Dopo lo speciale sulle mini case, non potevamo non affrontare una delle più grandi sfide dell’Interior Design: l’arredo del monolocale.
Eh sì, proprio di monolocali si parla, ovvero di quelle realtà abitative che condividono zona giorno e zona notte, dove da un unico ambiente bisogna ricavare soggiorno, cucina, camera e, perché no, persino un angolo studio funzionale.
Vista la particolarità di un simile ambiente domestico, la cui superficie può variare da 60, 50, 45, 40, 36 mq fino a piccolissimi appartamenti che rispettano la superficie minima di 28 metri quadri, non c’è da stupirsi se le domande sulla progettazione degli spazi fioccano numerose.
C’è chi semplicemente si chiede come arredare un monolocale rettangolare, chi invece si interroga su come organizzare lo spazio in cui vivere. E c’è addirittura chi, immaginando di rientrare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, si preoccupa di come rendere accogliente la sua piccola dimora.
La risposta a questi interrogativi è una sola: sfruttare gli spazi con arredi salvaspazio.
Scopri qual è la soluzione più adatta a te:
- ingressi componibili su misura
- credenze modulari sospese
- pannelli attaccapanni
- appendiabiti a scomparsa
- ganci da muro per cappotti e borse
- mobili da ingresso multifunzione
- consolle trasformabili in tavolo da pranzo
- mobili con asse da stiro a scomparsa
- tavoli da pranzo richiudibili a muro
- mobili-letto salvaspazio
- letti singoli a ribalta verticale
- letti matrimoniali richiudibili a muro
- letti a scomparsa ad apertura orizzontale
- librerie-scaffali con scrivania integrata
- postazioni PC sospese
- mobili-scrivania salvaspazio richiudibili
Come arredare l’ingresso: valorizzare l’entrata del monolocale
Il Feng Shui, antica disciplina taoista, considera l’ingresso come un vero e proprio spazio vitale, un luogo di passaggio tra il dentro e il fuori dove avvengono i maggiori scambi energetici.
Al di là delle suggestioni geomantiche, l’entrata è e resterà il biglietto da visita del foyer domestico, il primo ambiente che si incontra quando si varca l’uscio e l’ultimo che ci si lascia alle spalle prima di chiudere la porta. E questo è un motivo più che valido per dedicare al suo arredo un’attenzione speciale.
Nel caso dei monolocali, poi, la faccenda si complica: lo spazio per gli arredi è piuttosto limitato e, quando l’ingresso c’è, spesso si affaccia sull’unico ambiente adibito a salotto e stanza da letto.
A quali soluzioni ricorrere?
Ingressi componibili su misura
L’entrata del monolocale dà su una parete vuota? Opta per una soluzione d’arredo modulare studiata per l’ingresso, ma utilizzabile anche in living e open space.
I mobili componibili da ingresso offrono una libertà progettuale immensa, che si traduce nella possibilità di realizzare configurazioni adattabili per forma, dimensione e funzionalità allo spazio libero disponibile.
Un grande muro spoglio diventa l’occasione per progettare un mobile da ingresso moderno e completo di tutto il necessario: guardaroba chiuso con tubo appendiabiti, scarpiera e cassetti. Le soluzioni più originali integrano anche una panchetta con seduta da usare ogni volta che si calzano e si tolgono le scarpe.
Arredare una nicchia è un’ottima soluzione per sfruttare un angolo abbandonato. Bastano 150 cm per organizzare un ingresso sospeso con pannello appendiabiti e specchio, scarpiera a ribalta e vani a giorno – una composizione da entrata così equilibrata da sembrare una parete attrezzata da soggiorno.
Se ad essere limitato è lo spazio in larghezza, occorre ripiegare sull’altezza con composizioni che si sviluppano in verticale. Specchi con guardaroba a giorno, cassetti, portascarpe e ripiani per le borse sono valide alternative ai classici appendiabiti a muro.
Credenze modulari sospese
Mobile per arredare l’ingresso sì… ma non solo. Nei monolocali, dove soggiorno, camera, cucina condividono lo stesso ambiente, la necessità di moltiplicare gli spazi contenitivi diventa un imperativo vitale.
Il disordine è nemico degli ambienti piccoli, che risultano ancora più ristretti se nell’appartamento regna il caos con scarpe abbandonate sul pavimento, borse appoggiate a terra, soprabiti dimenticati sopra il divano.
