29 Aprile 2025 / / diotti.com

Gamba, piede, base, basamento, piedistallo, supporto, sostegno al centro, colonna: termini diversi per definire l’elemento che sostiene il piano di un tavolo, nei modelli comunemente chiamati tavoli con gamba centrale.


 

I tavoli con base centrale sono così progettati per soddisfare certi vezzi estetici, capaci di mantenersi perfettamente stabili e in equilibrio, di sostenere con solidità il piano e di offrire un comodo spazio a tutti i commensali.

Il loro nome li descrive alla perfezione: i tavoli con piede centrale sono caratterizzati da un supporto posizionato centralmente sotto il piano.
Una mono-gamba al centro è una certezza per rientrare nella categoria ma anche tante singole basi una vicino all’altra e posizionate in modo centrale rispetto al piano sono un’ottima discriminante per popolare il catalogo “tavoli con gamba centrale”.

 

Tutto sta nel design che si preferisce, perché quello che differenzia questi tavoli tra loro – per estetica e per prezzo – è la tipologia di sostegno al centro che può assumere diverse forme ed essere realizzato in molteplici materiali e colori.
Si passa da tavoli mono-piede con palo sottile o piedistallo lungo e stretto a tavoli con basamento monolitico scultoreo. Nel mezzo si alternano tavoli con basamento cilindrico o sferico, basi geometriche o completamente astratte, tavoli con una base che sembra torcersi su sé stessa, supporti sinuosi e curvi fatti di lastre che si avvolgono, strutture a forma di ellisse, sculture traforate, tronchi di cono.
La fantasia dei designer non ha confini, il limite è la stabilità del tavolo.

 

Tavolo Bon Bon con basamento centrale a fasce intrecciate in metallo

 

Tavolo Firenze con base centrale intrecciata a forma di spirale in legno massello

 

Se stai pensando di acquistare un tavolo con gamba centrale per il tuo soggiorno o la tua sala da pranzo continua a leggere per scoprire i vantaggi funzionali di un simile modello di tavolo e poi lasciati conquistare dalla carrellata di immagini che troverai in fondo a questo articolo.

Perché scegliere un tavolo con gamba centrale

La presenza di un’unica base che sorregge nel mezzo un piano ha principalmente un valore estetico che designer e progettisti hanno deciso di sfruttare – ciascuno nel proprio modo – per proporre cataloghi di tavoli con base centrale capaci di farsi notare.
La tendenza sembra portare verso minimalismo, leggerezza e pulizia visiva. Una struttura ridotta all’osso si fa perfetta portavoce di uno stile minimal in cui meno c’è meglio è. Tuttavia questo minimalismo sembra venir meno quando si scelgono basi dalle dimensioni importanti, con forme stravaganti, costruite con un mix di materiali che passano tutt’altro che in secondo piano.

Le sperimentazioni sul campo hanno prodotto tavoli con basamenti molto particolari, ad esempio strutture a forme di ellisse traforate, basi che viste frontalmente ricordano un’onda, supporti a forma di vaso greco che ispirano il nome del tavolo stesso, o ancora piedistalli che sembrano petali di fiori.

 

Tavolo Soho con struttura centrale a forma di ellisse traforata in metallo verniciato goffrato

 

Tavolo Wave con particolare basamento centrale sinuoso e ondulato

 

Tavolo Anfora con importante base centrale in pietra che ricorda un vaso greco

 

Tavolo Maxim con supporto originale composto da tre elementi a forma di petalo

 

Insieme all’estetica, chi sceglie un tavolo con base al centro lo fa per motivazioni prettamente più pratiche. Un tavolo con supporto centrale garantisce vantaggi funzionali per i commensali che, una volta seduti, trovano un ampio spazio libero sotto al piano. La gamba centrale libera dall’ingombro di più supporti laterali, offrendo così centimetri preziosi a chi si avvicina al tavolo per svolgere qualsiasi attività e trova uno spazio più aperto e accogliente, con meno vincoli strutturali appunto.

Dettagli costruttivi da non sottovalutare in cucine, soggiorni e salotti di ridotte dimensioni ma anche in spazi pubblici e coworking dove la praticità e la versatilità sono imprescindibili.

L’assenza di gambe perimetrali, la sensazione di più spazio e l’eccezionale comfort di seduta che ne consegue, permettono di sfruttare al meglio tutto il piano, anche in una configurazione con più sedie attorno al tavolo.

