni impeccabili.

Quando progetti un armadio, considera di includere aste a diverse altezze: un’asta più bassa, a circa 90 cm da terra, è ideale per camicie e giacche; mentre per i vestiti lunghi, che necessitano di non toccare il fondo, un’altezza di circa 170 cm è l’ideale.

Questo approccio non solo ottimizza lo spazio, ma ti permette anche di organizzare i capi in modo che sia facile vedere tutto ciò che possiedi, rendendo la scelta del tuo outfit quotidiano un momento di puro divertimento e creatività.



Gestire i Capi Piegati: Ripiani e Cassetti su Misura

Dopo aver organizzato lo spazio per i capi appesi nel processo di progettare un armadio, è il momento di pensare a quelli che possono essere piegati.

Maglioni, t-shirt, felpe, ma se vuoi anche jeans e pantaloni casual sono perfetti per essere conservati in questo modo, poiché piegarli aiuta a mantenere la loro forma senza il rischio di stropicciarsi troppo.

Progettare un armadio con spazi dedicati ai capi piegati richiede un’attenzione particolare alla flessibilità e alla personalizzazione dei ripiani e dei cassetti.

I ripiani regolabili sono un must, poiché ti permettono di adattare lo spazio in base alle mutevoli esigenze del tuo guardaroba.

È importante evitare di creare pile troppo alte di vestiti sui ripiani, poiché ciò può rendere difficile l’accesso ai capi in fondo e causare disordine quando si cerca di prelevare qualcosa. Invece, considera l’aggiunta di ripiani aggiuntivi per mantenere le pile più basse e più gestibili.

Per quanto riguarda i cassetti, è importante considerare la dimensione e l’uso.

Cassetti più profondi, con un’altezza di circa 25-30 cm, sono ideali per conservare capi voluminosi come maglioni e felpe.

Un’ulteriore strategia efficace per massimizzare lo spazio e migliorare la visibilità è organizzare i capi in verticale all’interno dei cassetti. Questo approccio non solo permette di vedere immediatamente ogni singolo capo, ma facilita anche l’accesso e riduce il disordine.

Per l’intimo e gli accessori, che richiedono meno spazio e una maggiore frequenza di accesso, cassetti più piccoli e meno profondi sono la soluzione perfetta.

Personalizzare l’altezza e la disposizione di ripiani e cassetti secondo le tue necessità trasforma il tuo armadio in un vero e proprio alleato della tua organizzazione personale e del tuo stile di vita, rendendo ogni scelta di vestiario più semplice e veloce. Questi dettagli sono essenziali quando vuoi progettare un armadio che sia veramente funzionale e personalizzato.



Ottimizzare gli Accessori e il Cambio Stagione nel Progettare un Armadio

Nel progettare un armadio che sia funzionale e ordinato, non si può trascurare l’organizzazione degli accessori e la gestione dei capi fuori stagione.

Borse, cinture, sciarpe e altri accessori richiedono soluzioni di stoccaggio dedicate che preservino la loro forma e accessibilità, mentre il cambio stagione può richiedere un approccio più strategico per massimizzare lo spazio senza sacrificare l’ordine.

Per le borse, considera l’installazione di mensole su misura o di scomparti verticali che permettano di posizionarle in modo ordinato e visibile. Assicurati che ogni borsa sia facilmente accessibile, evitando di impilarle una sopra l’altra. Questo aiuterà a mantenere le borse in buona forma e a prevenire che si deformino o si danneggino.

Per quanto riguarda le scatole per il cambio stagione, l’ideale è posizionare questi contenitori in zone dell’armadio meno accessibili, come la parte superiore o il fondo dell’armadio, dato che non avrai bisogno di accedervi quotidianamente. Utilizza scatole trasparenti o etichettate per una facile identificazione del contenuto, facilitando così il processo di cambio stagione quando necessario.

Un’altra possibilità è l’uso di cassetti sottostanti per i capi fuori stagione. Questi possono essere dotati di divisori interni che aiutano a mantenere l’ordine e a separare diversi tipi di vestiti o accessori. Scegli materiali che permettano una buona ventilazione e protezione dagli agenti esterni, assicurando così la freschezza e la prontezza dei capi quando è il momento di riutilizzarli.

Progettare un armadio pensando anche agli accessori e al cambio stagione non solo ottimizza lo spazio, ma rende anche l’intero sistema di stoccaggio più efficace e funzionale. Assicurandoti che ogni elemento abbia il proprio spazio designato, il tuo armadio sarà sempre organizzato e pronto ad accogliere ogni nuova stagione con facilità.



