La camera da letto è uno degli ambienti domestici in cui trascorriamo più tempo. Ecco perché dopo un po’ di anni, ti potresti accorgere che quel locale così intimo merita un cambiamento, aria nuova, un restyling.
Con alcuni dettagli e un buon design d’interni si può creare una camera da letto rinnovata in poco tempo. Oggi ti portiamo un’interessante ispirazione per un rinnovamento della camera da letto basata su due elementi principali: uso della carta da parati e dalla paglia di Vienna. [Image credit: Secret Linen Store]
La paglia di Vienna è un materiale diventato iconico, soprattutto grazie alle classiche sedie da bistrot Thonet: le prime sedie con schienale in legno curvato e seduta in paglia di Vienna, prodotte a partire dalla metà dell’Ottocento dall’azienda omonima. Divennero subito così popolari che il modello più diffuso, l’iconico n. 14, è diventato sinonimo di sedia elegante, sobria e senza tempo.
Il ritorno di questo materiale dalla texture traforata, lo abbiamo avuto un paio di anni fa, quando è diventato di tendenza nell’arredamento con proposte moderne, raffinate, ma sempre sobrie.
Anche la carta da parati negli ultimi anni, grazie anche alle rinnovate tecnologie digitali, ha trovato nuovi possibili utilizzi nelle ambientazioni moderne.
Come vediamo da questa ispirazione (foto proveniente da un sito di biancheria inglese: Secret Linen Store), il letto con la testiera in paglia di Vienna dona un’allure d’altri tempi e una sofisticata semplicità. Posizionato davanti alla parete rivestita di carta da parati con fantasia in stile William Morris (pioniere dell’interior design) è semplicemente perfetto!
Per non appesantire la stanza, si può lasciare la parete con carta da parati come parete d’accento, punto focale della stanza. Le altre pareti possono essere dipinte di un colore tenue, ripreso dai toni della carta oppure da un classico grigio chiaro, così da rendere uniforme la scenografica ambientazione.
Copia lo stile
Se lo stile di questa camera da letto ti è piaciuto e pensi sia quello giusto per la tua camera, ecco i suggerimenti per copiarlo.
Partiamo dalla palette di colori che ha come protagonista il legno, ma anche il bianco sporco, il grigio perla e diversi accenni di colore più intenso che si muovono tra l’azzurro polvere, il blu petrolio, con piccoli tocchi di rosa antico e verde bosco.
Abbiamo preparato per te un’insieme di proposte per ricreare a casa tua questo tipo di ambientazione.
In Canada, sulla cima di una scogliera rocciosa, lo studio Atelier Carle progetta questa moderna casa in pietra a pochi passi dal precipizio.
Situata nella regione di Charlevoix in Quebec, la residenza Capo è radicata nella qualità specifica del luogo. Una rupe rocciosa, esposta e ai limiti dell’abitabilità. Infatti, il ripido pendio del precipizio, rischioso e instabile, ha offerto l’opportunità di reindirizzare il processo progettuale. L’edificio è così frammentato in aree abitabili di varie forme e orientamenti. Mantenendo, sì, una certa reciprocità con il terreno circostante. Un ambiente dove l’organicità delle costruzioni rurali del secolo scorso si sovrappone alla vertiginosa rusticità del territorio canadese.
La struttura Capo come alternativa
Il progetto Capo è emerso come alternativa per deviare sottilmente alcune delle strutture spaziali profondamente radicate nella cultura abitativa contemporanea. Una distribuzione che lo studio Atelier Carle ha reso realtà introducendo i limiti del sito come una sorta di “alterità” che condiziona il progetto della costruzione.
A sua volta, il rapporto obliquo del luogo, la scogliera rocciosa che delimita la città di Baie Saint-Paul, offre un’opportunità attraverso il vincolo fisico o la complessità dell’esecuzione in questo sito.
Logica concettuale dei percorsi
Sviluppato fin dall’inizio nella sezione, Il Capo è progettato secondo un percorso organico preesistente di circolazione nel sito pericoloso. Avviare una logica concettuale di percorsi invece di una disposizione della stanza derivata da componenti programmatiche.
L’ancoraggio degli spazi avviene lungo questa distribuzione, favorendo il costante movimento dell’utente da un livello all’altro secondo una successione di scale. Tali spazi sono implementati in varie sequenze, in molteplici orientamenti, per affinare la qualità del viaggio all’interno degli ambienti interni ed esterni creati da Atelier Carle .
Il movimento è quindi centrale, sia per la sua presenza nel design del progetto The Capo sia per la diversificazione dei punti di vista che porta. Inoltre, le scale, a seconda della loro larghezza, consentono l’accesso ai diversi pianerottoli del sito e creano una sottile distinzione tra gli spazi decompartimentati adiacenti.
Studio spaziale dell’Atelier Carle
Insistendo sul percorso, più che sul programma, il progetto dello studio Atelier Carle si assesta nella natura instabile del vivere con un corpo sempre in movimento. Allontanandosi così dalla pianificazione spaziale secondo convenzioni progettuali programmatiche.
Il progetto Capo è così frammentato in aree abitabili di varie forme e orientamenti. Allo stesso modo, in questa prospettiva ideata da Atelier Carle, la terrazza è completata da altri spazi esterni con accesso diretto dall’interno.
Ciò consente una certa diversificazione dell’esperienza sensoriale del sito. Rendendolo eterogeneo e arricchendo il rapporto continuo degli occupanti con l’ambiente circostante.
Il metodo di costruzione
Il metodo costruttivo di questa casa in pietra ha una certa specificità. Costruita secondo il metodo dell’autocostruzione scelto dai proprietari, la casa è stata costruita lentamente, in un lungo periodo di tempo. Lasciare spazio a una grande flessibilità progettuale integrando consapevolmente i proprietari nel processo. Una metodologia che ha permesso ai proprietari di mettere in discussione il loro modo di vivere e relativizzare molti dei loro stereotipi.
