Sta per partire il cantiere di Terrazze Talenti, il nuovo progetto residenziale a Romafirmato dallo studio Vittorio Grassi Architects. Situato nel cuore del vivace quartiere Talenti, il progetto rappresenta una fusione tra sostenibilità, natura e comfort abitativo, dando vita a una nuova concezione del vivere urbano.
Un’oasi verde nel cuore della città: il progetto Terrazze Talenti
Terrazze Talenti si inserisce in una zona ricca di verde e servizi, offrendo un affaccio privilegiato su Parco Talenti, un’area verde pubblica di 44 ettari. Nonostante l’immersione nel verde, il progetto è a soli 20 minuti dai principali punti nevralgici di Roma, come la stazione Termini e gli aeroporti, permettendo di godere di una quotidianità lenta e sostenibile senza rinunciare alla connessione con la città. Nelle vicinanze, scuole, università e numerosi altri servizi essenziali rendono questa zona ancora più appetibile per chi cerca qualità della vita e praticità.
Come svela l’arch. Vittorio Grassi, Founder dello studio Vittorio Grassi Architects: “Il concetto di abitare ha subito una trasformazione radicale, con progetti abitativi sempre più innovativi che prevedono spazi comuni attrezzati, aree verdi e servizi annessi. Gli ambienti domestici sono sempre più intesi come spazi ibridi e multifunzionali, dove la vita quotidiana si intreccia con il lavoro, con il benessere personale e con le relazioni sociali. Le terrazze, i giardini e gli spazi di co-working non sono semplici optional, ma condizioni determinanti. In questo modo è possibile prendersi cura di sé e delle proprie passioni, lavorare in smart working senza rinunciare alla qualità della vita, ospitare senza stress e vivere appieno la bellezza del contesto. Abitare significa, sempre di più, essere parte di una comunità che valorizza il benessere individuale e collettivo, fondendo l’intimità della casa con l’apertura verso il mondo esterno”.
Un’architettura che dialoga con la natura
L’architettura del complesso, progettata per integrarsi con il contesto naturale, si distingue per uno stile contemporaneo, dinamico e innovativo. Gli edifici, alti 9 piani e dotati di terrazze e ampi balconi, sono pensati per massimizzare il rapporto con l’esterno, creando spazi dove gli abitanti possano sentirsi parte di una comunità in armonia con la natura.
Unità residenziali per ogni esigenza
Il complesso comprende 187 unità abitative, che spaziano dai bilocali agli esclusivi attici. Ogni appartamento è dotato di ampi balconi, mentre quelli al piano terra offrono giardini privati, creando un’atmosfera di relax e privacy. L’interior design è elegante e moderno, con la possibilità di personalizzare gli spazi con materiali e finiture di alta qualità, selezionati dai migliori brand partner.
Tecnologia e comfort all’avanguardia
Tutti gli appartamenti sono dotati di impianti avanzati, tra cui un sistema di riscaldamento e raffrescamento autonomo ad alta efficienza energetica. L’attenzione alla sostenibilità è un elemento centrale del progetto, che offre agli abitanti un comfort abitativo senza pari.
Servizi e benessere per tutta la famiglia
Oltre agli spazi verdi e agli appartamenti, Terrazze Talenti offre una serie di servizi pensati per il benessere della comunità, come aree fitness all’aperto, spazi di co-working, e un parco giochi privato per i bambini. La gestione attenta del complesso, supportata da un servizio concierge e dalla presenza di numerosi comfort, rende la vita quotidiana semplice e piacevole.
Terrazze Talenti: un impegno per il futuro
Con Terrazze Talenti, Vittorio Grassi Architects conferma ancora una volta il proprio impegno nel creare spazi abitativi innovativi, in cui la residenza non è solo un luogo dove vivere, ma anche un modo di essere parte di una comunità che promuove il benessere collettivo. Un progetto che segna un passo importante verso una nuova concezione del vivere urbano a Roma.
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a una vera e propria esplosione di affitti brevi, una pratica che ha trasformato molte città turistiche e non, in destinazioni sempre più accessibili per i turisti. Ma questa crescita esponenziale degli affitti turistici ha avuto effetti collaterali che meritano attenzione, e l’impulso per nuove normative sembra essere una risposta alle crescenti preoccupazioni.
Depositphotos
L’Overturism e l’impatto sulle città turistiche
Il fenomeno dell’overturism è ormai ben noto a molte città d’arte italiane, dove la concentrazione di turisti è così alta da compromettere la qualità della vita dei residenti e l’autenticità dei luoghi. Milano, Venezia, Roma, Firenze e Como sono solo alcuni degli esempi di città che si trovano ad affrontare il dilemma di come gestire il flusso turistico senza sacrificare la vivibilità per chi ci vive quotidianamente.
Molte di queste città, purtroppo, sono diventate “città per turisti“, dove i residenti permanenti sono costretti a convivere con la costante invasione di turisti, in un contesto che spesso li vede come una risorsa economica piuttosto che come parte della comunità. Il risultato? Vie storiche gremite da turisti in cerca di foto perfette, ristoranti che pongono in secondo piano la cucina locale per abbracciare piuttosto la ristorazione “turistica”, e un mercato immobiliare che diventa inaccessibile per chi non è disposto a pagare cifre esorbitanti.
Affitti brevi: un mercato che fa lievitare i prezzi
L’introduzione di piattaforme come Airbnb, Booking e simili ha portato con sé una vera e propria rivoluzione nel settore dell’affitto turistico. Se da un lato è innegabile che questi strumenti abbiano offerto una fonte di guadagno per molti proprietari, dall’altro hanno anche creato un’incredibile scarsità di appartamenti disponibili per affitti a lungo termine. È diventato sempre più difficile trovare case in affitto per i lavoratori, per le famiglie o per chi ha bisogno di una residenza stabile. I prezzi degli affitti sono aumentati in maniera vertiginosa, soprattutto nelle zone centrali delle città turistiche, creando una situazione di disuguaglianza tra turisti e residenti.
Non sono rari i casi di persone che si vedono costrette a trasferirsi in periferie sempre più lontane dal loro posto di lavoro o di studio, a causa dell’impossibilità di permettersi un affitto in centro. La situazione non migliora nemmeno per i giovani che, a causa della scarsità di appartamenti in affitto a lungo termine, sono obbligati a fare i conti con un mercato sempre più competitivo, dove la stabilità abitativa sembra un miraggio.
Como vista da Brunate – Depositphotos
Il caso di Como: tra turismo e difficoltà abitative
Como, come molte altre città turistiche italiane, ha vissuto un aumento esponenziale del flusso turistico nel 2024, con un numero di visitatori che ha raggiunto picchi record. La città, nota per il suo incantevole lago e il fascino delle sue ville storiche, è sempre più al centro dell’attenzione internazionale. Questo boom turistico ha avuto però delle conseguenze dirette sul mercato immobiliare locale.
Con l’arrivo di numerosi turisti, il numero di appartamenti destinati agli affitti brevi è aumentato drasticamente, facendo lievitare i prezzi delle locazioni a lungo termine. Molti proprietari di immobili, attratti dalla rendita facile e dalle piattaforme di affitto come Airbnb, hanno deciso di destinare le loro case ad affitti turistici, riducendo la disponibilità di appartamenti per chi vive e lavora a Como.
