8 Marzo 2025 / / VestaArredo

Traslocare non è mai un’operazione semplice, soprattutto se si vuole portare con sé mobili e complementi di design. Gli oggetti d’arredamento pregiati, spesso fragili e ingombranti, necessitano di un imballaggio adeguato per evitare danni durante il trasporto. Ecco perché scegliere scatoloni grandi e resistenti diventa essenziale per garantire che tutto arrivi a destinazione in perfette condizioni.

Perché è importante scegliere scatoloni grandi e robusti?

Gli arredi di design hanno spesso una struttura delicata, materiali pregiati e dettagli che possono danneggiarsi facilmente. Utilizzare scatoloni piccoli o di scarsa qualità può esporre mobili e complementi a urti, piegature e graffi indesiderati. Scegliere scatole di grandi dimensioni, preferibilmente in cartone tripla onda o con rinforzi, consente di:

  • Ridurre il numero di colli e ottimizzare lo spazio durante il trasloco
  • Proteggere elementi più voluminosi senza doverli smontare completamente
  • Ridurre il rischio di danni grazie a una struttura più resistente
  • Facilitare l’organizzazione e l’etichettatura dei vari pezzi

Quali tipi di scatoloni grandi sono più adatti al trasloco di arredi di design?

Esistono diverse tipologie di scatoloni pensate per il trasporto di mobili e complementi d’arredo. Le principali opzioni includono:

  1. Scatole in cartone ondulato rinforzato: Ideali per trasportare lampade, sedie pieghevoli, vasi o decorazioni di grandi dimensioni. Offrono una buona protezione contro urti e schiacciamenti.
  2. Scatoloni armadio: Perfetti per trasportare tessuti, tende e persino alcune tipologie di sedie o imbottiti delicati. Sono dotati di una struttura rigida e spesso includono barre per appendere gli abiti.
  3. Scatole telescopiche: Composte da due parti scorrevoli, consentono di adattare la dimensione della scatola al contenuto, rendendole perfette per specchi, quadri e pannelli decorativi.
  4. Casse in legno o cartone rinforzato: Per chi deve trasportare mobili di design particolarmente delicati, come tavoli in vetro o sculture, le casse in legno offrono la massima protezione contro urti e pressioni esterne.

Come preparare i mobili di design per il trasloco?

Anche con i migliori scatoloni grandi, è fondamentale imballare correttamente ogni pezzo. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Smonta quando possibile: Rimuovere gambe, ripiani e componenti facilmente separabili riduce il rischio di danni. Ogni pezzo deve essere avvolto singolarmente in pluriball o coperte protettive.
  • Proteggi gli angoli: Gli angoli dei mobili sono tra le parti più vulnerabili. Usa protezioni in schiuma o cartone per evitare ammaccature.
  • Scegli materiali di riempimento adeguati: Per evitare movimenti all’interno dello scatolone, utilizza fogli di pluriball, cuscini d’aria o carta da imballaggio.
  • Etichetta tutto con precisione: Indicare il contenuto e la fragilità su ogni scatolone aiuterà i traslocatori a maneggiare con cura gli oggetti.

Dove acquistare scatoloni grandi di qualità?

Trovare scatoloni resistenti per il trasloco non è sempre facile, soprattutto quando si tratta di pezzi d’arredamento di valore. Le migliori opzioni includono:

  • Rivenditori specializzati in traslochi: Offrono scatoloni di alta qualità, spesso progettati per il trasporto di mobili.
  • Negozi di fai-da-te e bricolage: Catene come Leroy Merlin, Bricoman e Obi hanno una vasta gamma di scatole rinforzate.
  • E-commerce e marketplace: Amazon, Ebay e siti specializzati offrono set di scatoloni di varie dimensioni e spessori.

Ottimizzare il trasporto e lo stoccaggio degli scatoloni grandi

Dopo aver imballato con cura gli arredi, è importante organizzare lo stoccaggio e il trasporto in modo efficace. Alcuni accorgimenti utili includono:

  • Distribuire il peso in modo equilibrato: Gli scatoloni grandi possono diventare molto pesanti se sovraccaricati. Evita di riempirli eccessivamente per facilitarne il trasporto.
  • Usare cinghie di sicurezza e carrelli: Per spostare scatole voluminose senza sforzi eccessivi, utilizza carrelli con ruote e cinghie per stabilizzare il carico.
  • Organizzare il carico nel furgone: Posiziona le scatole più pesanti in basso e quelle più leggere sopra, assicurandoti che gli oggetti fragili siano ben protetti ai lati.

