Vaso igienico e bidè sono una coppia di elementi indispensabili nel bagno di casa. Non è solo una questione d’igiene e di comfort, ma anche il necessario adempimento della conformità igienico-edilizia. I sanitari bagno, anche se vengono installati dopo la posa dei rivestimenti, devono essere scelti prima d’iniziare i lavori. Dovrete considerare con attenzione, oltre i costi, gli spazi disponibili, e il tipo di collegamento agli impianti necessario.
La scelta non è semplice, necessita di un’attenta valutazione sotto il profilo tecnico ed estetico. Prodotti vantaggiosi, anche dal punto di vista economico, sono quelli della linea Geberit iCon. La grande azienda internazionale Geberit, nota per essere all’avanguardia nella tecnologia idrosanitaria, produce a Gaeta, nella sede che fu già della Pozzi e Ginori, ceramica sanitaria di qualità. I diversi modelli della casa sono il risultato della perfetta integrazione d’innovazione tecnologica, estetica e funzionalità.
A terra o sospesi?
Le tipologie di sanitari “a terra” o “sospesi” sono quelle tra cui dovrete operare una prima scelta. La serie da bagno Geberit iCon è una gamma di ceramiche e mobili da bagno dalle linee contemporanee che soddisfa ogni preferenza, o necessità progettuale, grazie alla disponibilità di sanitari in versione sospesae a pavimento.
Sanitari bagno sospesi.
Nel caso dei sanitari bagno sospesi, vaso e bidè sono ancorati alla parete tramite dei supporti applicati nel muro prima che questo venga rivestito da piastrelle. La tipologia dei sanitari bagno sospesi è visivamente più leggera. Conferisce maggiore ampiezza allo spazio percepito e, lasciando libero lo spazio a terra, semplifica di molto la pulizia del pavimento.
I sanitari sospesi iCon hanno un bel design minimale e sono realizzati con materiali durevoli. Ottenuto dalla miscelazione di materiali di alta qualità cotti a 1210-1230 °C, il luminosissimo Vitreous China, rimarrà tale a lungo! Questo grazie alla tecnologia Rimfree, un risciacquo innovativo in un vaso senza bordi, con bassi consumi d’acqua e maggiore igiene.
Sanitari bagno a terra.
I sanitari standard sono quelli del tipo “a terra”, cioè fissati al pavimento per avere una maggiore stabilità. I modelli a terra Geberit iCon hanno forme moderne e funzionali. Questo grazie al metodo di fissaggio a filo-parete che consiste nell’ancoraggio dei sanitari alla parete senza che venga lasciato spazio tra la ceramica del sanitario e la parete. Questo è a vantaggio dell’estetica e migliora anche la pulizia che diviene più facile da eseguire.
I modelli di sanitari filo-parete rappresentano il massimo in termini di design. Nei sanitari Geberit iCon il design si integra perfettamente con le innovazioni funzionali.
Anche in questo caso il vaso igienico è senza brida, cioè privo del sormonto in corrispondenza del bordo, quindi dotato del sistema Rimless. Così come quelli sospesi, i vasi igienici a filo-parete sono corredati da un sedile avvolgente in duraplast, materiale altamente performante e molto igienico. Questo è provvisto di cerniere in acciaio inox molto durevoli e su richiesta può essere dotato anche di chiusura ammortizzata.
Lo spazio necessario.
Una raccomandazione: fate attenzione all’ingombro dei sanitari per collocare correttamente la coppia wc e bidè, alle loro dimensioni dovete aggiungere 20 cm tra i due sanitari, oltre che ai lati estremi. Inoltre saranno necessari da 55 a 60 cm di spazio davanti a loro. Tenete conto anche che per la collocazione del vaso igienico, la posizione della colonna di scarico è vincolante. Se volete cambiare posto dovrete verificare se è possibile una pendenza dell’1% del collegamento.
Estetica e funzionalità.
La linea pulita dei sanitari bagno iCon Geberit è ideale per ogni tipo di arredamento, dal classico al moderno. I sanitari hanno forme raffinate perfette per chi ama un ambiente bagno semplice e confortevole.
Per contrastare la crisi climatica, anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa, cominciando a rendere la nostra casa sostenibile ed evitando gli sprechi.
Il 22 Aprile 2022, è stato l’Earth Day, la giornata mondiale della Terra. Questa ricorrenza è nata nel 1970 per sensibilizzare la popolazione mondiale a fare qualcosa di concreto che aiuti il nostro pianeta. Oggi la crisi climatica si è spinta a livelli critici, si chiede l’aiuto di tutti per tutelare quella che, troppo poco spesso, ricordiamo essere la nostra casa, la Terra.
Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa, cominciando a rendere la nostra casa sostenibile ed evitando gli sprechi.
Tante aziende del settore casa e abitare si stanno voltando verso l’ecosostenibilità, compresa la grande distribuzione. Ikea (dai una seconda vita ai tuoi mobili)e Maison du Monde (sviluppo sostenibile), ad esempio, offrono una vasta gamma di prodotti durevoli nel tempo; hanno creato inoltre, dei servizi di riparazione e ricondizionamento dei loro vecchi mobili e un servizio di vendita di complementi di seconda mano per ridurre l’impatto ambientale sulle foreste e sull’impiego di legname.
Primo passo: evitare gli sprechi
Il primo aspetto su cui possiamo intervenire è sicuramente il risparmio energetico. In primo luogo dobbiamo assicurarci che la nostra casa sia ben coibentata, in modo da evitare lo sbalzo termico tra interno ed esterno e tra un ambiente e l’altro; provvediamo inoltre a fornire la nostra casa di infissi a isolamento termico: questi accorgimenti contribuiranno a rendere le nostre case più calde in inverno e fresche d’estate, avremo meno bisogno del riscaldamento, avremo meno consumo in bolletta e contribuiremo a prevenire ulteriormente il surriscaldamento globale.
Favorite inoltre la scelta di elettrodomestici sostenibili, assicurandovi che l’etichetta riporti le classi da A + a A +++: oltre a favorire il risparmio energetico, avrete un consumo in bolletta inferiore di circa il 20%.
