L’articolo Pergole bioclimatiche retrattili: la soluzione per vivere a pieno il tuo giardino è stato scritto da Elemaca e si trova su Questioni di Arredamento.

Il giardino rappresenta uno spazio unico dove rilassarsi, godersi momenti di convivialità e contatto con la natura. Ma come fare in condizioni di maltempo o quando fa troppo caldo?

La soluzione che ti permette di godere del tuo spazio verde ogni volta che vuoi c’è: sono le pergole bioclimatiche retrattili, che ti permettono di trascorrere del tempo all’aperto in ogni stagione, sotto il sole e sotto la pioggia.

Le caratteristiche delle pergole bioclimatiche retrattili

Le pergole bioclimatiche retrattili sono strutture di copertura per gli spazi esterni, progettate per creare un ambiente esterno confortevole e vivibile in ogni stagione dell’anno.

Sono costituite da una struttura portante, solitamente in alluminio, sulla quale sono installate lamelle orientabili e regolabili a seconda delle condizioni climatiche: puoi quindi gestire come preferisci l’ingresso di luce, aria, pioggia e temperatura, aprendo totalmente la pergola nelle calde giornate estive che ci attendono oppure chiudendola quando piove e fa freddo.

Le coperture bioclimatiche sono dotate di un sistema motorizzato per aprire e chiudere le lamelle, comandabile tramite telecomando o pulsante (in alcuni modelli anche tramite smartphone). Molte strutture posseggono anche sensori meteorologici che regolano automaticamente l’apertura e la chiusura in base alle condizioni climatiche.

Altra caratteristica delle pergole bioclimatiche retrattili è la presenza di sistemi di illuminazione, elettrici e LED, che ti permettono di utilizzare la copertura anche quando scende il buio, creando un’atmosfera molto suggestiva. L’illuminazione può essere anche integrata con sistemi di riscaldamento, come le stufe a gas o le stufe a infrarossi.

Le pergole a lamelle orientabili sono realizzate in materiali resistenti alle intemperie e ai raggi UV, come alluminio, acciaio e policarbonato, che assicurano lunga durata negli anni. Presentano inoltre un sistema di drenaggio dell’acqua che la convoglia verso apposite grondaie, evitando quindi il rischio di acqua stagnante che potrebbe compromettere la struttura e creare problemi di umidità.

pergola bioclimatica retrattile

Perché scegliere una pergola bioclimatica retrattile invece di una pergola fissa

Le pergole bioclimatiche retrattili offrono numerosi vantaggi rispetto alle pergole fisse.

Innanzitutto, grazie alle lamelle orientabili, puoi regolare in modo facile e veloce l’illuminazione e la ventilazione in modo preciso e personalizzato. Non avrai solo un riparo dal sole e dalla pioggia, ma potrai creare un ambiente confortevole da vivere, decidendo quanta luce vuoi avere e proteggendoti dalle raffiche di vento.

Rispetto ad altre coperture, questa tipologia di pergole richiede poca manutenzione. Realizzate in metallo, garantiscono maggiore resistenza alle intemperie, a differenza di strutture in legno che richiedono spesso trattamenti annuali. Le pergole in alluminio non si deteriorano né si deformano o scoloriscono dopo l’esposizione agli agenti atmosferici.

Grazie al design minimalista e senza tempo, le pergole bioclimatiche hanno un aspetto estremamente elegante e raffinato. Puoi inserirle in giardini e terrazzi di qualsiasi stile e dimensione senza temere di rovinare l’effetto finale.

Diversamente dalle pergole fisse, che necessitano di permessi di costruzione del comune, le coperture bioclimatiche rientrano nel regime di “edilizia libera”, perciò non necessitano di alcun permesso. Questo perché non sono chiuse lateralmente (ad esempio con vetro o pannelli fissi; di solito si usano teli o tende) e perché posseggono lamelle orientabili e non un solaio fisso. Potrebbero esserci però delle indicazioni e/o restrizioni rispetto alla normativa nazionale nel Regolamento Edilizio del tuo Comune o nei regolamenti condominiali.