Conclusione

Scegliere scatoloni grandi di qualità è un passo fondamentale per garantire un trasloco sicuro ed efficiente, specialmente se si trasportano mobili e complementi d’arredo di design. Un imballaggio corretto, materiali adeguati e una buona organizzazione possono fare la differenza tra un trasloco sereno e uno pieno di stress e danni. Preparati con attenzione e scegli le soluzioni migliori per proteggere il tuo arredamento e farlo arrivare a destinazione senza sorprese.

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8 Marzo 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura sono due concetti che il cinema sa intrecciare in modo magistrale. Dai film che ci parlano di rinascita a quelli che mostrano come il caos, fisico o emotivo, possa essere trasformato in equilibrio, i protagonisti ci offrono spunti preziosi. Ecco alcune pellicole iconiche che ci insegnano l’arte di fare spazio – nella nostra casa, nella nostra mente e nella nostra vita.



Decluttering e Cultura: lezioni di ordine dai film

Attraverso storie universali e personaggi memorabili, il cinema ci regala riflessioni profonde sull’importanza di vivere circondati solo da ciò che conta davvero. Ecco cinque film che ti faranno guardare il decluttering con nuovi occhi.

1. Mangia, Prega, Ama: lascia andare ciò che ti appesantisce

Elizabeth Gilbert, interpretata da Julia Roberts, abbandona una vita perfetta all’apparenza ma vuota nella sostanza. Durante il suo viaggio, scopre che liberarsi da ciò che non la rappresenta più è il primo passo verso una nuova consapevolezza.

La lezione: Fare decluttering non riguarda solo gli oggetti: è un atto di coraggio per abbracciare ciò che ti rende davvero felice.

2. Fight Club: liberarsi delle cose che ci possiedono

“Le cose che possiedi finiscono per possederti.” In questo cult degli anni ’90, il protagonista, interpretato da Edward Norton, si ritrova intrappolato in una vita fatta di consumismo e accumulo, fino a quando un evento traumatico lo spinge a liberarsi di tutto ciò che non conta davvero.

La lezione: L’essenza del decluttering è smettere di identificarti con gli oggetti e concentrarti su chi sei.

3. La ricerca della felicità: trova la gioia nell’essenziale

Chris Gardner (Will Smith) affronta una vita piena di difficoltà, con pochi oggetti ma con la forza di volontà che lo porta a superare ogni ostacolo. Questo film ci insegna che, a volte, è proprio nei momenti più difficili che impariamo a valorizzare ciò che è veramente importante.

La lezione: L’ordine non è solo nei tuoi spazi, ma anche nelle tue priorità: concentrati su ciò che davvero conta.

4. The Great Gatsby: quando il lusso diventa un vuoto

L’opulenza e il lusso sfrenato di Jay Gatsby sono una metafora di un accumulo privo di significato. Nonostante la ricchezza materiale, Gatsby rimane prigioniero del passato e delle sue insicurezze.

La lezione: Non è quanto possiedi a definire la tua felicità, ma ciò che scegli di tenere davvero vicino.

La lezione: Non avere paura di sperimentare. Anche se il tuo approccio all’organizzazione non è perfetto, puoi trovare modi che funzionano per te e il tuo ambiente.

5. I diari della motocicletta: fai spazio per le esperienze

Il viaggio del giovane Ernesto Guevara attraverso il Sud America lo porta a scoprire nuove prospettive di vita. Qui il decluttering non riguarda oggetti materiali, ma l’importanza di lasciare spazio per esperienze e cambiamenti interiori.

La lezione: Liberare spazio non è solo un gesto fisico, ma un modo per accogliere nuove opportunità.



Un esercizio creativo per te: il “gioco del film”

Invece di concentrarti solo sugli oggetti, prova a vedere la tua vita come una sceneggiatura cinematografica.

1. Il tuo film:

Se la tua casa fosse il set di un film, che storia racconterebbe? Guarda ogni stanza e chiediti: “Questa scena parla davvero di me?”

