Serena Confalonieri apre le porte della sua nuova casa nel cuore di Lambrate a Milano. L’abitazione è un loft su due piani inondato di luce naturale, dove vive con il compagno Marcello e Fausto, il loro Lakeland Terrier.
L’animo poliedrico della designer rivive all’interno di questo spazio caleidoscopico, dalla personalità risoluta ed eclettica, proprio come lei. All’interno dello stesso ambiente convivono sia prodotti di aziende di design – Alpi, Ceramica Cielo, Gebrüder Thonet Vienna, l’Opificio, MyHomeCollection, MM Lampadari, Mohebban, Perennials, Saba, Sambonet, Very Simple Kitchen, Wall&Decò e Wilson&Morris – che autoproduzioni, accostati a oggetti dal forte legame affettivo: pezzi collezionati nel corso dei viaggi, strumenti musicali, la quadreria con maschere, vecchie pubblicità, un ritratto di Fausto, le guide dei viaggi e libri d’arte. La casa diventa così uno specchio del carattere ironico di Serena Confalonieri, risultando al tempo stesso un nido caldo e accogliente in cui poter custodire e creare ricordi.
Il loft dove vive Serena Confalonieri
Entrando, ciò che colpisce immediatamente è la danza di volumi, pieni e vuoti, e di linee, rette e curve: verticalità e profondità assumono nuovi significati, in un equilibrio stilistico che disegna un modo di vivere contemporaneo e fluido.
Le aree della casa sono definite dall’accostamento di materiali – il cemento, imperturbabile e moderno, e il legno, caldo e luminoso – e dalle pareti che Serena Confalonieri trasforma in blocchi di colore grazie alle vernici di Wilson&Morris.
Zona giorno open space
La zona principale della casa è l’ampio open space che ospita la zona giorno. Il soggiorno, immaginato dalla designer come un luogo in cui rilassarsi e trarre ispirazione: qui, il divano Pixel di Saba rivestito con il tessuto Loop de l’Opificio campeggia come una nuvola e invita gli ospiti a sentirsi a proprio agio. Sempre di Saba, il tavolino Ring si presta a diventare appoggio per giochi di società e drink nei momenti di svago.
Di fronte al divano, il grande mobile a parete su disegno, interamente rivestito con le superficiAlpi della collezione Quadra in finitura rovere, crea una linea continua che sale dal pavimento in parquet fin sulla parete. Ad incorniciare il grande mobile, la coloratissima quadreria e, tra gli gli oggetti, le autoproduzioni dei bicchieri Calypso, dei bong Nebula e dei vasi Masai.
Cucina e zona pranzo
Alle spalle del divano la zona living si collega direttamente alla cucina senza soluzioni di continuità; qui troviamo la cucina e il tavolo della collezione Zdora, il progetto disegnato Serena Confalonieri in collaborazione con La Pietra Compattata e Very Simple Kitchen e le poltroncine Baba disegnate da Serena Confalonieri per MyHomeCollection. Per l’illuminazione la designer sceglie la collezione Mata disegnata per MM Lampadari per la cucina, la sospensione Tropicana disegnata per Houtique per la sala da pranzo e la lampada Lotus disegnata per Mason Editions per il salotto.
Il mobile nella zona living dal mood industriale raccoglie una serie di oggetti cui la proprietaria di casa è molto legata: dai vassoi della collezione Kyma per Sambonet alla macchina da scrivere vintage di Olivetti, dai cimeli precolombiani alle raccolte dei Peanuts, fino al vaso con fiori costruiti con i Lego. Ogni dettaglio di questa casa è legato a un momento o a un ricordo personale, restituendo nel complesso uno scorcio sull’animo più intimo della designer.
Camera e bagno della nuova casa di Serena Confalonieri
La zona notte, sul soppalco, ospita invece la collezione Layla, sempre di MM Lampadari: i due lumini da notte sono collocati ai lati del letto di fattura artigianale, sopra a due comodini. Di fronte al letto, la cabina armadio viene celata da un tendaggio a righe verticali bianche e azzurre di Perennials, dalla collezione Go To Stripes.
In netta contrapposizione con le tonalità chiare del resto della casa, il bagno è caratterizzato da nuance molto scure, sui toni del nero e del verde. Spicca così il mobile in legno con lavabo bianco e piatto in ceramica verde della collezione Delfo, firmato Ceramica Cielo.