Percorsi interni ed esterni
Ora amplificata da percorsi interni ed esterni che attraversano e attraversano l’edificio su entrambi i lati, la pianta dello studio Atelier Carle, prima di essere un’espressione stilistica, è soprattutto un’estensione di un percorso obliquo preesistente sul sito.
L’esecuzione del programma firmato Atelier Carle in cantiere è avvenuta in modo progressivo e delicato, grazie all’utilizzo di casseri isolanti.
Un progetto che rispetta l’ambiente
Data la difficoltà di appropriazione di questo sito dove non si potevano abbattere gli alberi, la tecnica costruttiva ha garantito il mantenimento delle caratteristiche paesaggistiche subito dopo l’opera e nel tempo.
In definitiva, The Capo esalta il dominio del paesaggio monumentale del fiume come unica enclave rilevante del sito. Coinvolgendo gli occupanti in un rapporto più attivo con gli spazi esterni, nonostante la pericolosità della scogliera.
Parallelamente, il robusto metodo di costruzione impiegato per costruire questa casa moderna ha consentito l’uso di murature in pietra per ancorare l’espressione architettonica alla qualità rocciosa del sito.
Questa casa in pietra è concepita quasi come un susseguirsi di piccole colline che scendono a cascata lungo la scogliera. La volumetria risultante dal layout ideato dallo studio Atelier Carle rimanda al grande paesaggio della costa di Charlevoix. Dove l’organicità delle costruzioni rurali del secolo scorso si sovrappone alla vertiginosa rusticità del territorio.
BASTUA è la nuova collezione di Ikea e Marimekko in cui il design incontra i rituali nordici per la cura della persona. La collezione in edizione limitata comprende 26 prodotti che spaziano dai mobili ai bicchieri fino ai tessili, tutti caratterizzati da motivi grafici esuberanti.
Il nome della collezione, “BASTUA”, deriva da un termine per descrivere la sauna usato nella regione dello Småland, nella Svezia meridionale, dove IKEA è stata fondata. I rituali per la cura della persona e la sauna svedese sono al centro dell’intera collezione e sono dedicati a chi vuole più tempo per rilassarsi in riva al lago nei caldi mesi estivi o per prendersi cura del proprio benessere alla fine di una lunga giornata.
“La collaborazione con Marimekko è stata una scelta naturale per IKEA, perché entrambe le aziende sono da sempre impegnate a creare una vita quotidiana migliore in casa. Per fare questo, la collezione BASTUA si focalizza sul benessere della persona,” spiega Henrik Most, Creative Leader di IKEA.
La collezione BASTUA mette in primo piano le fantasiose geometrie che la natura e l’ambiente delle saune ci regalano. Per la prima volta, Marimekko ha creato una serie di stampe in esclusiva per una collaborazione con un altro brand. Uno dei motivi grafici più appariscenti della collezione è quello delle foglie decorative di rabarbaro, una pianta rigogliosa che spesso cresce spontanea attorno alle cabine delle saune in Finlandia. Il tema ricorre in diversi prodotti, compresa l’iconica borsa FRAKTA.
“Una parte fondamentale del percorso progettuale e della creazione delle stampe BASTUA è stata la ricerca delle radici finlandesi di Marimekko e del suo legame con la cultura storica della sauna,” afferma Rebekka Bay, Creative Director di Marimekko.
Cosa comprende la collezione BASTUA di Ikea e Marimekko
La collezione include prodotti che spaziano dai mobili ai bicchieri fino ai tessili. Da un lato articoli che troviamo comunemente in una sauna, come gli accappatoi, gli asciugamani e, per la prima volta in assortimento, il secchio da sauna; dall’altro articoli che stimolano azioni rituali da compiere prima e dopo la sauna, ad esempio consumare un pasto leggero, sedersi comodamente su un cuscino per ritrovare l’armonia, creare un’atmosfera serena accendendo una candela BASTUA che, oltre a illuminare l’ambiente, diffonde anche un delicato profumo di fiore di sambuco, rabarbaro e vaniglia.
Fanno parte della collezione anche alcuni prodotti che richiamano il design scandinavo. Il classico tavolino, corredato dagli articoli in vetro e dai versatili vassoi di questa collezione, aggiunge una nota in stile nordico ai piatti e alla tavola di tutti i giorni. Da un’intuizione geniale nasce il vassoio BASTUA, che si incastra perfettamente nel tavolino. La collezione include anche una panca che unisce resistenza, funzionalità e stile ed è perfetta per trascorrere qualche momento in perfetta solitudine.
La nuova collezione BASTUA di Ikea e Marimekko è in vendita in tutti i negozi e online.
Come mettere la carta da parati senza commettere errori? Lauren Kavanagh, Art Director e guru della carta da parati Hovia, condivide con noi i suoi migliori consigli per combattere l’ansia da installazione.
Essendo un marchio noto per i design moderni delle sue carte da parati, Hovia sa bene che applicare la carta da parati può sembrare un compito fuori dalla portata dei principianti.
Credendo di non essere all’altezza del compito, dopo l’acquisto, molte persone preferiscono rivolgersi a dei professionisti per mettere la carta da parati. Altri, pur amando l’idea di avere una carta da parati che impreziosisca le pareti con il suo pattern, rinunciano temendo che l’applicazione sia troppo complicata.
Hovia la chiama “ansia da installazione”, ossia desiderare tantissimo avere una carta da parati ma, al contempo, aver paura di installarla da soli.
Sei trucchi per la posa fai da te della carta da parati
Lauren è l’Art Director di Hovia e nel tempo ha installato tantissimi tipi diversi di carta da parati. Anche Lauren però ha iniziato da principiante e, come tale, ha sperimentato anche lei l’ansia da installazione. Ora vuole che tutti sappiano che è più semplice di quello che sembra.
Se vuoi sapere come mettere la carta da parati, ecco i suoi suggerimenti preferiti e poco noti.
