15 Settembre 2021 / / Romina Sita

La cucina, quella stanza apparentemente pulita e ordinata, ma che quando vai ad aprire gli sportelli dei pensili rischi ogni volta di perdere il naso perchè un barattolo ti cade addosso. Da oggi questa cosa non succederà più, perché sono qui per spiegarti, con un metodo infallibile, come organizzare la cucina in autonomia e trovare immediatamente ciò che cerchi, senza avere più caos e disordine all’interno dei vani chiusi della cucina.

Lo sapevi che quando ho progettato la mia cucina, mi sono messa a disegnare tutti gli spazi interni dei vani per studiare la disposizione di stoviglie, pentolame e utensili? Pensa che custodisco ancora quei disegni! Ogni tanto ci penso mi dico: “mamma mia se ero fuori, come ero maniacale!” E invece col senno di poi sono felice e soddisfatta di averlo fatto, perchè tutt’ora, dopo 11 anni, trovo che la mia cucina sia funzionale e ben organizzata. Ci tengo che sia tutto preciso e organizzato in fase di progettazione, sia per essere più sicura delle scelte fatte, ma anche per evitare inconvenienti.

Ora non ti dico di fare come me, cioè se vuoi farlo non mi offendo, ma oggi voglio spiegarti un metodo più pratico per poter organizzare la cucina e trovare subito ciò che cerchi.

Quanto è bella la sensazione che si prova quando si cerca qualcosa e la si trova subito, vero? Col mio metodo ti insegnerò a eliminare tutto ciò che non serve e trovare un posto a tutto ciò che rimane. Quando ogni cosa è al suo posto è molto più facile trovarla quando la si cerca. Inoltre, siccome anche l’occhio vuole la sua parte, ti aiuterò ad ottenere una dispensa visivamente piacevole e soprattutto ben organizzata. L’ordine visivo aiuta ancor di più a cercare e trovare immediatamente le cose. Uno spazio ben organizzato e ordinato dona serenità e soprattutto fa guadagnare tempo e spazio.

Ti illustro il metodo SSO per organizzare la cucina: svuota, seleziona e poi organizza

Mi hai già sentito parlare di questo metodo, ne ho parlato infatti quando ho trattato il tema dell’organizzazione dell’armadio. Questo è un metodo che puoi applicare in tutta la casa, è sufficiente suddividere idealmente la casa per categorie e procedere con l’attuazione del metodo SSO per una categoria alla volta.

Ma torniamo alla nostra cucina. È importante sapere, ma probabilmente lo sai già, che tutti gli oggetti della cucina appartengono a diverse categorie e sono all’incirca queste:

  • posate
  • utensili
  • stoviglie
  • pentole
  • dispensa: dolce, salato, pasta, farine, cereali, condimenti, spezie, bevande, scatolame, ecc…
  • frigo e freezer
  • piccoli elettrodomestici
  • piano di lavoro
  • tessili per la cucina
  • accessori per la pulizia della cucina

Potremmo procedere per una categoria alla volta, ma mettiamo il caso che tu voglia riorganizzare tutta la cucina, perchè non ne sei pienamente soddisfatta. E hai dubbi proprio sulla destinazione di certe categorie di oggetti rispetto a tutta la cucina. Azzera la mente e non pensare a come sei sempre stata abituata a fare, segui il metodo SSO e procedi step by step.

SVUOTA

Svuota, completamente, tutti i vani della cucina e appoggia tutto sul tavolo e mentre lo fai suddividi già gli oggetti e alimenti per categoria. Mi raccomando a non tralasciare nulla, questo esercizio serve per prendere consapevolezza di quante cose si hanno e soprattutto quante cose sono inutilizzate, scadute, inutili o addirittura doppie.

SELEZIONA

È necessario fare decluttering, perchè sicuramente nella tua cucina c’è qualcosa di inutilizzato, rotto o scaduto. Per aiutarti a fare decluttering aiutati con questo trucchetto.

