16 Dicembre 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo I passi da seguire per progettare uno spazio di lavoro funzionale, produttivo e armonioso è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Lavorare è fondamentale, farlo nella maniera comoda e funzionale ricopre la stessa importanza. Sì, perché affrontare l’attività quotidiana a lavorativa nel modo migliore per il nostro corpo e anche la nostra mente si rivela come un aspetto a cui non si può rinunciare. Troppe sono le cose che incidono sulla qualità del nostro lavoro, bisognerà trovare i passi giusti che ci permetteranno di affrontarle nel migliore dei modi. Bisognerà recarsi sul posto di lavoro consapevoli di vivere le ore che avremo di fronte nella maniera più soddisfacente possibile. Ma come fare per tutto questo?

La giusta sedia ergonomica per il lavoro: beneficio per l’intera giornata

Innanzitutto, bisognerà progettare uno spazio di lavoro che sia funzionale, che possa essere allo stesso tempo armonioso e ovviamente produttivo. Avete mai pensato che le sedie e le scrivanie che utilizzate non debbano creare problemi al vostro fisico e alla vostra postura? La giusta sedia per scrivania sarà quello di cui avete bisogno per lavorare in un modo in cui non si abbiano fastidi nelle ore di ufficio ma anche e soprattutto quando siete a casa, nel tempo libero o la notte mentre siete a letto. Diversi sono i modelli ergonomici che potrebbero fare al caso vostro, basterà scegliere quello che soddisferà le vostre esigenze.

Creazione di spazi ibridi, flessibili e anche tecnologici per creare rete e collaborazione

Ci sono degli elementi molto importanti sotto l’aspetto dell’innovazione per un lavoro più funzionale. In particolare, possiamo annotare: la presenza dei così detti “spazi ibridi”, quegli spazi cioè al tempo stesso flessibili e tecnologici adatti a supportare tutte le nuove esigenze che prediligano la comunicazione, la scambio tra colleghi, insomma una fattiva collaborazione. Importante poi c’è l’aspetto di trovare soluzioni pratiche e non più generalizzate e standard per tutta l’azienda, insomma idee personalizzate per favorire nuovi incentivi sulla specifica attività. Infine, non meno importante, bisognerà favorire gli aspetti emotivi del dipendente con elementi d’arredo e anche strumenti digitali adatti.

I giusti colori, le grafiche e i pattern per creare emozioni

Sapevate che anche i colori possono essere fondamentali sotto questo punto di vista? Il tocco cromatico dell’ambiente intorno a noi, quindi anche e soprattutto quello lavorativo., può generare delle forti emozioni. Ma non è tutto: l’azienda può determinare una propria linea che esalta l’attività del singolo dipendente anche con grafiche specifiche così come i pattern. In questo ultimo caso la percezione di chi lavora sarà forte con un successivo senso forte di appartenenza alla stessa azienda. A guadagnare saranno diversi aspetti come l’originalità, le nuove idee ma anche la flessibilità per non rimanere sugli stessi standard che magari hanno accompagnato un’attività per tanti anni.

Nel lavoro è fondamentale curare l’aspetto psicologico del dipendente

Come abbiamo visto fino ad ora per un lavoro fatto “bene” e con dedizione sarà importante anche l’aspetto psicologico: quante volte abbiamo visto le nostre singole postazioni modellate secondo quelli che sono i nostri gusti o le nostre abitudini. Scrivanie personalizzate, colori, fogli, sistemazione in una certa maniera degli oggetti come PC o penne così come la presenza delle piante tanto amate, un tocco di pollice verde che dona eleganza, aumenta l’attenzione e anche un benessere mentale. Pensate ad alcuni degli oggetti classici, la lavagna a muro con i pennarelli: generano il susseguirsi d’idee e di soluzioni lavorative.

Flessibilità dell’orario di lavoro, work life balance, valutazione di performance

Si è parlato tanto in questi due anni di smart working, telelavoro o comunque soluzioni alternative a quelle classiche. Senza dubbio questo contribuisce al benessere del singolo dipendente, basti pensare ai vantaggi che queste soluzioni possono dare alle donne alle prese con bambini e con la casa. Stesso discorso va fatto per i work life balance, i sistemi di valutazione sulle performance senza dimenticare nemmeno la flessibilità di orario, elemento che influisce non poco sulla tranquillità del dipendente che potrà così organizzare impegni e tempi per concentrarsi al 100% sul lavoro.