Cominciamo a ridurre il consumo di plastica fornendo le nostre dispense di barattoli e contenitori in vetro da ricaricare all’occorrenza. In questo modo avrete ben chiaro cosa manca nella vostra dispensa, risparmiando sulla spesa, ma anche evitando il consumo di bottiglie e sacchetti di plastica: ci sono dei negozi e dei supermercati che distribuiscono i prodotti alla spina, controllate che ce ne sia uno nelle vostre vicinanze.
Se avete un giardino o delle piante in terrazzo, vi consiglio di fornirvi di una macchina per il compost: la compostiera decompone i rifiuti organici, trasformandoli in concime ottimo sia per il giardinaggio in piccola scala che in agricoltura.
Rendere la nostra casa sostenibile
So bene che c’è il bonus mobili e che in tanti siamo portati a comprare nuovi arredi per portare nuova luce nelle nostre case, ma questo può diventare possibile anche con prodotti a basso impatto ambientale ed evitando gli sprechi. Potreste pensare di dare una seconda vita a un vostro complemento d’arredo, prima di sostituirlo con uno nuovo: questo stimolerà la vostra creatività oltre alla soddisfazione che vi darà aver ridato vita a un vecchio mobile.
Ridipingete le vostre sedie, un piccolo complemento o rifoderate “la poltrona della nonna” per avere in casa un prodotto unico, qualcosa che di certo non troverete da nessun’altra parte.
Oppure vi consiglio di riciclare delle vecchie tavole di legno per creare pezzi di arredo particolari. Bastano davvero pochi attrezzi e un po’ di manualità per avere delle nuove mensole, piani di appoggio, piccole sedute.
Potrebbe diventare per voi un nuovo hobby e contribuirete allo stesso tempo al benessere del nostro pianeta.
Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.
Un condominio di cinque piani realizzato dallo Studio Rick Joy nel quartire di Polando a Città del Messico; nonostante sia racchiuso da edifici su tre lati e si apra all’esterno da un solo fronte esposto ad Ovest gli architetti con il sapiente utilizzo di 3 pozzi di luce hanno saputo portare luce e vegetazione all’interno, rigogliose fioriere, rampicanti e vegetazione pendente ammorbidiscono l’effetto della struttura in cemento a vista.
La gamma limitata di materiali crea tavolozza sobria, fatta di pareti in cemento, pavimenti in legno e scale e infissi in acciaio conferisce all’edificio l’aspetto di una elegante scultura urbana.
An elegant urban sculpture in Mexico City
A five-storey condominium built by Studio Rick Joy in the Polando district of Mexico City; despite being enclosed by buildings on three sides and opening to the outside from a single front facing west, the architects, with the skilful use of 3 light wells, have been able to bring light and vegetation inside, luxuriant planters, vines and hanging vegetation soften the effect of the exposed concrete structure.
The limited range of materials creates an understated palette, made up of concrete walls, wooden floors and steel stairs and fixtures gives the building the look of an elegant urban sculpture.
Con l’arrivo della stagione estiva, cresce la voglia di vivere gli spazi esterni come i balconi delle proprie abitazioni, per consumare i pasti, sorseggiare una bibita, o semplicemente trascorrere momenti di puro relax.
Essenziale è però preservarsi dall’eccessivo calore con apposite tende da sole, che oltre alla specifica funzione di schermatura – e di conseguente creazione di una zona d’ombra – proteggono tra l’altro anche dagli sguardi indiscreti dei vicini, come pure migliorano l’estetica dell’edificio, fungendo da gradevole elemento decorativo. Senza dimenticare la riduzione dei consumi elettrici e dunque il risparmio sulle bollette: le coperture in oggetto riparano infatti pure gli ambienti interni della casa, limitando, per ciò stesso, l’utilizzo di ventilatori e condizionatori, indispensabili in presenza di un clima troppo afoso.
Ma come fare la migliore scelta? Attenendosi ad alcune fondamentali linee-guida, necessarie per non avere spiacevoli “sorprese”.
I parametri di acquisto
Soluzione efficace per schermare aree della casa esposte al sole, le tende da sole permettono di beneficiare di spazi esterni che diversamente, per via della troppa calura, non potrebbero essere sfruttati appieno.
Ma vanno scelte adeguatamente, soprattutto se ci si affida al web. L’ampia offerta, infatti, se da un lato è un indubbio fattore positivo, dall’altro può creare disorientamento nel compratore di turno, specie se quest’ultimo non ha molta familiarità con un articolo di questa tipologia.
Per acquistare le tende da sole online, sarà allora preferibile indirizzarsi verso realtà solide ed efficienti, che offrano prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, e tra i quali poter selezionare con fiducia quello più rispondente alle proprie esigenze.
Un primo passo, questo, a cui poi seguirà “a ruota” quello della selezione delle tende da sole che uniscano in sé funzionalità ed estetica, perché anche l’occhio vuole la sua parte. E soprattutto se si vive in condominio, quest’ultimo sarà un aspetto a cui dedicare la massima attenzione, perché bisognerà tener conto delle specifiche disposizioni al riguardo.
Le tipologie di tende da sole disponibili
Diverse sono le tipologie di tende da sole esistenti – per forma, struttura e sistema di apertura e chiusura – a seconda dello specifico luogo in cui esse saranno collocate. Nel caso in questione, quello del balcone, è possibile spaziare tra più opzioni: vediamo quali.
Quelle maggiormente adoperate sono le tende a bracci, poco ingombranti e di agevole installazione: permettono di aprire il telo attraverso due bracci estensibili, attaccati ad una barra superiore a cui è fissato il tubolare con la tenda arrotondata. Da fermare al muro o al soffitto, questa tipologia offre esclusivamente una protezione superiore.
Altra possibilità – anch’essa molto utilizzata per il balcone – è quella delle tende a caduta, così chiamate perché “si svolgono” in verticale verso il basso, a filo facciata, garantendo una protezione frontale e parecchia privacy.
Una soluzione low cost e di immediata installazione è data infine dalle tende da sole confezionate, pronte da applicare in virtù degli anelli, e disponibili in tutte le misure e colori, sia a tinta unita che a righe.