Le famiglie, i giovani professionisti e i lavoratori stagionali hanno incontrato non poche difficoltà a trovare abitazioni in affitto, con canoni sempre più alti e scarsa offerta di appartamenti adatti a locazioni a lungo termine. Questo ha alimentato un fenomeno di gentrificazione in alcune zone centrali, dove la presenza di turisti ha cambiato la natura dei quartieri, aumentando il divario tra residenti e visitatori.
Como si trova dunque ad affrontare una sfida complessa: come gestire l’arrivo di turisti senza compromettere la qualità della vita dei suoi abitanti e senza escludere coloro che hanno sempre considerato la città la loro casa?
La difficoltà per i lavoratori
Uno dei settori che più sta risentendo di questa trasformazione è quello dei lavoratori stagionali e a tempo determinato. In città ad alta densità turistica, molti dei più giovani e dei più vulnerabili si trovano a dover affrontare una dura realtà: da un lato, il turismo che offre posti di lavoro stagionali o a tempo pieno nei settori dell’ospitalità e dei servizi, dall’altro, la difficoltà di trovare una casa dove vivere e una rete di supporto stabile.
La “lotta” per un affitto non riguarda solo la capacità economica, ma anche la disponibilità stessa degli appartamenti. L’intensificarsi della domanda turistica, infatti, ha sottratto al mercato degli affitti locali molte unità abitative che potrebbero altrimenti essere utilizzate per far fronte a esigenze abitative di residenti e lavoratori.
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Le nuove regole per gli affitti brevi in Italia nel 2025
Il governo italiano, consapevole della situazione critica che si è venuta a creare, ha deciso di introdurre nuove normative sugli affitti brevi. Nel 2025 entreranno in vigore leggi più restrittive in materia, con l’obiettivo di regolamentare il settore e riequilibrare la situazione.
Le principali modifiche riguarderanno:
Obbligo di registrazione: I proprietari di appartamenti destinati agli affitti brevi dovranno registrare i loro immobili presso il Comune di appartenenza, indicando l’appartamento come destinato a locazione turistica. Ciò permetterà di avere un controllo maggiore sulle unità in affitto e sulla loro distribuzione sul territorio.
Limiti di durata: Sarà previsto un limite massimo annuale di giorni in cui un appartamento può essere affittato per brevi periodi. Ciò mira a evitare che interi quartieri vengano trasformati in “zone turistiche” a discapito dei residenti stabili.
Imposte e tasse: Le normative introdurranno una maggiore trasparenza fiscale, con l’obbligo per i proprietari di affitti brevi di pagare le imposte sulle entrate derivanti dalla locazione. Questo avverrà tramite un sistema di comunicazione tra le piattaforme di affitto e l’Agenzia delle Entrate.
Norme di sicurezza: Aumenteranno anche i requisiti di sicurezza per gli appartamenti destinati agli affitti brevi, per garantire che gli ospiti siano protetti in modo adeguato.
Conclusioni
Gli affitti brevi sono una realtà che difficilmente potrà essere eliminata, vista la loro importanza nell’economia di molte città turistiche. Tuttavia, è essenziale che vengano adottate politiche più sostenibili, in grado di garantire una convivenza equilibrata tra le esigenze turistiche e quelle dei residenti. Le nuove normative del 2025 sembrano muoversi in questa direzione, cercando di bilanciare i vantaggi economici derivanti dal turismo con la necessità di preservare il tessuto sociale delle città e la stabilità abitativa per chi vive e lavora quotidianamente nei nostri centri urbani.
Ci auguriamo che queste nuove regole possano rappresentare un primo passo verso una gestione più equilibrata del fenomeno degli affitti brevi, a beneficio di tutti.
Progettare una cucina di dimensioni ridotte non è mai facile, ma con le giuste strategie e idee per cucine piccole, puoi ottimizzare ogni centimetro disponibile e creare uno spazio funzionale ed esteticamente piacevole. Ecco dieci soluzioni intelligenti per trasformare una cucina compatta in un ambiente pratico ed elegante senza la necessità di interventi strutturali invasivi.
Cucine piccole: 10 idee salvaspazio
Casa MIA – progetto ZDA Zupelli Design Architettura
Porta lo Spazio di Archiviazione fino al Soffitto
Sfrutta lo spazio verticale installando pensili o mensole aperte che arrivano fino al soffitto. Questo non solo massimizza l’archiviazione ma attira lo sguardo verso l’alto, facendo sembrare la stanza più alta. Riponi gli oggetti di uso meno frequente sui ripiani superiori e mantieni quelli quotidiani a portata di mano.
Usa Colori Chiari per Ampliare Visivamente lo Spazio
Le tonalità chiare e neutre come il bianco, il crema o il grigio chiaro riflettono meglio la luce e rendono l’ambiente più arioso. Se desideri un tocco di colore, sfumature pastello come il verde salvia o il blu polvere donano carattere senza appesantire lo spazio.
cucina Monolocale 35 mq – Fantastic Frank Real Estate
Installa scaffalature aperte
I pensili chiusi possono rendere l’ambiente più claustrofobico. Le mensole aperte, invece, alleggeriscono la percezione visiva e permettono di accedere più facilmente agli oggetti di uso frequente. Per un effetto ordinato, usa contenitori coordinati e limita gli oggetti esposti.
Sfrutta gli angoli con soluzioni su misura
Gli angoli spesso rimangono inutilizzati. Opta per mobili con ripiani estraibili o girevoli che consentano di sfruttare al meglio ogni angolazione. Soluzioni come i cestelli rotanti o gli angoli migliorano l’accessibilità e l’organizzazione dello spazio.
Scegli elettrodomestici compatti
Gli elettrodomestici tradizionali possono risultare ingombranti. Alternative come lavastoviglie da 45 cm, frigoriferi slim e forni combinati microonde-forno permettono di ottimizzare lo spazio senza rinunciare alla funzionalità. Anche un piano cottura a induzione a due fuochi può essere una valida opzione per risparmiare spazio.
Opta per mobili multifunzionali
In una cucina piccola, ogni elemento deve avere più funzioni. Un tavolo pieghevole o a ribalta può essere utilizzato solo quando serve, mentre un’isola con vani contenitori offre spazio extra per riporre utensili e provviste.
progetto Casa SAZU – ZDA Zupelli Design Architettura
Scegli un design semplice e minimale
Un eccesso di dettagli decorativi può appesantire visivamente lo spazio. Opta per mobili dalle linee pulite, maniglie discrete o integrate e un numero limitato di elementi decorativi. Un ambiente ordinato trasmette un senso di ampiezza e armonia.
Usa ganci, pannelli forati e strisce magnetiche
Non stipare tutto nei cassetti: utilizza lo spazio verticale per appendere utensili, pentole e spezie. Pannelli forati personalizzabili, ganci sotto i pensili e strisce magnetiche per coltelli sono soluzioni pratiche per mantenere l’ordine e ottimizzare lo spazio.
Massimizza la luce naturale
Una cucina ben illuminata sembra più ampia. Se possibile, usa tende leggere o trasparenti per non ostacolare la luce naturale. Se la luce naturale scarseggia, scegli un’illuminazione artificiale strategica con faretti LED sotto i pensili o strip LED per illuminare angoli bui.