La tecnologia come elemento essenziale per un lavoro migliore

Non bisognerà dimenticare però la tecnologia che, al pari degli altri aspetti, in maniera soft risulterà allo stesso modo importante. Come? Non è inusuale ormai vedere phone booth per le telefonate così come videoconferenze o anche focus work. Insomma, crescono la connessione e lo scambio frequente e rapido d’informazioni, con l’abbattimento dei tempi che influirebbero in maniera negativa sul lavoro a distanza. Oggi un’azienda può parlare con una consorella, ordinare, pagare un qualsiasi lavoro con un semplice click sul PC. Ma un lavoro che vuole fare la differenza dovrà essere anche organizzato: ai tempi d’oggi moltissime sono le aziende che con frequenza stabilita organizzano degli interessanti worksetting per pianificare e operare. Sono i casi in cui il lavoratore è messo al centro del progetto, mettendo tutte le proprie potenzialità ed entusiasmo sul campo o, ancor meglio, sul tavolo del lavoro.

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16 Dicembre 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Quali sono le migliori pitture antimuffa? è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Le migliori pitture antimuffa sono quelle contenenti speciali agenti antimicotici e antibatterici in grado d’impedire in modo efficiente la formazione di muffa alle pareti e contrastare funghi e batteri dannosi anche per la salute umana.

Perché e dove si forma la muffa.

La muffa è un insieme di funghi e batteri, microrganismi che prolificano negli ambienti caldi e umidi della casa, in particolare negli scantinati, nei seminterrati, nei locali lavanderia, nelle cucine e nei bagni, locali questi dove i vapori provenienti dalla doccia o dalla vasca si attaccano al soffitto, ma in generale nessun ambiente domestico è totalmente esente dal rischio di muffa.

Foto di Annie Spratt su Unsplash

Le cause che contribuiscono alla formazione della muffa sono legate a un eccesso di umidità negli ambienti della casa. Questa condizione può verificarsi a causa di:

  • infiltrazioni d’acqua dovuti a impianti idrici rotti, muri con crepe o non ben protetti dall’esterno, dal tetto o anche dagli infissi non correttamente installati;
  • scarsa areazione dei locali e scarso isolamento termico dell’abitazione;
  • sbalzi termici, che si verificano principalmente in inverno quando esiste una netta differenza tra una più fredda temperatura esterna e quella cada all’interno della casa, generano condensa sulle pareti formando tante goccioline di acqua;
  • umidità prodotta dai vapori in cucina e in bagno;
  • umidità di risalita che si verifica nelle case ubicate al piano terreno i cui pavimenti sono a contatto col terreno che impregnandosi di acqua durante le piogge, questa si insinua nel pavimento, provocando le classiche chiazze d’umido che dal battiscopa si eleva in altezza sui muri.

Danni causati dalla muffa.

Oltre a danneggiare i muri e compromettere la solidità della casa, la muffa può causare anche dei danni alla salute umana. I funghi e i batteri sono organismi volatili, che si diffondono attraverso a delle spore microscopiche. Questi si disperdono nell’aria e possono essere inalati provocando reazioni allergiche, sfoghi cutanei, dermatiti, disturbi agli occhi, o intaccare le vie respiratorie causando raffreddori cronici e asma.

Pitture antimuffa, consigli sul perché e come utilizzarle.

La muffa alle pareti è difficile contrastarla in modo adeguato. Le pitture antimuffa sono utili proprio a impedire che la formazione di funghi e batteri trasformino gli ambienti di casa tua in luoghi inospitali e insalubri. Nonostante la loro significativa azione antimuffa, grazie ai loro componenti antimicotici e antibatterici (uno dei più conosciuti è il benzisotiazolone, una sostanza chimica con proprietà microbicide e fungicide), sono prodotti che possono essere impiegati sulle pareti di qualsiasi ambiente domestico, visto che il loro effetto estetico è del tutto simile a quello delle normali pitture per interni. Anzi spesso, per ottenere risultati esteticamente migliori e più definiti, queste pitture sono impiegate come base protettiva su cui applicare lo strato di pittura definitivo.

Come procedere.

