1 Aprile 2025 / / Dettagli Home Decor

In occasione della Milano Design Week 2025, Brera Design District presenta in anteprima “Orizzonti”, il nuovo allestimento del Brera Design Apartment, curato dallo studio Zanellato/Bortotto. Situato nel cuore di Brera, in Via Palermo 1, l’appartamento, che negli anni ha ospitato numerosi progetti, si reinventa quest’anno attraverso un concept che risponde al tema del Fuorisalone “Mondi Connessi”.

“Orizzonti” è un vero e proprio manifesto progettuale che esplora il concetto di connessione tra mondi, contaminazioni e visioni. L’allestimento, che si protrarrà anche oltre la Milano Design Week, sarà animato da una serie di eventi, tra cui talk, cene e incontri, tutti su appuntamento.

Brera Design Apartment 2025 firmato studio Zanellato/Bortotto
ph. Valentina Sommariva

Ideato dai creativi Daniele Bortotto e Giorgia Zanellato, con la collaborazione di Nathalie Borgeaud, il progetto si propone come un riflesso della poetica dello studio, che celebra la maestria artigianale, la storia dei luoghi e l’utilizzo di materiali e superfici per raccontare nuove storie. “Orizzonti” si ispira alla parola greca che definisce la linea che separa la terra dal cielo, un concetto che, nel corso della storia, ha simboleggiato il legame tra il tangibile e l’infinito, tra il visibile e l’ignoto.

Lo studio Zanellato/Bortotto ha progettato questo percorso per disorientare e invitare alla riflessione, spingendo i visitatori a cambiare prospettiva e a porsi nuove domande. L’allestimento esplora la sinergia tra le visioni e i punti di vista dei due designer, trasformando i cinque ambienti dell’appartamento in spazi su misura, ognuno ispirato a un “mondo” da vivere quotidianamente.

Ogni stanza racconta una storia unica attraverso un sapiente gioco di colori, superfici e materiali, che rispecchiano la tradizione artigianale e la memoria storica dei luoghi. Il risultato è una narrazione visiva che intreccia mondi lontani ma connessi, attraverso una combinazione di materiali pregiati e sperimentazioni cromatiche. Questo progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Artecasa, il general contractor milanese che ha curato la realizzazione e i dettagli.

Gli ambienti del Brera Design Apartment

Ingresso

L’ingresso si ispira ai “Campi”, paesaggi rurali estivi che evocano la fotografia di Luigi Ghirri. Il design combina ceramiche artigianali e giochi cromatici, creando un’atmosfera leggera e luminosa. Il bancone cucina in acciaio di Alpes Inox è rivestito con ceramica refrattaria, parte di una nuova collezione di Botteganove. La parete tessile flessibile di Bolzan e le stoffe della collezione Nomad di Fischbacher 1819 conferiscono morbidezza e dinamismo, mentre la lampada Sottile di Davide Groppi illumina l’ambiente con delicatezza.

Brera Design Apartment  allestimento 2025 studio Zanellato/Bortotto
ph. Valentina Sommariva
allestimento appartamento in Brera per la Design Week 2025
ph. Valentina Sommariva

Sala da pranzo

“Barene” è la sala da pranzo ispirata alla marina di San Giorgio a Venezia, con un composito cromatico ispirato ai dipinti di Virgilio Guidi. Il grande tavolo in travertino di Ethimo e il mobile in legno di Lunardelli Venezia raccontano la tradizione, mentre l’arazzo in pibiones di Saba, disegnato da Zanellato/Bortotto, aggiunge un tocco di eleganza. La collezione Barene di Botteganove rende omaggio alla laguna veneziana con piastrelle decorate in smalto.

Brera Design Apartment firmato dallo studio Zanellato/Bortotto
ph. Valentina Sommariva
madia su misura di FENIX®
ph. Valentina Sommariva

Zona Living

La zona living “Caìgo” è caratterizzata da una mensola in legno di Lunardelli Venezia, che espone opere contemporanee. I divani Vela di Saba, con il loro rivestimento in lana Fischbacher 1819, creano un punto di comfort, mentre il tavolo da caffè di Delsavio 1910 in grigio carnico, realizzato con una tecnica esclusiva, si impone come un’opera d’arte. Una madia su misura di FENIX® conclude il viaggio visivo, con intarsi che richiamano orizzonti lontani.