Per ogni singolo oggetto che ti trovi davanti, poniti cinque domande:

1. lo utilizzo frequentemente?

2. non ho nient’altro di simile che svolge la sua funzione?

3. è in buono stato, non scaduto e funzionale al suo scopo?

4. se si rompesse o lo perdessi, lo ricomprerei?

5. mi emoziona quando lo tengo in mano?

Se hai risposto sì ad almeno tre di queste domande, significa che quell’oggetto è da conservare. Tutto il resto è da eliminare. Il che non significa necessariamente buttare: se l’oggetto è in buono stato, puoi valutare di venderlo online, oppure di regalarlo a chi possa averne bisogno. Concentrati su ciò che è da conservare e non su ciò che è da eliminare.

ORGANIZZA

Solo dopo aver deciso cosa tenere, bisogna assegnare una collocazione ad ogni categoria di oggetti. È indispensabile che ogni cosa sia al suo posto, questo è il segreto per trovare subito ciò che si cerca.

Dovresti già avere sul tavolo più o meno tutto diviso per categoria, osserva il volume che ingombra ogni categoria.

  • Qual’è la categoria che ha bisogno di più spazio secondo te?
  • Quale categoria deve trovarsi vicino ai fornelli per essere comoda mentre cucini?
  • Quali sono gli alimenti che devono essere facilmente accessibili da tutta la famiglia?
  • Quale categoria non utilizzi tutti i giorni e quindi potresti pensare di riporre nei piani più alti?
  • Cosa desideri tenere a vista sul pianale della cucina?

Poniti tutte queste domande e aiutati con le risposte per studiare la collocazione ideale di ogni categoria, in base alle tue esigenze e quelle della tua famiglia. Definisci la posizione di ogni categoria e, perchè no, anche di ogni singolo oggetto.

Devi sapere che ci sono dei trucchetti per rendere la dispensa e i vani chiusi della cucina, ancor più organizzati ed esteticamente gradevoli. Ecco che vengono in nostro soccorso gli organizer. Avere contenitori tutti uguali o molto simili, tra loro ci consente di ottenere un aspetto ancor più pulito e organizzato. Ti suggerisco inoltre di utilizzare etichette adesive per identificare meglio il contenuto di scatole e contenitori. Organizer e etichette uguali contribuiscono a rendere tutto molto organizzato, anche per il resto della famiglia che ne usufruisce. Le etichette possono essere realizzate con l’etichettatrice oppure con dei washi tape e un pennarellino indelebile per scriverci sopra. Quest’ultimo è il metodo che utilizzo io, i washi tape sono molto facili da rimuovere e da sostituire in caso di cambio di contenuto.

Ti mostro qualche organizer utile che potrebbe esserti d’aiuto per quando andrai ad organizzare la cucina.

Divisori per cassetti

Questo è l’organizer più conosciuto, tant’è che molte aziende di cucine lo danno in dotazione con la cucina stessa. È un inserto che si appoggia all’interno del cassetto e si incastra perfettamente, ti permette di tenere divisi i diversi utensili da cucina e fare in modo che non si mescolino tra loro durante l’apertura e la chiusura del cassetto.

Barattoli in vetro

Personalmente preferisco quelli in vetro perchè sono più igienici e anche più belli. Sono più costosi ma fidati che ne vale la pena.

In questi puoi riporre ad esempio la pasta, il riso, i legumi secchi, il sale, lo zucchero e il caffè. Anche io all’inizio ero un pò scettica sull’aprire tutte le confezioni degli alimenti confezionati, ma quando ti troverai con la dispensa organizzata e funzionale, vedrai che non vorrai mai tornare indietro.

Contenitori

Questi servono per suddividere la dispensa, aiutano a raggruppare le cose per tipologia e identificarne immediatamente il contenuto.