  • Prima di applicare la pittura antimuffa bisogna provvedere a pulire per bene la parete. Se è già presente della muffa è opportuno rimuoverla. Qui vi spiego come fare!
  • Una volta pulita per bene la parete e asciugata con una spugna, questa avrà un aspetto più sano, ma per essere ancora più meticolosi si potrebbe passare anche una soluzione antimuffa.
  • Prima di dipingere il muro con la pittura antimuffa dovrete lasciar passare almeno due giorni.
Foto di Zuzana su Unsplash

La pittura antimuffa sanifica la parete oggetto dell’intervento, effettuando un vero e proprio trattamento di bonifica e prevenzione. E’ necessario però che i locali trattati siano adeguatamente ventilati e mantenuti asciutti in modo che la pittura riesca in quello che viene promesso dai produttori. Inoltre, l’effetto di questi prodotti non è certamente eterno tanto che è consigliato rinnovare il trattamento almeno ogni 5 anni.

Tre pitture antimuffa che vi consiglio.

Sono tre i prodotti a mio avviso tra i migliori che la moderna produzione italiana mette a disposizione. La prima soluzione, probabilmente la migliore, è la pittura antimuffa e anticondensa Chreon – Termoton. Prodotta dall’italiana Lechler, è considerata una delle migliori pitture antimuffa anche per l’eccellente rapporto qualità – prezzo. Si tratta di una pittura a uso professionale a base di resine acriliche contenenti delle microparticelle cave che contribuiscono a diminuire sensibilmente la dispersione termica della superficie dove viene applicata.


LECHLER – CHREON – TERMOTON 5 Lt. BIANCO PITTURA ANTIMUFFA…

  • Peso specifico: 0,750 kg/l
  • Lavabilità (rif. UNI 10795): OTTIMA
  • IL PRODOTTO E’ IDONEO A PREVENIRE LO SVILUPPO DI MUFFA
  • RESISTENZA AL LAVAGGIO

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È un prodotto ideale per le pareti soggette a fenomeni di condensa. Ha un ottimo potere coprente e una finitura che offre una bassa presa allo sporco ed è resistente al lavaggio. Essendo pittura non facile da stendere, è consigliabile farla applicare a un esperto professionista.


L’idropittura murale igienizzante per interni Mapei Dursilite Plus è un altro prodotto italiano di buona qualità. Si tratta di una pittura con proprietà igienizzanti e di ottima capacità coprente, certificata EN ISO anche per la resistenza alla diffusione e al passaggio del vapore.


MAPEI Idropittura murale bianca igienizzante per interni…

  • Idropittura murale bianca igienizzante per interni Dursilite Plus…
  • MAPEI
  • 130138.005BSCY

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La sua resa buona (un chilo di vernice basta per stendere due mani su una superficie di 3 metri quadrati) e la facilità di applicazione rendono questo prodotto ideale anche ai lavori fai da te. L’unica pecca è l’odore intenso che emana. Scompare dopo una buona ventilazione dei locali per almeno quattro o cinque giorni dopo l’applicazione della pittura.


La terza e ultima soluzione che vi consiglio è il completo trattamento antimuffa MaxMeyer BioActive composto da alcuni specifici prodotti, tra cui un’ottima pittura antimuffa.

Il trattamento vi permette di combattere la muffa in modo efficace ed è la soluzione ideale se si vuole rimettere a nuovo una parete rovinata dalla muffa da soli, cioè senza ricorrere all’aiuto di un professionista.

Soluzione Antimuffa per interni Bioactive – soluzione risanante specifica per ciclo antimuffa, consigliata per bonificare pareti infestate da muffa e prevenirne il ritorno. Il prodotto è da applicare sulle pareti dopo la rimozione della muffa per poi procedere con l’applicazione di BioActive Fissativo antimuffa e infine la pittura antimuffa.


MaxMeyer Soluzione Antimuffa per interni Bioactive INCOLORE 1 L

  • Fatto di materiale di alta qualità
  • Pratico ed utile
  • Facile da usare
  • Fabbricato in Italia

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Fissativo Antimuffa all’acqua Bioactive – da applicare prima della pittura antimuffa sulla parete da trattare opportunamente ripulita da sporco e muffa.

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MaxMeyer Fissativo Antimuffa all’acqua per interni Bioactive…

  • Pronto all’uso
  • Antimuffa
  • Risanante – Inodore

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Pittura per interni antimuffa Bioactive – un prodotto traspirante, risanante e soprattutto inodore, quindi ideale per sanificare gli ambienti umidi con scarsa ventilazione. Il suo rapporto qualità – prezzo e la resa sono eccellenti: un solo litro basta per una superficie di 12-14 metri quadrati!

