1 Dicembre 2022 / / Dettagli Home Decor

Una giornata a Milano con Quadrodesign alla scoperta dell’ex fabbrica di dolci diventata la sede di DWA Design Studio.

Il legame che si instaura tra Quadrodesign ed i progettisti che scelgono il brand e i suoi prodotti per le loro realizzazioni, fornisce l’occasione per un incontro con DWA Design Studio. Ospiti di Frederik De Wachter e Alberto Artesani, esploriamo un angolo di Nolo, area a nord di Milano (Nord di Loreto per l’esattezza, da qui No-Lo). La creatività e l’operosità di molti, locali e nuovi arrivi, sta consolidando come polo emergente della città, senza cancellare ma integrandosi con la vivace e multiforme vita del quartiere.

Anche la storia del palazzo dove ha sede lo studio è bella da raccontare ed immaginare. Un open space nato nel secolo scorso come piccola fabbrica di dolci. Qui Giovanni Cova produceva panettoni e cioccolata. Materia prima e sensazioni del cibo; materiali ed emozioni nel mondo del progetto. I DWA, infatti, amano in particolare fare ricerca e sperimentare con i materiali costruttivi e quelli che provengono da altri ambiti, da reinventare in nuove funzioni ed accostamenti fino a diventare l’elemento caratterizzante di un progetto. All’insegna dell’imprevedibile e dell’effetto sorpresa quando lavorano ad una vetrina o ad un evento site-specific, del comfort quando si tratta di una residenza privata o di un hotel. Complici l’uso del colore e della luce.

L’open space di DWA Design Studio

In base a questi criteri, sembra di poter assimilare il progetto dello studio a quello di una casa: in questo caso un volume puro ed essenziale, anche negli arredi, con l’anima da ex laboratorio ben dichiarata dalle finestrature industriali, senza accenti troppo invasivi che forse disturberebbero l’atto creativo. Altra narrazione quando ci si addentra nella zona meeting con il grande tavolo riunione e nella cucina, celata dietro ad una parete: qui l’attenzione va a concentrarsi sui pattern dei materiali e sui colori.






Idealaqua di Quadrodesign per DWA Design Studio

La cucina è di un verde brillante ed energico – con il dettaglio sinuoso di una maniglia creata con materiali di recupero – sulla quale è installato il rubinetto per filtrazione domestica Idealaqua di Quadrodesign, nello specifico l’articolo 383: un rubinetto in acciaio inossidabile, dotato in modo inedito di un deviatore esteticamente integrato per azionare, quando serve, il filtro a carboni attivi o membrana (o qualsivoglia altro metodo di filtrazione) per l’acqua potabile, per bere e trattare i cibi con l‘acqua più pura possibile.

Ai tanti temi ecologici e ai risvolti economici dall’utilizzo di Idealaqua, si aggiunge la consapevolezza di come il design possa apportare valore al quotidiano.  Ecco come la funzionalità, declinata in questa particolare accezione da Quadrodesign, interpreta l’idea di comfort e cura del dettaglio dei progetti firmati DWA.

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1 Dicembre 2022 / / Dettagli Home Decor

perchè scegliere un camino senza canna fumaria

Sostenibilità, sicurezza e costi contenuti sono solo alcuni dei motivi per cui conviene scegliere un camino senza canna fumaria.

In un clima di ansia generalizzato, tra prezzi al m3 del metano più che raddoppiati, regolamentazione sull’orario di utilizzo della caldaia e possibili interruzioni alla fornitura, è in corso una corsa frenetica per acquistare o rispolverare ogni tipo di camino e stufa a legna/pellet. Ricorrere a prodotti datati determina indubbiamente un impatto sull’ambiente e sulla sicurezza molto importante. Solo in Lombardia, dove si contano 500mila impianti a biomassa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) ha rilevato che il 39% delle emissioni di PM10 deriva dall’impiego di camini a legna di vecchia generazione. Inoltre, la combustione di legname, la cui qualità è spesso non certificata, produce PM2,5, particolati aerei in grado di raggiungere la regione alveolare dei nostri polmoni.

