Uniti dalla passione per il design, Moroni Gomma e Izipizi celebrano 10 anni insieme con un’installazione di Serena Confalonieri
L’estate si vivacizza con l’esuberante installazione di Serena Confalonieri in scena dal 29 giugno fino a fine luglio nello store Moroni Gomma di corso Garibaldi 123. Una vera e propria esplosione di colori per festeggiare il 10° anniversario di collaborazione tra il celebre negozio di oggettistica milanese Moroni Gomma e il brand parigino di occhiali Izipizi.
Moroni Gomma e Izipizi, la storia
Colori accesi, forme eccentriche, decorazioni divertenti: questi sono gli elementi che caratterizzano da sempre i prodotti Moroni Gomma, da oltre 100 anni una sorta di tempio a Milano per le personalità più curiose in cerca di accessori per la casa e non, che coniugano funzionalità e originalità.
Con il proprio amore incondizionato per l’oggettistica e il senso innato per catturare le novità più interessanti sul mercato, negli ultimi decenni il brand è stato in grado di costruirsi un ruolo di talent scouting accostando alla vendita diretta la distribuzione in Italia dei marchi internazionali in linea con la propria filosofia.
Tra questi Izipizi, il brand fondato da Xavier Aguera, Charles Brun e Quentin Couturier. I 3 giovani parigini, dopo aver inizialmente stupito il mondo con gli occhiali su piedistallo, seguiti dagli occhiali magnetici, hanno lanciato una sfiziosa serie di occhiali da sole e da vista. Realizzati in diverse forme e colori, gli occhiali Izipizi strizzano l’occhio ai mondi della moda e del design e sono i preferiti dagli over 40!
La collezione è composta da diversi modelli prêt-à-porter a cui si aggiungono stagionalmente le Limited Edition, in linea con le tendenze del momento. Occhiali pensati per tutti i gusti, che stanno bene a tutti, con cui il brand parigino ha conquistato l’attenzione e il cuore del pubblico. A dimostrazione di ciò la presenza nei più prestigiosi concept store, nei migliori department store e in selezionati negozi, anche in Italia, dove Moroni Gomma li distribuisce fin dalle origini.
Serena Confalonieri per Moroni Gomma Milano
Per celebrare i 10 anni di collaborazione tra Moroni Gomma e Izipizi è stato scelto l’estro creativo di Serena Confalonieri. Audace sperimentatrice cromatica, trasforma il Flagship Store Moroni Gomma di Corso Garibaldi 123 nello scenario di un allestimento sorprendente, studiato per coinvolgere e divertire il pubblico di tutte le età.
L’atmosfera ricreata è quella di un ambiente votato al colore e allo svago. Moda e design si fondono insieme nelle vetrine decorate con maxi occhiali stilizzati nei diversi colori della limited edition Daydream per la primavera estate 2023. All’entrata si è catturati da un arcobaleno che attraversa il negozio fino ad arrivare all’area espositiva degli occhiali Izipizi.
Il percorso prosegue con una grafica di occhiali al soffitto, per poi confluire nel grazioso giardino sul retro. Qui un totem scultura composto da gigantografie di modelli Izipizi disposti a ventaglio. Un’idea nata per dare sfogo alla creatività con scatti buffi e scherzosi da condividere, per non prendere la vita sempre sul serio e celebrando la gioia di vivere.
Al giorno d’oggi è sempre più frequente trovarsi alle prese con l’arredamento di un monolocale.
Il caro affitti e l’aumento dei lavoratori digitali spingono sempre di più alla ricerca di piccoli alloggi al di fuori della propria area geografica.
Sono nate, così, le case-studio: delle dimore petite in cui lavorare o studiare e vivere. Così ci si può avvicinare all’università o a zone in cui il proprio campo professionale è più prolifico.
I monolocali possono anche fornire un appoggio confortevole nel posto di cui ti sei innamorato in vacanza, permettendoti di vivere in un piccolo angolo di paradiso.
La prima casa di proprietà dei giovani in cerca di indipendenza è spesso un monolocale.
In più, questa soluzione abitativa si presta bene alla riconversione di edifici ad uso commerciale, artigianale o produttivo come ex laboratori, ex fabbriche o capannoni dismessi.
La sfida è farci entrare tutto quello di cui ami circondarti per star bene, mantenendo arioso e funzionale lo spazio.
Sei in cerca di idee per arredare un monolocale? In questo articolo troverai un home tour e tanti consigli utili per lo styling e l’arredamento.
Entra in un accogliente monolocale di 38 mq ↘
Tutte le immagini di questo articolo appartengono a Alvhem
Valorizza gli elementi architettonici
Per fare un buon lavoro, è sempre bene rivolgere lo sguardo agli elementi architettonici, per trarne vantaggio in termini di unicità e per rispettare l’essenza della casa.
Mi riferisco a pavimenti di pregio, volte particolari, archi, modanature, decori e così via.
Questo discorso vale specialmente per i monolocali che sono frutto di un cambio d’uso. Per esempio, nei capannoni dismessi è facile trovare pareti di mattoni faccia a vista o finestroni in ferro e vetro, che, se evidenziati, possono diventare il valore aggiunto della tua casa.