Puoi utilizzarli per suddividere gli alimenti confezionati dolci da quelli salati, lo scatolame e gli alimenti confezionati nei vasetti di vetro.

Divisori per ripiano

Questi accessori ti permettono di sfruttare al massimo lo spazio in altezza. Posizionato all’interno di un vano della cucina ti permette di suddividere in 2 l’altezza e avere così un doppio ripiano di appoggio.

Organizer per coperchi

Un accessorio davvero intelligente che ti permette di tenere ben organizzati i coperchi di pentole e padelle. I coperchi hanno una forma un pò difficile da riporre perché non sono impilabili e con questo accessorio i coperchi sono posizionati in verticale l’uno a fianco all’altro.

Questi sono solo alcuni esempi ma in commercio esistono tante varietà di organizer per organizzare la cucina. Se desideri altre idee e ispirazioni ti lascio qui la mia shopping list di Amazon, qui troverai cose che già ho acquistato, più le cose che vorrei.

Ora che hai scelto in quale vano riporre ogni categoria di oggetti e gli organizer da inserire, poi iniziare a riempire la tua cucina. Buon lavoro!

So che non è facile iniziare e anzi è forse più facile lasciarsi prendere dallo sconforto, ma focalizzati sull’obiettivo finale, pensa a quanto sarà bella e organizzata la tua cucina, pensa a quanto sarà piacevole trovare immediatamente ciò che cerchi.

Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile e se c’è qualcosa che non è chiaro o che vorresti approfondire. Ti aspetto qui sotto nei commenti.

Ciao e alla prossima,

Romina

P.S. Hai già letto la mia guida gratuita che ti aiuta ad arredare casa con gusto, come sulle riviste e in autonomia? Scarica ora la “Guida pratica della Home Lover”

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15 Settembre 2021 / / VDR Home Design

Colori interni casa: trovarli non è semplice. In questo post ti do una mano a definire degli schemi senza tempo, per ogni stile e ambiente.


Colori per gli interni di casa: quali dovresti scegliere per la tua? 

Sembra una domanda banale, in fondo trovare dei colori per casa è un’azione anche futile, potresti pensare. 

Non è così: i colori hanno una profonda influenza su di noi, perché ci riportano alla mente ricordi di infanzia, ricordi felici o tristi. Se il rosso per te può essere troppo esagerato in casa, per qualcun altro potrebbe essere fonte di calma. 

Oggi voglio cercare di darti una mano facendoti vedere come poter utilizzare uno schema colori in casa e proponendotene qualcuno pronto da usare. 

Cominciamo. 

Colori interni casa: da quali elementi partire e come dosare le tonalità

Partiamo dalle basi: come determino i colori da usare? 

Ci sono diversi metodi, ma il mio preferito rimane partire dal pavimento che hai in casa. Di solito scatto una foto al pavimento e mi aiuto con programmi tipo coolors o colormind per trovare il colore dominante. 

Una volta trovato il colore dominante del pavimento, lo uso per creare degli schemi colore da poter usare in casa. Nella maggior parte dei casi si tratta di schemi colore complementari, perché sono quelli che creano maggior contrasto in un ambiente e permettono di alternare le varie tonalità tra le stanze di casa. 

Una volta che hai lo schema colore come lo gestisci nei tuoi spazi? 

Una delle regole più usate e diffuse è quella del 60-30-10. In pratica secondo questa regola bisognerebbe utilizzare il colore più importante del nostro schema per il 60% dello spazio (quindi pareti e grandi arredi come divani e armadi), il 30% dello spazio (quindi tende, tavolini caffé, piccoli arredi…) dovrebbe essere con il secondo colore più importante dello schema e il 10% (i piccoli accessori come cuscini e vasi) con l’ultimo colore dello schema.

colori interni casa in camera da letto eclettica

Di solito io creo schemi a 5 colori, quindi capita spesso che il 60% e il 30% sia diviso in due tonalità, ma non è un problema, anzi. Avere più colori ti permetterà di creare più profondità nello spazio così come di avere più libertà nel girare le proporzioni dei colori nelle diverse stanze. 

