Anche il mondo dell’edilizia segue ormai scelte sempre più green. Ultimamente, infatti, nel mondo delle costruzioni, si sta imponendo la cosiddetta bioedilizia o bioarchitettura: un modo sempre più sostenibile per concepire l’edilizia.
Il cuore del boom di questo settore è costituito senza ombra di dubbio dalle case in legno, che stanno riscuotendo un successo ogni giorno più grande, grazie ai numerosi vantaggi che offrono non soltanto in fatto di ecosostenibilità, ma anche di design e comfort. Questa enorme diffusione caratterizza ormai non soltanto le zone del Nord Europa – dove sono da sempre molto diffuse – ma anche l’Italia.
Perché scegliere una casa in bioedilizia
Guardando già l’offerta di Pineca.it, azienda italiana che da sempre si occupa di costruzioni in legno, spaziando dalle casette da giardino ad abitazioni vere e proprie, ci si rende conto di come il mondo della bioedilizia sia pieno di vantaggi, specie rispetto alla controparte in muratura tradizionale. Controlla questo sito web per scoprire modelli e prezzi.
Si guardi in primo luogo al materiale principale di queste costruzioni: il legno. Deriva da foreste giovani e certificate, segno che la sua estrazione non va minimamente a contribuire alla deforestazione, una delle piaghe che negli ultimi tempi sta colpendo il pianeta. Abete rosso e larice sono le varietà di legno più utilizzate, ottime per il loro apporto qualità/prezzo, ideali per la costruzione di queste strutture. Infatti, queste tipologie di legno sono facilmente lavorabili con delle tecniche a ridotto impatto ambientale: questo significa che scegliere una casa in legno è una decisione green sin dalla nascita.
Questo sistema di costruzione ha una notevole ricaduta anche sul prezzo: le case in legno coibentate, a parità di dimensioni, efficienza energetica e comodità, sono più economiche rispetto a quelle in muratura. Ovviamente, il prezzo resta pur sempre una variabile. Esistono, infatti, dei cataloghi di modelli prefabbricati di case in legno, che possono venire acquistati così come sono oppure essere personalizzati seguendo il gusto dei proprietari. In questo secondo caso, ovviamente, il prezzo risulterà modificato.
Tra le proprietà del legno utilizzato, due vanno assolutamente citate: l’elasticità e la flessibilità del legno, infatti, rendono le case in bioarchitettura particolarmente adatte a resistere a scosse sismiche e terremoti. La loro resistenza è notevole anche in caso di incendio: il legno, contrariamente a quanto suggerisce l’immaginario comune, a contatto con il fuoco si carbonizza, rendendo difficile la propagazione di un eventuale incendio. Come se ciò non bastasse, il legno viene sempre trattato con materiali che lo rendono ignifugo.
Il legno di queste abitazioni è preparato anche in maniera tale da essere più durevole di quando trovato in natura. I legni di abete e larice, poi, sono particolarmente resinosi, e dunque perfetti per contrastare l’azione di larve e parassiti: questi ultimi non si depositeranno nella vostra abitazione, che dunque non marcirà e non si logorerà con il tempo.
Questo tipo di legno si rivela un ottimo materiale termoisolante, garantendo dunque un minore consumo di energia per il mantenimento della giusta temperatura nelle stagioni più calde o in quelle dal clima più rigido. Implicando un minore consumo di energia, in virtù – per così dire – di un’efficienza energetica spontanea, la casa in legno rivela dunque un ulteriore vantaggio green; questo vantaggio può essere arricchito e perfezionato mediante l’installazione di pannelli fotovoltaici o pannelli solari, che garantirebbero la produzione naturale di energia elettrica o di acqua calda.
Questi ultimi accorgimenti possono essere implementati già nella costruzione della casa stessa, a patto di selezionare una consegna “chiavi in mano”. Esiste infatti la possibilità di acquistare una casa in legno più grezza, da rifinire e sistemare prima di essere resa abitabile: in quest’ultimo caso, il prezzo dell’abitazione in sé sarà più contenuto, ma il proprietario dovrà certamente affrontare altre spese per rendere perfettamente vivibile l’ambiente.
Ecco quindi le ragioni del successo di queste costruzioni in legno: anche l’Italia ha finalmente colto i vantaggi della bioedilizia, in termini di risparmio ed efficienza energetica, contribuendo dunque alla crescita inarrestabile di questo settore. Grazie a una spesa iniziale più contenuta rispetto a quella richiesta da una costruzione in laterocemento, e a parità di dimensioni, aspetto e comfort, un’abitazione in bioedilizia garantirà grande benessere ai suoi abitanti.
I tappeti: elementi di arredo tanto belli, quanto preziosi e delicati. Sono dei tessuti capaci di cambiare radicalmente l’aspetto di un ambiente della casa ma, allo stesso tempo, hanno un costante bisogno di pulizia e manutenzione che richiedono tecniche e accorgimenti particolari.
I tappeti, infatti – specie quelli collocati nelle zone più affollate della casa – tendono ad accumulare polvere e sporco, compresi peli di eventuali animali. Questo vale sia per i tappeti degli ambienti interni sia per gli zerbini, ancora più esposti, all’esterno di casa (ma che proprio per questo a volte sono più semplici da lavare). Una pulizia costante e metodica è dunque più che necessaria.
Un buon aspirapolvere per pulire i tappeti
Per una corretta pulizia di un tappeto, può essere fondamentale l’utilizzo di un aspirapolvere con una bocchetta per tessuti, accessorio pensato proprio per pulire i tappeti (e altre superfici delicate) senza danneggiarli. Questo è il caso di un aspirapolvere potente come quelli della linea Roomba dell’azienda iRobot, decisamente adatto a questo tipo di superfici per potenza e caratteristiche specifiche, che permettono di aspirare lo sporco accumulato – peli di animali compresi, particolarmente insidiosi perché capaci di intrecciarsi alle fibre del tessuto –prima che insorgano cattivi odori o compaiano acari.
