L’evoluzione delle specchiere, un accessorio da sempre irrinunciabile. Dalle origini, legate a rituali sacri, fino ai giorni nostri.
L’uomo ha sempre amato guardare la propria immagine riflessa. Ciò gli ha sempre dato un aumento della propria autostima, potendo egli dunque rispecchiarsi in canoni di bellezza che gli sono stati imposti prettamente dalla società.
Addirittura, resti di prime specchiere risalgono al lontano 3000 a.C. resti dell’antico popolo turco. Erano degli strumenti piccoli e molto costosi, ai quali veniva a essere attribuita una funzione sacra, ragion per cui erano molto utilizzati durante i rituali religiosi, frutto di credenze antiche che attribuivano alla propria immagine riflessa una funzione trascendentale. Un altro popolo particolarmente prodigo nell’utilizzo di queste specchiere era quello egizio. Infatti, loro utilizzavano piccoli specchietti in metallo realizzati in bronzo lucido e aventi una maniglia avente funzione di sostegno. Anche l’antico popolo dei romani era particolarmente prodigo nell’utilizzo degli specchi, che venivano a essere interpreti come oggetti divini, propri appunto di esseri superiori quali gli dei che vivevano sul monte Olimpo.
Evoluzione delle specchiere
Arriviamo dunque a tempi relativamente più vicini ai nostri: nel Medioevo arrivarono i primi specchi in vetro, molto più simili a quelli utilizzati durante i nostri giorni. La superficie era resa riflettente grazie all’utilizzo di una lamiera metallica lucidata. Ma si trattava di un processo che risultava essere alquanto impreciso, per cui la superficie dello specchio appariva ricurva.
Successivamente, piccoli specchi incominciavano a far parte della vita delle donne di ogni giorno, soprattutto di quelle facenti parti della classe più nobile. Nessuna di esse, infatti, osava uscire di casa senza portarne uno con sé. Gli stessi risultavano essere, inoltre, particolari, in quanto erano finemente decorati.
I Veneziani, successivamente, affilarono in modo particolare la loro arte, diventando particolarmente esperti nell’arte manifatturiera della produzione degli specchi. Questi, infatti, diventarono davvero molto ricercati, in quanto erano formati da cornici molto sagomate e si trovavano a stare al di sopra di comodini antichi, rendendo dunque la struttura particolarmente delicata e, al tempo stesso, ricercata. Addirittura, i maestri specchiai di Murano si riunirono tra di loro in modo tale da proteggere il loro segreto manifatturiero, tanto famosi erano ormai diventati per ciò che riguarda l’arte di produzione degli specchi.
Successivamente, i maestri francesi si specializzarono nella produzione degli specchi utilizzando una nuova tecnica, detta della colata, che consisteva nel versare il vetro fuso all’interno di degli appositi stampi.
Specchi e tempi moderni
A partire dal barocco si rafforzò l’idea che lo specchio dovesse diventare uno strumento comune, banale arredamento di ogni abitazione che si rispetti. Ma dobbiamo arrivare finalmente al diciannovesimo secolo per avere l’invenzione dello specchio in vetro argentato, tecnica con la quale un sottile strato di argento metallico veniva posto sulla lastra di vetro. Questa tecnica, infatti, permise di fabbricare specchi su larga scala. Ecco in che modo gli specchi sono diventati un oggetto di uso comune, e si trovano praticamente in ogni casa che si rispetti.
Dove acquistare specchiere antiche
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