Se avete amici o parenti appassionati di giardinaggio, tra le piante potreste trovare il regalo perfetto, destinato a durare nel tempo.
Se avete un amico che compie gli anni a breve, o qualcuno a cui semplicemente vorreste fare un regalo davvero gradito, fate caso se ha la passione del giardinaggio, perché…questo potrebbe essere il momento migliore per regalargli qualcosa che resterà per la vita: no, non un gioiello, e nemmeno un mobile. Una pianta. Regalare una pianta, magari fiorita, potrebbe essere il suggello di un sentimento che volete dimostrare quanto sia destinato a durare. Una pianta resta: cresce, si assesta, allunga le sue radici nel terreno e sopravvive anche a chi ha ricevuto il dono, come esempio di cosa può essere l’amicizia (o l’amore) anche per le future generazioni (ovviamente, se ben curata!). Immaginate la sorpresa negli occhi di questa persona quando si vedrà recapitare a casa una pianta nel pieno della fioritura da Interflora, il vero esperto del settore: riuscite a vedere quanto bello potrebbe essere il vostro regalo? Per gli amanti del giardinaggio niente è come una pianta nuova, niente è come infilarsi i guanti e scavare una buca per depositare, con cura e amore, la nuova arrivata. Insomma, non esiste un regalo che possa fare più piacere, per chi ami stare all’aria aperta a prendersi cura del proprio giardino! Giardino o balcone, ovviamente: certo, le piante saranno un po’ differenti dato che bisogna tener conto dello spazio decisamente diverso a disposizione, ma se il balcone di questa persona è rigoglioso, niente di meglio che aiutarla a renderlo…ancora più rigoglioso!
Se l’appassionata è la mamma
Avete una mamma appassionata di giardinaggio? Allora qui abbiamo l’idea che stavate cercando per il regalo dedicato alla sua festa: una pianta di potentilla. Si tratta di uno dei fiori simbolo della festa della mamma, e sapete perché? Oltre alla bellezza delle sue infiorescenze, dovete sapere che, quando piove, questa pianta chiude con le sue foglie i fiori, in modo da proteggerli dagli scrosci d’acqua che potrebbero danneggiarli. Proprio come una mamma farebbe con i suoi piccoli. Insomma, regalare a vostra madre questa pianta potrebbe essere un asso nella manica non indifferente per dimostrarle che avete molto a cuore tutto quello che ha fatto per voi lungo tutto l’arco della vostra vita. A questo sito potrete trovare tante idee, anche alternative, per rendere felice la vostra genitrice, magari con un fiore.
Le piante, un regalo destinato a durare
Che la destinataria della vostra pianta da giardino o da balcone sia vostra madre, o un vostro amico, o l’amore della vostra vita, la differenza la fa il biglietto, come sempre. Che sia sentito, colmo del sentimento che provate per quella persona, magari con qualche citazione che possa calzare a pennello. Un regalo destinato a durare, come fosse un diamante vivo: queste sono le piante. Se pensate che regalare un diamante vivo sia esattamente quello che potrebbe fare per voi, vi raccomandiamo di scegliere con cura il servizio attraverso cui farlo recapitare a casa del festeggiato o della festeggiata, perché parliamo di essrri viventi che hanno bisogno del massimo rispetto e del minor stress possibile: per questo, nelle nostre righe, vi abbiamo citato solo i servizi migliori!
Generalmente c’è un’idea per la quale ogni tipo di pavimento può rappresentare uno stile. In questo articolo nello specifico, parleremo di come arredare il proprio soggiorno in base ai pavimenti che si hanno.
Ovviamente, ciò non toglie che se la casa è di proprietà, si possono fare eventualmente dei lavori di ristrutturazione e cambiare quindi i pavimenti.
Scopriamo insieme allora come arredare il proprio soggiorno in base al pavimento, qualche esempio? Possiamo avere un pavimento in cotto; pavimento in marmocemento; pavimento in gres-porcellanato, scopriamo quale tipo di arredamento si abbina perfettamente!
Come arredare un soggiorno con il pavimento in cotto
Nel caso in cui si abbia un pavimento in cotto, non è vincolante il tipo di arredamento da scegliere anche se molti potrebbero fare questa valutazione per i propri arredi. Non necessariamente infatti, dobbiamo pensare a un tipo di arredamento classico o country. Possiamo infatti pensare a un arredamento di tendenza come quello shabby chic o a un arredamento moderno.
Le colorazioni, possono essere varie e differenti da quelle che si possono immaginare, banalmente potrai anche scegliere un color noce perché no! Non esiste per quanto riguarda il cotto l’arredamento unico e solo che puoi scegliere ma puoi basarti molto suoi tuoi gusti personali e scegliere ciò che pensi ti possa rappresentare di più.
Come arredare un soggiorno con il pavimento in marmocemento
Un pavimento in marmo, conferisce a ogni ambientazione della propria casa un tocco di stile e grandiosità in più. Il marmocemento, donerà al tuo soggiorno quella lucentezza che hai sempre cercato in altre abitazioni dove potevi solo crearla con le finestre.
Questo perché il marmocemento, riflette la luce e per ottenere un buon risultato stiloso dalla propria abitazione, basterà pensare a un arredamento che si adegui alle sfumature e alle tonalità di colore. Se hai un marmo nero o comunque scuro e degli spazi grandi in soggiorno, ti consigliamo un arredamento in stile barocco o classico. Il marmocemento di color bianco scintillante: è perfetto per case moderne per uno stile più pop e perché no potrai aggiungere delle geometrie! Se hai intenzione di creare un ambiente contemporaneo non preoccuparti, potrai acquistare anche delle piccole opere d’arte che richiamino il marmo come ad esempio dei vasi o delle ceramiche.
Come arredare un soggiorno con il pavimento in gres-porcellanato
Il gres è un ottimo materiale, poiché è altamente resistente ed è sicuro e antibatterico, perfetto se si hanno bambini piccoli in casa. È inoltre, molto più economico del parquet e il suo effetto soprattutto in alcuni casi ce lo ricorda molto. E’ un ottimo materiale anche per i più pigri perché necessita una bassissima manutenzione.
Se hai scelto il gres porcellanato in stile legno, potrai pensare a un arredamento per il tuo soggiorno di tipo scandinavo. Se ad esempio hai anche la cucina a vista, sarà perfetto e potrai creare un ambiente unico e meraviglioso con piccoli accorgimenti. Se preferisci le sfumature chiaro-scure, puoi pensare a uno stile arte povera, davvero eccellente; un tocco meraviglioso anche per case di piccole dimensioni. Se invece hai bisogno di un ambiente che rifletta la tua personalità e sei una persona eclettica, ti consigliamo di pensare allo stile shabby chic.
Vogliamo anche ricordarti che se sei una persona minimal e hai scelto il gres, potrai prendere in considerazione lo stile industrial, renderà il tuo soggiorno favoloso!