Attenzione alle macchie
Premettendo che ogni macchia va trattata a suo modo, la linea guida da seguire per principio è quella di intervenire il prima possibile, tamponando la macchia sul tappeto con del borotalco, senza sfregarla (altrimenti si corre il rischio assai elevato di rovinare le fibre del tessuto, rendendo la situazione ancora più grave e il danno evidente).
Pulizie approfondite
Se il passaggio dell’aspirapolvere o l’utilizzo del battitappeto sono operazioni da eseguire almeno due volte a settimana, ci sono delle forme di pulizia più profonde che andrebbero eseguite una o due volte l’anno.
Sono, in linea di massima, operazioni che possono essere svolte nell’ambito domestico, ma, in caso di tappeti preziosi o di dimensioni notevoli, potrebbe essere il caso di rivolgersi a ditte di professionisti. In linea di massima, meglio controllare sempre le avvertenze sull’etichetta del tappeto, per capire con quale criterio procedere al lavaggio.
Alcuni consigli per il lavaggio e l’asciugatura dei tappeti
Tra gli accorgimenti da adottare va certamente citato quello di testare il detergente su una piccola area del tappeto, per valutarne la reazione. Soltanto se questa si rivela positiva, si potrà estendere l’utilizzo del prodotto a tutto il tappeto.
Un altro consiglio da seguire dopo il lavaggio, invece, riguarda la disposizione del tappeto stesso per l’asciugatura: mai collocarlo in verticale, per evitare che il tappeto si deformi sotto il suo stesso peso; meglio, invece, metterlo in orizzontale.
Questi accorgimenti riguardano soprattutto i tappeti più in vista: quelli di bagno e cucina, essendo di solito più semplici e di piccole dimensioni, possono anche essere lavati in lavatrice, con un programma ad acqua fredda per capi delicati.
Pulizia e manutenzione di un tappeto pregiato
Per tappeti pregiati come quelli persiani, si rinnova il consiglio di rivolgersi a delle ditte di professionisti nella pulizia di tappeti. Il proprietario può eseguire una prima pulizia con aspirapolvere regolarmente, ma non alla massima potenza e almeno una volta ogni due settimane.
Evitare di camminarci sopra con le scarpe e ruotarlo di quando in quando, così che non ci siano aree più calpestate e logorate di altre, sono altri consigli validi. Inoltre, è meglio non esporre un tappeto di pregio alla luce diretta del sole, per evitare che scolorisca; allo stesso tempo, meglio evitare di disporlo in un ambiente umido o, ad esempio, a contatto con vasi.
È meglio evitare di utilizzare violentemente il battitappeti: può essere più saggio ribaltare il tappeto sul pavimento e poi percuoterlo delicatamente, per far staccare lo sporco, da raccogliere infine con una scopa molto morbida.
La rimozione della polvere può essere seguita da un’immersione in una vasca con una soluzione cremosa di sapone non ionico, per almeno tre o quattro ore. Un’altra passata di scopa, infine, sarà seguita dall’utilizzo di uno spazzolone a rullo, per rimuovere tutte le tracce di sapone: il risciacquo andrà effettuato più volte e sempre seguito dal passaggio dello spazzolone.
La prima che vogliamo farvi conoscere è lo specchio su misura Julius. Ci è piaciuto fin dal primo momento perché non è un semplice specchio da parete, ma una lastra super personalizzabile in qualsiasi forma, anche su disegno.
Si fa tutto online, direttamente dal configuratore che ti permette di selezionare modello (rettangolare, quadrato, rotondo, ovale o sagomato), larghezza, altezza, bordo molato o bisellato, finitura del vetro (naturale, bronzato o fumé). Puoi averlo con o senza cornice, e puoi aggiungere retroilluminazione led e pomoli appendiabiti. Come sempre, il costo dello specchio è immediatamente visualizzabile al di sotto del configuratore, poi una volta aggiunto al carrello vedrai il prezzo definitivo con eventuali spese di spedizione.
Julius è prodotto in Italia, da un’azienda brianzola specializzata in tavoli, consolle, sedie, porta tv e complementi d’arredo che si caratterizzano per la vocazione minimal, con soluzioni intelligenti e salvaspazio per ambienti domestici funzionali.
Specchio su misura all’ingresso
Uno specchio tagliato secondo le tue necessità è un’idea perfetta per l’ingresso di casa. Puoi adattarlo alla larghezza di una consolle o di una credenza, oppure all’altezza di un appendiabiti.
Ancora, puoi scegliere una forma particolare che rappresenti lo stile di casa tua o le tue passioni (sì, anche i videogiochi vintage!).
Se la porta di casa si apre su un corridoio o su uno spazio poco illuminato, opta per uno specchio con led integrato.
Non hai abbastanza spazio per un attaccapanni? Aggiungi i pomelli alla specchiera e avrai un perfetto 2-in-1.
Specchio su misura in bagno
Un’ottima scelta non solo per adattarsi alle dimensioni del mobile bagno, ma anche per soddisfare le tue esigenze in fatto di colore o forme particolari.
Specchio su misura in cameretta
Per la camera dei più piccoli o dei ragazzi, ampio spazio a forme giocose: macchinine, farfalle, cuori, stelle, orsetti, fiori e altre fantasiose silhouette.