Brera Design Apartment firmato dallo studio Zanellato/Bortotto
ph. Valentina Sommariva
boiserie su misura di FENIX®
ph. Valentina Sommariva

Camera da letto

Ispirata al “Deserto” della Namibia, la camera da letto offre un’atmosfera calda e avvolgente, con materiali naturali e tonalità morbide. La boiserie su misura di FENIX® e il letto in legno e ferro battuto di Bolzan sono protagonisti, insieme alle pareti tessili ricamate di Fischbacher 1819. La ricerca della matericità si riflette nel pavimento in moquette di Radici e nel tappeto di CC-Tapis.

Corridoio

Il corridoio, ispirato al tramonto visto dall’alto, è caratterizzato da pareti blu profonde e dettagli luminosi che creano un’atmosfera misteriosa. Le resine di Rezina creano una sfumatura arancione che richiama l’orizzonte al tramonto, mentre le nicchie ospitano immagini su schermi Samsung che proiettano paesaggi lontani.

milano design week 2025
ph. Valentina Sommariva
Brera Design Apartment firmato dallo studio Zanellato/Bortotto
ph. Valentina Sommariva

Stanza da bagno

La stanza da bagno rende omaggio al “Vulcano”, con mosaici materici e pigmenti ispirati ai paesaggi lunari dell’Etna. Un dialogo tra Botteganove e Rezina crea un’atmosfera unica, con arredi e rubinetteria di Agape che completano il progetto.

Partner principali e sponsor del Brera Design Apartment

Main Partner di Orizzonti sono Artecasa, Bolzan e Botteganove, mentre i Partner includono Agape, Davide Groppi, Delsavio 1910, Ethimo, FENIX®, Fischbacher 1819, Lunardelli Venezia, Moroso, Rezina, Saba, Sikkens, e Wall&Decò. Particolari e sfumature di ogni ambiente sono arricchiti anche da una selezione di pezzi da collezione provenienti dalla Galleria Luisa delle Piane. Un sentito ringraziamento va anche ad Acqua di Parma, Alpes Inox, cc-tapis, Green Wise, Lanerossi, Radici Carpet e Samsung.

 

L’articolo “Orizzonti”, il nuovo allestimento del Brera Design Apartment firmato dallo studio Zanellato/Bortotto proviene da dettagli home decor.

1 Aprile 2025 / / Coffee Break


La luce naturale è un elemento essenziale nella progettazione, influenzando
non solo l’estetica degli spazi abitativi, ma anche il benessere degli
occupanti e l’efficienza energetica. L’integrazione consapevole della luce
naturale nei progetti architettonici richiede un’attenta analisi
dell’orientamento, dell’uso dei materiali, della geometria spaziale e
dell’adozione di tecnologie innovative. Studi dimostrano che gli ambienti ben
illuminati naturalmente favoriscono l’umore e la produttività, rendendoli
ideali per gli spazi abitativi dove il comfort è prioritario. Nella
progettazione di ville di alto livello, l’ampio budget a disposizione offre
all’architetto la libertà di adottare soluzioni come finestre su misura e
pareti vetrate, opzioni che non sono certo accessibili a tutte le tasche.

Tuttavia, alcune considerazioni progettuali sono relativamente indipendenti
dal budget: ciò che fa la differenza è l’amore con cui il progettista cura
ogni dettaglio, creando ambienti dove la luce diventa protagonista attraverso
soluzioni raffinate e studiate con sensibilità.

Orientamento e Geometria Architettonica

L’orientamento dell’edificio e la sua geometria giocano un ruolo cruciale
nella massimizzazione della luce naturale. Un esempio emblematico è Villa K
(Paul de Ruiter Architects), dove la posizione a sud e la struttura
orizzontale consentono un afflusso ottimale di luce solare, riducendo il
bisogno di illuminazione artificiale. Il tetto aggettante protegge gli
ambienti interni dall’abbagliamento diretto, mentre le ampie vetrate senza
interruzioni creano una connessione fluida tra interno ed esterno.

Materiali, Luce e Spazio: Un Dialogo Armonioso

L’uso di materiali trasparenti e riflettenti amplifica la diffusione della
luce all’interno degli ambienti, trasformando la luminosità in un elemento
progettuale dinamico. Nella Natural Light Residence, le ampie vetrate e
l’eliminazione di elementi superflui valorizzano la luce naturale, creando un
dialogo armonioso tra interno ed esterno. Allo stesso modo, la luce naturale
interagisce con colori e texture, arricchendo gli spazi di sfumature mutevoli
nel corso della giornata. Nella Carrillo Residence, i giochi di luce e ombra
proiettati dalla vegetazione circostante aggiungono profondità e dinamismo
agli interni, trasformandoli in ambienti vivi e in continua evoluzione.