 

Tavolo Brixton rotondo con base conica in legno

 

Al netto dei vantaggi, che abbiamo detto essere l’estetica (pur sempre soggettiva e incline a valutazioni personali) e la funzionalità (tutti i punti del piano sono sfruttabili in ugual modo), è bene menzionare anche gli svantaggi: la stabilità del piano e il costo del tavolo.
I tavoli mono-gamba di qualità sono stabili, sicuri e non ribaltabili; a patto che siano ben progettati e ben costruiti. Il supporto centrale dev’essere proporzionato alla superficie del piano, tenendo anche conto dei materiali impiegati. Il basamento deve essere abbastanza largo e resistente per sopportare il peso del piano e di tutto quello che vi si appoggia sopra, senza produrre oscillamenti pericolosi.

I tavoli con unico appoggio al centro potrebbero avere un costo maggiore rispetto ai tavoli tradizionali con quattro gambe. Questo può accadere sia perché il design richiede una maggiore attenzione nella progettazione e nella realizzazione sia perché le lavorazioni necessarie per dar vita a basi a volte molto particolari possono essere più onerose. Un peso rilevante è determinato anche dai materiali impiegati che possono essere anche molto pregiati, esclusivi e di qualità.

Gallery foto ispirazione tavoli con gambe centrali

I tavoli con gamba centrale sono incredibilmente versatili, così come l’ampio campionario finiture e colori in cui possono essere scelti. A seconda dell’azienda produttrice e del modello specifico, si può spaziare dal legno al vetro, dal laccato al ferro battuto, dal cemento alla pietra, con tutte le declinazioni previste caso per caso. La personalizzazione e l’abbinamento di piano e base centrale permettono di produrre modelli di tavoli capaci di adattarsi a molteplici contesti e gusti. I tavoli con gamba centrale non risparmiano nessuno stile d’arredamento.

Tavolo Capri con struttura centrale particolare in metallo laccato e pietra marmo

 

Proponiamo ora una carrellata di foto dei tavoli con gamba centrale più richiesti dai nostri Clienti nel corso degli anni. Ti sfidiamo a trovare il tuo (unico) modello perferito!

Tavolo di design con gamba centrale

Tavolo Saarinen con piedistallo centrale in alluminio laccato. Ispirato al design di Eero Saarinen

Tavolo allungabile con gamba centrale

Tavolo Hidalgo con basamento centrale cilindrico in metallo verniciato

Tavolo rotondo con gamba centrale

Tavolo Yoda con base di design centrale dalle dimensioni importanti

Tavolo rettangolare con gamba centrale

Tavolo Elvis allungabile con colonna centrale in metallo

Tavolo quadrato con gamba centrale

Tavolo Skorpio con barre d'acciaio incrociate che definiscono l'originale basamento

Tavolo ovale con gamba centrale

Tavolo Savannah con importante basamento centrale in legno dogato

Tavolo in vetro cristallo e gamba centrale

Prima nella variante con piano in vetro cristallo trasparente…

Tavolo Eliseo in vetro con sostegno centrale caratterizzato da tre gambe colorate

 

…dopo nel modello in cui è la base ad essere proposta in cristallo, in questo caso cristallo specchiato.

Tavolo Atrium con prezioso basamento in cristallo specchiato con decorazioni a rombo in rilievo

Tavolo in legno con base centrale

Prima nella variante tavolo con piano in legno…

Tavolo Stratos con struttura a due gambe centrali e incrociate

 

…dopo nel modello tavolo con (anche) base in legno, in questo caso legno multistrato di betulla.

Tavolo Velum con colonna scultorea centrale in legno

Tavolo con base centrale in pietra

Tavolo Plisset con basamento in marmo bianco effetto plissettato che ricorda un ventaglio

Tavolo con piano in pietra ceramica effetto marmo

Tavolo Linus allungabile con piede centrale in acciaio verniciato

Tavolo con basamento al centro in acciaio

Tavolo Kingdom con gamba centrale a stelo alta e sottile in metallo

Tavolo con basamento centrale rivestito

Tavolo Hamide con basamento conico in legno rivestito in tessuto

Tavolo in vetro con base in legno centrale

Tavolo Colosseo rotondo con base in legno fatta da mattoncini disposti a cerchio e sfalsati

Tavolo con piede al centro incrociato

Tavolo Masami con base centrale a 4 gambe incrociate

 

Questi tavoli con supporto al centro sono riusciti a conquistare il posto d’onore nel tuo soggiorno? Se sei ancora indeciso su quale sia il miglior tavolo sfoglia il catalogo e personalizza il tuo modello ideale.

 

Tavolo Ellis con basamento centrale curvo in metallo

 

Tavolo Quentin con base centrale composta da 4 lamine affiancate

 

Tavolo Giano con base conica centrale formata da due blocchi sagomati accoppiati

 

Tavolo Diva con massiccia colonna centrale

 

Tavolo Greeny con particolare sostegno formato da 3 listelli inclinati e raccordati


29 Aprile 2025 / / Casa Poetica

Organizare il giardino - Casa Poetica

Organizzare il giardino non è solo una questione estetica. È il modo più semplice per trasformare uno spazio esterno in un luogo in cui ti viene voglia di stare. E no, non servono progetti complicati o soluzioni da rivista. Bastano poche buone idee, un pizzico di visione e un po’ di ordine.

