Una lampada di emergenza è una fonte luminosa che si attiva quando se ne va la luce a causa di un guasto, dovuto a un cortocircuito o anche al maltempo. È indispensabile sul posto di lavoro in quanto consente ai lavoratori di individuare e raggiungere le uscite, evitando di farsi prendere dal panico e incorrere nei più disparati incidenti, allo stesso tempo permette di mettere in sicurezza anche la propria abitazione.
Nelle condizioni di scarsa illuminazione tali dispositivi sono utilissimi e anche necessari per legge, ecco perché è bene conoscerli meglio.
Come funzionano le lampade di emergenza
Le lampade di emergenza di norma, quando l’ambiente è illuminato dalle fonti di luce predisposte, sono spente, si attivano in automatico esclusivamente quando la corrente salta. Questo è possibile perché vengono alimentate con una batteria indipendente dalla rete elettrica. Affinché tali dispositivi funzionino alla perfezione devono essere collegati al sistema energetico dell’abitazione, in questo modo possono sia rilevare il guasto che ricaricarsi. Essendo spente per la maggior parte del tempo occorre sfruttare due accorgimenti per valutare se funzionano:
- Controllare che un led luminoso colorato, presente in tutti i modelli, sia acceso quando sono in ricarica.
- Usare le lampade con auto-tester che possono essere accese premendo un interruttore specifico collocato sul loro corpo.
È possibile acquistare le lampade di emergenza direttamente online su portali specializzati come quello di RS Components. Infatti, su questo shop online si trovano tantissimi modelli di qualità adatti a tutte le esigenze. Scegliere una realtà che opera online presenta numerosi vantaggi, il primo è sicuramente quello di avere una grandissima scelta, in secondo luogo si può fare shopping dove e quando si vuole, infine è possibile ricevere la merce direttamente all’indirizzo fornito, con un imballaggio fatto a regola d’arte, in pochi giorni.
Le varie tipologie di lampade di emergenza
Le lampade di emergenza più diffuse sono quelle descritte nel precedente paragrafo, cioè collegate all’impianto elettrico il quale consente anche di ricarica la loro batteria, ce ne sono, però, pure altri tipi indipendenti dalla rete dello stabile in quanto presentano una fonte energetica alternativa che deve essere ricaricata e sostituita. In questo caso l’istallazione sarà facilitata perché si potranno mettere proprio dove si desidera. Di solito, infatti, questo tipo di illuminazione viene collocata sulle porte o lungo le vie di esodo, per indicare ai lavoratori la strada che devono seguire per uscire dal locale di produzione e mettersi in sicurezza.
All’atto dell’acquisto bisogna considerare se si cerca un sistema che permette esclusivamente di segnalare, quindi non fa molta luce, oppure consente, grazie a grandi faretti, di scrutare tutto l’ambiente circostante. Le lampade più diffuse sono quelle a parete che, come dice il nome devono essere fissate su un muro perimetrale o sul soffitto, a queste si affiancano i modelli a incasso le quali non sporgono all’esterno perché sono collocate in un alloggiamento nella parete, infatti la loro struttura spesso non è rifinita. In questa categoria si annoverano anche quelli portatili che possono essere rimossi dal loro alloggiamento per essere portati dove si necessita.
Attualmente tutti i sistemi sono equipaggiati di lampadine a LED le quali possono, rispetto a quelle a incandescenza che consumano molto, garantire un’illuminazione protratta nel tempo che dura fino a 3 ore, lasso temporale che permette sicuramente di sgombrare il locale o riparare il guasto.