Fai acclimatare i tuoi rotoli di carta
Questo passaggio è cruciale e non dovrebbe essere saltato! Lauren ha imparato che è un’ottima idea lasciare che la carta da parati si acclimati allo spazio per almeno 24 ore prima di essere appesa. Per farlo, tira fuori i rotoli dal loro incarto, allentali un pochino, e lasciali riposare nella stanza in cui metterai la tua carta da parati.
Lascia asciugare la parete per 24 ore prima di mettere la carta da parati
Dopo aver stuccato eventuali crepe presenti sul muro, carteggiato le aree ruvide fino a che siano lisce ed usato una spugna per pulire la superficie con acqua tiepida e sapone neutro, lascia asciugare il tuo muro per almeno 24 ore. In questo modo potrai essere certo che il tuo muro sia perfettamente asciutto al momento dell’installazione, fornendo alla tua carta da parati le condizioni migliori per aderire alla superficie.
Una parete chiara o bianca è la soluzione migliore
Il consiglio è di dipingere la parete di bianco o di un colore chiaro e neutro, se non lo fossero già. Se al momento il tuo muro è decorato con un pattern, è meglio azzerarlo con un colore uniforme. In questo modo potrai assicurarti che il colore o il motivo precedente, non sia visibile attraverso la tua carta da parati. La maggior parte della carta da parati non è spessa, quindi se hai una carta da parati di colore chiaro e una parete di colore scuro, il colore scuro potrebbe trasparire sotto la carta.
Metti la colla sul muro, non sul retro della carta
Molte carte da parati moderne sono realizzate con dei materiali tessuto-nontessuto, quindi il modo migliore per installarle è mettere la colla sul muro. Tradizionalmente, la carta da parati viene stesa su un apposito tavolo e cosparsa direttamente di colla. Questo metodo però è caotico, per questo è bene semplificare il processo, applicando la colla sul muro, sezione per sezione, e poi premere le strisce di carta da parati direttamente sulla parete preparata con la colla.
Una lama affilata determina il successo
Alla fine del processo di installazione, avrai dei pezzi di carta da parati in eccesso così, per ottenere una finitura perfetta, dovrai eliminarli con precisione. Il consiglio è quello di usare un taglierino, come uno Stanley, per fare questi tagli. Fai attenzione però, una lama non affilata può causare strappi alla carta, perciò assicurati che il tuo taglierino sia perfettamente affilato cambiando la lama ogni pochi metri, specialmente se stai lavorando con una carta da paratidi grandi dimensioni.
Coinvolgi un amico per mettere la carta da parati
Molto spesso fa comodo avere un’altra persona vicino che aiuti nell’installazione. Può diventare un’occasione per divertirsi insieme: accendi un po’ di musica e magari, a lavoro terminato, ordinate una pizza per premiare i vostri sforzi mentre ammirate il risultato ottenuto.
A volte può succedere che il lavoro sia semplice e la carta da parati facile da installare da soli, in quel caso avere qualcuno intorno può intralciare. Ma in tutti casi in cui la carta è di un materiale pesante o divisa in pannelli piuttosto larghi, per questo è consigliata la presenza di almeno due persone perché le cose vadano lisce.
Hovia ha creato (e perfezionato) una serie di guide ricche di dettagli, che illustrano il processo di installazione passo dopo passo per ognuna delle sue carte da parati, con l’intento di rendere l’operazione il più semplice possibile e far sì che i suoi clienti possano applicarla da soli, senza dover necessariamente assumere un professionista.
Scopri le guide di Hovia per ulteriori suggerimenti e istruzioni.
Durante l’appuntamento tradizionale della settimana della moda di New York, il Pantone Color Institute ha rivelato i 10 colori principali e le 5 nuove tonalità classiche che costituiscono la palette per la primavera / estate 2023.
I colori per la Primavera/Estate 2023 sono ricalibrati per la nuova era in cui stiamo entrando. Mescolando l’evasione con la realtà, la salubrità e la gioia, abbracciamo l’esplorazione di contrasti estremi nell’umore e nel colore. C’è utilità e basicità nella storia del colore di questa stagione, mentre allo stesso tempo emerge un senso di gioco vitale ed edificante.
Le 10 tonalità selezionate sono lo specchio degli ultimi due anni laddove, ai colori tenui e delicati che simboleggiano la sobrietà e la quiete del lockdown, si contrappone la vivacità di tinte sgargianti, simbolo della ripresa e del ritorno alla vita di tutti i giorni.
La palette riflette i contrasti verificatisi nelle nostre vite in questo periodo. I social media, le abbuffate di serie in streaming, lo shopping online, le vivaci copertine dei libri, la cucina sperimentale, la ricerca della natura per allontanarsi dall’isolamento sono alcuni dei fattori che hanno contribuito a cambiare il modo in cui il grande pubblico considera i colori.
Oltre a queste 10 tonalità principali, ne sono state scelte altre 5: i Core Classics Primavera/Estate 2023 sono una collezione accuratamente selezionata di toni pacati che aiutano a creare uno schema di colori e a calmare i contrasti.
Quindici tinte in totale da declinare in molteplici contesti: outfit, calzature, accessori, make-up e, non meno importante, l’arredamento di casa.
Vediamo quali sono i colori per casa e arredamento che i nostri interior designer consigliano per la primavera / estate 2023.
Fiery Red | Pantone 18-1664
PER PANTONE È: una tonalità rossa super carica che segnala un’intensità energetica.
LA PALETTE: intramontabile. Classico eppure moderno. L’immortale Fiery Red inaugura questa palette come un vero red carpet, sul quale sfilano tre eleganti grigi – pietra, quarzo e ghiaia – e un blu denim che esaltano piacevolmente la vivacità del rosso fuoco.
IDEE D’ARREDO: vivace e a tratti sfacciato, Fiery Red è la scelta perfetta per dare una nota di colore in camera, con un letto moderno imbottito, o nell’area living.
Beetroot Purple | Pantone 18-2143
PER PANTONE È: una tonalità di fucsia audace che rappresenta i frutti della natura.
