L’acquisto di un divano richiede tempo e considerazione, dopo tutto è il punto focale non solo del soggiorno, ma dei momenti di socialità all’interno della casa. Per fare la scelta giusta bisogna prediligere uno stile che si adatti al resto dell’arredamento, una dimensione proporzionata allo spazio a disposizione, un colore che sia in linea con il proprio gusto personale e materiali confortevoli che durino nel tempo.
Per questo motivo, se ancora non sei riuscita a scegliere il divano per la tua casa non perdere le speranze, ma segui questi piccoli e semplici consigli.
Nei negozi di arredamento, ma anche sul web puoi trovare la soluzione che fa per te. Sono, infatti, tanti i modelli di divano disponibili online e che si possono acquistare a prezzi più che vantaggiosi. Ma come destreggiarsi tra le varie offerte?
Come scegliere il divano giusto
Il divano non è un semplice pezzo d’arredamento. È un elemento importante della stanza più grande della casa, il soggiorno, e gioca un ruolo centrale nella nostra vita domestica. È un dato di fatto che trascorriamo molte più ore sul divano che seduti al tavolo da pranzo. Sul divano ci rilassiamo con un buon libro o davanti la tv, conversiamo con la famiglia, gustiamo un aperitivo con gli amici e più o meno frequentemente ci capita di addormentarci. Scegliere il divano giusto per il nostro stile di vita è importante quanto scegliere una casa.
Potremmo quasi affermare che comprare un divano è quasi come trovare la casa giusta. La ricerca dell’elemento principale della zona conversazione può essere lunga e tediosa, richiedendo ore davanti a siti web per comparare le caratteristiche dei vari modelli. Prima di acquistare un divano, ci sono, infatti, una serie di fattori da considerare, che vanno dall’estetica alla praticità, vediamoli insieme.
Ecco i consigli da tenere a mente quando cerchi il divano dei tuoi sogni!
Tipologie di divano
La tipologia è una delle caratteristiche più importanti da prendere in considerazione, quando si sceglie un nuovo divano per la propria casa. Possiamo riassumere che i divani tendono a rientrare in cinque categorie di stili principali: Chesterfield, componibile, mid-century, moderno (o contemporaneo) e tradizionale (o classico).
Divano Chesterfield: quasi sempre realizzato in pelle, è un modello classico, elegante e senza tempo che si integra in qualunque contesto. Ha schienale e braccioli arrotolati, entrambi alla stessa altezza ed è caratterizzato dall’uso della tecnica “capitonné” ovvero da una superficie con effetto trapuntato, creata da profondi bottoni.
Divano componibile: una tipologia che richiede spesso ampi living, dove il centro dell’attenzione ricade su questo grande elemento d’arredo. Se posto al centro della stanza può fungere da elemento divisorio tra la zona relax-conversazione e la zona pranzo. Il divano componibile è una scelta versatile, comodo da spostare, sia durante le pulizie che in caso di trasloco. I singoli elementi, per garantirne la stabilità, sono fissati tra loro tramite ganci metallici, nascosti nella struttura. Le combinazioni sono pressoché infinite.
Divano mid-century: caratterizzato da linee pulite, una forma squadrata e affusolata, gambe angolari in legno e braccioli bassi o inesistenti, lo stile proviene o si ispira a quello di design degli anni ‘50. Rappresenta una scelta di carattere per chi ricerca un design senza tempo, con un look vintage.
Divani moderni: pur adattandosi alle mode del momento, hanno quasi sempre cuscini eretti divisi per sezione di seduta, così come i braccioli dritti che sono della stessa profondità del divano. Hanno piedi in metallo oppure nascosti e braccioli che possono essere anche molto evidenti. La loro peculiarità è che si adattano bene a qualsiasi stanza e si inseriscono alla perfezione in ambienti contemporanei, ma anche classici.
Divani tradizionali: disponibili in varie forme e dimensioni, tendono a presentare forme arrotondate, braccioli più bassi dello schienale, piedi in legno. Si ispirano allo stile british e ai classici interni inglesi, come il celebre “Howard”. Sono i divani più selezionati per le case d’epoca e per lo stile classico o vintage.
Come orientarsi in questo mare magnum? Una volta analizzate tutte le tipologie, sicuramente, un metodo per ridurre la quantità di modelli tra cui scegliere è capire effettivamente lo stile di arredamento della tua casa e quanto spazio vuoi dedicare al divano all’interno del tuo soggiorno. Quindi prendere le misure è un buon punto di partenza. Per i colori, se non sei un’esperta del settore, ti consigliamo di evitare colori molto accesi che potrebbero non superare la prova del tempo. Preferisci tonalità neutre sicure, che si adattano a qualsiasi ambiente, stile, trasloco e cambiamento.