Progettare un Armadio: La Soluzione su Misura per Te

Progettare un armadio che risponda perfettamente alle tue esigenze non è solo una questione di stile, ma di funzionalità e praticità. Ogni dettaglio, dalla disposizione delle aste per i capi appesi, alla configurazione dei cassetti e ripiani per i capi piegati, fino all’organizzazione degli accessori e del cambio stagione, contribuisce a creare uno spazio che non solo custodisce i tuoi vestiti, ma rende ogni giorno più semplice e piacevole.

Immagina di aprire il tuo armadio e trovare tutto in perfetto ordine, con ogni capo al suo posto, pronto a farti sentire al meglio. Questo è il potere di un armadio progettato su misura per te. Non lasciare che il disordine e le soluzioni standard limitino il tuo spazio e il tuo stile.

Sei pronta a trasformare il tuo armadio in un angolo perfetto della tua casa? Chiamami oggi per una consulenza personalizzata. Che tu abbia bisogno di organizzare il tuo attuale guardaroba o di progettare un nuovo armadio in funzione dei tuoi capi e accessori, sono qui per aiutarti. Contattami e insieme creeremo l’armadio dei tuoi sogni, perfettamente adatto alle tue esigenze e al tuo stile di vita.

Non aspettare, il tuo armadio perfetto ti aspetta. Contattami ora!





Cover Photo by Billy Jo Catbagan on Unsplash.





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L’articolo Progettare un Armadio Partendo dai Vestiti proviene da Casa Poetica.

26 Maggio 2024 / / Laura Home Planner

Per combattere il mal di schiena posturale

Il dolore alla schiena può essere un problema molto impattante nella nostra vita. Tanto dipende dalla gravità del problema, ma qualunque sia la sua entità esso si frappone inesorabilmente come un ostacolo tra noi e il nostro benessere, ovviamente fisico, ma anche psicologico. Le cause del mal di schiena sono varie, come del resto le zone colpite, per questo è sempre consigliabile ascoltare il parere di un professionista, medico o fisioterapista.

Esistono, tuttavia, alcune condizioni e stili di vita capaci di aumentare sensibilmente le probabilità di sviluppare dolori alla schiena, che nella peggiore delle ipotesi potrebbero cronicizzarsi o produrre lesioni permanenti. Obesità, tabagismo e uno stile di vita eccessivamente sedentario sono le cause più comuni.

Una di queste in particolare è purtroppo legata a qualcosa di cui non possiamo per adesso ancora fare a meno: il lavoro! Sì, perché mentre adottare uno stile di vita più sano, fatto di alimentazione corretta e attività fisica, o smettere di fumare, sono scelte possibili, smettere di andare a lavoro no! E se lavoriamo in ufficio sappiamo quanto tempo dobbiamo passare seduti durante il giorno. In questo caso, però, la cosa migliore che possiamo fare è utilizzare sedie da ufficio ergonomiche, e tra queste scegliere modelli di alta qualità e capaci di offrire un’ampia gamma di sostegni e settaggi, affinché si adattino perfettamente alla curvatura naturale della nostra spina dorsale.

Una seduta non ergonomica può provocare infiammazione lombare

sedie ergonomiche da ufficio laurahomeplanner.com

Il mal di schiena che attanaglia in modo più frequente chi è costretto a passare gran parte della giornata seduto in ufficio colpisce la zona lombare, ovvero la parte della schiena che si estende dalla base delle costole fino all’osso sacro. Il dolore lombare, si sviluppa localmente, ma può in alcuni casi irradiarsi fino alle gambe. Una postura scorretta induce un eccessivo incurvamento della spina dorsale verso l’interno, determinando di conseguenza l’allungamento dei muscoli e dei legamenti posteriori, e aumentando la pressione sui dischi intervertebrali, provocando di conseguenza infiammazione e dolore.

Per questo è fondamentale, se si lavora in ufficio, dotarsi di una sedia ergonomica con sostegno lombare, ovvero un tipo di seduta progettata appositamente per offrire un sostegno aggiuntivo alla parte bassa della schiena. In questo modo si aiuta la nostra spina dorsale a mantenere la sua naturale curvatura a “S”.

Si tratta di sedie che nella parte bassa dello schienale presentano una curvatura particolarmente pronunciata verso l’interno, in modo da distribuire uniformemente il peso e a ridurre di conseguenza la pressione sulle vertebre lombari. È importante scegliere sedie ergonomiche dotate di sostegno lombare regolabile, questo perché in tal modo è possibile personalizzare il grado di sostegno in base alla propria conformazione e alle proprie esigenze.