Ed i materiali? Quali scegliere? Bisognerà, in merito, considerare fattori squisitamente “pratici”, legati cioè al luogo di destinazione. Un tessuto naturale come il cotone si rivelerà allora la scelta ottimale in un’area dell’abitazione poco esposta al vento; uno in fibre acriliche – resistente a strappi e maltempo – sarà invece da preferire in caso di installazione delle tende da sole in una zona soggetta a condizioni atmosferiche non sempre favorevoli.
Planibel Easy di AGC Flat Glass Italia è la soluzione a due importanti problemi funzionali: mantiene le vetrate pulite e permette la riduzione dei microbi sulla superficie esterna quando è esposto alla luce naturale. Per questo è particolarmente indicato per le superfici difficili da raggiungere come i tetti delle serre, le lastre dei lucernari, i giardini d’inverno e le grandi vetrate degli edifici. Inoltre permette anche un minor impiego di prodotti per la pulizia che contribuiscono all’inquinamento ambientale.
Come funziona Planibel Easy di AGC
Planibel Easy si differenzia per il suo specificorivestimento pirolitico applicato al vetro, che agisce sfruttando le condizioni atmosferiche naturali. La luce solare ultravioletta attiva il rivestimento e disgrega le particelle organiche dello sporco presenti sulla superfice. Successivamente sfrutta la naturale azione della pioggia per rimuoverlo. Questo innovativo rivestimento invisibile permette all’acqua di diffondersi in modo omogeno. Il risultato sarà una pulizia uniforme della superficie del vetro e un’asciugatura rapida. Come anticipato non solo vetrate pulite ma anche riduzione dei microbi. Infatti la radiazione UV che colpisce il vetro attiva il rivestimento attraverso un processo di fotocatalisi che accelera la distruzione dei microbi sulla superficie.
Tutti i vantaggi per le vetrate
Queste straordinarie caratteristiche tecniche fanno di Planibel Easy un prodotto ad elevate performance in grado di generare innumerevoli plus. Tra questi l’eccellente durata chimica derivante dall’applicazione del rivestimento, che si traduce in una maggiore durabilità del vetro o l’estrema facilità di trasformazione. Inoltre, il rivestimento pirolitico invisibile assicura al vetro un aspetto neutro e un’elevata trasmissione luminosa. A questo si aggiunge una maggiore resistenza all’abrasione e ad agenti esterni.
Varianti disponibili
Planibel Easy si declina in due varianti: Planibel Easy Clear presenta una trasmissione luminosa dell’76% e un fattore solare del 59% e Planibel Easy Blue, dalla colorazione più azzurra, che offre una trasmissione luminosa del 57% e un fattore solare del 39%.
Planibel Easy può essere fornito in versione temprata, laminata, curvata e in doppie o triple vetrate integrate con altri prodotti AGC, come il vetro a bassa emissività, così da dare vita a soluzioni isolanti all’insegna della massima trasparenza.
La tecnologia offre diversi strumenti in grado di ridurre i consumi di energia in casa, minimizzando il proprio impatto ambientale. Vediamo in che modo possiamo utilizzare la tecnologia per aiutare il pianeta e le 5 migliori tecnologie green che permettono di risparmiare energia, riducendo bollette e impatto sull’ambiente.
Ottimizzare i consumi energetici si sta rivelando una scelta sempre più importante, sia per abbassare il costo della bolletta sia per ridurre il proprio impatto ambientale. In questo senso esistono diverse soluzioni in grado di tenere sotto controllo i consumi in cucina. Vediamo 5 consigli utili per risparmiare energia grazie alla tecnologia.
Lampade al LED
Scegliere lampadine al LED a basso consumo permette di ridurre notevolmente il consumo energetico. Le lampade al LED hanno infatti una durata maggiore ma consumano molto meno rispetto alle tradizionali lampadine: un ottima soluzione per ridurre i consumi di energia, a favore di ambiente e bollette. Altrettanto importante è ricordarsi di spegnere sempre la luce quando non serve, preferendo sempre, laddove possibile, la luce naturale.
Domotica
Grazie alla domotica è possibile minimizzare il proprio impatto ambientale e ottenere una riduzione dei consumi fino al 20%. Un impianto domotico infatti, oltre a monitorare i nostri consumi domestici, sfrutta la tecnologia IoT per migliorarne in automatico le prestazioni. In una smart home i doversi impianti di casa non agiscono in maniera indipendente, ma sono collegati l’uno all’altro: questo ci offre la possibilità di personalizzare e regolare ogni aspetto abitativo in modo semplice e intuitivo, aumentano il comfort domestico e massimizzando l’efficienza energetica. Grazie a strumenti ed elettrodomestici intelligenti possiamo ottenere un importante risparmio energetico a favore dell’ambiente ma anche un importante ritorno economico, risparmiando centinaia di euro sulle bollette. Chi ha una connessione internet in casa ( per avere la fibra bisognerà prima effettuare una verifica della copertura) può sfruttare la domotica per controllare da remoto gli elettrodomestici collegati all’impianto e ridurre i consumi, ad esempio programmando l’attivazione di lavatrici e lavastoviglie durante le fasce orarie più convenienti.
smart home – r architecture
Impianto fotovoltaico
La tecnologia ci offre anche la possibilità di sfruttare le fonti di energia rinnovabile per alimentare i nostri consumi domestici, allontanandoci dai combustibili fossili inquinanti come petrolio, gas e carbone. Un impianto fotovoltaico composto da pannelli solare è in grado infatti di assorbire la luce solare e trasformarla in energia, permettendoci di ridurre i consumi fino all’80%. Inoltre, grazie al sistema di accumulo fotovoltaico abbiamo la possibilità di stoccare l’energia accumulata in eccesso per consumarla in un secondo momento, garantendoci l’autosufficienza energetica.