Qui puoi vedere un paio di immagini reali di interni con la proporzione 60-30-10 applicata alla palette scelta per l’ambiente in questione. Anche in questi casi ho evidenziato 5 colori e il modo in cui sono stati dosati nella stanza. 

colori interni casa in soggiorno industriale

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A questo punto però potrebbe esserci ancora dell’indecisione e dei dubbi (più che leciti). Perché i colori su schermo sono completamente differenti dalla realtà. I pigmenti che si usano per le vernici hanno una resa diversa da quelli che vedi sul PC anche grazie alla luce (naturale o artificiale) che li colpisce durante la giornata. 

L’ideale sarebbe avere dei campioni di vernice da provare sulle pareti, di modo che la luce naturale e artificiale ti faccia capire la resa, la luminosità e il modo in cui appare nell’ambiente. Non tutte le aziende danno la possibilità di comprare piccole tolle da 100ml di colore (lo fanno solo alcune aziende inglesi di vernici) e quindi non rimane che affidarsi alle classiche mazzette cartacee o ai campioni su carta in formato A5. 

Non è male, perché almeno così hai una riproduzione più fedele del colore e lo puoi inserire in una moodboard così come portartelo in giro per negozi per accostarlo alle altre finiture. 

soggiorno nordico con divano azzurro

Se vuoi avere un’idea tutto sommato realistica di come un colore apparirà sulle pareti di casa tua potresti utilizzare un simulatore colori per pareti. Ce ne sono un po’ di app da provare, come quello della Dulux, Paint Colour Visualizer. Puoi provare un loro colore su un’immagine di default oppure provarlo su una tua immagine. C’è Color Trainer di Chreon, così come ColorApp di Boero. A questo link di Living Corriere troverai un interessante articolo a proposito con tutti i link alle app. 

Anche la Sikkens ha un app dedicata a questo. La puoi scaricare sullo smartphone e puoi sbizzarrirti a provare sulle pareti di casa tua la cartella colori Sikkens, estremamente ampia e con tantissime varianti colori. 

soggiorno bianco e nero con accenti  in legno

Schemi colori senza tempo: la mia selezione per te 

Passiamo ora al lato pratico della faccenda, cioè io che ti propongo degli schemi colore presi dalla realtà. In questo modo vedrai che si comportano con certi stili e come sono stati distribuiti a livello di quantità colore, materiali e texture ed effetti pittura. 

Sì perché se hai deciso di usare il colore carta da zucchero con il malva ed il grigio perla, potresti valutare la possibilità di usare una pittura materica. Effetto calce, effetto cemento, spatolato o con decori di vario tipo e natura. Non devi per forza imbiancare tutte le pareti tinta unita di uno stesso colore, ma puoi alternarne un colore più chiaro e uno più scuro per evidenziare delle nicchie o degli elementi specifici della tua stanza. 

Potresti aver bisogno di uno smalto, perché magari quel colore andrà in cucina o su una scala, quindi un posto ad alto traffico che avrà bisogno di essere pulito spesso. 

Le palette che vedi in queste immagini si adattano bene a qualsiasi stanza di casa, con stili contemporanei, nordici, rustici ma anche industriali. 

Trovi i riferimenti Ral o Hex, che puoi convertire in NCS a tua esigenza.

Prendi ispirazione da queste immagini per capire come potresti usarle nei tuoi ambienti, come cambiare il dosaggio dei colori più chiari e più scuri per ottenere di volta in volta un effetto diverso. 

credenza con parete galleria
soggiorno open space stile industriale con dettagli vintage

Colori interni casa: hai le idee più chiare? 

Questo lungo ed intenso post ti dovrebbe aiutare a schiarirti le idee sul procedimento da seguire per fare chiarezza sui colori migliori per te e la tua casa. Il procedimento è più lungo e laborioso di quello che pensavi lo so, ma ti assicuro che ne vale la pena. 