Perché limitarsi ad un unico specchio quando si possono creare composizioni decorative per una parete davvero unica?
Con o senza cornice? Dipende dal tuo stile. Lo specchio con profili molati o bisellati è senza dubbio la scelta perfetta per chi vuole un oggetto minimal, o per forme davvero particolari. La cornice è quel tocco in più per chi ama aggiungere una pennellata di colore ai propri spazi.
Recap: tutto quello che puoi fare con lo specchio Julius
1. scegli il modello: quadrato, rettangolare, rotondo, ellittico, sagomato
2. scegli il range di larghezza e altezza, poi indica le misure precise
3. seleziona la finitura dello specchio: naturale, fumé, bronzo
4. tipologia profilo: standard (molato) o bisellato
5. se lo desideri, aggiungi gli optional: cornice perimetrale, cornice sagomata su due lati, illuminazione led, borchia per aggancio a parete, ganci appendiabiti
6. vuoi uno specchio tagliato seguendo un tuo design? Invia il disegno con indicazioni di posizionamento di eventuali optional al nostro servizio clienti >>> contact@diotti.com
Continuiamo con il secondo capitolo della guida alla sostituzione delle tapparelle.
Nel primo abbiamo parlato delle tapparelle standard, quelle più diffuse e installate: PVC, alluminio e acciaio.
Ma, come abbiamo visto, le tapparelle non rispondono solo ad esigenze di oscuramento. Nell’articolo precedente abbiamo fatto un accenno ai temi della sicurezza antieffrazione. Oggi approfondiremo questo tema e parleremo anche di tapparelle orientabili, areate e bicolore.
Parleremo insomma delle tapparelle speciali.
Conoscere anche queste tapparelle ti aiuterà a fare una scelta maggiormente consapevole, senza fermarti alla prima cosa che ti propone il serramentista, come avviene quasi sempre.
Anche per questo articolo mi sono fatto aiutare da Vincenzo Mancusi di chiudicasa, shop online dedicato proprio alle tapparelle, che con la sua esperienza ci guiderà attraverso le tapparelle speciali.
TAPPARELLE E SICUREZZA PASSIVA
In tutte le ristrutturazioni che ho fatto recentemente mi è stato richiesto di installare un sistema antifurto o almeno di farne la predisposizione.
Si tratta di sistemi di sicurezza attiva: cioè, in soldoni, degli strumenti controllano attivamente che nessuno tenti di entrarti in casa. Sensori volumetrici, a tendina, contatti magnetici, videocamere…ce ne sono in abbondanza.
Però il primo ostacolo contro i malintenzionati sono i sistemi di sicurezza passiva: cioè le barriere fisiche che metti tra te e il ladro.
E, a parte i fossati con i coccodrilli, le tapparelle possono essere una delle barriere più importanti tra i sistemi di sicurezza passiva.
Ma lì ti ho fatto una panoramica generale, in questo articolo invece ci concentreremo solo sulle tapparelle.
Ed è importante approfondire questo aspetto perché se le finestre sono facilmente accessibili, i ladri non provano nemmeno ad aprire la porta blindata: sollevano la tapparella rompono il vetro ed entrano in casa.
Naturalmente ogni caso va valutato con un po’ di raziocinio: se abiti al quindicesimo piano di un palazzo difficilmente il ladro entrerà dalle finestre…ma tutte le case singole, villette a schiera, bifamiliari e i piani bassi dei condomini devono stare attenti.
E cominciamo con lo sfatare un mito:
Tapparella in acciaio significa automaticamente sicurezza?
Nella prima parte della guida abbiamo visto che le tapparelle in acciaio coibentato sono resistenti e solide, quindi non temono vento forte, grandine e pioggia battente, a differenza di quelle in PVC o alluminio.
Ma tapparelle in acciaio non significa automaticamente maggior sicurezza.
Infatti il punto debole di ogni tapparella standard, sia essa in PVC, alluminio o acciaio, è che si può facilmente sollevare dall’esterno.
Naturalmente i ladri lo sanno e in caso di furto le tapparelle non presentano mai segni di manomissione semplicemente perché i ladri le sollevano dall’esterno forzando l’avvolgimento del telo all’interno del cassonetto.
È vero che una tapparella in acciaio pesa di più di una in PVC…ma la realtà è che se non si prendono altri provvedimenti non fa molta differenza se l’avvolgibile è in plastica, acciaio alluminio.
Occhio: non voglio negare che l’acciaio sia una scelta migliore in termini di sicurezza rispetto ad altre soluzioni, proprio grazie alle sue caratteristiche. Voglio solo farti capire che senza opportuni sistemi integrativi tali caratteristiche sono inutili.
Il più semplice sistema per aumentare la sicurezza delle tapparelle: il chiavistello
Il primo vero ed efficace strumento per aumentare il livello di sicurezza delle tapparelle è quello di dotare le stecche di un catenaccio di sicurezza.
Di cosa si tratta?
Semplicemente di una sorta di chiavistello che viene inserito in una delle prime stecche e che consente, tramite una levetta, di far scorrere un perno nelle guide laterali della tapparella.
Tali guide sono murate e incastrate tra ornie/muratura e infisso, e il chiavistello rende di fatto impossibile sollevare la tapparella.
Si tratta di una soluzione economica applicabile a qualsiasi tipologia di tapparella. Però non è di certo il massimo della praticità. Infatti ti costringe ad aprire e chiudere costantemente tutti i catenacci.
Soprattutto ora che si tende ad elettrificare le tapparelle, che vengono alzate e abbassate con un comando centralizzato, non è una soluzione che utilizzerai ogni volta che esci. E infatti quasi tutte le persone che ce li hanno si riducono ad utilizzarli solo quando si allontanano dalla propria abitazione per lunghi periodi.