Per approfondire il tema, ho fatto quattro chiacchiere con Diego Guffanti, giardiniere professionista e appassionato di spazi verdi “veri”, di quelli che si vivono ogni giorno.
Ecco cosa è emerso.



Cosa rende speciale e armonioso un giardino ben curato

Quando si decide di organizzare il giardino, la tentazione di voler fare tutto insieme è forte. Ma la verità è che l’armonia si costruisce un passo alla volta.

Cosa rende davvero speciale un giardino?

Non è la simmetria, né l’eccesso di piante o arredi. È il modo in cui lo spazio “respira”. Un giardino funziona quando è coerente, accessibile, proporzionato.

La prima cosa da fare è porsi qualche domanda:

  • Come voglio usare il mio spazio verde?

  • Quali elementi mi rilassano davvero?

  • Di cosa posso fare a meno?

A volte basta spostare due vasi, liberare un passaggio, fare spazio al vuoto. Non è questione di quantità, ma di intenzione. E spesso, meno è davvero meglio.



Gli errori più comuni quando si cerca di organizzare il giardino

Tutti vogliono un giardino curato, ma spesso si parte con il piede sbagliato.

Quali sono gli errori da evitare quando si organizza lo spazio verde?

Il primo è cercare risultati immediati. Si comprano troppe piante, si sovraccaricano gli angoli, si mescolano arredi senza una logica. Il risultato? Un giardino difficile da gestire e poco coerente.

Altro errore: scegliere piante solo per estetica, senza considerare clima, esposizione o tempo disponibile per la cura.

E poi c’è il disordine “tollerato”: attrezzi in vista, vasi vuoti, materiali lasciati lì “perché tanto è fuori”. Anche l’esterno ha bisogno di una struttura chiara, fatta di aree funzionali e oggetti al posto giusto.

Organizzare il giardino significa anche semplificare: visivamente, fisicamente, mentalmente.



Organizzare il giardino con gli strumenti giusti: pochi ma indispensabili

Non serve avere venti attrezzi, anzi. Chi ha poco spazio – o poco tempo – deve puntare sull’essenziale.

Quali strumenti sono davvero utili (senza occupare troppo spazio)?

Ecco quelli davvero indispensabili:

  • Forbici da potatura (ben affilate)

  • Paletta per trapianto

  • Guanti comodi e resistenti

  • Annaffiatoio con beccuccio lungo

  • Cestino o borsa porta-attrezzi

Tutto il resto può essere valutato nel tempo, secondo necessità. L’importante è non accumulare. Se lavori in uno spazio ridotto, sfrutta pareti, mensole, contenitori chiusi e ganci per tenere tutto in ordine, anche visivamente.

Organizzare il giardino non vuol dire riempirlo di cose, ma scegliere con cura ciò che davvero ti serve per curarlo bene.



Un giardino ordinato si vive meglio

Un giardino ben organizzato ti semplifica la vita. Ti invita a uscire, a viverlo, a rilassarti. Ti toglie pensieri, invece di aggiungerne.

Se lo spazio verde che hai a disposizione ti mette ansia, è segno che qualcosa va rivisto. E non serve rifarlo da capo: basta ripensarlo in base a come vuoi viverlo oggi.

Anche solo sistemare una zona, renderla più pratica e bella da vedere, può avere un effetto enorme su come ti senti.



Hai bisogno di una mano per organizzare il tuo giardino o terrazzo?

Se hai bisogno di consigli pratici, di qualcuno che sappia trasformare uno spazio verde caotico in un luogo da vivere ogni giorno, puoi contattare Diego Guffanti. Sa leggere gli spazi e valorizzarli con soluzioni semplici, funzionali e pensate davvero per le tue abitudini.

E se invece il tuo problema è dentro casa – nel box, negli armadi o in quegli spazi che ormai non riesci più a gestire – scrivimi: posso aiutarti a liberarti dal superfluo e a riorganizzare in modo concreto, leggero, duraturo.





Cover Photo on I-Stock





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L’articolo Organizzare il giardino proviene da Casa Poetica.

29 Aprile 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Quest’anno ho avuto come l’impressione che la primavera si stesse facendo attendere più del solito. Solo da pochi giorni, infatti, sono finalmente tornate le belle giornate e le temperature hanno cominciato ad alzarsi. 