Design Biofilico e Benessere

Il design biofilico è un approccio alla progettazione che integra elementi
naturali negli spazi costruiti per favorire il benessere psicofisico degli
abitanti. Uno degli aspetti fondamentali di questa filosofia è l’uso
strategico della luce naturale, che non solo migliora la qualità della vita,
ma incide anche sull’impronta ecologica degli edifici. L’esposizione alla luce
solare contribuisce alla regolazione del ritmo circadiano, stimolando la
produzione di melatonina e favorendo la sintesi della vitamina D, elementi
essenziali per il benessere fisico e mentale. Inoltre, massimizzare
l’illuminazione naturale riduce la necessità di fonti artificiali, abbattendo
il consumo energetico e, di conseguenza, le emissioni di CO₂ legate alla
produzione di elettricità. Questo approccio, oltre a garantire ambienti più
salubri e confortevoli, rappresenta una strategia efficace per ridurre il
carbon footprint degli edifici, contribuendo alla sostenibilità ambientale su
larga scala.

Esempio emblematico: Villa Mairea di Alvar Aalto

Un esempio dell’uso magistrale della luce naturale in una villa di lusso è
Villa Mairea, progettata dall’architetto finlandese Alvar Aalto. In questa
residenza, la luce naturale è stata utilizzata per esaltare le qualità
architettoniche e ambientali dell’edificio, creando un equilibrio armonioso
tra spazi interni ed esterni. Aalto ha saputo sfruttare la luce solare per
modellare gli ambienti, garantendo un comfort visivo ottimale e un’esperienza
abitativa unica.

L’integrazione della luce naturale nelle ville di lusso non è solo una scelta
estetica, ma un principio progettuale che unisce sostenibilità, benessere ed
eleganza. Dall’orientamento alla scelta dei materiali, dalla tecnologia alla
progettazione biofilica, ogni dettaglio concorre a creare ambienti che non
solo appaiono straordinari, ma migliorano anche la qualità della vita di chi
li abita. Un’architettura ben concepita sfrutta il potenziale della luce
naturale per trasformare gli spazi in luoghi di armonia, comfort e bellezza
senza tempo.

Natural Light and Luxury Villas: Between Aesthetics and Well-being

Natural light is an essential element in architectural design, influencing
not only the aesthetics of living spaces but also the well-being of
occupants and the energy efficiency of buildings. The conscious integration
of natural light in architectural projects requires careful analysis of
orientation, material selection, spatial geometry, and the adoption of
innovative technologies. Studies show that well-lit environments naturally
enhance mood and productivity, making them ideal for residential spaces
where comfort is a priority. In high-end villa design, a generous budget
allows architects the freedom to implement solutions such as custom windows
and glass walls—options that are not accessible to everyone. However, some
design considerations remain relatively independent of budget: what truly
makes a difference is the care and passion with which the architect refines
every detail, creating spaces where light becomes the protagonist through
sophisticated and sensitively crafted solutions.

Orientation and Architectural Geometry

The orientation of a building and its geometry play a crucial role in
maximizing natural light. A prime example is Villa K (Paul de Ruiter
Architects), where its south-facing position and horizontal structure allow
optimal sunlight intake, reducing the need for artificial lighting. The
overhanging roof protects interiors from direct glare, while uninterrupted
glass facades create a seamless connection between indoor and outdoor
spaces.

Materials, Light, and Space: A Harmonious Dialogue

The use of transparent and reflective materials enhances the diffusion of
light within interiors, transforming brightness into a dynamic architectural
element. In the Natural Light Residence (Infinity Design), large glass walls
and the removal of unnecessary elements enhance natural light, fostering a
harmonious dialogue between indoor and outdoor spaces. Similarly, natural
light interacts with colors and textures, enriching interiors with
ever-changing shades throughout the day. In the Carrillo Residence, the
interplay of light and shadow cast by surrounding vegetation adds depth and
dynamism to interiors, making them vibrant and constantly evolving.

Biophilic Design and Well-being

Biophilic design is an architectural approach that integrates natural
elements into built spaces to promote physical and psychological well-being.
A key aspect of this philosophy is the strategic use of natural light, which
not only improves quality of life but also affects the ecological footprint
of buildings.