Misuratore di corrente wireless
Per risparmiare energia elettrica, è importante sapere quale dispositivo o elettrodomestico sia responsabile della maggior parte dei consumi. Un aiuto in questo senso proviene dai misuratori di corrente wireless che permettono di tenere sotto controllo e monitorare l’energia utilizzata in ambito domestico, individuando eventuali sprechi e costi legati all’utilizzo di apparecchi ed elettrodomestici e intervenire per ridurre i consumi. Se ci stiamo trasferendo in una nuova abitazione sarà necessario effettuare per tempo anche il trasloco delle utenze: se il contatore è presente ma disattivato sarà necessario procedere con un subentro di luce e gas. Con il subentro, la fornitura viene attivata da parte del Cliente dopo un periodo in cui il contatore era stato disattivato.
termostato connesso e app Vimar
Le app per monitorare i consumi
Negli ultimi anni la tecnologia può aiutarci anche a tenere traccia dell’energia consumata in casa: possiamo infatti controllare i nostri consumi con lo smartphone, grazie ad app gratuite da scaricare per aiutarci a risparmiare sulle bollette di casa. Conoscere i propri consumi è fondamentale per avere una panoramica dell’energia utilizzata in casa e per capire dove possiamo minimizzare il nostro impatto energetico.
Il battiscopa è quell’elemento un pò dimenticato, a volte un pò scomodo e altra un pò antipatico, che riesce però a fare la differenza all’interno di una casa. Quanti di noi quando pensano ad imbiancare o ristrutturare una stanza pensano immediatamente al battiscopa? Pochissimi, ve lo dico io, a meno che non siate del mestiere e allora il discorso cambia.
Spesso dimenticandolo, il risultato finale della vostra ristrutturazione può essere quasi disastroso, vittima di una scelta sbagliata. Il battiscopa, o zoccolino, è il tocco finale che darà continuità tra pavimento e muri delle vostre stanze.
Chi ha un occhio un pò più attento si renderà conto che più invisibile e nascosto è il battiscopa, più il risultato sarà pulito, sobrio e di design. E’ per questo che vi abbiamo già parlato dei battiscopa filo muro in uno dei nostri precedenti articoli, un sistema grazie al quale è stato possibile far arrivare lo zoccolino quasi all’incasso a parete, facendolo diventare invisibile.
Andiamo quindi a studiare quali soluzioni attuare per creare un battiscopa minimal.
Quale battiscopa scegliere?
Quale battiscopa scegliere
Ecco quindi il primo punto a cui fare attenzione. Qual’è il battiscopa giusto per i miei ambienti? Vista l’importanza di questo elemento all’interno delle stanze di casa, è fondamentale scegliere il battiscopa che si sposi alla perfezione con lo stile delle stanze.
Quali sono le caratteristiche che lo differenziano e che dobbiamo selezionare?
materiale
colore
misure
spessore
In passato, quando il parquet era solo in massello e le mattonelle erano la scelta più classica per una casa di una famiglia media, si era soliti utilizzare lo zoccolino dello stesso materiale del pavimento. Andando avanti nel tempo il mercato, gli architetti e le famiglie si sono evoluti. Si è persa la concezione che il battiscopa sia il prosieguo del pavimento e si è osato di più con i colori e i materiali. Ormai il pavimento in parquet con il battiscopa dello stesso materiale e colore fa un pò anni ’90. Chi vuole una casa moderna o ancor più minimal, cerca di nascondere lo zoccolino al massimo.
Ecco quindi che sono nate soluzioni più moderne, che permettono un vero e proprio battiscopa minimal.
Arredamento minimal battiscopa
Funzionalità e design, ecco cosa cerca chi è amante dello stile minimal. Nel caso specifico del battiscopa, chi ne cerca uno dal gusto moderno è sicuramente qualcuno che riconosce di doverne avere uno, ma sa anche che spesso non è così bello da vedere. In alcuni casi lo zoccolino crea anche delle difficoltà nell’inserimento di arredi ad incasso, andando a creare degli spessori dove non necessari. Quali sono le soluzioni quindi?
Uno è il battiscopa filomuro, incassato direttamente a parete, attraverso piccolo profilo a parete, installato prima della posa del pavimento. In questo modo riusciamo a nascondere quasi del tutto l’effetto antiestetico che ogni tanto crea il battiscopa, mantenendo però le funzionalità importantissime di questo elemento, non ultima le possibili irregolarità del pavimento. Pensatelo vicino ad una porta filo muro, sarebbe un matrimonio perfetto.
Battiscopa filo muro Eclisse
Altra soluzione è un battiscopa inclinato di Eclisse, sicuramente più discreto rispetto ad un battiscopa classico. Anche questa opzione come quella filo muro risolve il problema della polvere, non avendo la classica sporgenza superiore, ma soprattutto richiede una posa meno impegnata e costosa rispetto al filo muro.
Battiscopa inclinato Eclisse Delta
E’ possibile pensare anche ad un battiscopa in alluminio, se questo si sposa bene con il pavimento che avete selezionato per i vostri ambienti. Questo può avere tantissime tipologie e funzionalità: modelli super piatti, colorati, passacavo e non solo. E’ altamente personalizzabile e lavorabile come materiale, il prezzo è molto accessibile e permette di creare delle soluzioni ad hoc per ogni ambiente.
Battiscopa in alluminio
Arredamento minimal battiscopa si o no
Ecco quindi che sorge spontanea una domanda, battiscopa si o no? In un ambiente minimal, magari con un bel pavimento in resina compatto e omogeneo quello che vi piacerebbe di più sarebbe riuscire a creare un bell’angolo retto con i muri della stanza. Impatto visivo incredibile, pulizia del risultato assicurata. Ma è davvero possibile ricreare un pavimento senza battiscopa?
La risposta è piuttosto variegata. Partiamo dalla funzione stessa dello zoccolino, ovvero quella protettiva, di salvamuro, da urti o possibili macchie. Se per voi questo non è un problema, allora la risposta è sicuramente: battiscopa no! Create pure le vostre soluzioni senza battiscopa, con un effetto finale che crea continuità e apertura degli ambienti. Potete sicuramente ovviare al discorso macchie utilizzando una vernice matte facilmente pulibile o applicare una finitura sempre matte alla vostra tinta.
Battiscopa bianco minimal
Una delle soluzioni più semplici, per cui abbiamo optato anche noi, è senza dubbio il battiscopa bianco. Un ottimo compromesso per chi cerca uno zoccolino discreto ma che comunque svolga la sua funzione.