Proprio a causa di questo ritardo percepito, ho iniziato tardi le famose “pulizie di primavera”: come la maggior parte di noi, mi sono dedicata alle pulizie approfondite, oltre che a far entrare aria nuova e più calda in casa, per togliere definitivamente il ristagno dell’inverno, dell’umidità lasciata dai riscaldamenti accesi, a volte dai panni da asciugare in fretta sopra i termosifoni, cicli di asciugatrice e via dicendo.

E così come ristagna l’umidità, nelle nostre case ristagnano anche diverse tipologie di energie, più o meno buone; il nostro umore, l’umore di chi convive con noi, di chi ci viene a trovare, delle persone che entrano per fare dei lavori, di chi ha abitato quella casa prima di noi, sono tutti accumuli di energia che ristagnano e che dobbiamo ripulire, perché possono lasciarci stanchi, demotivati, arrabbiati, tristi. 

Ci sono delle figure professionali che si occupano di ripulire le case e gli ambienti dalle energie negative, ma qualche piccolo rimedio lo potete mettere in pratica anche voi, molte di queste cose in elenco le avete già sicuramente in casa. 

  1. Sale grosso
energie negative

Il sale grosso è da sempre un rimedio popolare che veniva utilizzato per assorbire le energie negative.  Dopo avere ben pulito, buttate del sale grosso a terra, su tutta la superficie della vostra casa e lasciatelo almeno per un’ora. Eliminatelo poi con una scopa e buttatelo nel cestino. 

Il sale grosso può anche essere messo in delle piccole ciotole e nascosto in posti dove nessuno può arrivare, lasciando agire per almeno una settimana.

  1. Salvia bianca e palo santo

Sia la salvia bianca che il palo santo, sono originarie del centro America ed entrambe sono famose per le loro proprietà purificatrici, per allontanare le energie negative e attrarne di positive.

La salvia bianca è un incenso molto potente: soprattutto se vi siete trasferiti da poco o dopo una ristrutturazione ad esempio, accendete l’incenso di salvia bianca e lasciate che il suo fumo riempia gli ambienti. Poi aprite le finestre e lasciate entrare aria pulita in casa. 

Il palo santo, invece, è un legno sacro molto conosciuto per attrarre energie nuove e positive dopo le pulizie energetiche. Da accendere in casa regolarmente, sia per una buona energia, sia per il suo gradevolissimo profumo.

  1. Cristalli
energie negative

La cristalloterapia è un argomento molto vasto che bisognerebbe approfondire per giorni. I cristalli sono molto utili a supporto di vari tipi di situazioni quotidiane, nel caso in cui voleste utilizzarne vi consiglio di contattare delle figure esperte che vi sappiano consigliare. 

Intanto, se volete utilizzarne in casa per mantenere lontane le energie negative, vi consiglio la tormalina nera, il quarzo chiaro e l’ametista: queste tre pietre in particolare, hanno mantenere pulito il campo energetico.

  1. Gatti

E qui entrano in gioco i nostri amici a quattro zampe che, oltre a darci gioia e compagnia, ripuliscono gli ambienti dalle energie negative. 

Da sempre ritenuti animali sacri e misteriosi, in uno sfortunato e fin troppo lungo periodo legati alle figure maligne e stregonesche, in realtà molti studi hanno dimostrato che i gatti sono dei guaritori molto potenti e che le loro fusa possano addirittura alleviare il dolore.

Si dice che i gatti stazionino proprio nei punti della casa dove sentono energie negative  per ripulirle, mentre i cani stazionano nei posti dove sentono buona energia.

Quindi come sempre, chi ha degli animali in casa parte avvantaggiato!

Leggi gli altri articoli della rubrica Home Therapy

Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.

28 Aprile 2025 / / Dettagli Home Decor

La doccia walk in è diventata la protagonista indiscussa delle tendenze di interior design e home decor. Sempre più richiesta sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni, questa soluzione conquista per la sua estetica minimalista, la praticità d’uso e la capacità di valorizzare qualsiasi ambiente bagno, dal più piccolo al più spazioso. In questo articolo, scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulla doccia walk in, pro e contro, misure ideali, consigli per bagni piccoli e le ultime tendenze per il 2025.

doccia walk in guida alla scelta
cabina doccia WALK-IN EASY di Ronal Bathrooms ora disponibile in 6 nuovi colori di profilo – in foto è proposta nella finitura verde salvia matt

Cos’è una Doccia Walk In

La doccia walk in è una doccia aperta, priva di porte o chiusure mobili, che permette un accesso diretto e senza ostacoli allo spazio doccia. A differenza dei tradizionali box doccia, la walk in è delimitata solo da una o più pareti – spesso in vetro – lasciando almeno un lato completamente libero. Questa configurazione regala una sensazione di continuità visiva e rende il bagno più arioso e moderno 256.