Iconic Example: Villa Mairea by Alvar Aalto

An outstanding example of masterful natural light use in a luxury villa is
Villa Mairea, designed by Finnish architect Alvar Aalto. In this residence,
natural light was employed to enhance the architectural and environmental
qualities of the building, creating a harmonious balance between indoor and
outdoor spaces.

The integration of natural light in luxury villas is not merely an
aesthetic choice but a design principle that combines sustainability,
well-being, and elegance. From orientation to material selection, from
technology to biophilic design, every detail contributes to creating spaces
that not only appear extraordinary but also enhance the quality of life for
those who inhabit them. Well-conceived architecture harnesses the power of
natural light to transform spaces into places of harmony, comfort, and
timeless beauty.

1 Aprile 2025 / / Casa Poetica

Organizzare piatti e stoviglie - Casa Poetica

Organizzare piatti e stoviglie in modo efficace non è solo una questione di ordine, ma un vero e proprio strumento per ottimizzare lo spazio, semplificare la gestione quotidiana e rendere la cucina più funzionale.

Se i tuoi pensili sono pieni di stoviglie impilate senza logica o se trovare un coperchio è un’impresa, significa che è il momento di organizzare piatti e stoviglie in modo strategico. Inoltre, se hai un servizio che usi solo per le “occasioni speciali”, forse è ora di riconsiderare questa abitudine. Non c’è bisogno di ospiti per apparecchiare con cura: meritiamo di mangiare in piatti belli ogni giorno.

Vediamo come organizzare piatti e stoviglie per rendere la cucina più ordinata e funzionale.



Fare spazio: serve davvero tutto quello che abbiamo?

Prima di parlare di come organizzare, la domanda da farsi è: ho davvero bisogno di tutte queste stoviglie?

Non si tratta di eliminare tutto, ma di tenere solo ciò che usiamo davvero e che ci fa stare bene. Se nel mobile c’è un servizio di piatti che non tocchi da anni, forse è il momento di dargli nuova vita e di usarlo più spesso. E se hai tazze o piatti scheggiati, meglio liberare spazio per oggetti integri e funzionali.

Cosa valutare prima di organizzare piatti e stoviglie

  • Piatti sbeccati o rovinati → da eliminare.
  • Stoviglie che usi raramente → prova a metterle in uso, senza aspettare un’occasione speciale.
  • Doppioni eccessivi → avere dieci insalatiere quando ne usi due è solo spazio sprecato.
  • Oggetti difficili da raggiungere → se devi fare fatica per prendere qualcosa, probabilmente non è nel posto giusto

Liberarsi del superfluo non è una rinuncia, ma un modo per semplificare e valorizzare ciò che hai.



Dove e come sistemare i piatti per trovarli subito

I piatti sono tra gli oggetti più usati in cucina e vanno sistemati in modo da essere facili da prendere, senza spostare troppe cose ogni volta.

Strategie per organizzare piatti e stoviglie nei pensili

  • Impilarli in modo strategico → Piatti piani, fondi e da dessert devono essere in pile separate.
  • Usare ripiani aggiuntivi → Se il pensile è alto, inserire una mensola per sfruttare lo spazio verticale senza creare torri instabili.
  • Divisori verticali per piatti → Ideali per evitare di impilarli eccessivamente e per prenderli con una sola mano.
  • Piatti quotidiani a portata di mano → Quelli che usi ogni giorno devono stare nel punto più comodo.
  • Servizi per le occasioni speciali → Se hai piatti che usi di rado, posizionali nei ripiani più alti o in un mobile separato.

Se ti rendi conto che usi sempre gli stessi piatti e ignori quelli più belli, prova a invertirli: usa i tuoi piatti migliori tutti i giorni e trasforma ogni pasto in un momento più piacevole.



Stoviglie, pentole e coperchi: dove metterli per una cucina più fluida

Le stoviglie vanno organizzate non solo per tipologia, ma anche in base alla loro funzione. Un errore comune è riporre pentole, coperchi e utensili senza una logica, rendendo difficile trovarli quando servono.