Battiscopa minimal in legno bianco
Scegliere un battiscopa in legno, bianco, è un ottima soluzione per chi sceglie un pavimento in parquet e ha dei mobili bianchi o comunque di materiali naturali. Se si sceglie di fare delle pareti con tinte a contrasto, con il battiscopa in legno si può pensare anche di tinteggiarlo, in modo da creare continuità con la parete colorata.
Un buon battiscopa bianco minimal ha uno spessore minore di 1 cm e un’altezza che varia dai 2 ai 10 cm. La scelta è completamente personale, essendo previsto però un risultato minimal, sono escluse modanature, fregi e quant’altro.
La Festa della Mamma si avvicina. Cosa regalarle per renderla felice? Tra le idee più gettonate ci sono le piante. Maestose, fiorite e lussureggianti, sono perfette per simboleggiare l’amore che ognuno prova per la propria madre.
Festa della Mamma: le piante da regalare
Tra le piante da regalare per la Festa della Mamma c’è sicuramente l’azalea. Si adatta bene agli ambienti interni bene illuminati, ma anche rientra tra le piante da giardino, che vivono bene all’esterno purché la temperatura sia mite e le si innaffi regolarmente. L’azalea è divenuta il simbolo dell’amore di una mamma. I suoi fiori sono intensamente colorati: rosa, rossi, bianchi, ma anche screziati e bicolori. Non solo bellezza. L’azalea è una pianta in grado di purificare l’aria da sostanze potenzialmente tossiche come la formaldeide. Per la sua coltivazione in vaso, è necessario munirsi di un terriccio acidofilo, ricco di Ferro, ma povero di calcare.
Oltre all’azalea, esistono tantissime altre piante da regalare per la Festa della Mamma. Per vederle tutte, clicca qui. Un esempio è l’ortensia, caratterizzata da fiori a mazzetto di colori pastello di incredibile bellezza. Rappresenta la nascita, la vita. La sua fioritura è poderosa, come l’amore di una madre. Ha bisogno di molta acqua da ricevere ogni giorno. Di certo, è una pianta dall’effetto scenico. Le sue infiorescenze ricchissime in delicati fiori, che rendono la pianta una gioia per gli occhi.
Se sei in cerca di un festoso regalo per la Festa della Mamma, le piante sono quindi assolutamente perfette. Un esempio sono quelle da interno per interno da acquistare online: bonsai, orchidee, anthurium, yucche, perfette per soddisfare ogni gusto e ogni esigenza della tua mamma. In particolare le begonie sono piante simbolo di gratitudine, che è un sentimento nobile ricco di gioia e slancio per la vita. Le fioriture durano a lungo, regalando allegria alla casa per diverse settimane. La begonia vive bene in spazi luminosi e temperati. Odia il freddo e desidera essere innaffiata di frequente. Attenzione però a non bagnare troppo la terra: il rischio è di incorrere in marciume delle radici.
L’orchidea poi è una pianta di delicata bellezza. I suoi fiori sono stati definiti figli dell’aria, come sospesi a diffondere bellezza nell’ambiente. L’orchidea è la pianta perfetta per la Festa della Mamma, perché è il simbolo della eleganza e della devozione verso qualcuno. Va innaffiata una volta a settimana, in genere con mezzo bicchierino di acqua. Va disposta in luoghi molto luminosi che però siano riparati dal freddo e non siano esposti alla luce diretta.
Infine, la calla è il fiore simbolo della purezza. Si tratta di una pianta sempre verde che fiorisce in primavera e in estate. Quando sfiorisce, rimane sempre bellissima, grazie alle sue foglie che sono estremamente ornamentali, ideali per abbellire un soggiorno. È perfetta per la coltivazione indoor. Predilige le stanze esposte alla luce diretta del sole o comunque le aree di casa molto ben illuminate. Oltre alla classica colorazione rossa del fiore, esistono calle dalle infiorescenze gialle, di impatto per la luminosità della nuance.
Torna l’appuntamento con gli Interior Designer di diotti.com, questa volta per presentare la seconda parte del progetto d’arredo di un’esclusiva villa unifamiliare di design con giardino, piscina e terrazza con vista sul lago di Como.
Proprio come la splendida zona giorno, anche la zona notte è stata mostrata in anteprima al Committente grazie all’Home Tour, la visita virtuale a 360° dell’ambiente arredato secondo le richieste e le proposte avanzate nelle fasi di progettazione con i nostri Arredatori.
Il progetto completo: una villa singola monopiano di 300 mq con piscina e terrazza
Sorta in una location lacustre d’eccezione, questa casa di lusso unifamiliare è un chiaro esempio di come l’architettura sostenibile e il design contemporaneo possano coesistere nel rispetto dell’ambiente naturale circostante.
La struttura – una villa singola a un solo piano – si inserisce in un complesso residenziale privato composto da:
l’abitazione vera e propria, una dimora di 305 metri quadri con pianta irregolare con un ingresso open space, un’ampia zona giorno con salotto, soggiorno e cucina a vista, uno studio-ufficio, due camere da letto, una stanza-cabina armadio e tre bagni
una terrazza panoramica con piscina ad uso esclusivo e un patio-solarium
un giardino perimetrale con prato all’inglese e passo giapponese
Selezionato sulla base di un concept estetico e progettuale coerente e uniforme, l’arredamento degli interni risponde alla necessità di creare un legame con il panorama e l’ecosistema locale, in un continuum visivo e cromatico che fa dialogare il fuori e il dentro, il design e la natura, come richiesto dal Committente stesso.
Entriamo nella villa.
La pianta della zona notte
L’area notte occupa l’ala laterale della villa ed è nettamente separata dalla zona giorno tramite una porta che conduce verso un lungo corridoio. L’una e l’altra risultano tuttavia in stretta connessione, soprattutto dal punto di vista del progetto d’arredo unitario volto a rispettare tre punti fermi: lusso, discrezione e unicità.