Le pareti in vetro doccia walk in sono tra le soluzioni più apprezzate: trasparenti, leggere e di design, separano la zona doccia dal resto del bagno senza appesantirlo, valorizzando la luce naturale e ampliando visivamente lo spazio.

Perché scegliere una doccia Walk In: vantaggi e svantaggi

cabina doccia aperta su un lato
Con uno spessore del vetro di 6 mm, Firma è una delle cabine doccia proposte da Ibra Showers. Disponibile in numerose configurazioni quali walk-in. Numerose finiture disponibili anche per profili e vetri.

Vantaggi della Doccia Walk In

  • Design contemporaneo e minimal: dona un tocco di stile e raffinatezza a qualsiasi bagno, valorizzando materiali e finiture.
  • Facilità di accesso: l’assenza di gradini e porte la rende ideale anche per anziani e persone con mobilità ridotta.
  • Pulizia e manutenzione semplificate: meno giunzioni e parti mobili significano meno punti dove si accumula lo sporco e più facilità nella pulizia quotidiana.
  • Maggiore luminosità e senso di spazio: grazie alle pareti in vetro e all’assenza di barriere visive, il bagno appare più grande e luminoso.
  • Versatilità progettuale: si adatta sia a bagni piccoli che grandi, può essere installata ad angolo, a centro stanza o in nicchia.

Svantaggi e Criticità

  • Dispersione del calore: in inverno, l’assenza di chiusure può rendere la doccia meno calda rispetto a un box tradizionale.
  • Possibili schizzi d’acqua: se non si scelgono le giuste dimensioni o il soffione non è ben posizionato, l’acqua può fuoriuscire nell’area bagno
  • Richiede una progettazione attenta: la pendenza del piatto doccia walk in e l’impianto di scarico devono essere realizzati a regola d’arte per evitare ristagni o infiltrazioni.
  • Non sempre installabile in tutte le abitazioni: in caso di ristrutturazioni, può essere complesso realizzare un piatto doccia a filo pavimento se non c’è spazio sufficiente sotto il massetto.
doccia walk in bagno piccolo
Nell’immagine rilassante ambiente bagno realizzato con la collezione Oxide di FAP Ceramiche. Protagonista la finitura Blue Rust formato 25X75 (in fondo).

Doccia Walk In bagno piccolo: si può fare?

Contrariamente a quanto si pensa, la doccia walk in in bagno piccolo è una soluzione assolutamente possibile e consigliata. Grazie alle pareti in vetro e all’assenza di porte, questa tipologia di doccia aiuta a ottimizzare lo spazio, rendendo il bagno più ordinato e visivamente ampio.

Le misure minime consigliate partono da 70 cm di larghezza, ma per un comfort ottimale si suggerisce almeno 80×80 cm. In spazi molto ridotti, si può sfruttare l’angolo del bagno e scegliere un piatto doccia walk in su misura, anche solo con una parete in vetro, per garantire la protezione dagli schizzi senza sacrificare la libertà di movimento.

misure delle docce walk in
In foto Vento Walk-in Angolo di Ibra Shower

Doccia Walk In: misure ideali e soluzioni su misura

La scelta delle misure della doccia walk in dipende dallo spazio disponibile e dalle esigenze di chi la utilizza. Ecco alcune indicazioni pratiche:

  • Misure minime: 70×90 cm per bagni piccoli, anche se 80×120 cm è la dimensione più confortevole.
  • Misure standard: 90×120 cm o 90×140 cm sono ideali per evitare schizzi e garantire un’esperienza di doccia rilassante.
  • Misure XL: per chi desidera una vera area wellness, si può arrivare a 100×180 cm o 120×200 cm, perfette per sostituire una vecchia vasca da bagno.

Ricorda: più la doccia è lunga, minore sarà il rischio di fuoriuscita d’acqua. Per i bagni molto piccoli, si può optare per una sola parete in vetro, mentre per ambienti più grandi si può giocare con doppie pareti o soluzioni a centro stanza.

Piatto Doccia Walk In a filo pavimento
In foto Ultra Flat Evo di Ideal Standard, una nuova generazione di piatti doccia sostenibili, completamente riciclabili, realizzati con l’innovativo materiale StoneTech™

Piatto Doccia Walk In: tipologie e materiali

Il piatto doccia walk in può essere:

  • A filo pavimento: la soluzione più elegante e accessibile, perfetta per un effetto “zero gradino” e massima continuità tra zona doccia e bagno.
  • Ultrapiatto: piatti doccia di spessore ridotto (anche meno di 3 cm), facili da installare anche in ristrutturazione e disponibili in vari materiali (ceramica, resina, effetto pietra, piastrellabili).
  • Piastrellato: consente di rivestire il piatto con le stesse piastrelle del pavimento, per un effetto seamless e personalizzato.