Fai pratica con un po’ di immagini di pavimenti ed interni che vedi e prova a sperimentare diversi tipi di schemi colore. Quale funziona meglio e quale no? Che emozioni ti suscitano? 

Vedrai che con la pratica ti si affinerà anche l’occhio critico e ti sarà sempre più immediato pensare ad accostamenti colori. 

Tu come hai scelto i colori di casa tua? Ti piacciono ancora? Ti aspetto nei commenti!

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

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15 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Smacchiare e prendersi cura della fragranite. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Se il vostro lavello in Fragranite è ridotto male, non desistete nel cercare di farlo splendere come quando era nuovo, scegliete uno dei metodi che trovate in questa guida per rimuovere le macchie che si sono formate col tempo. Se invece ad assillarvi è una macchia o un danno in particolare continuate a leggere questo articolo e scoprite cosa potete fare per rimediare.

Smacchiare ed eliminare danni particolari.

La fragranite, così come tutti i prodotti similari conosciuti con nomi commerciali diversi, è un materiale composito realizzato unendo insieme micro-particelle di granito con particolari resine acriliche resina acrilica. I lavelli di questo tipo devono il loro successo alla loro robustezza, al loro aspetto estetico, ma soprattutto la popolarità di questo prodotto tra i consumatori è dovuta alla sua ridotta manutenzione. Questo però non significa che non siano necessarie delle precauzioni.

Eseguite scrupolosamente le operazioni di pulizia descritte nell’articolo pulire il lavello in fragranite, ricordando che per la pulizia ordinaria del lavello non vanno impiegati mai detersivi aggressivi o abrasivi e soprattutto non vanno usate spugnette d’acciaio o di altro materiale fortemente abrasivo, meglio usare la spugnetta raccomandata dal costruttore.

Può capitare nonostante tutto che nell’uso quotidiano il vostro lavello possa macchiarsi o danneggiarsi al contatto con materiali e sostanze particolari. A seconda del danno è possibile intervenire in vari modi e risolvere il problema. Eccetto i casi irreversibili, nell’elencazione in basso troverete le diverse indicazioni che vi permetteranno di affrontare il danno.

Cibi fortemente coloranti

Succo di mirtilli o altri frutti rossi, curcuma, curry, paprika, tè, caffè, vino rosso, salsa di pomodoro ….

Acqua calda e un po’ di detersivo per i piatti.

Le macchie di alimenti colorati, sfregandole con una spugnetta intrisa di acqua calda e detersivo per i piatti, vanno via facilmente a patto di intervenire immediatamente.

Macchie d’inchiostro

Penne biro, inchiostro di china e a gel, ecoline e inchiostri colorati

Panno imbevuto con poco alcol.

Le macchie d’inchiostro vanno subito eliminate!

Macchie di vernice

Colori ad olio, smalti ad acqua e a solvente, vernici e resine di vario tipo …

Spatola in plastica e pasta per lavelli.

Tamponare con un panno asciutto cecando di assorbire quanta più vernice possibile, ma senza espandere la macchia. Lasciare che si secchino i residui e rimuoverli utilizzando una spatolina in plastica. Poi strofinare la parte con la pasta abrasiva della Franke utilizzando l’apposito tamponcino a corredo. Una buona alternativa è anche la pasta x di Smeg.

Solventi

Trielina, acetone, benzina, diluente nitro, acquaragia, trementina …

Non puoi fare niente.

Purtroppo i danni causati da queste sostanze sono irrimediabili!

Bruciature superficiali

bruciature superficiali, come quelle provocate da una sigaretta appoggiata sul lavello, o una stoviglia calda ma non rovente.