Quale tessuto scegliere per il divano
Il tessuto che sceglierai per il tuo divano è importante per garantire la durata nel tempo, ma deve anche adattarsi al tuo stile di vita. La tua è una famiglia numerosa? In casa ci sono bambini, adolescenti o amici a quattro zampe? Per le tue necessità è meglio un divano morbido, comodo e informale oppure un elemento con una funzione di rappresentanza che catturi l’attenzione, ma che viene utilizzato di rado e con molta cura? Quando si hanno bambini o animali domestici, la performance del tessuto è una scelta obbligata e va ricercato un adeguato standard qualitativo, che permetta una certa resistenza e praticità.
Per evitare spiacevoli sorprese, è sempre utile, in fase di acquisto, leggere le norme di lavaggio ed accertarsi quindi se il rivestimento è sfoderabile, se può essere lavato in casa oppure solo in lavanderia.
In generale, le opzioni di tessuti per il divano possono essere le seguenti:
Tessuto artificiale: le stoffe artificiali e sintetiche sono materiali di rivestimento resistenti e adatti ad un utilizzo costante e in genere richiedono poca manutenzione. Sono tante le composizioni di tessuto che si possono trovare sul mercato: poliestere, acrilico, microfibra, Alcantara, ciniglia, similpelle. Tra le varianti si può avere anche un trattamento antimacchia. Non tutti i tessuti artificiali sono uguali: prestare attenzione alla categoria, per assicurarsi un divano con un tessuto adatto alle proprie esigenze.
Cotone, lana o misto lana: sono tessuti abbastanza resistenti, ma difficili da curare. Come tutti i tessuti naturali, è più complicato pulirli rispetto ai tessuti composti da fibre sintetiche.
Lino: la tappezzeria in lino è una scelta estetica di classe. I lini moderni sottoposti a molti lavaggi e di conseguenza ammorbiditi per evitare pieghe costanti, si prestano anche ad una manutenzione meno frequente e ad un look più informale. Tuttavia, non è un tessuto per tutti.
Pelle: difficile da macchiare, è però più semplice da graffiare. Bisogna fare attenzione al tipo, in quanto alcuni pellami più delicati sono molto suscettibili ai graffi. In più, non è la scelta migliore in fatto di comfort, soprattutto nella stagione estiva.
Velluto: è sinonimo di lusso e può essere composto da una varietà di materiali, tra cui la seta, che è liscia, lucida e delicata, e i sintetici, come il poliestere o il rayon, che sono molto resistenti e più accessibili.
L’imbottitura del divano
L’imbottitura di un divano è spesso trascurata a favore della forma e della dimensione, ma è il vero elemento che fa la differenza quando si tratta di sedersi sopra per passare una serata in relax in compagnia di amici o della tua serie TV preferita. Ricorda che quello che c’è all’interno di un divano è importante quanto quello che viene utilizzato all’esterno.
L’imbottitura è quella che determina la comodità del divano. L’ossatura portante è realizzata in legno e poi viene accessoriata con il sistema di molleggio e infine con l’imbottitura, costituita dai cuscini della seduta e dello schienale.
Le tre principali imbottiture per divani sono:
Poliuretano espanso: un materiale elastico, spugnoso ed ecologico, è l’imbottitura più comune dei divani e fornisce un supporto solido, sostenuto e un aspetto strutturato. I divani in poliuretano espanso mantengono la loro forma nel tempo, anche con un uso costante e richiedono pochissima manutenzione. In questo caso occorre prestare attenzione all’indice: una schiuma a densità più elevata manterrà meglio la sua forma originale, in quanto sarà maggiore la sua resistenza alla compressione. In generale, questo materiale perde circa il 15% della sua durezza nei primi sei mesi di utilizzo e per la seduta una buona densità va da 30 a 40.
Fibra: la fibra di poliestere in fiocco conferisce molta morbidezza al divano, lasciando la sensazione di essere avvolti da un abbraccio. Viene realizzata con fili cavi di poliestere artificiali riempiti d’aria che comprimono ed espellono l’aria durante la seduta. In questo modo la fibra dà una sensazione morbida e un aspetto paffuto. Solitamente il poliuretano espanso viene rivestito in fibre per offrire la giusta consistenza, ovvero una morbidezza contenuta adatta a sostenere il peso corporeo.
Piuma: conferisce la tipica sensazione di sprofondamento quando ci si siede sopra. Come la fibra, le piume forniscono un aspetto più morbido e meno strutturato del poliuretano espanso. Tuttavia, quella sensazione di comfort richiede sforzo costante, ovvero i cuscini hanno bisogno di essere regolarmente rimpolpati e girati per mantenere il loro aspetto arrotondato. Le piume da sole possono raggrupparsi, quindi la piuma è spesso mescolata con ovatta sintetica. La vera comodità è data dall’equilibrio tra morbidezza e resistenza al peso, ecco perché non è raro trovare divani con imbottiture miste: l’anima in poliuretano espanso, gli altri due strati in piuma d’oca.
In conclusione, scegliere il divano giusto per il proprio soggiorno può risultare difficile, tuttavia con questi semplici consigli puoi riuscire a identificare nel dettaglio quello che fa al tuo caso.
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Anna e Marco – CASE E INTERNI