L’articolo Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Avete intenzione di decorare con un rivestimento delle pareti, il soggiorno, la cucina, o la camera da letto di casa vostra? Certo la pietra naturale, o i mattoni rustici sono un’idea affascinante e alla moda con la quale è facile realizzare un ambiente originale, ma purtroppo si tratta quasi sempre di soluzioni costose.

Foto di Ryutaro Tsukata da Pexels

Per fortuna oggi esiste un’alternativa valida e ben più economica della pietra naturale o dei mattoni rustici. Sempre più arredatori e architetti di interni puntano su soluzioni “artificiali” tecnologicamente evolute come i rivestimenti in pietra ricostruita proposti da Barzotti, materiali che permettono di godere del fascino materico della pietra a un costo ben più contenuto.

Foto di Dmitry Zvolskiy da Pexels

Rivestimento delle pareti, com’è fatta la pietra ricostruita?

Una pietra ricostruita di qualità è composta da materiali diversi. Il legante nella maggior parte dei casi è il cemento, mentre ghiaia, sabbia e argilla sono gli inerti naturali che vengono utilizzati. Ovviamente la composizione dei materiali è variabile e al posto degli inerti naturali si impiegano anche materiali più leggeri, come l’argilla espansa o il polistirene. Questo allo scopo di rendere il prodotto più leggero senza però rinunciare alla qualità e alle prestazioni meccaniche.

Le pietre ricostruite il cui legante è il cemento, possono essere utilizzate per il rivestimento delle pareti sia di ambienti chiusi che all’aperto, visto che sono ingelive. Invece, le pietre il cui legante è costituito da gesso, essendo porose, sono destinate unicamente al rivestimento delle pareti di ambienti al chiuso.

Entrambi i tipi di rivestimenti in finta pietra possono essere direttamente applicati alle pareti esistenti con una colla specifica. Le fughe vengono poi riempite con dello stucco. Seppur questo tipo di rivestimento garantisca un effetto interessante in breve tempo e con poca fatica, sono indispensabili, per la sua corretta applicazione, la conoscenza di alcune astuzie del mestiere, anche per ottenere un rivestimento delle pareti con un pattern il più vario possibile dall’effetto “naturale”.

Vantaggi del rivestimento delle pareti con la pietra ricostruita.

Chiamata anche pietra artificiale o ricomposta, la pietra ricostruita comporta notevoli vantaggi nel suo impiego. Di seguito ve ne elenco alcuni tra i più importanti.

Economicità.

Il primo vantaggio è quello economico, infatti la pietra ricostruita è una soluzione adatta a chi ha necessità di contenere la spesa per un rivestimento delle pareti che, pur non essendo in pietra naturale, rievoca in modo fedele l’estetica della pietra a vista. Il costo della pietra naturale è abbastanza elevato, addirittura a seconda dal tipo di pietra e dalla sua provenienza può essere una spesa davvero ingente.

Basso impatto ambientale.

La voce risparmio non è la sola caratteristica positiva di questo materiale. Essendo un tipo di rivestimento che non fa ricorso alle escavazioni per ricavare la materia prima naturale è questa anche una soluzione rispettosa dell’ambiente.

Durata e resistenza.

Il rivestimento in pietra artificiale, come quello in pietra naturale, valorizza gli ambienti a lungo, l’usura è assai limitata e il trascorrere del tempo non vi lascerà traccia.

Facilità di posa.

Spessore limitato, leggerezza (mediamente il 20% in meno rispetto alla pietra naturale) e sistema modulare dei pannelli, sono caratteristiche tecniche che conferiscono a questo rivestimento ulteriori vantaggi, come i ridotti tempi e costi di messa in opera.

Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita, dove impiegarlo.

L’effetto pietra è spesso associato ad ambienti in stile rustico, ma non è l’unico stile col quale si sposa bene.

