La qualità del cuscino gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della cervicalgia, un disturbo molto diffuso. Come scegliere quello giusto.
Cervicalgia è il termine medico che indica una condizione caratterizzata da dolori al collo, localizzati nella zona delle prime sette vertebre cervicali; si tratta, in altre parole, di quella che viene comunemente chiamata, seppur in maniera impropria, “cervicale” o “dolori alla cervicale”. Le cause di questo disturbo estremamente comune possono essere diverse; nella maggior parte dei casi deriva da uno stress di natura meccanica (un trauma, come il cosiddetto “colpo di frusta”) o sovraccarichi articolari o, più banalmente, l’abitudine a tenere per molto tempo una postura scomposta o scorretta, a casa, a lavoro o in altri contesti. La cervicalgia, infatti, colpisce spesso chi lavora molte ore alla scrivania o al PC
Un aspetto non meno secondario che può influire negativamente sullo stress a carico della zona cervicale è l’utilizzo di supporti per il riposo non adeguati. La qualità del materasso e, soprattutto, del cuscino gioca un ruolo di primo piano nella prevenzione della cervicalgia. In particolare, è bene utilizzare un cuscino di prima scelta, meglio se ergonomico: di seguito, vediamo come sceglierne uno adatto alle proprie esigenze, specie se si tende a soffrire di dolori alla cervicale.
Quali fattori valutare
In commercio è possibile reperire diversi modelli di cuscino per cervicale, come quelli disponibili nel catalogo di inmaterassi.it, un e-commerce specializzato. Ma come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze? Bisogna anzitutto tenere presente che ci sono numerosi elementi da prendere in considerazione e valutare con attenzione.
Il primo è la forma: i modelli “a onda” oppure “a farfalla” sono adatti ad essere integrati in sistemi di riposo più ampi mentre quelli “a ciambella” è bene utilizzarli soltanto in viaggio, in aereo, in treno oppure in nave.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello delle dimensioni; un cuscino ergonomico non deve essere né troppo alto né troppo basso ma adattarsi alla statura dell’utilizzatore. In genere, questo tipo di supporti ha un’altezza compresa tra i 10 cm e 15 cm, una lunghezza pari a 70 cm e una larghezza di 40 cm. I modelli ‘a onda’ presentano una parte più bassa da 10 cm e una più alta (di almeno 12 cm).
Le ‘prestazioni’ di un cuscino per la cervicale dipendono molto dal materiale dell’imbottitura e del rivestimento esterno. Per quanto riguarda il primo, è consigliabile optare per il lattice o il memory foam, simili per morbidezza ed elasticità ma caratterizzati da alcune differenze sostanziali. L’involucro esterno, invece, deve essere duraturo e pratico da sfoderare per poter essere lavato in lavatrice.
Come scegliere il cuscino giusto
Tenendo presente quanto sottolineato fin qui, è possibile orientarsi tra i tanti prodotti disponibili in commercio.
I cuscini a onda sono di gran lunga l’opzione più indicata per chi tende a soffrire di cervicalgia. Grazie alla doppia zona ad altezza differenziata, offre il giusto supporto alle strutture dell’area cervicale, favorendo il mantenimento della corretta postura durante il riposo.
Per ciò che riguarda i materiali, lattice e memory foam sono entrambe ottime scelte. Quest’ultima (una schiuma poliuretanica viscoelastica) ha una spiccata elasticità ma, al contempo, è in grado di sostenere la testa e il collo adattandosi perfettamente al profilo ergonomico della zona cervicale. Di contro, è meno traspirante rispetto al lattice, il quale è anche un materiale anallergico e antibatterico. In aggiunta, questo materiale non trattiene il calore, una prerogativa che lo rende fresco e traspirante anche durante i periodi più caldi dell’anno.
Infine, è bene valutare con cura anche la qualità del rivestimento; alcuni sono contraddistinti da un trattamento specifico (uno dei più diffusi è quello con l’aloe vera), che conferiscono alla federa particolari proprietà antimicrobiche.
Naturalmente, il cuscino non è il solo modo per prevenire o risolvere i problemi a carico della zona cervicale; è importante anche assumere una postura corretta durante il sonno, evitando di dormire di lato oppure a faccia in giù.