8 Luglio 2022 / / Laura Home Planner

Come scegliere il tavolo da pranzo per forma colore e dimensioni?

Lo sappiamo tutti,

negli ultimi due anni le nostre abitudini sono cambiate e insieme a loro il modo in cui ci siamo approciati alla casa e agli arredi.

La zona pranzo che è un tempo era dedicata alle cene con gli amici e alle riunioni di famiglia, per molti è diventata l’angolo smart working, la palestra, la sala riunioni…

così,

Il tavolo da pranzo è diventato il banco di scuola, la scrivania dell’ ufficio, il tavolo per le conferenze via web .

Si sa però, le case non sono tutte uguali,

gli ambienti hanno configurazioni e misure diverse e le esigenze sono distinte per ognuno di noi.

Un tavolo da pranzo rotondo rispetto ad uno quadrato o rettangolare offre spazi e sedute differenti, per questo motivo qualcuno è stato costretto a scegliere di acquistare un tavolo da pranzo nuovo ,

per assecondare le proprie necessità.

Tavolo da pranzo.. Che modello scegliere?

Chiunque è già stato qui è legge i miei articoli lo sa..lo sanno anche i muri ormai,

io sono una fan del tavolo rotondo,

mi piace per tutti i motivi che non smetterò mai di elencare:

  • Non ha spigoli
  • Seduti intorno ad un tavolo rotondo ci si guarda tutti in faccia
  • Occupa meno spazio ma ha più capienza di un tavolo quadrato delle stesse dimensioni
  • È un icona senza tempo

potrei stare ore a cercare di convincervi ad acquistarne uno , soprattutto a chi tra voi è ancora scettico perché ha in mente quel tavolo che si usava almeno trent’anni fa in palissandro con il basamento al centro che non era stabile e che faceva ballare il piano ,

comunque ,

a parte la mia fissa per il rotondo, in questo articolo vorrei darvi qualche dritta su come scegliere misure , forma e materiale del vostro tavolo da pranzo .

la prima regola è quella dello spazio,

le misure sono fondamentali,

non si può mangiare intorno ad un tavolo senza avere un minimo di agio per muoversi.

Spesso mi capita di sentire..” Nel progetto voglio un tavolo grande, fa niente se resta attaccato al muro..”

oppure: “basta che quando è chiuso ci stiamo in otto a mangiare perché non ho voglia di allungarlo tute le volte “

No, è il modo più sbagliato di ragionare,

oggi giorno il mercato ci offre una vastissima scelta, perché non approfittarne?

Lunghezza per larghezza = numero di posti a sedere

Il tavolo da pranzo rettangolare che ho graficato ha dimensioni 140×80 ,

come potete vedere ci stanno comode 4 sedute,

se volessimo inserire due posti in più però come capotavola..be dovremmo prenderne uno allungabile , altrimenti sarebbe decisamente scomodo sedersi intorno.

Quello rotondo invece ha diametro 120,

pensiate che porti via più spazio?

in realtà ve ne sta offrendo di più,

quattro persone ci stanno comode, ma se dovessero aggiungersi due amici a cena..

non ci sarebbe alcun problema.

l’alternativa?

per chi proprio il tavolo rotondo non lo può vedere,

un tavolo rettangolare di dimensione 160×90 cm

ovviamente considerando lo spazio e alle misure della stanza in cui va inserito.

Dunque ,

per scegliere le misure del tavolo da pranzo è necessario verificare:

  • lo spazio in cui va inserito (quanto è grande la stanza e se ci sono altri ingombri vicini tipo divano, tavolino, aperture
  • il numero di persone che abitualmente lo deve utilizzare
  • il numero di persone con cui pensiamo di poterlo condividere durante cene, feste..
  • quanta importanza dare alla zona pranzo

materiali

ne esistono di tutti i tipi

dal laminato, alla vetroceramica,

dal quarzo al vetro,

dall’hpl al metallo

Per tutti i gusti , esigenze e colori.

Il tavolo con piano in laminato è tra i più economici considerando i materiali che ho elencato,

solitamente lo si usa in cucina con il colore abbinato al top dei mobili, ma non necessariamente,

ci sono dei laminati effetto materico legno, cemento, resina, che stanno benissimo anche nelle sale da pranzo.

pro del tavolo in laminato:

  • prezzo
  • con più varianti di colori e dimensioni
  • con possibilità di essere allungato
  • in alcuni casi(dipende anche dal basamento) più leggero e maneggievole
IMMAGINE TOMASELLA

La tendenza del momento…almeno per qualcuno

è il tavolo con il piano in vetro ceramica effetto marmo..