I rivestimenti in pietra si adattano a numerosi contesti, vanno bene anche con gli stili più contemporanei, come lo stile industriale e lo stile vintage. Inoltre, nulla vieta di adottare un rivestimento del genere per “riscaldare” ambienti più essenziali, moderni e minimali, basta scegliere delle soluzioni monocrome dalle tonalità neutre, il colore bianco, in primis, ma anche il nero e il grigio.

Foto di Leah Kelley da Pexels

La pietra è sempre una soluzione di buon gusto, perfetta per arredare il proprio appartamento con stile. La sensazione piacevole anche al tatto, oltre che alla vista rende un ambiente più accogliente e capace di trasmettere calore.

L’articolo Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

7 Ottobre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Si è appena concluso Cersaie 2021, dopo un anno di stop dovuto all’emergenza sanitaria. Le novità e le tendenze nel mondo della ceramica.

Cersaie 2021
antoniolupi, le novità presentate al Cersaie 2021

L’edizione 2021 del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, meglio conosciuto come Cersaie, si è appena concluso ed è il momento di tirare le somme.

Quali sono le nuove collezioni  proposte dalle aziende, quali le innovazioni e le tendenze per gli anni a venire? Riflettori puntati soprattutto sull’ambiente bagno, indiscusso protagonista della kermesse, con le ceramiche per sanitari e rivestimenti. Ma non solo. Tra rivestimenti materici e linee dal mood grafico, emergono colori pastello e contrasti in bianco e nero. Oggi vediamo le  novità per i rivestimenti.

Cersaie 2021 esaltazione della materia

Superfici e textures che esaltano le caratteristiche estetiche e sensoriali dei materiali, come la straordinaria collezione Cut-up di Mosaico+. Moduli rettangolari in grès porcellanato che nascono dalla collaborazione tra Massimo Nadalini, art director del brand, e Carlo Losi, aka CARDO.

L’idea originale che sta alla base della collezione è quella di utilizzare la tecnica dadaista del cut-up, ovvero del taglio e della ricomposizione casuale di testi. Solo che invece di tagliare frasi, si sono tagliate le lastre create da Carlo Losi e Marianna Costi per l’installazione 425 Concrete. La collezione cut-up di Mosaico+ è proposta in quattro colori diversi: Ivory, Cold Ice, Mud, Slate. 

Va nella stessa direzione la collezione Affrescati di Ceramiche Refin, che propone una superficie fortemente materica, che imita l’effetto dell’affresco, con spolature e ondulature. Una superficie grezza proposta in 4 formati e 5 colori, e nella versione decorata Giotto, un omaggio agli affreschi trecenteschi.

Colore o bianco e nero?

Collezioni di piastrelle coloratissime si contrappongono a proposte in bianco e nero dal mood grafico e minimalista.

Giocano la carta del colore Casalgrande Padana con le collezioni Atelier e Brickoworks Nuances, e Rak Ceramics con la collezione Marrakesh. 

Dalla parte del bianco e nero troviamo antoniolupi, che ritorna al Cersaie dopo 7 anni, presentando tutti i progetti sviluppati nell’ultimo anno. Comune denominatore, il contrasto tra bianco e nero, giocato dal dialogo tra elementi grafici. Fa da cornice a tutti i prodotti la carta da parati della collezione Tra Le Righe, disegnata da Gumdesign, che si arricchisce di nuovi pattern. 

Nel prossimo articolo, vedremo le novità per arredobagno e accessori.

6 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

Monastero Arx Vivendi
ph. Andrea Dal Negro

Rivivono ad Arco, nell’alto lago di Garda, gli spazi monumentali di un antico monastero del Seicento. Il progetto di noa* li trasforma in un albergo, conservando infatti il fascino delle antiche architetture e l’atmosfera di pace e meditazione. E in giardino sorge una spa ispirata al paesaggio rurale che lambisce le rive del lago.

Un imponente monastero della seconda metà del Seicento rinasce a nuova vita su progetto di noa* Network of Architecture che nel centro di Arco, in cima al lago di Garda, fa sorgere tra mura di cinta alte più di sette metri conservate nel loro aspetto originale un nuovo hotel completo di spazio wellness totalmente immerso nella storia.

Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz

I lavori degli ultimi due anni hanno seguito la traccia di un autentico progetto di riqualifica legato strettamente ai Beni Culturali di Trento, convertendo un’ala del monastero denominato Arx Vivendi ad uso alberghiero e completando l’opera con una nuova area totalmente di nuova costruzione destinata al benessere.

Si po’ definire come un vero connubio di benessere interiore ed esteriore dato dal riposo del corpo, paradossalmente collegato al luogo sacro da cui nasce la struttura per rigenerare l’anima, dentro e fuori.

Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz
wellness Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz

“Un rifugio capace di offrire esperienze antiche, valorizzando al massimo la particolarità e la storia del luogo. E dove ogni scelta costruttiva, ogni materiale e dettaglio sono stati studiati per trarre forza dalla monumentalità del contesto preesistente, esaltandola e portandola a nuova vita”,  spiega Francesco Padovan, architetto di noa* che ha sviluppato il progetto architettonico.

ingresso Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz

Forti del contesto rurale e paesaggistico l’intento è stato quello di mantenere più possibile intatti i dettagli architettonici ed estetici che rendevano preziosa la location e che potessero continuare a trasmettere un significato importante in termini storici e sensoriali.

Completamente circondato da un muro di cinta alto 7 metri, che è stato conservato nel suo aspetto originale, il monastero si sviluppa all’interno su tre livelli.

corridoio camere Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz

Colpiscono i maestosi corridoi che conducono alle 40 camere e alle 2 suites, per la maggior parte ricavate dalle antiche celle del monastero, così come affascinanti restano le travi in legno a vista del tetto con le sue capriate austere. Anche l’estetica esterna delle porte d’accesso è rimasta intatta per conservare quel sacro rigore che reca pace.

interni Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz
tetto in vetro Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz

Si inseriscono vetro e metallo invece per tutta la porzione ex novo dedicata all’area benessere che, unendosi alla pietra, vuole evidenziare le bellezze del territorio che si riflettono negli specchi d’acqua.

buova ala Monastero Arx Vivendi
ph. Alex Filz

Completano il tutto gli arredi su misura, soffitti e decori in gesso conservati e restaurati, pietre e ritocchi anticati. Dominano il bianco, il grigio e il nero, colori storici del monastero.

“L’assoluto rispetto per l’esistente ha guidato anche il progetto  d’arredo.  Il design si è adattato agli austeri spazi monastici con soluzioni su misura, senza rinunciare a comfort, funzionalità e a un’estetica contemporanea”, racconta l’interior designer Niccolò Panzani di noa*, che ha curato il progetto degli interni.

ph. Alex Filz

Tutte le camere condividono un design molto rigoroso, anche per quanto riguarda le scelte materiche: pavimenti in rovere piallato a mano per la zona notte e piastrelle dall’effetto naturale per il bagno. Per gli arredi, compresi quelli del bagno, è stato scelto il nero, che si staglia sui toni di grigio degli ambienti. Tutto è disegnato su misura, compresi i letti con baldacchino in metallo e inserti in rovere nero.

ph. Alex Filz

Le stanze del sottotetto riprendono lo stesso stile, ma con qualche concessione in più alla modernità: toni più tenui, letti imbottiti per il comfort acustico e lampade in ceramica.

ph. Alex Felix

L’architettura dello studio altoatesino mostra anche in questo progetto la forza espressiva che da sempre guida i progetti di noa*. A cominciare dalla fattura rigorosamente artigianale degli arredi e dalla naturalità dei materiali scelti, come pietra e legno.

La cura del dettaglio, il disegno su misura, ci consentono di offrire un progetto sempre unico, esclusivo, mai ripetitivo, creato ad hoc per il committente” conclude Niccolò PanzaniMa qui, l’eccezionalità del luogo ha ulteriormente plasmato le nostre scelte, per restituire quel senso di pace e di tranquillità che il monastero ha custodito per secoli”.

Articolo di Silvia Fabris

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