“Questo problema ambientale non riguarda fortunatamente stufe e i camini di nuova generazione, le cui emissioni nocive sono ridotte al minimo. – commenta Luca Milani, Direttore Vendite di maisonFire  Esiste fortunatamente una soluzione smart, per non dover rispolverare vecchi camini e stufe, spesso fuorilegge, e impiegare di meno il riscaldamento tradizionale, a vantaggio anche dell’ambiente: scegliere i caminetti senza canna fumaria. Elettrici a led, elettrici ad acqua o i biocamini racchiudono 5 ragioni per sceglierli”. 

5 buoni motivi per scegliere un camino senza canna fumaria

Scelta green

Le soluzioni elettriche ad acqua ricreano in modo incredibilmente fedele all’originale, l’immagine della fiamma, ma anche l’effetto fumo, grazie alla tecnologia brevettata a ultrasuoni che nebulizza vapore acqueo. Il fuoco che nasce dall’acqua è la massima espressione di un focolare ecologico. I camini led, invece, riproducono in modo molto veritiero la fiamma. Entrambi possono essere usati a scopo decorativo, oppure per generare calore. I biocamini, invece, impiegano il bioetanolo, alcool di origine vegetale; durante la combustione non producono alcuna sostanza nociva per l’aria che respiriamo, ma solo vapore acqueo e calore.

Costi contenuti d’utilizzo

I caminetti elettrici ed elettrici ad acqua dotati di funzione riscaldante donano tepore alle stanze di casa con un consumo di 2kw/h pari a circa 0,7€/h.

Parliamo di focolari la cui primaria finalità è decorativa, ma se accesi ad esempio tutte le sere per riscaldare e creare atmosfera nella zona giorno, permettono di risparmiare sul riscaldamento mentre ci si rilassa davanti alla TV. Sono inoltre una valida alternativa sia con l’arrivo dei primi freddi, sia sul finire dell’inverno, arrivando a usare la caldaia anche un mese in meno all’anno, cosa non banale oggi” segue Milani. A questo aspetto si aggiunge anche il fatto che la legna, oltre a essere introvabile, ha raggiunto prezzi elevati.

Versatilità e design

Non presentano limitazioni d’installazione legate alla canna fumaria, quindi possono essere impiegati in qualsiasi punto della casa, a contatto con tutte le superfici, anche quelle delicate come marmo, legno e cartongesso, oppure sotto la TV. Possono essere poggiati per terra, incassati, appesi alle pareti come un quadro, per infinite combinazioni d’arredo.

I modelli più richiesti sono quelli da incasso a bioetanolo, perfetti anche per separare due ambienti, e i camini elettrici con tecnologia led Alisa e Lepiaki” commenta Luca Milani di maisonFire.

5 buoni motivi per scegliere un camino senza canna fumaria

Sicurezza d’uso

Le versioni elettriche ed elettriche ad acqua non richiedono accorgimenti d’uso o protezioni, proprio perché producono una fiamma fredda. Sono ideali quindi in presenza di animali domestici e bambini piccoli, oltre che per decorare ogni tipologia di ambiente.

Permessi e manutenzione non necessari

I camini senza canna fumaria non richiedono permessi per l’installazione, né procedure periodiche di manutenzione in quanto non generano fuliggine o cenere.

“Si tratta di un aspetto molto interessante, vista l’attuale carenza di manodopera manutentiva – spiega Milani -. Gli spazzacamini sono introvabili o con tempi d’attesa importanti, vista la domanda più che triplicata. La sicurezza quando si parla di focolare è fondamentale: una manutenzione scorretta della canna fumaria, oltre all’emissione di sostanze nocive nell’aria, aumenta in modo considerevole il rischio d’incendio (10.000 incendi domestici ogni anno hanno questa causa, secondo Anfus). 

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