Come una pergola bioclimatica retrattile aiuta a godersi il proprio giardino in ogni stagione

Grazie alle pergole bioclimatiche retrattili puoi godere il tuo giardino in ogni stagione.

Queste strutture ti consentono infatti di creare un’area esterna, che può essere polifunzionale oppure dedicata a un’attività in particolare:

  • Zona pranzo con tavolo, sedie e cucina per esterni per cene e feste all’aperto;
  • Zona relax esterna allestita con divano e poltrone per leggere, rilassarsi, chiacchierare;
  • Solarium con sdraio e lettini da posizionare vicino alla piscina esterna

Qualsiasi sia lo scopo della pergola, potrai vivere il giardino da solo o in compagnia, in estate e in inverno, con il sole o con la pioggia. 

In estate sarai protetto dal calore e dai raggi UV chiudendo le lamelle, oppure potrai riposare en plein air sotto il sole aprendo totalmente la pergola.

In inverno, invece, potrai crearti un’area protetta dal freddo e dalla pioggia, grazie alle lamelle retrattili e alla possibilità di inserire sistemi di riscaldamento.

In qualunque stagione, quindi, la vita all’esterno è garantita!

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20 Aprile 2023 / / Dettagli Home Decor

Kave Home ha aperto un negozio in provincia di Como

Per tutti gli appassionati di arredamento e home decor come noi, ecco una notizia fantastica. Kave Home ha da poco aperto il suo primo negozio monomarca in provincia di Como, precisamente a Grandate in via Statale dei Giovi 71.

Inaugurato lo scorso 24 marzo, il negozio di 330 metri quadrati si sviluppa su un unico grande piano caratterizzato da un rilassante stile mediterraneo scandito da colori neutri, materiali pregiati e forme organiche. Tratti distintivi di questo stile e delle proposte del brand.

Lo spazio si articola in diversi ambienti per arredare e decorare tutta la casa. Le proposte spaziano dal soggiorno alla camera da letto, con zone dedicate alla cucina, alla sala da pranzo e anche al bagno. Naturalmente, non mancano le collezioni dedicate agli spazi outdoor pensate per case di città e di vlleggiatura.


L’assortimento del negozio monomarca è composto dalle ultime collezioni Kave Home insieme a una selezione dei pezzi più iconici del brand. Inoltre, è disponibile una zona computer dove i clienti possono accedere all’intero catalogo online di prodotti avvalendosi della consulenza di un team di esperti.
La novità assoluta è la presenza di un punto riservato ai professionisti del settore per l’ideazione di progetti personalizzati di interior design, appuntamenti con i clienti e un servizio di assistenza. A disposizione ogni tipo di professionista del settore, come architetti, interior designer, gestori di immobili, catene alberghiere e di ristorazione le migliori condizioni disponibili e vantaggi esclusivi.


La storia di Kave Home

Kave Home, appartenente a Julià Grup, è leader nella creazione, sviluppo e distribuzione di mobili, accessori e complementi d’arredo per ogni tipo di spazio e ambiente. Dall’ingresso alla terrazza, passando per il soggiorno, la cucina, la camera da letto e il bagno. Nel 2013, ha iniziato a vendere in Francia, successivamente si è aperta al mercato spagnolo e il 2016 è stato l’anno in cui le vendite sono raddoppiate e il team si è specializzato. Negli ultimi anni ha fatto il proprio ingresso nel mercato italiano e in quello olandese. Attualmente, il negozio online è presente in Francia, Italia, Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo. Mentre a Barcellona, Madrid e Vigo sono stati aperti nel 2019 i primi store fisici del brand.

Lo sviluppo del retail fisico rappresenta un nuovo passo strategico per Kave Home, potenza nelle vendite online.

Il segreto del suo successo sta nel fatto che è un brand giovane e forte, formato da un team eterogeneo, internazionale e dinamico e appropriandosi dei codici di consumo delle nuove generazioni, li applica al settore dell’arredamento con un’agilità senza pari e uno stile pulito e di design.

 

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20 Aprile 2023 / / Coffee Break

Il divano Chesterfield è un classico del design dell’arredamento, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per il suo stile distintivo e senza tempo. Ma da dove proviene questo iconico pezzo d’arredamento e come è diventato così popolare?