2. Mobili trasformabili e polifunzionali
I mobili trasformabili sono l’alleato numero uno dei piccoli spazi. Sfruttare al meglio ogni centimetro ti aiuterà nella gestione pratica delle attività quotidiane.
Ecco alcuni esempi di mobili trasformabili:
tavoli a ribaltina o allungabili,
sedie extra richiudibili (pronte per gli ospiti);
mobili contenitori con ribalta, da usare all’occorrenza come scrivania;
divani modulari da riconfigurare a seconda delle esigenze.
3. Mimetizza gli armadi e sfrutta le nicchie per contenere
Per rendere più arioso l’ambiente è bene che il peso visivo degli armadi e dei mobili contenitori più grandi non incida sullo spazio.
Per far passare “inosservato” un armadio, basta mimetizzarlo con la parete su cui poggia, scegliendo lo stesso colore sia per le ante, che per la struttura, che per la parete.
Anche le nicchie nelle pareti rendono “invisibile” un mobile ingombrante, annullandone il volume. Ci sono due modi per sfruttare una nicchia, ottimizzando gli spazi:
inserire un intero armadio in uno spazio a U tra due muri paralleli;
creare una mensolatura direttamente nella nicchia, da chiudere (eventualmente) con ante piene, vetrate o anche con una semplice tenda.
I mobili contenitori possono anche fungere da divisori tra zona giorno e letto e diventare così, delle vere e proprie pareti “ripiene” di oggetti.
4. Cucina e letto non vanno d’accordo
È buona norma posizionare la cucina e il letto agli antipodi del monolocale, in particolare se la pianta è completamente aperta e non ci sono divisioni fisse o mobili a separare gli ambienti.
Non è solo una scelta logica che emula la disposizione classica di un appartamento “normale”. Questo layout influisce anche sull’aspetto psicologico.
La cucina, infatti, è un luogo preposto all’azione. Qui si preparano ricette, ci si muove, si recuperano le energie attraverso il cibo, si fa conversazione davanti a un caffè. Guardare la cucina dalla camera non agevolerebbe il riposo e, allo stesso tempo, avere davanti il letto mentre si cucina, non favorisce l’azione.
In sostanza, puoi sistemare il letto e la cucina negli angoli opposti del monolocale o schermare il letto con divisori, armadi, scaffali o soluzioni in muratura.
5. Sii fedele alla palette
Scegliere una palette di colori è fondamentale per armonizzare uno spazio unico in cui ci sono tanti arredi con funzioni diverse.
Questa coerenza cromatica ti aiuterà a rendere omogeneo l’ambiente e a raccontare la tua storia attraverso le tinte.
Vuoi differenziare gli spazi a seconda della loro funzione?
Assegna a ogni attività o a ogni area area uno o due colori della palette. Per esempio, in questo appartamento le zone “d’azione” (cucina e studio) sono contrassegnate da legno scuro e bianco. Al contrario, le zone per il relax includono elementi rosa pastello e color caramello.
6. Usa i tappeti per delimitare le aree
A proposito di trucchi per delimitare gli spazi, non posso non citare i tappeti grandi, non per altro chiamati anche area rugs. Un tappeto rettangolare può perimetrare lo spazio del living o della zona letto, creando una divisione ottica che rende tutto più ordinato e chiaro.
Per ottenere questo effetto, è consigliabile che il tappeto sia in contrasto con il pavimento, per risultare più visibile.
7. Luce extra con applique e lampade da tavolo
Se il soffitto ha un’altezza standard (270 cm) è meglio evitare di affollare con tanti elementi anche la parte alta del monolocale.
Il lampadario è maggiormente necessario nelle zone destinate alle attività produttive, cioè la cucina e l’home office.
Nel living e in camera, si può optare per delle discrete applique o lampade da parete munite di braccio mobile.
Per creare atmosfera, poi, le lampade da tavolo sono una soluzione tanto efficace quanto decorativa.
8. Arredi amici della luce naturale
La luce naturale può davvero fare la differenza in un piccolo spazio. Quando è abbondante fa sembrare l’ambiente più grande e in alcuni casi diventa un elemento integrante del progetto d’arredo.
Quando pensi a come disporre gli arredi, tieni conto anche del fatto che il loro ingombro ostacolerà la luce in alcuni punti.
Per lo stesso principio è suggeribile :
prediligere gli arredi con i piedini, piuttosto che mobili con un unico piedistallo robusto;
aggiungere arredi o complementi trasparenti, in plexiglass o vetro;
evitare arredi alti o pensili pieni a ridosso delle finestre;
inserire uno specchio a figura intera in un punto strategico, affinché in alcune ore del giorno amplifichi la luce;
usare tende leggere o una combinazione costituita da una tenda oscurante e una trasparente.
Se questo tour ti è piaciuto, sono sicura che apprezzerai molto anche tutte le altre case. Pront* a ispezionarle tutte?
Io ti aspetto sempre qui venerdì prossimo con un nuovissimo giro virtuale in una casa reale.
Perché fare decluttering mi pare ormai chiaro: hai capito che tutto quello che non usi, non ti piace, non funziona causa solo una gran confusione dentro gli armadi, dentro la tua vita e dentro la tua testa.