Inoltre, seppur è vero che il chiavistello migliora sensibilmente la sicurezza della tapparella, un ladro con un po’ di impegno ne avrà facilmente ragione.
Esistono altre soluzioni decisamente più efficaci e flessibili per garantire una elevata sicurezza passiva alle tapparelle.
Tapparelle come porte blindate
Lo sai che esistono tapparelle che hanno un livello di resistenza ai tentativi di effrazione pari a quelli di una porta blindata?
E lo sai che queste tapparelle sono solitamente in alluminio e non in acciaio?
Per la precisione le stecche di queste tapparelle sono realizzate in alluminio estruso. Procedimento che fornisce un prodotto notevolmente diverso rispetto alle normali stecche coibentate.
Infatti, come abbiamo visto nella prima parte della guida, le stecche coibentate sono composte da lamiere sagomate e riempite di schiuma con lo scopo di renderle più rigide (e solo come scopo secondario di migliorare l’isolamento…).
Ma si tratta pur sempre di prodotti molto flessibili e facilmente deformabili. Non in grado di garantire buone prestazioni di sicurezza
Invece le stecche estruse consentono di realizzare un prodotto molto più resistente. Infatti si tratta di un unico pezzo (l’estrusione consiste nello spingere un materiale attraverso una sagoma per dargli la forma desiderata) con una parete spessa fino a 2 mm e con un peso finito che può arrivare fino a 12 Kilogrammi a metro quadrato.
Parliamo di un prodotto indeformabile e personalizzabile in ogni colore.
Dalle foto che vedi qui sopra puoi capire che se parliamo di tapparelle in alluminio estruso stiamo ragionando di prodotti di alto livello con peso e solidità molto diversi anche dalla tapparella in acciaio coibentato.
Ma se ci fermassimo qui varrebbe lo stesso discorso fatto per l’acciaio: maggior peso non significa garanzia di sicurezza.
Certo, un miglioramento ci sarebbe…ma per trasformare una tapparella in antieffrazione ci vuole altro.
E i catenacci di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente sono sicuramente una soluzione importante. Ma con tutte le problematiche che abbiamo visto.
Se cerchi un prodotto certificato antieffrazione e di ultima generazione devi orientarti verso altre tipologie.
Ci sono varie tecnologie in commercio, che consentono alle tapparelle di arrivare fino alla classe antieffrazione 5 (la più alta…considera che solitamente un portoncino blindato è in classe 3).
Quasi tutti i sistemi sono realizzati con la combinazione di due o tre tipologie di stecche differenti.
Per farti capire il funzionamento prenderemo ad esempio il sistema Lupin prodotto dall’azienda Pracal, ma ce ne sono tanti altri che sono praticamente identici.
Qui sotto puoi vedere un’immagine di come è composta:
Come vedi il sistema si compone di tre stecche:
Una che costituisce la stecca principale, quella che si vedrà a tapparella chiusa;
Una stecca sottile microforata che si incastra nella precedente quando è chiusa e che garantisce aerazione e luce quando è parzialmente aperta (questa può essere prevista o meno);
Una terza stecca piccola di congiunzione, detto gancio, che grazie alla posizione che assume quando la tapparella è chiusa garantisce la sicurezza antieffrazione.
Il sistema funziona per caduta. Quando l’avvolgibile scende nelle speciali guide i profili in alluminio si “incastrano” letteralmente con la guida e più l’avvolgibile scende più gli incastri aumentano aumentando l’attrito dell’avvolgibile contro le guide. Siccome il malintenzionato prova a sempre a sollevare si trova innanzi un avvolgibile molto pesante e più prova a sollevare più l’attrito aumenta.
Esistono prodotti che integrano a questo sistema anche dei chiavistelli automatici, cioè che si attivano quando la tapparella è completamente abbassata e che si staccano automaticamente in fase di sollevamento, garantendo così maggiore sicurezza e evitando la scocciatura di doverli aprire manualmente.
Il sistema che abbiamo appena visto è certificato per una classe antieffrazione 4.
Però ha un “difetto” (che non definirei tale…): visto il peso del sistema (dai 12 ai 15 kg/mq) è necessaria l’elettrificazione del tutto. Con conseguente sostituzione dei rulli (che devono essere adatti a contenere il motore e a reggere il peso della tapparella) e probabilmente sostituzione del cassonetto.
Di questi aspetti ne parleremo nella terza parte della guida.
Ora vediamo qualcos’altro.
TAPPARELLE, AERAZIONE E ILLUMINAZIONE NATURALE: LA TAPPARELLA ORIENTABILE
Lo so, sembra una contraddizione in termini, ma garantire una buona illuminazione e aerazione quando la tapparella è abbassata è un problema reale. Soprattutto in estate, quando si abbassa la tapparella per proteggersi dal caldo e dai raggi del sole diretti.
Le persiane (dette anche gelosie o romane) hanno il grande vantaggio di garantire l’ombreggiamento senza rinunciare al riciclo dell’aria. Invece le tapparelle standard hanno il limite di ridurre significativamente (se non del tutto) il passaggio dell’aria quando sono abbassate.
Un primo sistema lo abbiamo visto nel paragrafo precedente: inserire una stecca microforata.
Però è un’altra la tapparella che è riuscita a fare subito breccia nel cuore di architetti e designer: quella orientabile, progettata per funzionare sia come tapparella che come frangisole. Le stecche, infatti, sono mobili e possono sporgere verso l’esterno diventando a tutti gli effetti un frangisole.