2. Protagonisti e comparse:

Fai una lista mentale di ciò che è davvero “protagonista” nella tua vita quotidiana (oggetti che usi spesso o che ti fanno sentire bene) e di ciò che invece è solo “comparsa” (oggetti trascurati, inutilizzati o senza valore).

3. Riscrivi la sceneggiatura:

Trasforma le comparse in qualcosa di utile: dona, ricicla o elimina tutto ciò che non contribuisce alla “storia” della tua casa.

4. Il lieto fine:

Una volta liberato lo spazio, decoralo o organizzalo in modo che rappresenti chi sei oggi. Guarda il “prima e dopo” e celebra il tuo nuovo set!



Decluttering e Cultura: la tua storia inizia ora

Ogni grande storia inizia con una scelta: lasciar andare ciò che non serve per fare spazio al nuovo. Come i personaggi dei film, Decluttering e Cultura possono aiutarti a trasformare il caos in equilibrio e a scrivere il tuo finale felice. Se hai bisogno di un piccolo aiuto per iniziare, sono qui per lavorare insieme a te. Contattami e creiamo un set perfetto per la tua vita!





Cover Photo on I-Stock.





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8 Marzo 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Torna come tutti gli anni il più importante evento dedicato all’arredamento e al design. Il Salone del Mobile 2025 apre le sue porte tra un mese, a Milano.

Salone del Mobile 2025
Campaign 2025 “Thought for Humans.” Salone del Mobile.Milano. Concept :Dentsu Creative Italy ©Bill Durgin

Dall’8 al 13 aprile 2025 Milano torna ad essere il centro del mondo per il settore dell’arredo e del design, con la fiera nei padiglioni di Rho, accompagnata dagli eventi del Fuorisalone.

Se il secondo format ha perso un po’ di smalto negli ultimi 2-3 anni, il cuore della kermesse milanese, ovvero il Salone, si conferma punto di rifermento a livello mondiale. Lo confermano i numeri: oltre 2.000 espositori provenienti da 37 Paesi ( di cui il 38% dall’estero), distribuiti su una superficie espositiva di oltre 169.000 mq. La 63a edizione vede il ritorno di Euroluce, con oltre 300 marchi provenienti da 25 Paesi.

La campagna e il tema del Salone del Mobile 2025

La campagna è stata affidata all’artista e fotografo newyorkese Bill Durgin, con la collaborazione di Dentsu Creative Italy. La fotografia è il mezzo scelto per veicolare il messaggio, ovvero la “fusione armoniosa tra forme umane e materiale e la profonda connessione tra il design e l’esperienza umana”. 

“Thought for Humans.” è il titolo della campagna, che celebra il ritorno al tatto, attraverso le materie che rappresentano i valori del Salone del Mobile: legno, metallo, tessuto e bioplastica. Spiega Durgin:

“Come esseri umani, ci confrontiamo con il design ogni giorno. Tutto ciò che ci circonda è progettato da qualcuno per qualcuno. Il grande design non è solo esteticamente piacevole, ma porta gioia nell’interazione quotidiana, nel muoverci attraverso gli spazi, nel preparare la colazione, lavorare o sederci attorno a un tavolo con la famiglia. Disegnando mobili, ho imparato come i designer studiano il corpo umano, i nostri movimenti, le nostre capacità, le nostre posture, tutto per rendere la vita più semplice. Il design è radicato nell’anatomia umana e si nutre della continua interazione con essa”.

Euroluce 2025: nasce “The Euroluce International Lighting Forum”

Il Salone del Mobile 2025 vede il ritorno della biennale Euroluce, che per l’occasione si trasforma in una piattaforma di business innovativa. Il nome scelto “The Euroluce International Lighting Forum”, a sottolineare che si tratta di coinvolgere la community, attraverso un forum e programmi formativi. Confermate le presenze di Robert Wilson, artista visivo di fama internazionale, DRIFT, scultore e performer, A.J. Weissbard, lighting designer, Marjan van Aubel, leader nella progettazione solare, e Sou Fujimoto, celebre architetto giapponese.

Salone del Mobile 2025
Sou Fujimoto. The Forest of Space. Original Concept Sketch. Salone del Mobile.Milano 2025 ©Sou Fujimoto Architect

Quest’ultimo realizzerà l’arena The Forest of Space, nella quale si svolgeranno le tavole rotonde e i laboratori del forum.Lo spazio evoca il design biofilico dell’architettura modulare, in una struttura mobile che gli utenti possono assemblare e smontare a piacere prima e dopo gli eventi.