LA PALETTE: Beetroot Purple è un colore energizzante che richiama i frutti della natura, ma anche quel desiderio di osare e sperimentare nato in cucina durante la pandemia. E quale modo migliore di esaltare questo fucsia barbabietola, se non accostandolo in una palette audace ad un rosso rubino e a un sontuoso viola malva? A riequilibrare la vivace tavolozza ci pensano i toni neutri del grigio alluminio e del grigio grafite.
IDEE D’ARREDO: con la sua energia questo azzardo cromatico è perfetto per dare un tocco di colore in salotto, con divani ultrapersonalizzabili che conquistano l’attenzione.
Tangelo | Pantone 15-1335
PER PANTONE È: un’arancia saporita e ricca di vitamine.
LA PALETTE: Tangelo ricorda la buccia di un mandarino, porta vibrazioni fresche nello spazio e ci accompagna nella bella stagione con la sua allegria. Questa giocosa combinazione di colori invertiti nella palette aggiunge freschezza e vivacità ad un ambiente dalle tinte neutre. La combinazione di Tangelo e Viva Magenta, pantone dell’anno 2023, ben si sposa con il verde militare. Il tutto viene addolcito dal delicato viola glicine e dal grigio tele.
PER PANTONE È: una tonalità di pesca nutriente che invita a un caldo abbraccio.
LA PALETTE: con la sua raffinata delicatezza, Peach Pink è il punto d’incontro tra arancione e rosa, capace di trasmettere serenità e freschezza in qualsiasi ambiente. In una palette giocata sui contrasti, trova la sua massima esaltazione in combinazione con il suo complementare blu notte, oltre che con azzurro cedro, platino e grigio ghiaia.
IDEE D’ARREDO: l’uso di colori tenui negli interni della casa può aggiungere equilibrio e serenità a qualsiasi spazio. La calma del color pesca ha il potere di creare una camera da letto confortevole e allo stesso tempo elegante, oppure un salotto accogliente, accostando colori più freddi come blu o grigi in vari elementi d’arredo, come pouf, armadi componibili e tappeti, per ottenere il giusto equilibrio.
Empire Yellow | Pantone 14-0756
PER PANTONE È: un giallo luminoso che irradia gioia.
LA PALETTE: Empire Yellow è una tonalità vibrante che infonde energia e cattura l’attenzione, creando un’atmosfera allegra e informale. Contribuiscono a restituire un pizzico di sobrietà tre tonalità Greige, di grande tendenza quest’anno, e un marrone fango.
IDEE D’ARREDO: che si tratti di una parete d’accento, di un divano che spicca o di un armadio tinta unita dall’inaspettata maniglia gialla, per molti di noi abbracciare scelte cromatiche più audaci e d’impatto come Empire Yellow contribuirà a rendere le nostre case più uniche, divertenti e in grado di riflettere la nostra personalità.
Crystal Rose | Pantone 12-1708
PER PANTONE È: un rosa chiaro che trasmette un moderno romanticismo.
LA PALETTE: romantico, quasi di altri tempi, Crystal Rose dona un tocco delicato e femminile all’ambiente. Il colore rosa ha molti vantaggi e si presta bene agli interni: conferisce calore, profondità e raffinatezza agli interni eclettici e contemporanei. Nella palette proposta è ulteriormente messo in risalto accostato a un altro classico, il rosa antico. Completano l’ensemble grigio polvere, marrone noce e nero grafite.
IDEE D’ARREDO: spesso il rosa è guardato con sospetto, scoraggia il temuto effetto bomboniera. Ma, nelle giuste dosi, magari concentrato in un singolo punto, può dare grande risalto a una stanza: un elemento d’arredo color Crystal Rose non è da meno. Madie e credenze, tavolini e tappeti, completeranno con stile un salotto dal gusto unico e raffinato.
Classic Green | Pantone 16-6340
PER PANTONE È: un verde nutriente e ricco di qualità salutari.
LA PALETTE: dal punto di vista del significato dei colori, il verde è il colore della crescita, della primavera, del rinnovamento e della rinascita. Rinnova e ripristina l’energia esaurita. È il rifugio lontano dallo stress della vita moderna, che ci restituisce un senso di benessere. Classic Green non poteva mancare in questa palette all’insegna del cambiamento, della riscoperta della natura e dei propri spazi, ravvivato da tonalità legnose come tabacco e marrone seppia. Il vivace cuoio dona un tocco luminoso, mentre il più sobrio grigio agata mitiga questa palette dal sapore naturale.
IDEE D’ARREDO: il verde ha un’atmosfera molto naturale e si sposa benissimo con altri colori neutri. Classic Green è un colore versatile che trova ottimo impiego in un salotto, in un elemento decorativo, per esaltare i toni naturali di una credenza in legno.
Love Bird | Pantone 13-0443
PER PANTONE È: un verde esotico dal carattere vivace.
LA PALETTE: la tonalità vivace di Love Bird dona all’ambiente un’atmosfera esotica, forse un ricordo del sogno di viaggi in mete paradisiache, per sfuggire alla tristezza del lockdown. La scala di grigi di questa palette mette in risalto questo verde che cattura l’attenzione.
IDEE D’ARREDO: dettagli che conquistano la scena. Love bird è perfetto in un set di sedie che ravvivano una sala da pranzo dalle tinte neutre, o in un simpatico e comodo pouf, perfetto in salotto o in una cameretta.
Blue Perennial | Pantone 16-4036
PER PANTONE È: un blu che spicca nella palette.
LA PALETTE: sopra i neutri risaltano la vivacità dell’arancione papaya e del suo complementare, un notevole Blue Perennial che richiama certe fioriture primaverili. Una palette allegra e vivace, ma non eccessiva.
IDEE D’ARREDO: il blu è un colore amato da molti interior designer per creare la storia cromatica di una casa. Poiché il blu rappresenta il riposo, è perfetto per armonizzare una camera da letto, che si tratti della boiserie o del letto stesso.