Non semplice luogo di passaggio, lo stretto disimpegno che conduce alle stanze è stato volutamente creato con una prospettiva piuttosto scenografica, ancor più enfatizzata dall’uso di led incassati a filo soffitto/parete per creare un accattivante pattern destrutturato.
Il progetto di illuminotecnica (che esula da quello d’arredo) potrà successivamente essere rivisto con la rimozione di alcune barre led e l’inserimento di componenti decorative più personali, ad esempio quadri, tele o foto di famiglia.
La planimetria mostra una razionalizzazione armoniosa dello spazio, suddiviso tra due camere matrimoniali e tre bagni, di cui uno di servizio. È inoltre presente una terza stanza, che i Committenti hanno però scelto di adibire a grande cabina armadio.
Per riassumere, lo spazio notte è costituito da:
Scopriamo nel dettaglio le scelte d’arredo.
La camera da letto padronale
Entrati nella villa, a sinistra dell’ingresso, dal corridoio si accede alla vera e propria zona notte. Non in ordine di apparizione, bensì di dimensioni, il primo ambiente da esplorare è la camera padronale con bagno privato.
Si tratta di un’ampia stanza matrimoniale di 40 mq circa (ben oltre lo standard delle camere da letto tradizionali) che presenta una scelta d’arredo particolare ma di tendenza. Il centro della camera è occupato da un letto rotondo di design, posizionato fronte TV e con una suggestiva vista sulla piscina e sul lago.
L’ambiente si caratterizza per la grande parete a vetrata che consente la fruizione della veduta e il passaggio della luce naturale, a sua volta amplificata dalla palette di colori chiari che domina la scena. Oltre al color felce della poltroncina capitonné, del pouf a bottoni e della grande specchiera con cornice imbottita – tra loro perfettamente coordinati – gli arredi sono proposti in una gamma di sfumature pastello dal carattere neutro e rilassante, illuminati da pennellate di ottone e addolciti dalla presenza del legno.
Il tocco decorativo in più è dato dalla carta da parati a pattern organico e dal parquet a spina ungherese o chevron che impreziosisce, tranne che nei bagni, l’intera zona notte.
Restando nel campo delle scelte d’arredo, il centro di questa grande camera matrimoniale dal lusso moderno ospita
il già citato letto circolare con testiera imbottita e piattaforma rotonda
due tavolini a lato del letto, ottima alternativa per chi desidera una stanza senza comodini
un armadio scorrevole in nicchia, poco capiente in virtù della presenza di una cabina separata.
Merita una menzione a parte il sofisticato angolo make-up installato sulla parete decorativa. Nell’estrema semplicità dei suoi elementi (l’insieme è costituito da un piano sospeso e mensole di servizio), questa composizione dal gusto prettamente femminile riesce a restituire un senso di estrema raffinatezza e leggerezza visiva, in totale armonia con il look e il concept della stanza.
Proseguendo lungo il corridoio si giunge nella stanza più remota della zona notte, la camera degli ospiti. Meno ampio della suite padronale, questo ambiente è a tutti gli effetti una grande camera matrimoniale di 25 mq con una splendida vista panoramica e un accesso diretto alla piscina. Queste caratteristiche, eccezionali per un locale dedicato esclusivamente all’ospitalità di parenti o conoscenti, trovano riscontro nel concetto di lusso moderno rispettato dall’arredamento.
A prima vista emerge la volontà di mantenere coerenza estetica tra la stanza e il corridoio, da un lato, e tra gli arredi della camera, dall’altro. Nel dettaglio:
l’illuminazione della stanza è in parte affidata allo stesso modello di led presente nel corridoio
il color ciliegia dei comodini, del pensile e delle maniglie offre un’opportunità di abbinamento con la carta da parati, scelta nella palette di rosa confetto, antico, pesca e corallo.
Benché l’uso del colore sia quasi estremizzato, anche la stanza degli ospiti si caratterizza per un’estetica estremamente raffinata. Il centro dell’ambiente è occupato da un letto matrimoniale di design, annoverato tra i bestseller della collezione e scelto per il piacevole contrasto tra la testiera a cuscini e il giroletto sottile, sollevato da terra da piedi quasi invisibili.
Il pavimento sottostante è protetto da una combinazione di tappeti a tinta unita sovrapposti, mentre ai lati del materasso fa capolino una coppia di comodini sospesi, resi asimmetrici da punti luce difformi (una lampada in appoggio e una a sospensione).
Sulla parete davanti al letto, spesso oggetto di dubbi d’arredo, è stata allestita una zona studio o home office, ovvero uno spazio dedicato allo svolgimento di attività intellettuali o ricreative. Si è proposto al Committente un arredamento minimalista e discreto, modernizzato dall’inserimento di un solo complemento d’accento. Il pensile color ciliegia, infatti, è bilanciato dall’abbinamento bianco-legno scelto per la scrivania e per la sedia girevole.
Ultimo ma non meno importante, l’armadio angolare. Si tratta di un arredo componibile su misura, personalizzabile per numero di ante, altezza della struttura, modello di maniglia, dotazioni interne, finiture e accessori. Proposto in colori neutri per risultare poco impattante, è ulteriormente alleggerito dalla presenza di un modulo terminale a libreria, un elemento a giorno funzionale apprezzabile dal corridoio.
Ripercorrendo il corridoio a ritroso, si giunge all’ambiente più scenografico (e forse invidiato) dell’intera villa: la grande stanza guardaroba con cabina armadio a vista per lui e per lei.
Dove sarebbe dovuta sorgere la terza camera da letto di 21 metri quadri, i Committenti hanno invece optato per adibire questo spazio a lussuosa zona dressing completa di scaffali senza pannelli, led, mensole e moduli contenitivi.
Complice la struttura passante con spalle piene posizionate all’estremità della struttura modulare, questa cabina armadio a giorno risponde all’esigenza di creare un ambiente molto arioso e luminoso.
La luminosità è garantita da tre fattori:
la finestra, elemento architettonico più unico che raro nelle cabine armadio
la doppia porta d’ingresso, che consente alla luce di entrare anche dal corridoio
la luce artificiale, suddivisa tra i pannelli con backlight dimmerabili fissati a soffitto e i profili led nascosti nello spessore dei ripiani.