Installa una porta scorrevole o a scomparsa
Le porte a battente occupano spazio prezioso. Sostituiscile con porte scorrevoli, a soffietto o a scomparsa per migliorare la fluidità del movimento e liberare spazio utile.
porta scorrevole FerreroLegno
Conclusione: Funzionalità e Stile nelle cucine piccole
Progettare una piccola cucina non significa rinunciare allo stile o alla praticità. Con una disposizione intelligente, arredi multifunzionali ed elementi salvaspazio, puoi creare un ambiente funzionale, armonioso ed elegante. Quali sono le tue soluzioni preferite per ottimizzare lo spazio in cucina?
L’interior designer Clara Lleal firma Art Gallery House, un progetto unico che trasforma l’abitazione dell’artista e scultore Juanma Noguera in un vero e proprio spazio espositivo. Situata a Badalona, in Spagna, questa casa è concepita come una fusione perfetta tra arte, architettura e design, dove ogni elemento dialoga con le opere dell’artista.
Il progetto: un layout che valorizza le opere
Uno degli aspetti più stimolanti di questo progetto è stato integrare in modo armonioso le sculture del proprietario all’interno della casa. L’abitazione non è solo un luogo di vita quotidiana, ma anche una galleria d’arte in cui ogni ambiente è pensato per esaltare il valore estetico e artistico delle opere.
L’approccio progettuale ha seguito un concept industriale, mantenendo e recuperando i materiali originali dell’edificio. Le pareti in mattoni a vista, i soffitti a volta con travi di ferro e le porzioni di pavimentazione idraulica originaria sono stati preservati, creando un’atmosfera autentica e suggestiva.
Art Gallery House: materiali e luce
Per esaltare l’estetica industriale, sono presenti materiali come lamiera di ferro nero e cemento, abbinati a pavimenti in legno recuperato a spina di pesce. Il contrasto con il teak negli arredi aggiunge calore, spezzando la freddezza dei toni grigi.
La luce naturale è un elemento chiave del progetto: ampiezza e luminosità erano obiettivi fondamentali. Da qui la scelta di aprire diversi lucernari e realizzare un cortile interno sul retro della casa, permettendo alla luce di fluire liberamente negli ambienti.
Il cuore della casa: il soggiorno-galleria
L’area principale della casa è un ampio open space di circa 120 mq, che accoglie soggiorno e sala da pranzo. I soffitti a due falde raggiungono oltre sei metri di altezza, enfatizzando la grandiosità dello spazio.
La sfida progettuale è stata quella di creare un’atmosfera accogliente, nonostante le dimensioni generose. A questo scopo è stata progettata una struttura centrale su misura, che funge sia da tavolo da pranzo sia da quarto gradino della scala che conduce al tetto. Il piano del tavolo, in parquet a spina di pesce, richiama quello della zona notte, creando continuità visiva tra gli ambienti.
Le scale sono realizzate in lamiera piegata, mentre il ferro è stato utilizzato anche per gli arredi su misura, come i mobili della cucina, una cabina armadio all’ingresso e una libreria. Due nicchie in legno di teak, illuminate ad arte, interrompono la predominanza del nero, creando un raffinato gioco di contrasti.
Un angolo dal sapore vintage
In fondo al soggiorno, accanto alle grandi finestre, è stato realizzato un ballatoio chiuso con tre ante in ferro e vetro, pensato per aggiungere un tocco vintage all’ambiente. Qui la pavimentazione idraulica originale è stata mantenuta e valorizzata, mentre un’illuminazione curata, con lampade a sospensione e piante pensili, dialoga perfettamente con le sculture e i mobili d’epoca del proprietario.
L’atelier dell’artista e il bagno scultura
Oltre il soggiorno troviamo il laboratorio dell’artista, conservato esattamente com’era stato creato dal proprietario. L’ambiente riflette appieno il suo processo creativo e la sua personalità.
Accanto all’atelier, il bagno è una vera opera di design: il lavandino su misura in acciaio inox smaltato a fuoco è posizionato davanti alla finestra, con lo scarico integrato nella parete. Un particolare d’effetto è il rubinetto che emerge direttamente dal soffitto, mentre una parete è stata lasciata con le tracce originali della lana di vetro dopo la stesura del cemento, creando un effetto materico di grande impatto.
Art Gallery House: la suite padronale
L’accesso alla suite avviene attraverso una grande porta scorrevole in vetro. Questo spazio è concepito come un ambiente fluido e senza separazioni nette, che integra zona notte, spogliatoio e bagno.
L’area bagno è caratterizzata da una doccia e servizi igienici affacciati sul cortile, chiusi con una vetrata scorrevole. Il gioco tra interno ed esterno è enfatizzato dal sistema di apertura: quando una vetrata è aperta, l’altra rimane chiusa, creando un effetto dinamico tra gli spazi.
A completare la suite, ai piedi del letto, si trova una vasca da bagno freestanding, che aggiunge un tocco di lusso ed esclusività. L’arredo su misura valorizza la funzionalità senza rinunciare allo stile.
Le camere dei bambini: design funzionale e creativo
Dal patio si accede alla zona notte dedicata ai bambini, composta da due camere speculari, separate da un bagno in comune.
Ogni stanza è dotata di ampie cabine armadio, una zona studio e un’area relax con divani. Un soppalco interno ospita la zona notte rialzata, creando un ambiente dinamico e stimolante. Il bagno è accessibile da entrambe le stanze, garantendo praticità e privacy.
La terrazza sul tetto completa il progetto Art Gallery House
L’ultimo elemento distintivo della casa è la terrazza panoramica, completamente rinnovata e trasformata in un’area di relax. La pavimentazione esterna è in materiale sintetico resistente. Il punto focale è la piscina a sfioro in acciaio inox. Un elemento di grande fascino che riflette la luce e il cielo, creando un’atmosfera rilassante e sofisticata.
Conclusione
Art Gallery House è molto più di una semplice abitazione. La casa è uno spazio fluido e versatile, in cui arte, design e architettura convivono in perfetto equilibrio. Un progetto che non solo celebra la creatività del suo proprietario, ma dimostra come l’interior design possa trasformare una casa in un’opera d’arte abitabile.
Architetto: Mag Arquitectes – Interior design: Clara Lleal – Fotografo: Felipe Mena
Se amate le serie tv anni 50-60, come Mad Men, forse avrete nostalgia di quei vecchi carrelli porta liquori, utili per preparare cocktail e drink agli amici a tutte le ore. Magari, se siete fortunati, riuscirete a trovarne uno di legno in qualche mercatino, da dipingere con effetto metallo dorato, come questo.
E se volete trasformare un banale specchio in qualcosa di più romantico, in tema per la festa di San Valentino, idea di Jenny Batt per Society Social.
Organizzare le scarpe è fondamentale per mantenere ordine, risparmiare spazio e preservarne la qualità. Che tu abbia poche paia o una collezione intera, con le soluzioni giuste puoi trovare il posto perfetto per ogni scarpa, rendendo la tua routine più semplice e funzionale.