La nuova casa di Serena Confalonieri si configura così come un nido, un luogo dove ogni angolo conserva gelosamente una parte di vita lasciando al tempo stesso spazio per tutto ciò che ancora deve avvenire nel futuro dei proprietari.
Si può mettere la carta da parati in bagno e in cucina? Se sei fan della carta da parati ti sarai fatt* questa domanda almeno una volta.
Spoiler: la risposta generica è sì e questo è un altro dei motivi per cui bagno e cucina hanno definitivamente perso l’accezione esclusiva di ambienti di servizio.
Con una carta da parati adatta e una posa ad hoc, la cucina e il bagno possono fare sfoggio di meravigliose fantasie dall’alto potere decorativo, in grado di rendere questi ambienti unici e personali.
Questa soluzione decorativa è perfetta per dare carattere a un bagno piccolo, anche se cieco o per rinnovare una cucina un po’ datata.
I materiali migliori per le carte da parati in bagno e cucina
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Le carte da parati non sono tutte uguali: alcuni materiali sono più indicati per la cucina e il bagno, altri meno, altri ancora risultano del tutto inadatti.
Sai bene quanto la cucina e il bagno siano le stanze più soggette a umidità e calore e, uno dei metodi per rimuovere una carta da parati indesiderata è proprio quello di bagnarla con dell’acqua calda.
Questo significa che in ogni caso la carta da parati si staccherà?No, significa che le scelte superficiali sono bandite.
I fattori a cui prestare attenzione nella scelta della carta da parati per bagno o cucina sono fondamentalmente due:
resistenza all’acqua;
resistenza al calore.
A seconda delle zone specifiche da rivestire potrebbe bastare una carta da parati soltanto lavabile o potremmo aver bisogno di una carta da parati impermeabile. Dal punto di vista della resistenza al calore, è chiaro che una zona che riceve solo qualche schizzo di acqua calda, non ha bisogno di un materiale ignifugo, al contrario, per esempio, di un’area a stretto contatto con il calore, come il retro cucina.
Per farla breve, le carte da parati più adatte per bagno e cucina sono:
carta da parati in tessuto non tessuto;
carta da parati vinilica;
carta da parati in fibra di vetro.
Tuttavia, non tutti e tre i materiali sono idonei per essere posati nella doccia o dietro i fuochi.
Carta da parati in TNT (tessuto non tessuto)
La carta da parati in tnt è costituita da fibre sintetiche che non sono tessute in maniera ordinata. Si chiama tessuto non tessuto perché al tatto ricorda un tessuto, ma il processo di tessitura non è quello classico.
La carta da parati in tessuto non tessuto contiene resina ed è lavabile e idrorepellente, ma non del tutto impermeabile.
Resiste al calore (bassa infiammabilità) e allo sfregamento.
In bagno e in cucina può essere utilizzata nelle aree meno soggette al contatto con l’acqua e il calore. È meglio selezionare una grammatura piuttosto spessa e utilizzare una colla forte.
È adatta per:
pareti che non siano a contatto con calore e getti d’acqua;
la porzione di muro sopra alle mattonelle.
Non è adatta per:
paraschizzi in cucina (a meno che non venga trattata con apposita resina vetrificante).
rivestimento doccia o vasca;
parete dietro al lavabo.
Carta da parati vinilica
La carta da parati vinilica è formata da carta o tnt e pvc stratificati. Il primo strato costituisce (di solito) la parte su cui è stampata la fantasia, mentre il pvc ha il compito di consolidare questo tipo di carta da parati. Esistono anche carte viniliche in cui la stampa è effettuata direttamente sul pvc.
Questa tipologia di carta da parati è resistente, impermeabile, sfregabile, lavabile e dotata di un basso grado di infiammabilità. Può essere incollata anche al di sopra di un rivestimento in piastrelle (evitando così seccanti demolizioni) purché le fughe siano prima livellate con cura.
Quindi, la carta da parati vinilica è ideale per la cucina e il bagno.
In questi ambienti più che negli altri è consigliabile dedicare particolare attenzione alla scelta della colla e all’isolamento di angoli e fessure con prodotti specifici.