Summer Song | Pantone 14-4316
PER PANTONE È: un tono di blu pulito che esprime relax e tranquillità.
LA PALETTE: Summer Song è una tonalità di blu fresca, semplice e rilassante. Il blu è sempre in cima alla lista quando si chiede alle persone il loro colore preferito. Amichevole e fresco, il blu è un colore che piace a tutti, poiché è una tonalità di tendenza, facile da inserire nel design e, soprattutto, da vivere. In questa palette dal sapore estivo, Summer Song è accentuato dai toni del ceruleo e della carta da zucchero. La delicatezza del rosa pallido e del grigio luce donano un delicato tocco glamour.
IDEE D’ARREDO: il blu è versatile come l’acqua, si adatta a ogni spazio. Un tavolo corredato da sedie in tinta Summer Song doneranno a una sala da pranzo il gusto esotico di una casa vacanze, magari in riva al mare. In salotto, nelle vesti di comodi pouf imbottiti, conferirà alla stanza un’atmosfera fresca e rilassata.
Skylight | Pantone 12-4604
PER PANTONE È: un’acqua pura e pulita, che esprime tranquillità.
LA PALETTE: questa bella tonalità di grigio azzurro chiaro prende il nome dalla morbida luce naturale che spesso filtra dai lucernari ed evoca un senso di freschezza e quiete. Nella palette proposta, riacquista solidità con le sfumature più scure come il ruggine, che regala un elegante tocco di calore.
IDEE D’ARREDO: con una sfumatura cangiante che sembra cambiare a seconda della luce, Skylight regala un’atmosfera rilassata e sognante in qualsiasi ambiente, da un comodo divano in salotto al letto in camera.
Vanilla Cream | Pantone 12-1009
PER PANTONE È: una tonalità cremosa morbida e deliziosa.
LA PALETTE: Vanilla cream, con la sua morbida sfumatura rosata, è una scelta di colore che risulta essere un’ottima alternativa al grigio come colore neutro e che ben si combina con gesso, il Greige di grande tendenza quest’anno, nocciola e un più compatto Grey Brown.
IDEE D’ARREDO: armoniosa e soave, questa palette calda in cui spicca il delicato Vanilla Cream trova spazio in una raffinata parete attrezzata.
Gray Lilac | Pantone 13-3804
PER PANTONE È: un grigio sognante ed etereo infuso di lilla.
LA PALETTE: i colori neutri sono adatti in ogni stagione! La delicatezza del sottotono lilla aggiunge un tocco distintivo a questa classica tonalità di grigio. Gray Lilac è un colore calmo, il suo utilizzo crea un orizzonte immediatamente rasserenante! Abbinato a tonalità tenui crea un bozzolo di colore: pensate ad un rosa antico chiaro, o a varie tonalità di grigio e avrete un perfetto momento di serenità. Un audace arancione mandarino regala un pizzico di verve a questa palette delicata.
IDEE D’ARREDO: Gray Lilac è un colore tenue che non si impone ma, se posizionato nei giusti elementi, regala un tocco di design unico, come una console collocata all’ingresso.
Leek Green | Pantone 15-0628
PER PANTONE È: un verde vegetale dal sapore delicato.
LA PALETTE: ravvivate il vostro spazio con la delicatezza di questo verde. La tonalità chiara di Leek Green lo rende perfetto per accentuare l’arredamento e, unitamente ad altre sfumature naturali, ad influenzare positivamente l’umore della stanza. In una palette che ci porta a passeggiare nella natura, non possono mancare avorio, sabbia, verde canna e un deciso grigio antracite.
IDEE D’ARREDO: rasserenante e fresco, Leek Green si comporta bene in molti contesti, dando un tocco di naturalezza nei mobili per la cucina, o come nota di colore in una camera da letto.
Macchiato | Pantone 17-1221
PER PANTONE È: un marrone delizioso con un leggero strato di schiuma.
LA PALETTE: Macchiato è una tonalità calda e avvolgente, che riesce a trovare il giusto bilanciamento tra i marroni scuri e i toni più chiari del bianco. Si integra con altri colori terrosi, come l’avorio, o colori neutri come grigio pietra e piombo, fornendo un sottile equilibrio. Il blu avio completa questa palette, volendo quasi essere un complementare del Macchiato.
IDEE D’ARREDO: Macchiato è perfetto per conferire a credenze e madie un aspetto naturale, riproponendo una calda tonalità legnosa.
Scopri gli altri approfondimenti dei nostri esperti:
Lo studio di architettura Zooco ha recentemente completato i lavori per questo bellissimo nuovo ristorante nel cuore di Madrid. La Maruca porta un club marittimo nel centro della città, rendendo omaggio alla grande architettura razionalista.
Il progetto gioca con la dicotomia esterno-interno attraverso un processo di astrazione, creando esterni all’interno di interni e ricreando paesaggi aperti e marittimi dove l’acqua si sente ma non si vede. Le fasce sono utilizzate per modellare la volumetria interna, che si articola attraverso una varietà di facciate curve e accoglienti che invitano il visitatore a camminare e osservare mentre compie una sorta di pellegrinaggio attraverso un ambiente costellato di rappresentazioni antiquate della città cantabrica.
Materiali iinfluenzati dal mare
I materiali di costruzione del progetto sono fortemente influenzati dal mare. Tra questi domina il legno di teaknautico con giunto a base di polimero nero. Un materiale utilizzato sui ponti delle navi, come pavimentazione nelle zone di passaggio. A questo si aggiunge il microterrazzo con minerali color terra per i pavimenti dei soggiorni, cemento bianco lucido come finitura di tutti i volumi che compongono l’edificio interno. Le doghe in legno di teak sono state impiegate per gli elementi verticali del progetto, comprese colonne e pilastri, e superfici lisce cementate bianche.