E se hai sdoganato questo concetto è già un gran passo, te lo assicuro.
Ma, la matematica me lo ha sempre dimostrato, la teoria è una cosa (pure io col 4 fisso in pagella la sapevo), la pratica è ben altra storia.
Perché fare decluttering è figo, liberatorio, chiarificatore, mettiamoci pure che va di moda, ma è pure tanto faticoso.
Ci sono vari modi per farlo, o per cominciare a farlo – perché le uniche maratone che concepisco sono quelle di Netflix; ad esempio, conosci la tecnica della sottrazione?
Tecnica della sottrazione
Questa tecnica è del tutto personale e la utilizzo di frequente quando mi trovo a dover sceglier.
In realtà, credo sia proprio un mio schema mentale, una modalità che mi consente di arrivare al dunque tra una vasta scelta di opzioni.
Insomma, un modo, forse che non conosci, che aiuta a fare decluttering.
Come funziona e perché fare decluttering con questa tecnica
La modalità di questa tecnica ti porta a fare delle scelte in maniera chiara, che è già tanta roba quando si parla di eliminare il superfluo.
Sottrai dalla scelta quello che non fa per te.
Ti faccio un esempio personale, che mi aiuta a spiegare meglio.
Quando ho acquistato il mio abito da sposa, avevo una vaga idea del modello che volevo, ma sapevo con certezza quello che non volevo: niente pizzo, niente pietre o sbarluccichii vari, niente stola, niente velo, niente strascico. Quello che è rimasto tra la scelta è stato chiaramente il mio abito.
Dover scegliere tra tante opzioni crea confusione, perché tutto sembra piacerti, esserti utile ora o in futuro, irrinunciabile per ennemila motivi.
Definisci quello che non fa al caso tuo, il resto verrà da sé.
Perché fare decluttering sarà più semplice
Con la tecnica della sottrazione definisci dei parametri, ecco perché fare decluttering sarà più semplice.
Scendendo un po’ di più nello specifico e nel pratico, ecco alcuni esempi che possono aiutarti
Tecnica della sottrazione nell’armadio
togli dall’armadio i capi di vestiario che
non ti valorizzano
non ti fanno sentire a tuo agio
non sai mai dove e quando indossare
non sono della tua taglia
non hanno un tessuto confortevole
non metti da anni
non sono facili da pulire, lavare, stirare
non ti ricordavi di avere
Cos’è rimasto nell’armadio?
Tecnica della sottrazione nella casa
prova a estendere questo esercizio anche con gli oggetti in casa e che
non usi mai
non funzionano o non ti ricordi più come funzionano
non ti piacciono più
non ti ricordavi di avere
non sono pratici, né utili
non hanno una collocazione
Con queste cose com’è andata?
So che il perché fare decluttering ti è chiaro, ora ti ho fornito qualche dritta sul come farlo.
Direi che è proprio arrivato il momento di iniziare a lasciare andare andare un po’ di cose.
Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.
Vacanza glamping? Ecco alcuni consigli di stile per trasformare una semplice tenda da campeggio in uno spazio accogliente e glamour.
La bellezza del campeggio sta nella sua semplicità, nel piacere di sbarazzarsi del superfluo per godersi gli spazi aperti. Per molti di noi, però, la vita da campeggio è più apprezzata non solo se circondati da uno panorama mozzafiato, ma anche da un bellissimo allestimento. A dimostrazione di ciò, il fatto che negli ultimi anni il glamping è diventata una nuova tendenza, molto amata da chi non vuole rinunciare a determinati comfort. Infatti, sia in Italia che all’estero, molti campeggi offrono sistemazioni in tende spaziose, arredate bene e curate nei minimi dettagli.
Naturalmente, i costi per una vacanza glamping sono più elevati rispetto al tradizionale campeggio però, con la giusta attrezzatura e pochi semplici trucchi di stile puoi creare il tuo allestimento chic.
Il noto e-commerce SKLUM, ad esempio, propone una fantastica linea di mobili da campeggio di design a prezzi contenuti adatta a questo scopo.
Tende da campeggio per vacanze glamping
Una spaziosa tenda da campeggio a campana è un must per ogni vacanza glamping. I prezzi variano a seconda delle dimensioni e del materiale con cui sono fatte. Ci sono tende adatte a tutte le stagioni realizzate in cotone e PVC, ma anche modelli più economici da utilizzare solo in estate. Queste tende sono perfette anche per essere piazzate in modo semipermanente in un campeggio così come un terreno privato. Fate una ricerca online per trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
Consigli per arredare una tenda glamping
Tappeti dentro e fuori la tenda
I tappeti sono un ottimo modo per aggiungere colore e stile alla tua tenda. Posiziona uno o più tappeti sia dentro la tenda sia all’esterno, per creare un’atmosfera più calda e accogliente.