La scelta del piatto doccia va abbinata a una corretta pendenza (almeno 1 cm per metro) e a un sistema di scarico efficiente, per evitare ristagni d’acqua.

Box Doccia Walk In
Nella foto, cabina doccia walk-in S-Lite SW-6 di Provex, proposta in finitura Champagne, con vetro trasparente serigrafato. La configurazione prevede un’anta scorrevole con vetro fisso in linea e sostegno centrale. Misura: L 120 x H 200 cm

Box Doccia Walk In: vetro e accessori di tendenza

Il vetro è il materiale per eccellenza: trasparente, satinato o fumé, con spessori di sicurezza e trattamenti anticalcare. Le pareti possono essere fissate a pavimento, parete o soffitto tramite profili minimal o braccetti metallici, per un effetto leggero e contemporaneo.

Tra gli accessori più richiesti:

  • Saliscendi e soffioni a pioggia
  • Nicchie portaoggetti integrate
  • Rubinetteria a incasso
  • Sedili e maniglie per accessibilità
bagno grande con ampia zona doccia
In foto raffinato ambiente bagno in cui è visibile Still, la proposta FAP Ceramiche di brick matt dalla forte componente tattile e materica.

Doccie Walk In: Pro e Contro a Confronto

Pro della doccia walk in Contro della doccia walk in
Stile moderno e minimal Possibile dispersione calore
Facilità di accesso e pulizia Rischio schizzi se dimensioni non adeguate
Adatta a tutte le età e necessità Richiede progettazione e installazione precisa
Aumenta il valore estetico del bagno Non sempre installabile in tutte le abitazioni
Personalizzabile in misure e materiali
Consigli per una doccia Walk In perfetta
Sopra il piatto doccia Velvet di Arblu realizzato in Solid Surface Tecnoblu, un materiale solido con una composizione minerale naturale e resine che garantisce una durata eccezionale

Consigli per una Doccia Walk In perfetta

  • Progetta con attenzione: valuta lo spazio, la posizione del soffione e la pendenza del piatto doccia.
  • Scegli materiali di qualità: preferisci vetri temperati e piatti doccia antiscivolo.
  • Affidati a professionisti: soprattutto per l’installazione a filo pavimento e l’impianto idraulico.
  • Personalizza: gioca con accessori, nicchie e finiture per rendere unica la tua doccia.
cabina doccia minimalista
Nella foto, cabina doccia TOGA TN di Provex: configurazione in nicchia con porta scorrevole affiancata a vetro fisso in linea. Profili e maniglia in finitura nero matt; vetro temperato di sicurezza 6 mm.

Tendenze 2025: modelli e idee di design

Le ultime tendenze vedono protagonisti:

  • Grandi lastre in gres e piastrelle effetto marmo
  • Pareti in vetro fumé o decorato
  • Piatti doccia walk in piastrellabili o effetto pietra
  • Rubinetteria nera o colorata
  • Doccie walk in con illuminazione integrata
cabina doccia WALK-IN EASY di Ronal Bathrooms
cabina doccia WALK-IN EASY di Ronal Bathrooms nella finitura Terracotta Mat

Conclusioni

La doccia walk in rappresenta la scelta ideale per chi desidera un bagno moderno, funzionale e di design. Che tu abbia un bagno piccolo o grande, questa soluzione si adatta a ogni esigenza grazie alla sua versatilità, alle numerose varianti di box doccia walk in e alle infinite possibilità di personalizzazione. Pianifica con attenzione misure, materiali e accessori: il risultato sarà una doccia elegante, comoda e perfettamente integrata nel tuo progetto di home decor.

 

L’articolo Doccia Walk In: guida completa a vantaggi, progettazione e soluzioni per ogni bagno proviene da dettagli home decor.

28 Aprile 2025 / / Dettagli Home Decor

bilocale turchese a Mosca progettato da Alexander Tischler Design Company

Il brief: un bilocale luminoso e accogliente per una madre amata

Alexander Tischler Design Company firma la trasformazione di un tipico bilocale moscovita di 53 m² in una casa luminosa, ariosa e profondamente personale. Il progetto nasce dal desiderio della cliente di creare uno spazio accogliente per sua madre, valorizzando il colore turchese, uno dei suoi preferiti.

nuovo progetto di Alexander Tischler Design Company

Un open space su misura: cucina e soggiorno si fondono

Nonostante le sfide strutturali, come la presenza di piloni portanti, lo studio è riuscito a ottimizzare gli ambienti con soluzioni creative ed eleganti. Il cuore della ristrutturazione è l’ampio soggiorno open space, nato dall’unione di cucina e zona living. Al centro, un elemento rivestito in rovere nasconde abilmente un pilastro, trasformandolo in un dettaglio architettonico di carattere.