Il Salone del Mobile 2025 celebra i 25 anni del Salone Satellite

In occasione del venticinquesimo anniversario del Salone Satellite, creato e curato da Marva Griffin Wilshire, esce il volume “Universo Satellite. 25 anni di / years of SaloneSatellite”, edizioni Corraini, a cura di Beppe Finessi. Attraverso 1200 immagini, testimonianze e documenti inediti, la pubblicazione ripercorre la storia di un format dedicato ai designer in erba.

Marva Griffin Wilshire ©Gerardo Jaconelli

Design Kiosk: spazio al design in città

Torna il Design Kiosk, già visto nel 2024. Per tutta la durata del Salone, sarà aperto il Design Kiosk, uno spazio temporaneo collocato in Piazza della Scala, di fronte all’iconico Teatro settecentesco.

Il progetto, a firma di Frederik De Wachter e Alberto Artesani, fondatori di DWA Design Studio, e sviluppato da Interbrand, si pone l’obiettivo di promuovere il design attraverso una ricca selezione di libri e riviste, programmazione di eventi culturali e merchandising curata da Corraini Edizioni.

Un programma culturale di alto livello

Il programma culturale che accompagnerà il Salone del Mobile 2025 ruota attorno a tre installazioni, di cui una collocata in centro città.

In fiera:

padiglioni 13-15

L’architetto francese Pierre-Yves Rochon presenta il progetto “Villa Héritage”, un percorso multisensoriale che si dipana attraverso stanze a tema. Il tema generale, dal titolo “A Luxury Way”, esplora il concetto del lusso, mentre la villa, con i suoi arredi retrò e le statue classiche, si pone come ponte tra memoria e innovazione.

Salone del Mobile 2025
Pierre-Yves Rochon. Villa Héritage. Salone del Mobile.Milano 2025 ©PYR

padiglioni 22-24

Il regista Paolo Sorrentino presenta l’installazione “La dolce attesa”, che indaga il tema dell’attesa e del viaggio, in uno spazio senza tempo che si pone come metafora dell’esistenza. 

Paolo Sorrentino. La dolce attesa. Schizzo. Salone del Mobile.Milano 2025. ©Margherita Palli

Milano:

Museo Pietà Rondanini – Castello Sforzesco 

Il grande artista delle luci Robert Wilson presenta l’opera “MOTHER”, che si pone l’obiettivo di dialogare con il capolavoro di Michelangelo, la Pietà Rondanini. I giochi di luce di Wilson saranno accompagnati dalla musica di Arvo Pärt.

Salone del Mobile 2025
Robert Wilson. Mother. Museo Pietà Rondanini, Castello Sforzesco. Novembre 2024, sopralluogo preliminare. ©Archivio Change Performing Arts

Per info: guida al Salone

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8 Marzo 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore della Calabria, l’architettura rurale è protagonista di un processo di riscoperta e valorizzazione, grazie all’intervento dell’architetto Domenico De Rito. Il suo progetto di recupero di un antico Casale a Cirella, nel territorio comunale di Diamante, rappresenta un esempio concreto di come il rispetto per la memoria storica possa incontrarsi con le sfide della sostenibilità e del recupero del paesaggio.

architetto Domenico De Rito

In questo articolo, De Rito ci guida attraverso le tappe di un intervento che, partendo dai ruderi, mira a restituire al territorio non solo una nuova vita, ma anche un’identità rinnovata, capace di unire tradizione e innovazione. Il recupero del Casale è, infatti, un’opportunità per riscoprire la storia della Calabria, dalle tracce lasciate dalle civiltà antiche fino agli interventi moderni che hanno trasformato il paesaggio. Ma, soprattutto, è un invito a riflettere sul valore della sostenibilità e sull’importanza di preservare il nostro patrimonio rurale. In un’epoca segnata dalla cementificazione e dal degrado, il progetto di De Rito si configura come una sfida che guarda al futuro, con un forte legame con il passato e un profondo rispetto per l’ambiente.