La storia del divano Chesterfield può essere fatta risalire al XVIII secolo, quando venne commissionato da Lord Philip Stanhope, il quarto conte di Chesterfield. Stanhope desiderava un divano che fosse allo stesso tempo elegante e comodo, adatto all’alta società dell’epoca. Il risultato fu un divano con braccioli e schienale della stessa altezza, caratterizzato da una lavorazione capitonné e rivestito in pelle.

Il divano Chesterfield divenne rapidamente popolare tra l’aristocrazia britannica, e presto si diffuse anche al di fuori del Regno Unito. Nel corso del XIX e XX secolo, il divano conquistò il mercato internazionale, diventando un simbolo di lusso e raffinatezza.

Il design originale del divano Chesterfield è rimasto sostanzialmente invariato nel corso dei secoli. Tuttavia, nel tempo sono state introdotte alcune varianti, come l’utilizzo di materiali diversi dalla pelle e la sperimentazione con diverse forme e dimensioni. Oggi, il divano Chesterfield si può trovare in una vasta gamma di colori, stili e materiali, che vanno dalla pelle al velluto, dalla lana agli arazzi.

Nonostante le numerose innovazioni, il divano Chesterfield ha mantenuto la sua identità distintiva, grazie ai suoi tratti caratteristici: i braccioli e lo schienale della stessa altezza, la lavorazione capitonné e i piedini in legno tornito. Questi elementi ne hanno garantito il successo duraturo e l’immagine di un pezzo d’arredamento intramontabile.

Il divano Chesterfield è un classico del design che ha resistito alla prova del tempo. La sua storia, che inizia con la visione di un nobile britannico, testimonia la sua capacità di adattarsi alle esigenze di stile e comfort di diverse epoche, mantenendo sempre il suo fascino distintivo.

The History of Chesterfield Sofas

The Chesterfield sofa is a classic in the world of furniture design, known and appreciated worldwide for its distinctive and timeless style. But where does this iconic piece of furniture come from, and how did it become so popular?

The history of the Chesterfield sofa can be traced back to the 18th century when it was commissioned by Lord Philip Stanhope, the fourth Earl of Chesterfield. Stanhope wanted a sofa that was both elegant and comfortable, suitable for high society at the time. The result was a sofa with armrests and a backrest of the same height, featuring a tufted design and upholstered in leather.

The Chesterfield sofa quickly gained popularity among the British aristocracy, and soon spread beyond the United Kingdom. Throughout the 19th and 20th centuries, the sofa conquered the international market, becoming a symbol of luxury and sophistication.

The original design of the Chesterfield sofa has remained largely unchanged over the centuries. However, over time some variations have been introduced, such as the use of materials other than leather and experimentation with different shapes and sizes. Today, the Chesterfield sofa can be found in a wide range of colors, styles, and materials, from leather to velvet, wool to tapestries.

Despite the many innovations, the Chesterfield sofa has retained its distinctive identity, thanks to its characteristic features: the armrests and backrest of the same height, the tufted design, and the turned wooden legs. These elements have ensured its lasting success and the image of a timeless piece of furniture.

In conclusion, the Chesterfield sofa is a design classic that has stood the test of time. Its history, which begins with the vision of a British nobleman, bears witness to its ability to adapt to the style and comfort needs of different eras while always maintaining its unique charm.

20 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

L’arredamento giapponese è intrigante. Il fascino sta nelle piante open space, libere da ogni ingobro (quasi impensabili nelle nostre case), nella luce copiosa e nel calore dei materiali.

Gli arredi sono bassi, per permettere allo sguardo di circolare libero, senza incontrare ostacoli che sarebbero solo inutile fonte di stress (non male questa filosofia Zen, non trovi?).
Lo spazio contenitore non manca, ma è sapientemente nascosto da paraventi decorati o pannelli scorrevoli che nascondono gli oggetti di uso comune e persino il Futon.

La connessione con la natura è imprescindibile: i materiali naturali sono gli unici concessi. Non solo legno e pietra, ma anche fibre naturali, come quelle che costituiscono il tatami.