Come organizzare pentole e stoviglie in modo intelligente

  • Pentole e padelle vicino ai fuochi → Per evitare di dover attraversare la cucina ogni volta che cucini.
  • Coperchi separati dalle pentole → Spesso si impilano in modo scomodo, meglio tenerli in un porta-coperchi verticale o appenderli all’interno dell’anta.
  • Pirofile e teglie impilate per grandezza → Le più grandi in basso, le più piccole sopra. Se lo spazio è ridotto, i divisori verticali possono aiutare a tenere tutto in ordine.
  • Utensili lunghi e mestoli → Meglio in un portautensili su piano o in un cassetto diviso in scomparti, per evitare l’effetto “cassetto del caos”.

I coperchi sono uno degli oggetti più problematici da sistemare, ma esistono diverse soluzioni per tenerli ordinati: porta-coperchi regolabili, organizer adesivi per l’interno delle ante o divisori nei cassetti.



Bicchieri, tazze e oggetti piccoli: come evitare il disordine

Le tazze e i bicchieri sono spesso un punto critico nell’organizzazione della cucina: occupano molto spazio e tendono a creare disordine se non sistemati bene.

Strategie per tenerli in ordine

  • Tazze e bicchieri vicino alla zona colazione o bevande → Così saranno più accessibili quando servono.
  • Ganci sotto i ripiani per le tazze → Ottimo per sfruttare lo spazio in altezza.
  • Impilare solo se necessario → Bicchieri e tazze si impilano bene solo se sono della stessa serie, altrimenti meglio separarli per evitare instabilità.
  • Tenere a portata di mano quelli più usati → Se c’è una tazza preferita, perché nasconderla dietro a tazze che non usi mai?

Se la tua collezione di tazze è eccessiva e riempie un intero pensile, considera di eliminare quelle che non usi più e tenere solo le tue preferite.



Strumenti utili per organizzare piatti e stoviglie in modo ottimale

Utilizzare gli strumenti giusti può fare la differenza tra una cucina in ordine e un mobile caotico.

Accessori che semplificano l’organizzazione

  • Divisori per piatti → Ideali per piatti sistemati in verticale.
  • Scolapiatti da pensile → Mantengono l’ordine e permettono di far asciugare i piatti senza accumuli.
  • Cestini e organizer per stoviglie piccole → Perfetti per raccogliere accessori come posate da portata e apribottiglie.
  • Ripiani aggiuntivi → Creano livelli nei pensili per ottimizzare lo spazio.
  • Porta-coperchi e porta-pentole verticali → Permettono di accedere facilmente a ciò che serve.

Per organizzare piatti e stoviglie in modo efficiente, è importante scegliere accessori che si adattino alla tua cucina e alle tue esigenze.



Creare una cucina più funzionale con soluzioni semplici

Organizzare piatti e stoviglie non deve essere un’impresa complicata, ma un modo per rendere la cucina più pratica e armoniosa. Basta ridurre il superfluo, posizionare gli oggetti in modo intuitivo e sfruttare al meglio lo spazio disponibile.

Una cucina ben organizzata permette di cucinare con più piacere e meno stress, senza dover ogni volta spostare pile di piatti o cercare un coperchio che sembra scomparso nel nulla.

Vuoi ottimizzare la tua cucina in modo funzionale e su misura per te? Contattami per una consulenza personalizzata





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1 Aprile 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Basta con queste case tutte uguali! Ogni casa è unica e deve rispecchiare la nostra personalità per essere davvero accogliente come un nido.

case tutte uguali

Forse sarò io o il mio algoritmo impazzito, ma girando sui vari social, ultimamente, mi sono resa conto che le case, i rendering, i progetti, cominciano a somigliarsi un po’ tutti. Vedo tanto bianco, più o meno beige, neutri, grigi, grigetti, grigini… Tanto che alla fine non si riesce più a distinguere un progetto da un altro e queste case, alla fine, sono tutte uguali.

Ma quanto è sensata questa cosa? Come possiamo pensare che il benessere e il vivere bene possano provenire da una modalità unica di sistemare o arredare uno spazio? Ci siamo mai chiesti se la scelta che abbiamo fatto ci piace davvero, se ne abbiamo davvero bisogno?

Sarà capitato alla maggior parte di noi di andare in giro a fare shopping, vedere su un manichino un vestito che ci piace subito, per poi provarlo e vedere che non fa per noi, che per molteplici motivi quel vestito non ci si adatta: questo accade perché, mentre i manichini sono tutti uguali, le persone non lo sono, per carattere, personalità, gusti, fisicità e molte altre caratteristiche.