Mobili chiusi, contenitori sospesi, ante e cassetti diventano gli alleati perfetti per rendere l’ingresso – e il ritorno a casa – accogliente e ospitale.
L’idea è di dissimulare calzature, tracolle e valigette ventiquattrore in composizioni poco profonde e personalizzabili con i giusti accessori: griglie per scarpe, ripiani, cassetti, nicchie. In poche parole, ogni oggetto deve essere sistemato al suo posto, protetto da sguardi indiscreti e dall’invisibile azione della polvere.
L’ingresso non c’è e si entra direttamente in soggiorno? Considera le piccole credenze sospese. Funzionano alla perfezione come contenitori da ingresso anche nei piccoli spazi, soprattutto sulle pareti vicino alla porta. Qui diventano mobiletti svuotatasche e punti di appoggio per borse e sacchetti dello shopping.
Pannelli attaccapanni
Chi dice appendiabiti, dice ingresso, ma non specifica che tipo di appendiabiti. Puntualizzare è d’obbligo nel caso dei monolocali, perché se è vero che bisogna sfruttare al massimo gli spazi, è vero anche il contrario: ogni centimetro risparmiato è un centimetro guadagnato.
E allora via libera alle soluzioni salvaspazio: appendiabiti a muro così sottili da poter essere posizionati dietro la porta, in prossimità della finestra, lungo un ingresso-corridoio oppure in un ambiente stretto, limitando al massimo l’ingombro in profondità.
Partiamo con un grande classico: l’appendiabiti da muro con specchio. Alleato dei piccoli spazi e complemento decorativo fin troppo sottovalutato, è particolarmente apprezzato da chi vive in un monolocale per almeno tre ragioni.
La prima è l’abbinamento specchio e ganci per borse o cappotti, un grande classico che può aiutare ad organizzare tanto l’ingresso quanto gli altri spazi domestici. La seconda è la profondità limitata, che coincide con la sporgenza massima dei ganci metallici. La terza è la dimensione della superficie riflettente, un grande specchio a figura intera davanti al quale sistemarsi cravatta o make up prima di uscire di casa.
Lo stile della casa è minimal e sei un seguace della filosofia less is more? Opta per un grande specchio con grucce integrate, l’estremizzazione della tradizionale specchiera appendiabiti da parete.
Minimal nell’estetica, questa specchiera-appendiabiti lo è ancora di più nel funzionamento. La struttura a libro è pensata per racchiudere al suo interno ometti metallici e ganci a scomparsa. Quando la specchiera è aperta, ciascuno dei pannelli offre punti di appoggio per giacche, borse o sciarpe. Quando la struttura è chiusa, lo specchio esterno mette a disposizione una pratica barra magnetica con calamite su cui attaccare chiavi, corrispondenza, post-it.
Appendiabiti a scomparsa
Uno dei principi sacri per chi si presta ad arredare il monolocale è di nascondere alla vista quanti più accessori possibili. Molto più degli ambienti ampi, gli spazi di dimensioni ridotte necessitano di un certo ordine per non apparire più angusti di quanto non siano.
A partire dall’ingresso, dunque, diventa indispensabile scegliere arredi discreti e insospettabili, poco ingombranti ma estremamente funzionali.
È questo il caso degli appendiabiti da parete a scomparsa, costituiti da gancetti attaccapanni integrati e nascosti all’interno della struttura. Da chiusi, appaiono come decorazioni murali minimaliste, alte e strette.
Una volta premuti e sbloccati i ganci, si trasformano in funzionali appendiabiti verticali per pochette, piccole tracolle, zainetti e capi spalla. Inutile dire che, visto l’ingombro quasi nullo, sono la scelta migliore per allestire un mini angolo guardaroba in appartamenti davvero minuscoli.
Discorso diverso per chi vuole nascondere il guardaroba e non può optare né per un armadio a muro, né per una nicchia chiusa da porte, ancora meno per una grande cabina armadio. Se ci si ritrova a fare i conti con un ingresso aperto, a vista o inesistente, l’unica soluzione è dissimulare l’appendiabiti dietro ad uno specchio.
La zona guardaroba può essere celata alla vista grazie ad una specchiera su piedini, rialzata da terra e fissata al muro. Lo spazio tra la parete e lo specchio è sfruttato fino all’ultimo centimetro con un tubo appendiabiti trasversale, una mensola alta e un ripiano basso a disposizione per borse e zaini.