Dove e come organizzare le scarpe
Sfrutta lo spazio disponibile
La chiave per organizzare le scarpe è capire quale soluzione si adatta meglio al tuo spazio. Non importa se hai un armadio dedicato o un piccolo angolo: basta ottimizzare ogni centimetro.
Scaffali verticali: Ottimi per sfruttare l’altezza. Posiziona le scarpe alternando punta e tacco: in questo modo recuperi spazio e mantieni tutto visibile.
Scatole trasparenti: Perfette per conservare scarpe fuori stagione o quelle più delicate. Etichettale con il contenuto o usa una foto per identificarle facilmente.
Rastrelliere espandibili: Ideali per ingressi o armadi, possono essere adattate al numero di scarpe, evitando il caos.
Panche contenitore: Comode per gli ingressi, ti permettono di nascondere le scarpe e di avere una seduta per indossarle.
Consiglio pratico
Se conservi le scarpe nelle loro scatole originali, assicurati di non impilarle troppo in alto per evitare difficoltà nel recuperare quelle in basso. Etichettare ogni scatola è fondamentale per risparmiare tempo e mantenere ordine.
Soluzioni per diversi tipi di scarpe
Scarpe da ginnastica
Riponile su mensole sottili o rastrelliere regolabili. Se hai molte sneakers, crea una parete dedicata per un effetto decorativo e funzionale.
Stivali
Gli stivali sono voluminosi e necessitano di maggiore attenzione. Posizionali in verticale con tendistivali o riempi la gamba con carta velina o riviste arrotolate per mantenerne la forma. Conservali sul fondo dell’armadio o su scaffali larghi, ma evita di appenderli: il peso potrebbe danneggiarli.
Scarpe eleganti
Proteggi le scarpe più delicate con sacche di stoffa traspiranti. Se le conservi in scatole, aggiungi etichette o foto per trovarle facilmente.
Sandali e infradito
Sfrutta organizer con tasche trasparenti per tenere in ordine i sandali e le scarpe leggere. Puoi anche usarli per il cambio stagione, mantenendoli visibili ma protetti.
Consiglio pratico
Alterna la disposizione delle scarpe (punta/tacco) su scaffali o rastrelliere per guadagnare spazio e mantenere l’ordine visivo.
Idee per chi conserva le scarpe nelle scatole
Perché scegliere le scatole
Conservare le scarpe nelle loro scatole originali o in scatole trasparenti è una soluzione eccellente per proteggerle dalla polvere e dai danni. Tuttavia, è importante organizzare le scatole in modo strategico per evitare confusione.
Etichettatura smart: Scrivi il contenuto di ogni scatola o attacca una piccola foto della scarpa per identificarla facilmente.
Disposizione strategica delle scatole: Posiziona le scatole più utilizzate negli scaffali accessibili. Quelle fuori stagione possono essere riposte in alto o in zone meno frequentate.
Sistema per categorie: Organizza le scatole per tipo di scarpa (sportive, eleganti, casual) o per stagione, così troverai sempre quello che cerchi senza dover aprire tutte le scatole.
Consiglio pratico
Se hai spazio, investi in scatole trasparenti impilabili: sono robuste, visivamente ordinate e proteggono meglio le scarpe rispetto alle scatole originali in cartone.
Prendersi cura delle scarpe: pulizia e manutenzione
Pulizia regolare
Pulire regolarmente le scarpe ne prolunga la vita e le mantiene in perfette condizioni:
Scarpe in pelle: Usa un panno umido per rimuovere lo sporco e una crema specifica per nutrirle.
Scarpe in camoscio: Spazzola delicatamente con strumenti specifici per evitare di rovinare il materiale.
Sneakers: Lavale a mano o in lavatrice (se indicato), ma sempre lasciandole asciugare all’aria per evitare deformazioni.
Protezione
Applica spray impermeabilizzanti per proteggere le scarpe da pioggia e macchie. Usa tendiscarpe o riempi le calzature con carta velina per mantenere la loro forma.
Manutenzione
Controlla regolarmente tacchi e suole e sostituiscili se usurati. Una visita dal calzolaio può trasformare scarpe usurate in calzature come nuove. Prendersi cura delle cose, lo dico spesso, è il modo migliorare per onorare gli oggetti che amiamo.
Organizzare le scarpe: passi verso il successo (e l’ordine)!
Organizzare le scarpe non è solo questione di estetica, ma anche di funzionalità e cura. Con soluzioni salvaspazio, scatole ben etichettate e un po’ di manutenzione, puoi avere scarpe sempre pronte e in perfetto stato.
Ogni scarpa merita il suo posto, e ogni casa il suo equilibrio. Se sogni uno spazio dove tutto trovi il suo ordine, perché non parlarne insieme? Sono qui per aiutarti a trasformare il caos in armonia, una scarpa (o una stanza) alla volta!
Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.
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Nel cuore pulsante di Milano, al civico 43 di via Manzoni, prende vita Manzoni Hub, un innovativo spazio dedicato al design d’interni e ai servizi contract. Questo nuovo punto di riferimento del Made in Italy ospita brand d’eccellenza specializzati nella produzione di arredi, superfici e complementi, unendo competenze e know-how in un’unica realtà sinergica.
spazio Manzoni HUB Milano – fotografo Matteo Cirenei
Un concept innovativo per il mondo del design
Manzoni Hub nasce con l’obiettivo di offrire soluzioni complete per la progettazione di ambienti residenziali, lavorativi e dell’ospitalità. Il progetto, curato da Alfa Project e dai suoi fondatori Alberto Parma, Andrea Crespi Reghizzi e Francesca Aletti, mira non solo a valorizzare i prodotti dei brand coinvolti, ma anche a fornire supporto a professionisti e clienti privatiattraverso soluzioni chiavi in mano.
I marchi selezionati per questa avventura sono Altreforme, Bross, Bang & Olufsen, EPÒNIMO, Essenze Design, Euroluce Light of Italy e WallPepper®/Group. Aziende che si distinguono per una solida capacità produttiva e che, insieme, coprono tutti i segmenti merceologici necessari per la realizzazione di spazi unici e curati nei minimi dettagli.
spazio Manzoni HUB Milano – fotografo Matteo Cirenei
Uno spazio dinamico e raffinato
Sviluppato su due livelli per un totale di 135 mq, Manzoni Hub è un ambiente in cui si intrecciano elementi di design diversi, dando vita a una narrazione estetica fluida e dinamica. Tra le proposte presenti, troviamo sedute e tavoli, carte da parati, pavimentazioni e boiserie in legno, vernici, imbottiti, soluzioni per l’illuminazione, mobili in alluminio e apparecchi audio-video, tutti accuratamente selezionati per offrire un’esperienza immersiva.
L’interior, curato dall’architetto Francesca Aletti, è stato pensato per alternare ritmi cromatici e materici diversi: dagli accenti vibranti a tonalità neutre e sofisticate, dalle atmosfere avvolgenti a spazi di lavoro freschi e luminosi. “L’idea è creare un percorso di visita sempre mutevole, che possa evocare l’intimità di una casa, il fascino di un boutique hotel, l’eleganza di un ufficio di prestigio o l’atmosfera esclusiva di una gioielleria” spiegano i fondatori.
spazio Manzoni HUB Milano – fotografo Matteo Cirenei
Un viaggio tra materiali, colori e dettagli preziosi
Ogni ambiente di Manzoni Hub è caratterizzato da un’identità precisa e distintiva, con dettagli progettuali ricercati che creano un fil rouge tra le stanze. Al piano terra, ad esempio, troviamo spazi con tonalità differenti:
Una stanza blu petrolio, arricchita da velluti verdi e rossi, elementi in vetro lavorato e arredi dalle forme scultoree.