Un materasso gonfiabile con lenzuola e soffici cuscini
Forse la parte più importante del glamping è avere un letto in cui non vedi l’ora di dormire. Per un’esperienza di glamping di prim’ordine, materassini e sacchi a pelo non sono sufficienti. Invece, porta un materasso gonfiabile, la tua biancheria da letto preferita e soffici cuscini in piuma. Per un tocco ancora più glamour, posiziona una coperta colorata ai piedi del letto e aggiungi alcuni cuscini decorativi.
Comodini
Per dare alla tua tenda un’atmosfera da camera d’albergo, posiziona due ceste chiuse su entrambi i lati del materasso ad aria. Fungeranno da comodino con il vantaggio di poter inserire all’interno i tuoi libri preferiti e molto altro.
Crea una luce calda con una ghirlanda luminosa
Una ghirlanda di luci da esterno è esattamente ciò di cui hai bisogno per illuminare l’interno e l’esterno della tua tenda. Sono facili da appendere, sono economiche e belle da vedere quando sono accese. Inoltre, non si rompono facilmente, quindi potrai usarle più e più volte.
Tavolo e sedie per pranzi e cene
Sistema fuori dalla tenda un pratico tavolo pieghevole abbinato a comode sedie da campeggio facili da richiudere e trasportare. Completa il tuo tavolo da campeggio con una bella tovaglia e apparecchia la tavola con belle (ma resistenti) stoviglie e tovaglioli di stoffa.
Aggiungi lanterne e lampade portatili
A proposito di luci calde, non possono mancare delle lanterne decorative perfette per una tenda glamping. Per creare la giusta atmosfera, appendi un paio di lanterne e utilizzane una lampada a led portatile come centrotavola sul tuo tavolo da picnic per cenare.
Crea un angolo relax
Se scegli di campeggiare in una piazzola spaziosa, installa una tenda parasole e organizza un angolo relax. Stendi un tappeto e aggiungi delle comode poltrone pieghevoli da campeggio, un paio di pouff o dei pratici sgabelli bassi pieghevoli
Appendi un’amaca
Nessuna tenda da campeggio glamping è completa senza un’amaca. Da SKLUM trovi delle amache portatili compatte che si inseriscono in una piccola custodia per non occupare troppo spazio in valigia. Una volta appesa, aggiungi dei soffici cuscini per ottenere il massimo comfort. Assicurati solo di controllare prima le regole del campeggio, perché non tutte le aree consentono di appendere amache e altri oggetti sugli alberi.
Lodes, azienda del mondo lighting, apre il suo primo pop-up presso il Design Supermarket di Rinascente a Milano nel corso del mese di giugno.
Dopo l’apertura dello scorso anno del primo showroom Lodes a Milano in zona Brera, il brand avvia ora un nuovo progetto di partnership in collaborazione con la Rinascente, a cui seguiranno altre aperture presso i flagship di Roma e Torino. Oltre alla vendita fisica nello store di Piazza Duomo, sarà possibile acquistare una selezione di prodotti Lodes anche on-line nel canale e-commerce dedicato alla sezione “Casa & Design”.
Nel nuovo corner si troverà una selezione delle collezioni di illuminazione di Lodes, tra cui la nuova sospensione Elara di Nika Zupanc, Flar, la lampada da tavolo di Patrick Norguet, Hover di YOY Studio. Inoltre, sono presenti altri oggetti come Easy Peasy di Luca Nichetto e la lampada ROD della collezione Diesel Living with Lodes.
Il nuovo pop-up Lodes è caratterizzato da uno stile contemporaneo che utilizza il logo come pattern grafico e da brillanti accenti cromatici: i clienti verranno accolti all’ingresso del Design Supermarket da un ambiente caldo e accogliente che permetterà di sperimentare dal vivo gli oggetti di design e la qualità di Lodes. Il pop-up sarà accessibile al pubblico fino alla fine del mese di giugno.
Conosciamo Lodes
Coniugando design contemporaneo e tecnologia di punta, l’azienda veneziana progetta e produce soluzioni d’illuminazione d’arredo d’interni ed esterni dal 1950. Nata dalla passione per il vetro del fondatore e guidata dalla costante ricerca tecnologica, l’azienda italiana, ad oggi attiva in 90 mercati di tutto il mondo, è diventata uno dei principali designer e produttori europei di illuminazione decorativa.
Oggi l’azienda rappresenta un percorso evolutivo attraverso tre generazioni, dalla pura passione alle più sorprendenti soluzioni del lighting, grazie a sorgenti luminose in cui design contemporaneo e tecnologia di punta si integrano con materiali di altissima qualità, sapientemente sviluppati con le migliori tecniche di lavorazione.
L’azienda ha visto un incremento del business pari al 13% nel 2022 con un fatturato di 22m€. Anche per il 2023, si prevede una crescita dei profitti con attività di consolidamento del marchio focalizzate principalmente in Francia, Regno Unito, Scandinavia, Nord America e Asia.
Dalla ristrutturazione delle stanze più vissute alla certificazione energetica: gli interventi più utili per aumentare il valore della propria casa e renderla più interessante agli occhi di possibili acquirenti.
Se nei piani di un futuro più o meno prossimo esiste la volontà di proporre la propria casa sul mercato è il momento di richiedere una valutazione della proprietà.
