Le case loft sono desiderate per vari motivi, che vanno dai soffitti alti ai layout spaziosi, ma le caratteristiche che le rendono così amate, pongono anche alcune sfide progettuali. Come, ad esempio, creare la privacy (o almeno un’illusione di essa), garantire il flusso visivo e in generale, arredare la casa in modo che non sembri un desolato magazzino.
Ispirati ai loft statunitensi, questi approcci all’abitare trovano luogo soprattutto in locali industriali, laboratori, magazzini, garage, officine, negozi o uffici, che hanno cambiato le loro destinazioni d’uso, permettendo di avere a disposizione uno spazio arioso e versatile. [fonte foto sopra: bosthlm.se]
Una soluzione abitativa, nata nelle grandi città, ma ormai sempre più comune. Non è raro trovare, ormai, negozi riconvertiti in piccole case, certamente un po’ triste per i negozi di quartiere, che tendono a sparire.
Il loft è quasi sempre caratterizzato da soffitti alti, perfetti per la realizzazione di un soppalco , una distribuzione “open space” e da materiali semplici, per questo motivo i loft sono adatti a tutte le persone che cercano interni originali ed informali.
Le nostre idee e suggerimenti per arredare un loft ti aiuteranno a rendere accogliente il tuo spazio abitativo di origine industriale, artigianale o commerciale.
[fonte: entrancemakleri.se]
Nascita dei loft: un po’ di storia
Negli anni ‘40 del secolo scorso, a causa dell’aumento dei prezzi dei terreni, le fabbriche e le officine di New York dovettero trasferirsi dal centro città alla periferia. Le aree liberate, prevalentemente a Manhattan, iniziarono ad essere occupate da artisti attratti dai bassi canoni di affitto dei locali, oltre che dalle caratteristiche architettoniche (buona illuminazione, soffitti alti). E’ qui che decisero di allestire mostre e atelier attrezzati, ma anche case-studio.
Negli anni ’50 i loft divennero molto popolari, ricevendo lo status di abitazione ricercata: avvocati e finanzieri di successo iniziarono ad affittare grandi open space, che ormai non erano più alla portata dei giovani artisti.
[fonte: Espace atypiques]
Caratteristiche del loft
Tradizionalmente, un loft residenziale è uno spazio (grande o piccolo) a pianta libera. Di norma, infatti, il progetto del loft non prevede la separazione dei locali (esclusi i locali di servizio), delimitando solo le varie zone utilizzando mobili, ma anche pareti mobili o semi-fisse, fino all’uso di materiali contrastanti e altre tecniche di suddivisione in zone.
Essendo locali riconvertiti ad abitazioni, attraverso un cambio di destinazione d’uso, possono presentare caratteristiche derivanti dalla loro storia precedente e quindi: pareti in mattoni (anche dipinte o intonacate grezze) oppure pilastri o pareti in cemento, travi in acciaio o comunque pilastri e travi in evidenza, impianti a vista, ampie vetrate, spesso distribuite su un solo lato dell’ambiente oppure la presenza di lucernai ecc.
[fonte: alexanderwhite.se]
Combinare i colori in un loft
Dal momento che, in un loft, in unico spazio, convivono zone differenti, occorre prima di tutto scegliere una palette di colori omogenea. Lo spazio aperto deve soddisfare l’occhio con un’unica tavolozza di colori, che ne accentua l’unità. Per questo motivo, in linea generale, ma soprattutto se lo spazio è piccolo, ci si attiene ad una palette in gran parte neutra. Ad esempio due cromie neutre, una chiara (la base) e una scura, che crea profondità e contrasto.
Alcuni colori possono già essere presenti, dettati dall’architettura del loft per cui è buona regola partire da quelli: ad esempio una parete di mattoni, un pavimento in resina o un gres grigio o ancora una pavimentazione in listoni di parquet, i serramenti delle finestre neri o grigio alluminio o addirittura in acciaio corten, travi in acciaio o legno ecc. Si tratta spesso di materiali ed elementi architettonici con molto carattere, ecco perché la combinazione di colori viene generalmente, basata su colori tenui e neutri, con pochi tocchi di colori accesi.