Un’area in avorio e noce canaletto, dominata da un grande tavolo ovale e sedute in tessuto azzurro chiaro, illuminate da una composizione sospesa di spot luminosi.
Un ambiente con nuance mattone e dettagli in blu e rovere termotrattato, che riprende l’energia cromatica dell’ingresso.
A unire queste diverse atmosfere, ci sono scelte progettuali precise, come il parquet decorativo su disegno – con una raffinata trama romboidale e inserti in ottone –, le boiserie in legno con profili triangolari e dettagli come le prese maniglia in ottone satinato. La reiterazione del triangolo, infatti, è un omaggio alla lettera A di Alfa Project, simbolo distintivo del progetto.
spazio Manzoni HUB Milano – fotografo Matteo Cirenei
Suggestioni tra passato e presente
Il design di Manzoni Hub è un continuo dialogo tra passato e presente, un equilibrio tra eleganza retrò e innovazione contemporanea. Gli ambienti sono arricchiti da dettagli scenografici come carta da parati ottanio con motivi marini nel bagno, rivestimenti botanici per la scala. A questi si aggiunge un’applique in ottone lucido a forma di foglia che valorizza il tema vegetale.
Al primo piano, l’open space operativo celebra la città di Milano con un’illustrazione firmata Carlo Stanga. Accompagnano l’illustrazione le composizioni LED in vetro lavorato e un mix cromatico di nero, oro, giallo e rosso. Le grandi aperture vetrate si affacciano su una corte storica, offrendo una vista suggestiva sulla vecchia Milano attraverso archi incorniciati in ferro battuto.
spazio Manzoni HUB Milano – fotografo Matteo Cirenei
Manzoni Hub: un nuovo punto di riferimento per il design
Via Manzoni è da sempre una delle strade più prestigiose della città, un crocevia tra design, moda e lifestyle. Manzoni Hub si inserisce in questo contesto con una nuova visione: non è solo uno showroom, non è solo una casa, non è solo un ufficio. È un’esperienza immersiva nel mondo del design, un luogo in cui creatività e progettazione si incontrano per dare vita a nuove idee.
“Vogliamo che Manzoni Hub sia un punto di riferimento per il design contemporaneo” concludono Alberto Parma, Andrea Crespi Reghizzi e Francesca Aletti. “Un luogo che sappia ispirare e accogliere, lasciando un segno nel panorama del nuovo design milanese.”
La primavera è ormai alle porte e chi ama vivere la casa con stile sta già immaginando giornate di sole e pranzi all’aperto nei propri spazi outdoor. Dalle terrazze, ai poggioli, dai giardini ai patii, tutte le aree all’aperto di cui disponiamo possono essere arredate e corredate conciliando confort, funzionalità e design. Le linee guida per l’arredamento outdoor 2025 sono emerse durante le recenti fiere di settore, come Maison&Objet, e possiamo già offrirvi qualche idea per realizzare o rinnovare i vostri spazi esterni.
Mobili da giardino 2025: i salotti outdoor modulari ispirati alle aree living indoor
Negli ultimi anni, probabilmente anche per effetto della pandemia, balconi e giardini, da semplici pertinenze, sono diventati spazi da vivere alla stregua di qualsiasi altra area della casa. Basti pensare che secondo un sondaggio condotto dal sito Immobiliare.it nel 2020, un’abitazione dotata di balcone può registrare un aumento del suo valore fra il 5,6 e l’8 % a seconda ovviamente del piano a cui si trova. Per i giardini l’incremento del valore per un appartamento al piano terra si attesta al 6,6 %. Diventa quindi essenziale disporre di un arredo outdoor estremamente confortevole.
La tendenza del Cocooning che consiste nel rendere accogliente la propria casa per trascorrervi il tempo libero in completo relax, ha trasformato non solo il modo di arredare gli ambienti domestici ma anche quelli esterni. Non è un caso che molte aziende del settore abbiano rielaborato in chiave outdoor le proprie icone del design d’interni o abbiano creato delle varianti delle collezioni living per le aree esterne. Le sedute ed i divani di giardino e terrazzo non sono meno confortevoli degli imbottiti da salotto e diventano la versione estiva dei sofà di casa.
Le novità di Gervasoni Outdoor
Gervasoni Outdoor ha individuato questa esigenza di benessere estesa a giardini e terrazzi e, grazie alla creatività di competenti designer, ha realizzato delle vere e proprie aree living per l’esterno, rieditando alcune collezioni per il soggiorno che sono diventate i cavalli di battaglia del Marchio friulano. Federica Biasi, ad esempio, ha disegnato la collezione Mates reinterpretando Samet, la serie speculare per l’indoor. I divani modulari Mates lasciano piena libertà nel creare, scomporre e ricomporre la propria zona relax.
Le sedute prevedono singoli elementi imbottiti che poggiano direttamente e solidamente a terra e che possono fungere da braccioli, schienali o sedili. In questo gioco di volumi e forme cubiche, i cuscini di grandi dimensioni che completano i divani Mates sono un esplicito invito ad abbandonarsi in un accogliente e soffice abbraccio defaticante. L’assenza di una base in metallo o in legno e quindi di un diaframma fra la pavimentazione e l’imbottitura rendono i divani Mates massicci, solidi, estremamente materici, con un richiamo ai salotti orientali.
Per la stagione estiva 2025, Gervasoni 1882 propone nuovi elementi anche per la collezione Ghost Outdoor, la versione della celebre ed iconica seduta Ghost rielaborata per gli esterni. Resta fermo anche per la linea outdoor il tratto distintivo di Ghost by Paola Novali, la housse, la fodera oversize con cuciture a vista che ne sottolineano i profili. I tessuti, invece, sono stati appositamente scelti per rendere Ghost resistente alla pioggia e ai raggi solari.
Potocco lancia la collezione di arredo esterno Graphic
Un’altra azienda portabandiera del design made in Italy propone per l’arredo giardini e terrazzi 2025 una versione outdoor di una collezione per il soggiorno. I designer Marco Ferrarini e Victor Vasilev hanno disegnato per Potocco la collezione Graphic, composta da tavoli, tavolini e divani. Graphic by Potocco prevede anche una variante outdoor in cui ritorna, costante, il concetto di modularità.
Il divano Graphic propone l’accostamento di 3 materiali diversi: la struttura d’appoggio in metallo scuro goffrato dalle linee pulite e minimal, il piano in frassino waterproof che funge da appoggio per la parte imbottita e da tavolino laterale ed infine i cuscini rivestiti in tessuto adatto agli esterni. Le sedute possono esser composte da più sezioni centrali o terminali con bracciolo, per adattarsi a qualsiasi spazio od esigenza.
Le nuove sedute per l’outdoor di Lapalma
Citiamo, infine, Lapalma, firma d’eccellenza del panorama italiano del design. L’azienda padovana ha realizzato la collezione di sedute “10:30”, ideata dai creativi norvegesi Voll ed Anderssen.