E io penso che lo stesso ragionamento si debba adattare alla casa in cui abitiamo, una casa in cui si fonde praticità, comfort, gusto, ma anche il nostro carattere e la nostra personalità.

Perché, esattamente come con gli abiti che indossiamo, spesso ci adattiamo alle mode e alle cromie del momento, a uno status societario che crediamo sia giusto ma che poi non fa per noi. Partendo sempre dal presupposto che poi ognuno è libero di fare quello che vuole, io vi consiglio di osare un po’ con la vostra casa, renderla vostra sul serio, far vedere che in quella casa ci abitate voi e non qualcun altro. 

Basta con queste case tutte uguali!

Cosa rende una casa una casa

Ci sono case bellissime, fresche di cantiere o appena ristrutturate in cui gli abitanti, pur avendola scelta, non riescono a trovarsi a proprio agio, come se mancasse qualcosa, come se la casa in qualche modo non appartenesse loro. La casa è un’estensione di noi e della nostra energia, per questo l’arredamento e lo spazio possono avere un impatto profondo su mente, corpo e spirito.

Dov’è finito il calore della “casa della nonna” e come mai non riusciamo mai a riprodurlo? 

Questa domanda potrebbe avere molteplici risposte, ma io penso che sia (anche) perché abbiamo smesso di vedere la casa come un rifugio, come un luogo in cui stare bene con i nostri cari e abbiamo cominciato a considerarla meramente un contenitore di cose. La casa delle nostre nonne è impressa nei nostri ricordi proprio perché ci sentivamo a nostro agio con le persone a cui volevamo e vogliamo bene, anche se non era una casa di lusso o perfettamente arredata nei minimi dettagli.

Abbracciamo, quindi, l’imperfezione nelle nostre case, esponete i vostri ricordi di infanzia, i ricordi dei vostri viaggi, delle vostre esperienze e lasciate che ogni elemento che vi circonda racconti una storia.

Arredate con pezzi vintage, pezzi unici, arredi ereditati o di seconda mano, che hanno un passato e che conferiscono un fascino senza tempo.

(Non più) case tutte uguali!

Ci sono moltissimi colori che potremmo adottare per trasmettere calore ma che non siano neutri e scialbi.

Ci sono colori della terra decisi, come il color sabbia, il corda, terra di Siena, mattone; bellissimi verdi, come il salvia, il menta, l’acquamarina; questi colori, sia in accento, che declinati tra di loro in una palette armoniosa, renderanno la vostra casa unica rispetto alle altre.

case tutte uguali

Create texture con tessuti e cuscini decorativi, utilizzando pattern unici, originali, che spezzano la monotonia e sono facili da cambiare e sostituire quando avrete voglia di cambiare.  Inserite decorazioni particolari magari trovate in mercatini o negozi dell’usato.

Non fatevi ingannare da chi dice che vi stancherete del colore, di una carta da parati o una decorazione troppo fantasiosa: la verità è che dovremmo essere più decisi nello scegliere un qualcosa che ci faccia stare bene, ricordando comunque, che nulla è per sempre è che c’è sempre tempo e modo di cambiare, di fare una scelta diversa.

Leggi gli altri articoli della rubrica Home Therapy

Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.

31 Marzo 2025 / / ChiccaCasa

ADV| Articolo realizzato in collaborazione con Mobilfino, per aiutarti a trovare il letto a castello perfetto: funzionale, sicuro e dal design impeccabile.

Hai mai guardato la stanza dei tuoi bambini (o quella degli ospiti) e pensato: qui dentro non ci sta più nulla? Se la risposta è sì, sappi che non sei solə. Sfruttare lo spazio al meglio è una sfida in tante case, soprattutto quando c’è bisogno di un posto letto extra e non si vogliono sacrificare metri quadri preziosi.

É proprio qui che entrano in gioco i letti a castello. Sono la scelta perfetta per camerette, ma anche per case vacanze e b&b.

Il trucco per non far sembrare la stanza quella di un ostello della gioventù? La giusta estetica del letto.

Vediamo ora quali soluzioni offre il mercato: sono sicura che tra queste c’è quella giusta anche per te.