Il Materasso Switch ®, è un prodotto rivoluzionario destinato al sonno dei più piccoli. A differenza degli altri in commercio, questo è il materasso ideale per accompagnare i sonni di bambini e ragazzi dai tre anni fino all’età adulta. Grazie al sistema brevettato dei quattro supporti differenti integrati in un unico materasso, Switch® si adatta alle diverse fasi di crescita dei vostri figli.
Si tratta di un materasso per bambini di qualità, destinato a durare per un lungo periodo. Visti i pareri e le diverse opinioni a riguardo il suo acquisto sembra essere davvero vantaggioso. Certo è che comprare un solo materasso significa un minore impatto ambientale e una minor spesa complessiva.
Scegliere il materasso migliore.
Quale genitore non vorrebbe il meglio per i propri figli? Dall’arredamento della cameretta, ai giochi, fino ai materassi, la scelta dei prodotti a loro dedicati è ampia, ma non sempre facile. A proposito di materassi, possono esserci dubbi su quale sia quello più adatto per il sonno dei più piccoli. Nel caso, la lettura di questo post può esservi d’aiuto.
Materasso e crescita.
Noi genitori ci preoccupiamo tanto dell’aspetto ortopedico del materasso da destinare ai nostri figli. Certo questo è importantissimo, ma non il solo di cui dovremmo tenere conto.
Il sonno tranquillo e ininterrotto è fondamentale per una crescita sana e regolare dei bambini.
Tutti sappiamo che un buon materasso deve dare il giusto sostegno alla colonna vertebrale e adattarsi al peso e alla forma del corpo. Nel caso dei bambini la colonna vertebrale è ancora in fase di sviluppo e la forma del loro corpo è in costante mutamento, così come il loro peso. I bambini necessitano di materassi adatti ai questi cambiamenti fisici e garantire un sonno naturale e salutare.
L’importanza del sonno nella crescita dei bambini.
I bambini appena nati dormono in media sedici ore al giorno, mentre i bambini dai tre ai cinque anni dovrebbero dormire almeno dodici ore. Il sonno per il bambino è fondamentale per la sua crescita sana e il suo benessere psicofisico. Come è facile intuire, la corretta scelta di un materasso per bambini è argomento delicato. Si tratta di garantire ai nostri figli una buona qualità e durata del sonno.
Il corpo dei bambini, proprio mentre dormono, produce somatotropina, cioè l’ormone della crescita. Questo è indispensabile dalla prima infanzia fino alla pubertà. Una buona alimentazione, insieme a un sonno di sufficiente durata, sono essenziali per la sua produzione.
L’abitudine di dormire male, o poco, può influenzare l’equilibrio ormonale. Infatti diversi studi dimostrano come la privazione del sonno sia collegata allo sviluppo di malattie come l’obesità e il diabete.
Consigli su come incentivare una migliore qualità del sonno.
La cameretta dei vostri figli deve essere pulita regolarmente. Evitate il più possibile l’utilizzo di complementi d’arredo imbottiti. Questi trattenendo la polvere possono ospitare i temibili acari.
Oscurate per bene la stanza. Il buio è fondamentale per un sonno di qualità e anche la pelle, in età puerile, con il buio si rigenera.
I materassi andrebbero cambiati seguendo le varie fasi della crescita.
Riguardo all’ultimo dei tre consigli sono utili alcune precisazioni.
Un bambino, da neonato fino all’età di tre anni, dorme su un materasso per lettino che misura 60 x 125 cm. Sono materassi realizzati in fibre naturali con caratteristiche anti-soffocamento e anti-acaro.
Solo dopo i tre anni il bambino passa a un lettino più grande con un materasso più alto (tra i 10 e i 13 cm) in grado di sostenere il peso del bimbo più grande. Questo materasso misura 70 x 140 cm e va bene fino ai sette anni d’età. Dopo occorre cambiare materasso (e lettino) per passare a uno che misura 80 x 190 cm oppure 90 x 190 cm.
Perché scegliere il Materasso Switch ®.
Piuttosto che acquistare un materasso adatto per ogni fase di crescita, spesso si opta per uno dalle dimensioni standard 80 x 190 cm che può accogliere il bambino fino a quando avrà 13 o 15 anni. Altre volte l’alternativa è l’acquisto di materassi adatti all’età, ma dal costo contenuto, perché considerati dei “materassi di passaggio”. Sono tutte opzioni però che non tengono conto della qualità del sonno.
Un materasso non vale l’altro.
Per sostenere correttamente il corpo ed evitare posture errate durante il sonno, il materasso deve offrire la giusta portanza alle diverse parti del corpo. La teoria delle zone differenziate prevede, ad esempio, che le spalle trovino un’accoglienza morbida e delicata. Al contrario, la parte più pesante e bassa del corpo richiede un sostegno più deciso per riuscire a mantenere la colonna vertebrale in linea. Tale teoria è valida anche per i bambini, tranne il fatto che la distanza tra le varie parti del corpo muta con la loro crescita.
Poiché un materasso non vale l’altro, è meglio sceglierne uno che possa accompagnare in modo corretto la crescita dei nostri figli. Il Materasso Switch ® è opportunamente pensato per questo scopo e può essere usato dai tre anni fino a oltre l’adolescenza.
La tecnologia del Materasso Switch ®.
Il brevetto del Materasso Switch ® si basa su quattro facce (due per ogni lato). Queste sono state progettate in modo che, una volta posto il materasso nella posizione desiderata, ognuna di queste offra la portanza richiesta.
Per disporre la zona che si vuole non occorre montare alcun componente aggiuntivo. Basta semplicemente ruotare e girare il materasso nel verso desiderato. Come detto le zone sono quattro, ognuna di queste è ben contraddistinta da un numero.
Le diverse portanze sono studiate in base alle tabelle dei percentili di crescita. In base a questi valori, le quattro zone sono calibrate in modo da offrire sempre il giusto sostegno.
Le diverse portanze sono realizzate incidendo il corpo del materasso. Maggiore è il materiale asportato dai tagli, minore sarà la portanza del materasso e viceversa. Anche l’inclinazione e la vicinanza tra i tagli incidono sul risultato finale.
Lato Baby. Progettato per un sostegno leggero ma non troppo rigido, ideale per un bambino dai tre ai sei anni di età alto fino a 100 cm.
Lato Kid. Basta girare il materasso dall’altra estremità per avere una portanza morbida, ma anche un po’ più elastica. Questo lato è adatto per bambini dai sei ai nove anni, alti fino a 125 cm.
Lato Young. Capovolgendo il materasso dall’altro lato si trova questa zona pensata per il supporto più elastico di altezze fino a circa 150 cm. Questo è il lato ideale per bambini dai 10 ai 12 anni.