La cucina si sviluppa in due blocchi distinti: da un lato, colonne attrezzate con frigorifero, congelatori, forno e microonde; dall’altro, un piano di lavoro lineare sovrastato da pensili turchesi. L’accesso alla loggia è stato ripensato eliminando il davanzale tradizionale a favore di un convettore a pavimento e installando una porta-finestra che richiama l’atmosfera mediterranea. La loggia stessa è stata chiusa con nuovi serramenti isolanti e trasformata in una suggestiva zona colazione.


Le superfici della cucina sono incorniciate da un gres porcellanato effetto marmo con venature bordeaux, colore scelto per la sua elegante armonia con il turchese. Questa texture prosegue anche nel soggiorno, creando una continuità visiva che culmina nella parete con cassettiera turchese e nell’opera d’arte “Dreamsdi Anastasia Dzhan, della serie “Space of Silence“, selezionata in collaborazione con ART&BRUT GALLERY.


Soggiorno e ingresso del bilocale turchese completamente rinnovato

Un divano letto turchese scuro trova posto di fronte alla TV, integrata nel mobile cucina su misura. Quando il divano è aperto, la TV viene nascosta grazie a un ingegnoso sistema di scaffalature. Accanto, un tavolo da pranzo scuro si appoggia a un mobiletto in legno chiaro, creando un raffinato contrasto materico.


L’ingresso, precedentemente buio, è stato ridisegnato in un vibrante color bordeaux che si estende dalla porta d’ingresso ai pannelli murali, illuminato da un lampadario leggero e traslucido. Un grande armadio a specchio e ganci appendiabiti completano la funzionalità dello spazio, ora pervaso dalla luce naturale proveniente dal soggiorno.

nuovo progetto di Alexander Tischler Design Company

Il nuovo bagno con texture dinamica

Il bagno, risultato dell’unione di due piccoli ambienti preesistenti, ospita ora una comoda doccia, un mobile lavabo e un ampio armadio a specchio. Qui, la scelta di gres porcellanato con texture dinamica aggiunge profondità visiva.

bilocale di 53 mq a Mosca firmato Alexander Tischler Design Company

Comfort, funzionalità e dettagli sartoriali nella zona notte

Un altro tocco ingegnoso riguarda la distribuzione degli spazi: eliminando i corridoi, ogni ambiente è direttamente accessibile dal soggiorno. In camera da letto, una scrivania sospesa con cassetti è stata collocata vicino alla finestra, creando una perfetta zona lavoro.

bilocale turchese a Mosca

L’interior design della camera si distingue per la parete dietro il letto decorata con pannelli coordinati ai frontali dell’armadio. Un nastro color turchese attraversa soffitto e mobili, donando continuità e raffinatezza. Il condizionatore è sapientemente nascosto all’interno del mobile, mantenendo l’estetica pulita e lineare.

bilocale di 53 mq firmato Alexander Tischler Design Company

Grazie all’approccio sartoriale di Alexander Tischler Design Company, questo piccolo appartamento si presenta come una casa elegante e funzionale, che riflette in ogni dettaglio i desideri della sua nuova proprietaria.

 

Ti è piaciuto questo progetto? Scopri altri lavori firmati Alexander Tischler Design Company!

 

Progetto: Alexader Tischler Design Company

Website: https://atischler.ru/en/

Fotografie: Olga Karapetian

 

 

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28 Aprile 2025 / / ChiccaCasa

ADV| Insieme a Quaranta Ceramiche, ho voluto creare questo articolo per aiutarti a scegliere la rubinetteria perfetta, con tutta l’esperienza e la cura che ci accomunano.

La rubinetteria è uno di quei dettagli che contribuiscono a dichiarare il tuo stile unico, nell’arredamento dei tuoi spazi domestici.

Quando finiture e forme si armonizzano, l’effetto finale risulta ancora più curato, accogliente e personale.

Bastano pochi accorgimenti per scegliere i rubinetti giusti e valorizzare ogni ambiente che ne fa sfoggio, dal bagno alla cucina.

Che tu ami linee minimaliste, atmosfere nordiche, suggestioni retrò o mix eclettici, esiste una rubinetteria perfetta per te.

Scegli una finitura e ripetila in tutta la casa: il trucco dei professionisti

Un segreto da pro semplice, ma potentissimo: scegliere una finitura metallica unica (o, al massimo, due coordinate) da ripetere in modo coerente in tutta la casa.

Oro satinato, nero opaco, acciaio spazzolato: qualsiasi sia la tua scelta, mantenerla costante ti permetterà di ottenere ambienti più ordinati, eleganti e visivamente equilibrati. In questo modo, anche uno spazio semplice acquista subito un’aria curata, pensata, sofisticata.