Pasta per lavelli

Le macchie di bruciature superficiali causate possono essere eliminate utilizzando l’apposita pasta abrasiva della Franke

Bruciature profonde

Bruciature causate da pentole tolte dai fornelli e appoggiate sul lavello …

Non puoi fare niente.

Sul lavello in fragranite non vanno mai appoggiate pentole appena tolte dal fuoco, o altri corpi caldi oltre i 280°C, visto che il danno sarebbe irreparabile

Segni e striature

i danni causati dallo sfregamento di oggetti metallici, come posate e pentole …

Pasta per lavelli.

Durante il lavaggio di pentole e posate può capitare che queste possano rigare e segnare il lavello. In questi casi si può eliminare ogni traccia con la pasta abrasiva della Franke

Sostanze acide e ammoniaca.

Ammoniaca o prodotti che la contengano, acido muriatico, soda caustica e in generale tutti i prodotti acidi e alcalini usati per eliminare le ostruzioni ai tubi di scarico …

Non puoi fare niente.

Ammoniaca e tutti i prodotti acidi usati per eliminare le ostruzioni dei tubi di scarico, danneggiano il lavello seriamente!
Meglio sgorgare lo scarico con una miscela 1/1 di bicarbonato e sale grosso da versare nello scarico insieme a dell’aceto. Lasciate agire alcuni minuti prima di versarvi dell’acqua calda.

Macchie trascurate e particolarmente ostinate

Macchie di vario genere e aloni provocati nel tempo dal normale utilizzo

Gomma cancella macchie, o pasta pulente

Macchie trascurate e altre particolarmente ostinate provocate da sostanze varie possono essere rimosse con una gomma cancella macchie o con una pasta pulente a base di argilla ventilata e sapone vegetale.

Candeggine o sgrassatori aggressivi

Candeggine o sgrassatori aggressivi provocano aloni e macchie sui lavelli di colorazione scura

Non puoi fare nulla.

I danni provocati da candeggine, sgrassatori e detergenti aggressivi possono provocare (soprattutto su lavelli di colorazione scura) degli aloni impossibili da togliere.

Abrasioni e scalfitture

Danni causati dallo sfregamento di spugnette e spazzole metalliche, oggetti acuminati …

Pasta per lavelli.

I segni dovuti ad abrasioni e scalfitture superficiali si possono eliminare con la pasta abrasiva della Franke

Macchie di ruggine

Macchie provocate da oggetti metallici bagnati lasciati per molto tempo nel lavandino.

Detergenti con acido ossalico

Le macchie di ruggine sono particolarmente ostinate e per rimuoverle occorre ricorrere all’utilizzo di particolari detergenti a base di acido ossalico.

Prodotti consigliati:

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Eliminazione delle macchie ostinate.

Come detto già, ciò che rende difficile mantenere impeccabili i lavelli in fragranite è il calcare contenuto nell’acqua. Questo forma una patina che rende porosa la superficie del lavello rendendolo permeabile alle sostanze macchianti. Col tempo le macchie sono difficili da togliere. Se il vostro lavello e ridotto male non vi rimane che procedere con uno dei metodi descritti nell’articolo: Eliminare le macchie nel lavello in fragranite.

L’articolo Smacchiare e prendersi cura della fragranite. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

14 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

concorso internazionale di design

Il 30 settembre scade il termine per iscriversi al prestigioso concorso A’ Design Award. Ecco tutte le informazioni per presentare il tuo progetto.

Architetti, designer e creativi di tutto il mondo avete tempo fino al prossimo 30 settembre per partecipare all’edizione 2021-2022 del più influente concorso internazionale di design A’ Design Award.

Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

I risultati saranno resi noti il 15 Aprile 2022, e in qualità di media partner condivideremo su questo blog i progetti vincitori.

Cos’è l’A’ Design Award & Competition

Per chi di voi ancora non lo sapesse, l’A’ Design Award è uno più importanti premi internazionali di design, nato con lo scopo di premiare i migliori progetti, i migliori prodotti di design e, naturalmente, anche i servizi più innovativi. Il premio è organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede nella splendida città di Como.