Il funzionamento di base di questo avvolgibile è per caduta: quando si abbassa la tapparella è il peso stesso del telo avvolgibile che fa sollevare le stecche, trasformando la tapparella in frangisole.
Essendo un prodotto anch’esso realizzato in alluminio estruso, parliamo di un prodotto di qualità molto alta che garantisce resistenza e lunga durata nel tempo.
Ovviamente se intendi installare questa tipologia di prodotto è importante progettare con cura il foro-muro predisponendo per tempo un rullo rinforzato e dei supporti capaci di reggere nel tempo un telo avvolgibile che ha un peso di 12/13 kilogrammi a metro quadrato.
Anche questo prodotto esprime il suo massimo potenziale se motorizzata. A parte per i motivi di peso già detti nel paragrafo precedente, anche perché in questo modo sarà possibile impostare e regolare le 3 funzioni della tapparella orientabile:
Aperta per ottenere il massimo ingresso della luce;
Chiusa per oscurare totalmente;
Frangisole per garantire ombreggiamento e circolazione dell’aria.
Naturalmente, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, per motorizzare una tapparella probabilmente dovrai fare anche lavori di muratura legati alla sostituzione del cassonetto e della guida.
Visto che su RistrutturazionePratica parliamo di ristrutturazione della casa penso che non sia un grosso pensiero per te.
Ma se invece devi cambiare solo le tapparelle?
Devi rinunciare a illuminazione naturale e aria fresca?
Tapparelle ad asola maggiorata
Per risolvere il problema dell’aerazione con le tapparelle parzialmente abbassate puoi ricorrere a quelle con asola maggiorata.
Sai cos’è l’asola delle tapparelle?
Si tratta di piccoli fori che si trovano nella parte superiore della stecca, quella che si aggancia alla stecca successiva.
Hai presente quando la tapparella è semi-abbassata e vedi tutte quelle lineette di luce? Ecco: quelle sono le asole.
Le tapparelle ad asola maggiorata sono in alluminio coibentato (cfr. la prima parte della guida) e grazie alle maggiori dimensioni dell’aula consentano un maggiore ingresso di luce e aria.
Normalmente le asole di una tapparella standard hanno un’altezza di 2mm e una larghezza di 17mm, le asole maggiorate invece sono alte 5mm e larghe tra gli 80 e i 160mm.
Quando la tapparella è abbassata l’ombreggiamento e quindi la protezione dai raggi solari è assicurata senza dover rinunciare alla circolazione dell’aria e l’ingresso della luce.
Questa tapparella assicura privacy senza rinunciare alla luce in inverno e alla circolazione dell’aria in estate.
Tapparelle con stecche microforate
Una variante che abbiamo già intravisto (anche se in modalità diverse) nel paragrafo sulla sicurezza antieffrazione è la tapparella con stecche microforata.
Sono anch’esse realizzate con profili in alluminio coibentato ma le stecche di questa tapparella hanno un gancio più ampio e resistente che è microforato.
I fori hanno dimensioni paragonabili ai fori di un telo zanzariera, quindi oltre a svolgere benissimo tutte le funzioni di una tapparella tradizionale hanno un valore aggiunto perché ci difendono anche dall’ingresso delle zanzare quando parzialmente abbassata.
Se non ti è possibile installare delle zanzariere questa tapparella, oltre a garantire l’oscuramento totale quando è completamente abbassata, risolve due problemi:
Migliora la circolazione dell’aria e consente l’oscuramento progressivo
Quando è abbassata parzialmente è a tutti gli effetti una zanzariera.
Come dicevamo prima, una qualità di queste due tipologie di prodotto è che possono essere installate nell’ambito di una normale sostituzione di avvolgibili ma anche per una ristrutturazione poco impegnativa che non coinvolga in modo importante l’involucro edilizio.
PROBLEMI DI COLORE? TAPPARELLE BICOLORE
Se abiti in un condominio lo sai meglio di me: quando sostituisci infissi e tapparelle devi rispettare i colori e le finiture presenti.
Si tratta di condizioni di decoro che spesso sono riportate anche nei regolamenti condominiali.
Addirittura, se abiti in un centro storico con piano colore, te lo impone il Comune.
E sono perfettamente d’accordo: odio quei palazzi Arlecchino con tapparelle marroni, rosse, verdi, bianche…
E qui sta il problema: alle volte i colori esterni sono inguardabili.
Quanti condomini ho visto con tapparelle verde bottiglia o azzurre. Mi sanguinano sempre gli occhi.
Il fatto è che poi queste tapparelle te le devi vedere anche dentro casa. E se ci tieni ad avere una bella casa anche di sera quando le tapparelle sono abbassate, un verde bottiglia potrebbe darti fastidio.
Ma la soluzione c’è e sono le tapparelle bicolore: cioè esternamente di un colore e internamente di un altro.
Questi teli avvolgibili sono realizzati in alluminio coibentato, ovviamente con opzione media ed alta densità, ma anche in materiali misti PVC e Alluminio.
Un buon prodotto del genere potrebbe essere quello che unisce alluminio coibentato e PVC.
Viene realizzata tramite l’unione di una stecca di alluminio coibentata ed una in PVC. All’esterno abbiamo la resistenza dell’alluminio coibentato che resiste meglio alle sollecitazioni termiche. Internamente abbiamo invece una stecca in PVC con una camera d’aria. Come hai imparato il PVC è estremamente isolante quindi ti assicura elevato isolamento senza esporre la tapparella al rischio di deformazione.
Quando la tapparella è abbassata la componente in PVC “assorbe” il calore proveniente dall’esterno durante le giornate calde. Al contrario, nei mesi invernali, “frena” le dispersioni termiche dei serramenti creando una vera e propria camera aggiuntiva che isola ulteriormente l’involucro edilizio.