Lato Teen. Girando ancora una volta verso l’altra estremità si ha una zona con portanze più calibrate e differenziate. Questa è perfetta per seguire l’adolescente fino all’età adulta.
Come è fatto.
Tenuto conto che la scelta di un buon materasso per bambini deve prendere in considerazione anche la qualità e la sicurezza dei materiali con cui esso è fatto, vediamo con quali materiali è realizzato Switch ®.
Il materasso è molto traspirante e non ha parti in memory-foam. Questo è certamente positivo visto che il memory è sconsigliato nei materassi destinati ai bambini. Non offre abbastanza sostegno al bambino e tende a trattenere il calore dei bambini che fino a otto anni sudano molto.
La lastra interna del materasso è costituita da due strati di schiuma poliuretanica. La struttura alveolare interna, traspirante e indeformabile, è ottenuta con tecniche di estrusione ad acqua che elimina tutta l’umidità. I due strati sono perfettamente accoppiati e hanno colorazione e portanza diversa. Il poliuretano arancione è più morbido rispetto a quello verde che è più rigido.
La colla impiegata è a base d’acqua e non contiene sostanze nocive come i VOC (composti organici volatili) dannosi per l’ambiente e per le persone.
Le fibre di poliestere dell’imbottitura, così come quella dei filati per le cuciture, sono ottenute riciclando la plastica recuperata dagli Oceani. Dei filati che sono più leggeri e più performanti di quelli tradizionali e che riducono l’impatto ambientale.
La fodera in cotone 100% si divide in due parti per facilitarne il lavaggio in lavatrice. Inoltre i materiali tessili impiegati sono certificati OEKO-TEX® STANDARD 100 per la classe di prodotto I. La classe più rigida che certifica un prodotto adatto ai bambini.
Conclusioni.
Con tutti questi punti a favore non è difficile capire come mai questo materasso per bambini abbia molte recensioni favorevoli tra coloro che lo hanno acquistato.
Dal mio punto di vista le caratteristiche tecniche lasciano scorgere un’ottima produzione di una buona idea progettuale. Oltre tutto il materasso è provvisto di certificazione CertiPUR® riguardante la sostenibilità ambientale, la sicurezza e la salubrità del poliuretano impiegato.
Se a tutto questo aggiungiamo una garanzia di 10 anni e un periodo prova di 101 notti che la giovane azienda produttrice offre ai suoi clienti, realmente il Materasso Switch ® rappresenta la migliore scelta tra i materassi per bambini.
Scopriamo la storia dell’intramontabile poltrona Chesterfield, come si è evoluta e come integrare questo classico nell’arredo moderno.
La poltrona Chesterfield è un classico che oggi incontra il favore del pubblico e degli addetti ai lavori. Di dimensioni più contenute rispetto al divano omonimo, si può inserire con successo in qualsiasi ambiente, anche arredato in stile moderno. Del resto, oggi le aziende specializzate nella produzione di questi arredi così particolari offrono collezioni caratterizzate da forme, dimensioni e colori diversi. Mobile iconico, elegante, solido ed eclettico, la poltrona Chesterfield rappresenta, come vi ho spiegato in questo articolo, una scelta di stile e un investimento.
L’origine della poltrona Chesterfield
L’origine della poltrona Chesterfield resta ancora oggi piuttosto oscura. Sicuramente la poltrona Chesterfield compare prima del divano, un arredo che diviene popolare solo nel corso dell’Ottocento. Sedersi uno accanto all’altro era considerato, infatti, piuttosto sconveniente, tanto che i primi divani erano piccoli, scomodi e poco invitanti. Al contrario, le poltrone erano confortevoli ed accoglienti, ed i salotti degli aristocratici, a partire dal Settecento, ne ospitano in abbondanza. Per questo si pensa che l’appellativo Chesterfield fu applicato inizialmente alle poltrone. Ma da dove deriva questo nome? La versione più comune attribuisce a Lord Philip Dormer Stanhope (1694-1773), quarto conte di Chesterfield, in Inghilterra, la nascita di questo arredo iconico. Pare che il conte, grande viaggiatore, apprezzasse molto i sedili delle carrozze, rivestiti di pelle trapuntata. Alla ricerca di una seduta comoda, decise di affidare ad un artigiano la realizzazione di una poltrona ispirata a tali sedili. Siamo tuttavia ancora nell’ambito delle supposizioni, in quanto le prime prove storiche risalgono alla metà dell’Ottocento, grazie a cataloghi e dipinti dell’epoca. Status symbol, la poltrona Chesterfield diventa un mobile indispensabile nei salotti dell’alta società britannica, negli uffici dei professionisti, delle banche e nei club esclusivi.
Le sedie Chesterfield in marrone, bordeaux e verde scuro, dette Parliament Green perché questo colore era usato nella casa del primo ministro britannico. Il tono nero è apparso più tardi, quando la maggior parte dei produttori nel Regno Unito ha iniziato a utilizzare un telaio in legno con imbottitura in schiuma all’interno.
L’evoluzione della forma e dei colori
Se vogliamo immaginare il primo esemplare settecentesco, dobbiamo pensare ad una poltrona di taglio maschile nello stile dell’epoca, come una la bergère en confessional. Lo schienale alto e dritto è affiancato da due “orecchie” ai lati, confluenti nei braccioli. Il colore originale si pensa sia il cuoio tinto in color vinaccia, cui si aggiunsero il marrone il verde detto Parliament Green. La versione nera è apparsa più tardi, quando la maggior parte dei produttori nel Regno Unito ha iniziato a utilizzare un telaio in legno con imbottitura in schiuma all’interno.
Oltre al colore evolve anche lo stile. Nella prima metà dell’Ottocento compaiono le poltrone a pozzetto, caratterizzate da un dorso concavo ed avvolgente unito ai braccioli. La base presenta ancora corti piedini di legno, successivamente sostituiti da appoggi sferici. I braccioli si incurvano nel caratteristico ricciolo “a testa di ariete”, e il volume si fa compatto, con la base a pochi centimetri da terra. In epoche più recenti, la scelta dei colori si è ampliata, coprendo tutto lo spettro, mentre sono comparse versione decorate e bicolore.
Come integrare la poltrona Chesterfield nell’arredo moderno
Ora che avete deciso di regalarvi una poltrona in pelle Chesterfield, restano da stabilire modello e colore. VAMA divani, azienda italiana specializzata in mobili imbottiti ed esperta nella lavorazione capitonné, ha in catalogo diversi tipi di poltrone Chesterfield, tutte realizzate con cura artigianale e materie prime di qualità. Per un ambiente moderno, la scelta varia dalla poltroncina su piedini di dimensioni contenute fino ai modelli squadrati più imponenti. In questo caso la scelta dipende dallo spazio a disposizione. Per integrare in un arredo moderno una poltrona Chesterfield il mio consiglio è quello di giocare con i colori.