[fonte: entrancemakleri.se]
Scegliere il tuo stile per il loft
La scelta dello stile di arredamento è sempre molto importante, ma lo è ancora di più in un open space. Tutto ciò che si trova all’interno dell’ambiente unico, deve abbinarsi al resto ed è quasi sempre visibile da ogni visitatore, con un solo colpo d’occhio.
Negli ultimi anni, abbiamo visto emergere nell’arredamento l’ Industrial Style, ispirato appunto ai loft anni ‘50-’60. Questo ci ha permesso di arredare le nostre case e i nostri appartamenti come un loft, sognando di vivere in quegli ambienti.
Lo stile prende ispirazione da mobili vintage, ma dalle forme semplici, che nella maggior parte dei casi sembrano usciti da una vecchia fabbrica o da un ufficio anni ‘50.
E’ chiaro che i mobili in questo stile si prestano bene all’arredamento di spazi ex industriali o artigianali e hanno il pregio di abbinarsi in modo facile ad altri stili. Per cui troviamo stile industriale con accenni di stile scandinavo o stile industriale con elementi shabby ecc.
E’ anche uno stile trasversale, che piace un po’ a tutti, appunto per la sua capacità di adattarsi ad altre tendenze dell’arredamento.
Attenzione: Quando parliamo di scegliere uno stile per la tua casa, non intendiamo dire che dovresti limitarti a un solo stile di arredamento. Quella è solo un’etichetta o un nome che si dà ad una particolare tendenza: Industriale, Scandinavo, Boho Chic ecc. Stiamo parlando del fatto che dovresti scoprire cosa ami veramente, in modo da non avere distrazioni da tutte le possibili ispirazioni, che ci sono in questo campo.
Leggi di più su come arredare in Stile Industriale
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[fonte: alvhem.se]
Realizzare un soppalco
Ambienti spaziosi e soffitti alti consentono di apprezzare appieno la bellezza di questo tipo di architettura. Se nel tuo loft ci sono soffitti molto alti, si può ricavare dello spazio in più con un soppalco, soprattutto se la superficie è minima (ricorda: ci vuole un professionista per la stesura della pratica edilizia e ci sono delle normative da rispettare, vedi paragrafo in fondo). Sfruttare lo spazio in altezza con un soppalco è una delle soluzioni più adottate in un loft e lo si può far realizzare in muratura, in legno o in metallo.
Non è raro, infatti, in questi luoghi ricchi di grande fascino, realizzare sul soppalco la zona notte isolata rispetto al resto dell’abitazione, oppure la creazione di uno studio o uno spazio relax, ma anche per gli ospiti, arredato con un divano-letto.
Nei mini-loft, in cui ogni centimetro quadrato conta, i letti a soppalco possono fungere da elemento sia caratteristico che salvaspazio. In questo caso non si realizza un vero soppalco, ma si acquista o si fa progettare su misura, un letto sopraelevato, in cui sotto è possibile posizionare il divano, l’angolo studio o la cabina armadio.
[fonte: Ikea]
Questa è una soluzione praticabile, anche dove, per via della normativa, non è possibile realizzare un soppalco. Nei letti a soppalco, quello che fa davvero la differenza, è la scala, che potrà essere anche più comoda e stabile di una comune scala a pioli e magari dotata di contenitori.
[fonte: esny.se]
Trovare la privacy in un open space
In genere, i loft e le case a pianta aperta hanno un soggiorno, una sala da pranzo e una cucina in un unico spazio. In alcune case più piccole, anche la camera da letto fa parte dell’open space. In questo caso, può essere difficile mantenere privato lo spazio della tua camera da letto, senza ridurre la sensazione di apertura di un loft. Per fortuna, è possibile farlo grazie ad alcune soluzioni.
L’opzione più economica è, senza dubbio, quella che prevede l’utilizzo di una o più tende, fissate con binari al soffitto. In questo caso la loro presenza scenica può essere di poco impatto ed elegante, se si scelgono tende di colore neutro e di trama leggera.