progetto di recupero e sostenibilita’ firmato dall'architetto Domenico De Rito

Il rudere in Calabria: progetto di recupero e sostenibilita’ raccontato dall’architetto Domenico De Rito

Nel 2022 ho iniziato la fase progettuale della ristrutturazione di un antico Casale a Cirella.  Il borgo di Cirella si trova nel territorio comunale di Diamante, sulla Riviera dei Cedri, sul litorale cosentino. L’area di intervento prevedeva il riuso di un Casale composto da più corpi; quelli più antichi con la muratura in “opus mixtum” (la memoria), costituito da frammenti di cotto, pietrame e malta, poi ripulito e fissato con prodotti sostenibili, protettivi.

paesaggio calabrese

Riflessioni sulla trasformazione del paesaggio Calabrese

La recente esperienza del recupero del Casale, è stata fra me e la committente, newyorkese di nascita ma ormai calabrese di adozione, l’occasione per condividere pensieri, idee, considerazioni sul nostro territorio, su come lo ricordiamo e sulle trasformazioni che ha subito in un recente passato. Come fotogrammi indelebili sfilano nella memoria immagini del paesaggio calabro: vegetazione folta, macchie di colore violento delle bouganville, agavi, fichi d’india, profumo delle zagare degli agrumi, carrubi, olivi e poi ancora: visioni di affascinanti tracce lasciate dalle innumerevoli civiltà che si sono susseguite in questi territori: greci, romani, bizantini, svevi, normanni, angioini, architetture dai colori caldi, con i pigmenti della terra, materiali primordiali.

Poi purtroppo l’avvento degli anni ‘70/80. Interventi brutali: villaggi turistici abominevoli, costruzioni anonime, che hanno violentato il paesaggio costiero e, sulle colline, solo ruderi in abbandono. Tutto ciò ci ha spinto ad una riflessione più profonda che ha coinvolto il nostro pensiero, la nostra filosofia. E’ necessario che ora più che mai l’architetto rivolga la propria creatività, il proprio talento, all’architettura della memoria, quella memoria che deve essere salvata, riproposta, oserei dire “rigenerata”.

recupero del patrimonio rurale

Il recupero del patrimonio rurale: un progetto ambizioso

E quindi é nato un progetto ambizioso: io e la mia committente, confrontandoci sui temi della Tutela del paesaggio, sul Recupero del territorio e sulla Sostenibilità, ci siamo prefissi di impegnarci a recuperare il Patrimonio Rurale e quindi a mettere in salvo dal degrado e dal completo abbandono, ruderi presenti nel territorio collinare, prospiciente il mare, anche di piccole dimensioni, restaurandoli nel pieno rispetto delle loro dimensioni, delle loro forme, dei materiali della memoria.

Il rudere quindi, diventa strumento di sostenibilità, di valorizzazione dell’esistente, di ripristino dell’equilibrio, fra natura ed antropizzazione, parliamo perciò di riassetto del paesaggio. Il rudere diventa una risorsa che può avere ricaduta sul territorio, può divenire una nuova proposta di turismo sostenibile, una forma di investimento che intende contrapporsi alla cementificazione delle coste e dell’utilizzo selvaggio del suolo.

logo PAESAGGI architetto Domenico De Rito

La sfida, concludo, sarà restituire al territorio calabrese le peculiarità dei suoi paesaggi rurali, paesaggi di luce, paesaggi contaminati da architetture che sono la nostra memoria. Perché i nostri paesaggi sono identitari, raccontano la storia di tutte le civiltà che ci hanno preceduto, sono accadimenti straordinari. Alla luce di ciò il LOGOPAESAGGI” sintetizza il nostro pensiero.

recupero e sostenibilità dell'architettura rurale

Recupero e sostenibilità: il turismo come risorsa

Al momento stiamo lavorando per il recupero di una architettura, dove, utilizzando la conformazione del terreno abbiamo ricavato spazi ipogei destinati a cantina e altri usi: il rudere si trova nel Comune di Maierà, in c/da Lauro con vista sull’isola di Cirella, straordinario paesaggio a poco più di un km rispetto alla SS 18 tirrenica.