Da dove partire?

Rubinetti, ferramenta, maniglie, pomelli, profili di specchi o di lampade: sono questi i piccoli dettagli, spesso sottovalutati, che possono creare una meravigliosa continuità stilistica. Coordinare questi elementi non significa essere rigidi, ma, anzi, dare un tocco fluido e naturale a ogni stanza.

La coerenza tra arredi e dettagli metallici dà un senso di ordine e cura.

Rubinetteria e stile della casa: idee per abbinamenti che funzionano 

Vediamo insieme qualche idea per abbinare la rubinetteria allo stile della tua casa, con suggerimenti pratici e ispirazioni concrete per non sbagliare.

Bagno moderno o minimalista

Se ami ambienti essenziali, luminosi e contemporanei, punta su rubinetti monocomando dalle linee pulite, geometriche e senza fronzoli.
L’installazione può essere a parete o da appoggio, per un effetto minimale, elegante e altamente scenografico.
Le finiture perfette? Il nero opaco, deciso e sofisticato, oppure l’inox spazzolato, pratico e ultra-moderno.
I modelli ideali sono i rubinetti a bacinella, i modelli a parete o quelli incassati nel muro, che contribuiscono a creare un look essenziale, ma d’impatto.

Nell’immagine: Lavabo Elle – Ceramica Cielo
Credits: Quaranta Ceramiche

Stile nordico contemporaneo

Per chi sogna atmosfere calde, accoglienti e luminose, lo stile scandinavo è una fonte infinita di ispirazione.
Scegli rubinetti dal design semplice, con dettagli pratici come leve cilindriche.
Le finiture ideali? Inox spazzolato, nero opaco oppure tocchi discreti di ottone satinato per aggiungere calore senza appesantire.
Perfetti i rubinetti monoleva, magari con un’estetica che richiama il design scandinavo contemporaneo: pulito, funzionale e mai banale.

Nell’immagine: Lavabo Bloom – Antonio Lupi
Credits : Quaranta Ceramiche

Stile boho

Se ami mescolare stili, texture e colori con naturalezza e creatività, lo stile boho ti permette di esprimerti senza schemi fissi.
Scegli un mix creativo di forme e finiture, osa con rubinetti colorati o con superfici opache, materiche, vibranti.
Perfette le finiture come oro satinato, rame caldo o ottone non trattato, capaci di dare energia e vitalità a qualsiasi ambiente.
La regola d’oro? Libera la fantasia, sì, ma mantieni sempre un filo conduttore cromatico e materico per evitare l’effetto disordinato.

Nell’immagine: Vasca Kerasan Retrò
Credits : Quaranta Ceramiche

Stile farmhouse

Per chi sogna atmosfere autentiche, avvolgenti e vissute, la rubinetteria deve raccontare una storia di semplicità e calore.
Scegli modelli da parete o a ponte, magari con dettagli artigianali come manopole in ceramica o finiture volutamente invecchiate.
Le finiture più adatte sono il bronzo antico, il ferro naturale e l’ottone brunito, materiali che aggiungono profondità e carattere.
Perfetti i rubinetti dal design vintage, robusto, pieni di personalità, capaci di rendere unico anche il bagno più semplice.

Nell’immagine: Kerasan Retrò
Credits : Quaranta Ceramiche

Domande frequenti sulla rubinetteria: risposte rapide per non sbagliare

Quando si parla di rubinetteria, è normale avere qualche dubbio: tra modelli, finiture e installazioni, le opzioni sono davvero tante.
Per aiutarti a scegliere con più sicurezza e consapevolezza, ho raccolto qui le risposte alle domande più comuni.

Meglio rubinetteria a parete o da appoggio?

Dipende dallo stile e dallo spazio disponibile. A parete è più elegante, moderno e slanciato, ma richiede una predisposizione idraulica. Da appoggio è più versatile e semplice da installare, perfetto in bagni piccoli o in ristrutturazioni parziali.

I rubinetti colorati si rovinano? 

Se scegli materiali resistenti e brand affidabili, no. 

Alcune finiture delicate, come il nero opaco, richiedono solo un po’ più di attenzione nella pulizia quotidiana per evitare aloni e graffi. 

Qual è il rubinetto più facile da pulire? 

Se sono di qualità, tutti. In generale quelli lisci e uniformi possono risultare meno inclini a trattenere macchie d’acqua e impronte, per la loro conformazione lineare e facile da pulire velocemente.

Dove comprare rubinetteria di qualità?

Scegliere la rubinetteria giusta è anche questione di affidarsi ai rivenditori migliori, che sappiano offrire prodotti di qualità e un supporto serio in ogni fase dell’acquisto.
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