Nel cuore del Monferrato, circondato da vigneti e aree boschive, si trova LILELO (Little Leisure Lodge). Un eco-hotel composto da quattro capanne indipendenti in legno e vetro il cui design è stato ispirato dall’immagine dei tradizionali pagliai. Progettato da Marco Lavit, fondatore dello studio di architettura e design parigino Atelier Lavit, tre capanne ospitano le suite, mentre la quarta è uno spazio comune.
L’interno delle tre suite è organizzato come un continuum, con l’angolo colazione vicino al ponte che conduce alla zona notte, dalla quale si accede al bagno all’estremità opposta. L’unica porta è per il bagno. Il risultato è un rifugio che garantisce privacy, offrendo anche la possibilità di intrattenere altri ospiti.
Ogni lodge è dotato di un’area notte con letto matrimoniale queen size, bagno con doccia, area living con poltrone e tavolino, terrazzo con hot tub privato e tutte le piccole grandi dotazioni che fanno la felicità.
I lodge sono completamente indipendenti, perfettamente isolati dagli altri e regalano una privacy totale, grazie anche alla Concierge accessibile da mobile, per check-in in totale autonomia.
L’ultima cabina comprende un generoso spazio esterno e un’ampia cucina. È stato concepito più come luogo di incontro che di accoglienza, e comprende un grande tavolo dove gli ospiti possono sedersi insieme.
Progettate con un occhio alla sostenibilità e all’efficienza energetica utilizzando materiali naturali ed eco-compatibili, le cabine sono rialzate da terra, un approccio costruttivo che risponde al terreno in pendenza del sito.
Il progetto LILELO firmato Atelier LAVIT
Atelier LAVIT ha raccolto la sfida di utilizzare elementi prefabbricati ma senza ricorrere alla standardizzazione. Questi fattori si riflettono nella copertura, una forma ad A con due prospetti triangolari completamente vetrati, che funge anche da parete e struttura portante. Le capanne sono state pensate come uno spazio creato da tre superfici inclinate, seguendo la logica giapponese del lavoro a strati.
Con una pianta rettangolare di 6 x 9 m e un’altezza del soffitto di 5,5 m, queste piccole capanne sono realizzate in larice trattato solo con olio, un elemento naturale che viene assorbito dal legno, arricchendolo e nutrendolo con la stagionatura. Il legno è presente anche negli arredi così come nelle finiture di pareti e pavimenti. Le cabine si integrano quindi perfettamente con il loro ambiente naturale, quasi fossero mimetizzate.
Nel progetto Lilelo, le finestre giocano un ruolo fondamentale sia dal punto di vista funzionale che estetico, portando luce e paesaggio nelle cabine. Sono state scelte finestre sottili per adattarsi perfettamente alla struttura in legno. Il vetro stesso è di colore naturale, e non extrachiaro, per valorizzare al massimo la sua matericità. Le finestre favoriscono quindi un rapporto armonioso, quasi simbiotico, tra interno ed esterno, che è l’obiettivo sotteso a tutto il progetto.
Per soggiornare in questo splendido eco-hotel circondati dalla natura, visitate il sito www.lilelo.it
crediti fotografici: Silvia Lavit / Daniel Mazza
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