Lapalma- collezione outdoor “10:30”
Questa famiglia di sedute indoor contempla anche delle varianti per esterno: una struttura, in legno di iroko dalle linee essenziali di innegabile ispirazione scandinava, fornisce il supporto per l’alloggiamento di ampi e confortevoli cuscini. Stesso design per l’area lounge indoor ed il giardino, cambiano invece materiali e tessuti per rendere la collezione “10:30” adatta all’esposizione alle intemperie.
Arredo giardino e terrazzi a 360°: il fascino dei coordinati
L’arredamento dei giardini o della terrazza, sino a qualche stagione fa non era visto in modo organico. Molto spesso si aggiungevano di anno in anno singoli pezzi con lettini prendisole, sedie, tavoli e complementi di diversi stili, materiali e colori, eccezion fatta forse solo per i set dei divanetti.
Talenti outdoor presenta Nalu
Nel 2025, l’arredamento outdoor parla all’unisono e tornano protagonisti i coordinati. Talenti outdoor lancia sul mercato “Nalu” dall’idea di Ludovica e Roberto Palomba. Nalu è una famiglia di elementi d’arredo che comprende sedute, sunbed, tavoli, tessuti, vasellame, tappeti e complementi. Una visione corale dell’arredo per esterni che si fa strada, spodestando la mentalità del pezzo unico a sé stante rispetto al resto dei mobili.
Le linee, i colori ed i materiali della collezione Nalu si fondono in un continuo gioco di richiami fra elementi che dialogano in armonia. Le linee della stampa dei cuscini sono in connessione cromatica con il tavolo dal top a mosaico con tasselli smaltati singolarmente per creare un gioco di sfumature valorizzato dalla luce del sole.
Nalu collection, la nouvelle vague di design firmata Talenti
Con questa linea, Talenti lancia un nuovo concept per l’arredamento outdoor che sarà protagonista delle prossime stagioni.
Curve, onde e intrecci tridimensionali per l’arredamento outdoor 2025
Abbiamo già visto come molto spesso i trend che si registrano per l’architettura d’interni, in breve tempo si affermano anche per il settore outdoor. Già da due anni al Salone del Mobile, ma anche in altri eventi internazionali, abbiamo assistito ad un inversione di tendenza per la mobilia soprattutto del soggiorno: le linee basiche, pulite e spigolose che imperavano nelle credenze, nei sofà, nelle pareti attrezzate hanno lasciato il posto a curve, onde, angoli smussati e profili armoniosi. Questa tendenza non ha tardato a coinvolgere e stravolgere anche il mondo dell’arredo da esterno.
Collezione Patio di Ethimo
Ethimo, celebre brand di arredamento outdoor ha saputo interpretare questo mood con la collezione Patio. Le poltrone ed i divani della linea Patio, disegnata da Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto, richiamano alla mente un abbraccio avvolgente grazie alla struttura in teak a forma di arco. La forma semicircolare che racchiude le sedute viene messa ancor più in risalto grazie ad un rivestimento ad intreccio 3D con pattern che ricordano la tessitura artigianale e l’arte della vannerie.
Cut di Potocco
Poltrone Cut di Stephan Veit per Potocco
Il successo delle linee morbide è confermato dalla linea Cut di Stephan Veit per Potocco. Cut è una collezione di sedute indoor ed outdoor. Una struttura leggera in tondino d’acciaio verniciato sostiene il sedile della poltrona bergère, un guscio costituito da un intreccio in fettuccia di gassa, emblema dello stile Potocco. Le linee curvy e il tema dell’intreccio sono ancora una volta protagonisti del design outdoor.
Mediterraneo, Noa e Colette di Gervasoni Outdoor
A conferma della nuova tendenza possiamo citare anche la collezione Mediterraneo di Gervasoni Outdoor. Il designer Francesco Meda firma questa linea di mobili per ambienti esterni dove il legno di teak e l’ampia e morbida cuscinatura si uniscono senza soluzione di continuità grazie agli elementi curvilinei dello schienale che, letteralmente abbracciano la seduta.
Gervasoni – tavolo NOA e sedie collezione Colette
I tavoli Noa disegnati da Marco Acerbis per Gervasoni smorzano l’imponenza quasi scultorea e monolitica che caratterizza le gambe ed il ripiano, proprio grazie alle forme ovali di entrambi gli elementi. Sono ancora una volte le linee curvy a caratterizzare le sedute della collezione Colette che Marta Giardini ha disegnato per Gervasoni. La linea di poltroncine e sedie si ispira ai caffè e bistrot francesi riproponendo elementi intrecciati dalle forme circolari e dai profili curvilinei.
Green friendly: l’arredo outdoor a basso impatto ambientale
Il consumatore di oggi è sempre più attento alle tematiche ambientali e le scelte d’acquisto sono sempre più attente e consapevoli. Nardi, azienda leader nel settore dei mobili da giardino, da sempre promuove una produzione rispettosa dell’ambiente, adottando materie prime riciclate o riciclabili e utilizzando energia pulita al 100%.
Le sedute Tiberina, disponibili con o senza braccioli, sono testimonianza di questo impegno a favore della natura. Tiberina è una sedia design che trova la sua cifra stilistica in un gioco di doghe e morbide linee curvy. La sedia è realizzata in resina fiberglass, totalmente riciclabile, o in plastica riciclata.
Talenti – tavolo e sedute collezione NALU firmata da Ludovica Serafini + Roberto Palomba
Lo stesso impegno per la sostenibilità caratterizza le realizzazioni Talenti. L’azienda umbra ha scelto materiali totalmente riciclabili per il proprio arredamento outdoor. Le strutture di Nalu (che abbiamo citato poc’anzi) sono realizzate al 100 % in alluminio in modo da poterle, poi, avviare al riciclo.
Illuminazione outdoor 2025
A completare l’arredamento outdoor non possono mancare le lampade da terra o a sospensione, arte integrante del progetto che intendiamo realizzare. La luce per gli esterni non deve esser trascurata o banalizzata. L’illuminazione design può trasformare degli elementi basic e dare carattere al nostro spazio outdoor.
Ripple di René Barba, realizzate da Gervasoni, sono due tipologie di lampade che a prima vista ricordano le lanterne cinesi o i farolitos messicani ma in realtà sono costituite da paralumi molto resistenti. Se a colpo d’occhio si potrebbe pensare che il paralume sia costituito da carta stropicciata, non è così. In realtà questo elemento della struttura è realizzato in Tyvek, un particolare materiale brevettato indicato per gli ambienti esterni. La luce che irradia è soffusa e crea un’atmosfera suggestiva e confortevole.
Anche Ethimo propone una lampada di grande impatto visivo: Lustra . Questa lampada è infatti destinata a catturare l’attenzione diventando protagonista assoluta dell’ambiente per imponenza e per il gioco di luce che proietta quando accesa. Con i suoi due metri di altezza, la lampada da terra progettata da Luca Nichetto offre uno slancio verticale a salotti e zone dining esterne. Lustra, realizzata in ferro battuto con estrema maestria, proietta un affascinante gioco di luci ed ombre. Questo dettaglio rende speciale qualsiasi concept d’arredo, anche il più minimal.