TAPPARELLE: UNA SCELTA INFINITA
Come hai potuto vedere in questi due articoli sulle tapparelle abbiamo analizzato tante tipologie:
PVC
Alluminio coibentato
Alluminio estruso
Acciaio coibentato
Acciaio estruso
Di sicurezza
Orientabili
Microforate
Ad asola maggiorata
Ad asola bicolore
Bicolori
Bimateriale
E non credo di sbagliarmi se ti dico che qualcosa mi sono scordato.
Però abbiamo coperto quasi la totalità delle possibilità che ti offre il mercato.
Questa enorme possibilità ti dice solo una cosa: se devi scegliere la tua nuova tapparella devi prima valutare le tue esigenze e poi valutare cosa è necessario fare per installare la tapparella che hai scelto. (Servono opere murarie? Devi cambiare i cassonetti? Devi cambiare i rulli? Va tutto bene com’è?).
In due parole: devi pianificare.
E se stai ristrutturando casa quella delle tapparelle è solo una piccola pianificazione della più importante pianificazione di tutta la ristrutturazione che devi fare. E che non puoi delegare.
Alla pianificazione e gestione della ristrutturazione è dedicato il mio manuale “Ristruttura la tua casa in 7 passi”. In questa pagina trovi maggiori informazioni sui suoi contenuti che riguardano anche detrazioni fiscali, selezione di tecnici e imprese, contrattualistica, direzione dei lavori, pratiche edilizie…tutto quello che un proprietario deve sapere.
Noi ci vediamo alla terza parte di questa guida dedicata a cassonetti e sistemi di movimentazione.
HOMI, Il Salone degli Stili di vita, la kermesse dedicata all’home decor, riparte in fieramilano in contemporanea al supersalone. Dal 5 all’8 settembre.
Oggetti di design, artigianato italiano e internazionale, fragranze e tessili per la casa, accessori per la tavola e la cucina. Questi sono solo alcune delle categorie merceologiche che potrete trovare esposte a HOMI, nei padiglioni della Fiera Milano Rho, in contemporanea con il supersalone, dal 5 all’8 settembre. Una kermesse di tre giorni alla quale partecipano oltre 300 brand da 22 paesi, tra i quali, solo per citare alcuni, BLOOMINGVILLE, Asilaser, MossDesign, RIPPOTAI, Soldi Design.
Tantissime le novità presentate in anteprima in questa edizione 2021, tra oggetti unici, complementi di arredo personalizzabili, lampade da tavolo a batteria portatile ricaricabili, oltre a oggetti di uso quotidiano come il fast charger wireless o le miniature uniche in 3D delle città più famose del mondo.
RIPPOTAI
Tra le iniziative speciali, citiamo La stanza delle idee, che mette in primo piano le soluzioni più innovative, e Ki-Life, dedicato al tema della sostenibilità. E ancora, verrà presentata la riedizione tutta in cuoio della consolle Love, icona di Driade, grazie alla collaborazione con Cuoio di Toscana e Fabio Novembre. Il programma si conclude con un ricco calendario di workshop e talk su svariati temi.
Per info
HOMI, Salone degli stili di vita – 5- 8 settembre 2021 – fieramilano
Per valorizzare le pareti di casa con un tocco glamour e di stile, sono perfetti gli specchi di design, accessori utili e decorativi assolutamente indispensabili.
Quando arriva il momento di arredare la casa occorre fare mente locale sul fatto che il più delle volte sono i dettagli a fare la differenza. Si pensa subito a scegliere divani, tavoli e sedie per fare in modo che vi sia un’armonia di fondo in ogni singola stanza. Improntare la disposizione dei mobili in base allo spazio, ottimizzandolo, è infatti il segreto per rendere i diversi ambienti sempre accoglienti. Un’importanza cruciale rivestono però le pareti, le quali possono a loro volta essere personalizzate sia in fatto di colori e giochi decorativi che in merito agli accessori e ai complementi d’arredo che vengono su di esse disposti. Tra questi ci sono naturalmente gli specchi di design, vera cifra distintiva di qualsiasi stanza dell’appartamento con il loro tocco glamour e raffinato. Ci sono brand di grido come ad esempio Cattelan Italia in grado di esprimere non soltanto il meglio in fatto di complementi d’arredo classici – dunque tavoli e divani ma anche sedie, librerie e letti – ma anche per quanto riguarda gli specchi di design. Questi ultimi sono molto utili anche perché consentono di giocare con la percezione dei volumi grazie al riflesso della luce.
Forme insolite, linee pulite e vintage per interpretare ogni atmosfera
Uno specchio è un accessorio indispensabile in qualsiasi casa, la arricchisce e ne esistono davvero un’infinità di modelli tutti diversi tra loro. Ci sono per esempio quelli di taglia XXL, perfetti per essere inseriti nel contesto di una camera da letto con una grande finestratura, oppure quelli contenitore magari illuminati da una strip LED che possono stare sia in cucina che in una zona studio riservata. Gli specchi di design possono essere posizionati in qualsiasi stanza, anche se tra le zone più interessanti ci sono senza dubbio l’ingresso della casa dove restano sempre in vista, il salotto e la zona notte. Un ambiente che rimane un po’ anonimo sarà anch’esso perfetto per accogliere un simile complemento d’arredo. Gli specchi di design moderni hanno linee pulite e spesso forme anche insolite pur restando sobri nel complesso. Quelli antichi invece sono di più difficile collocazione, perfetti per atmosfere classiche o vintage anche se spesso sono usati ‘a contrasto’.