Benessere e design

Infine, quando si sceglie una sedia ergonomica, è giusto dedicare parte del nostro tempo anche allo stile. Una volta comprese le nostre esigenze, non sarà difficile trovare la sedia ergonomica in grado di adattarsi al meglio anche allo stile del nostro ufficio o del nostro ambiente di lavoro. Spesso questo tipo di sedie mette in mostra uno stile futuristico e minimalista, con linee curve ed essenziali. Anche per quanto riguarda i materiali le sedie ergonomiche prediligono quelli più moderni, come metallo, fibre plastiche e nylon, ma non mancano sul mercato modelli con strutture in legno, che meglio si adattano ad ambienti più caldi e accoglienti, magari anche un po’ più informali.

Ecco perché oggi sempre più di persone scelgono di tutelare il proprio benessere fisico e psicologico investendo nell’acquisto di sedie ergonomiche di alta qualità, adatte alle proprie esigenze e resistenti, ma anche sempre più attente allo stile.

L’articolo Sedie da ufficio con supporto lombare: prendersi cura della propria schiena durante il lavoro proviene da Laura Home Planner.

25 Maggio 2024 / / Case e Interni

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Grazie a una palette cromatica ispirata alle tonalità della carta da parati si crea un’atmosfera accogliente e senza tempo

Con una metratura di 78 mq, questo trilocale è stato rinnovato con un design rispettoso della tradizione storica della casa, ma attento anche alla modernità. Nonostante il suo nuovo look eclettico, la casa conserva un’eleganza e raffinatezza uniche, caratterizzata da una palette cromatica particolare. Il giallo ocra, il grigio-azzurro e le calde tonalità terracotta sono ispirate ai colori della carta da parati disegnata da William Morris  e creano un’atmosfera accogliente e senza tempo. Una lezione perfetta su come creare una palette cromatica coerente in tutta la casa.

Situato in un vivace quartiere residenziale di Stoccolma, questo appartamento occupa il primo piano di un edificio risalente al 1907. Il progetto di ristrutturazione e decorazione d’interni ha puntato a valorizzare i dettagli originali dell’edificio, come le modanature e le porte interne, integrando al contempo elementi contemporanei. L’appartamento, caratterizzato da soffitti alti, presenta un lungo corridoio tappezzato con la carta da parati con i disegni di William Morris*, come abbiamo anticipato.

NOTA*: William Morris, pioniere dell’interior design creò la Morris & Co in Gran Bretagna. Nel 1876, emerse Pimpernel come una delle composizioni sviluppate principalmente su creazioni floreali. Questo disegno, che vediamo nella carta da parati in corridoio, presenta fiori che si incontrano delicatamente, circondati da steli stilizzati, creando un motivo elegante e intramontabile.

Arredi lineari si alternano a pezzi d’epoca, lampade e complementi, il tutto armonizzandosi perfettamente con l’ambiente circostante. Attraverso l’uso sapiente del colore, la cura dei dettagli e l’armonia tra elementi antichi e moderni, questa casa incarna lo spirito del design nordico e l’essenza dello stile svedese contemporaneo.

Tra i cambiamenti più significativi di questo appartamento svedese, spicca l’ampliamento del soggiorno, ora unito alla cucina in un ambiente unico. Le modifiche apportate al layout hanno migliorato la vivibilità degli spazi, per una famiglia di quattro persone con due bambini in crescita.

Le foto documentano in modo dettagliato questa riuscita trasformazione, testimoniando la cura e l’attenzione dedicate ad ogni singolo dettaglio.

Zona giorno

Alla fine del lungo corridoio si trova la zona giorno, che inizialmente era divisa in ambienti distinti – cucina e soggiorno – ma che ora è stata trasformata in uno spazio unico.

L’elemento che, in questa bella casa svedese, cattura immediatamente l’attenzione è la cucina, che sfoggia un bel colore ocra. Ha una disposizione ad L e due colonne incassate sapientemente tra la dispensa originale e i due ripostigli nuovi.

Sebbene il grigio e altri toni neutri siano i colori predominanti nelle cucine scandinave, questa scelta audace dimostra come sia possibile creare uno spazio unico con un tocco di originalità. Le ante gialle con cornici sono state sapientemente abbinate a piastrelle quadrate bianche con fughe scure (come è nella tradizione scandinava), al piano di lavoro in pietra calcarea beige e a un tavolo da pranzo e sedie in legno naturale. Le mensole a giorno aggiungono leggerezza e un tocco di eleganza rustica, così come la dispensa originale, a cui è stata tolta la porta.