Nello specifico, la luminescenza dei led consente di rischiarare senza abbagliare, rendendo uniforme e gradevole sia l’illuminazione diffusa che quella puntuale proveniente dagli armadi senza ante.
Come si evince dalla planimetria, la cabina armadio è idealmente suddivisa in due aree equivalenti: una zona uomo e una zona donna. I lati del guardaroba, identici dal punto di vista strutturale, sono connessi tramite un passaggio agevole che compromette la fluidità dei movimenti e degli spostamenti.
La differenziazione delle aree femminile e maschile spetterà ai proprietari della villa, che potranno scegliere in autonomia come organizzare lo spazio a seconda delle esigenze o delle abitudini.
Il nostro progetto, tuttavia, propone già una minima personalizzazione della stanza. Lo si evince dai tappeti, dai pouf e dagli specchi a figura intera, complementi customizzabili per colore, rivestimento, texture e finitura.
Nella zona notte sono situati i servizi igienici, ripartiti in tre bagni differenti per dimensioni e destinazione d’uso. Lo stile d’arredo, invece, è condiviso: il fil rouge che lega gli ambienti è un lusso sofisticato, una ricercatezza posata, un equilibrio ponderato tra estetica e funzionalità.
Il bagno padronale
Ampio 12 mq, quello della camera padronale è un bagno moderno caratterizzato da colori chiari e da un piacevole contrasto tra legno e finiture laccate.
Illuminato da strip led e faretti incassati, l’ambiente è arredato con una composizione a doppio lavabo costituita da contenitori sospesi e da una grande mensola lineare in legno di rovere usata come piano d’appoggio.
Unico a disporre di una grande vasca, questo bagno gioca sulla dualità dei rivestimenti proponendo una combinazione di gres porcellanato e marmo grigio fior di bosco.
Il bagno degli ospiti
Con una superficie di oltre 15 mq, il bagno degli ospiti è il più grande dei tre. Importante per dimensioni, lo è meno in termini contenitivi: l’arredo è costituito da una composizione sospesa con cassetti, grande piano d’appoggio con lavabo di design decentrato in Corian grigio antracite e moduli aperti con ripiani.
Il secondo bagno si caratterizza per un design spiccatamente attuale che trova compimento nella scelta di termoarredi e sanitari di design. A questo si aggiunge una nicchia a muro, elemento strutturale funzionale ricavato in fase di costruzione.
Accanto alla doccia walk-in, regolarmente utilizzata dai Committenti, è stato previsto l’allestimento di un angolo lavanderia discreto, nascosto all’interno di una struttura in cartongesso piastrellata in gres color sabbia e dissimulato da porte battenti.
La colonna per elettrodomestici, che potrà accogliere una lavatrice e un’asciugatrice sistemate in verticale, risponde all’esigenza di disporre di una zona lavanderia pratica e utilizzabile nel quotidiano senza dover uscire dall’abitazione. Per motivi architettonici, infatti, la villa dispone di un locale tecnico accessibile solo dall’esterno.
Il bagno di servizio
Di dimensioni ridotte (8 metri quadri), il bagno di servizio è un ambiente moderno e accattivante, studiato nei minimi particolari per razionalizzare e organizzare lo spazio concedendosi un tocco di stravaganza.
Il bagno è situato alle porte della zona notte ed è accessibile dal corridoio. La posizione è strategica, poiché consente a eventuali ospiti di usufruire dei servizi igienici restando nei pressi dell’ingresso, a pochi passi dal salottino d’attesa e dallo studio.
Da un punto di vista arredativo, si è deciso di enfatizzare lo stile contemporaneo dei rivestimenti optando per un mobile bagno a terra con cassetti e vasca integrata. L’HPL in effetto marmo del lavabo impreziosisce anche il fianco della struttura, un dettaglio di pregio apprezzabile dal corridoio.
I colori scuri scelti per pareti e pavimento trovano riscontro nel termoarredo, nei sanitari e nella nicchia, oltre che nella variante di Rovere Termocotto proposta per personalizzare il mobile con vasca.
La profondità cromatica dell’insieme è illuminata da due elementi:
la luce naturale che penetra dalla grande finestra
il rivestimento chiaro che decora il muro finestrato e l’angolo doccia.
Elemento caratterizzante, il citato angolo doccia è in realtà occupato da una scultura in marmo nero Marquinia, una vera e propria installazione artistica raffigurante un tuffatore che il Committente ha indicato come determinante per il progetto.
Per certi aspetti insolita, la scelta del Cliente è comprensibile e giustificabile. Il numero di bagni della villa, da una parte, la presenza esclusiva dei due abitanti, dall’altra, consente di sacrificare una doccia a vantaggio di un elemento decorativo di grandissimo valore artistico.
Trattandosi inoltre di un ambiente di servizio istituzionale, la Committenza ha spinto affinché il bagno assumesse le sembianze di un locale di lusso, ricercato e unico nel suo genere, con le scelte d’arredo o di stile che ne sono conseguite (il mobile bagno compatto, la palette di colori scuri, l’originale scultura).
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Dal cantiere alle finiture, scopriamo i segreti delle case in legno realizzate da Decimo Primo, Azienda con un’esperienza di oltre 15 anni nella bioedilizia.
Chi pensa che le case moderne siano costruite esclusivamente in cemento e che il legno serva solo per gli chalet, dovrà ricredersi. Del resto, la costruzione di case in legno in Italia, secondo un rapporto di FederlegnoArredo1 del 2019, è in costante crescita. Si tratta di costruzioni in bioedilizia, per la maggior parte prefabbricate. Tuttavia, esistono aziende che offrono progetti di case in legno su misura, sia per abitazioni unifamiliari che per edifici residenziali. Una di queste è Decimo Primo, con un’esperienza nel settore della bioedilizia da oltre 15 anni e specializzata nella costruzione di edifici in legno su misura.
Come nascono le case in legno Decimo Primo
A tal proposito un’interessante realizzazione recentemente completata: Villa Cattleya, dove la posa della struttura portante in legno, della copertura e delle guaine impermeabilizzanti è avvenuta in soli 10 giorni. Questo grazie anche al fatto che i pannelli e le travi vengono tagliati in anticipo nelle dimensioni prestabilite, così da essere già pronti per la posa.