Ganci da muro per cappotti e borse
Appendiabiti a piantana? Non fanno al caso tuo. Rastrelliere attaccapanni? Troppo poco originali. Ganci appendi cappotto? Bingo!
Valorizza una parete vuota organizzando una zona appenderia fuori dal comune, magari destrutturata, purché proporzionata per ampiezza e configurazione alle dimensioni del muro spoglio. Puoi farlo utilizzando un attaccapanni a rastrelliera, oppure optando per dei ganci attaccapanni singoli, da posizionare in gran numero dove e come preferisci.
Tra i modelli più amati primeggiano i pomelli appendiabiti, ganci da parete a forma di pallina da utilizzare singolarmente o in composizioni simmetriche e asimmetriche.
Pomoli grigi, neri, bianchi, rossi, gialli e arancioni sono perfetti per riportare in auge un angolo dimenticato, rinfrescare l’ambiente con un tocco di ironia o, più concretamente, per lasciare bene in vista le chiavi del box, il cappello o un ombrello da borsetta.
Ti piace l’idea di un attaccapanni colorato ma devi sfruttare un angolo? Non abbandonare la tua idea d’arredo, ma orientala verso un appendiabiti da parete angolare.
Con la sua particolare forma ad X, questo appendiabiti murale offre soluzioni davvero versatili e permette di utilizzare tutti quegli spazi che si ritengono inutilizzabili – una tra tutti, la giunzione tra due pareti adiacenti.
Se invece l’ambiente ha un’impronta eclettica, è abitato da ragazzi giovani o deve essere svecchiato, è sempre valida l’idea di giocare con colori pop, abbinamenti di materiali e forme particolari.
Noi abbiamo un debole per i gancetti a forma di animale, per esempio. Al di là della loro silhouette inedita, questi ganci a testa di elefante assolvono appieno alla loro funzione di appendiabiti da parete per ingressi, piccole porzioni di muro e mini disimpegni.
Mobile da ingresso multifunzione
Sembra impossibile, ma un ingresso ben progettato può trasformarsi sia in una cabina armadio per scarpe che in una… zona stireria! Se la conformazione del monolocale lo permette, una parete vuota può essere riservata all’installazione di un armadio da ingresso multifunzione.
Quello che all’apparenza sembra un armadio poco profondo si mostra, una volta aperto, come un
mobile multifunzione super capiente. Le dimensioni importanti – di gran lunga maggiori rispetto ai classici arredi salvaspazio – sono tuttavia giustificate dall’organizzazione interna del mobile stesso.
Una delle configurazioni più amate prevede che un modulo funzioni come scarpiera (per tante, tantissime scarpe); un modulo funga da pannello attaccapanni; un modulo sia attrezzato con un’asse da stiro ribaltabile e con ripiani su cui sistemare biancheria e prodotti per la casa.
Zona giorno: organizzare lo spazio con i mobili trasformabilii
Vivere in un monolocale significa dover fare i conti con un ambiente unico, in cui non esiste una corrispondenza tra locali e aree funzionali, dove non ci sono pareti divisorie che separano camera da letto e salotto, dove l’organizzazione degli spazi coincide con la necessità di potersi spostare senza intralci da un angolo all’altro dell’abitazione.
La difficoltà di non individuare nettamente zona giorno e zona notte è superata dagli arredi trasformabili, una speciale categoria di mobili pensati e realizzati proprio per rendere più facile la quotidianità di chi abita in appartamenti piccoli – per non dire mini.
Tra gli ambienti extra small sono annoverati anche i monolocali, che tra consolle allungabili, tavoli ribaltabili e assi da stiro incorporate ricorrono a numerose idee salvaspazio per rendere l’ambiente caloroso e funzionale.
Consolle trasformabile in tavolo da pranzo
Il monolocale è piccolo e non hai bisogno di un tavolo grande. Però, a Natale, ti capita di ospitare genitori, suocera, zii e gli amici storici. Come fare?
La soluzione migliore è orientarsi verso una consolle allungabile che si trasforma in tavolo da pranzo solo quando la necessità lo richiede. Con un sistema di 3 o 4 allunghe incorporate, il top della consolle può raggiungere i 200 cm di lunghezza e ospitare fino a 8 persone.