I fattori che influiscono maggiormente sulla stima immobiliare sono ‘immutabili’ come la posizione, il contesto e l’età della abitazione… ma esistono interventi mirati per migliorarne lo stato e la disposizione degli spazi interni ed esterni, operazioni che possono aumentarne il valore e velocizzare i tempi di vendita o affitto.
È fondamentale in quest’ottica individuare le priorità e pianificare gli interventi con una previsione di costi alla mano: un processo delicato in cui occorre considerare dettagli ed eventuali imprevisti! Per questo motivo è necessario affidarsi a un professionista della casa, che possa consigliare il modo migliore per investire i propri soldi in soluzioni che incontreranno le richieste e le esigenze del compratore o dell’affittuario. Da dove cominciare?
Quattro consigli per aumentare il valore della propria casa
Ecco di seguito i 4 preziosi consigli per migliorare la tua casa e conquistare i possibili acquirenti!
Lo spazio? Non è mai abbastanza
Quando la superficie di una casa non si può variare come si può risolvere questo limite?Uno dei valori aggiunti di una casa è sicuramente la capacità di essere pronta per qualsiasi esigenza o imprevisto: dall’arrivo di una persona in più (che sia un bebè o un anziano parente) all’improvvisa necessità di lavorare da casa.
Con il supporto di un esperto, ripensare i locali in modo accurato sarà molto più semplice e aiuterà a ottimizzare gli spazi per ottenere una stanza in più! Basterà dividere un ambiente molto spazioso, o tagliato male, in due diverse stanze e otterrete un secondo bagno, una cameretta per gli ospiti, o un piccolo studio da dedicare all’home working!
Qualora la casa non fosse abbastanza grande per questo tipo di intervento, un trucchetto può essere l’utilizzo di una porta scorrevole che possa garantire comunque privacy.
Nuova vita alla vecchia casa!
Rinnovare gli spazi più vissuti della casa, come il soggiorno, la cucina e il bagno darà la sensazione di una casa ben curata.
Secondo il Barometro dei servizi della casa di Instapro ( https://www.instapro.it) studio che semestralmente offre una fotografia degli usi e costumi degli italiani nel settore della casa, l’attività più richiesta è la tinteggiatura, seguita dalla sostituzione e manutenzione di infissi e serramenti e dagli interventi di ristrutturazione. Operazioni che possono dare agli ambienti tutta un’altra atmosfera: ad esempio, tinteggiare le pareti con colori tenui illumina le stanze e le fa apparire molto più grandi e spaziose.
Pensa ‘fuori’ dagli schemi
Gli spazi sono importanti, ma non bisogna sottovalutare gli ambienti esterni, sono un ottimo biglietto da visita! Fortunatamente è il momento giusto per gli interventi che riguardano la sistemazione degli spazi verdi. Dalla ristrutturazione del terrazzo alla progettazione del giardino puoi usufruire del Bonus Vrede anche nel 2023.
Il Bonus verde prevede una detrazione fiscale del 36% su un tetto massimo di 5.000 euro di spesa (iva inclusa) per ogni unità immobiliare, sulle spese relative ai lavori straordinari svolti per sistemare terrazzi, giardini e in generale, aree verdi di edifici privati (anche condomini). Il risparmio finale, dunque, è al massimo di 1.800 euro per immobile.
Solo ENERGIA positiva!
La manutenzione degli infissi incide sul risparmio dei costi di riscaldamento e raffreddamento dell’abitazione, così come l’isolamento delle pareti con il cappotto termico o l’installazione di pannelli solari permettono un notevole risparmio in bolletta.
Gli interventi di efficientamento energetico portano benefici non solo in termini di benessere abitativo ma anche un notevole risparmio dei cost. Una soluzione conveniente e al contempo sostenibile, che permette di aumentare il valore della propria casa!
Discover the revolution in urban living as we delve into the transformation of Dubai’s real estate market, focusing on the rise of compact flats and their intricate space-saving designs.
Amidst the challenges of swelling urban populations and soaring real estate prices, one concept is gaining traction in cities worldwide: compact living. Nowhere is this trend more evident than in the city of Dubai, an emblem of ultramodern design and architectural magnificence. The city is undergoing a subtle transformation, with compact apartments becoming increasingly popular, look to buy flats in off-plan development projects in UAE. This shift calls for a deep dive into the realm of space-saving design and its implementation in Dubai’s compact flats.
The Evolution of Compact Living in Dubai
Noted for its towering skyscrapers and luxurious lifestyle, Dubai is now turning heads in a new direction: compact living. This evolution, spurred primarily by a younger demographic searching for budget-friendly living options, has led to a surge in small, yet plush, residential units. Dubai’s compact flats demonstrate a meticulous blend of functionality and elegance, mirroring the city’s vibrant lifestyle while respecting its opulence.
So, how do these compact flats accommodate everything within a limited area? What does space-saving design entail? Let’s unpack this.
The Marvel of Space-Saving Design
When square footage is at a premium, smart design becomes crucial. In a compact Dubai flat, every inch is thoughtfully utilized, maximizing utility through the application of versatile furniture, ingenious storage techniques, and a seamless floor plan.