La volontà del progetto è il riuso del rudere, come struttura ricettiva con finalità enogastronomiche, avvalorata dalla vocazionalità di questi luoghi che non e’ unicamente quella balneare ma, come la tradizione vuole, su queste colline si coltivano ancora vitigni autoctoni e frutti tipici come il cedro e tutti gli agrumi, fichi, mandorli… Contrada Lauro diverrà una sorta di location didattica, con lo scopo, attraverso “laboratori del gusto”,  di presentare ed esporre quanto di meglio l’imprenditoria calabrese produce nel settore delle Aziende Vitivinicole ed Agroalimentari. La coltivazione della vite, la ricerca e la sperimentazione con successo dei vitigni autoctoni vanno a ricomporre la storia primordiale dell’antica Enotria e quindi la cultura del vino in Calabria. Un altro obiettivo è quello di utilizzare anche alcuni spazi atti a presentare e a far conoscere la storia e la cultura della Regione Calabria: la sua Arte e il suo Artigianato.

storia e cultura della Calabria
Mausoleo Romano in c/da Tredoliche di Cirella

Storia e cultura della Calabria: un territorio da scoprire

Terra ricca e colta la Calabria Citeriore infatti a poco più di un paio di Km troviamo il Mausoleo Romano in c/da Tredoliche di Cirella, spingendosi più in alto verso le pendici del Pollino, troviamo a Papasidero la grotta del Romito, esempio di paleolitico superiore. Tutto questo ed altro sono occasione di visite guidate, arricchendo così l’interesse culturale del territorio circostante.

Dettagli del progetto e delle strutture

Il rudere di c/da Lauro é composto da tre corpi di fabbrica, per una superficie totale di circa 80 mq dove il progetto di recupero, molto fedele all’originale, é stato il minimo necessario ampliato per ricavare servizi più consoni alle esigenze di oggi, raggiungendo ora i 100 mq circa.

Dettagli del progetto firmato architetto Domenico De Rito
Render Contrada Lauro – Arch. Domenico De Rito studio ddra+d

La conformazione del terreno ci ha permesso di ricavare spazi ipogei consoni alla cura del vino ma anche utili a organizzare conferenze sul tema dei prodotti tipici. Una delle tre falde é stata destinata a terrazza panoramica che guarda l’isola di Cirella dove, quando il tempo lo permette é possibile godere del paesaggio e degustare; il rudere risulta ora composto da: spazi ipogei, piano terra, quota giardino e solarium panoramico.

rende progetto di recupero firmato architetto Domenico De Rito
Render Contrada Lauro – Arch. Domenico De Rito studio ddra+d

Filosofia del recupero: rispettare la tradizione e le funzioni moderne

Recupero significa dare un’altra possibilità di vita… rispettando forme, cromie e natura. Il restauro va concepito non fine a se stesso ma tenendo in considerazione un riuso con funzioni diverse da quelle originarie ma con nuove destinazioni più consone alle necessità dei nostri tempi ma anche allo scopo di ottenere spazi destinati al sociale. Il nostro sogno, che sta diventando realtà, é quello di coinvolgere committenze private, nazionali e internazionali, ponendoci come obiettivo il recupero del territorio e del paesaggio al fine di contribuire al riequilibrio territoriale e ambientale, contrastando in questo modo l’abbandono dei terreni ed il conseguente declino demografico.

render progetto Architetto Domenico De Rito
Render Contrada Lauro – Arch. Domenico De Rito studio ddra+d

Alla luce di tutto ciò sarà opportuno coinvolgere anche il settore pubblico ad unirsi alla nostra sfida che riteniamo possa essere un viatico verso una nuova via.

Recupero dell’architettura rurale: un contributo prezioso dell’Architetto Domenico De Rito

Il recupero dell’architettura rurale rappresenta oggi una delle sfide più importanti per la preservazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico. Restituire vita ai vecchi casali e ai ruderi abbandonati non è solo un atto di conservazione. Infatti, è anche un’opportunità per valorizzare il territorio, promuovere la sostenibilità e restituire dignità alle tradizioni locali. Siamo grati all’architetto De Rito per aver condiviso con noi la sua visione e la filosofia che anima il suo lavoro. Il suo approccio ci invita a guardare al futuro con occhi consapevoli, pronti a rigenerare ciò che è stato lasciato nel tempo, rispettandone l’autenticità. Un ringraziamento sincero per averci accompagnato in questo viaggio alla riscoperta dell’architettura rurale e della sua incredibile potenzialità.

www.domenicoderito.it

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