È adatta per:
dietro il lavabo in bagno e in cucina;
la porzione di muro dietro i sanitari.
Non è adatta per:
rivestire una doccia o una vasca attaccata al muro;
area dietro i fuochi (anche se è a bassa infiammabilità, il calore potrebbe farla staccare).
Carta da parati in fibra di vetro
La carta da parati in fibra di vetro è la più resistente a vapore, acqua e calore.
È realizzata mediante la tessitura di un filato ricavato dal vetro fuso e protetta da uno strato di resina trasparente.
Mantiene i vantaggi del vetro pur essendo sottile e flessibile al punto da essere venduta in rotoli.
Si può applicare sulle piastrelle preesistenti, dopo aver livellato le fughe.
La carta da parati in fibra di vetro è ignifuga, impermeabile, atossica e inalterabile dagli agenti chimici (resta da evitare la pulizia a base di acidi) e comunque lavabile, idrorepellente, resistente allo sfregamento e agli urti. È idonea anche per rivestire superfici esterne.
La fibra di vetro può essere sia bianca, da verniciare, che stampata. La versione verniciabile può essere ritinteggiata più e più volte. In ogni caso, le proprietà dell’uno e dell’altro tipo, sono uguali.
È adatta per:
tutte le pareti del bagno e della cucina;
paraschizzi (anche dietro i fuochi);
parete della doccia e della vasca;
dietro i sanitari.
Carta da parati adesiva: pro e contro
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Quando si cerca su Google qualcosa come “carta da parati per cucina” o “carta da parati per il bagno”, molti risultati sono correlati a prodotti adesivi, di facile installazione, anche attraverso il fai da te.
Come ti ricordo spesso nei contenuti su Instagram, non tutti i prodotti che il motore di ricerca propone equivalgono a una scelta saggia.
La carta da parati adesiva è venduta di solito in rotoli di carta o tessuto non tessuto oppure sottoforma di piastrelle in vinile.
Pro:
economica;
lavabile;
in molti casi è riposizionabile;
facile da rimuovere, senza danneggiare il supporto di base;
ideale per gli interventi di home staging;
non serve per forza un posatore professionista.
Contro:
non è sempre facilissima da applicare;
quella in tnt non può essere applicata sulle piastrelle;
sensibilità agli agenti chimici;
non è idonea per la parete della doccia e per il paraschizzi;
non è impermeabile, nè ignifuga.
Idee per utilizzare la carta da parati in bagno
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Quando si tratta di rivestire il bagno con la carta da parati, ci sono varie combinazioni per farlo. Le fantasie sono in grado di apportare fascino e prestigio all’ambiente.
Si può applicare la carta su un’intera parete o combinare mattonelle e carta oppure boiserie e carta o anche pittura microcemento e carta.
Idee per utilizzare la carta da parati in cucina
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In cucina, la carta da parati può essere usata per rendere più accattivante la parete su cui si affaccia il tavolo o una credenza accessoria (e in questo caso, quella in TNT va già benissimo), oppure per le aree retrostanti la cucina (e, quindi, serve necessariamente la fibra di vetro).
Come abbinare piastrelle e carta da parati?
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Se hai intenzione di aggiungere la carta da parati su una parete parzialmente piastrellata, allora ti chiederai come abbinare le piastrelle alla fantasia della carta da parati.
In generale:
Una fantasia grande è più indicata per pareti grandi.
Una fantasia piccola è perfetta per le pareti piccole.
Bisogna tenere conto sia delle piastrelle sulle pareti, che del rivestimento a pavimento.
È bene che i rivestimenti preesistenti siano tutti in armonia con la carta da parati. Come si fa?
Dal punto di vista cromatico, si può scegliere un colore guida che si ripete, in diverse proporzioni su tutti e tre i rivestimenti oppure solo sulle piastrelle a parete e sulla carta da parati.
Per le grandezze, se la griglia delle piastrelle è a maglia stretta, si può optare per una fantasia più grande per la carta da parati, viceversa, se le piastrelle sono larghe, il motivo della carta da parati può essere piccolo.
Se le piastrelle hanno una fantasia o un pattern, è bene scegliere un motivo di carta da parati che contrasti con quello delle piastrelle. Per esempio, se le piastrelle hanno un pattern geometrico, la carta da parati può presentare un motivo più morbido e sinuoso (ad esempio floreale o astratto).