Una poltrona color senape accostata ad una parete grigia, risalterà e allo stesso tempo valorizzerà il vostro soggiorno. Viceversa, potete richiamare la stessa tinta della poltrona sulla porzione di parete retrostante, in una fusione dal grande impatto estetico. Un modello in pelle bianca bilancia perfettamente un arredo giocato su toni scuri, mentre poltrone in pelle grigia, verde o marrone possono diventare il fulcro di un ambiente in stile industriale. La robustezza della poltrona Chesterfield può creare il perfetto contrappunto alle gambe sottili e oblique dei mobili anni Cinquanta. In un arredo di stile eclettico, molto di tendenza, infine, la poltrona Chesterfiel può rappresentare il pezzo pregiato attorno al quale costruire tutto l’ambiente.
Le tendenze della ceramica italiana presentate in anteprima all’edizione appena conclusa della fiera parigina Maison&Objet 2022. 27 aziende made in Italy hanno esposto in collettiva all’interno del Padiglione “Projects” per incontrare progettisti della decorazione, dell’interior design e del contract internazionale.
Iniziativa promossa da Confindustria Ceramica e organizzata da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con Edi.Cer.
A Maison&Objet 2022 la ceramica Made in Italy
All’interno del Padiglione 6 “Projects” della fiera parigina, due stand collettivi (L94 e L112) firmati Ceramics of Italy / ICE hanno ospitano le 27 aziende: ABK, Appiani, Casalgrande Padana, Ceramica Sant’Agostino, Ceramiche Refin, Cerdomus, Cotto d’Este, Decoratori Bassanesi, Dom Design Lab, Edimax, Emilgroup, Fap Ceramiche, Ferrone Cotto Impruneta, Gigacer, Elios Ceramica, La Faenza, Litokol, M.I.P.A., Marca Corona, Mirage, Panaria, Pecchioli, Petracer’s, Ricchetti, Simas, Unicom Starker, Vallelunga&Co.
A completare lo spazio anche un punto informativo Ceramics of Italy / ICE, utile a conoscere meglio le caratteristiche della ceramica italiana e le infinite opportunità di utilizzo.
La presenza a Maison & Objet annovera a pieno titolo la ceramica italiana nel panorama del lifestyle contemporaneo, in un contenitore che si configura come uno stimolatore di scambi commerciali e creativi tra attori internazionali della decorazione, del design e dell’arte di vivere.
Un piccolo “assaggio” delle nuove tendenze della ceramica italiana in attesa delle novità di prodotto che saranno lanciate a Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno previsto a Bologna dal 26 a l30 settembre 2022.
Bisogni specifici dettano le tendenze delle superfici ceramiche
Le nuove tendenze delle superfici ceramiche presentate a Maiso&Objet 2022 sono dettate da esigenze specifiche.
Se in seguito alla pandemia tutti hanno sentito l’esigenza di proporre superfici facilmente pulibili e igienizzabili, oggi gli spazi domestici richiedono flessibilità e personalizzazione, di spazi intimi e di decorare la casa con effetti scenografici.
Flessibilità e personalizzazione
Flessibilità e personalizzazione sono ormai bisogni acquisiti. Le funzioni fluiscono negli ambienti senza più rispettare confini precisi e le finiture superficiali si devono adeguare. I nuovi rivestimenti ceramici devono invitare le persone ad appropriarsi degli spazi e sentirsi liberi di interpretarli in base al momento della giornata.
Spazi Intimi
Parallelamente al bisogno di fluidità, in casa, si è riscoperto e affermato il desiderio di creare spazi intimi. Non importa in quale ambiente, ciò che conta è che l’atmosfera sia calda, accogliente e poco invadente. Le nuove tendenze della ceramica italiana rispondono al bisogno di intimità e comfort attraverso materiali che si abbinano con delicatezza e colori ispirati alla natura. Ecco perché il grès porcellanato sta vivendo un momento di così grande importanza. La garanzia di igiene e la sua facilità di manutenzione e pulizia lo rendono la risposta perfetta. Infine, corrisponde ancora all’esigenza di intimità, il trend estetico del minimalismo, molto sentito soprattutto nelle realizzazioni di interior degli ambienti bagno e cucina.
FAP Ceramiche – collezione Murals
Effetti scenografici
Dal bisogno di intimità e minimalismo, si passa poi a quello che sembra, solo in apparenza, un trend opposto: il desiderio di stupire. Decorare gli spazi domestici con finiture dalla forte espressività estetica risponde alla voglia di interpretare gli ambienti in cui si trascorre la maggior parte del tempo in modo sempre più personale, sentendosi liberi da influenze e giudizi. Così, in una stessa casa, oggi si può tranquillamente transitare da stanze minimaliste ed essenziali, dai toni delicati, ad angoli decorati
Samsung annuncia il lancio italiano di BESPOKE Jet, la scopa elettrica senza fili che unisce design e performance per un’esperienza di pulizia confortevole come mai prima e un’igiene profonda.
BESPOKE Jet è infatti l’unica scopa ricaricabile All-in-one con Clean Stationche svuota automaticamente il serbatoio della scopa, evitando il contatto con la polvere e abbattendo l’emissione di impurità nell’aria. Inoltre, funziona come supporto e base di ricarica.
Gamma BESPOKE di Samsung
La nuova scopa elettrica di Samsung rappresenta un concentrato di innovazione e design ed è stata premiata per questo anche ai CES Innovation Awards 2021.
Un’innovazione a 360° e un design che continuano il percorso di personalizzazione dell’Home Appliance portato avanti da Samsung. BESPOKE Jet fa parte infatti della gamma Bespoke del Brand. Una linea caratterizzata da colorazioni innovative e finiture di pregio, capaci di dare un tocco di stile a ogni spazio domestico.
BESPOKE Jet è disponibile in tre colori di tendenza – Midnight Blue, Misty White e Woody Green – studiati per integrarsi con eleganza in ogni ambiente domestico.
BESPOKE Jet, l’unica che si svuota da sola con un gesto
Come funziona esattamente BESPOKE Jet? La nuova scopa elettrica senza fili di Samsung è dotata di un sistema di filtraggio a 5 livelli che trattiene fino al 99,999% di polvere e allergeni, restituendo aria pulita. Tutti i componenti e i filtri sono lavabili e possono quindi essere puliti e igienizzati.
BESPOKE Jet è dotata di Clean Station integrata, che assicura la massima igiene degli ambienti in tutte le fasi della pulizia. Una volta finita l’aspirazione, rimettendo la scopa nel suo alloggiamento, la Clean Station ne svuota automaticamente il serbatoio, intrappolando la polvere ed evitando il contatto con essa dall’inizio alla fine. Questo è possibile grazie all’unicità della tecnologia Air Pulse di Samsung. Inoltre, allo stesso tempo e sempre automaticamente, Clean Station ricarica la scopa elettrica BESPOKE Jet.