Versatile Furniture: The backbone of any space-saving design is multifunctional furniture. Consider a stylish couch that doubles as a comfy bed, or a trendy coffee table that extends into a dining table. Such dynamic furniture pieces meet various needs without consuming much space, making them indispensable in a compact flat.
Clever Storage Techniques: Space-saving design thrives on the capacity to optimize storage while preventing the flat from feeling congested. This usually involves resourceful ideas like storage spaces underneath beds, wall-mounted cupboards, and overhead storage units. By keeping clutter at bay, these solutions help create an illusion of a larger, airier space.
Seamless Floor Plan: An unpartitioned floor plan is a common feature of compact flats, facilitating an unobstructed flow between various functional areas. This design strategy encourages a sense of roominess and allows daylight to fill every corner of the flat, further amplifying the perception of space.
Integrating Biophilic Elements: The Green Revolution in Compact Flats
One thrilling trend shaping the landscape of compact flats in Dubai is the adoption of biophilic design principles. Biophilia is the inherent human affinity for nature. In the context of interior design, it involves creating indoor environments that mimic the natural world, boosting mood, decreasing stress, and enhancing overall wellbeing.
Compact flats in Dubai frequently boast features like vertical greenery, indoor plants, or verdant walls, fostering a bond with nature even in the heart of a bustling city. Incorporating natural elements like wood and stone, along with generous use of daylight and outdoor views, further nurtures this relationship.
Compact Living’s Ripple Effect on Dubai’s Real Estate Market
Compact living’s rise in Dubai is shaping a profound change in the real estate landscape. This shift towards smaller apartments is not a trend limited to Dubai alone, but its effects are particularly striking in this city, renowned for its ambitious architectural projects and luxury properties.
The gravitation towards compact living has created a vibrant niche within Dubai’s property market. Developers are increasingly focusing on delivering high-quality, compact apartments that cater to the needs of a younger demographic, such as professionals and new families. These units, while smaller in size, don’t compromise on quality or amenities, thus fitting into Dubai’s reputation for luxury living.
Impacting Property Prices: The increased demand for compact flats is leading to a stabilization in property prices. While these flats are smaller, their increased prevalence is creating a balanced price structure in the real estate market. This has made property investment in Dubai more approachable, attracting a larger pool of potential buyers.
Creating New Investment Opportunities: Investors are taking note of this shift. Compact flats provide a comparatively lower entry point, making it more accessible for individuals to invest in Dubai’s real estate market. These properties tend to yield a higher return on investment due to their demand and rental income potential.
Changing Developers’ Approach: The compact living trend is also influencing developers’ strategies. They are reassessing their design and architectural practices to accommodate this change. Many are embracing innovative space-saving designs, integrating smart home technology, and using sustainable materials to attract potential buyers.
Boosting Sustainability: Smaller living spaces inherently demand fewer resources for construction and maintenance, contributing to sustainability. This aligns with Dubai’s broader efforts towards environmental responsibility, promoting green living and eco-friendly practices within the city’s real estate sector.
Wrapping Up: Compact is the New Spacious
Space-saving design goes beyond merely fitting into smaller spaces; it reshapes our interaction with and perception of our living spaces. Compact flats in Dubai exemplify this ethos, proving that comfort and luxury are not dictated by size. Learn more at Emirates.Estate.
Urban housing’s future is being reimagined, and Dubai is steering this transformation. Leveraging smart design and technology, the city is crafting spaces that are not only economical and compact, but also luxurious, comfortable, and sustainable. When it comes to urban living, it’s evident that impactful living experiences often come neatly packaged in compact forms.
Scopriamo insieme la soluzione per rendere “invisibile” la zona lavanderia di casa grazie ai Sistemi RasoParete
La presenza di un angolo lavanderia presuppone molto spesso anche quella di detersivi, cesti dei panni, lavatoi, catini e grandi e piccoli elettrodomestici che, inevitabilmente, generano un notevole disordine.
La soluzione ideale sarebbe indubbiamente quella di dedicare alla zona lavanderia una piccola stanza, ma laddove ciò non fosse possibile, è comunque pensabile organizzare in modo equilibrato gli spazi, per nascondere il piccolo angolo domestico alla vista e salvaguardare il minimalismo e l’ordine dell’ambiente circostante.
Sistemi RasoParete® a tal scopo propone profili in alluminio, installabili sia nella muratura sia nel cartongesso, per la creazione di vani organizzati e totalmente complanari alle pareti. Degli elettrodomestici, il lavabo e di tutti i prodotti, così, non resta altro che un “taglio” nella parete che suggerisce un’apertura, quasi fosse un discreto segno grafico sul muro.
I vani di Sistemi RasoParete®, realizzati completamente su misura per adattarsi alla perfezione anche a sottoscala, sottotetti, terrazzi, ecc. sono organizzabili poi al loro interno con mensole e impianti d’illuminazione, per facilitare l’organizzazione e ottimizzare la fruibilità dello spazio.