L’importanza di progettare gli spazi per rendere la casa accogliente
Ovviamente la progettazione è tutto e in fase di definizione dell’arredamento di casa sarà essenziale scegliere – oltre alla forma e alle dimensioni – dove posizionare gli specchi. La cosa migliore sarà effettuare questa operazione mentre gli ambienti sono ancora vuoti, in modo tale da avere una perfetta visione d’insieme. Gestire la luce e il suo riflesso all’interno dell’appartamento non è mai semplice e uno specchio offre la possibilità di intervenire sul modo in cui vengono percepiti gli spazi. Gli aspetti della progettazione sono davvero essenziali e affidarsi al fai da te si rivela spesso una scelta del tutto errata. Meglio affidarsi a un team di esperti come quello che viene messo a disposizione da Cavallini1920, brand che da un secolo è un assoluto punto di riferimento nel panorama dell’arredamento glamour e made in Italy. Viene offerto un servizio di consulenza che punta a soddisfare qualsiasi aspettativa e necessità in fatto di arredo casa, creando atmosfere sempre originali, calde e accoglienti.
La zona letto per La Casa Moderna è un ventaglio di proposte, giocate su accenti stilistici che da soli bastano a concretizzare un mood.
Tra le aree funzionali di un’abitazione, La Casa Moderna dedica alla zona notte un notevole sforzo creativo, declinato sia nella ricerca di linee che di materiali.
Al centro dei mood proposti, i letti, intorno ai quali si coordinano elementi come scrittoi, capienti cabine armadio o funzionali armadi a tutta parete, fino a spunti per il bagno, in ambito residenziale privato, di servizi dedicati e ad uso esclusivo delle camere; ma anche per il settore ricettivo, dove il coordinare i dettagli della camera a quelli del bagno è sempre apprezzata.
Tra la ricca proposta, una selezione di letti dall’estetica aggraziata affidata a sottili gambe in legno, che amplificano la lettura dello spazio. Mentre giroletto e testate diventano elemento caratterizzante per forma, materiali e per il disegno dei dettagli, dando vita a stili completamente diversi.
Il letto Noon fa parte della collezione Ecowood: il rispetto dell’ambiente nell’utilizzo delle risorse è complementare alla ricerca di armonia. Dettagli come i raccordi arrotondati tra i vari componenti, l’assenza di spigoli vivi, il colore naturale del legno proiettano in atmosfere nordiche con richiami al design di altre epoche e alla sua perenne modernità. Una generosa cuscineria garantisce il massimo del comfort per chi non si accontenta della curvatura della testata già pensata ad hoc.
Omar, in ecopelle, nel quale l’eleganza classica della pelle scende a patti con i valori dell’ecologia ma anche della praticità di manutenzione.
Narciso, gioca sull’effetto bicolore dell’abbinamento dell’essenza scura con la testata leggermente ricurva per contenere i cuscini, rivestita in morbido velluto color ottanio; una concessione ai trend cromatici contemporanei e alla coordinazione con elementi decorativi, come le moderne carte da parati.
Da una stessa tipologia, tante interpretazioni e suggestioni tra cui spaziare per soddisfare le proprie esigenze, con il valore aggiunto di un servizio di supporto personalizzato. Consumatori finali e architetti possono trovare risposte a soluzioni di arredo e di contract sul sito lacasamoderna.com in costante aggiornamento per scoprire novità, i prodotti realizzati in esclusiva e non per La Casa Moderna o il rivenditore più vicino.
La Casa Moderna è presente su tutto il territorio italiano con oltre 70 negozi affiliati e oltre 370 interior designer per una consulenza puntuale e strategica.
L’attesa è stata lunga ma anche il Salone del Mobileed il consueto alleato Fuorisalone per le vie di Milano ripartono dando una sterzata positiva e facendo il tutto completo di hotel e strutture cittadine. Dal 5 al 10 settembre quindi, il design riapre i battenti il tutto il suo splendore.
Ecco alcuni appuntamenti che vi consigliamo.
Un Fuorisalone che punta al green: parliamo dell’architetto Massimiliano Mandarini che presenterà al Superstudio di Via Tortona 27 l’installazione Oasi per l’evoluzione dell’ambiente del futuro. Si tratta di uno spazio modulare, un piccolo chalet bio, per un’immersione completa nella natura ma che unito ad altri elementi può andare a comporre una casa a tutti gli effetti con tutte le stanze necessarie. Qui si studiano natura e tecnologia per uno sguardo al futuro.
Un Fuorisalone che punta sul fulcro della casa: appuntamento da Abimis, in Via Pontaccio 19, con le sue cucine di design in acciaio inox che sono eleganti di alto livello prestazionale. Le cucine sono il focolaio domestico, si misura per il cliente e si adattano anche agli spazi esterni, soprattutto grazie a materiali resistenti alle intemperie ed agli agenti atmosferici.
Un Fuorisalone che punta all’ottimizzazione degli spazi: in Piazza Gae Aulenti l’azienda Noctispresenta Infinity Bed. Come si definisce l’azienda stessa, per veri sognatori, nella zona notte ha pensato un nuovo sistema pop-up di comodini e cassettoni estraibili, contenitori e completi di optional, tutto da provare e toccare con mano nell’installazione in pieno centro cittadino.
Un Fuorisalone che punta al legame con le radici: Quattro Chiacchiere In Cortile è composto da una serie di appuntamenti durante i quali l’azienda di pavimenti e rivestimenti Porcelanosa si apre al pubblico ed è già sold out. Ma nel nuovo showroom di Piazza Castello 19 sono moltissime le novità per questo brand che vuole fare da ponte tra Spagna e Italia sul tema Mediterranean lifestyle and design.