Estrema potenza e maneggevolezza
BESPOKE Jet dispone di un motoreDigital Inverter che sprigiona fino a 210 W di forza aspirante e pesa il 47% in meno di quello montato sulla Jet 90. Il corpo di BESPOKE Jet pesa solo 1,44 kg, per essere maneggiato agevolmente, per aspirare senza difficoltà da sopra ai pensili a sotto ai mobili, fino alle tapparelle e alle scale.
Comodità a tutto tondo: batteria a lunga durata, spazzola Lavapavimenti e display “parlante”
Oltre a garantire performance eccellenti e un design accattivante, BESPOKE Jet risponde brillantemente anche al problema dell’autonomia: con una dotazione di 2 batterie a lunga durata, garantisce fino a 120 minuti di pulizia. Dopo un’ora di funzionamento, basterà un gesto per sostituire la batteria con quella di ricambio. Le due batterie possono anche essere ricaricate contemporaneamente grazie alla seconda postazione di ricarica del pratico porta-accessori. Le prestazioni della batteria sono notevoli anche negli anni, infatti essa mantiene il 70% delle prestazioni originali anche dopo 5 anni di utilizzo.
BESPOKE Jet è dotata di display digitale LCD che fornisce tutte le informazioni necessarie: livello di forza aspirante (MIN, MED, MAX, JET), autonomia residua della batteria, indicazioni di eventuali criticità quali intasamenti, oggetti incastrati nella spazzola o filtri mancanti, e guida alla risoluzione del problema.
BESPOKE Jet è disponibile in Italia a partire da questo mese di aprile.
Un tour per immagini, ricco di idee e spunti per arredare la casa di vacanza in stile cottage moderno. La residenza in California presenta un sobrio stile vissuto, fatto di pezzi Old Style, fibre naturali e atmosfera raccolta.
Noi di Case e Interni siamo dell’idea che le case e i luoghi, come la musica o il teatro, possano raccontare una storia. Questa casa era già interessante per il suo passato e la sua posizione, aveva solo bisogno di una ristrutturazione. Si tratta di uno chalet sull’oceano, vicino ad un allevamento di ostriche, in California. Originariamente era adibita a rimessa per barche, poi a negozio di barbiere e dopo ancora a studio d’arte. È uno spazio speciale con una storia particolarmente interessante da conservare. La designer americana Corine Maggio di CM Natural Designs l’ha trasformata in un immobile residenziale ricco di elementi originali. Una scenografia perfetta dove l’imperativo categorico è togliere anziché aggiungere.
I proprietari di questa casa hanno chiesto esplicitamente un arredamento semplice, pratico e non lussuoso. È una casa di vacanze, un posto dove andare e rilassarsi, vivere in modo informale e senza pretese, lontano dal glamour della metropoli. Una casa frequentata nei fine settimana, dove si passa il tempo a leggere e a fare lunghe passeggiate sulla spiaggia.
Ecco perché la scelta della progettista si è concentrata sui colori più adatti e un mood caldo e avvolgente. Lo stile scelto per questa casa americana, uno stile cottage moderno potremmo dire, punta alla semplicità, non lesinando su dettagli attentamente curati per ottenere l’effetto tanto desiderato. E’ ciò che avviene anche nello stile Country Chic. Una piccola dimora da cui prendere spunto per rendere la propria casa calda e accogliente, ma allo stesso tempo raffinata.
In ingresso la credenza in legno recuperata e gli stipiti delle porte, sono stati verniciati di bianco. Un dettaglio molto in stile cottage, sono i segni evidenti delle pennellate e le velature. A questo fa da contrasto cromatico la panca stile Old America e il grande quadro con la capra, che crea un elemento originale ed inaspettato. La contrapposizione tra bianco e nero è un motivo ricorrente in questa casa, un po’ come avviene nello stile Farmhouse o nello stile Nordico-Scandinavo svedese di qualche anno fa.
La cucina è stata completamente stravolta nella sua distribuzione, per renderla un luogo davvero speciale in cui la famiglia si riunisce. Gli open space sono estremamente popolari negli ultimi anni, per cui questa disposizione a pianta aperta è sempre fonte d’ispirazione anche per le nostre case.
Le piastrelle posate a mattoncino, stile metropolitana, le ante di taglio semplice, di colore bianco e le maniglie bronzo-dorate sono tutti elementi che fanno la differenza per definire lo stile. Il tavolo di legno rustico, semplice come gli altri mobili della casa, senza troppe decorazioni, è abbinato a sedie dallo Stile classico Old America, di colore nero.
A questi elementi si aggiungono dettagli in fibre naturali intrecciate, divenuti arredi popolari grazie allo stile Boho contemporaneo. Ecco che vediamo lampade, tappeti e persino mobili in fibre realizzati in juta, rattan o cocco.
Per quanto riguarda le camere da letto, vediamo anche qui un arredamento country, ma sobrio. Troviamo una camera con letto in ferro dipinto di nero e due comodini recuperati, anch’essi neri, ma con piano bianco, giocando con il contrasto lucido e opaco. Nell’altra camera, un letto in fibre naturali, comodini Old Style bianchi e comò recuperato dipinto di grigio-azzurro chiaro.
Ci piace il calore domestico che questo stile riesce a trasmettere, rimanendo allo stesso tempo piuttosto chic. Guarda tutte le foto e salvale su Pinterest per non perderle!
Questa è l’inedita sfida che ha coinvolto gli Interior Designer e il team Visual di diotti.com, impegnati nella realizzazione di un progetto d’arredo completo per gli interni di una moderna casa monopiano con giardino e terrazza.
Per questa lussuosa villa contemporanea è stato necessario un cambiamento di approccio, uno sforzo in più per far vivere al Committente un’esperienza mai provata prima: l’esplorazione a 360°, e in anteprima, della sua futura abitazione.
Da qui è nata l’idea di sviluppare un Home Tour, ovvero la visita virtuale e interattiva di uno spazio 3D fotorealistico completamente arredato, fruibile a tutto tondo e osservabile da diversi punti di vista. Non più panoramiche statiche né foto, dunque, ma un percorso dinamico e interattivo, proprio come quello realizzato per esplorare online lo Showroom di Lentate sul Seveso.
Il progetto completo: grande villa contemporanea sul lago di Como
Ampia circa 300 mq, la villa a piano unico si trova in un piccolo borgo della provincia comasca situato a metà strada tra le sponde del lago e le pendici montuose.
Esempio di realizzazione urbanistica moderna inserita in una location d’eccezione, la proprietà è costituita da 3 corpi distinti:
l’abitazione – una villa singola dal design spiccatamente contemporaneo, un’opera architettonica di design su un unico livello con sviluppo orizzontale e impiantistica dissimulata
la terrazza – un’area di 120 metri quadri completa di piscina panoramica e solarium con vista lago
il giardino – un discreto spazio esterno con tappeto erbosoall’inglese calpestabile
La dimora appartiene a un imprenditore lombardo originario del luogo e particolarmente legato al suo territorio. Lo dimostra la volontà, espressa fin dal primo colloquio con i nostri Arredatori, di sviluppare un progetto capace di far dialogare il meraviglioso panorama lacustre con scelte arredative di livello.