I sistemi di apertura a disposizione sono differenti, a battente, a soffietto, scorrevoli, a libro, così come sono numerose le maniglie, anche a gola o push-pull, e le tipologie di finiture applicabili sui pannelli. Le ante, infatti, sono fornite già con una prima mano di fondo che permette di utilizzare la stessa identica finitura delle pareti, così da nascondere alla perfezione il sistema alla vista. Nel caso lo si desiderasse, infine, è possibile personalizzare le ante con carta da parati, boiserie o, perché no, specchi che camuffino del tutto l’apertura e al contempo dilatino lo spazio.
Sistemi RasoParete® dà un nuovo senso alla praticità, migliorando l’organizzazione nella quotidianità delle persone.
Gli esperti del filo muro, RasoParete
RasoParete è un’azienda leader nella progettazione di soluzioni spaziali con un profondo know-how, passione e sempre alla ricerca di sistemi innovativi in grado di ridisegnare gli ambienti. Strutturare ed organizzare gli ambienti in base alle necessità personali è il fulcro intorno al quale ruota il lavoro. Oltre alla funzionalità di un elemento, caratteristica assolutamente indispensabile, RasoParete punta ad offrire un design utile e bello.
In base alle specifiche esigenze, l’azienda propone soluzioni innovative ed eleganti, per ambienti all’altezza delle vostre aspettative.
L’obiettivo che persegue è proprio la soddisfazione dei clienti, attraverso proposte che ben si adattino agli spazi, al linguaggio stilistico degli ambienti e alla loro funzione d’uso.
Situato in una fattoria di 17 ettari e circondato dalla natura nella sua forma più pura, dune di sabbia selvaggia, vigneti, risaie e più di 60 chilometri di spiagge di sabbia bianca, troviamo Sublime Comporta.
Questo alloggio di lusso così discreto lungo un sentiero di pini cembri e querce da sughero è a solo un’ora di viaggio da Lisbona ed è dedicato alla disconnessione totale guadando da subito il titolo di miglior boutique eco hotel della penisola. L’ambiente naturale si fonde organicamente con l’architettura dalle linee semplici e la decorazione contemporanea delle sue camere, suite e ville, molte delle quali con piscina privata, creando un perfetto equilibrio tra design, comfort e rispetto per la natura e i suoi dintorni.
Il progetto di Sublime Comporta
Prende ispirazione dalle tipiche capanne della zona mantenendo un assoluto rispetto per il loro ambiente naturale il progetto architettonico che porta la firma di José Alberto Charrua e Miguel Câncio Martins. Per quanto riguarda l’ interior design, su uno sfundo bianco candido Sublime Comporta si affida a marchi e designer locali, un altro punto a suo favore, rendendo omaggio a materiali e tecniche decorative tradizionali. In questo modo, oltre a raccontare la storia della regione, funge anche da sostegno all’economia locale.
La struttura dispone di 23 camere e suite e 22 ville da due a cinque camere da letto, distribuite in diversi edifici. Ogni villa ha la propria piscina privata, camino e accesso ad ampi spazi esterni. Le vetrate permettono un dialogo con l’esterno ed un benessere personale pur mantenendo la propria privacy.
La nuova Bio-Pool
Sublime Comporta era già un luogo riconosciuto a livello internazionale per il suo buon lavoro in termini di rispetto per l’ambiente. Oggi ha aggiunto un nuovo fascino alle sue strutture: nove cabine costruite su palafitte di legno ispirate al porto di Carrasqueira poco distante e una straordinaria Bio-pool ovvero piscina biologica, tra le pià grandi d’Europa.
Ogni elemento è stato accuratamente selezionato per conferire a ciascuna suite una personalità e uno stile unici. Le suite Bio Pool includono una terrazza privata per godersela in un sistema acquatico naturale nonché un modo per utilizzare l’acqua in modo sostenibile. La sua acqua è trattata esclusivamente con piante acquatiche, escludendo l’uso di prodotti chimici. Le finiture esterne e le decorazioni interne rendono omaggio anche in questo caso ai materiali tradizionali della zona e alle tecniche costruttive locali.
Divano Chesterfield: scoprirne la storia, le caratteristiche e i consigli di stile per integrare questa icona di design nel tuo soggiorno.
Se c’è un divano che è sinonimo di eleganza e sofisticatezza, quello è di sicuro il Chesterfield.
Con la sua forma, i materiali di cui è composto e i secoli di storia che lo precedono, è un’icona. Un simbolo di determinati ambienti e contesti, che ci parlano di Inghilterra, nobiltà e raffinatezza.
Con l’avvento dell’industria e dell’abbattimento di differenze di costi, anche questo tipo di divano è diventato un oggetto di “massa”, nel senso che oggi è più facile potersi permettere un divano di questo tipo.
Come possiamo essere sicuri che ci troviamo di fronte ad un divano Chesterfield di qualità?
Nel post di oggi tocchiamo un po’ di punti fondamentali, per non farci fregare.
Cominciamo.
Divano Chesterfield: chi lo ha inventato?
Questa domanda è più che lecita, visto che di informazioni in merito non ce ne sono tante.
La prima poltrona Chesterfield ha visto la luce a Londra, in un laboratorio di un artigiano. La richiesta per una poltrona così speciale era arrivata da Lord Philip Stanhope, conte di Chesterfield (ecco da dove arriva il nome), che era alla ricerca di una poltrona dalla morbida imbottitura, che non gli sgualcisse la divisa quando sonnecchiava sopra la sua poltrona.
