Trasformare in studio un angolo della casa è, di questi tempi, a dir poco fondamentale.
Conosciuto anche come telelavoro, lo smart working si è diffuso in maniera così capillare e repentina che, da un giorno all’altro, ci siamo resi conto che il tavolo della cucina, il divano o il mobile toeletta non erano ottimali per lavorare da remoto come se fossimo in presenza.
E questo per non parlare delle mirabolanti invenzioni casalinghe che abbiamo messo in atto: assi da stiro usati come scrivanie, improvvisati supporti per pc ricavati dalle sedie…
Insomma, accantonati fantasiosi progetti fai-da-te, è giunto il momento di ripensare (e finalmente creare) il perfetto angolo studio: un piccolo ufficio domestico che, con l’aiuto di arredi trasformabili, mobili a scomparsa, scrivanie e librerie componibili, consenta di lavorare, studiare, ripassare una presentazione e organizzare meeting virtuali senza varcare l’uscio di casa.
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Indice
- Arredare una stanza-studio
- Ricavare un angolo studio:
Arredare una stanza-studio
Hai a disposizione un locale in più, una terra di nessuno che è diventata negli anni una palestra, poi un deposito e dopo ancora lo spazio-gioco dei piccoli?
Sfruttalo per allestire un ambiente che sia insieme camera degli ospiti e studio, una stanza multifunzione da utilizzare sia quando lavori da casa che quando inviti amici e parenti lontani.
A metà strada tra un ufficio domestico e una camera extra, questo spazio ibrido potrà, a seconda dell’ampiezza, essere diviso idealmente in due aree funzionali:
- un angolo studio vero e proprio
- una zona relax dedicata al riposo
Più piccola è la stanza-studio, più intelligenti dovranno essere le soluzioni d’arredo: orientarsi verso mobili multifunzione o richiudibili a parete è la chiave per ottimizzare un ambiente di dimensioni piccole – per non dire piccolissime – sfruttando fino all’ultimo centimetro il pavimento e i muri liberi.
E via libera, dunque, agli arredi che integrano o incorporano letto, libreria e scrittoio, oppure ad originali composizioni che alternano mensole, vani aperti e contenitori chiusi.
Se l’ambiente è piuttosto ampio, invece, nulla vieta di optare per una soluzione dai volumi importanti, che possa occupare una porzione di muro o addirittura un muro intero.
È questo il caso delle composizioni a tutta parete, spesso costituite da elementi con ante abbinati a capienti moduli libreria.
Perfetti per chi desidera sfruttare l’alternanza di vani a giorno, nicchie e scomparti chiusi, sono indicati per archiviare in maniera ordinata documenti, fascicoli, faldoni e, nel caso di attività più creative, materie prime, utensili e accessori.
Angolo studio vero e proprio
Vale un discorso diverso per le zone studio tout court: non stanze-ufficio ma angoli della zona giorno o della zona notte trasformati in postazioni PC.
In mancanza di una stanza pensata ad hoc, è infatti indispensabile individuare lo spazio migliore per allestire un mini ufficio di casa accogliente e funzionale, da utilizzare sia nei momenti di emergenza che in occasione di attività di lunga durata.
Al variare delle esigenze varieranno le soluzioni d’arredo, questo è certo. Ma qualunque sia il bisogno pratico, è bene dare importanza anche alla resa estetica.
La zona ufficio potrà definirsi riuscita se si fonderà alla perfezione nell’ambiente di partenza, sia esso il soggiorno, l’ingresso o la camera da letto.
Monolocale-studio
Opzione preferita (e qualche volta obbligata) di studenti universitari fuori sede, lavoratori pendolari e giovani alle prime esperienze con la vita in solitaria, il monolocale ha tanti pregi ma anche tanti difetti: uno fra tutti, le dimensioni.
Il nome è di per sé evocativo e non lascia spazio alle interpretazioni: mono-locale, ovvero un’abitazione costituita da un solo ambiente condiviso tra zona giorno e zona notte, cucina e angolo studio, appunto.