Il risultato è un concept progettuale complesso, curato nei minimi dettagli per restituire un senso di coerenza stilistica e cromatica. Arredi, complementi, finiture e materiali – ogni elemento è in grado di esaltare il rapporto fluido creatosi tra interno ed esterno senza rinunciare all’estetica, all’innovazione e alla sostenibilità.
Entriamo nell’abitazione.
La pianta della zona giorno
La villa ha una superficie di più di 300 metri quadrati nettamente distinta tra zona giorno e zona notte.
Il corpo giorno propriamente detto è caratterizzato da ambienti di grandi dimensioni, molto luminosi e comunicanti tra loro grazie ad accortezze progettuali che consentono di sfruttare al massimo la luce naturale.
Dalla piantina si evince una certa irregolarità perimetrale, volutamente replicata per creare zone esterne secondarie rispetto alla piscina. Tra le intenzioni del Committente vi è quella di realizzare una piccola area pranzo outdoor protetta da gazebo e pergolati.
Lo spazio giorno può essere suddiviso in quattro aree funzionali:
Scopriamo ogni ambiente nel dettaglio.
L’ingresso della Villa
L’accesso all’abitazione è cadenzato da uno scenografico passo giapponese costituito da grandi lastroni con illuminazione integrata. Raggiunto il patio si viene accolti da un portone emozionale, la cui imponenza è alleggerita da vetrate trasparenti a tutta altezza.
L’ingresso è tutto fuorché un angolo di servizio o di passaggio.
Lo spazio, che assume le sembianze di un atrio, è stato organizzato come un luogo di accoglienza autentico, personalizzato sulle esigenze del Committente e in linea con la marca stilistica adottata negli altri ambienti.
Lo dimostrano il prezioso pianoforte a mezza coda in legno e il cavedio con giardino d’inverno, due elementi di grande carattere che lasciano trasparire gli interessi e le inclinazioni del proprietario di casa.
Il legno è anche il materiale scelto per il pavimento: un parquet in massello dall’indiscusso potere decorativo, chiaro omaggio alla tradizione al servizio delle ultime tendenze. La pavimentazione modulare propone un disegno unico, composto da tre sagome trapezoidali ripetute in maniera aleatoria per creare un pattern originale.
Precedente al progetto d’arredo, la posa del parquet è stata determinante per orientare nella giusta direzione la palette di colori e la selezioni dei materiali.
Quanto all’organizzazione spaziale, all’entrata si individuano due aree.
La zona appenderia
Un angolo guardaroba minimal ma curato nei minimi dettagli, completo di specchio, mensola e appendiabiti. Nella sua semplicità, la composizione per ingresso devia l’attenzione dal motivo geometrico della parete, decorata con pannelli di boiserie che replicano il disegno presente a pavimento.
Il salottino d’attesa
Un piccolo angolo relax arredato con due poltroncine, un tavolino da caffè, un tappeto e una lampada a piantana. Discreto e gradevole, questo spazio ha un risvolto funzionale: sarà infatti utilizzato come zona d’attesa in cui far accomodare i professionisti che attendono di essere ricevuti nell’ufficio adiacente.
Considerato lo spazio ridotto, la proposta di arredi ha puntato su complementi di dimensioni contenute, la cui proporzioni equilibrate contribuiscono a restituire un’impressione di leggerezza stilistica. Inoltre, l’ingombro limitato presenta il vantaggio di non interrompere né alterare la visuale che dall’esterno interessa la zona giorno e gli elementi vicini.
La parete-libreria componibile in nicchia
Proseguendo nell’esplorazione, si giunge alla parete di collegamento con il living. Si è proposto di colmare un recesso murale con una grande libreria a giorno senza ante, una composizione modulare su misura dalla capacità contenitiva notevole.
Configurata in colori neutri, la parete-libreria acquisisce valore estetico grazie allo schema asimmetrico dei vani, proposti in dimensioni diverse per creare un effetto di dinamismo in corrispondenza di una zona che ne era sprovvista.
La scelta di finiture basiche trova conferma nella volontà di non distogliere la vista da elementi preponderandi già presenti nella zona giorno. Qualsiasi colore d’accento avrebbe infatti catturato l’attenzione e deviato lo sguardo dal pianoforte o dal giardino d’inverno.
Il carattere discreto di questa soluzione a vista trova conferma. oltre che nelle finiture, nel posizionamento della libreria, sistemata in nicchia per non incindere sulla libertà di movimento né sulla percezione di ampiezza che caratterizza l’intera abitazione.
A destra dell’ingresso, oltre il salottino, si accede all’home office.
Si tratta di un ambiente con pianta regolare di circa 30 metri quadri (per l’esattezza, 27 m²), utilizzato dal Committente come sede operativa per svolgere attività da remoto, organizzare incontri con i partner commerciali o videoconferenze con i clienti.
In fase di progettazione è emersa l’esigenza di organizzare un luogo di lavoro formale ma accogliente, capace di garantire il massimo della funzionalità senza snaturare il contesto domestico in cui è inserito.
Scopriamo nel dettaglio le proposte arredative.
Libreria a pali componibile
La grande parete accanto alla finestra è stata attrezzata con una libreria a pali componibile a piacere, una soluzione polivalente da personalizzare con accessori, contenitori e mensole in funzione delle esigenze o della destinazione d’uso.
La scrivania direzionale con poltrona in pelle
Il centro stanza è occupato da una scrivania direzionale in legno di noce Canaletto abbinata a poltrone direzionali in pelle. Orientabili ma sprovviste di ruote, le sedute coordinate differiscono per il modello di schienale – alto per la poltrona direzionale, basso per le sedute di rappresentanza.
Il piano di lavoro è illuminato da una lampada ad arco in metallo che, con il suo design minimal, dialoga in armonia con la struttura a montanti della libreria-scaffale e con il pannello di backlight installato a soffitto.
Le soluzioni finora presentate contrastano con la parete più corta, che ospita solamente una credenza sospesa dalle finiture neutre. Il minor interesse stilistico suscitato dal mobile contenitore trova giustificazione nella volontà, da parte del Committente, di apportare una nota personale con l’installazione di un quadro prezioso.
In generale, la scelta degli arredi si è orientata verso proposte componibili dal design moderno ma moderatamente decorativo, e questo per non saturare l’ambiente né entrare in conflitto con l’importante pattern a spina di pesce del parquet.
Fulcro del progetto e cuore pulsante di questa villa di lusso, il living è un grande ambiente open space di circa 120 mq completo di zona relax / salotto e sala da pranzo.