In conclusione possiamo sottolineare come lo spazio outdoor vada arredato e vissuto proprio come ogni altro ambiente della casa.
Il bagno non è solo un luogo funzionale della casa, ma uno spazio dove possiamo rilassarci e prenderci cura di noi stessi. Ecco perché è importante curare ogni dettaglio.
Non servono grandi budget o ristrutturazioni per trasformare il bagno in uno spazio raffinato e accogliente. Ogni piccolo accessorio, ogni dettaglio diventa un’opportunità per esprimere il tuo stile.
È proprio nei dettagli che si gioca la differenza tra un ambiente anonimo e un bagno ricco di personalità e stile.
Anche senza piastrelle costose o enormi vasche da bagno freestanding, è possibile trasformare questo locale della casa con piccoli dettagli che ne esaltano lo stile e la personalità. Spesso, sono i piccoli accorgimenti e le scelte mirate a trasformare questa stanza intima in un luogo speciale. Ecco come farlo.
1. Rubinetteria
Cambiare i rubinetti è un modo semplice per dare un nuovo volto al bagno. Questi accessori funzionali, possono fare una grande differenza nell’estetica complessiva del bagno.
Finiture inusuali: Ottone, rame o nero opaco sono scelte moderne e sofisticate, che spezzano la monotonia del tradizionale cromo e aggiungono un tocco di eleganza.
Design minimalista o retrò: Rubinetti dal design particolare possono trasformare il lavabo o la doccia in veri protagonisti dell’arredo bagno.
CONSIGLIO: Cambiare i rubinetti è un intervento semplice che può trasformare il lavabo o la vasca senza dover ristrutturare. Puoi abbinali agli altri dettagli metallici presenti, come maniglie dei mobili o cestini per un cambiamento più radicale.
2. Specchio
Lo specchio è un elemento centrale in ogni bagno. Riflettendo la luce e amplificando lo spazio aiuta sotto diversi fronti, ma non deve essere scelto solo per la sua praticità. Con il giusto specchio, puoi trasformare il look dell’intera stanza con un effetto scenografico e funzionale.
Modelli particolari: Specchi geometrici o con cornici decorative possono diventare il punto focale del bagno.
Un tocco classico: Uno specchio antico o vintage aggiunge un fascino unico e senza tempo.
Illuminazione integrata: Gli specchi retroilluminati combinano estetica e funzionalità, creando una luce soffusa e un’atmosfera rilassante.
CONSIGLIO: Ricorda che lo specchio non è solo un elemento pratico, ma anche un’opportunità per aggiungere stile alla stanza, non lo sottovalutare.
3. Dispenser sapone e altri accessori
I prodotti per la cura del corpo non devono essere solo funzionali, ma possono diventare veri e propri complementi d’arredo.
Packaging di design: Marchi come Aesop, L:A Bruket o Sachajuan offrono prodotti con confezioni eleganti che aggiungono subito un tocco sofisticato.
Organizzazione smart: Predisporre un vassoio in marmo, legno o metallo per saponi, candele e cosmetici, crea un angolo ordinato e chic. Un dettaglio che unisce bellezza e praticità.
CONSIGLIO: Se non vuoi fare acquisti costosi, scegli dispenser dal design minimal o esteticamente in linea con lo stile del tuo bagno, da ricaricare con il tuo sapone preferito.
credit photo: Zara home
4. Asciugamani
Gli asciugamani sono una presenza costante nel bagno, quindi perché non trattarli come un elemento decorativo?
Colori coordinati: Scegli asciugamani che si armonizzino con la palette del bagno per creare un look curato.
Materiali di qualità: Oltre alla classica spugna, puoi optare per tessuti come il nido d’ape, il cotone egiziano o il lino per aggiungere un tocco di lusso.
Esposizione elegante: Piega gli asciugamani con cura o esponili su una scala porta-asciugamani decorativa per un tocco di design studiato o arrotolati in un cesto elegante per un effetto ordinato e sofisticato.
CONSIGLIO: Sostituisci regolarmente gli asciugamani per mantenere il bagno fresco, curato e accogliente.
5. Illuminazione
La luce giusta può trasformare il bagno in uno spazio accogliente e rilassante.
Luci calde e regolabili: Ideali per creare un’atmosfera rilassante, soprattutto durante un bagno caldo.
Lampade decorative: Un’applique elegante o una sospensione sopra il lavabo possono aggiungere un tocco di design.
CONSIGLIO: non usare faretti incassati sopra il lavabo, perché creano ombre poco piacevoli sul viso, che rendono fastidiosa se non impossibile la routine di cura quotidiana.
credit photo: Maisons du Monde
6. Piante
Aggiungere piante al bagno è un modo semplice per rendere l’ambiente più vivo e accogliente. Le piante non solo migliorano l’estetica, ma contribuiscono anche a dare un tocco di autenticità e freschezza, rendendo il bagno più naturale e rilassante.
Idee verdi: Piante come il pothos, le felci o le orchidee sono perfette per ambienti umidi e luminosi.
Esposizione creativa: Puoi posizionarle su mensole, appendere vasi al soffitto o creare un angolo dedicato per una vera “giungla urbana”.
CONSIGLIO: Utilizza vasi decorativi in ceramica o cestini intrecciati per integrare il verde nel design complessivo.
Curare i dettagli di un bagno non è solo una questione estetica: è il modo in cui puoi rendere questo spazio più funzionale, accogliente e unico. Dallo specchio alle piante, dai rubinetti agli asciugamani, ogni piccolo elemento contribuisce a trasformare il bagno in una stanza che riflette il tuo stile e la tua personalità. Prova a inserire uno di questi dettagli nel tuo bagno e vedrai subito la differenza. Piccoli cambiamenti, grande impatto!
Elegante, ricercato, altamente caratterizzante: è il cannettato, la preziosa finitura decorativa in rilievo dall’effetto plissettato che sta dominando la scena dell’arredamento contemporaneo e dell’interior design moderno.
Il canneté – o lavorazione a scanalature – è tornato in auge grazie alla curiosità di interior e product designer che, affascinati dalla particolare resa tridimensionale e dal sofisticato alternarsi di luci e ombre, hanno reinterpretato in chiave moderna una tendenza tipica dell’architettura classica, riscoperta negli anni ‘30 e consacrata dal grande pubblico intorno al 1950.
Scopri di più nell’articolo: parliamo di significato del termine, dell’applicazione su materiali e finiture, e di idee pratiche per adottarlo nell’arredo di casa.
Nell’interior design, il cannettato è una particolare tecnica decorativa che consiste nella realizzazione di scanalature verticali e orizzontali sulle superfici degli arredi.
Viene chiamato anche effetto dogato, listellare, millerighe o reeded ed è generalmente ottenuto tramite un’operazione di fresatura. Il metodo tradizionale prevede infatti che il materiale venga inciso con una fresa per ricavare le caratteristiche nervature regolari e creare, di conseguenza, un motivo geometrico riconoscibile.
A livello linguistico, il termine è un’italianizzazione dell’aggettivo canneté, originariamente impiegato per definire un tipo di tessuto, stoffa o maglia lavorata con sottili coste.