Sui social no si vede altro,

venato ovunque..

tra i bagni come rivestimento ,

nelle sale da pranzo per il tavolo

in cucina come piano d’appoggio

eleganti, raffinati, allungabili, rotondi, rettangolari e ovali,

si possono trovare di varie dimensioni e forme,

chiaro però che va abbinato nel modo giusto..

non basta solo il fatto che sia bello,

deve essere allineato al gusto del resto dell’ambiente.

contro del tavolo con il piano in vetro ceramica:

  • prezzo..più caro rispetto ad altri
  • meno maneggevole.. ovvero è pesante
  • più difficile da abbinare..le varianti colori sono più limitate

Ma le gambe per il tavolo da pranzo?

Già

oltre a forma e colore , un aspetto importante sta proprio sotto il tavolo..

le gambe o il basamento sono fondamentali per determinare il numero di sedute..

insomma quante volte vi è capitato durante le cene di famiglia, di ritrovarvi seduti con la gamba del tavolo in mezzo alle gambe?

Per questo motivo bisogna fare molta attenzione..

meglio con 4 gambe o con basamento centrale?

con gambe poste ai lati oppure a forma di cavalletto?

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8 Luglio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Legno massello, lamellare, multistrato, truciolare, assi, pannelli. Sono solo alcuni dei termini che indicano il legno e i derivati del legno. Mini guida.

Legno e derivati del legno
Pannelli in legno by Antico Trentino

Dopo aver analizzato le caratteristiche del legno e le specie più utilizzate per costruzioni e arredamento, vediamo i materiali derivati del legno. Per derivati del legno si intendono tutti i prodotti realizzati assemblando porzioni di legno e/o scarti per formare pannelli. Vi consiglio innanzitutto la lettura dell’articolo citato, così da potervi fare un’idea più precisa di che cosa è il legno e di come viene trasformato.

Legno e derivati del legno, i formati in legno

Vediamo i materiali e i prodotti realizzati a partire dal legno e impiegati nei settori delle costruzioni e degli arredi:

Legno massello

Il legno massello è il pezzo ricavato dalla parte più interna e resistente del tronco, il durame. Essendo il durame ricco in tannini e resine, è più scuro rispetto al resto della pianta. Fanno eccezione gli alberi a durame indifferenziato, come l’abete -escluso il Douglas-, la betulla, il faggio, il frassino, il pioppo. E’ utilizzato per realizzare mobili di pregio, se ricavato da specie come il noce, il castagno, l’olmo e il ciliegio. Per le costruzioni le travi in massello più comuni sono quelle ricavate da abeti, larici, la quercia nelle varietà rovere, roverella, farnia e cerro.

1140, Tavolo in legno massello, design Werner Aisslinger per Thonet

Legno massiccio

Il legno massiccio è ricavato dal tronco intero, e comprende sia il durame che l’alburno, ovvero la parte più esterna. Rispetto al massello, nelle specie a durame differenziato, si possono avere tavole con notevoli differenze di colore. Questa caratteristica, specie nei legni più pregiati, può essere sfruttata a scopo decorativo. Non sempre il legno massiccio è più economico rispetto al legno massello: una tavola in massello di pino sarà sempre meno costosa di una tavola in ciliegio massello.

Legno lamellare

Il legno lamellare si ottiene incollando a caldo e a pressione almeno tre “lamelle” di legno massello tra loro. Grazie a questa tecnica, messa a punto nel secolo scorso, si ricava un materiale dalle qualità straordinarie. Rispetto al massello, si ottengono travi o elementi curvi della lunghezza desiderata e prive di nodi e fessure, in quanto si selezionano lamelle prive di difetti. Resistenti, durevoli e versatili, trovano applicazione soprattutto nell’edilizia. 

Legno e derivati del legno
Tetto in legno lamellare – EdilPalmieri

Pannelli in legno

Pannelli in legno massello o massiccio

I pannelli in legno massiccio sono costituiti da uno o tre strati di legno massello o legno massiccio. Il pannello monostrato è costituito da listelli di legno massello incollati e pressati, selezionando anche le zone con presenza di nodi. Nell’arredo, vengono utilizzati raramente per i mobili, più spesso nei piani per cucine. I pannelli a tre strati sono solitamente in legno massiccio, incollati e pressati e disposti con le fibre perpendicolari tra uno strato e l’altro. Questi prodotti sono molto più stabili rispetto al legno massello o massiccio, più soggetti a deformazioni.