È parzialmente celato da un originale cavedio, ovvero uno scenografico giardino d’inverno con piante tropicali e specie locali. Il Cliente ha più volte precisato di amare la luce naturale e la vegetazione. Questo è il motivo che lo ha portato a realizzare un insolito spazio verde tra il soggiorno e l’ingresso.
Il cavedio è costituito da una struttura perimetrale in vetro extrachiaro priva di accesso diretto. L’assenza di porte trova riscontro nella volontà di non intaccare l’estetica dell’elemento, che una qualsiasi maniglia avrebbe compromesso.
A garanzia di funzionalità, bisogna specificare che il mantenimento del verde e le operazioni di pulizia delle vetrate avvengono dall’alto, con una scala ribaltabile appositamente realizzata e installata sul tetto in corrispondenza del cavedio.
Se, da un lato, l’installazione della chiostrina aumenta la quantità di luce che entra nell’abitazione, dall’altro la sua presenza contribuisce a mettere in comunicazione indoor e outdoor. I colori vibranti, terrosi e naturali del paesaggio lacustre penetrano nella casa, nel rispetto di quel concept progettuale che punta a creare uno scambio tra interno ed esterno, un continuum tra fuori e dentro.
Ne risulta, ovviamente, un effetto estetico dal forte impatto emozionale.
La zona relax con divano componibile
La zona relax propriamente detta gode di una vista davvero invidiabile: il salotto è affacciato su una terrazza panoramica con piscina interrata e spazio prendisole.
Il centro della stanza ha come protagonista un divano componibile corredato da una libreria retro-schienale decorativa visibile dalle viste che si aprono dall’ingresso, dalla zona pranzo e dalla cucina. La definiamo decorativa, sì, perché in termini progettuali e a fini contenitivi l’elemento – benché risulti gradevole e ben inserito nel contesto – non può competere con la grande parete-libreria sistemata in nicchia.
Di fronte alla vetrata trova posto una poltrona da lettura ergonomica, un modello estremamente moderno che trova ispirazione dalle classiche bergère con orecchie laterali. Il color papaya della pelle, inedito e frizzante, è stato scelto in contrasto con la tinta naturale del divano e con le sfumature naturali del tappeto a effetto invecchiato, che a sua volta ospita un tavolino da caffè con piano in vetro fumé bronzo.
Parete attrezzata con boiserie
Il muro di fronte al divano è stato completamente occupato da una soluzione componibile per soggiorno. Si è proposto di completare la zona relax con una grande parete attrezzata completa di vetrinetta, vetrinetta, mensole lineari, basi sospese e contenitori a terra.
Semplice nell’idea progettuale, l’insieme è tuttavia arricchiato da boiserie a tutta altezza che imitano e replicano l’effetto decorativo ottenuto sulla parete dell’ingresso.
Come anticipato, il corpo giorno della villa è costituito da un ampio open space con salotto e sala da pranzo insieme. Superata la zona relax, si giunge dunque all’angolo preposto per condividere – in famiglia o con amici – il momento dei pasti.
La scelta degli arredi si è orientata verso soluzioni capaci di soddisfare determinate condizioni estetiche e funzionali, coerenti con l’architettura e lo standing dell’abitazione.
Dal punto di vista stilistico, era necessario creare una soluzione di continuità tra la zona relax e la cucina, entrambe confinanti con l’area pranzo. Dal punto di vista pratico, invece, era indispensabile far coabitare aree funzionali diverse senza creare divisioni nette.
A questo hanno contribuito due elementi:
il divano angolare a centro stanza, che ha creato una suddivisione ideale tra zona conversazione e angolo pranzo, e questo senza schermare la luce proveniente dalle vetrate o compromettere la vista panoramica
il tappeto decorativo in stile vintage, che ha permesso di delimitare l’area occupata dal tavolo e dalle sedute.
Ne risulta un ambiente living molto luminoso e di ampio respiro, i cui elementi d’arredo sono armoniosamente combinati per garantire, allo stesso tempo, convivialità e raffinatezza.
Nello specifico, la zona pranzo ospita i seguenti arredi.
Un tavolo da pranzo di design con poltroncine in pelle
Luogo di convivialità per eccellenza, la sala da pranzo è stata arredata con un esclusivo tavolo di design con base a gambe intrecciate e piano sagomato in marmo Emperador chiaro. Illuminato da un lampadario a sospensione in vetro soffiato realizzato artigianalmente, il tavolo ospita sei poltroncine senza braccioli in pelle color Papaya.
Un mobile buffet con vano a giorno
Per agevolare l’apparecchiatura, si è optato per organizzare un piccolo angolo contenitivo sul muro accanto alla vetrata. Il Committente ha scelto di attrezzare la parete con una credenza sospesa dal design moderno, selezionata nel modello con ante, vano a giorno e illuminazione LED.
Il tocco di classe è dato dai materiali, selezionati e personalizzati nelle medesime finiture della composizione da soggiorno e in quelle della cucina. Nello specifico, si è mantenuto un legame cromatico e materico tra la parete attrezzata e la credenza sospesa, tra le sedie e la poltrona da lettura, tra il piano del tavolo, la pavimentazione della cucina e il portone d’ingresso.
Pensata per soddisfare le esigenze dell’abitare contemporaneo, la cucina è situata in uno spazio di 30 metri quadri diviso dal soggiorno e dalla sala da pranzo tramite pareti scorrevoli trasparenti.
È stata volutamente progettata come una zona ibrida, a cavallo tra una soluzione abitabile – quindi una cucina separata – e un open space condiviso con il salone. In termini architettonici, la presenza delle porte ne modifica la natura e consente, a seconda delle occasioni, di creare uno spazio fluido, dinamico e aperto sulla zona pranzo, oppure di isolare l’ambiente dal punto di vista olfattivo e uditivo.
Nell’uno e nell’altro caso, è evidente lo sforzo architettonico destinato a creare una perfetta sintesi tra funzionalità ed estetica, tra separazione e condivisione, con la garanzia di mantenere sia continuità visiva tra la zona preparazione e l’area consumo, che coerenza estetica tra gli arredi della cucina e quelli del living.
La cucina appartiene alla collezione KLab. In termini di progetto, si tratta di una soluzione modulare ad angolo con isola attrezzata e piano snack. La composizione, sviluppata su due pareti di cui una finestrata, è stata completamente personalizzata sulle esigenze del Committente, che ha richiesto la disponibilità di finiture di nuova generazione, elettrodomestici performanti e una zona cottura installata in corrispondenza del modulo centrale.
La soluzione è infatti completa di doppio forno, frigorifero all’americana, zona cottura a induzione e lavello monovasca installato sotto la finestra.
Da menzionare l’uso dell’acciaio inox, materiale dalla nota efficienza tecnica scelto per il top dell’isola centrale, la cappa di design a vista e il grande piano che, privo di fuochi o placche a induzione, offre un ampio spazio da lavoro dedicato alla preparazione delle pietanze.