Quando la consolle viene richiusa, le prolunghe vengono nascoste all’interno della struttura per non occupare inutilmente spazio prezioso e restituire, ancora una volta, una sensazione di ordine e pulizia.
Mobile con asse da stiro a scomparsa
Se in casa manca lo spazio per un tavolo fisso, è probabile che non ce ne sia nemmeno per aprire, movimentare e utilizzare un’asse da stiro tradizionale (che, a seconda dei modelli, può arrivare a misurare anche 120 cm di lunghezza).
La rivoluzione è portata avanti da un discreto mobiletto multifunzione, una sorta di scaffale semi-chiuso che, in meno di 20 cm di profondità, nasconde un pratico ripiano con asse da stiro incorporata nella struttura.
Sono sufficienti pochi secondi per passare da una consolle da parete slim ad un mobile stiro salvaspazio personalizzabile con numerosi accessori: barra LED luminosa, vaschette portaoggetti, bicchieri porta utensili.
Tavolo da pranzo richiudibile a parete
I tavoli per monolocali esistono, non c’è dubbio. Di solito sono tavoli dalle dimensioni contenute, perlopiù quadrati, capaci di ospitare al massimo 4 commensali. Ma anche il tavolo più piccolo occupa spazio…
Il tavolo ribaltabile a muro offre una soluzione davvero geniale per quegli ambienti condivisi tra cucina, soggiorno e sala da pranzo.
Da chiuso, assume le sembianze di una consolle da parete sottile e poco ingombrante; da aperto, assolve perfettamente alla sua funzione di tavolo da pranzo salvaspazio. L’apertura a libro, facile e veloce, consente di raddoppiare la lunghezza del piano senza l’utilizzo di allunghe né prolunghe.
Da soggiorno a camera con i letti a scomparsa
Separare soggiorno e camera da letto è una delle maggiori preoccupazioni di chi abita in un monolocale. Le idee per dividere gli spazi non mancano: si possono erigere pareti-vetrate, posizionare strategiche librerie-separa ambienti, schermare con le piante, fissare tende e tendaggi, differenziare le aree funzionali con i colori,… Insomma, ogni proposta può essere vincente nella misura in cui consente di separare senza opere murarie, pareti con vetrocemento, muri in cartongesso o porte divisorie.
Nella pratica, però, alcuni soluzioni si rivelano meno adatte di altre – vuoi perché non c’è un vero risparmio di spazio, vuoi perché si impedisce alla luce naturale di irradiarsi uniformemente nell’ambiente.
Quando non si può creare una separazione fisica tra living e camera, non resta che ricorrere ad una soluzione alternativa: nascondere l’intera zona notte, dissimularla utilizzando un letto a scomparsa.
Mobile letto salvaspazio
Sfatiamo il mito: un letto salvaspazio non è necessariamente un giaciglio di fortuna da riservare agli amici o da sistemare nella casa al mare. Modelli che sembrano essere di emergenza sono in realta pratici letti richiudibili che rispondono in pieno alla necessità di liberare spazio quando non vengono impiegati.
Il letto a paggetto è uno speciale arredo salvaspazio che si colloca a metà strada tra una branda singola e un letto pieghevole. È racchiuso in un mobile contenitore con ruote che, profondo solo 40 cm, può essere facilmente spostato da un angolo all’altro dell’appartamento.
Le dimensioni ridotte della struttura non devono ingannare: all’interno del mobile sono contenuti sia una rete a doghe che un materasso a una piazza lungo 180 cm.
Letto singolo a ribalta verticale
Annoverato tra i modelli più apprezzati, il letto verticale è il vero must have degli ambienti ridotti e degli spazi piccoli. Il segreto del suo successo sta nell’estrema facilità di utilizzo: bastano pochi secondi per portare il pannello di chiusura in posizione orizzontale e liberare un letto singolo completo e pronto all’uso.
Praticità sì, ma anche estetica. Nascosti in quello che appare come un armadio a muro, rete, materasso e guanciale scompaiono letteramente alla vista, liberando velocemente lo spazio occupato in precedenza dal letto.
Letto matrimoniale richiudibile a muro
Monolocale per due? Letto a scomparsa per due! La famiglia degli arredi trasformabili comprende anche una nutrita schiera di accoglienti
letti matrimoniali richiudibili a parete proprio come avviene per i modelli singolo o ad una piazza e mezza.