Un esempio pratico di abbinamento di pavimento, piastrelle a parete e carta da parati
Come installare la carta da parati da soli?
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Sappi che sono a favore del fai da te, ma quando si tratta dei rivestimenti di bagni e cucine, la mano di un professionista fa davvero la differenza.
Oltre alla posa della carta sono da considerare la preparazione dei supporti e l’isolamento delle giunture, nel caso delle aree più soggette agli effetti dell’acqua. Stuccare le piastrelle del bagno, non è un’operazione alla portata di tutti.
Inoltre, installare la carta da parati è un lavoro che richiede una buona dose di pazienza e precisione.
Se in cuor tuo sai di avere tutte le carte in regola per mettere la carta da parati in totale autonomia, ecco qualche dritta da seguire.
Scegliere i prodotti giusti
La stesura “comincia” a partire dall’acquisto. Se compri i rotoli di carta da parati in un negozio fisico, tieni d’occhio il numero di lotto presente sulla confezione. È bene scegliere rotoli appartenenti allo stesso lotto, affinché il disegno si formi in modo ottimale sulla parete.
Anche la colla va selezionata con cura:
per carta da parati in tessuto non tessuto, colla vinilica in pasta;
per carta da parati in vinile, colla in polvere;
per carta da parati in fibra di vetro, colla specifica a presa forte.
2. Come deve essere una parete prima di mettere la carta da parati?
La parete di fondo deve essere perfettamente liscia e livellata prima di applicare la carta da parati.
Non si può stendere la carta da parati su un muro ruvido, sporco, con crepe o bagnato (anche se esistono fogli e pannelli da usare come base in caso di pareti umide).
Non si può applicare la carta da parati su pareti su cui è stato applicato uno smalto lucido. È prima necessario carteggiare.
Anche quando le pareti sono nuove di zecca e intatte, è sempre meglio dare una spolverata.
Altro importante step è rimuovere le mascherine delle prese, dello scarico (nel caso del bagno) e del sifone (se necessario).
A questo punto, trova una porzione di pavimento libera e ricomponi il disegno a terra, avvicinando i rotoli. Tieni a portata di mano anche le istruzioni all’interno dei rotoli, contengono sempre informazioni preziose.
Con una livella a bolle, traccia sul muro delle righe verticali, corrispondenti alla larghezza di ogni rotolo. In questo modo avrai chiaro dove applicare ogni telo. Considera però che il primo e l’ultimo telo dovranno sbordare lateralmente di 5 cm oltre l’angolo. In questo modo, potrai rifinire liberamente lo spigolo, con il taglierino, anche se la parete non è perfettamente dritta o perpendicolare al soffitto.
Se la carta da parati occuperà solo una porzione di parete, traccia quella porzione a matita sul muro, così sarà più facile non uscire dai limiti con la colla.
3. Applicare la carta un telo alla volta
Dopo aver preparato la colla, seguendo le istruzioni sul prodotto, si può procedere alla stesura, un po’ alla volta. La cosa migliore da fare è stendere la colla fino alla prima linea di delimitazione e poi applicare la carta e ricominciare. È necessario stendere la colla uniformemente, da sinistra a destra, dall’alto verso il basso, senza tralasciare i bordi.
Per essere cert* di non aver tralasciato nessun punto, guarda in controluce la parete.
Posiziona il telo sulla colla e poi lascialo scorrere spingendolo dolcemente, fino ad allineare il disegno con il telo successivo.
Una volta posizionato il telo usa una spatola da tappezziere per eliminare tutte le bolle.
Nei punti in cui ci sono le prese, una volta steso il telo, si può creare un taglio a forma di x e piegare ogni lembo triangolare verso l’interno (dopo aver tolto la corrente). In alternativa si può tracciare il contorno del rettangolo spingendo con un dito, e poi ritagliare il perimetro con un taglierino.
Alla fine, potrai munirti di pazienza e tagliare gli eccessi di carta con il taglierino.
Finora la questione della carta da parati in bagno e cucina è sempre stata un po’ un tabù. Come vedi, con le giuste scelte di materiali e un’installazione impeccabile, la cosa è assolutamente possibile. Abituiamoci a prevedere fantasie e pattern anche in questi spazi per renderli più belli che mai.