Una coerenza di finiture si riscontra anche nella fodera degli sgabelli con schienale, rivestiti in pelle arancione come la poltrona da lettura e le sedie della sala da pranzo.
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Vivi in un monolocale o stai arredando un appartamento e c’è molto spazio dove inserire una scarpiera per mettere in ordine scarpe, ciabatte, stivali e sneakers? Oppure stai pensando di posizionarne una dietro la porta di ingresso e cerchi una soluzione poco profonda, stretta o salvaspazio? Nell’articolo troverai ciò che fa al caso tuo!
Scarpiere slim con ante scorrevoli da inserire dietro la porta
Se hai la necessità di arredare un soggiorno open space senza ingresso, un’entrata o un corridoio stretto, non disperare. A seconda dello spazio, esistono diversi modelli di scarpiere tra cui scegliere.
La migliore soluzione salvaspazio prevede di optare per le ante scorrevoli, che garantiscono un ingombro minimo anche nel momento in cui sono aperte.
È proprio questo modello di armadio scarpiera da posizionare dietro le porte, dove l’apertura dei battenti potrebbe non essere agevole.
Le ante scorrevoli nascondono al loro interno qualsiasi tipo di scarpe: da ginnastica, eleganti o da donna con tacco, per non parlare delle pantofole o dei sandaletti dei bambini. Inoltre, se scelti in tinta con la parete retrostante, i frontali si mimetizzano alla perfezione nel contesto, soprattutto se si tratta di un ambiente open space sempre visibile.
Scarpiere salvaspazio per corridoi stretti, profonde meno di 20 cm
Quanto si parla di corridoi stretti e aree di disimpegno, un aspetto da considerare è la profondità degli arredi che si andranno ad inserire. Per esempio, una scarpiera che non supera i 20 cm, praticamente la lunghezza di una spanna, è l’ideale se intendi sfruttare o hai l’esigenza di ottimizzare spazi altrimenti inutilizzati.
Le scarpiere salvaspazio strette, nonostante la profondità molto ridotta, risultano particolarmente capienti e possono contenere fino a 30 paia di scarpe. Ciò le rende pratiche e ideali addirittura per gli sneakerheads (coloro che collezionano scarpe in maniera compulsiva) e per le famiglie numerose.
Da utilizzare in bagno o in un locale lavanderia, le scarpiere poco profonde possono essere appese alla parete o appoggiate a terra , a patto di essere alleggerite e impreziosite da eleganti piedini.
Questo modello di scarpiera slim è ottimo per chi vive in un monolocale o in una casa vacanze e, come giusto che sia, non vuole tenere le scarpe sparpagliate per il salotto.
I mobili scarpiera moderni sono disponibili in diverse finiture, dal laccato lucido fino alle diverse essenze di legno, e per questo assumono anche un ruolo decorativo ed estetico. Ma l’estetica è niente senza la praticità! I materiali sono trattati per garantire un’ottima resistenza nel tempo e ciò li rende perfetti anche per ambienti dove l’umidità rischierebbe di rovinarli.
Hai un piccolo spazio inutilizzato accanto alla doccia o alla lavatrice? Con una scarpiera resistente di piccole dimensioni riesci a trovare una soluzione super intelligente che coniuga praticità e versatilità in un unico complemento.
Scarpiere slim con ante a specchio da usare come mobile per l’ingresso
Per un ingresso che non lasci nulla al caso, la soluzione ideale è un armadio scarpiera con ante a specchio che consenta di controllare il proprio outfit prima di uscire di casa.
Le ante specchiate assolvono una doppia funzione: proteggono il contenuto e offrono, a seconda dell’altezza, uno specchio grande o piccolo.
Chi mai direbbe che una scarpiera possa essere vista anche come un elegante mobile per l’ingresso?
La specchiera a figura intera che riveste le ante a ribalta o a battente è perfetta da inserire nella zona davanti alla porta d’ingresso e, a seconda dello spazio a disposizione, può essere scelta in diverse misure e dimensioni, con una sola anta o con due ante e, come già detto, anche a ribalta.
Scarpiera salvaspazio con specchio per la camera da letto
Nella tua camera da letto hai un armadio pieno di vestiti e devi trovare un posto anche per le scarpe? Come fare per tenere in ordine decine e decine di calzature? E, come se non bastasse, ti piacerebbe inserire anche una specchiera per scegliere gli abbinamenti che ti donano meglio?
La chiave perfetta per le tue esigenze esiste già: una moderna scarpiera con ante a specchio dal design innovativo, a battente o a ribalta.
Questa soluzione unisce due complementi in un unico arredo e ti permette di risparmiare davvero tanto spazio.
Abbiamo visto alcune pratiche soluzioni per trovare un posto alle tue scarpe. Ora non ti resta che scegliere e personalizzare quella che più si adatta alle tue esigenze.
Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!
Stone Garden è un complesso residenziale a destinazione mista progettato da Studio Lina Ghotmeh – Architecture. Un edificio dalle linee moderne ispirato alla tradizione architettonica libanese e medio orientale, il primo che l’architetta realizza nella sua città natale.
Il Progetto
Stone Garden è un progetto di sperimentazione architettonica che prende vita da quella che la Ghotmeh definisce una “question of memory”: la volontà di restituire alla città un palazzo rappresentativo della sua storia, della sua cultura e della sua identità. Il risultato è un edificio poetico nella sua semplicità, elegante e statuario nella sua conformazione.
Stone Garden attira lo sguardo, senza stravolgere il contesto urbanistico in cui è organicamente inserito. Al suo interno ospita una galleria d’arte ed una serie di appartamenti sugli altri livelli.
Situato fuori dal centro urbano, Stone Garden appare come una scultura di 13 piani che si erige frastagliata, stretta nella struttura e volutamente irregolare nella geometria, ai margini della città, nel quartiere caotico, abitato principalmente da servizi, del porto cittadino.
La facciata, fatta di un rivestimento “rigato” dall’aspetto terroso e disseminato da una serie di punti verdi e di aperture irregolari, è frutto di una sperimentazione materica davvero sui generis. L’edificio appare come una stratificazione di terra e cemento che riflette la storia recente di una città sepolta 7 volte e 7 volte ricostruita. Una città abbandonata a sé stessa e in continuo divenire, che si lascia invadere da una natura lussureggiante e viva.
Grandi contenitori di piante spezzano la monocromia del palazzo, offrendo a ciascun appartamento una vista differente sul panorama e congiungendo armoniosamente gli spazi interni ed esterni.
Stone Garden è un esempio di architettura in attento dialogo con il contesto. Un’architettura nuova e resiliente, assente e presente allo stesso tempo, progettata sulla fisionomia di una città ricca di contrasti e dai paesaggi malinconici.