Un Fuorisalone che punta sull’illuminazione: in via della Spiga 52 SowdenLight presenta SHADES, una collezione di lampade con molteplici possibilità di configurazioni, grazie alla modularità dei suoi componenti in silicone, un favoloso materiale per la diffusione della luce, dai colori brillanti, resistente e lavabile. Il risultato della ricerca che lo studio di George Sowden ha sviluppato nel corso del 2020 comprende lampade a sospensione, lampade da tavolo, lampade da terra, lampade senza fili per uso interno ed esterno.
CUF Milano, La divisione di office design che fa capo a Centrufficio S.p.A. debutta alla prestigiosa manifestazione milanese, Supersalone 2021 a Milano. FUSION GREEN: il celebre e pluripremiato sistema d’arredo per ufficio “Fusion”, disegnato da John Bennett e Sakura Adachi, riletto in un’ottica di economia circolare. Una nuova interpretazione, frutto della collaborazione con l’architetto Matteo Silverio e le startup Krill Design e Vitesy, in risposta alla Call4Solutions lanciata dal programma di Open Innovation HiHack.
L’ufficio sostenibile di CUF Milano
Gli esseri umani sono biologicamente predisposti a ricercare il contatto con la natura. Il celebre biologo Edward O. Wilson, la definisce come una «tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali». Essere circondati da un ambiente ricco di vegetazione procura benessere e positività, oltre ad aiutare la concentrazione e influire sulle capacità d’apprendimento.
Partendo da questo assunto, CUF Milano debutta al supersalone by Salone del Mobile. Presentando uno spazio di lavoro coadiuvato dall’ecologia, in cui la natura non solo aiuta i lavoratori a ridurre lo stress, ma viene sfruttata soprattutto come potente alleato per il controllo della qualità dell’aria. Agli elementi botanici si affianca l’utilizzo di materiali rigenerati, a rimarcare l’importanza che il brand milanese dà alla sostenibilità ambientale e al concetto di economia circolare.
Sono già diversi anni che il brand di design che fa capo a Centrufficio S.p.A. si impegna per un futuro più sostenibile, adottando comportamenti virtuosi e orientando la sua ricerca verso il recupero della materia di consumo, facendo ricerca in house, ma anche stringendo delle partnership con aziende o start-up che ci stanno già lavorando.
È il caso della collaborazione con l’architetto Matteo Silverio e con le due startup Krill Design e Vitesy. UNA partnership che ha portato CUF Milano a combinare nuovi accorgimenti costruttivi legati a modelli di economia circolare e al benessere ambientale con FUSION, il versatile sistema d’arredo per ufficio disegnato nel 2018 da John Bennett e Sakura Adachi, già pluripremiato per la portata innovativa nel permettere una varietà di configurazioni per il lavoro operativo. Ma anche per riunioni e brevi pause in atmosfere più rilassanti e conviviali. Perfetto anche nel residenziale e quindi per un home office.
Fusion Green: le postazioni per ufficio sostenibili dagli scarti del caffè
Fusion, premiatissimo sistema d’arredo per ufficio pensato per interpretare le esigenze di co-working e smart working, viene rivisitato in ottica di sostenibilità e si traforma in Fusion Green. Questa novità prevede l’utilizzo di materiali naturali per limitare le emissioni nocive, e sostituisce i classici pannelli divisori fra le diverse postazioni con grandi pareti verdi, prodotte da Krill Design utilizzando una bioplastica realizzata con gli scarti del caffè. Queste pareti, oltre a immergere il lavoratore in una piccola “giungla indoor”, permettono di purificare l’aria grazie al sistema Natede sviluppato da Vitesy. Il nuovo prodotto di CUF Milano, divisione di “office design” che fa capo a Centrufficio S.p.A., sarà presentato al supersalone by Salone del Mobile a Milano dal 5 al 10 settembre 2021.
Anche i tappi di chiusura dei tubolari derivano dagli scarti del caffè. I piani di lavoro, le mensole e i mobili contenitivi di FUSION GREEN sono realizzati, invece, con pannelli multistrato rivestiti in linoleum, un materiale ormai in disuso ma di derivazione naturale: olio di lino, farina di legno, canapa e pigmenti coloranti calandrati su tessuti di juta naturale.
FUSION GREENFUSION
FUSION GREEN viene presentato al supersalone by Salone del Mobile, in una configurazione originale e di grande impatto che prevede un lunghissimo piano d’appoggio sul quale saranno allestite diverse soluzioni botaniche, tutte diverse e originali. A delimitarne lo spazio, il pannello bifacciale free standing fonoassorbente e decorativo FEI, costituito da fibra di poliestere 100%, totalmente riciclabile e realizzata attraverso il riuso di bottiglie di plastica. Come fonoassorbenti sono i pannelli a forma romboidale della linea Shape, che fanno da soggetto all’originale disegno in macro-camouflage scelto come parete di sfondo.
Evento da non perdere durante il Supersalone
Lunedì 6 settembre, dalle ore 18.00, nello showroom di CUF Milano in via Rosales 3/5, nel cuore di Porta Nuova a Milano, si tiene il primo Archi-Torneo di Calciobalilla organizzato in collaborazione con RS Barcelona, azienda spagnola leader nella progettazione e realizzazione di tavoli da gioco. Il torneo sarà classico e a eliminazione diretta, con squadre di 2 giocatori fra architetti, designer e progettisti, che si sfideranno per aggiudicarsi il primo premio: uno dei due calciobalilla RS Barcelona utilizzati per il torneo. A tutti i partecipanti spetterà come consolazione una bellissima asta completa di sagome giocatori da utilizzare come appendiabiti.
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