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  • Pronta all’uso
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Additivo antimuffa per interni Bioactive – un prodotto da aggiungere a qualsiasi idropittura per conferirgli tutte le caratteristiche antimuffa dei prodotti Bioactive di MaxMeyer.

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16 Dicembre 2022 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Utilizzo di tende per l’isolamento termico e acustico è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Le tende per l’isolamento termico e acustico sono un accessorio essenziale per la pace dei sensi.

È difficile sfuggire al rumore in casa, vero? Che si tratti del suono delle voci, della televisione, dei vicini, del traffico, delle strade trafficate o del rumore proveniente dall’interno dell’edificio. Il rumore può diventare rapidamente un incubo e compromettere la qualità della vita e la salute. L’attenzione alle tende a isolamento termico e acustico è un elemento essenziale per il comfort abitativo.

tende per l'isolamento

Utilizzare una tenda termica per risparmiare energia

Una tenda termica è essenziale per una vita confortevole. Innanzitutto, consente di consolidare l’isolamento di porte e finestre. In questo modo è possibile ridurre la dispersione di calore dalla casa. Permette di godere del comfort termico, mantenendo il fresco in estate e il caldo in inverno. È vero che questo non è tutto ciò che si può usare per migliorare l’isolamento della casa.

Una tenda fonoassorbente contro l’inquinamento acustico

Una tenda insonorizzante è un ottimo alleato se si soffre d’inquinamento acustico. È vero che è difficile sfuggire al rumore in casa, non è vero? Il rumore può provenire da molte fonti, tra cui i vicini, la strada, il traffico e le aree comuni dell’edificio. Ma quando il disturbo diventa un vero e proprio incubo e risulta difficile convivere con il rumore, è necessario agire rapidamente. Il rumore può minacciare rapidamente la qualità della vita e la salute fisica e mentale. In particolare, l’inquinamento acustico ripetuto causa spesso stress e disturbi del sonno.

In questo contesto, dotare una finestra di una barriera antirumore può essere una soluzione per semplificare la vita. Le tende acustiche sono progettate per aumentare l’isolamento di finestre e porte e ridurre drasticamente il rumore e il disturbo. Permette di costruire una vera e propria oasi di pace e benessere proteggendovi dal rumore quotidiano. Si tratta di un dispositivo essenziale per godere di una tranquillità senza pari, lontano dall’inquinamento acustico.

La tenda isolante per l’interior design

Se siete appassionati d’interior design, non fatevi prendere dal panico. Una tenda isolante per il calore e il suono migliorerà la bellezza della vostra casa. Oltre a fornire isolamento termico e a proteggere dall’inquinamento acustico, sono disponibili in tutte le forme e dimensioni per soddisfare tutti i gusti. Si possono trovare modelli in una varietà di colori e motivi diversi per adattarsi al vostro arredamento!

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16 Dicembre 2022 / / Dettagli Home Decor

Le Ghirlande di Natale fai da te

Scopri come creare bellissime ghirlande di Natale fai da te in diversi stili e dimesnioni. Non c’è niente di meglio di una ghirlanda per augurare gioia e serenità.

Le ghirlande sono tra le più classiche decorazioni di Natale da realizzare utilizzando materiali naturali che possiamo facilmente trovare in giardino, in un parco oppure facendo una passeggiata nel bosco. Realizzare una ghirlanda può essere molto semplice e non richiede particolari abilità. Se siete in grado di decorare un albero di Natale, allora non avrete nessuna difficoltà nemmeno per realizzare il vostro fuoriporta.

Come creare le ghirlande di Natale fai da te

Crearle con materiali naturali è un ottimo modo per riciclare in modo creativo i doni della natura, rinunciando alla plastica. Le basi si possono realizzare con ramoscelli e tralci di rampicanti, ma anche arbusti di vario tipo. In questo modo si otterrà un meraviglioso effetto naturale. Ma vediamo nel dettaglio come si fa la base a seconda del materiale scelto.

Ghirlanda fatta con rami di betulla

La betulla è la più adatta in quanto i rametti sono molto flessibili, sono facili da lavorare per creare un intreccio a forma di cerchio. Su questa base potrete creare le composizioni più diverse utilizzando bacche, frutti, rametti di piante sempreverdi, fiori di cotone, eucalipto e altri elementi facili da trovare in giardino, nel bosco o anche da un fiorista ben fornito.