Le restanti pareti della zona giorno open space sono state dipinte di grigio-azzurro, ripreso dal colore del divano, creando un contrasto intrigante con il giallo ocra.

Nello stesso colore della cucina, nel corridoio è stata realizzata un’armadiatura per riporre cappotti, scarpe e cestini.

Il soggiorno comprende una parete per la TV con un mobile lineare chiaro, che risalta sul colore della parete.

Camera da letto

La camera da letto abbandona le tonalità del soggiorno, per sposare una delicata sfumatura di rosa terracotta. Questa stanza ha tutte le pareti tinteggiate con questa tonalità tenue, che creano un’atmosfera avvolgente e rilassante, ideale per il riposo e il relax. Persino le mensole sono dipinte dello stesso tono e creano una continuità visiva e un senso di armonia. Gli accenti bianchi degli infissi, del soffitto e delle porte creano un bel contrasto, mentre le texture dei cesti in vimini aggiungono un tocco di calore rustico all’ambiente. La stanza è piuttosto compatta, ma ha una piccola cabina armadio, come servizio aggiuntivo.

CONSIGLIO: Se vuoi che la tua camera da letto sia un luogo di riposo e tranquillità, dipingila di questo particolare color terracotta. Se non vuoi tutte le pareti colorate, puoi sempre scegliere il muro dietro il tuo letto, che diventerà come una sorta di testiera terracotta, che puoi abbinare a cuscini in tonalità simile o contrastante.

Camera dei bambini

Anche la seconda camera è immersa nei toni terracotta, ma qui con una sfumatura più neutra, con il quale è stato dipinto anche il letto a castello, che ricorda un’adorabile casetta. Altri colori riprendono quelli del soggiorno, come il grigio azzurro e la fantastica carta da parati con i koala, di sfondo giallo ocra (fuori produzione).

Bagno

Arriviamo al bagno di questa abitazione. Ha gli stessi rivestimenti utilizzati in cucina ovvero piastrelle bianche 15×15 sfalsate, con fuga nera. Le tende rosa pallido aggiungono un tocco di dolcezza, mentre la vasca freestanding stile retrò e le piastrelle colorate a pavimento conferiscono carattere e personalità allo spazio.

Questa casa non è solo un’espressione di stile, ma anche un omaggio al passato. Ogni stanza è curata, con un’attenzione particolare alla combinazione di colori e ai materiali per creare un design unico e accogliente.

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Cucina ocra e camera terracotta ispirandosi ad una carta da parati

Credit photo: Jocke Ono for Historiska Hem | Styling Clindholm Design

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

25 Maggio 2024 / / Laura Home Planner

C’è chi preferisce averli separati , chi invece no . Per arredare cucina e soggiorno open space , soprattutto quando lo spazio è molto piccolo, i fattori di cui tener conto sono:

  • misure della stanza
  • funzionalità
  • estetica

Se l’ambiente è molto piccolo la soluzione da scartare è quella di tirare su di muri in cemento,

questo perché, oltre ad essere costoso, è un’operazione invadente, soprattutto se la casa è già in uso,

inoltre,

dei muri chiusi portano via luce, rendono più piccolo e cupo l’ambiente e vincolano le scelte di stile e d’arredamento.

Dunque,

quando si scegli di arredare cucina e soggiorno open space piccolo con delle soluzioni che dividono completamente le due aree, si può decidere di utilizzare delle pareti in vetro.

Le vetrate ,

oltre a separare, rendo più fluido lo spazio, perché permettono alla luce di filtrare,

proprio come le finestre che danno su un terrazzo,

allo stesso tempo però,

bloccano gli odori provenienti dalla cucina,

inoltre,

a differenza di una parete in cemento, permettono il riciclo dell’aria nelle stanze.

La sola cosa che non viene isolata con le pareti in vetro, è il rumore,

è pur sempre vetro e non una parete in cemento.

Arredare cucina e soggiorno open space con i mobili

Quando invece si preferisce creare un ambiente unico,

separando ma non troppo,

per arredare cucina e soggiorno open space piccolo, la soluzione va ricercata negli arredi:

  • librerie bifacciali
  • isola in cucina
  • cucina con penisola
  • divano bifacciale

Librerie bifacciali basse o tutta altezza

Le librerie per arredare cucina e soggiorno open space piccolo, possono essere a tutta altezza con delle soluzioni autoportanti o fissate al piano della cucina

Isola o penisola in cucina

Con una soluzione cucina ad isola si può separare un piccolo open space organizzando lo spazio

lo stesso con una piccola penisola

separare con il divano bifacciale

Inoltre con il divano come divisione , magari bifacciale

per godere di entrambi i lati dell’ambiente con relax.