Piallacci

Il piallaccio è un foglio di legno sottile, dallo spessore variabile da 0,6 a 2 mm. A seconda della tecnica con cui vengono ricavati si distinguono in tranciati e in sfogliati. I piallacci più sottili ricavati da legni nobili sono impiegati per l’impiallacciatura, mentre i più spessi sono utilizzati per realizzare pannelli di compensato e multistrati.

Piallaccio di legno

Paniforti

I paniforti sono pannelli formati da un’anima di listelli o di lamelle di legno ricoperti sui due lati da un piallaccio sottile o da un compensato disposto con venatura perpendicolare. I paniforti sono disponibili in diversi spessori, da 13 mm fino a 5 cm. I paniforti sono molto robusti e resistono alla flessione, per questo vengono utilizzati per piani ampi, come i top dei tavoli, le porte e le ante di armadi.

Compensato e multistrato

Il compensato è un pannello costituito da 3 fogli di legno incollati tra loro con fibre incrociate. Lo spessore varia da 3 a 6 mm, e i legni utilizzati sono il pioppo, il faggio e la betulla. Il multistrato è un pannello di compensato realizzato con almeno 5 strati di piallaccio. Lo spessore varia dai 12 ai 30 mm, e in commercio ne esistono di tipi diversi, a seconda del legno utilizzato. In alcuni casi si trovano pannelli con una o entrambe le facce esterne rivestite con legni più pregiati. Oppure, si trovano rivestimenti melaminici, laminati, formica, plastiche o ABS, soprattutto nell’arredo.Il compensato attira l’attenzione dei designer già negli anni Trenta, grazie agli esperimenti condotti da Alvar Aalto. Tuttavia, è negli anni del dopoguerra, con i designer scandinavi Arne Jacobsen, Eero Arnio, Ilmari Tapiovaara, e con le sedie prodotte da Thonet, che il compensato entra di prepotenza tra i materiali più in voga.

Sedia By Thonet design Günter Eberle.

Compensato marino

Si tratta di un compensato realizzato con legni resistenti all’umidità e incollato con colle particolari, dette fenoliche. Un tempo utilizzato esclusivamente nel settore nautico, oggi trova applicazione negli arredi da esterni e per interni soggetti ad umidità.

Panelli realizzati con paste e fibre di legno

MDF (Medium density fiberboard)

Sono i più diffusi ed apprezzati tra i pannelli in fibra di legno. Si ottengono pressando con resina e colla ad alte temperature una pasta in fibra di legno. Questi pannelli resistenti e indeformabili trovano un vasto utilizzo nell’edilizia e nell’arredo, e consentono illimitate possibilità di personalizzazione. Possono essere laccati, verniciati o rivestiti con piallacci o melaminici, laminati, formica, plastiche o ABS. In commercio esistono tre macro gruppi di MDF:

  • LDF, bassa densità, minore di 500 e 800 kg/mc
  • MDF, media densità, tra i 500 e 800 kg/mc
  • HDF, alta densità, maggiore di 500 e 800 kg/mc

Gli spessori disponibili variano da 19mm a 3 cm.

OSB (Oriented Strand Board)

Sono composti da diversi strati di scaglie di legno lunghe e strette pressate con colla e resina. Si tratta di pannelli non molto resistenti che trovano applicazione nella decorazione d’interni, grazie al loro aspetto particolare.

Truciolare e nobilitato

I truciolati, o legno truciolare, sono pannelli ricavati dai trucioli di legno sminuzzati e impastati con un legante, pressati a caldo. I più ecologici sono quelli legati con lignina, un polimero naturale presente nel legno stesso, il cemento e il gesso. I pannelli legati con resine fenoliche, ureiche e melamminiche purtroppo rilasciano con il tempo un composto inquinante detto formaldeide. Il truciolare ha una vasta utilizzazione nell’industria del mobile, soprattutto per la realizzazione di mensole, ripiani interni e antine, nella versione nobilitata o rivestiti con laminati. 

Nobilitato melamminico

Il nobilitato melamminico è un pannello di truciolare, più raramente MDF o OSB, rivestito da uno o entrambi i lati con carta melamminica. Questo rivestimento consta di un foglio sottile impregnato di resina melamminica e stampato con una texture a imitazione del legno. Con l’evoluzione della stampa digitale, oggi in commercio si trovano pannelli rivestiti con carte fantasia o tinta unita. Molto resistente, idrorepellente, economico, è molto utilizzato nell’industria del mobile.

Legno e derivati del legno
Stulle, tavolino in nobilitato by Connubia

Tamburato

I tamburati sono pannelli formati da un’anima di listelli incrociati tra loro o disposti a nido d’ape, rivestiti da due strati esterni di compensato. Sono più leggeri dei paniforti e sono impiegati soprattutto per porte interne, ante, mobili.