Il design degli interni del ristorante La Maruca
I nastri ei volumi dell’edificio che ospitano La Maruca sono stati oggetto di particolare attenzione nel design degli interni. Grazie alla straordinaria snellezza e all’orientamento verticale dei pezzi ceramici, il rivestimento si adatta perfettamente ai profili curvi dei vari volumi, conferendo loro una texture unica. Viene stabilito un ordine definito, che migliora l’armonia del progetto e la comprensione dello spazio, come risultato di un esame completo delle linee orizzontali del progetto.
I bagni del progetto La Maruca sono un’altra caratteristica distintiva. Sono elevati su una struttura che si estende oltre i confini della proprietà e si aprono sulla sua terrazza esterna come un molo, conferendo individualità a questo spazio esterno. Solo due materiali – doghe in legno di teak e una base di pezzi di ceramica semicircolari della stessa larghezza delle doghe – sono stati utilizzati nel design dei bagni, o cabine.
Il perimetro del ristorante è di 360 gradi. Il perimetro vetrato migliora la permeabilità e favorisce la visione dei volumi interni dall’ambiente esterno, proprio come potrebbe fare una scatola trasparente. I livelli di isolamento e protezione solare degli interni possono essere regolati da un sistema integrato di porte scorrevoli in legno.
La splendida cucina aperta si trova al centro degli interni. Viene fornito nella sua interezza, proprio come la sala macchine di una nave, come dimostrazione di fiducia nel gruppo e apertura al cliente. Il leader indiscusso è l’acciaio inossidabile, che è affidabile e immutabile nel tempo.
Informazioni sul progetto
Anno: 2022
Squadra: Miguel Crespo Picot, Javier Guzmán Benito, Sixto Martín Martínez. ZOOCO
Fotografo: David Zarzoso
Costruzione: NIMBO PROYECTOS SL.
Progetto illuminotecnico: ZOOCO
Progetto mobili: ZOOCO
Negli ultimi tre anni in Italia è stata introdotta la pratica dello smart working, conosciuto anche con il termine di “lavoro da remoto”, sebbene questa accezione non sia molto utilizzata nemmeno nel Belpaese. Subentrato prepotentemente più per necessità che per effettiva volontà di adottarlo, con lo scoppio della pandemia, che ha contribuito a diffondere lo smart working come modalità di lavoro prediletta soprattutto per chi ha un ruolo d’ufficio e può operare agevolmente da casa tramite computer. Con lo stabilizzarsi della situazione, i lavoratori da remoto sono diminuiti, soprattutto nelle pubbliche amministrazioni e nelle piccole medie imprese, anche se visti tutti i vantaggi che comporta, sarà difficile un totale abbandono di questa soluzione, assolutamente proiettata verso il futuro. Dover lavorare da casa ha comportato un cambiamento anche negli spazi abitativi: riorganizzando, ad esempio, l’arredo di una stanza nell’ottica dello smart working per adeguarsi alla nuova modalità operativa.
Pro e contro dello smart working
Quando i lavoratori hanno cominciato a praticare lo smart working, si sono presto resi conto degli innumerevoli vantaggi che questo comporta: spostamenti ridotti innanzitutto, con conseguente risparmio di tempo e denaro. Lavorando da casa è incrementata la possibilità di coltivare hobby, praticare sport o svolgere le commissioni quotidiane, tutte cose prima svolte con più fretta, soprattutto da parte di quelle persone costrette a fare lunghi viaggi tra casa-lavoro e viceversa. Avere più spazio per i propri interessi si ripercuote positivamente anche sul lavoro, migliorando motivazione e, di conseguenza, produttività perché lo stress viene ridotto. Senza dimenticare la componente denaro: quanti soldi messi da parte invece di essere investiti in benzina o mezzi pubblici. Sotto questo punto di vista però, lo smart working rischia, soprattutto in questo periodo, di far spendere non poco denaro ai lavoratori, complici le bollette elevate. Per lavorare da casa infatti servono servizi indispensabili come luci e rete wifi, che stanno facendo segnare costi elevati, anche se si spera si tratti di una situazione transitoria. In confronto alla prospettiva di spostarsi tutti i giorni per raggiungere l’ufficio, azione che comporta comunque un esborso importante alla luce del costo del carburante, si possono stringere i denti e tenere duro, in attesa di tempi migliori.
Come organizzare casa per lo smart working
Visto che lo smart working ormai è una realtà permanente dato che molte aziende l’hanno accettato, introducendo come opzione quella del lavoro ibrido, è imprescindibile prevedere in casa una postazione dedicata. In molti l’hanno già fatto durante le prime fasi della pandemia, inizialmente magari in maniera provvisoria e poi sempre più strutturata, ma per chi non si fosse ancora mobilitato è tempo di correre ai ripari e attrezzarsi adeguatamente. Separare spazio privato da spazio lavorativo è l’aspetto più complicato dello smart working, soprattutto perché in casa possono essere presenti altre persone, possibili elementi di disturbo, anche involontario. Inoltre, l’atmosfera di rilassamento e distensione che si crea stando nell’ambiente domestico non è sicuramente la stessa percepita nel contesto lavorativo, dove stress e pensieri la fanno da padrone. Per cercare di non far sovrapporre questi due mondi, bisogna separarli il più possibile, scegliendo una postazione fissa e separatadal resto della casa. Cosa certamente non fattibile per tutti: ognuno dovrà farlo considerando le opportunità di cui dispone. Può andare bene anche un angolo funzionale all’interno di una stanza già utilizzata per altro, dove non si potesse ricavare un’area limitata: le opzioni per delimitarlo sono molteplici, da una tenda a una libreria. Attenzione anche alla luce, artificiale e naturale: non deve mai mancare per lavorare serenamente, per questo è meglio scegliere stanze con finestre orientate a est o a ovest, così da avere illuminazione nelle ore più importanti della giornata. Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale, meglio la luce fredda.