Il consiglio per arredare cucina e soggiorno open space piccolo:

Quando si arreda un piccolo open space è importante tener conto delle varie funzioni che si vogliono svolgere nella stanza:

  • cucinare
  • pranzare
  • rilassarsi
  • accogliere gli ospiti

in modo da poter creare un ambiente organizzato, accogliente ed esteticamente appagante.

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23 Maggio 2024 / / Laura Home Planner

Cosa vuol dire arredare casa in stile moderno? Per qualcuno il moderno è bianco, magari con qualche punta di grigio, nero, ma comunque freddo, per qualcun’ altro il moderno semplicemente non è classico. Per me lo stile moderno, come tutti gli altri generi d’arredamento , è come lo interpretiamo, non ci sono regole. Se qualcuno mi chiede “come arredare casa in stile moderno non freddo e accogliente?” La mia risposta è ” usa il colore e dagli personalità”.

Dunque,

partiamo dal fatto che è ovvio che chi ama lo stile moderno in casa, di certo non vuole ricreare un’ambientazione come quella qui sotto

ma è anche vero che per Stile moderno , non si intende per forza una casa come quella della prossima immagine

Perciò,

oggi voglio darvi qualche consiglio su come arredare casa in stile moderno , ma non freddo e accogliente.

Come arredare casa in stile moderno non freddo con i colori freddi

come arredare casa in stile moderno laurahomeplanner.com

I colori freddi in realtà, non sono poi così freddi se trovano il giusto abbinamento,

certo il blu non è il giallo sole,

ma se al blu viene accostato un materiale caldo come il legno..

allora il freddo trasmesso dal blu perde d’intensità.

Dunque,

per arredare una casa in stile moderno e non farla diventare una sala operatoria ,

ai colori ed ai materiali freddi, basta aggiungere colori e materiali caldi,

ovviamente,

con criterio.

Il bianco ad esempio, è un colore spesso protagonista degli interni moderni,

ma nonostante ciò,

una casa con una cucina bianca, magari ludica, e con un top dal materiale imponente come il marmo , il quarzo o il gres porcellanato,

malgrado sia composta da materiali e da colori freddi,

con qualche accorgimento può diventare molto calda e accogliente.

A volte basta davvero poco,

  • con una parete colorata , delle stampe, appese, una lavagna
  • aggiungendo del legno

Lo stesso vale per il living.

aggiungendo:

  • tappetti
  • cuscini colorati o decorati con delle stampe
  • complementi d’arredo come tavolini o pouf da avvicinare al salotto.
arredare casa in stile moderno laurahomeplanner.com

Arredare casa in stile moderno classico

Per arredare casa in stile moderno non freddo, si può fare un mix and match tra elementi moderni ed elementi classici,

così da ottenere un moderno-classico,

insomma,

un moderno non freddo.

Questo ovviamente è uno dei metodi per smorzare l’ambiente freddo,

non è una regola,

ma per qualcuno è una scelta valida.

Gli elementi classici a volte possono già essere parte integrante della casa,

come il parquet per esempio,

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oppure,

possono essere dei complementi d’arredo,

come una vecchia panca, un comò, un settimino,

una madia o delle poltrone.

Moderno contemporaneo: uno stile moderno non freddo

Lo stile contemporaneo è uno stile d’arredo che predilige:

  • materiali all’avanguardia, di ultime tecnologie e sostenibili,
  • comodità: perchè lo stile contemporaneo ha come obiettivo quello di creare un ambiente confortevole.
  • colori neutri, linee pulite e semplici

Per questo motivo lo stile moderno-contemporaneo è la soluzione perfetta per creare uno stile moderno non freddo,

perché la tecnologia, gli elementi naturali, ed i materiali più innovativi , si uniscono in un unico stile.

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I miei consigli:

Arredare casa in stile moderno non freddo, vuol dire riuscire ad uscire dagli stereotipi del moderno.

Il mio consiglio per uno stile moderno non freddo :

  • provare ad inserire nelle stanze una carta da parati o una parete colorata
  • osare con i colori.. caldi o freddi non importa
  • personalizzare
  • aggiungere elementi naturali come le piante (per quelli senza pollice verde come me vanno bene anche finte) ed elementi il legno
  • aggiungere tessuti caldi, tappeti e tende morbide
  • inserire sempre elementi che ci rispecchiano
  • aggiungere un tocco del passato.

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