Credits: Mobilfino

Letti a castello per ogni esigenza: esploriamo le tipologie

Non tutti i letti a castello sono uguali. Scopriamo insieme le tipologie principali, ognuna con un piccolo grande vantaggio che potrebbe rivoluzionare il tuo spazio.

letto a castello con scaletta frontale.jpg

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Credits: Mobilfino

1. Letto a castello salvaspazio: organizzazione impeccabile

Se l’ordine è la tua priorità (o almeno il tuo obiettivo), opta per un modello dotato di vani contenitore. Lo spazio di archiviazione può celarsi all’interno dei gradini che conducono al letto superiore, in una coppia di cassettoni sotto il letto inferiore o all’interno di cassetti integrati nella struttura.
Qualsiasi sia la soluzione, si tratta di prezioso spazio per riporre giocattoli, biancheria, libri o piccoli oggetti.

2. Letti a castello da una piazza e mezza: comfort senza compromessi

Chi ha detto che i letti a castello sono solo per bambini? La versione con letto inferiore a una piazza e mezza è perfetta per chi desidera più comfort o per chi vuole una soluzione che cresca con il bambino. È anche l’opzione ideale per stanze ospiti o b&b, in quanto garantisce uno spazio più comodo anche per gli adulti.

3. Letti a castello 3 posti: ospitalità sempre pronta

Ami avere ospiti ma lo spazio è limitato? Il letto a castello con terzo letto estraibile è la soluzione perfetta per accoglierli senza alcun ingombro extra. Di giorno sembra un normale letto a castello, di notte si trasforma in un’accogliente postazione per tre. Il terzo letto è nascosto sotto il letto in basso e si tira fuori con facilità, proprio come un cassetto.

4. Letto a soppalco con scrivania integrata, per spazi compatti

Questo modello è perfetto per le piccole stanze in cui si vuole collocare sia un’ampia scrivania che un posto letto.
In questo caso il letto è uno solo ed è letteralmente impilato sulla scrivania.
Il grande vantaggio è quello di non dover accontentarsi di una scrivania minuscola e costretta in un angolo, anche se la metratura della stanza è petite.

5. Con armadio integrato: spazio extra senza ingombri

Hai una sola parete più lunga? Sfruttala al massimo con un letto a castello dotato di armadio. Il guardaroba è inglobato dalla struttura, eliminando la necessità di armadi extra e lasciando più spazio per giocare o rilassarsi. Perfetto per chi vuole una cameretta funzionale senza sacrificare nemmeno un millimetro.

Il letto a castello fa per te se…

  • Hai bisogno di ottimizzare lo spazio al massimo. Se la stanza è piccola, un letto a castello rappresenta spesso la soluzione migliore per far entrare due letti senza sacrificare metri preziosi.
    Disclaimer: anche se la stanza è grande, questa soluzione ti permette di ricavare più spazio per scrivanie, giochi o armadi capienti.

  • Vuoi un letto che faccia più di un letto. Cassetti contenitore, armadi integrati, scrivanie abbinate… un letto a castello non è solo un posto dove dormire, ma una soluzione intelligente per chi vuole ordine e praticità senza aggiungere troppi mobili.

  • Ti serve una soluzione che duri nel tempo. Con la giusta scelta di materiali e disposizione della struttura, avrai una stanza organizzata ed esteticamente impeccabile, che ti appagherà per molti anni.

  • Ami l’estetica funzionale. Dimentica i letti a castello ingombranti e poco armoniosi: oggi ci sono modelli dalle linee pulite e con colori personalizzabili, perfetti per adattarsi a qualsiasi stile d’arredo.

Attenzione allo spazio

Hai almeno 260 cm di lunghezza a disposizione?
La struttura di un letto a castello varia tra 200 e 290 cm, a seconda della posizione della scala e degli accessori extra (scrivanie, armadi).

Hai considerato lo spazio di passaggio?

  • Lo spazio minimo di passaggio attorno al letto è di 60 cm.

  • Se la scala è laterale, serve spazio extra sul lato per salire comodamente.

  • Se la scala è frontale e addossata ai longheroni, il letto occupa meno larghezza ma richiede più profondità.

Hai abbastanza spazio sopra il letto superiore?

  • Tra il materasso e il soffitto devono esserci almeno 80-90 cm per evitare una sensazione di soffocamento.

Hai valutato un letto con terzo letto estraibile?

  • La profondità della stanza deve essere pari alla profondità della struttura + profondità del letto estraibile + almeno 60 cm di passaggio laterale.

  • Il minimo consigliato è 260 cm, ma verifica le misure specifiche del modello scelto.

Hai considerato la posizione delle finestre?

