Gli spazi, le strutture destinate all’accoglienza del nuovo turismo, quello fatto del mordi e fuggi, dei soggiorni brevi, dei millennial affamati di tappe sono pensati per competere con le nuove forme di ospitalità. La concorrenza, più che dagli alberghi arriva dalle piattaforme web; chi non le ha mai usate? Sono pratiche, veloci, economiche, numerose, e ne hanno per tutti i gusti.
Non sempre però ciò che si vede è ciò che si presenta nella realtà. Delusione per vacanze rovinate, cattiva cura degli ambienti, arredi mancanti, scortesia possono condizionare il soggiorno. Non è la regola, ma chiunque ne abbia fatto uso più di una volta può dire di aver sperimentato con mano. Prende piede una nuova frontiera, quella delle strutture alberghiere smart; spazi minimi, accessoristica polifuzionale, stretto indispensabile, luce naturale e colori a tema. Tutto all’interno di una struttura all’insegna della sostenibilità e del green new deal in atto, per poter competere sul profilo economico ma aver capacità e disponibilità di offrire servizi e certezze non paragonabili.
ATIproject se n’è già occupato con un discreto successo, progettando strutture ad hoc per tre città europee molto diverse tra loro, ma unite dalla spinta di fare qualcosa per l’ambiente incontrando le esigenze delle nuove generazioni, come Firenze, Praga e Berlino.