Arredare per lo smart working
Una postazione adeguata a lavorare da casa si basa innanzitutto su due elementi fondamentali: mobili e sedie. Tra i mobili per smart working più importanti c’è la scrivania, che deve avere un piano liscio e ampio per ospitare computer, tastiera e mouse, o più semplicemente il PC, mantenendolo alla distanza giusta per non danneggiare gli occhi. Se è necessario consultare documenti durante il lavoro, servirà una superficie ancora più ampia. Molto utile se alla scrivania sono integrati dei cassetti, o è possibile installare uno scaffale nelle immediate vicinanze, dove conservare penne, fogli o altro materiale da tenere a portata di mano per ogni evenienza. Anche organizer e raccoglitori aiutano nella collocazione degli accessori. Cruciale la postazione del lavoratore, da rendere ottimale adottando una sedia ergonomica, funzionale a garantire un ottimo sostegno lombare e mantenere a lungo la giusta postura senza affaticare tendini, muscoli e in generale la schiena. Oggigiorno, per quanto riguarda l’arredamento per smart working, una seduta comoda è l’elemento a cui si dà il peso maggiore. I modelli migliori sono quelli regolabili in altezza, estremamente versatili e calibrabili al piano di lavoro, perfetti in caso di uno spostamento improvviso di postazione. Installato sulla sedia può esserci il poggiapiedi, che permette di scaricare le tensioni dopo tante ore seduti. A completamento dello spazio un cestino, così da non doversi alzare ogni volta e andare in cucina, se siete in una stanza diversa da questa, per gettare i rifiuti e non rischiare di incorrere in qualche distrazione.
La luce influenza le nostre percezioni, i nostri comportamenti e anche il nostro umore.
Per questo il lighting designer fa propria non solo l’evoluzione tecnologica ma anche la riflessione filosofica intorno alla luce stessa per proporre nuovi concept sul modo di progettare gli apparecchi di illuminazione del futuro. Inoltre non sono da trascurare fattori come digitalizzazione, sostenibilità, nuovi materiali, riflessioni olistiche e abolizione del confine tra illuminazione decorativa e tecnica che sono alla base degli apparecchi di nuova generazione che coniugano estetica e funzionalità. Euroluce 2023, alla sua 31ª edizione è questo e molto altro e si conferma la fiera internazionale di riferimento del mondo dell’ illuminazione.
Euroluce 2023 e la sostenibilità
Il risparmio energetico è uno dei maggiori temi affrontati dall’ industria dell’illuminazione nell’ ultimo decennio e di Euroluce 2023 in modo particolare. Dal punto di vista progettuale si assiste allo sviluppo di sorgenti LED con bassi consumi e alta efficienza. Si punta a soluzioni sempre più smart per limitare gli sprechi, un controllo in rete con sensori e dimmerazioni temporizzate per usare l’illuminazione solo quando è veramente necessario e nell’ intensità corretta. La tecnologia tunable white ovvero la tonalità di luce bianca da vita a un’illuminazione dinamica e rispondente alle esigenze di ottimizzazione energetica. Infine non di minore importante è la ricerca di materiali innovativi che rende i prodotti più durevoli e l’utilizzo di materie prime riciclate o riciclabili, a basso impatto, con una produzione intelligente.
Euroluce 2023 e la digitalizzazione
Anche nel campo illuminotecnico si procede a grandi passi verso un futuro connesso, che consentirà agli apparecchi di comunicare con i sistemi di intelligenza artificiale per permettere agli utenti di gestire le fonti luminose in modo comodo ed efficiente. Oltre a fornire una luce in grado di mutare attivamente, supportano la raccolta di dati e possono essere gestiti tramite smartphone e tablet per ogni personalizzazione. I corpi illuminanti non faranno solo luce, ma diventeranno fonti di informazione e strumenti di segnale.
La digitalizzazione avanzata influenzerà il design dei prodotti, che offriranno una luce più dinamica in grado di reagire agli stimoli esterni.
Human Centric Lighting
Un fattore di innovazione nel campo della progettazione illuminotecnica è rappresentato dalle neuroscienze che hanno chiarito la relazione tra gli aspetti fisiologici e neurofisiologici dell’uomo e l’architettura dello spazio che abita. Non si tratta più solo di illuminare l’ambiente ma di progettare per migliorare le prestazioni umane e amplificare le sensazioni di benessere e comfort che le scenografie luminose sono in grado di suscitare. L’ obiettivo è quello di “far sentire bene” le persone attraverso una luce di qualità.
Complementi di arredo come divani, poltrone o sedie e sgabelli imbottiti tendono facilmente a rovinarsi e ad accumulare polvere e batteri. I tessuti di questi arredi appaiono, così, logori e sporchi. In più, il loro utilizzo intensivo può portare alla formazione di macchie di cibo e bevande difficili da trattare con le apparecchiature e i prodotti che, comunemente, abbiamo in casa.
Ecco perché è importante effettuare in modo regolare la pulizia di questi supporti, affidandoti a professionisti del settore, come puliziadivanidomicilio.com che ti permettono di usufruire di un comodo e vantaggioso servizio a domicilio per l’igienizzazione dei tuoi divani, e non solo.
Grazie a questi interventi di pulizia straordinaria e profonda, potrai dare nuova vita ai tuoi mobili. Ma come funziona questo servizio? Scopriamolo subito.
Le caratteristiche principali della pulizia a domicilio del divano
I divani e le poltrone, dopo qualche anno, mostrano segni di usura. Le sedute, infatti, si deteriorano e accumulano molta polvere, acari e macchie che generano aloni antiestetici.
Soprattutto se in casa hai dei figli piccoli, è fondamentale effettuare interventi di pulizia e igienizzazione regolare che ti consentono di sanificare queste superfici. Oltre a un fattore di sicurezza per la tua salute e quella della tua famiglia, questo tipo di intervento ti consente di allungare la vita al tuo divano e alle poltrone.
Questi oggetti di uso quotidiano devono essere tenuti in buone condizioni per garantirti la giusta comodità. Se, poi, tieni conto del fatto che si tratta di elementi che vengono utilizzati anche dagli ospiti, è chiaro che scegliere di affidarti a un servizio di pulizia professionale è la scelta migliore per far sì che la tua casa sia sempre in ordine e gradevole agli occhi di chi la visita.