  • Se il letto a castello è posizionato vicino a una finestra, assicurati che non ostacoli l’apertura o la chiusura della finestra stessa.

  • La luce naturale è un elemento importante: cerca di non coprire la finestra, per non compromettere l’illuminazione naturale della stanza.

  • Se il letto superiore è vicino a una finestra, verifica che ci sia abbastanza spazio per evitare che chi dorme sopra possa urtare la finestra o che la luce diretta sia fastidiosa.

Hai verificato l’accesso alle porte?

  • Assicurati che le porte possano aprirsi e chiudersi liberamente senza impedimenti causati dalla struttura del letto a castello.

  • Se hai una porta scorrevole, controlla che non venga ostacolata dal letto o dai suoi accessori (come la scala o un eventuale letto estraibile).

  • Se la porta si apre verso la stanza, lascia almeno 60 cm di spazio tra il letto e la porta per una buona circolazione.

Come capire se un letto a castello è di qualità?

Credits: Mobilfino

Quando si sceglie un letto a castello, è fondamentale tenere in considerazione altri tre aspetti cruciali, oltre alle dimensioni: la sicurezza e i materiali (che vanno a braccetto l’uno con l’altro) e poi, senza ombra di dubbio, il design.

Sicurezza: la priorità numero uno

Un letto a castello di qualità deve essere progettato per garantire la massima sicurezza, soprattutto per i più piccoli.

  • Una struttura ben progettata deve essere facile da montare, con istruzioni chiare e precise, per ridurre al minimo il rischio di errori durante l’assemblaggio che possono compromettere la stabilità del letto, mettendo a rischio chi lo utilizza.

  • I bordi antiurto sono un altro elemento cruciale: proteggono dai possibili urti che possono verificarsi durante l’utilizzo, in particolare quando si scende o si sale dalla parte superiore.

  • Un prodotto sicuro rispetta specifiche normative di sicurezza, come la CARB fase 2 ATCM e la US EPA TSCA Titolo VI, che regolano le emissioni di sostanze chimiche dannose, come la formaldeide, presente in molti materiali da costruzione.

La formaldeide è una sostanza tossica che può danneggiare la salute, in particolare quella respiratoria, quindi è essenziale che i letti a castello vengano realizzati con materiali che non la rilasciano in quantità pericolosa. Il rispetto di queste normative garantisce che il letto non contribuisca a inquinare l’aria all’interno della stanza, mantenendola sana e sicura.

Materiali: scegliere in sicurezza per la salute

Quando si parla di materiali, un buon letto a castello deve essere costruito con materiali durevoli e sicuri. Il nobilitato melaminico classe E1 è una scelta eccellente, perché significa che il materiale utilizzato è a basse emissioni di formaldeide, garantendo così che il letto non rilasci sostanze dannose per la salute. La classe E1 è la certificazione europea che indica che le emissioni di formaldeide sono molto basse, contribuendo a mantenere l’ambiente domestico sicuro e salubre. È fondamentale non solo che il letto sia robusto, ma che i materiali utilizzati siano sicuri anche a livello chimico.

Inoltre, la qualità dei materiali influisce sulla durabilità del letto a castello. Un letto costruito con materiali di bassa qualità potrebbe deteriorarsi più velocemente, costringendo a riparazioni o sostituzioni frequenti, che non solo sono dispendiose, ma possono anche mettere a rischio la sicurezza della struttura.

Design e personalizzazione: più minimal, più versatile

Se temi che il letto a castello appesantisca la stanza, scegli un modello dalle linee semplici oppure opta per colori luminosi.
Più il design è pulito, più c’è leggerezza visiva e più facilità di adattamento allo stile della stanza.

Vuoi un tocco in più? Personalizzalo con accessori: scrivanie integrate, cassetti extra, armadi abbinati e decorazioni che rientrino nella tua palette.

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Credits: Mobilfino

Il letto a castello è una soluzione salvaspazio che funziona davvero?

Senza dubbio, è una soluzione estremamente intelligente e funzionale.

  • Ti semplifica la gestione dello spazio in camera anche se non hai esperienza in interior design.

  • Sfrutta lo spazio verticale, che in alternativa resterebbe inutilizzato.

  • Ti evita rinunce e compromessi, permettendoti di ospitare, di avere più spazio contenitore o di avere una scrivania grande nello stesso spazio occupato dal letto.

Un letto a castello può essere la soluzione perfetta per le tue esigenze, basta scegliere quello giusto!