 

Ghirlande di Natale fai da te con rami di betulla

Per creare la base disponete due o tre rami di betulla lunghi almeno 80 cm e attorcigliateli fra loro. Aggiungete altri ramoscelli per ottenere un insieme più armonioso e lo spessore giusto per la ghirlanda. A questo punto create un cerchio con ramoscelli di betulla e legateli con del filo metallico ed ecco pronta la base. Prima di procedere con le decorazioni, aggiungete un nastro o filo di spago per appenderla perché sarà più difficile farlo una volta che sarà decorata.

Crea la base con tralci di vite

Come anticipato, per creare la base è possibile usare anche i ramoscelli di piante rampicanti, come la vite canadese o americana.

Ghirlande di Natale con rami di vite

Scegliete rami lunghi almeno 1 metro e prima di iniziare il lavoro, però, metteteli a bagno per circa un’ora. Questo perché se sono ben intrisi di acqua, saranno più facili da lavorare e senza spezzarsi. Una volta pronti, basterà piegare i tralci di vite in un cerchio per ottenere la dimensione desiderata. Utilizzate del filo metallico per legarli e iniziate a decorare la vostra ghirlanda di Natale.

Ghirlande di Natale fai da te con rami di salice

Tra i materiali più adatti a creare la base, ci sono anche i rametti flessibili del salice, utilizzati per creare ceste e cestini. In questo modo si otterrà una corona robusta, in grado di sostenere decorazioni più pesanti senza perdere la sua forma rotonda.

come realizzare una ghirlanda natalizia

Il suggerimento è di usare rami piuttosto lunghi e flessibili, arrotolandoli in un cerchio non troppo piccolo. In alternativa, potete sempre acquistare una base già pronta da fioristi, garden center e negozi di hobbistica. Per fissare le decorazioni, potete usare del filo metallico o della colla a caldo.

La ghirlanda moderna con base metallica

Per conferire alla ghirlanda un look più moderno, si può optare per una base metallica, con l’aggiunta di qualche rametto di pino e delle semplici decoraioni, magari realizzate in carta.

ghirlanda natalizia moderna con base metallica

La base tonda in filo metallico è robusta e facile da decorare, ma è leggera e quindi adatta ad essere appesa a ganci che non sopportano pesi eccessivi. Il filo metallico potrà essere rivestito tutto o in parte con rami di abete, rametti di eucalipto, composizioni di foglie e molto altro. Se preferite nascondere alla vista la base, potete anche rivestirla con del muschio.

Soffice e leggero basterà applicarlo con della colla a caldo e poi procedere con l’aggiunta delle altre decorazioni. La ghirlanda in foto è interamente rivestita di muschio e decorata con fiori secchi di ortensia, cannella e piccole mele selvatiche rosse.

Quali decorazioni scegliere?

Una volta creata la base per la vostra ghirlanda natalizia è il momento di procedere con le decorazioni. Come detto vanno benissimo rami di abete, pino, rametti di eucalipto, pigne e fiori di cotone, solo per citare i più comuni. Oltre a questi elementi naturali è possibile aggiungere altro, come ad esempio delle arance essiccate.

come decorare le ghirlande natalizie

Per farlo tagliate delle fette sottili da 5/6 mm e sistematele sul calorifero oppure nel forno a bassa temperatura e girandole spesso. In poche ore saranno pronte per decorare la ghirlanda. Un consiglio, per farle durare più a lungo passate sopra ogni fetta della vernice trasparente. Tra le decorazioni naturali non possono mancare nemmeno i classici bastoncini di cannella, molto natalizi.

ghirlanda di natale con il vischio

Desiderate creare una ghirlanda porta fortuna? Allora rivestite la base con tanti rami di vischio. E’ facile da realizzare ed è carica di simboli positivi.

Le mini ghirlande

Quando si crea una ghirlanda, molto spesso avanza del materiale. Per non sprecarlo si possono creare altre decorazioni fai da te. Ad esempio delle mini ghirande da appendere, magari creando una composizione fatta con elementi naturali diversi.

mini ghirlande di natale fai da te

Le mini ghirlande sono molto leggere e per questo si possono appendere facilemnte ovunque. In alternativa, potete realizzarne anche di più piccole da usare come segnaposto o come legatovagliolo per la vostra tavola delle feste.

Ora, non vi resta che fare spazio alla creatività per ideare bellissime ghirlande da appendere alla porta d’ingresso e non solo.