In fase di iscrizione è possibile scegliere fra più di 100 categorie, tra queste Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award. Ogni categoria in gara ha specifiche istruzioni, una giuria dedicata e criteri di valutazione separati in modo tale che le domande attinenti alla specifica categoria siano valutate correttamente.

Per conoscere la lista completa delle categorie clicca qui: categories A Design Award.

premio internazionale A' Design Award

I vantaggi riservati ai vincitori del premio A’Design Award

L’obiettivo principale del concorso è quello di dare un aiuto concreto ai vincitori del premio, nel farsi pubblicità e nel promuovere i progetti a livello internazionale. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i principali vantaggi:

  • Consulenza gratuita per ottimizzare la presentazione del tuo progetto
  • Download gratuito delle risorse per presentare in modo ottimale il tuo progetto
  • Certificato di partecipazione
  • Pubblicazione sull’Annuario
  • Certificazione che attesta la paternità dell’opera presentata
  • Trofeo del premio
  • Partecipazione alla Mostra
  • Inserimento nelle Graduatorie dei Designer e inclusione nelle Graduatorie Mondiali di Design
  • Pubblicazione garantita attraverso IDNNN e DXGN Networks a più di 100+ riviste tra cui Design Interviews & DM Design Magazine
  • Preparazione e distribuzione di comunicati stampa attraverso DesignPRWire
  • Pubblicità e visibilità attraverso la comunicazione DesignMedia

Per conoscere tutti i vantaggi clicca qui: vantaggi per i vincitori

mostra progetti premiati A' Design Award

La giuria dell’A’ Design Award & Competition

La giuria è composta da circa 211 membri, selezionati tra professionisti del design, accademici, imprenditori, giornalisti ed editori internazionali con un background ed un’esperienza tale da garantire una valutazione equa e autorevole. Per far parte della giuria i membri devono dimostrare di non avere alcun conflitto di interesse, come collaborazioni con aziende partecipanti, al fine di garantire un giudizio equo. Inoltre, la giuria dovrà seguire una metodologia specifica che l’organizzazione ha perfezionato dopo anni di studi.

Per maggiori informazioni sulla metodologia di valutazione clicca qui: giuria A’ Design Award

Alcuni progetti vincitori della scorsa edizione

Di seguito vi segnaliamo alcuni progetti vincitori del premio A’ Design Award edizione 2020-2021
















1 Shelter Desk by Joao Teixeira – 2 Growing Tree Coat Rack by Lei Yang, Shaohua Lei and Chengyong Li – 3 Butterfly Hanger by Lu Li – 4 Pagoda Cabinet by Pandi Li – 5 Zero Sun Lounger by Roberta Banqueri – 6 Ori Accent Chair by Manish Maheshwari – 7 Time Holiday Mobile Home by Chester Goh – 8 Images of Parachute by Yusuke Watanabe – 9 Timeless Kitchen by Alustil Sdn Bhd – 10 Complesso Residenziale Milano Living Green di Marco Guido Savorelli e Daniela Bernabei – 11 Chinlink Office Workplace di Dang Ming – 12 Bali Vacation Residential House by Ching Jiun Yu – 13 Ivy Café by Neda Mirani – 14 Stoccolma Flexible Lamp by Giulia Liverani – Olivelab – 15 The Fifth Element by Materia 174 – 16 Minimal Techno Arm Chair by Sebastiaan Van Beest

Per saperne di più sul concorso di design A’ Design Award, puoi visitare questa pagina.

Come partecipare al concorso

Partecipare all’ A’ Design Award & Competition è molto facile, basta infatti seguire alcune semplici procedure e il gioco è fatto.

Per iscriversi all’edizione 2021-2022 basta cliccare su questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

I vincitori saranno annunciati il 15 aprile 2022 e ne daremo notizia anche su dettagli Mag.

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