Legno e derivati del legno
Quaderna, tavolo e panca in tamburato placcato laminato Print, design Superstudio per Zanotta

Pannelli in fibra di legno

I pannelli in fibra di legno sono composti da scarti della lavorazione del legno frantumati e successivamente pressati a secco, ovvero senza collanti. Si tratta di pannelli a densità e flessibilità variabili, sono isolanti, traspiranti e igroscopici, e per questo trovano applicazione nell’edilizia per realizzare intercapedini di isolamento termo-acustico. In commercio esistono pannelli in fibra di legno accoppiati con altri materiali come polistirene espanso, schiume di poliuretano o sughero. Esiste poi una tipologia di pannelli in fibra di legno legati con cemento Portland, usati per muri divisori, rivestimenti portanti, isolamento.

7 Luglio 2022 / / Dettagli Home Decor

10 docce da esterno per l'estate

E’ tempo di trovare la soluzione perfetta per rinfrescarsi. Le docce per esterno possono essere la chiave per sopravvivere alle alte temperature e godersi l’estate.

Ideali per qualsiasi spazio outdoor di casa, come giardini, terrazze o rooftop, le docce da esterno sono utili per completare la zona piscina, ma nulla vieta di utilizzarle anche se non si possiede una piscina.

Per la loro installazione non servono autorizzazioni o comunicazioni nemmeno se viene posta sul terrazzo di un’abitazione in condominio. A patto però, che sia arretrata rispetto alla strada e non chiusa all’interno di un volume costruito appositamente. La posa in giardino è semplice e non richiede accessori extra. Nel caso di terrazze o rooftop occorre prevedere anche un piatto doccia con un sistema di scarico.

Le aziende del settore propongono modelli dal design versatile, caratterizzati da forme, materiali e colorazioni diverse. Esistono innumerevoli soluzioni che spaziano dalle colonne doccia freestanding alle docce da parete con soffione, fino a quelle dotate di doccetta o lavapiedi. Tra i materiali, oltre al metallo, si può optare per modelli realizzati in plastica, in legno, o in pietra naturale.

Se stai pensando di attrezzare il tuo spazio outdoor con una doccia esterna, ecco 10 modelli di design per goderti l’estate.

10 docce di design per l’esterno

Docce da giardino di design

Doccia minimal di Tarantik & Egger

La doccia minimalista dello studio di design tedesco Tarantik & Egger  è composta da una serie di tubi uniti tra loro da connettori brevettati nascosti. Il semplice design autoportante, che si collega direttamente a un tubo da giardino, è realizzato in diverse sezioni di acciaio ma appare come un unico tubo che si avvolge su se stesso alla base per formare un robusto supporto.

Inoltre, la doccia, progettata per l’uso in giardino o intorno alla piscina, è autoportante e può essere montata sia su erba che su una terrazza in pietra, piastrelle o sabbia senza la necessità di ulteriori infissi.

doccia outdoor

Garden Shower Doccia

Doccia da esterno Garden Shower disegnata da Mark Gabbertas per Gloster. Elegantissima e minimale, Garden Shower è realizzata con struttura in alluminio verniciato a polvere color meteora. La piattaforma a doghe in teak naturale permette il posizionamento libero.  Per completare il design, un soffione doccia in caldo colore ottone lucido che rappresenta un sottile riferimento al vero disco solare, il sole. La finitura ottone viene ripresa anche dal miscelatore, un tocco davvero prezioso.

le soluzioni per rinfrescarsi all'aperto

Open Air doccia freestanding

Disegnata dallo studio Benedini Associati per Agape, Open Air è la freestanding da collocare dove vuoi. E’ dotata di supporto in alluminio anodizzato nero e base in Cementoskin®, cemento colorato in pasta grigio scuro. Gli elementi di adduzione dell’acqua sono realizzati in POM, materiale plastico, con finitura nera. Il tubo flessibile, in PVC nero, è completo di attacco rapido per giardino. La doccia è dotata di sola regolazione di flusso.