Immagini Depositphotos

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16 Dicembre 2022 / / Dettagli Home Decor

Tutto sull'impianto di riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pavimento garantisce efficienza e risparmio energetico senza rinunciare all’estetica. Ecco tutto quello che c’è da sapere

Chi non è entrato in casa di qualcuno, in inverno, e per prima cosa si è tolto le scarpe? Ed è stato colto dal freddo del pavimento a contatto con i piedi! In questo articolo vedremo cos’è l’impianto di riscaldamento a pavimento per combattere le temperature gelide dentro casa.

Cos’è il riscaldamento a pavimento?

Si tratta di un impianto di riscaldamento composto da pannelli che irradiano il calore in modo omogeneo su tutta la superficie. Dal momento che il calore viene emanato dal pavimento, non si disperde nella parte più alta della stanza e si mantiene una temperatura piacevole più a lungo.

Come funziona?

Esistono due tipi di riscaldamento a pavimento: quello idraulico, con un sistema di tubi d’acqua sotto il pavimento che lo riscaldano ed emanano calore; quello elettrico, composto da un circuito elettrico che trasforma l’energia in calore tramite l’uso di resistenze riscaldanti. L’utente ha il compito di accendere e spegnere il meccanismo usando un touch screen e selezionando la temperatura.

Vantaggi del riscaldamento a pavimento

Vantaggi del riscaldamento a pavimento

Primeggia il piacere di camminare a piedi scalzi sul pavimento Altri vantaggi del riscaldamento a pavimento sono:

  1. Riscalda i piedi, la parte più sensibile al freddo e mantiene fresco il resto del corpo.
  2. Riscalda la stanza in cui viene utilizzato senza sprecare l’energia riscaldando l’aria nella parte superiore.
  3. Evita le correnti d’aria, riduce il movimento della polvere e i problemi di salute correlati (allergie).
  4. Elimina la presenza dei caloriferi, con un netto guadagno in termini di spazio, design e sicurezza.
  5. È silenzioso.

Come si installa un impianto di riscaldamento a pavimento?

Il sistema di installazione dipende dal tipo di impianto scelto, ma in generale il meccanismo è quello che vedremo di seguito. Innanzitutto, viene applicato un isolante termico non comprimibile e si posiziona l’impianto di riscaldamento, che può essere elettrico (resistenza elettrica) o con tubi d’acqua. In quest’ultimo caso servirà un sistema di guide per la corretta posa dei tubi. Successivamente, viene disposto uno strato di regolazione per proteggere  la pavimentazione; sarà maggiore nel caso di impianto con i tubi d’acqua. Infine, viene posizionato il pavimento nella tipologia  scelta.

Ricordiamo che per l’impianto di riscaldamento a pavimento elettrico di Butech è necessario solo un termostato per ogni stanza, mentre nel caso del sistema ad acqua calda bisognerà installare caldaie e distributori di tubi, valvole e gli elementi essenziali del circuito idraulico, oltre a sistemi di controllo della temperatura.

Qual è lo spessore dei pannelli radianti?

Varia a seconda del sistema utilizzato: i pannelli radianti di Butech hanno uno spessore di appena 2 mm, gli impianti ad acqua, invece, possono raggiungere vari centimetri. Le misure indicate non includono lo strato di isolante termico, raccomandato in questo tipo di impianto di riscaldamento.

Riscaldamento a pavimento elettrico di Butech

Riscaldamento elettrico a pavimento di Butech

Lo studio di ingegneria del Gruppo PORCELANOSA offre un riscaldamento elettrico a pavimento che consente una regolazione della temperatura indipendente e completamente personalizzata in ogni stanza e comprende due elementi:

  • Termostato 10GM: design ultrasottile e integrato nella parete (16 mm), regolazione automatica del riscaldamento grazie a SmartGeo™, la tecnologia che apprende le abitudini e la posizione degli utenti attraverso la comunicazione in background con un’applicazione mobile; ciò consente un notevole risparmio economico ed energetico. Inoltre, i costi energetici possono essere monitorati tramite grafici.
  • Reti radianti: con una potenza elettrica di 150 W/m². Lo spessore della rete è ultrasottile (1,8 mm) e ha un doppio isolamento che la rende eccezionalmente resistente. La rete autoadesiva permette un buon fissaggio al supporto, mantenendo il cablaggio del sistema completamente piatto. La larghezza della rete di 50 cm ne facilita la distribuzione lungo il pavimento in fasce parallele; ideale per tutti i tipi di ambienti.

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