Can Monges a Maiorca, Spagna, è una casa di 200 anni il cui progetto di restauro è stato affidato allo studio locale Ideo Arquitectura. I proprietari hanno espresso il desiderio di restaurare e riprogettare l’edificio per risolvere i problemi di umidità e creare un ambiente tranquillo e minimal. Can Monges unisce il carattere dell’antica dimora con il fascino dei materiali locali e metodi di costruzione più innovativi. Dopo aver valutato le diverse opzioni, gli architetti hanno scelto un materiale non convenzionale per la ristrutturazione: la canapa.
Naturale, altamente durevole e con una bassa impronta di carbonio, la canapa funge anche da regolatore igrometrico. Ciò significa che il team poteva risolvere il problema dell’umidità e rendere la nuova casa più confortevole ed ecologica allo stesso tempo.
Il lavoro pionieristico dello studio mostra le possibilità di utilizzo della canapa nei progetti di architettura sostenibile. In tutta la Spagna, infatti, l’uso di questo materiale per l’edilizia è ancora sconosciuto.
Una ristrutturazione che punta sulla sostenibilità
Ideo Arquitectura ha anche riutilizzato e riciclato i materiali generati nel corso dei lavori di ristrutturazione. Oltre alle macerie e ai blocchi di arenaria, il team ha riutilizzato anche la pavimentazione deteriorata, le piastrelle così come i pavimenti originali.
Tutti i nuovi materiali, a parte la canapa, provengono rigorosamente da aziende locali. Anche le tecniche costruttive tradizionali, compresa l’applicazione di un intonaco a base di calce, ancorano la casa nel suo ambiente.
Lo studio ha installato un plinto perimetrale alto un metro che attraversa l’intero piano terra. Realizzato con la canapa, questo muro raccoglie l’umidità dal terreno e la rilascia all’interno. Le prese d’aria in ceramica sui lati opposti della casa rinfrescano l’aria interna. Il team ha utilizzato la canapa anche per il tetto e alcune delle pareti interne per sfruttare al meglio l’elevata capacità termica e le proprietà di isolamento acustico del materiale.
Alcune pareti sono rimaste incompiute, sia come richiamo all’età della casa che in contrasto con le finiture lisce. Nella stanza dei giochi, la superficie grezza di un muro incoraggia anche i bambini della famiglia a esprimere la loro creatività.
Utilizzando il legno di pino settentrionale, lo studio di architettura ha progettato un ingegnoso sistema per i telai delle finestre e delle porte. Di conseguenza, la carpenteria rimane visibile ed esalta il carattere degli interni.
Argilla di provenienza locale e ceramica appaiono anche in tutta la casa in vari elementi. I blocchi di arenaria di recupero hanno fornito il materiale da costruzione per i mobili della cucina e del bagno.
L’intonaco di calce ricopre non solo le pareti, ma anche i pavimenti e i soffitti. In questo modo, lo studio ha ottenuto un colore e una consistenza uniformi in tutti gli spazi abitativi, creando la casa pacifica e calma che i clienti desideravano.
Fotografie©Salva Lopez
L’articolo Can Monges, una casa di 200 anni restaurata con la canapa proviene da Dettagli Home Decor.