Con le sue linee moderne, che contrastano con quelle tradizionali delle villette che la circondano, Villa Cattleya non passa certo inosservata. Costruita poco lontano dal centro di Treviso, mostra un involucro bianco e grigio interrotto da generose vetrate. Intorno, un giardino con prato erboso, un portico ombreggiato e la piscina. Eppure, cosa che non ti aspetti, Cattleya è una casa realizzata in legno, secondo i criteri della bioedilizia.
Le fasi di costruzione passo passo: il caso di Villa Cattleya
È affascinante seguire le fasi di costruzione in un cantiere realizzato in legno – clt o x-lam – vedere tutti i pezzi che si uniscono fino a creare un nido accogliente per la vita.
Fondazioni e struttura portante
Si comincia dalle fondazioni, che tra scavo e posa della platea in cemento armato normalmente richiedono circa un mese. Per evitare l’umidità, viene installato un vespaio aerato2. Lungo tutto il perimetro della platea vengono infine realizzati dei cordoli in cemento armato.
Le pareti esterne, formate da pannelli portanti in CLT3, vengono agganciate al cordolo per mezzo di apposite staffe. Questa fase richiede circa 3/4 giorni, in base alla dimensione dell’abitazione. Per garantire un isolamento termico ottimale, la parte esterna viene avvolta in un cappotto, mentre i pannelli in CLT sono doppiati con lana di vetro.
Si passa poi al pavimento, nel quale viene “annegato” l’impianto di riscaldamento e di raffrescamento, alimentato da una pompa di calore. Gli impianti restanti vengono installati nell’intercapedine in cartongesso che riveste le pareti interne. Le fasi finali comprendono il montaggio dei divisori interni non portanti , realizzati in cartongesso.
posa degli impianti a pavimento posa degli impianti nell’intercapedine delle paretiposa del massetto per il pavimentoposa dell’impianto di riscaldamento a pavimento
La copertura della casa in legno
Nel caso di Villa Cattleya, il progetto prevedeva una copertura piana dalla ragguardevole dimensione di 340 mq. Questo perché, oltre a coprire la parte interna della casa, il tetto va a formare i portici e la gronda. Si posano le travi lamellari della struttura portante, che restano a vista. Successivamente si posa il solaio, costituito da perline, anch’esse a vista. Poi si procede con la parte invisibile della copertura, fondamentale per garantire un corretto isolamento e l’impermeabilità. Lana di roccia, membrana traspirante e guaina impermeabilizzante, e per finitura uno strato di ghiaino. Sul tetto vengono poi installati i pannelli fotovoltaici che soddisfano l’intero fabbisogno energetico della casa in legno. La fase di copertura ha richiesto 2 giorni.
Serramenti e finiture
Ora mancano naturalmente i serramenti, le finiture interne ed esterne, e l’allacciamento degli impianti. Villa Cattleya è dotata di un impianto domotico che permette di gestire diverse funzioni, dagli accessi alle tapparelle, dalle luce all’irrigazione del giardino, fino alla videosoveglianza e all’impianto di allarme. All’esterno, si posa la pavimentazione attorno alla casa, sotto i portici e nella zona piscina. Il resto del giardino è ricoperto da un prato. La piscina è rivestita con un telo in liner4 grigio scuro, ed è dotata di un sistema di purificazione all’elettrolisi al sale.
FAQ sulle case in legno
Vediamo ora le principali domande che possono sorgere spontanee quando si pensa ad una casa in legno.
1- Come si comportano le case in legno in caso di incendio?
Il legno lamellare è caratterizzato da uno strato esterno carbonizzato, un trattamento che, oltre ad isolare termicamente, rallenta la combustione. Si calcola che un edificio in legno resiste al fuoco per circa 60 minuti.
2 – Le case di legno sono troppo fredde o troppo calde ?
Le case di legno costruite secondo i criteri della bioedilizia sono isolate efficacemente. La lana di roccia, nello specifico, è un materiale naturale con un’ottima capacità di isolamento termico. Inoltre, il legno stesso è un isolante naturale.
3- Il legno viene attaccato dagli insetti e può marcire ?
Il legno lamellare utilizzato per le case in legno è naturale, ma viene sottoposto a trattamenti industriali che lo trasformano in un materiale composito, attraverso la disidratazione e l’incollaggio a pressione. Questo rende il legno lamellare inattaccabile dagli insetti e resistente all’umidità.
4 – Le case in legno richiedono il taglio di molti alberi?
La legittima preoccupazione per gli alberi tagliati è del tutto infondata. Per prima cosa, il legno proviene da foreste certificate a gestione controllata. Una casa in legno di 150 mq richiede circa 50 metri cubi di legname, una quota irrisoria rispetto alla quantità di sabbia e ghiaia necessari per una casa in cemento delle stesse dimensioni. Inoltre, lo smaltimento del legno è meno inquinante rispetto al cemento o all’acciaio, visto che è una materia naturale e rinnovabile.
5 – Le case in legno sono sicure in caso di terremoto?
In caso di terremoto, la sicurezza dipende dalla flessibilità dei nodi strutturali. Questa proprietà permette alla struttura di assorbire le sollecitazioni senza deformarsi. Il legno è un materiale estremamente flessibile, proprietà che lo rende resistente alle onde sismiche e che impedisce alla struttura di collassare.
Brando, il cane dei proprietari
Progetto: Studio Tecnico Manolo Dal Col
Realizzazione: Decimo Primo S.r.l.
NOTE
1 - vedi il rapporto di FederlegnoArredo
2 - Il vespaio aerato consiste in un’intercapedine ricavata nelle fondazioni che permette di mantenere asciutta la struttura, evitando la risalita dell’umidità del terreno.
3 - CLT sta per Cross Laminated Timber, e indica i pannelli formati da tavole in legno massiccio incollate tra loro in strati incrociati. Detti anche pannelli X-Lam.
4 - Liner è un tessuto in PVC che permette la tenuta stagna della piscina.