La più adatta, è quella di far realizzare una o più pareti vetrate, magari accessoriate con tende. Si sposano perfettamente con lo stile industriale del luogo, soprattutto se si estendono fino al soffitto e riprendono materiale e foggia degli infissi esterni. Sono in grado, così, di accentuare ulteriormente la bellezza del loft.
Più vicina allo stile francese e provenzale, c’è anche l’idea di usare delle persiane, da chiudere o impacchettare al momento giusto. Esistono poi altri divisori fissi, che permettono comunque un passaggio della luce, come reti metalliche, pannelli traforati, liste di legno o librerie senza schienale.
Infine, una divisione più fissa, pur consentendo il flusso d’aria e senza compromettere del tutto l’effetto aperto, può avvenire anche con quinte in muratura o cartongesso o anche armadiature basse.
Cucina in un open space
Vivere in una casa a pianta aperta (come quella di un loft) è una scelta molto diffusa. Una soluzione che ha i suoi vantaggi, come una distribuzione più flessibile (adatta alla vita odierna) e una sensazione di ampiezza, anche quando si tratta di piccole metrature. Se sei una persona che ama invitare gli amici, una casa con open space è l’ideale: i tuoi ospiti possono gironzolare in cucina mentre si prepara la cena e tutti possono socializzare liberamente negli spazi collegati.
Tuttavia, i loft e le case a pianta aperta, stile loft, dopo la privacy, pongono una nuova e importante sfida: se diminuiscono le pareti su cui appoggiare i mobili, come è possibile organizzare in modo funzionale la cucina?
[fonte: fantasticfrank.se]
Non si può generalizzare, poiché la distribuzione dei mobili in cucina viene scelta in base alle caratteristiche e dimensioni dell’immobile e alle tecniche di suddivisione utilizzate. Di sicuro, una distribuzione che preveda un’isola o penisola è la preferita per questo tipo di spazi, poiché questi elementi visivamente poco invasivi, creano, comunque, una separazione dal soggiorno.
Un’altra sfida messa in campo da questo tipo di distribuzione a pianta aperta è la diffusione degli odori. A questo scopo, occorre prestare molta attenzione in fase progettuale alla scelta della cappa e al suo relativo impianto di aspirazione. In alternativa, come per la camera da letto, si può pensare di isolare la zona della cucina, con una parete vetrata in stile industriale. Una scelta di grande impatto ed eleganza.
Personalizzare un loft
La prima cosa che le persone pensano riguardo ai loft è che sono spazi “grezzi” e vuoti. Ed è esattamente ciò che sono: spazi ampi e a pianta aperta, dove non ci sono regole e dove le possibilità di decorazione sono infinite! Pertanto, sei assolutamente autorizzata a mescolare i tuoi cimeli di famiglia e i tappeti tradizionali con mobili moderni e Industrial, a rompere gli schemi riutilizzando i vecchi mobili o oggetti in un modo insolito, ad aggiungere pezzi ed elementi che portano calore, dai morbidi cuscini alle piante.
[fonte: Espace atypiques]
Normativa italiana
- superficie soppalcata: non deve essere superiore a 1/3 della superficie del locale, ma può arrivare fino a 1/2 quando le altezze sopra e sotto il soppalco raggiungono i 2,20 m
- altezza minima del locale da soppalcare: deve essere di almeno 4,30-4,40 m; le altezze sopra e sotto il soppalco quindi non possono essere inferiori a 2,10 m; è anche possibile creare soppalchi non abitabili (senza permanenza di persone) e utilizzabili come “ripostiglio in quota” o elemento di arredo, in questo caso l’altezza sopra è variabile, quella sotto dipende dalla destinazione del locale (da 2,40 m a 2,70 m minimo)
- superficie finestrata: la regola sui rapporti aeroilluminanti è sempre la stessa, ma può variare a seconda del comune, in genere in tutta Italia per le residenze, non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del locale soppalcato
- pratica edilizia: la documentazione per costruire il soppalco, redatta da un professionista abilitato, va presentata all’Ufficio Tecnico del Comune, l’inquadramento della categoria di intervento dovrà essere fatta in base alle specifiche condizioni del progetto
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Anna – CASE E INTERNI