Data la particolare conformazione, i monolocali costringono più di altre realtà abitative a cercare soluzioni intelligenti e alternative, poco ingombranti e a profondità ridotta, capaci però di rispettare e fare tesoro della combinazione vincente funzionalità + piccoli spazi = mobili salvaspazio.
Tra le idee più amate non mancano i trasformabili: arredi che, incorporando nella stessa struttura scrivania e letto o scrivania e armadio, funzionano come veri mobili 2 in 1.
Se i mobili multifunzione riscuotono un certo successo, non sono da meno gli arredi a scomparsa. Richiudibili e apribili al bisogno, scrivanie girevoli, tavoli a ribalta e scrittoi nascosti consentono di allestire postazioni di lavoro che compaiono – e scompaiono – solo quando se ne ha la necessità.
Il risultato? Più spazio libero in casa, maggiore ordine e l’illusione che gli spazi non siano poi così ristretti.
Soggiorno con angolo studio
Zona studio in soggiorno? Sì, ma solo se in armonia con il mood e il carattere dell’ambiente che lo circonda.
La scelta di allestire un mini ufficio nel living è in linea con le tendenze del momento, che non solo premiano l’effetto mix&match degli stili e delle finiture ma supportano la necessità imperante di suddividere uno stesso ambiente in diverse micro-aree funzionali.
Meno vincolati ai centimetri, gli appartamenti con zona giorno a vista cavalcano l’onda della versatilità per allestire angoli studio originali, simmetrici e destrutturati, anche sospesi se si vuole ottenere un effetto di leggerezza senza uguali.
A questo proposito, i mensoloni a parete usati come scrivanie appese al muro rispecchiano in pieno il trend minimalista del less is more.
Anche per i grandi soggiorni, però, la preferenza va agli arredi a scomparsa: scrivanie con piano scorrevole e tavoli a ribalta diventano gli alleati perfetti per smantellare la zona studio quando l’orario di lavoro è ormai terminato.
Zona studio in cameretta
Quando si dice camera dei ragazzi si dice compiti, e quando si dice compiti… la mente va subito alla scrivania.
Troppo spesso sottovalutato, il piano di lavoro dei più piccoli richiede invece un’attenta analisi dell’ambiente e una progettazione ancora più accurata.
Scegliere tra un modello lineare o angolare, tra una variante laccata o in legno, infatti, non basta più.
Allestire un angolo studio a prova di bambino significa considerare la sua età, le sue esigenze e i comfort per svolgere in serenità le attività scolastiche assegnate.
A questo si aggiunge un quesito piuttosto spinoso: dove realizzare la zona studio in cameretta? O, in altri termini, dove sistemare la scrivania?
La risposta dipende dai metri quadri della camera e dal numero di bambini che condividono la stanza, ovviamente, ma in linea generale è possibile allestire una zona compiti contro il muro o ai piedi del letto, parallela alla parete o direzionata verso centro stanza.
Qualunque sia la soluzione scelta, ciò che conta è che il piano di lavoro sia sempre ben illuminato dalla luce naturale e abbia a disposizione una libreria dove lasciare i libri di scuola o una piccola cassettiera destinata alla cancelleria.
Leggi anche: dove posizionare la scrivania in cameretta?
Angolo studio in camera da letto
Anche per gli adulti, in primis i giovani adulti, disporre di un angolo studio nella propria stanza è ben più che un optional.
Fedele compagna di lunghi pomeriggi di ripasso, la scrivania diventa l’alleato indispensabile per svolgere la propria attività da remoto, per consultare la posta elettronica o, poeticamente, per annotare sul proprio taccuino gli eventi principali della giornata.
Quella che durante l’infanzia era una postazione per i compiti, infatti, nella camera dei grandi assume connotati maturi, concretizzati esteticamente da finiture calorose ed eleganti, guidate dai toni naturali del legno o dalla delicatezza delle tinte pastello.
Le idee d’arredo spaziano dalle soluzioni più semplici, composte esclusivamente da scrivanie-scrittoi, alle combinazioni complesse, dove entrano in gioco librerie, mensole, cubi e contenitori bassi armoniosamente integrati tra loro.
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