Guida ai bonus casa 2024, scopri tutte le misure confermate, i limiti di spesa e cosa serve per intervenire.
Anche quest’anno sono previste misure interessanti per chi desidera cambiare il volto della propria abitazione. Le varie agevolazioni edilizie legate all’efficientamento energetico delle abitazioni private e dei condomini sono confermate anche per il 2024, in alcuni casi ritoccate a livello dei limiti di spesa.
L’addio al Superbonus, quindi, non deve far disperare chi desidera ristrutturare la propria casa perché sono tante le detrazioni a disposizione per migliorare l’estetica e le performance degli ambienti domestici.
Bonus ristrutturazione, limiti e requisiti per il 2024
Nell’ampio panorama delle agevolazioni edilizie confermate per il 2024, il bonus ristrutturazione rappresenta uno dei principali strumenti per sistemare la propria casa, data l’entità della detrazione, il tetto massimo di spesa e il ventaglio di interventi coperti.
La norma prevede che anche per quest’anno si possa sfruttare il bonus ristrutturazione per qualsiasi lavoro di:
- manutenzione ordinaria e straordinaria su parti comuni di edifici condominiali
- manutenzione straordinaria su singoli appartamenti
- lavori di recupero e restauro conservativo.
Tutti gli interventi rientranti potranno godere dell’aliquota di detrazione del 50% per tutte le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, con un massimale di 96mila euro per ogni unità immobiliare. Il tutto distribuito in 10 rate annuali.
Chi può usufruire della detrazione? Il bonus può essere richiesto in primis dal proprietario dell’unità immobiliare, nonché dal nudo proprietario e da chiunque abbia un diritto reale di godimento sul bene. Tra i richiedenti ammessi ci sono anche il comodatario o inquilino, gli imprenditori individuali – ma solo per immobili adibiti ad abitazione – i soci di società semplici e cooperative. Possono richiederlo anche i condomini per quanto riguarda i lavori sulle parti comuni. Il vantaggio fiscale spetta anche a un familiare convivente del possessore o detentore del bene immobile, al convivente fuori dal matrimonio o parte dell’unione civile, e al coniuge separato, a patto però che gli sia stato assegnato il bene immobile intestato all’altro coniuge. Vale sempre, anche per i condomini, il limite della detrazione del 50% fino a 96 mila euro di spesa per ogni unità immobiliare.
Tra le spese ammissibili al bonus ristrutturazione rientrano anche le seguenti opere:
- realizzazione di posti auto o di box aiuto
- interventi di bonifica dell’amianto
- rafforzamento della sicurezza
- realizzazione di porte, finestre, balconi, mansarde e molto altro.
Il Superbonus, l’eccezione dei condomini
Continua a essere limitata la percentuale dello sconto fiscale relativo al Superbonus. Partita al 110% in piena emergenza Covid, è passata poi al 90% fino ad arrivare al 70% a partire dal primo gennaio 2024.
Il futuro prossimo della maxi agevolazione fiscale è già definito: sappiamo infatti che scenderà al 65% nel 2025. Da segnalare però che il Superbonus prosegue solo per i condomini per una spesa massima di 40mila euro. Inoltre, è stato introdotto un contributo a fondo perduto per i soggetti che presentano un reddito inferiore ai 15mila euro, i cui interventi abbiano però raggiunto la quota del 60% dei lavori alla fine del 2023.
Sismabonus
Altro caposaldo della politica di incentivi per il recupero del patrimonio edilizio italiano è il sismabonus, che per gli immobili unifamiliari nelle zone sismiche 1, 2 e 3 è ammesso fino al 31 dicembre 2024 con detrazione del 70% o dell’80% a fronte della riduzione di una o duie classi di rischio sismico.
Il sismabonus è in vigore anche per chi acquista appartamenti all’interno di edifici completamente ristrutturati. In questo caso le aliquote previste sono del 75% o dell’85%.
Bonus barriere architettoniche
Resta poi in vigore per tutto il 2024 il bonus barriere architettoniche, ossia la detrazione del 75% che è riconosciuta per gli interventi volti a migliorare l’accessibilità degli immobili. Due i maggiori interventi contemplati.
Il primo è relativo ai lavori finalizzati al superamento e all’eliminazione di ostacoli fisici in edifici già esistenti che impediscono alle persone di muoversi liberamente e di accedere senza problemi agli spazi. Il secondo riguarda l’installazione di impianti di automazione, come per esempio il montascale.
Per usufruire di tale detrazione, gli interventi devono rispondere ai requisiti stabiliti dal Decreto ministeriale del 14 giugno 1989, n° 236. Il tetto massimo di spesa fissato è di 50mila euro e, come per le altre misure, la detrazione viene riconosciuta nell’arco di dieci anni ed è valida per le spese che sarano sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Dell’agevolazione possono usufruire non soltanto i cittadini privati, ma anche le imprese, gli enti pubblici e privati, gli esercenti, le associazioni e le imprese con proprietà in affitto. Inoltre, solo per questa misura è possibile attivare la cessione dei crediti o lo sconto in fattura.
Bonus infissi per migliorare l’isolamento termico
Anche per il 2024 è confermato il bonus infissi, il quale si concretizza in due tipi di incentivi disponibili per chi desidera sostituire porte e finestre, ciascuno con caratteristiche e requisiti specifici. Da un lato troviamo l’ecobonus 50%, che si focalizza sugli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici; dall’altro il bonus casa 50%, che invece riguarda la ristrutturazione edilizia in generale.