Racchiuso in una struttura meno profonda di un classico armadio da camera, il letto offre tutta la comodità di un materasso matrimoniale abbinata all’estrema funzionalità tipica degli arredi trasformabili. L’attenzione rivolta ai piccoli spazi è testimoniata dalla testiera salvaspazio attrezzata con un pratico vano porta cuscini.
Letto a scomparsa ad apertura orizzontale
Monolocale stretto e lungo? Visualizzalo come un rettangolo e pensa di dover sfruttare il lato maggiore. Evita di occupare spazio a centro stanza e se stai optando per un letto richiudibile scegline uno con apertura orizzontale.
I letti a scomparsa laterali differiscono dai classici letti a muro per il senso di apertura del materasso – che per quelli orizzontali è trasversale, poiché la rotazione agisce sulla lunghezza e non sull’altezza.
Se opportunamenti fissati, i letti a ribalta laterale possono anche diventare un’occasione d’arredo per muretti divisori che separano cucina e soggiorno.
Ricavare un piccolo angolo studio
Smart working, telelavoro, lavoro da remoto: termini un tempo sconosciuti che ora sono sulla bocca di tutti. Sono cambiate le abitudini lavorative o scolastiche e con loro si è trasformato anche l’ambiente domestico: è diventato ora indispensabile avere a disposizione un luogo dove studiare e lavorare, organizzare riunioni e attività di gruppo in totale serenità.
Organizzare il perfetto angolo studio non è un’impresa impossibile, ma richiede una certa pianificazione. Pianificazione in termini di spazio, ovviamente, perché è fondamentale trovare il luogo adatto in cui sistemare scrivania, portatile, libri e cancelleria. E pianificazione in termini di funzionalità, perché gli ambienti piccoli fanno sempre più affidamento su soluzioni versatili e stratagemmi salvaspazio.
Come sfruttare gli spazi per ricavare una postazione PC nel monolocale?
Libreria-scaffale con scrivania integrata
Arreda un muro vuoto con una parete attrezzata componibile. Non ci crederai, ma le composizioni da soggiorno sono valide alternative ai tradizionali set mobile TV-credenza-piattaia, anacronistici nelle case contemporanee e fin troppo ingombranti nei monolocali.
Comporre da zero una parete attrezzata offre il vantaggio di creare una soluzione personalizzata e su misura, in cui trova posto anche un discreto ma funzionale angolo home office casalingo.
Attrezza la zona di lavoro con un ripiano-scrittoio, un paio di mensole per i libri e dei contenitori dove nascondere cavi, cuffie e webcam. Non dimenticare di scegliere una sedia ergonomica che si sposi con lo stile dell’ambiente.
Postazione PC sospesa
I monolocali degli studenti sono ambienti dinamici e camaleontici, luoghi in cui i momenti di convivialità si intrecciano spesso con dure sessioni d’esame, notti in bianco passate sui libri e intense mattinate di ripasso.
Per chi affronta l’avventura universitaria lo studio gioca un ruolo chiave nello scandire la vita di ogni giorno, aspetto che si riflette nell’esigenza di ottimizzare al meglio lo spazio abitativo.
Gli scrittoi sospesi a parete sono la soluzione ideale per organizzare una postazione per PC accogliente e funzionale, fissata al muro per restituire una sensazione di leggerezza e assecondare le moderne tendenze d’arredo. Il tocco di originalità può essere dato dall’aggiunta di pochi ma mirati accessori (come nel caso dei ganci appendiabiti fissati sui montanti metallici).
Mobile scrivania salvaspazio richiudibile
Lavori da casa poche ore al giorno e una vera e propria postazione PC non ti serve? Opta per un angolo studio a scomparsa da usare solo quando devi collegarti da remoto per ricevere aggiornamenti dall’ufficio o seguire corsi a distanza.
Anche gli arredi trasformabili sono indicati per allestire le zone studio, poiché propongono soluzioni appositamente studiate per ricavare il massimo profitto da spazi difficili, angusti o arredati solo a metà.
Tra queste spicca il mobile con scrivania integrata, un mobiletto intelligente che si trasforma in piano da lavoro con la semplice apertura del pannello frontale a ribalta. Velocissimo da aprire e richiudere, può essere accessoriato con portalettere, vaschetta per la cancelleria e bicchiere portapenne, oppure con una pratica barra luminosa che illumina la postazione di lavoro.
Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!