Pattern, texture e materiali
La lavorazione cannetée può restituire effetti grafici tra loro diversissimi, in parte lontani da quell’idea di replica perfetta che pannelli di boiserie e rivestimenti sono soliti dare. A determinare la resa finale partecipano diversi fattori: il materiale impiegato, il tipo di incisioni e il disegno da esse creato.
Gli arredi cannettati si distinguono per un pattern geometrico regolare e scandito in ugual modo sulla superficie del complemento decorato.
La distanza tra le costolature contribuisce a definire il disegno: tanto più ripetitivo e ravvicinato è il passo tra uno scanso e l’altro, quanto più omogenea, compatta e proporzionata sarà la texture ottenuta.
Solitamente l’orientamento delle scanalature è verticale e la fresata è rettangolare. Tuttavia, alcuni produttori hanno sperimentato con scanalature dalle forme diverse, tra cui le più comuni sono:
l’incisione a U, che lascia impressa nel materiale una canna dai profili arrotondanti;
l’incisione a V, che scava nella superficie uno scanso più profondo e dai bordi inclinati netti.
Fatta questa doverosa premessa, anche il cannettato si concede qualche strappo alla regola, e lo fa osando con effetti ottici inusuali, ripetizioni irregolari o inconsueti cambi di direzione. Le linee verticali lasciano spazio alle costolature orizzontali, incisioni in negativo si trasformano in delicate bombature in rilievo, alle superfici piatte si sostituiscono i volumi arrotondati.
Un’altra delle caratteristiche peculiari della lavorazione cannettata è l’inaspettata versatilità della sua applicazione.
Infatti, pur confermando il legno come materiale d’elezione, le piccole costolature trovano nei vetri, nei metalli e nelle materie plastiche un terreno fertile in cui sperimentare con rese materiche differenti, con gli effetti di chiaroscuro che ne derivano, con i giochi di luci e ombre, con l’integrazione misurata di dettagli altamente decorativi in arredi di design dall’indiscussa pulizia formale.
Risultati vincenti si ottengono anche dall’abbinamento di essenze cannettate con finiture compatte come marmo, pietra o ceramica, oppure con metalli verniciati, bronzati e spazzolati. Nel caso di complementi tutti in legno, è la combinazione di superfici lisce e rigate a dare il senso di movimento all’insieme.
Degno di nota è l’uso del colore. Accanto ai masselli o alle essenze impiallacciate frassino, noce e rovere, le nuove frontiere del canneté si aprono a finiture dai toni vivaci in grado non solo di soddisfare le aspettative estetiche e visive dell’abitare contemporaneo, ma anche di creare interessanti abbinamenti cromatici in progetti d’arredo cromaticamente coordinati.
Il cannettato esprime il massimo potenziale con i legni chiari o scuri, naturali o tinti di bianco, bruno, wengé, tabacco. Le proposte laccate sono numerose, e spaziano dai canonici bianco e nero, passando per palette di sfumature vivaci o polverose. Per un effetto pop, vale la pena osare con blu pavone, arancione, verde petrolio, rosso, azzurro e persino rosa confetto.
Effetto cannettato in arredamento
L’arredo canneté ha una doppia anima: porta con sé le tracce del passato ma tende alla contemporaneità per adattarsi ai più attuali trend di home decor. Reiventandosi diventa un evergreen, e come tale riesce a cavalcare la tendenza senza tradire quel velo di classicismo che tuttora lo contraddistingue.
Oltre a offrire un giusto compromesso tra design classico e moderno, il cannettato dimostra la sua versatilità adattandosi alle preferenze estetiche più diverse. Può essere infatti impiegato per arredare ambienti:
in stile nordico o anni ’50, che arricchisce con dettagli decorativi di cui la tendenza scandinava è per sua natura sprovvista.
Un’idea d’arredo è l’uso di una credenza bassa in legno chiaro e metallo, una combinazione dall’influenza nordica che strizza l’occhio anche alle correnti più moderate dell’industrial style.
Il cannettato diventa l’elemento caratterizzante di frontali scorrevoli o ante battenti, mentre la scocca mantiene il design lineare e pulito tipico della moda mid-century.
in stile quiet luxury o minimal, in cui introduce interessanti pattern geometrici mantenendo un delicato equilibrio tra materiali, colori e accessori.
Il cannettato entra nel vivo del suo rigore abbracciando uno stile che, di per sé, sposta l’ordine e la perfezione estetica.
Un approccio stilistico simile è contemplato negli arredi di alta gamma confezionati con materie prime d’eccellenza, meglio se naturali o organici. Una suggestione d’arredo che trova conferma in un letto matrimoniale con testiera cannettata in cui i dettagli, seppure numericamente ridotti all’osso, non solo lasciati al caso.
in stile shabby chic, che ingentilisce e nobilita con superfici materiche discrete ma d’impatto.
Forma evoluta dello stile provenzale tout court, la tendenza shabby da sempre incita all’uso di sfumature chiare e neutre, lavorazioni decapate e impiego del legno sbiancato dall’aspetto vissuto. Nella sua versione chic contemporanea, però, lascia spazio a soluzioni di interior design più votate alla raffinatezza che alla rusticità degli ambienti.
In tale contesto si inseriscono arredi cannettati di alto livello come un armadio modulare per soggiorno o camera le cui geometrie semplici sono controbilanciate dai grandi pannelli scanalati a tutta altezza.
in stile wabi-sabi, dove enfatizza la matericità delle finiture naturali senza sacrificare il design.
Il pensiero che sta alla base della filosofia giapponese è uno solo: apprezzare la bellezza dell’imperfezione, anche tra le mura domestiche. Un concetto che sembra stridere con la formalità dell’effetto cannettato che, seppur con qualche licenza poetica, promette risultati “millerighe” molto precisi e rigorosi.
Nulla vieta, tuttavia, l’incontro delle due estetiche: una madia alta in vero massello con venature e nodi aleatori che esprime, dietro alle sue ante rigate, tutto il calore del legno autentico.
in stile neoclassico o impero, con cui crea interessanti alchimie formali in combinazione con qualche pezzo di modernariato.
Con un’anima che ricorda sia l’architettura classica, sia gli interni dei palazzi e delle abitazioni di inizio secolo, la lavorazione cannettata non può che sposare gli stili d’arredo che guardano al passato. Ottimo in combinazione con il design moderno, occupa un posto d’elezione in ambienti di rappresentanza o case signorili, nella cui atmosfera d’antan si fonde alla perfezione.
Il cannettato gioca un ruolo chiave nella progettazione di interni sofisticati ed eleganti che cercano nella qualità della realizzazione e in una resa estetica d’impatto la loro cifra stilistica.
Notoriamente impiegato per impreziosire credenze, tavoli, tavolini da salotto e pensili, ha preso sempre più piede nella personalizzazione dei grandi mobili sistemici, in particolare nella composizione di pareti attrezzate o armadi guardaroba che, grazie all’adozione di tecniche di produzione sofisticate e materiali ad hoc, hanno visto applicare la texture cannettata anche a superfici di dimensioni importanti.
L’obiettivo? Unire l’utile al dilettevole con soluzioni d’arredo capaci allo stesso tempo di contenere accessori, organizzare lo spazio e conferire all’ambiente un’identità unica.