Quindi il nome della poltrona (e dei divani) deriva dalla proprietà terriera del conte e non dal luogo in cui venne prodotta.
Altra curiosità: poltrone e divani Chesterfield erano sedute di servizio. Non erano destinate ad arredare i salotti di rappresentanza, ma le stanze appartate di servizio, in cui si riposava. Solo in seguito è diventata simbolo di aristocrazia e lusso.
E avevano anche le rotelle (con la struttura in legno a vista nella parte inferiore): così era più semplice spostarle dove servivano, soprattutto dato il peso imponente di queste poltrone.
Bottoni, pelle di qualità e forme inusuali: le caratteristiche di un divano Chesterfield di qualità
Quali sono gli elementi che ti vengono in mente se pensi ad un divano Chesterfield?
Sicuramente i “bottoni”, cioè la tecnica del capitonné. A cosa servono questi bottoni?
I bottoni, disposti in una rete di rombi o quadrati (chiamati dame), servono a dare tensione alla pelle, per evitare sgualciture, ma anche per evitare che l’imbottitura sottostante si sposti (creando bozzi tutt’altro che comodi). Si unisce una tecnica antica ma sempre efficace, con un risultato estetico davvero di pregio.
Anche la forma, che ricorda un po’ la testa di un ariete: i braccioli rotondi e imbottiti rimandano proprio a questo animale (soprattutto nella versione club), enfatizzando ancora di più la maestosità di questa poltrona. Infine il rivestimento in pelle: non c’è dubbio che questa sia praticamente l’unica scelta possibile di finitura per un divano di questo tipo. I colori originali erano verde bottiglia e cuoio rosso scuro: colori forti e d’impatto, che si integravano perfettamente nei salotti di fine ottocento.
Come è fatto un divano Chesterfield? Gli elementi immancabili per una qualità duratura
Siccome il divano Chesterfield è praticamente uno stile a sé stante, è bene ricordarsi quali sono le caratteristiche tecniche immancabili.
Se decidi di investire in un pezzo del genere conviene sapere bene cosa cercare e valutare, per rivolgersi ad artigiani con esperienza in questo campo.
La struttura del divano deve essere realizzata in legno massello, di solito abete o faggio, per dare resistenza ma anche flessibilità al divano stesso. Scappa se senti parlare di truciolare o materiali simili: la resistenza è imparagonabile.
Le sospensioni di questi divani sono di solito realizzate con molle biconiche e cinghie di juta, legate a mano come facevano gli artigiani dell’800 (le sospensioni di una volta). Ma ci sono anche delle cinghie elastiche di nuova generazione, ad alta resistenza, che mantengono la seduta flessibile e confortevole, attualizzando questo tipo di divano ma mantenendo intatte le tradizioni.
E l’imbottitura?
Sui materiali c’è un po’ di confusione: gommapiuma, poliuretano espanso o resina espansa?
In realtà questi tre materiali sono identici: usiamo tre diverse parole per descrivere la stessa cosa. Cioè un materiale plastico (per dare una definizione molto molto sintetica) che esiste in diverse rigidità. La differenziazione della rigidità delle imbottiture si trova nei divani di medio-alta qualità in stile moderno, ma quando parliamo di divano Chesterfield la parola d’ordine è indeformabilità principalmente.
Per rendere ben tesa la lavorazione capitonnée dello schienale, il poliuretano dovrà essere rigido, quindi con una densità maggiore rispetto a quello che si usa per i cuscini della seduta. Un perfetto abbinamento di resistenza ma anche confort.
Infine, il rivestimento: il classico dei classici è la pelle, di solito primo fiore (quindi alta qualità). Oggi ne puoi trovare in tutti i colori (non solo i classici colori che abbiamo visto prima) e con differenti tipologie di pellami.
Volendo puoi averlo anche in finta pelle o tessuto, anche se non sono scelte così usuali, soprattutto se pensi al tipo di divano di cui parliamo. La bellezza e l’imponenza di un pezzo di questo tipo sta anche nella scelta del rivestimento: è vero che la pelle è costosa e va trattata con attenzione, ma ti ripaga con la qualità estetica e di durata nel tempo. E non è finita qui: sai quante variazioni di Chesterfield ci sono? C’è il Bergère (a schienale alto), c’è la dormeuse, c’è il Winchester… prova a dare un occhio e scopri quale ti piace di più.
Chesterfield: un’icona di stile senza tempo per casa tua
A questo punto hai tutti gli elementi di base per capire come riconoscere un divano artigianale Chesterfield da uno più industriale.
Comprare un pezzo di questo tipo è un investimento anche nel tempo, perché si tratta di un elemento che prescinde il passare degli anni e le mode. E’ un simbolo artigianale, che ha cambiato lo stile e che continua a darci messaggi che oltrepassano i secoli.
Si tratta di un acquisto anche emozionale, per cui vale la pena di fare uno sforzo, se senti che ti rispecchia e che riflette casa tua e il tuo stile di vita.
Quale divano Chesterfiled compreresti per casa tua? Ti leggo nei commenti!