La teoria dei colori è lo studio del colore, delle sue proprietà (per esempio, dove si trova nello spettro visibile, se è una tonalità o una gradazione) e come le persone reagiscono ad esso.
Apprendendo la teoria del colore, si capisce come questi interagiscono tra loro e come usarli. Ad esempio, possiamo imparare cosa succede quando si mescolano tonalità diverse, come creare palette di colori complementari e perché le lunghezze d’onda della luce influenzano i nostri stati d’animo.
Mettere in pratica la teoria del colore nei progetti di decorazione di interni significa poter riempire gli spazi con le emozioni che si desiderano, scegliere i colori giusti per pareti e mobili in funzione dell’illuminazione, e selezionare (o creare) con facilità la pittura.
La teoria dei colori nell’interior design
Ma vediamo nei dettagli come sfruttare il potere della teoria del colore per decorare abilmente qualsiasi spazio e personalizzare le scelte di interior design.
1 Considerare la direzione della stanza
Chiunque nell’emisfero settentrionale può decidere che colori usare all’interno di una stanza a seconda della direzione in cui è rivolta.
Catherine Jacob, Head of Design di Hovia e specialista nella teoria del colore, spiega in che modo la posizione di una stanza influisce sui colori innati dello spazio, e come effettuare scelte cromatiche che mettono in risalto il meglio di ogni stanza.
Stanze esposte a nord
Le stanze che si affacciano a nord ricevono un flusso costante di luce naturale durante il giorno, ma di solito è una quantità scarsa. Ciò significa che la stanza tende ad avere un tono freddo e potrebbe sembrare un po’ monotona. Per contrastare questa freddezza, si consiglia di usare colori caldi come il rosso e l’arancione, oppure tonalità bianche e neutre con sfumature calde, soprattutto se si preferisce un look minimal.
Stanze esposte a sud
In genere, ricevono la luce solare diretta, ciò significa che la stanza si colorerà spesso di un piacevole tono giallo caldo. Con questo tipo di luce naturale, in linea di massima funzionano bene tutte le tonalità, ma se si vogliono bilanciare le cose, si possono aggiungere alcuni toni freddi come il blu, il verde e il viola.
Stanze rivolte a ovest
Le camere rivolte a ovest ricevono più luce solare nel pomeriggio e la sera. Ciò significa che possono sembrare un po’ grigie durante il giorno, ma poi essere calde e luminose durante la golden hour. Ne consegue che se la stanza è utilizzata per la maggior parte al mattino, i toni caldi aiuteranno a bilanciare le cose, se invece viene usata di più la sera, un arredamento e una pittura dai toni più freddi le doneranno un look luminoso e fresco.
Stanze rivolte a est
Queste stanze ricevono la maggior parte della luce naturale al mattino, per poi gradualmente scurirsi durante il giorno. Per contrastare l’illuminazione fioca, è possibile usare colori freschi e chiari come il blu e il verde, che fungono da ottimi colori di transizione. Sono sconsigliati i toni rossi e gialli, poiché possono essere un po’ opprimenti al mattino quando si mescolano con l’intensità della luce solare.
2 Miscelare i colori per creare la pittura
Quando si tratta di miscelare i colori per creare la pittura, è tutta una questione di pigmenti.
Edward Bulmer, interior designer ed esperto di pittura molto celebre nel Regno Unito, chiama i pigmenti terrosi (come l’ocra, il vermiglione e il carminio) “il condimento” nella produzione di vernici, questo perché sono molto importanti per ottenere il colore esatto, anche quando si utilizzano solo piccole quantità.
Per ottenere toni perfettamente equilibrati, Edward consiglia la stratificazione di pigmenti minerali artificiali con pigmenti naturali della terra.
Usare colori con un sottotono terroso è davvero il modo migliore per realizzare qualsiasi schema decorativo.
In casa, le vernici con pigmenti terrosi dominanti emanano un senso di tranquillità e sono piacevoli agli occhi, mentre le gradazioni tonali si inseriscono nell’ambiente domestico senza sforzo.
3 Familiarizzare con il cerchio cromatico per sfruttare la teoria dei colori
Generalmente, tutti abbiamo già visto un cerchio cromatico (o ruota dei colori), e conosciamo il concetto di colori contrastanti e complementari. Ma come si usa un cerchio cromatico?
Ecco cosa c’è da sapere sull’uso della ruota dei colori per pianificare una palette per interni:
- I colori che si trovano uno di fronte all’altro sono colori complementari, il che significa che si abbinano bene (ai nostri occhi piace vederli insieme).
- I colori adiacenti l’uno all’altro sulla ruota sono colori analoghi: gli interior designer spesso amano prendere un colore e sostenerlo con i due colori su entrambi i lati del cerchio per creare una palette di colori accattivante.
- I colori monocromatici sono diverse gradazioni dello stesso colore. Se al colore nella sua forma originale si aggiunge il bianco, lo si schiarisce e si ottiene una gradazione più chiara. Se invece si aggiunge il nero, lo si scurisce, e si ottiene una sfumatura più scura.
Importante: I colori neutri contengono sottotoni, quindi quando vengono abbinati ad una tonalità più forte, è consigliato scegliere un colore neutro con un sottotono complementare. Ad esempio, una tonalità blu funzionerà bene con un tono bianco che ha un pizzico di calore nel suo sottotono, come l’avorio (che ha una punta di giallo) o il bianco navajo (che ha una punta di arancione).
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