Se lo stile giapponese ti fa brillare gli occhi, dai uno sguardo a questa casa nordica che lo reinterpreta in chiave moderna, adattandolo alle abitudini abitative occidentali.

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Le foto appartengono a Historiska Hem

Mai sentito parlare di arredamento japandi?

La combinazione di scandinavo e giapponese si traduce nello stile japandi, una corrente che mette insieme due modalità dell’abitare che condividono almeno due capisaldi:

  • la mancanza di eccessi;

  • la natura come musa ispiratrice.

Mancherà pure di tutti quegli arredi curiosi tipici delle case giapponesi, ma lo stile japandi, dobbiamo ammetterlo, è dannatamente ammaliante.

Ecco alcuni elementi impattanti e qualche norma di base per dare un’aria nipponica alla tua casa.

Cucina in stile giapponese

Deliziosamente lineare, minimal e semplice: la cucina in stile giapponese predilige l’essenzialità.

Gli armadietti hanno ante piatte, senza cornici.

Le maniglie sono a riga: un naturale proseguimento dell’anta che si sviluppa in modo rettilineo sul lato superiore.

Sia per il top che per la struttura, i materiali naturali sono quelli prediletti, in particolare legno e pietre.

Grandi armadi a muro a tutta altezza

Gli armadi capienti sono elementi caratterizzanti delle case giapponesi. Servono a riporre oggetti e arredi per lasciare il più possibile libero lo spazio delle stanze.

Gli spazi aperti, secondo la filosofia Zen, sono fonte di benessere.

Anche in questo caso il materiale principale è il legno. Non di rado le ante degli armadi giapponesi sono composti da una griglia in legno rivestita internamente con delle lamine sottili bianche (ma mai bianco ottico) o colorate.

L’effetto finale è molto decorativo, pur essendo geometrico e semplice.

Porte e paraventi a graticcio

Nell’arredamento giapponese non possono mancare paraventi e porte scorrevoli a graticcio.

La struttura deve essere in grado di far passare la luce. Le opzioni, quindi sono sostanzialmente due:

  • le porte a listelli, paralleli o incrociati, seppur separati l’uno dall’altro da spazio vuoto;

  • gli shoji, ovvero le griglie in legno che, al posto di restare aperte, sono chiuse sul retro da carta washi, la quale lascia passare la luce.

Un bagno Zen

Il bagno Zen si compone da mobili basic, visivamente leggeri e aperti, così da poter essere attraversati dalla luce.

La palette di colori è tutta incentrata sul relax e sull’emulazione di un ambiente naturale.

L’ambiente deve essere quanto più armonioso possibile. I toni neutri sono i benvenuti: sono quelli più indicati per comporre un ambiente soft e riposante.

Per i rivestimenti e i pavimenti è bene scegliere pietre naturali e legno, un po’ come in cucina.
In alternativa alle piastrelle, si può optare per uno stucco liscio di una tinta neutra, così da mantenere l’estetica ancora più sobria.

Decorazioni nell’arredamento giapponese: poche, ma significative

I complementi e l’oggettistica si limitano a pochi pezzi e corrispondono almeno a uno di questi parametri:

  • dimensioni contenute;

  • design lineare;

  • struttura aperta.

Tuttavia, ogni accessorio è impattante e significativo. Può farsi notare per l’elaborazione raffinata e minuziosa (basti pensare ai bonsai, agli shitakusa e ai kusamono) oppure per una nota di colore inaspettata.

Mobili per ricreare lo stile giapponese

Potevo lasciarti senza prima averti riempito gli occhi con una selezione di arredi, perfetti per questo stile?

Ecco i miei preferiti. Li trovi su Kave Home, dove hai sempre diritto al 5% di sconto con il codice AFFCHICCACASA.

Clicca sul mobile che ti piace per guardare la pagina prodotto nel negozio.

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La disciplina e l’equilibrio tipici degli ambienti arredati in stile giapponese, per me sono rassicuranti. E tu? Cosa ne pensi?

Dimmi la tua in un commento.