Nuovi infissi con l’ecobonus
L’ecobonus, rispetto alle precedenti regole, prevede che si possa beneficiare della detrazione solamente in caso di sostituzione o modifica di parti già esistenti e non per l’installazione di nuove strutture. Non solo, la condizione obbligatoria per usufruire di questa agevolazione è che gli interventi siano funzionali a un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile in termini di efficienza termica. Di fatto, è possibile rientrare di parte dei costi sostenuti per la sostituzione di porte e finestre. Il rimborso sarà erogato in sede di dichiarazione dei redditi per 10 anni, in percentuale del 50% della spesa affrontata, per un massimo di 60mila euro.
L’ecobonus riguarda i seguenti interventi:
- infissi esterni
- portoncini d’ingresso
- persiane
- avvolgibili
- cassonetti e scuri (se gli interventi contemplano anche le finestre)
…o con il Bonus casa 50%
Come anticipato, c’è però un’altra strada percorribile rispetto alle detrazioni fiscali che riguardano gli infissi. Si può infatti usufruire del bonus casa 50%: una misura più ampia che abbraccia la ristrutturazione edilizia in generale. Questo incentivo permette interventi come la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo, la ristrutturazione e, appunto, la sostituzione di infissi e serramenti.
Anche per questa seconda opportunità la detrazione massima è del 50% delle spese sostenute, per un massimo di spesa pari a 96mila euro.
Entrambe le misure scadranno il prossimo 31 dicembre, salvo ulteriori proroghe che potranno essere contenute nella prossima Legge di Bilancio. Inoltre, interessano solo gli edifici (abitazioni singole o condomini) che, alla data di inizio lavori, siano accatastatati e dotati di impianto di climatizzazione invernale.
Gli obbiettivi principali di queste misure statali sono sostanzialmente due:
- incentivare il settore dell’edilizia in Italia e tutto il relativo indotto
- superare l’utilizzo di combustibili fossili a vantaggio di fonti energetiche rinnovabili
Evitare la dispersione termica, in concreto, significa infatti abbattere i consumi in bolletta di luce e gas, oltre a tutelare l’ambiente.
Confermato il bonus mobili tra i bonus casa 2024
Tra i bonus confermati per il 2024 c’è anche quello che riguarda i mobili: una detrazione pari al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici green. C’è però una novità, e riguarda il tetto di spesa detraibile. Questo, infatti, è passato da 8mila euro a 5mila euro.
Resta invariata la regola per cui si ha diritto al bonus solo se la spesa è finalizzata ad arredare una casa sulla quale sono stati effettuati lavori di ristrutturazione che godono della detrazione del 50%. Ecco, dunque, gli acquisti ammessi al godimento del bonus mobili.
Il nome dell’agevolazione suggerisce che questi possono riguardare arredi come:
- librerie
- scrivanie
- tavoli
- sedie
- comodini
- divani
- poltrone
- credenze
- armadi
- cassettiere
- materassi
Spazio poi all’acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie. Alla classe A per i forni, alla classe F per frigoriferi e congelatori, e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
Bonus verde
Tra i bonus casa 2024 che sono sopravvissuti ai tagli imposti dal governo, è stato confermato anche il cosiddetto bonus verde. L’agevolazione è destinata al rifacimento di terrazze e giardini con una detrazione del 36% e una spesa massima di 5mila euro. Una risorsa fondamentale per chi desidera sistemare uno spazio esterno con l’obbiettivo di vivere al meglio la propria casa.
Il Bonus sicurezza 2024
Buone notizie anche per chi intende dotarsi di antifurto o di sistemi antintrusione. Anche per il 2024 è stato infatti confermato il bonus sicurezza, l’agevolazione fiscale che permette di portare in detrazione le spese degli interventi volti a rendere la casa più sicura.
Il bonus sicurezza permette una detrazione del 50% su una spesa massima di 96mila euro, sostenuta entro il 31 dicembre 2024. Ma quali sono les pese che rientrano nell’agevolazione? La detrazione è rivolta a chi intende installare o rifare in casa impianti di allarme, videocitofoni, saracinesche, porte blindate o sistemi antiintrusione.
Più nel dettaglio, gli interventi agevolabili e le spese ammesse sono:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
- installazione di grate sulle finestre o loro sostituzione
- porte blindate o rinforzate
- installazione o sostituzione di serrature, lucchetti, catene, spioncini
- rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi
- vetri antisfondamento
- casseforti a muro
- fotocamere collegate a servizi di vigilanza
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
Non è incluso il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
La buona notizia è che, a differenza di altri, si tratta di un bonus indipendente e dunque è possibile richiederlo anche nel caso in cui non si stia effettuando una ristrutturazione o riqualificazione edilizia. Anche in questo caso, comunque, l’agevolazione si ottiene in fase di dichiarazione dei redditi e viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Il bonus sicurezza può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef, senza limiti di credito. Ciò significa che hanno diritto alla detrazione non solo i proprietari, ma anche l’inquilino o il comodatario. Rientrano di diritto anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, il componente dell’unione civile, il coniuge separato assegnatario della casa intestata all’altro coniuge.
Conclusioni
Come abbiamo visto il bonus ristrutturazione, il sismabonus e il bonus barriere architettoniche rappresentano sicuramente misure generose, alle quali si sommano diverse agevolazioni specifiche che rientrano nel grande gruppo dei bonus dedicati alla casa su più fronti. Grazie alle detrazioni ancora a disposizione per il 2024, è dunque possibile effettuare interventi in grado di migliorare estetica e performance degli ambienti domestici.
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