A volte, provare i trattamenti tradizionali non basta, soprattutto nel caso di divani molto antichi o parecchio usurati. Una delle difficoltà maggiori consiste nel dover rimuovere le fodere da cuscini, sedute e spalliere. Le aziende specializzate in questo tipo di pulizia, invece, ti garantiscono un risultato di pulizia completo, profondo e professionale. Inoltre, avrai la sicurezza che saranno utilizzati prodotti sicuri e specifici, che non rovineranno i tessuti del tuo divano o della tua poltrona. Per le macchie più difficili puoi richiedere un servizio mirato per la loro eliminazione.
Il costo del servizio di pulizia del divano a domicilio
I costi per il servizio di pulizia di divani e poltrone a domicilio cambiano in base a diversi fattori, come, ad esempio, la tipologia di tessuti, le dimensioni degli arredi o la difficoltà delle macchie da trattare. Alcune di queste necessitano di maggiore lavoro e di prodotti e apparecchiature specifiche, come la spazzolatura o i macchinari a vapore. Determinate stoffe, inoltre, richiedono interventi di pulizia a secco o altre metodologie meno aggressive. È il caso di divani e poltrone in pelle o velluto, tessuti particolarmente difficili da pulire e igienizzare.
Ovviamente, le dimensioni influiscono in maniera determinante. La pulizia di una piccola sedia e di una poltrona avrà un costo decisamente più basso rispetto a quello di un divano a tre o più posti.
Infine, le ditte specializzate possono anche offrire dei servizi aggiuntivi come, ad esempio, la possibilità di ravvivare i colori dei tessuti ormai sbiaditi dall’usura e dal tempo. Inoltre, si può intervenire con tecniche particolari di stiratura che eliminano pelucchi e grinze.
In più, soprattutto quando acquisti un divano usato, puoi decidere di acquistare un trattamento sanificante che elimina in maniera efficace tutti i batteri. Oltre ai costi, è importante che tu scelga di affidarti a ditte professionali con una lunga esperienza nel settore, così da avere la sicurezza che i tuoi arredi saranno trattati nel modo adeguato.
Lasciata alle spalle la vivace atmosfera del fashion district di Anversa si entra nell’oasi di pace e silenzio del Botanic Sanctuary di Anversa. L’hotel cinque stelle, parte del consorzio Leading Hotels of the world, occupa infatti gli edifici che furono di un monastero e di un’infermeria, nascosti dalle mura del Giardino Botanico. Oggi un rifugio restaurato con grande cura, dove artigianato, innovazione, sostenibilità e tradizione si fondono armoniosamente. Protagonisti nei bagni e nella spa rubinetterie e soluzioni doccia firmate Dornbracht, disegnate da Sieger Design.
Storia del Botanic Sanctuary
La storia del Botanic Sanctuary risale al 1238, quando venne costruita un’infermeria alle porte di Anversa, con la successiva aggiunta di un monastero e di una cappella. Nel XVI secolo, il famoso farmacista Pieter Coudenberg vi realizzò anche un giardino, gettando così le basi per l’orto botanico ancora oggi esistente. Questi edifici di pregio architettonico sono stati recentemente restaurati e trasformati in un hotel a cinque stelle. L’idea alla base del progetto era quella di preservare il valore storico degli edifici e, al contempo, conformarsi ai più elevati standard tecnici e sostenibili. Ne è nato così un rifugio tranquillo ed estremamente confortevole dove gli ospiti possono rilassarsi, circondati da alberi, piante rare ed erbe officinali e aromatiche.
Atmosfera tranquilla ed eccellenze gastronomiche
Botanic Sanctuary dispone di 108 camere e suite, oltre che diverse sale conferenze, un’ampia area benessere e una piccola cappella. Cinque ristoranti, premiati complessivamente con quattro stelle Michelin, assicurano anche un’esclusiva esperienza culinaria. Per la progettazione degli interni sono stati utilizzati unicamente materiali che riflettono il carattere unico degli edifici: pietra naturale, legno caldo, strutture in ferro battuto e tessuti pregiati. Una tavolozza di colori sobria ma allegra sottolinea la dimensione storica del luogo e riprende il verde delle piante distribuite ovunque. L’atmosfera luminosa e serena che ne deriva assicura benessere e profonda serenità.
Dornbracht per l’hotel 5 stelle Superior Botanic Sanctuary di Anversa
Bellezza essenziale: Vaia nella finitura Dark Platinum spazzolato è protagonista nei bagni. In linea con la storia del luogo, i bagni delle camere si distinguono per il design sobrio: pareti intonacate bianche, lavabi e pavimenti in pietra naturale color antracite.
I rubinetti Vaia di Dornbracht si abbinano perfettamente allo stile del progetto l’estetica classica conferita dalle maniglie a croce che fonde contorni geometrici ma morbidi, con le rosette affusolate a creare una transizione graduale verso la parete. La finitura spazzolata Dark Platinum contrasta in modo sorprendente con le pareti di colore chiaro e rende più delicata la trama della pietra naturale. Dornbracht è stata scelta anche per le docce e la rubinetteria bordo vasca.
Relax nell’area benessere
Nell’area spa, Vaia è stata utilizzata negli spogliatoi dove predomina una calda tonalità grigia. Qui è stata scelta la versione touchfree, sempre nella variante Dark Platinum spazzolato, perfettamente coordinata con il grande specchio e le lampade a sospensione cilindriche. Anche qui, il tono terroso delle finiture accentua la sobrietà degli interni. La stessa combinazione è presente anche nelle sale massaggi.
Con il loro design equilibrato che combina magistralmente elementi classici ad altri contemporanei, i rubinetti Dornbracht completano armoniosamente il progetto del Botanic Sanctuary di Anversa: legato alla tradizione, ma saldamente ancorato al presente.