Colonne doccia per il giardino

Colonna doccia Kos di Zucchetti

Una colonna doccia studiata per l’outdoor realizzata in acciaio e freestanding. Kos ha linee essenziali e pulite che sfociano in una curva a tutto tondo con un grande soffione a pioggia da 300 mm.‎ Grazie al miscelatore con comando joystick è possibile utilizzare sia l’acqua fredda che quella calda, per un benessere totale anche outdoor.‎ Dispone inoltre di una doccetta integrata in gomma ed i collegamenti dell’acqua sono a pavimento.‎ L’ estrema semplicità d’installazione ne consente ampia versatilità di utilizzo e fruizione.‎ La colonna doccia per esterno si abbina al piatto doccia in cedro rosso canadese, materiale che resiste anche outdoor in con qualsiasi condizione climatica.‎

Docce da esterno per godersi l'estate

OUT.SIDE di FIMA Carlo Frattini

Grazie al suo design essenziale, firmato Davide Vercelli, OUT.SIDE si inserisce con eleganza e discrezione nei contesti più diversi. E’ realizzata in acciaio 316, scelto per le altissime prestazioni e l’inalterabilità nel tempo e non arrugginisce anche in caso di esposizione diretta all’aria o all’acqua.  Elemento iconico sono le due maniglie: quella in basso regola il flusso e temperatura dell’acqua e quella in alto permette di selezionare l’uscita desiderata tra soffione o doccetta. Sono disponibili in molteplici finiture – Acciaio, Grigio chiaro, Verde e Azzurro – e nelle preziose versioni in marmo bianco e marmo nero, tutte abbinabili alla finitura inox spazzolato della colonna. Un perfetto connubio tra estetica e design all’avanguardia.

Docce da esterno da collocare ovunque

La collezione Ingiro

Versatile e iconica, Ingiro è la nuova collezione di diffusori d’acqua della Divisione Outdoor di FIMA Carlo Frattini, nata dall’estro creativo di Lorenzo Damiani.

L’estrema praticità e la totale libertà di posizionamento sono le caratteristiche principali di Ingiro. Da un lato la sua ergonomia è studiata per un utilizzo semplice e immediato, dall’altro grazie a un collegamento idrico che non comporta una posizione fissa dell’elemento, consente di fare la doccia ovunque possa arrivare il tubo flessibile dell’acqua. A queste si aggiunge il basamento in cemento che dona stabilità in ogni situazione: dal deck di un’imbarcazione, a un giardino fino al bagnasciuga di una spiaggia.

La collezione è declinata in tre versioni dotate di un doccino con molteplici microgetti che assicura un’esperienza avvolgente. Doccino free-standing, colonna doccia free-standing e saliscendi a parete. Tutte predisposte per essere collegate facilmente a un classico attacco dell’acqua in giardino, a un pozzetto dedicato o a un miscelatore a incasso per il controllo della temperatura, rispondono a diverse esigenze d’uso e di contesto.

Showergate di Talenti

Talenti propone la doccia freestanding Showergate nella misura 90 x 100 cm. Il designer Marco Acerbis con questo elemento ha voluto creare un prodotto funzionale e allo stesso tempo comunicare la sensazione di piacevolezza di una doccia rinfrescante con un oggetto di design di grande impatto visivo. Showergare è disponibile nei colori Natural – White Natural – Graphite.

 

 

La doccia da esterno Istà di LineabetaIstà di Lineabeta

Progettata dallo studio JoeVelluto per rinfrescare durante le calde giornate estive, Istà è un arredo da esterni ideale per la bella stagione all’aria aperta. Prodotta da Lineabeta, è una doccia per l’outdoor dal design originale, realizzata con un’asta in metallo verniciato (disponibile in diversi colori) e base in materiale plastico integrata con una superficie d’appoggio, utilizzabile anche come seduta. Pensata per essere versatile e funzionale per le varie tipologie di spazi ed esigenze, lstà può essere collegata comodamente al tubo da irrigazione per giardino, per un utilizzo più libero e mobile, oppure direttamente a un impianto idraulico tradizionale.

Doccia outdoor di antoniolupi

Shawà di antoniolupi

Essenziale nelle forme ma dalla forte presenza scenica, grazie a un’ immagine pulita ma iconica generata dalla perfetta composizione di geometrie e volumi puri. Shawà è una colonna doccia da terra per interno o esterno, in acciaio inox completa di corpo ad incasso, soffione, miscelatore, rubinetto di comando waterproof con deviatore a due vie e doccetta con flessibile 150 cm. Shawà connota lo spazio relax con una presenza forte, imponente ma non per questo “ingombrante”. All’esterno la doccetta può essere declinata con getto a cascata o lava-piedi, ideale per le situazioni di bordo piscina.

La doccia per esterni di Seletti

Aquart, di Seletti, è una bellissima doccia per esterno con base in cemento e tubi  in rame. Un complemento semplice e dal look un po’ retrò. Stabilizzata dalla base in cemento, Aquart si adatta in maniera semplice ad un contesto sia privato che pubblico collegando semplicemente il tubo flessibile.  La doccia è alta 220 cm e può essere posizionata ovunque. Tra le docce per esterno, questa è la più economica!

 

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